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luglio 2012 - Portale del Medico di Famiglia

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ULSS<br />

ANNO V | NUMERO 2° | LUGLIO <strong>2012</strong> |<br />

Ricordatevi <strong>di</strong> ritirare<br />

sempre il vostro referto<br />

E’ un obbligo <strong>di</strong> legge.<br />

A pagina 3<br />

SPECIALE ESTATE<br />

Consigli utili per le vacanze<br />

e per affrontare al meglio<br />

le calure estive.<br />

A pagina 8-9-10-11-12<br />

“Guadagnare Salute”<br />

ULSS10, istituzioni pubbliche, associazioni <strong>di</strong> malati e<br />

società civile insieme per combattere il tabagismo,<br />

l’abuso <strong>di</strong> alcool, la scarsa attività fisica e<br />

la scorretta alimentazione.<br />

A pagina 14-15-16<br />

Marchio depositato<br />

PERIODICO DI INFORMAZIONE SOCIO SANITARIA DELL’ULSS N. 10 “VENETO ORIENTALE”<br />

WWW.ULSS10.VENETO.IT<br />

COPIA<br />

GRATUITA<br />

LITORALE DI JESOLO


IN QUESTO NUMERO<br />

Ricordatevi <strong>di</strong> ritirare sempre il vostro referto.<br />

E’ un obbligo <strong>di</strong> legge<br />

L’Assistenza Domiciliare Integrata<br />

Sondaggio <strong>del</strong>la Ra<strong>di</strong>ologia <strong>di</strong> Portogruaro: servizio promosso dagli utenti<br />

Attestati <strong>di</strong> esenzione per red<strong>di</strong>to: <strong>di</strong>sponibili anche sul portale <strong>del</strong>la Regione Veneto<br />

A Jesolo. Il Servizio Trasfusionale ha una nuova sede<br />

Speciale estate: consigli pratici per affrontare in sicurezza le vacanze e le calure estive<br />

Questionari proposti da falsi operatori <strong>del</strong>l’ULSS10<br />

Le precisazioni <strong>del</strong>l’Azienda Sanitaria<br />

Pillole <strong>di</strong> storia. Non tutti sanno che...<br />

Guadagnare salute<br />

Il Direttore Generale <strong>del</strong>l’ULSS10 all’assemblea <strong>del</strong>l’OMS<br />

Giovani e lavoro. Stage formativi per favorire l’inserimento lavorativo<br />

Lettera degli organi <strong>di</strong> tutela <strong>del</strong> malato a sostegno <strong>del</strong> servizio <strong>di</strong> Dialisi <strong>del</strong>l’ULSS10<br />

Donazione alla Me<strong>di</strong>cina <strong>di</strong> San Donà<br />

La posta dei lettori<br />

L’iniziativa <strong>del</strong>l’Asla. A Noventa <strong>di</strong> Piave uno sportello a sostegno dei malati <strong>di</strong> SLA<br />

Notizie dai comuni<br />

Angolo <strong>del</strong> sorriso e “E ricete <strong>del</strong> soriso”<br />

DIRETTORE RESPONSABILE: Mauro Zanutto<br />

DIRETTORE EDITORIALE: Paolo Stocco<br />

COMITATO DI REDAZIONE<br />

Luigi Basso, Ornella Moretto, Pierpaolo Pianozza,<br />

Federico Rigutto, Mauro Zanutto<br />

REDAZIONE<br />

Piazza De Gasperi 5 - 30027 San Donà <strong>di</strong> Piave (Ve)<br />

E-mail: 10insalute@ulss10.veneto.it<br />

2<br />

Trimestrale <strong>del</strong>l’ULSS 10 “Veneto Orientale”<br />

STAMPA<br />

Tipografia Colorama<br />

Via Garda, 13 - San Donà <strong>di</strong> Piave (Ve)<br />

PROGETTO GRAFICO<br />

Tipografia Colorama | www.tipografiacolorama.com<br />

ANNO V NUMERO 2<br />

Registrazione Tribunale <strong>di</strong> Venezia<br />

N. 19 <strong>del</strong> 13 settembre 2008<br />

SOMMARIO<br />

3<br />

4-5<br />

5<br />

6<br />

7<br />

8-12<br />

13<br />

13<br />

14-15-16<br />

17<br />

17<br />

18-19<br />

18<br />

20<br />

21<br />

22<br />

23<br />

LINK DELL’AZIENDA


Da qualche tempo l’Azienda ULSS10 ha avviato la<br />

procedura <strong>del</strong> mancato ritiro dei referti.<br />

Tale azione viene effettuata me<strong>di</strong>ante l’invio <strong>di</strong> una<br />

lettera a quegli utenti che, in seguito ad un monitoraggio<br />

interno, non risultano aver provveduto a ritirare<br />

l’esito <strong>di</strong> prestazioni me<strong>di</strong>che specialistiche svolte<br />

presso le strutture aziendali. Come preve<strong>di</strong>bile, la<br />

questione ha generato una serie <strong>di</strong> polemiche da<br />

parte <strong>di</strong> utenti e degli organi preposti alla tutela dei<br />

<strong>di</strong>ritti <strong>del</strong> malato. In questo contesto è doveroso precisare<br />

che tutti i casi <strong>di</strong> obiezione degli utenti sono attentamente<br />

valutati e qualora vengano riscontrate<br />

anomalie la richiesta <strong>di</strong> pagamento viene imme<strong>di</strong>atamente<br />

annullata.<br />

“Purtroppo può <strong>di</strong>spiacere il fatto <strong>di</strong> vedersi chiedere<br />

riscossioni per referti datati ma l’Azienda sanitaria deve<br />

attenersi all’applicazione <strong>del</strong>le norme <strong>di</strong> legge per non<br />

incorrere a sua volta in sanzioni o in un danno erariale -<br />

spiega il <strong>di</strong>rettore generale <strong>del</strong>l’ULSS10 Paolo Stocco - .<br />

Concordo quando viene chiesto all’Azienda <strong>di</strong> procedere<br />

alle riscossioni in modo più tempestivo, e cercheremo<br />

<strong>di</strong> farlo, ma voglio anche sottolineare che<br />

l’Azienda non vuole essere un mero esattore bensì<br />

un’istituzione pubblica che deve rispettare la legge. La<br />

legge prevede in questo specifico caso che gli utenti<br />

debbano obbligatoriamente ritirare i propri referti”.<br />

Il mancato ritiro dei referti è regolamentato da leggi<br />

<strong>del</strong>lo Stato e da <strong>di</strong>sposizioni regionali. L'ultima legge in<br />

materia è la Finanziaria <strong>del</strong> 2007, che rinnova le precedenti<br />

<strong>di</strong>sposizioni e riba<strong>di</strong>sce che in caso <strong>di</strong> mancato<br />

ritiro <strong>del</strong> referto, l'utente, anche se esente, deve pagare<br />

il costo intero <strong>del</strong>la prestazione (dal quale detrarre il<br />

ticket eventualmente già versato).<br />

La Regione <strong>del</strong> Veneto ha fornito <strong>di</strong>sposizioni applicative<br />

a decorrere dal 2007, data <strong>di</strong> avvio <strong>del</strong>la procedura<br />

anche in quest’Azienda. L'ULSS10, trattandosi <strong>di</strong> leggi<br />

<strong>del</strong>lo Stato, non può che applicarle.<br />

Con l’eccezione degli esami effettuati durante il ricovero,<br />

tutti i referti devono sempre essere ritirati entro 30<br />

giorni dalla data <strong>di</strong> <strong>di</strong>sponibilità, come peraltro riportato<br />

nei promemoria <strong>del</strong>le prenotazioni.<br />

ATTUALITÁ<br />

RICORDATEVI DI RITIRARE SEMPRE IL VOSTRO REFERTO<br />

E’ UN OBBLIGO DI LEGGE<br />

LA SITUAZIONE DEI REFERTI NON RITIRATI<br />

• anno 2007: 1933 casi equivalenti a 84.374 euro<br />

• anno 2008: 2215 casi, equivalenti a 103.457 euro<br />

• anno 2009: 1816 casi, equivalenti a 91.031 euro<br />

• anno 2010: 1848 casi, equivalenti a 91.280 euro<br />

• anno 2011: 868 casi, equivalenti a 40.784,20 euro<br />

I dati sopra riportati sono il risultato <strong>di</strong> un monitoraggio<br />

interno. Per quanto possano apparire elevati, questi<br />

numeri sono una piccolissima parte rispetto all'attività<br />

specialistica ambulatoriale <strong>del</strong>l'Azienda. Basti pensare<br />

che ogni giorno vengono effettuati circa 1000 prelievi<br />

a cui corrispondono altrettanti referti; vanno inoltre<br />

aggiunti tutti gli altri esami che prevedono la consegna<br />

<strong>di</strong> un referto. Il numero rilevato è dunque, in realtà,<br />

estremamente basso.<br />

3


ATTUALITÁ<br />

4<br />

L’ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA<br />

QUANDO SI ATTIVA E PERCHE’<br />

Nel Veneto orientale ci sono persone affette da patologie<br />

cronico-degenerative, da poco <strong>di</strong>messe da strutture ospedaliere,<br />

affette da patologie invalidanti, bisognose <strong>di</strong> nutrizione<br />

per via venosa, malati oncologici in fase terminale, non<br />

deambulanti e non trasportabili con comuni mezzi, che<br />

necessitano <strong>di</strong> cure puntuali e al domicilio. A costoro si rivolge<br />

il servizio <strong>di</strong> Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) <strong>del</strong>l’ULSS10,<br />

ossia quell’assistenza che permette al citta<strong>di</strong>no <strong>di</strong> rimanere<br />

nel proprio domicilio e nel proprio contesto familiare per<br />

ricevere le cure ed il sostegno necessari.<br />

COME ATTIVARE IL SERVIZIO<br />

La domanda <strong>di</strong> assistenza<br />

infermieristica è richiesta <strong>del</strong><br />

<strong>Me<strong>di</strong>co</strong> <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Generale<br />

o dal Pe<strong>di</strong>atria <strong>di</strong> Libera<br />

Scelta e può essere presentata<br />

dal <strong>di</strong>retto interessato o<br />

dai familiari. La domanda va<br />

poi consegnata agli operatori<br />

<strong>del</strong> Servizio Infermieristico<br />

presso il <strong>di</strong>stretto sociosanitario<br />

<strong>di</strong> appartenenza, il<br />

quale provvederà a far<br />

valutare la richiesta, nei casi<br />

più complessi un’equipe<br />

multi professionale, l’Unità <strong>di</strong><br />

Valutazione Multi<strong>di</strong>mensionale<br />

Distrettuale (U.V.M.D.) definirà il profilo <strong>di</strong> gravità <strong>del</strong> citta<strong>di</strong>no<br />

con la stesura <strong>del</strong> piano d’intervento personalizzato<br />

coor<strong>di</strong>nato dal <strong>Me<strong>di</strong>co</strong> <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Generale.<br />

Le prestazioni sanitarie sono gratuite.<br />

CHI HA DIRITTO ALL’ASSISTENZA ADI<br />

Tutti i citta<strong>di</strong>ni residenti nell’Ulss 10, senza limiti <strong>di</strong> età, che non<br />

siano in grado <strong>di</strong> raggiungere i luoghi <strong>di</strong> cura a causa <strong>di</strong> gravi<br />

deficit cognitivi, sensoriali, motori, o che si trovino in con<strong>di</strong>zioni<br />

abitative tali da rendere impossibile o molto <strong>di</strong>fficile lo spostamento<br />

ed il trasporto o per l’esistenza <strong>di</strong> barriere architettoniche.<br />

LE PRESTAZIONI ESEGUITE<br />

Gli interventi infermieristici domiciliari comprendono:<br />

• la rilevazione dei bisogni <strong>di</strong> assistenza infermieristica,<br />

• la cura <strong>del</strong>le lesioni da decubito,<br />

• la cura <strong>del</strong>le ulcere trofiche,<br />

• la gestione <strong>del</strong> catetere vescicale,<br />

• la gestione dei cateteri venosi centrali (cvc, porth),<br />

• l’educazione e l’addestramento <strong>del</strong>l’utente e <strong>del</strong>la famiglia<br />

in caso <strong>di</strong> alimentazione enterale artificiale con gestione<br />

<strong>del</strong>le sonde (sng, peg, pej),<br />

• l’applicazione, l’educazione e l’addestramento <strong>del</strong>l’utente<br />

e <strong>del</strong>la famiglia in caso <strong>di</strong> infusioni venose,<br />

• prelievi emato-chimici,<br />

• educazione <strong>del</strong>la famiglia su alcune pratiche assistenziali.<br />

LA FINALITA’ DEL SERVIZIO<br />

Il servizio ADI si prefigge <strong>di</strong> offrire a domicilio le cure sanitarie<br />

necessarie, favorendo il permanere a casa <strong>del</strong>l’ammalato il<br />

più a lungo possibile. Il servizio è finalizzato a garantire la<br />

continuità <strong>di</strong> cura (<strong>di</strong>missioni pianificate) e a ridurre il numero<br />

e la durata dei ricoveri inappropriati in ospedale; al miglioramento<br />

<strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong>la vita <strong>del</strong> malato a domicilio; al<br />

supporto e all’assistenza <strong>del</strong>la<br />

famiglia <strong>del</strong> malato.<br />

QUANDO AVVIENE<br />

L’ACCESSO AL DOMICILIO<br />

L’infermiere <strong>del</strong> Servizio domiciliare<br />

infermieristico che<br />

riceve la domanda, valuta le<br />

esigenze e concorda con i<br />

familiari la visita infermieristica<br />

per la presa in carico <strong>del</strong><br />

paziente. Gli infermieri prestano<br />

il loro servizio a domicilio,<br />

6 giorni su 7, nella fascia<br />

oraria 7.00 – 19.00. Nei giorni<br />

festivi è attiva la reperibilità<br />

dalle ore 7.00 alle ore 19.00<br />

per i pazienti più complessi in carico (ADIMED).<br />

Per ulteriori informazioni è possibile contattare<br />

le se<strong>di</strong> territoriali ADI <strong>di</strong>:<br />

San Donà <strong>di</strong> Piave in via Trento 19 (palazzo Inps),<br />

dal lunedì al venerdì dalle ore 11.30 alle ore 12.30,<br />

il sabato dalle ore 7.30 alle ore 8.30. Telefono 0421-227817<br />

(segreteria telefonica attiva 24/h), fax 0421-227886,<br />

email: a<strong>di</strong>.<strong>di</strong>stretto1@ulss10.veneto.it<br />

Jesolo paese in via Battsiti 83,<br />

dal lunedì al venerdì dalle ore 11.30 alle ore 12.30.<br />

Telefono 0421-355912, fax 0421-355901,<br />

email: jesoloa<strong>di</strong>.<strong>di</strong>strettolitorale@ulss10.veneto.it<br />

Portogruaro in via Zappetti 23 (palazzo ex Silos).<br />

Dal lunedì al sabato dalle ore 11.00 alle ore 13.30.<br />

Telefono 0421-396554 (segreteria telefonica attiva 24/h),<br />

fax 0421-396536,<br />

email: segreteriacureprimarie@ulss10.veneto.it<br />

Caorle in via dei Bragozzi 138 (sede <strong>del</strong> <strong>di</strong>stretto).<br />

Dal lunedì al venerdì dalle ore 12.00 alle ore 13.00.<br />

Telefono 0421-219825, fax 0421 219823,<br />

email : assinfcaorle.<strong>di</strong>strettolitorale@ulss10.veneto.it


L’ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA<br />

L’INFERMIERE A DOMICILIO<br />

L'assistenza infermieristica consiste essenzialmente nell'assumere<br />

come problema non solo la malattia, ma le sue<br />

conseguenze sul vivere quoti<strong>di</strong>ano e sull'autonomia <strong>del</strong>la<br />

persona malata. L'infermiere domiciliare, in collaborazione<br />

con il me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> famiglia, prende in carico la persona,<br />

valuta i suoi bisogni <strong>di</strong> salute ed elabora un piano assistenziale<br />

tarato sulle sue esigenze personali, familiari ed abitative.<br />

Esso comprende interventi curativi, <strong>di</strong> prevenzione, <strong>di</strong><br />

educazione/informazione sanitaria, per rendere la persona<br />

e la sua famiglia consapevoli <strong>del</strong>le implicazioni che lo stato<br />

<strong>di</strong> malattia determina. Una parte importante <strong>del</strong>l'assistenza<br />

infermieristica viene de<strong>di</strong>cata all’in<strong>di</strong>viduazione e sviluppo<br />

<strong>del</strong>le sue risorse personali e familiari per promuoverne<br />

l'autonomia. La casa <strong>del</strong>la persona malata <strong>di</strong>venta il luogo<br />

<strong>del</strong>la cura, con le sue suppellettili, affetti, ricor<strong>di</strong>, gli animali<br />

domestici (qualche cane non è sempre amichevole).<br />

L'infermiere entra come ospite, portando il suo bagaglio <strong>di</strong><br />

conoscenze tecniche e umanità, cercando <strong>di</strong> non<br />

invaderne gli spazi, intervenendo solo per le eventuali<br />

mo<strong>di</strong>fiche che migliorino la qualità <strong>di</strong> vita <strong>del</strong> paziente e la<br />

rendano più idonea alle cure. La collaborazione con i<br />

familiari è fondamentale, per famiglia noi inten<strong>di</strong>amo tutti<br />

coloro che stanno vicino alla persona: parenti, amici,<br />

assistenti domiciliari,vicini, volontari. Il caregiver, cioè colui<br />

che in prima persona assiste il paziente e la famiglia, sono<br />

una importante risorsa <strong>del</strong>l'intervento assistenziale. Assieme<br />

al caregiver valutiamo i bisogni educativi e le competenze<br />

da acquisire per assicurare i compiti assistenziali, lo<br />

informiamo sulle <strong>di</strong>fficoltà che possono insorgere e come<br />

intervenire in nostra assenza, cercando <strong>di</strong> creare un clima<br />

<strong>di</strong> tranquillità e fiducia.<br />

Laura Mansutti<br />

Infermiera coor<strong>di</strong>natrice<br />

ATTUALITÁ<br />

LA FISIOTERAPIA A DOMICILIO<br />

La riabilitazione territoriale è garantita dai fisiatri e dai fisioterapisti che<br />

intervengono nella fase post-acuta e cronica <strong>di</strong> patologie quali ictus,<br />

sclerosi multipla o morbo <strong>di</strong> Parkinson, patologie traumatologie e<br />

ortope<strong>di</strong>che quali frattura <strong>di</strong> femore, protesi <strong>di</strong> anca e ginocchio, o<br />

patologie car<strong>di</strong>orespiratorie. Il fisiatra si occupa <strong>del</strong>la <strong>di</strong>agnosi e<br />

riabilitazione <strong>del</strong>la <strong>di</strong>sabilità conseguente a malattie invalidanti.<br />

Il fisioterapista è l'operatore sanitario che svolge interventi <strong>di</strong> prevenzione,<br />

cura e riabilitazione <strong>di</strong> deficit funzionali conseguenti a eventi<br />

patologici. Il nostro compito si svolge al domicilio <strong>del</strong> paziente e nelle<br />

strutture residenziali <strong>del</strong> territorio, allo scopo <strong>di</strong> fargli "guadagnare<br />

salute", eliminando le limitazioni alla partecipazione <strong>del</strong>la vita quoti<strong>di</strong>ana,<br />

riducendo le conseguenze <strong>del</strong>le menomazioni e mantenendolo<br />

nel più alto grado <strong>di</strong> autosufficienza possibile. Per ogni paziente<br />

realizziamo un progetto riabilitativo che specifica i bisogni, le azioni<br />

da mettere in atto e i tempi per raggiungere gli obiettivi definiti.<br />

Il fisioterapista a domicilio interviene per favorire il recupero <strong>del</strong>le<br />

attività <strong>del</strong>la vita quoti<strong>di</strong>ana, quali vestirsi, alimentarsi, l’igiene personale,<br />

la comunicazione verbale o gestuale; assiste il paziente negli<br />

spostamenti, nel recupero <strong>del</strong> cammino in autonomia o assistito con<br />

ausili come il deambulatore o il tripode, dentro e fuori dal domicilio.<br />

Durante l’intervento il fisioterapista trasferisce molte competenze alla<br />

famiglia poiché la stessa segue il paziente in tutte le sue attività e<br />

durante l’intera giornata ed è un punto nodale <strong>del</strong>l’assistenza a<br />

domicilio, pertanto va informata sulla problematica <strong>del</strong> familiare,<br />

sulla possibilità <strong>di</strong> recupero <strong>del</strong>la <strong>di</strong>sabilità o <strong>di</strong> mantenimento ed<br />

accompagnata nel processo <strong>di</strong> accettazione degli esiti. Spesso a<br />

casa <strong>del</strong> paziente troviamo un’assistente familiare, cioè una persona<br />

<strong>di</strong> fiducia a cui la famiglia <strong>del</strong>ega le attività <strong>di</strong> assistenza al proprio<br />

congiunto, il fisioterapista lo informa sulle problematiche <strong>del</strong>la persona<br />

assistita e lo addestra affinché sia in grado <strong>di</strong> fornire l’assistenza<br />

adeguata.<br />

Maria Botter detta Martinazzi<br />

Referente <strong>del</strong>l’Area Riabilitativa ULSS10<br />

SONDAGGIO DELLA RADIOLOGIA DI PORTOGRUARO<br />

SERVIZIO PROMOSSO DAGLI UTENTI<br />

E’ senza dubbio un giu<strong>di</strong>zio positivo, sulla globalità <strong>del</strong> servizio<br />

erogato dalla Ra<strong>di</strong>ologia, quello espresso da parte degli utenti<br />

che, tra giugno e <strong>di</strong>cembre 2011, si sono rivolti a questa unità<br />

operativa per le rispettive cure e hanno aderito a un’indagine<br />

<strong>di</strong> gra<strong>di</strong>mento. L’indagine è stata condotta attraverso la<br />

compilazione <strong>di</strong> un questionario, facoltativo e in forma anonima,<br />

composto da 9 domande (<strong>di</strong> cui 8 a risposta multipla ed<br />

una a risposta libera) finalizzate ad acquisire il parere<br />

<strong>del</strong>l’utenza sulla qualità <strong>del</strong> servizio ricevuto, dalla <strong>di</strong>sponibilità<br />

<strong>del</strong> personale <strong>del</strong>l’unità operativa <strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>ologia alla pulizia dei<br />

locali e molto altro. I questionari compilati sono stati 188, questi<br />

i dettagli <strong>del</strong>le risposte fornite:<br />

• Il personale <strong>di</strong> segreteria, al momento <strong>del</strong>la sua prenotazione,<br />

si è <strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong>sponibile, preparato, cortese nei suoi<br />

confronti? Sì 82%<br />

• Sono stati rispettati i tempi <strong>di</strong> attesa contrassegnati sulla<br />

ricetta <strong>del</strong> suo <strong>Me<strong>di</strong>co</strong> <strong>di</strong> base? Sì 66%<br />

• I locali <strong>del</strong>la Ra<strong>di</strong>ologia (sala attesa, sala <strong>di</strong>agnostica, servizi<br />

igienici) le sono sembrati confortevoli, puliti, or<strong>di</strong>nati? Sì 82%<br />

• Il suo esame è stato eseguito nel rispetto <strong>del</strong>l'orario stabilito<br />

dalla sua prenotazione? Si 58,5%<br />

• Ritiene <strong>di</strong> essere stato sufficientemente informato dal personale<br />

tecnico e me<strong>di</strong>co sulle modalità <strong>di</strong> esecuzione <strong>del</strong>l'esame?<br />

Si 64,3%<br />

• La competenza è un aspetto che ha potuto riscontrare dal<br />

personale <strong>di</strong> questo servizio? Si 72,8%<br />

• Lei prenoterebbe nuovamente un esame presso questa<br />

unità operativa <strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>ologia? Si 68%<br />

• Secondo Lei, la tempistica per il ritiro <strong>del</strong> referto è adatta<br />

alle sue esigenze? Si 65%<br />

• Le chie<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> fornirci qualche suggerimento per migliorare<br />

il servizi.<br />

Più rispetto per l'utente 9,6%; migliore tempistica 18,1%;<br />

miglioramento ambiente 4,2%; piena sod<strong>di</strong>sfazione12,8%;<br />

non risponde 55,3%<br />

La maggioranza <strong>del</strong>le risposte esprime dunque un giu<strong>di</strong>zio<br />

positivo sui servizi erogati dalla Ra<strong>di</strong>ologia e sono uno stimolo<br />

per migliorare ulteriormente gli ambiti che, pur avendo riscosso<br />

il consenso degli utenti, hanno ottenuto il minor punteggio.<br />

Doveroso infine il ringraziamento a tutti gli utenti che hanno<br />

aderito, con ampia <strong>di</strong>sponibilità, al sondaggio.<br />

Articolo redatto da Cristina Cibin, tecnico sanitario <strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>ologia<br />

Me<strong>di</strong>ca presso l’ospedale <strong>di</strong> Portogruaro.<br />

5


ATTUALITÁ<br />

6<br />

ATTESTATI DI ESENZIONE PER REDDITO<br />

DISPONIBILI ANCHE SUL PORTALE DELLA REGIONE VENETO<br />

Non è più necessario recarsi agli sportelli <strong>del</strong>l’anagrafe<br />

sanitaria per ottenere gli attestati <strong>di</strong> esenzione per red<strong>di</strong>to e <strong>di</strong><br />

esenzione parziale <strong>del</strong>la quota fissa. Ora i rispettivi moduli si<br />

possono “scaricare” <strong>di</strong>rettamente dal “<strong>Portale</strong> sanità Regione<br />

<strong>del</strong> Veneto”.<br />

Proseguendo nella strada <strong>del</strong>la sanità <strong>di</strong>gitale volta ad<br />

agevolare l’utenza, chi possiede un computer collegato ad<br />

internet, e ha la necessità <strong>di</strong> avere i citati attestati, deve<br />

“solo” accedere al portale <strong>del</strong>la Regione Veneto<br />

(https://salute.regione.veneto.it/web/guest/servizi/esenzioni)<br />

in<strong>di</strong>care il numero <strong>di</strong> tessera sanitaria, il co<strong>di</strong>ce fiscale e la<br />

Ulss <strong>di</strong> appartenenza. Con pochi click l’attestato <strong>di</strong> esenzione<br />

per red<strong>di</strong>to o esenzione parziale <strong>del</strong>la quota fissa sarà subito<br />

<strong>di</strong>sponibile per essere scaricato e stampato.<br />

L'attestato è reperibile online per i citta<strong>di</strong>ni ricompresi nell'elenco<br />

fornito dal Ministero <strong>del</strong>l'Economia e <strong>del</strong>le Finanze. Non<br />

sono invece inclusi in tale elenco i citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong>soccupati, la cui<br />

con<strong>di</strong>zione lavorativa non può essere nota al Ministero e<br />

all'Azienda. Le persone che ritenessero <strong>di</strong> aver <strong>di</strong>ritto all'esenzione per red<strong>di</strong>to o all'esenzione parziale dalla quota fissa,<br />

che non reperissero online il proprio attestato o che non lo avessero ricevuto per posta entro il 31 maggio <strong>2012</strong>,<br />

devono recarsi agli sportelli <strong>di</strong> anagrafe dei <strong>di</strong>stretti sociosanitari al fine <strong>di</strong> autocertificare il proprio status e ottenere<br />

l'attestato richiesto. Chi non è provvisto <strong>di</strong> computer o <strong>di</strong> un collegamento ad internet può sempre ottenere l’attestato<br />

presso gli sportelli <strong>del</strong>l’anagrafe sanitaria. Tutti i dettagli sui requisiti richiesti per l’esenzione sono reperibili sul sito aziendale<br />

www.ulss10.veneto.it<br />

PIU’ RISERVATEZZA<br />

AL PRONTO SOCCORSO<br />

DI SAN DONA’<br />

Riservatezza e miglioramento <strong>del</strong> comfort. Sono alcune<br />

<strong>del</strong>le novità in arrivo, ed in parte installate, al Pronto<br />

Soccorso <strong>di</strong> San Donà <strong>di</strong> Piave.<br />

In primo luogo la privacy. In prossimità <strong>del</strong>l’area <strong>di</strong> accettazione,<br />

o <strong>del</strong> triage, è stato installato un box che garantisce<br />

la privacy <strong>del</strong>l’utente dalle persone sedute in sala<br />

d’attesa. “In precedenza potevano accadere situazioni<br />

spiacevoli o imbarazzanti – spiega il <strong>di</strong>rettore <strong>del</strong> Pronto<br />

Soccorso, il dottor Franco Laterza – perché il paziente<br />

doveva spiegare i sintomi al personale <strong>del</strong> triage, elencando<br />

spesso dettagli personali, sapendo <strong>di</strong> essere<br />

ascoltato dalle persone presenti in sala d’attesa, a pochi<br />

metri <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza. Ora possiamo invece garantire il massimo<br />

<strong>del</strong>la riservatezza”.<br />

Altre azioni <strong>di</strong> miglioramento che interesseranno il Pronto<br />

Soccorso <strong>di</strong> San Donà saranno la sostituzione <strong>del</strong>le se<strong>di</strong>e<br />

in sala d’aspetto e la realizzazione <strong>di</strong> un angolo de<strong>di</strong>cato<br />

all’attesa dei bambini, separato da quello dagli adulti.<br />

SICUREZZA CERTIFICATA<br />

Ospedale <strong>di</strong> San Donà promosso in sicurezza. A confermarlo<br />

è la commissione regionale che ha svolto un primo<br />

au<strong>di</strong>t relativo al Sistema <strong>di</strong> Gestione <strong>del</strong>la Sicurezza (SGS),<br />

risultato favorevole per quanto riguarda la sistematicità<br />

<strong>del</strong>l’implementazione, sia a livello generale (verifica <strong>di</strong><br />

sistema) e sia <strong>di</strong> unità operativa (sono state eseguite<br />

verifiche nei reparti <strong>di</strong> Rianimazione e Day Surgery nel<br />

presi<strong>di</strong>o <strong>di</strong> San Donà <strong>di</strong> Piave).<br />

L’SGS è un mo<strong>del</strong>lo <strong>di</strong> gestione per le Aziende sanitarie,<br />

messo a punto dalla Regione Veneto in collaborazione<br />

con l’INPS, finalizzato a fornire precisi in<strong>di</strong>catori per gestire<br />

in modo ottimale i processi attinenti la sicurezza dei<br />

lavoratori e quin<strong>di</strong>, a ricaduta, sulla sicurezza ai pazienti.<br />

Il risultato favorevole <strong>del</strong> primo au<strong>di</strong>t è l’inizio <strong>di</strong> un processo<br />

che porterà la preposta commissione regionale ad<br />

effettuare altre verifiche nelle unità operative <strong>del</strong>l’ULSS10.<br />

Nel momento in cui verrà attestata l’adeguata <strong>di</strong>ffusione<br />

<strong>del</strong>l’implementazione, sarà conseguito il logo INAIL<br />

“Azienda Sicura”. Tale marchio, oltre che costituire una<br />

garanzia <strong>di</strong> sicurezza per operatori e pazienti, consentirà<br />

una riduzione <strong>del</strong> premio annuale assicurativo INAIL <strong>del</strong><br />

7% circa.


Il <strong>di</strong>rettore sanitario Patrizia Benini, il dottor Francesco<br />

Fiorin, il sindaco Valerio Zoggia, i responsabili <strong>del</strong>l’Avis<br />

locale e regionale, Aldo Bincoletto e Alberto Argentoni,<br />

unitamente a <strong>di</strong>rigenti e personale me<strong>di</strong>co <strong>del</strong>l’ULSS10,<br />

lo scorso 4 giugno hanno inaugurato la nuova sede <strong>del</strong><br />

Servizio Trasfusionale <strong>di</strong> Jesolo. I nuovi locali, progettati<br />

dall’ingegner Peter Casagrande, sono ricavati<br />

nell’e<strong>di</strong>fico che un tempo<br />

ospitava la degenza <strong>del</strong>la<br />

Me<strong>di</strong>cina.<br />

Su una superficie <strong>di</strong> circa<br />

225 metri quadrati sono ora<br />

presenti nuovi spogliatoi, una<br />

sala d’attesa con servizi<br />

igienici, un ambulatorio<br />

me<strong>di</strong>co, un’ampia sala per i<br />

prelievi e una sala ristoro per<br />

la fase successiva al prelievo.<br />

Una stanza è stata<br />

concessa alla sede jesolana<br />

<strong>del</strong>l’Avis. Spazi ampi e<br />

confortevoli sia per gli utenti<br />

che per il personale <strong>del</strong> Servizio<br />

Trasfusionale.<br />

Nell’area esterna sono stati creati nuovi parcheggi e<br />

l’accesso è stato reso in<strong>di</strong>pendente per sod<strong>di</strong>sfare al<br />

meglio le esigenze <strong>del</strong> personale me<strong>di</strong>co e infermieristico,<br />

nonché dei rispettivi utenti. “Dopo la nuova sede<br />

a San Donà <strong>di</strong> Piave, questo è un nuovo tassello <strong>del</strong>la<br />

ristrutturazione <strong>del</strong> Trasfusionale, a conferma che<br />

questo servizio è un punto nodale per l’Azienda” ha<br />

spiegato il <strong>di</strong>rettore sanitario Patrizia Benini, la quale, nel<br />

giorno <strong>di</strong> lutto nazionale, ha ricordato inoltre le vittime<br />

<strong>del</strong> terremoto in Emilia Romagna.<br />

Il sindaco <strong>di</strong> Jesolo è intervenuto sul futuro<br />

<strong>del</strong>l’ospedale: “E’ stato detto tanto su questa struttura,<br />

soprattutto in campagna elettorale – ha esor<strong>di</strong>to Valerio<br />

Zoggia –. Quello <strong>di</strong> Jesolo è senza alcun dubbio un<br />

ospedale <strong>di</strong> rete, pertanto mi attiverò personalmente a<br />

tutti i livelli istituzionali per far <strong>di</strong>ventare questa struttura<br />

all’altezza <strong>del</strong>la nostra città e dei tantissimi turisti che la<br />

frequentano”. Elogi ai donatori da parte <strong>del</strong> primario<br />

<strong>del</strong> servizio, il dottor Francesco Fiorin: “Ringrazio<br />

vivamente la <strong>di</strong>rezione <strong>del</strong>l’Azienda e in particolare il<br />

<strong>di</strong>rettore generale perché ha permesso al Servizio<br />

Trasfusionale <strong>di</strong> dotarsi nell’ultimo anno <strong>di</strong> nuove se<strong>di</strong><br />

per la raccolta, la lavorazione e la <strong>di</strong>stribuzione degli<br />

emocomponenti. In questo modo lavoriamo in sicurez-<br />

ATTUALITÁ<br />

A JESOLO<br />

IL SERVIZIO TRASFUSIONALE HA UNA NUOVA SEDE<br />

za, con qualità e con qualche como<strong>di</strong>tà in più”. “Un<br />

ringraziamento- continua il dottor Fiorin - va anche a<br />

tutti i donatori che gravitano attorno alla sede <strong>di</strong> Jesolo<br />

per la pazienza, per il senso <strong>di</strong> altruismo e <strong>di</strong> appartenenza,<br />

che hanno permesso alla sede <strong>di</strong> Jesolo <strong>di</strong><br />

mantenere inalterati i livelli <strong>di</strong> raccolta, soprattutto<br />

nell’ultimo anno in cui si sono registrate ovunque flessioni<br />

generalizzate. Un pensiero<br />

particolare va ad Angelo<br />

Pasqual che considera la<br />

sede <strong>del</strong> Servizio Trasfusionale<br />

come una seconda casa<br />

e che quoti<strong>di</strong>anamente si<br />

spende per l’Avis e per i<br />

donatori <strong>di</strong> Jesolo”.<br />

Nell’occasione, la <strong>di</strong>rezione<br />

aziendale ha consegnato<br />

alla sezione Avis <strong>di</strong> Jesolo<br />

una pergamena come<br />

segno <strong>di</strong> gratitu<strong>di</strong>ne per la<br />

proficua collaborazione.<br />

La nuova sede <strong>del</strong> Servizio<br />

Trasfusionale rientra in un<br />

progetto più ampio <strong>di</strong> ristrutturazione<br />

<strong>del</strong>l’intera palazzina denominata ex Me<strong>di</strong>cina,<br />

che prevede, a ultimazione dei lavori, la presenza<br />

<strong>di</strong> una piastra per il poliambulatorio dove saranno<br />

collocati il dermatologo, la me<strong>di</strong>cina sportiva,<br />

l’oculistica ed altri servizi al piano terra, mentre al primo<br />

piano è già attiva la<br />

nuova foresteria con 20<br />

posti letto. E’ in fase <strong>di</strong><br />

completamento<br />

anche la porzione <strong>di</strong><br />

palazzina che ospiterà<br />

alcuni servizi <strong>del</strong> <strong>di</strong>stretto<br />

socio-sanitario <strong>di</strong><br />

Jesolo.<br />

Ottavio Zorz, classe 1948, jesolano d.o.c., ha raggiunto il record<br />

<strong>di</strong> 167 donazioni. La sua azione benefica è iniziata 46 anni fa e ha<br />

mantenuto una me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 3,3 donazioni l’anno (quella nazionale è<br />

<strong>di</strong> 2,1 donazioni/anno). Il tutto nel rispetto degli intervalli <strong>di</strong><br />

tempo (90 giorni) previsti dalla legge. Un donatore può effettuare<br />

184 donazioni. Ottavio Zorz ha raggiunto il 91% <strong>del</strong>le donazioni<br />

possibili. Un risultato <strong>di</strong> tutto rispetto.<br />

7


speciale<br />

Estate Estate<br />

NON TUFFATEVI<br />

DAI PONTILI<br />

Estate <strong>2012</strong>, come ogni anno ritorna l’incubo dei tuffi da<br />

pontile. Una leggerezza o una bravata che può costate<br />

molto cara alla sopravvivenza <strong>di</strong> chi, dopo essersi tuffato, è<br />

vittima <strong>di</strong> una lesione midollare. Perché ciò significa che<br />

questa persona sarà costretta a trascorrere il resto <strong>del</strong>la<br />

propria vita su una se<strong>di</strong>a a rotelle. Ne parliamo con il dottor<br />

Franco Laterza, primario dei Pronto Soccorso <strong>di</strong> San Donà <strong>di</strong><br />

Piave e Jesolo. “Ogni qualvolta mi trovo <strong>di</strong> fronte ad un<br />

trauma da tuffo provo una grande rabbia- spiega il dottor<br />

Laterza- perché non potrò mai tollerare che un giovane si<br />

rovini la vita per una sciocchezza <strong>del</strong> genere. Tuffarsi da un<br />

pontile, anche alla sua estremità, è rischiosissimo. Il livello<br />

<strong>del</strong>l’acqua è basso e non attutisce il tuffo. La persona che si<br />

tuffa <strong>di</strong> testa picchia violentemente il capo sul fondale”<br />

C’è una casistica al riguardo, nell’ambito <strong>di</strong> questa ULSS?<br />

“I traumi da tuffo non sono molto conosciuti eppure sono la<br />

seconda causa <strong>di</strong> tetraplegia in Italia dopo gli incidenti<br />

stradali. Come emerge da un’indagine effettuata dagli<br />

operatori <strong>del</strong> Pronto Soccorso, Amanda Furini e Simone<br />

Travan, ogni estate in Italia 60 persone rischiano <strong>di</strong> rimanere<br />

a vita su una se<strong>di</strong>a a rotelle per un tuffo. Le persone maggiormente<br />

a rischio hanno un’età compresa tra i 10 e 40 anni.<br />

Negli ultimi 5 anni solo a Jesolo si sono registrati 10 gravi<br />

lesioni midollari. Fortunatamente il trend è in <strong>di</strong>minuzione ma<br />

anche il solo caso all’anno deve essere evitato”<br />

8<br />

!<br />

Quali lesioni si riportano in seguito a un trauma da tuffo?<br />

“Il tuffo <strong>di</strong> testa su un fondale in acqua bassa può provocare<br />

un trauma cranico e/o lesioni alla colonna vertebrale che<br />

determinano danni irreversibili. Ciò determina effetti psicologici<br />

devastanti per la persona che da un giorno all’altro si<br />

ritrova paralizzata, e purtroppo si deve rilevare anche il costo<br />

sociale <strong>di</strong> questi eventi: un tetraplegico costa 800 mila euro<br />

l’anno alla collettività”<br />

Oltre all’incubo tetraplegia c’è anche il rischio <strong>di</strong> restare<br />

paraplegici, no?<br />

“Certo, le conseguenze variano a seconda <strong>del</strong>la parte <strong>di</strong><br />

midollo colpita. Quando la lesione è a livello dorsale o<br />

lombare si parla <strong>di</strong> paraplegia. In questo caso si verifica<br />

l’interruzione dei messaggi inviati attraverso le terminazioni<br />

nervose che consentono il movimento degli arti inferiori.<br />

La tetraplegia avviene quando la paralisi nasce da una<br />

lesione a livello cervicale, in questo caso vengono interessati<br />

braccia e gambe i quali possono perdere sia la sensibilità<br />

che il movimento”<br />

Situazioni paradossali, a causa <strong>di</strong> un tuffo…<br />

“E’ per questo motivo che non riuscirò mai ad accettare<br />

questi casi. Non rischiate <strong>di</strong> rovinarvi la vita per un tuffo in<br />

mare”<br />

LE INSIDIE IN MARE: POCHI E SEMPLICI REGOLE POSSONO EVITARE<br />

CHE UNA VACANZA SI TRASFORMI IN TRAGEDIA<br />

CONSIGL<br />

• Non entrare in acqua a stomaco pieno o durante la <strong>di</strong>gestione (attendere almeno 3 ore)<br />

• Non entrare in acqua quando non ci si sente bene o si accusano malesseri<br />

• Evitare <strong>di</strong> entrare in acqua quando si sono consumate bevande alcoliche. Si ricor<strong>di</strong> che l’alcol può rendere meno vigili in circostanze<br />

in cui si richiede capacità <strong>di</strong> controllo<br />

• Non entrare in acqua bruscamente dopo una lunga esposizione al sole o se si è accaldati, perché la notevole <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> temperatura<br />

tra il corpo e l'acqua può determinare <strong>del</strong>le alterazioni <strong>del</strong>la funzione car<strong>di</strong>orespiratoria, con per<strong>di</strong>ta <strong>del</strong>la conoscenza<br />

ed arresto car<strong>di</strong>aco<br />

• Non improvvisarsi subacquei, in quanto l'immersione richiede una forma fisica adeguata, raggiunta dopo una preparazione specifica<br />

• Evitare <strong>di</strong> fare il bagno quando il mare è agitato<br />

• Evitare, se possibile, <strong>di</strong> fare il bagno da soli, perché anche un banale crampo potrebbe mettere in serie <strong>di</strong>fficoltà;<br />

possibilmente scegliere luoghi per nuotare sorvegliati da bagnini<br />

• Evitare <strong>di</strong> tuffarsi se non si conosce la profon<strong>di</strong>tà <strong>del</strong>l'acqua; si rischia <strong>di</strong> urtare contro il fondo o contro gli scogli con conseguente<br />

morte per trauma cranico o postumi invalidanti per lesioni alla testa ed al collo<br />

• Vento forte e temporali con fulmini possono costituire un serio pericolo per chi va in acqua<br />

• Fare attenzione alle ban<strong>di</strong>ere colorate <strong>di</strong> avviso <strong>di</strong> pericolo in spiaggia<br />

• Fare attenzione alle onde pericolose. Se si finisce in una corrente che porta al largo, non cercare <strong>di</strong> contrastarla subito nel tentativo<br />

<strong>di</strong> guadagnare imme<strong>di</strong>atamente la riva. E’ meglio cercare piuttosto <strong>di</strong> uscire dal flusso <strong>del</strong>la corrente, nuotando parallelamente<br />

alla spiaggia<br />

• Usare molta prudenza in acque dolci (fiumi e laghi) sia per le correnti presenti, sia per la temperatura <strong>del</strong>l’acqua, spesso assai fredda<br />

• Massima attenzione ai bambini<br />

• Per quanto riguarda piccole piscine in particolare quelle gonfiabili, acquistabili anche nei supermercati, è buona norma vuotarle<br />

dopo l’uso oppure dotarle <strong>di</strong> una copertura solida a prova <strong>di</strong> bambino.<br />

*dall’Istituto Superiore <strong>di</strong> Sanità


Consigli pratici<br />

Consigli pratici<br />

COLPO DI SOLE<br />

Il colpo <strong>di</strong> sole compare dopo una lunga esposizione ai raggi solari. Il<br />

primo segnale <strong>del</strong> <strong>di</strong>sturbo è un malessere generale e improvviso a cui<br />

seguono mal <strong>di</strong> testa, sensazione <strong>di</strong> vertigine, nausea. La temperatura<br />

corporea si alza, la pelle appare secca e molto arrossata.<br />

La prima cosa da fare è portare la persona colpita in un luogo fresco e<br />

ombroso, farla sdraiare a terra tenendole le gambe sollevate rispetto al<br />

resto <strong>del</strong> corpo. Immergere un lenzuolo o un grande asciugamano in<br />

acqua fredda e poi avvolgere la persona per farle sentire un imme<strong>di</strong>ato<br />

benessere. Se è possibile, riempire una vasca d’acqua fredda e fate<br />

<strong>di</strong>stendere il colpito. Consigliabile anche una borsa <strong>di</strong> ghiaccio sulla testa.<br />

Se dopo mezz’ora <strong>di</strong> “trattamento refrigerante” la temperatura non scende,<br />

è necessario richiedere l’intervento <strong>di</strong> un’ambulanza.<br />

UTILI PER LA SALUTE<br />

PUNTURA DI MEDUSA<br />

Le meduse presenti nei nostri mari, a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> alcune specie tropicali,<br />

non uccidono. In caso <strong>di</strong> puntura <strong>di</strong> medusa bisogna cercare <strong>di</strong> non<br />

mettere in circolazione la sostanza tossica iniettata: non grattate la zona in<br />

cui è presente l’irritazione, non lavare con acqua dolce o applicare acqua<br />

fredda o ghiaccio, non fare impacchi con aceto o ammoniaca o alcool,<br />

non rimuovete i frammenti dei tentacoli <strong>di</strong> medusa con pinzette, meglio<br />

usare le mani. Per ridurre il dolore lavate la parte colpita con acqua <strong>di</strong><br />

mare e <strong>di</strong>sinfettarla con bicarbonato, il rime<strong>di</strong>o migliore è l’applicazione <strong>di</strong><br />

Gel Astringente al cloruro d’alluminio, ha un’imme<strong>di</strong>ata azione antiprurito e<br />

blocca la <strong>di</strong>ffusione <strong>del</strong>le tossine; in casi estremi utilizzate pomate al cortisone,<br />

rivolgersi eventualmente all’ambulatorio <strong>di</strong> spiaggia o al punto <strong>di</strong><br />

Primo Soccorso.<br />

speciale<br />

Estate Estate<br />

USTIONI E SCOTTATURE LEGGERE<br />

L’ustione è una lesione dei tessuti (specie pelle e strati profon<strong>di</strong>) provocata<br />

dal contatto con calore elevato o sostanze chimiche, quali gli aci<strong>di</strong>,<br />

le basi forti e i solventi.<br />

In caso <strong>di</strong> ustione, dopo essersi lavato le mani, far scorrere acqua fredda<br />

sulla parte interessata per attenuare il dolore. Se non si sono formate<br />

vesciche, ungere con olio <strong>di</strong> vaselina o stendere una pomata per le<br />

ustioni, coprire infine con una garza sterile.<br />

Se invece si riscontrano vesciche, coprirle con garza sterile per evitare il<br />

contatto con l’aria ed eventuali infezioni. Non applicare pomate né oli.<br />

Non asportare la pelle in prossimità <strong>del</strong>le vesciche. Attenzione: anche se<br />

superficiali le ustioni possono essere pericolose se molto estese, in questo<br />

caso chiamate un me<strong>di</strong>co.<br />

PUNTURA D’INSETTO<br />

La puntura d’insetto può essere pericolosa specie se colpisce particolari<br />

zone <strong>del</strong> corpo (occhi, labbra, viso, lingua e gola), oppure se ad essere<br />

punto è un bambino piccolo o se la persona soffre <strong>di</strong> forme allergiche.<br />

In quest’ultimo caso esiste il rischio <strong>del</strong> cosiddetto “shock anafilattico”.<br />

Per prima cosa è necessario rimuovere il pungiglione eventualmente<br />

conficcato nella pelle: con cautela, servendosi <strong>di</strong> una pinzetta. Dopo<br />

aver <strong>di</strong>sinfettato la puntura la si deve strofinare con un batuffolo con<br />

ammoniaca (<strong>di</strong>sattiva il veleno) e poi applicarvi <strong>del</strong> ghiaccio (rallenta<br />

l’assorbimento). Se la persona è stata punta in bocca è necessario farle<br />

fare dei gargarismi con acqua fredda salata (due cucchiaini <strong>di</strong> sale fino<br />

in un bicchiere). In caso <strong>di</strong> shock. Se la persona che appare pallida,<br />

sudata, respira male, presenta gonfiore alle labbra ed agli occhi, rivolgersi<br />

subito al Pronto Soccorso. Tenete presente che il sudore, la lacca, il gel, il profumo, un abbigliamento color vivace,<br />

sono fonti <strong>di</strong> attrazione per gli insetti.<br />

9


speciale<br />

Estate Estate<br />

COME FUNZIONA IL PRONTO INTERVENTO<br />

Per garantire vacanze sicure durante il periodo estivo tutto il<br />

sistema <strong>di</strong> emergenza, che opera in coor<strong>di</strong>namento con la<br />

centrale operativa <strong>del</strong> 118, viene potenziato <strong>di</strong> uomini e<br />

mezzi.<br />

I bagnini sul litorale sono qualificati per il salvataggio in<br />

acqua e formati per intervenire con tecniche <strong>di</strong> supporto<br />

<strong>del</strong>le funzioni vitali <strong>di</strong> base, anche con l’uso <strong>di</strong> defibrillatore in<br />

caso <strong>di</strong> arresto car<strong>di</strong>aco. Il Servizio <strong>di</strong> Urgenza ed Emergenza<br />

Me<strong>di</strong>ca (SUEM) è attivo 24 ore su 24 chiamando il 118.<br />

La chiamata è gratuita. La centrale operativa provvederà<br />

all’intervento in collegamento con i pronto soccorso degli<br />

ospedali, le ambulanze, l’elisoccorso.<br />

La puntura <strong>di</strong> zecca non è solo un<br />

problema per cani e gatti. Questi<br />

insetti, appartenenti alla sottoclasse<br />

degli acari, possono trasmettere<br />

gravi malattie anche all’uomo,<br />

come la Borreliosi <strong>di</strong> Lyme<br />

(colpisce cute e articolazioni) o la<br />

Meningoencefalite da zecche o<br />

TBE (provoca febbre e può coinvolgere<br />

anche il sistema nervoso<br />

con meningiti ed encefaliti).<br />

Le zecche sono presenti in<br />

ambienti boschivi, ricchi <strong>di</strong> cespugli,<br />

ambienti umi<strong>di</strong> con vegetazione bassa, zone <strong>di</strong><br />

confine tra prato e bosco soprattutto se c'è presenza<br />

d’acqua. Il periodo a maggior rischio per la puntura <strong>di</strong><br />

zecca è compreso tra primavera ed autunno.<br />

Le aree geografiche più a rischio puntura per l’ampia<br />

<strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> zecche, sono quelle montagnose e<br />

collinari <strong>del</strong> Friuli, Trentino, Veneto, Appennino Tosco-<br />

Emiliano e Ligure. Per quanto riguarda il rischio <strong>di</strong><br />

meningoencefalite da zecche (TBE), l’area <strong>del</strong>l’Europa<br />

centro orientale e settentrionale; in Italia alcune zone<br />

<strong>del</strong>le province <strong>di</strong> Trento e Belluno; in Friuli la Val Canale,<br />

Moggio U<strong>di</strong>nese, Tarvisio, zona Monte Matayur al confine<br />

<strong>di</strong> Pulfero con la Slovenia e Val Tramontina.<br />

La prevenzione.<br />

Al rientro da gite nei boschi o nei prati<br />

è necessaria un’ispezione accurata<br />

<strong>del</strong>la superficie <strong>del</strong> corpo per rilevare<br />

l’eventuale presenza <strong>di</strong> zecche. In<br />

occasione <strong>di</strong> escursioni in zone a<br />

rischio, è importante usare un abbigliamento<br />

<strong>di</strong> colore chiaro (le<br />

zecche si evidenziano meglio) e che<br />

copra la maggior parte <strong>del</strong> corpo;<br />

10<br />

Emergenze<br />

Emergenze<br />

IN CASO DI EMERGENZA<br />

118<br />

CHIAMARE IL NUMERO<br />

COSA FARE ALL’ARRIVO IN PRONTO SOCCORSO<br />

Se l’arrivo in pronto soccorso avviene con mezzi propri rivolgetevi<br />

subito all’accettazione. Gli accessi alle cure vengono<br />

regolamentati non in base all’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> arrivo ma in base alla<br />

gravità dei problemi. Tale meto<strong>di</strong>ca si chiama “Triage”, la<br />

quale assegna un co<strong>di</strong>ce colore a seconda <strong>del</strong>le gravità:<br />

rosso ai casi gravissimi, in pericolo <strong>di</strong> vita; giallo ai pazienti<br />

con lesioni gravi; verde assegnato per interventi <strong>di</strong>fferibili, le<br />

prestazioni sono soggette al versamento <strong>del</strong> ticket; bianco<br />

per patologie lievi, casi che in genere non necessitano <strong>del</strong>la<br />

struttura ospedaliera, le prestazioni sono soggette al versamento<br />

<strong>del</strong> ticket.<br />

ATTENZIONE ALLE ZECCHE!!<br />

usare inoltre repellenti per insetti<br />

(ad esempio l’Autan), teli <strong>di</strong><br />

plastica per sedersi o appoggiare<br />

indumenti o zaini sull'erba;<br />

camminare al centro dei sentieri<br />

per evitare il contatto con<br />

cespugli e bor<strong>di</strong> dei prati.<br />

Se si è punti da una zecca.<br />

Il rischio d’infezione è tanto più<br />

basso quanto più breve è il<br />

tempo in cui la zecca resta<br />

attaccata alla cute. Per rimuoverla<br />

occorre afferrarla con una pinza e tirare verso<br />

l’alto senza schiacciarla. E’molto importante non<br />

toccarla a mani nude e non applicare sopra <strong>di</strong> essa<br />

alcuna sostanza irritante (alcool, acetone, ecc). Se<br />

una parte <strong>del</strong>la zecca rimane infissa sulla pelle può<br />

essere successivamente tolta come qualsiasi corpo<br />

estraneo. Dopo la rimozione occorre <strong>di</strong>sinfettare la<br />

zona cutanea interessata. Tenere in osservazione la<br />

cute per 30-40 giorni e verificare l’eventuale comparsa<br />

<strong>di</strong> arrossamento che si allarga pian piano (primo segno<br />

<strong>di</strong> possibile infezione da Borreliosi <strong>di</strong> Lyme) o la comparsa<br />

<strong>di</strong> sintomi neurologici (irritazione meningea possibile<br />

segno <strong>di</strong> meningoencefalite).<br />

La vaccinazione.<br />

La meningoencefalite da zecche o TBE si<br />

può prevenire con la vaccinazione da<br />

eseguirsi negli ambulatori <strong>del</strong> Servizio Igiene<br />

e Sanità pubblica <strong>del</strong>l’ULSS10.<br />

Le modalità sono descritte sul sito aziendale<br />

www.ulss10.veneto.it nella sezione<br />

strutture/<strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> prevenzione/igiene e<br />

sanità pubblica/malattie infettive da zecche.


speciale<br />

QUANDO FA TROPPO CALDO<br />

CONSIGLI UTILI PER LA SALUTE<br />

Con l’arrivo <strong>del</strong>l’estate, quin<strong>di</strong> <strong>del</strong>le alte temperature e<br />

<strong>di</strong> elevati tassi d’umi<strong>di</strong>tà, si ritorna immancabilmente a<br />

parlare <strong>di</strong> “emergenza caldo”, fenomeno che interessa<br />

in particolare le fasce deboli <strong>del</strong>la popolazione.<br />

Anziani sofferenti <strong>di</strong> patologie croniche, spesso in<br />

con<strong>di</strong>zioni socio-economiche precarie, ma anche<br />

bambini in giovanissima età (che quin<strong>di</strong> non riescono<br />

ad esprimersi), sono le persone più esposte al rischio<br />

<strong>di</strong>sidratazione e, <strong>di</strong> riflesso, a spossatezza, crampi<br />

muscolari, in casi estremi a collassi car<strong>di</strong>ocircolatori.<br />

Per far fronte a queste situazioni <strong>di</strong> criticità la Regione<br />

Veneto e le Aziende Sanitarie <strong>del</strong> territorio elaborano in<br />

vista <strong>del</strong>l’estate protocolli operativi che, oltre alle strutture<br />

sanitarie e territoriali <strong>del</strong>le ASL, coinvolgono gli Enti<br />

locali, case <strong>di</strong> riposo e tutte quelle realtà <strong>di</strong> aggregazione<br />

<strong>di</strong> anziani. Anche l’ULSS10 è in prima fila su questa<br />

tematica e provvede ogni estate all’attivazione <strong>di</strong> tutte<br />

le strutture e personale pronto a prevenire o risolvere<br />

situazioni <strong>di</strong> criticità, inoltre il Dipartimento <strong>di</strong> Prevenzione<br />

<strong>di</strong>stribuisce <strong>del</strong> materiale informativo utile a fornire<br />

consigli utili per le persone a rischio.<br />

Ecco un estratto <strong>di</strong> consigli pratici per far fronte<br />

all’emergenza caldo.<br />

Cosa mangiare e bere. Preferire pasti leggeri, facili da<br />

<strong>di</strong>gerire, non grassi, evitando carni e insaccati; consumare<br />

molta frutta e verdura; bere molta acqua<br />

(almeno 2 litri al giorno) anche se non si ha sete: bere<br />

è come una me<strong>di</strong>cina!; evitare <strong>di</strong> bere bibite gassate,<br />

zuccherate, o troppo<br />

fredde; limitare i caffè e<br />

le bevande alcoliche;<br />

non assumere integratori<br />

<strong>di</strong> sali minerali senza<br />

consultare il proprio<br />

me<strong>di</strong>co.<br />

Abituarsi a riposarsi<br />

frequentemente; seguire<br />

le previsioni <strong>del</strong> tempo<br />

alla Tv, alla ra<strong>di</strong>o e sui<br />

giornali, per sapere<br />

quando sono previste le<br />

temperature più calde.<br />

Come vestirsi. Indossare<br />

indumenti leggeri e<br />

Estate Estate<br />

como<strong>di</strong>, <strong>di</strong> colore chiaro, <strong>di</strong> fibre naturali come cotone<br />

e lino; se in casa c’è un familiare malato o anziano<br />

costretto a letto, assicurarsi che non sia troppo vestito.<br />

In casa. Usare tende per non fare entrare il sole; chiudere<br />

le imposte nelle ore più calde; se si resta in casa<br />

trattenersi nei locali più freschi; limitare l’uso dei fornelli<br />

e <strong>del</strong> forno; non rimanere sprovvisti degli alimenti principali<br />

(acqua, frutta e verdura, pasta); se si usano ventilatori<br />

o con<strong>di</strong>zionatori non in<strong>di</strong>rizzare il flusso d’aria <strong>di</strong>rettamente<br />

sul corpo; fare frequenti docce con acqua<br />

tiepida: rinfresca e dà una sensazione <strong>di</strong> benessere; è<br />

bene avere sempre a <strong>di</strong>sposizione i numeri <strong>di</strong> telefono<br />

<strong>di</strong> parenti e amici, <strong>di</strong> volontari e <strong>del</strong> proprio me<strong>di</strong>co <strong>di</strong><br />

famiglia.<br />

Fuori casa. Evitare <strong>di</strong> uscire nelle ore calde <strong>del</strong>la<br />

giornata (dalle ore 12.00 alle ore 17.00); portare<br />

sempre con sé una bottiglia <strong>di</strong> acqua fresca; non<br />

sostare al sole, usare sempre un copricapo; recarsi<br />

presso strutture con aria con<strong>di</strong>zionata (Case <strong>di</strong> Riposo,<br />

Centri ricreativi per anziani o altri luoghi pubblici climatizzati);<br />

non lasciare mai nessuno, neanche per breve<br />

periodo, nell’auto parcheggiata al sole; non fare attività<br />

fisica nelle ore calde.<br />

In caso <strong>di</strong> mancanza <strong>di</strong> appetito, insonnia, capogiri o<br />

svenimenti, crampi muscolari, palpitazioni, aumento<br />

<strong>del</strong>la temperatura corporea, stato <strong>di</strong> agitazione confusionale,<br />

mancanza <strong>di</strong> respiro, mal <strong>di</strong> testa, ronzii alle<br />

orecchie, contrazione <strong>del</strong>la <strong>di</strong>uresi, contattare il proprio<br />

me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> famiglia; il pe<strong>di</strong>atra; il farmacista; l’assistente<br />

sociale, la casa <strong>di</strong> riposo,<br />

l’ospedale, il <strong>di</strong>stretto<br />

socio-sanitario, le associazioni<br />

<strong>di</strong> volontariato, il<br />

presi<strong>di</strong>o sanitario nel<br />

luogo <strong>di</strong> vacanza.<br />

11


speciale<br />

Estate Estate<br />

Il Decalogo<br />

DELLA CORRETTA ESPOSIZIONE AL SOLE<br />

1. Nei primi giorni <strong>di</strong> vacanza esporsi al sole gradatamente, al<br />

mattino e nel tardo pomeriggio, meglio se in movimento.<br />

2. La fotoprotezione me<strong>di</strong>ante indumenti e cappelli è la prima<br />

linea <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa nei confronti <strong>del</strong>le ra<strong>di</strong>azioni UV (proteggono<br />

maggiormente gli indumenti scuri <strong>di</strong> quelli chiari).<br />

3. Applicare filtri e schermi solari ben bilanciati per le ra<strong>di</strong>azioni<br />

UVA e UVB, resistenti all’acqua, su tutte le parti <strong>del</strong> corpo scoperte<br />

(comprese labbra, orecchie e dorso dei pie<strong>di</strong>) subito prima<br />

<strong>del</strong>l’esposizione al sole. Rinnovare l’applicazione ogni 2 ore e<br />

dopo bagni e docce.<br />

4. Utilizzare filtri e schermi solari anche nelle giornate nuvolose.<br />

5. Scegliere prodotti contenenti schermi solari UVA e UVB<br />

(secondo il nuovo metodo internazionale COLIPA — SPF =<br />

Fattore <strong>di</strong> Protezione Solare) in base all’età e fototipo. *<br />

6. Evitare l’esposizione <strong>di</strong>retta ai raggi solari dei bambini <strong>di</strong> età<br />

inferiore ai 6 mesi.<br />

7. Evitare esposizioni solari saltuarie e prolungate, soprattutto<br />

dalle ore 11.00 alle ore 15.00.<br />

8. Evitare <strong>di</strong> esporsi <strong>di</strong>rettamente al sole se si assumono farmaci<br />

quali: antinfiamrnatori orali e locali, antibiotici , farmaci per<br />

l’ipertensione arteriosa, farmaci modulatori <strong>del</strong> ritmo car<strong>di</strong>aco,<br />

ansiolitici.<br />

PASSAPORTO ANCHE PER CANI E GATTI<br />

La Commissione Europea dal 2003 ha introdotto precise norme<br />

che <strong>di</strong>sciplinano le movimentazioni <strong>di</strong> piccoli animali (cani, gatti e<br />

furetti) all'interno <strong>del</strong>l’Unione Europea, prevedendo l’identificazione<br />

me<strong>di</strong>ante microchip o tatuaggio, nonché l'adozione <strong>di</strong> un passaporto.<br />

Per il rilascio <strong>del</strong> passaporto (il cui costo è 10 euro a carico<br />

<strong>del</strong> richiedente) non è necessaria la presenza <strong>del</strong>l’animale a meno<br />

che non sia ancora registrato in BANCA ANAGRAFE CANINA (BAC), in<br />

questo caso è necessaria la sua presenza per essere previamente<br />

identificato me<strong>di</strong>ante microchip e registrato nella BAC. La vali<strong>di</strong>tà<br />

<strong>del</strong> passaporto corrisponde alla vita <strong>del</strong>l’animale, è tuttavia evidente<br />

che la mancata segnalazione <strong>del</strong>l’atto<br />

vaccinale sullo stesso documento, lo<br />

rende inutilizzabile nei Paesi che lo riconoscono.<br />

Per quanto riguarda le movimentazioni<br />

<strong>di</strong> piccoli animali verso Paesi non<br />

Comunitari, è necessario far riferimento alle<br />

<strong>di</strong>sposizioni legislative in vigore nei singoli<br />

Stati; se questi <strong>di</strong>fferiscono dal regolamento<br />

previsto nell’Unione Europea, al controllo<br />

<strong>di</strong> frontiera verrà richiesto altro tipo <strong>di</strong> certificazione.<br />

E’ dunque consigliato che il<br />

proprietario <strong>del</strong>l’animale contatti, prima<br />

<strong>del</strong>la partenza, l’ambasciata o il consolato<br />

12<br />

9. Evitare <strong>di</strong> esporsi <strong>di</strong>rettamente al sole se si è portatori <strong>di</strong> malattie<br />

indotte o aggravate dalla luce come: lupus eritematosi,<br />

dermatomiosite, herpes simplex, herpes zoster - varicella,<br />

rosacea, fotodermatiti, pemfigo, albinismo, melanomi e neoplasie<br />

cutanee.<br />

10. Evitare <strong>di</strong> esporre <strong>di</strong>rettamente al sole zone cutanee sottoposte<br />

nell’ultimo mese a: trattamenti estetici con laser, peeling<br />

chimici, interventi chirurgici (con relative cicatrici).<br />

* QUALE PROTEZIONE SOLARE SCEGLIERE<br />

<strong>del</strong> Paese <strong>di</strong> destinazione per richiedere le modalità<br />

<strong>di</strong> esportazione ed eventuali mo<strong>del</strong>li <strong>di</strong> certificazione<br />

sanitaria previsti. Per i dettagli sulle vaccinazioni, e<br />

per qualsiasi altra informazione, potete rivolgervi ai<br />

Servizi Veterinari <strong>di</strong> San Dona’ <strong>di</strong> Piave: tel. 0421-<br />

228151 o 0421-228152, oppure ai Servizi Veterinari<br />

<strong>di</strong> Portogruaro: tel. 0421-396800.<br />

VIAGGIO ALL’ESTERO?<br />

ECCO COSA<br />

METTERE IN VALIGIA<br />

Repellenti ed insettici<strong>di</strong> contro<br />

zanzare ed altri insetti; antifebbrili e antidolorifici;<br />

antibiotici a largo spettro; piccoli strumenti come<br />

termometro, siringhe sterili, laccio emostatico,<br />

forbici; materiale <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cazione come <strong>di</strong>sinfettanti,<br />

cerotti, garze sterili guanti monouso; farmaci<br />

anti<strong>di</strong>arroici; soluzione reidratanti in caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>arrea,<br />

in particolare per anziani e bambini; antispastici in<br />

caso <strong>di</strong> coliche; creme solari ad elevata protezione;<br />

<strong>di</strong>sinfettanti per le vie urinarie; pomate antibiotiche e<br />

cortisoniche; antichinetosico per il mal d’aria, mal <strong>di</strong><br />

mare; collirio; antistaminici topici o sistemici per<br />

reazioni allergiche o punture d’insetti.<br />

Lo speciale estate è stato redatto con il contributo <strong>di</strong>: Dino Vido, Franco Laterza, Luigi Nicolar<strong>di</strong>, Renzo Franco, Flavia Puglisi, Donatella Bernar<strong>di</strong>, Denis Marchesan.


QUESTIONARI PROPOSTI<br />

DA FALSI OPERATORI<br />

DELL’AZIENDA SANITARIA<br />

Recentemente sono pervenute segnalazioni da parte<br />

<strong>di</strong> alcuni utenti che, contattati telefonicamente da<br />

fantomatici operatori <strong>del</strong>l’ULSS10, sono stati invitati a<br />

recarsi in strutture non aziendali per compilare un<br />

questionario e ritirare un omaggio.<br />

Un citta<strong>di</strong>no <strong>di</strong> San Donà <strong>di</strong> Piave, nello specifico, è<br />

stato contattato telefonicamente da una persona<br />

qualificatasi come <strong>di</strong>pendente <strong>del</strong>l’ULSS10 la quale,<br />

dopo aver sommariamente acquisito informazioni sulle<br />

abitu<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> cura, ha fissato un appuntamento in un<br />

noto ristorante <strong>di</strong> Eraclea per la compilazione <strong>di</strong> un<br />

articolato questionario con la presenza <strong>del</strong>la moglie.<br />

Al termine <strong>del</strong>l’incontro l’utente sarebbe stato “gratificato”<br />

<strong>del</strong>l’impegno con la consegna <strong>di</strong> un misuratore <strong>di</strong><br />

pressione.<br />

In seguito a tali eventi è doveroso comunicare che tale<br />

procedura non è in linea con il modus operan<strong>di</strong><br />

<strong>del</strong>l’Azienda. Pertanto, nell’intero ambito dei 20 comuni<br />

afferenti all’ULSS10, non è in atto alcuna iniziativa<br />

simile ed è probabile che dette situazioni nascondano<br />

possibili truffe a danno degli utenti.<br />

Si invita la popolazione a <strong>di</strong>ffidare <strong>di</strong> se<strong>di</strong>centi operatori<br />

<strong>del</strong>l’ULLS10 che, per telefono, li invitano a presentarsi in<br />

strutture non aziendali; inoltre <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffidare chi promette,<br />

PILLOLE DI STORIA a cura <strong>del</strong> dottor Fabio Toffoletto<br />

NON TUTTI SANNO CHE…<br />

sempre per conto <strong>del</strong>l’ULSS10, la consegna <strong>di</strong> premi<br />

per il <strong>di</strong>sturbo e la collaborazione fornita.<br />

In passato alcune persone qualificatesi come “funzionari<br />

<strong>del</strong>l’ULSS” si erano presentate al domicilio <strong>di</strong> utenti<br />

per rilasciare attestati d’esenzione per red<strong>di</strong>to: in<br />

questo caso si tratta <strong>di</strong> una truffa. Il rilascio degli attestati<br />

<strong>di</strong> esenzione, infatti, in corso in questo periodo, avviene<br />

esclusivamente con tre modalità: spe<strong>di</strong>zione postale<br />

al domicilio <strong>del</strong> citta<strong>di</strong>no, scarico attraverso il portale<br />

internet o consegna presso gli sportelli <strong>del</strong>l’ anagrafe<br />

sanitaria presso i <strong>di</strong>stretti.<br />

L’anestesia locoregionale ha vissuto un momento magico grazie alle foreste <strong>del</strong> sud<br />

America. Per migliaia <strong>di</strong> anni le popolazioni <strong>del</strong>l’America latina hanno masticato le<br />

foglie <strong>del</strong>la pianta Erythroxylon coca (da cui viene ricavata la cocaina) che permetteva<br />

loro <strong>di</strong> sopportare sia la fatica che la fame. Nel 1653 per la prima volta viene<br />

descritta la capacità <strong>di</strong> alleviare il dolore <strong>del</strong> mal <strong>di</strong> denti masticando le foglie <strong>di</strong><br />

questa pianta. Verso la metà <strong>del</strong> 1800, con il progresso <strong>del</strong>la chimica in Germania<br />

(Paese paragonabile allora agli Stati Uniti d’America per quanto concerne la ricerca e<br />

la produzione scientifica), ne viene isolato il principio attivo all’origine <strong>del</strong>le proprietà<br />

anestetiche. Il primo ad usarlo fu l’oculista Karl Koller per alleviare il dolore <strong>di</strong> una lesione<br />

che si era procurato lui stesso facendo un’autopsia, ma successivamente lo stesso<br />

principio attivo venne usato anche in contesti non strettamente chirurgici, da Sigmund<br />

Freud nelle sue esperienze concernenti la psicanalisi.<br />

La cocaina ebbe successivamente un larghissimo uso come anestetico locale e fu il<br />

primo anestetico usato nell’anestesia spinale. Negli anni a seguire è stata sostituita<br />

progressivamente dall’uso <strong>di</strong> anestetici <strong>di</strong> sintesi più semplici e più maneggevoli,<br />

anche se gli anestetci a base <strong>di</strong> cocaina continuano ad avere un ruolo molto importante<br />

negli interventi al naso.<br />

Un altro grosso dono che fece ai conquistatori europei il Nuovo Continente scoperto<br />

da Cristoforo Colombo, sono state le piante appartenenti al genere Strychnos, da cui<br />

inizialmente si sono isolati i curari (estratti vegetali) inizialmente usati dalle popolazioni<br />

d’oltreoceano per avvelenare le punte <strong>del</strong>le frecce lungo le rive <strong>del</strong> Orinoco. Ebbene<br />

anche da queste piante, agli inizi <strong>del</strong> 1900, furono isolati i principi attivi alla base <strong>del</strong>le<br />

loro proprietà farmacologiche e nel 1932 furono usate per curare gli spasmi dovuti al<br />

tetano. Dieci anni più tar<strong>di</strong> i curari furono usati anche per ottenere la miorisoluzione<br />

(rilassamento) durante l’esecuzione <strong>del</strong>l’anestesia generale. Il regno vegetale, in<br />

questo e moltissimi altri casi, si è rivelato fonte inesauribile <strong>di</strong> sostanze <strong>di</strong> farmaci che<br />

hanno permesso alla me<strong>di</strong>cina <strong>di</strong> fare, nell’ultimo secolo, dei balzi in avanti giganteschi<br />

in ambito me<strong>di</strong>co.<br />

ATTUALITÁ<br />

13


PREVENZIONE “GUADAGNARE SALUTE”<br />

ULSS10, ISTITUZIONI PUBBLICHE, ASSOCIAZIONI DI MALATI,<br />

INSIEME PER COMBATTERE IL TABAGISMO, L’ABUSO DI ALCOOL,<br />

In Europa le patologie non trasmissibili, come le<br />

malattie car<strong>di</strong>ovascolari, le neoplasie, i <strong>di</strong>sturbi mentali,<br />

il <strong>di</strong>abete mellito, le malattie respiratorie, sono<br />

responsabili <strong>di</strong> circa l’80% dei decessi e determinano<br />

l’impiego <strong>del</strong> 75% <strong>del</strong>le risorse sanitarie. La cause<br />

principali sono rappresentate dall’abitu<strong>di</strong>ne al fumo,<br />

dall’inattività fisica, dalla<br />

scorretta alimentazione e<br />

dall’abuso <strong>di</strong> alcool.<br />

Sulla base <strong>di</strong> questi<br />

elementi il Ministero <strong>del</strong>la<br />

Salute, in accordo con le<br />

Regioni, ha promosso il<br />

programma “Guadagna-<br />

re salute” per promuovere la salute come bene collettivo,<br />

attraverso l’innovazione <strong>del</strong>le strategie <strong>di</strong> prevenzione,<br />

con un approccio <strong>di</strong> intervento trasversale, che<br />

coinvolga citta<strong>di</strong>ni e istituzioni.<br />

Il programma “Guadagnare salute” si propone infatti<br />

<strong>di</strong> contrastare, in modo integrato, i quattro principali<br />

fattori che causano l’80% dei decessi promuovendo<br />

l’attività fisica, la sana alimentazione, la lotta al fumo<br />

e la riduzione <strong>del</strong> consumo <strong>di</strong> alcool. Il tutto con un<br />

approccio che non si limita ad agire sugli aspetti<br />

specificamente sanitari ma interviene anche sui<br />

determinanti ambientali, sociali ed economici <strong>del</strong>la<br />

salute, in particolare sugli aspetti che influenzano i<br />

comportamenti in<strong>di</strong>viduali. Per realizzare il programma<br />

“Guadagnare salute” è pertanto <strong>di</strong> fondamentale<br />

importanza aumentare la consapevolezza e la<br />

responsabilità in<strong>di</strong>viduale<br />

“UNO STILE DI VITA<br />

CORRETTO CONTRIBUI-<br />

SCE NEL 50% DEI CASI<br />

A PROLUNGARE LA<br />

DURATA DELLA VITA”<br />

nell’adottare stili <strong>di</strong> vita<br />

sani, migliorando così la<br />

qualità <strong>del</strong>la propria vita e<br />

contribuendo alla riduzione<br />

dei costi economici e<br />

sociali per la famiglia e la<br />

collettività.<br />

La parola d’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong>la Sanità Pubblica è dunque<br />

“agire insieme” per proporre azioni con<strong>di</strong>vise fra le<br />

istituzioni ed i protagonisti <strong>del</strong>la società civile e <strong>del</strong><br />

mondo produttivo, al fine <strong>di</strong> migliorare l’efficacia degli<br />

interventi, ottimizzandone il risultato. Un ulteriore compito<br />

<strong>del</strong>la Sanità Pubblica nel programma “Guadagnare<br />

salute” è quello <strong>di</strong> mettere a <strong>di</strong>sposizione le<br />

14<br />

“IN EUROPA LE MALATTIE<br />

NON TRASMISSIBILI<br />

(CARDIOVASCOLARI,<br />

NEOPLASIE, DIABETE, ETC.)<br />

SONO RESPONSABILI<br />

DELL’80% DEI DECESSI<br />

MORTALITA’ GENERALE - Maschi Femmine - ULSS 10<br />

Regione Veneto - tasso grezzo per 100.000 abitanti<br />

informazioni e i dati scientificamente affidabili sugli stili<br />

<strong>di</strong> vita dei giovani in età evolutiva, in particolare, se<br />

correlabili al rischio <strong>di</strong> malattie cronico degenerative,<br />

per poter adottare efficaci strategie preventive, orientare<br />

al meglio le azioni per promuovere la salute nelle<br />

giovani generazioni. Orientare i citta<strong>di</strong>ni verso stili <strong>di</strong><br />

vita sani, facilitando scelte salutari, si va rapidamente<br />

<strong>del</strong>ineando come la strategia prioritaria d’intervento<br />

dei Dipartimenti <strong>di</strong> Prevenzione <strong>del</strong> Veneto, che<br />

devono saper proporre e realizzare azioni coor<strong>di</strong>nate<br />

con le istituzioni locali e scolastiche, associazioni <strong>di</strong><br />

volontariato e categorie produttive per contrastare i<br />

NEOPLASIE - Maschi Femmine - ULSS 10<br />

Regione Veneto - tasso grezzo per 100.000 abitanti


“GUADAGNARE SALUTE”<br />

VOLONTARIATO SOCIALE E SOCIETA’ CIVILE<br />

LA SCARSA ATTIVITA’ FISICA E LA SCORRETTA ALIMENTAZIONE<br />

fattori <strong>di</strong> rischio che causano le malattie cronicodegenerative<br />

ed i tumori. Dalla realizzazione <strong>del</strong><br />

programma “ Guadagnare Salute” ne deriveranno<br />

indubbi vantaggi <strong>di</strong> salute, per i singoli e vantaggi<br />

economici/sociali per tutti i partecipanti.<br />

LE CAUSE DI MORTE NEI 20 COMUNI DELL’ULSS10<br />

A conferma <strong>del</strong>la rilevanza che costituirà il programma<br />

“Guadagnare salute” anche nel Veneto orientale,<br />

occorre risalire alle cause <strong>di</strong> morte nella popolazione<br />

dei Comuni <strong>del</strong>l’ULSS10, riferite all’anno 2009, le quali<br />

Infarto <strong>del</strong> miocar<strong>di</strong>o acuto - altre malattie ischemiche <strong>del</strong> cuore - Maschi Femmine<br />

ULSS 10 - Regione Veneto - tasso grezzo per 100.000 abitanti<br />

PREVENZIONE<br />

non si <strong>di</strong>scostano molto dalle cause <strong>di</strong> mortalità nei<br />

paesi occidentali e <strong>del</strong>la Regione Veneto. Esse sono<br />

infatti rappresentate complessivamente per circa<br />

l’80% dai tumori, dalle malattie car<strong>di</strong>ovascolari, dalle<br />

malattie <strong>del</strong>l’apparato respiratorio, dal <strong>di</strong>abete mellito<br />

e dai <strong>di</strong>sturbi psichici e comportamentali. Anche in<br />

questo caso i principali fattori che vi contribuiscono<br />

sono: il fumo <strong>di</strong> tabacco, l’obesità e il sovrappeso,<br />

l’abuso <strong>di</strong> alcol e la scorretta alimentazione.<br />

GLI STILI DI VITA DELLA POPOLAZIONE<br />

SECONDO “OKKIO” E “PASSI”<br />

Il sistema <strong>di</strong> sorveglianza “Okkio alla salute”, attivo<br />

su tutto il territorio nazionale, al quale partecipa il<br />

Dipartimento <strong>di</strong> Prevenzione <strong>del</strong>l’ULSS 10, fornisce le<br />

informazioni raccolte nel 2010 su 394 bambini tra i 6<br />

e10 anni, <strong>di</strong> 21 classi <strong>di</strong>stribuite in 11 comuni <strong>del</strong><br />

Veneto orientale.<br />

Da questa indagine è risultato che il 32% degli intervistati<br />

è risultato in sovrappeso.<br />

La causa principale e’ attribuibile ad una scorretta<br />

alimentazione: il 39% dei bambini oggetto <strong>di</strong> indagine<br />

non fa un’adeguata colazione, nel 77% dei casi<br />

consumano poca frutta e nel 74% dei casi poca<br />

verdura. La merenda <strong>di</strong> metà mattina raggiunge il<br />

picco negativo massimo: nel 95% dei casi è risultata<br />

inadeguata, a seguire le bevande gassate e zuccherate<br />

consumate in eccesso dal 70% dei bambini.<br />

Il sistema <strong>di</strong> sorveglianza PASSI, attivo sul territorio<br />

nazionale si basa su interviste telefoniche rivolte a<br />

persone tra i 18 e 69 anni e rileva le abitu<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> vita e<br />

le scelte preventive <strong>del</strong>la popolazione in or<strong>di</strong>ne a vari<br />

fattori <strong>di</strong> rischio tra i quali l’inattività fisica, la scorretta<br />

alimentazione, l’abitu<strong>di</strong>ne al fumo e l’abuso <strong>di</strong> alcool.<br />

In questa ULSS, nel 2009 è stato intervistato un campione<br />

<strong>di</strong> 284 persone estratte dall’anagrafe sanitaria<br />

ed i risultati emersi, confrontati con quelli nazionali e<br />

regionali, mostrano una più alta percentuale <strong>di</strong><br />

soggetti che non svolge abitualmente attività fisica, si<br />

alimenta in maniera scorretta, ha una maggiore<br />

abitu<strong>di</strong>ne al fumo ed al bere.<br />

Maggiori informazioni riguardo ai risultati dei due<br />

sistemi <strong>di</strong> sorveglianza sopra illustrati, sono <strong>di</strong>sponibili<br />

15


PREVENZIONE<br />

“GUADAGNARE SALUTE”<br />

sul sito <strong>del</strong>l’Azienda, nella pagina <strong>del</strong> Dipartimento <strong>di</strong><br />

Prevenzione, alla voce “Guadagnare Salute”.<br />

La prevenzione <strong>del</strong>le malattie cronico degenerative<br />

e dei tumori secondo “Guadagnare Salute”. Gli<br />

interventi <strong>di</strong> prevenzione nei confronti <strong>del</strong>le malattie<br />

croniche e dei tumori secondo il Programma <strong>di</strong> “Guadagnare<br />

Salute” devono orientare i comportamenti<br />

in<strong>di</strong>viduali verso l’adozione consapevole <strong>di</strong> abitu<strong>di</strong>ni <strong>di</strong><br />

vita sane, caratterizzate da una costante attività fisica,<br />

da una corretta alimentazione con consumo giornaliero<br />

<strong>di</strong> abbondanti quantità <strong>di</strong> frutta e verdura,<br />

dall’eliminazione <strong>del</strong> fumo e dalla riduzione<br />

<strong>del</strong>l’assunzione <strong>di</strong> alcool. Non va in alcun modo<br />

<strong>di</strong>menticato che gli interventi <strong>di</strong> promozione <strong>del</strong>la<br />

salute si associano, ma non sostituiscono, le indagini<br />

cliniche e strumentali per la <strong>di</strong>agnosi precoce dei<br />

tumori e <strong>del</strong>le malattie cronico-degenerative: screening<br />

oncologici e car<strong>di</strong>ovascolare, controllo <strong>del</strong>la<br />

pressione arteriosa, <strong>del</strong> <strong>di</strong>abete e<br />

<strong>del</strong>l’ipercolesterolemia.<br />

Il ruolo <strong>del</strong> Dipartimento <strong>di</strong> Prevenzione.<br />

Il programma “Guadagnare salute”, promosso<br />

nell’ambito <strong>di</strong> questa Azienda sanitaria dal Dipartimento<br />

<strong>di</strong> Prevenzione in collaborazione con le Amministrazioni<br />

Locali, la Scuola e le associazioni <strong>di</strong> categoria<br />

e <strong>di</strong> volontariato mira a contrastare i fattori <strong>di</strong> rischio<br />

per la salute facilitando le scelte in<strong>di</strong>viduali <strong>di</strong> salute.<br />

Il Dipartimento <strong>di</strong> Prevenzione oltre a proporre iniziative<br />

<strong>di</strong> promozione <strong>del</strong>la salute, provvederà a raccogliere<br />

e mettere in rete le esperienze prodotte nelle singole<br />

realtà comunali rivolte a promuovere l’attività motoria<br />

<strong>del</strong>la popolazione, a migliorare l’alimentazione ed a<br />

contrastare il fumo e l’abuso <strong>di</strong> alcool per fornire un<br />

quadro d’insieme e permettere il riprodursi <strong>del</strong>le azioni<br />

efficaci in tutti i comuni <strong>del</strong>l’ULSS.<br />

Provvederà inoltre a fornire perio<strong>di</strong>camente gli<br />

elementi <strong>di</strong> conoscenza sulle abitu<strong>di</strong>ni <strong>del</strong>la popolazione<br />

che vengono ricavati dai due sistemi <strong>di</strong> sorveglianza<br />

PASSI e OKKIO già attivi da alcuni anni, organizzerà<br />

e coor<strong>di</strong>nerà gruppi <strong>di</strong> lavoro inter<strong>di</strong>sciplinari a<br />

sostegno <strong>del</strong>le Istituzioni e <strong>del</strong>la comunità per lo sviluppo<br />

<strong>di</strong> sani stili <strong>di</strong> vita <strong>del</strong>la popolazione.<br />

Il ruolo dei Comuni e <strong>del</strong>le scuole.<br />

Il compito dei Comuni e <strong>del</strong>le scuole nell’ambito <strong>del</strong><br />

programma “ Guadagnare Salute” sarà <strong>di</strong> primaria<br />

importanza nel sostenere le iniziative promosse dalla<br />

16<br />

Sanità Pubblica, e dovrà caratterizzarsi nel promuovere<br />

l’adesione <strong>del</strong>la popolazione alle scelte <strong>di</strong> salute,<br />

ad in<strong>di</strong>viduare percorsi urbani per camminare in<br />

sicurezza, a realizzare un ambiente urbano che favorisca<br />

la mobilità <strong>del</strong>la popolazione in<strong>di</strong>viduando<br />

percorsi pedonali e ciclabili. Potranno inoltre contribuire<br />

allo sviluppo <strong>del</strong>l’attività motoria, assicurando la<br />

<strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> spazi pubblici (palestre scolastiche) o<br />

stipulare convenzioni con palestre private per<br />

promuovere l’attività fisica.<br />

Il ruolo <strong>del</strong>le Associazioni.<br />

Il ruolo <strong>del</strong>le associazioni dei malati e <strong>di</strong> volontariato,<br />

risulterà molto importante nella realizzazione <strong>del</strong><br />

Programma “ Guadagnare Salute “ nella misura in cui<br />

riusciranno a promuovere azioni sia per migliorare la<br />

qualità <strong>del</strong>la vita sia <strong>di</strong> contrasto ai fattori <strong>di</strong> rischio per<br />

la salute anche nei luoghi <strong>di</strong> lavoro e tra i propri associati.<br />

Potranno inoltre fornire contributi importanti<br />

nell’organizzazione <strong>di</strong> incontri informativi/<strong>di</strong>vulgativi sui<br />

temi <strong>di</strong> promozione <strong>del</strong>la salute, rivolti a categorie<br />

lavorative e sociali specifiche e favorire il reperimento<br />

<strong>di</strong> risorse per lo sviluppo <strong>del</strong> programma “ Guadagnare<br />

Salute”.<br />

Il sistema <strong>di</strong> alleanze per Guadagnare Salute.<br />

Lo sviluppo <strong>del</strong> Programma Guadagnare Salute, per<br />

facilitare le scelte salutari, richiede il coinvolgimento<br />

<strong>del</strong>le Strutture <strong>del</strong>l’ULSS, <strong>del</strong>le Istituzioni Locali e scolastiche<br />

e <strong>del</strong>le <strong>di</strong>verse associazioni che operano nel<br />

territorio, in un quadro <strong>di</strong> reciproca e duratura collaborazione.<br />

Anche i Me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Generale ed i<br />

pe<strong>di</strong>atri <strong>di</strong> Libera Scelta rappresentano un altro anello<br />

fondamentale <strong>del</strong> sistema <strong>di</strong> alleanze necessario per<br />

orientare la popolazione verso scelte consapevoli <strong>di</strong><br />

salute.<br />

Doverosa una citazione particolare alla Direzione<br />

Aziendale e alla Conferenza dei Sindaci che hanno<br />

<strong>di</strong>mostrato interesse e sostengono lo sviluppo <strong>di</strong> “Guadagnare<br />

Salute”.<br />

Per aderire al progetto “Guadagnare salute”, o per<br />

avere altri dettagli, contattare il numero<br />

<strong>di</strong> telefono 0421-228190, oppure inviare una e mail<br />

a: guadagnare.salute@ulss10.veneto.it<br />

Dott. Luigi Nicolar<strong>di</strong><br />

Direttore <strong>del</strong> Dipartimento <strong>di</strong> Prevenzione


Crisi e occupazione, <strong>di</strong>fficoltà per i giovani<br />

e per le aziende nella formazione,<br />

nell’orientamento e nell’inserimento<br />

lavorativo. La Regione Veneto cerca <strong>di</strong><br />

dare una risposta concreta a quella che<br />

sta <strong>di</strong>ventando una piaga sociale in Italia<br />

e in Europa.<br />

Dal progetto pilota regionale “Giovani e<br />

famiglia” è nato infatti “Giovani e lavoro”,<br />

un percorso formativo sperimentale<br />

rivolto ai giovani per entrare nel mondo<br />

<strong>del</strong> lavoro, affidato alle ULSS10 Veneto<br />

Orientale, ULSS15 Alta Padovana e<br />

ULSS21 Legnago, alle Cooperative<br />

“Thauma” <strong>di</strong> Conegliano ed “Enars” <strong>di</strong><br />

Padova. Per quanto concerne il coinvolgimento<br />

<strong>del</strong>l’ULSS10 le strutture interessate<br />

al progetto sono il Dipartimento per le<br />

Dipendenze e il Consultorio Familiare,<br />

con il coor<strong>di</strong>namento aziendale affidato<br />

alla dottoressa Maria Gavioli, le quali hanno subito<br />

avviato un concreto esempio <strong>di</strong> politica attiva <strong>del</strong><br />

lavoro seguendo principalmente due <strong>di</strong>rettrici: la costituzione<br />

<strong>di</strong> una rete territoriale integrata tra servizi,<br />

istituzioni e soggetti <strong>del</strong> mondo economico e produttivo<br />

per definire obiettivi e target <strong>di</strong> giovani da rivolgere<br />

alla sperimentazione (a questo proposito sono stati<br />

coinvolti anche l’Ufficio provinciale <strong>del</strong> Lavoro,con il<br />

quale è stata attivata una stretta collaborazione che<br />

ha permesso l’attivazione dei tirocini, e le Associazioni<br />

<strong>di</strong> categoria locali); in secondo luogo l’attivazione <strong>di</strong><br />

una dozzina <strong>di</strong> stages formativi dove i giovani e le<br />

aziende sono state accompagnate, fin dalla selezione,<br />

da un tutoraggio mirato ad aumentare le possibilità <strong>di</strong><br />

un inserimento lavorativo.<br />

Su invito <strong>del</strong> ministro <strong>del</strong>la Salute Renato Balduzzi, il<br />

<strong>di</strong>rettore generale Paolo Stocco ha partecipato ai<br />

lavori <strong>del</strong>la 65ma assemblea generale<br />

<strong>del</strong>l’Organizzazione Mon<strong>di</strong>ale <strong>del</strong>la Sanità (OMS),<br />

svoltasi lo scorso maggio a Ginevra.<br />

Nel Palazzo <strong>del</strong>le Nazioni Unite, sede <strong>del</strong>l’assemblea<br />

generale OMS, i rappresentanti <strong>di</strong> governo e <strong>del</strong>la<br />

sanità dei Paesi aderenti hanno <strong>di</strong>battuto su temi<br />

riguardanti la copertura sanitaria universale e la riforma<br />

generale <strong>del</strong>l'Organizzazione Mon<strong>di</strong>ale <strong>del</strong>la Sanità.<br />

All’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> giorno l'accesso alle prestazioni legate<br />

alla promozione <strong>del</strong>la salute, alla prevenzione, alle<br />

cure e alla riabilitazione; il tutto da attuarsi a costi sostenibili<br />

per garantire pari opportunità. Sullo stesso piano<br />

anche la lotta contro le malattie non trasmissibili, lo<br />

sviluppo <strong>di</strong> cure contro le malattie che interessano i<br />

ATTUALITÁ<br />

STAGES FORMATIVI PER FAVORIRE<br />

L’INSERIMENTO LAVORATIVO<br />

L’ULSS10 PROTAGONISTA NEL PROGETTO “GIOVANI E LAVORO”<br />

A giugno, fase centrale <strong>del</strong> progetto, i riscontri<br />

sono stati ottimi. Sono stati attivati corsi <strong>di</strong><br />

formazione per 20 ragazzi d’età compresa<br />

tra 18 e 25 anni, al termine dei quali 12<br />

giovani hanno avuto la possibilità <strong>di</strong> accedere<br />

a stages lavorativi da concludersi entro<br />

settembre <strong>2012</strong>. Con la fattiva operatività <strong>di</strong><br />

Chiara Bernar<strong>di</strong>, braccio operativo <strong>del</strong><br />

progetto “Giovani e Lavoro”, l’ULSS10 ha<br />

avviato una proficua collaborazione con<br />

varie aziende e associazioni <strong>di</strong> categoria <strong>del</strong><br />

territorio, concordando ad esempio<br />

l’inserimento lavorativo <strong>di</strong> alcuni ragazzi<br />

nell’iniziativa “Beach Steward” sulla spiaggia<br />

<strong>di</strong> Jesolo.<br />

Per ulteriori dettagli e informazioni contattare<br />

la dott.ssa Chiara Bernar<strong>di</strong> (Ser.D. S.<br />

Donà <strong>di</strong> Piave: 0421 227740); dott.ssa<br />

Laura Vazzoler (Ser.D. Portogruaro: 0421<br />

764651); dott.ssa Sara Dell’Armellina (Coop<br />

Thauma: 335 5415404).<br />

IL DIRETTORE GENERALE DELL’ULSS10 ALL’ASSEMBLEA GENERALE<br />

DELL’OMS CON IL MINISTRO DELLA SALUTE<br />

Paesi in via <strong>di</strong> sviluppo, provve<strong>di</strong>menti contro la <strong>di</strong>ffusione<br />

<strong>di</strong> farmaci falsificati. “Sono grato al Ministro – <strong>di</strong>chiara<br />

Paolo Stocco - per avermi incluso nella <strong>del</strong>egazione<br />

italiana allo scopo <strong>di</strong> rappresentare l’esperienza <strong>del</strong>la<br />

Regione Veneto in questo importante contesto internazionale,<br />

nonché per aver affidato all’ULSS10 l’incarico <strong>di</strong><br />

gestire il Progetto Mattone Internazionale che ha come<br />

obbiettivo l’internazionalizzazione <strong>del</strong>le aziende sanitarie<br />

italiane, aumentandone così la competitività,<br />

anche nella partecipazione a ban<strong>di</strong> e progetti comunitari”.<br />

L'Assemblea mon<strong>di</strong>ale <strong>del</strong>la sanità è l'organismo decisionale<br />

<strong>del</strong>l'OMS. Ogni anno a maggio, i <strong>del</strong>egati dei<br />

Paesi aderenti si riuniscono a Ginevra per definire i<br />

programmi futuri, stabilire gli orientamenti tematici,<br />

finanziari e organizzativi <strong>del</strong>la sanità mon<strong>di</strong>ale.


ATTUALITÁ<br />

Lo scorso 15 giugno all’ospedale <strong>di</strong> San Donà <strong>di</strong> Piave<br />

si è tenuto un evento <strong>di</strong> formazione rivolto a me<strong>di</strong>ci e<br />

infermieri <strong>del</strong>l’Unità Operativa Complessa <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina<br />

Generale, intitolato “Il percorso <strong>del</strong> paziente da ossigenare:<br />

dal territorio alla <strong>di</strong>visione internistica attraverso il<br />

Pronto Soccorso”.<br />

L'argomento, <strong>di</strong> grande attualità considerato che<br />

l’insufficienza respiratoria è una <strong>del</strong>le cause maggiori <strong>di</strong><br />

ricovero e <strong>di</strong> morte nella popolazione anziana, è stato<br />

trattato in tutti i principali aspetti: dalla fisiopatologia<br />

respiratoria all'equilibrio acido-base, dalle in<strong>di</strong>cazioni e<br />

L’assistenza ai malati cronici deve, per quanto possibile,<br />

essere assicurata territorialmente. La nostra ULSS<br />

conta 218.000 residenti, dei quali 115 malati cronici<br />

<strong>di</strong>alizzati che vengono trattati in tre centri <strong>di</strong>alisi ubicati<br />

negli ospedali pubblici <strong>di</strong> Portogruaro, San Donà <strong>di</strong><br />

Piave e Jesolo.<br />

La situazione riferita a <strong>di</strong>cembre 2011 è la seguente:<br />

Portogruaro con 96.850 residenti, pari al 44,4% <strong>del</strong><br />

totale aziendale, accoglie 43 <strong>di</strong>alizzati <strong>del</strong> capoluogo<br />

e dei comuni <strong>del</strong> mandamento ai<br />

quali vanno aggiunti 3 provenienti<br />

dal sandonatese, in quanto centro<br />

dotato <strong>di</strong> letti contumaciali, per un<br />

totale <strong>di</strong> 46 <strong>di</strong>alizzati trattati su due<br />

turni con una incidenza percentuale<br />

<strong>del</strong> 44% coincidente con<br />

quella dei residenti.<br />

Sandonatese con 121.150<br />

residenti pari al 55,6% <strong>del</strong> totale<br />

aziendale eroga il servizio su due<br />

centri ospedalieri:<br />

San Donà il cui centro è ubicato in<br />

locali angusti, vecchi e <strong>del</strong> tutto<br />

insufficienti a sod<strong>di</strong>sfare le esigenze<br />

dei 21 <strong>di</strong>alizzati residenti nel<br />

capoluogo e dei 28 residenti nei<br />

comuni <strong>del</strong> mandamento, eccetto<br />

Jesolo, per un totale <strong>di</strong> 49, per<br />

cui , a fronte <strong>di</strong> 95.300 residenti<br />

pari al 43,74% dei residenti <strong>del</strong><br />

sandonatese, totalizza una percentuale <strong>del</strong> 42,61, <strong>di</strong><br />

cronici.<br />

Il Centro <strong>di</strong> San Donà tratta, su due turni, solo 28 <strong>di</strong>alizzati<br />

<strong>del</strong> sandonatese cui vanno aggiunti 3 provenienti<br />

dal Portogruarese per un totale <strong>di</strong> 31 con una incidenza<br />

18<br />

EVENTO DI FORMAZIONE PER IL PERSONALE<br />

DELLA MEDICINA DI SAN DONA’<br />

CON LA GENEROSITA’ DI UNA FAMGILIA DI MUSILE<br />

applicazioni alla ventilazione meccanica <strong>del</strong>le vie<br />

aeree.<br />

Tale iniziativa è stata resa possibile grazie alla generosità<br />

dei familiari <strong>del</strong> paziente Beniamino Mucelli, deceduto<br />

a <strong>di</strong>cembre 2011. La famiglia ha infatti deciso <strong>di</strong><br />

donare i fon<strong>di</strong> raccolti in occasione <strong>del</strong>le esequie <strong>del</strong><br />

congiunto alla Me<strong>di</strong>cina <strong>di</strong> San Donà.<br />

La <strong>di</strong>rezione strategica <strong>del</strong>l’ULSS10 e il <strong>di</strong>rettore <strong>del</strong><br />

Dipartimento <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina, dottor Giovanni Mazzanti,<br />

ringraziano la famiglia Mucelli per il gesto <strong>di</strong> munificenza.<br />

LETTERA APERTA AI PARLAMENTARI,<br />

AI CONSIGLIERI REGIONALI E AI SINDACI<br />

DEL VENETO ORIENTALE SULLA SITUAZIONE DEL SERVIZIO DI DIALISI<br />

DELL’ULSS10 DEL VENETO ORIENTALE<br />

percentuale <strong>del</strong> 26,95% rispetto al totale dei <strong>di</strong>alizzati, i<br />

restanti 18 pazienti vengono trattati a Jesolo.<br />

Jesolo con 25.850 residenti, pari all’11,87% dei residenti<br />

<strong>del</strong> sandonatese con 16 (12 <strong>di</strong> Jesolo più 4 <strong>di</strong> Cavallino)<br />

pari al 13,91%, tratta per 3 giorni su unico turno e<br />

per altri 3 su due turni, oltre ai suoi 12 pazienti altri 4<br />

provenienti dal Cavallino, più 18 provenienti dal sandonatese<br />

e ulteriori 4 provenienti dal portogruarese per un<br />

totale <strong>di</strong> 38 con una incidenza percentuale <strong>del</strong> 33,055.<br />

La situazione <strong>di</strong> grave sofferenza<br />

<strong>del</strong> sandonatese e in particolare<br />

<strong>del</strong>la cosiddetta Città <strong>del</strong> Piave<br />

che con 65.000 abitanti conta da<br />

sola 35 dei 115 cronici <strong>di</strong>alizzati è<br />

evidente e i dati sovrariportati non<br />

abbisognano <strong>di</strong> ulteriori commenti.<br />

Essi rappresentano un <strong>di</strong>sservizio<br />

per gli utenti costretti a spostarsi, in<br />

particolare dal sandonatese e dal<br />

portogruarese, spostamenti<br />

sempre più gravosi col passare<br />

degli anni per i malati e i loro familiari<br />

e con costi <strong>di</strong> trasporto<br />

progressivamente crescenti per<br />

l’Azienda. Questa anomalia<br />

organizzativa-gestionale, così<br />

penalizzante per i malati, è stata<br />

ripetutamente rappresentata dagli<br />

Organismi <strong>di</strong> tutela dei <strong>di</strong>ritti <strong>del</strong><br />

malato alla Dirigenza Aziendale<br />

sollecitando interventi adeguati a risolvere il problema,<br />

senza sortire alcun effetto.<br />

L’attuale Direttore Generale Dott. Stocco, al quale riproponevamo<br />

il problema <strong>di</strong>alisi si è <strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong>sponibile<br />

commissionando all’ufficio tecnico la redazione <strong>di</strong> un


progetto che prevedeva la riallocazione <strong>del</strong> Centro<br />

<strong>di</strong>alisi, spazi de<strong>di</strong>cati ai controlli dei trapiantati e per i<br />

<strong>di</strong>alizzati peritoneali oggi costretti in spazi vetusti e insufficienti.<br />

In corso <strong>di</strong> redazione il progetto è stato implementato<br />

per rispondere ad alcune criticità <strong>del</strong>l’Ospedale citta<strong>di</strong>no,<br />

oltre alla <strong>di</strong>alisi sono stati previsti ambulatori, sale<br />

operatorie e day surgery.<br />

Il progetto che prevedeva un costo <strong>di</strong> 7.000.000 <strong>di</strong><br />

Euro, è stato approvato dal CRITE, organismo regionale<br />

preposto alla valutazione tecnica <strong>del</strong>l’e<strong>di</strong>lizia ospedaliera.<br />

Il finanziamento, in carenza <strong>di</strong> fon<strong>di</strong> regionali, è<br />

stato ricercato a livello statale con esito positivo anche<br />

se è stato finanziato per un importo <strong>di</strong> 5.000.000 <strong>di</strong><br />

Eruro, inferiore a quello richiesto.<br />

La Regione con propria <strong>del</strong>iberazione (DGR n. 262 <strong>del</strong><br />

15.03.2011) ha approvato una lista <strong>di</strong> interventi, finanziati<br />

dal Ministero, fra i quali il progetto <strong>del</strong>la nostra<br />

Azienda.<br />

Tutto sembrava risolto: progetto approvato, finanziato<br />

dal ministero, inserito fra le opere prioritarie dalla<br />

<strong>del</strong>ibera regionale, quin<strong>di</strong> cantierabile.<br />

Il problema è emerso in conseguenza <strong>di</strong> un rinvio <strong>del</strong><br />

ministero nell’erogazione <strong>del</strong>l’importo finanziato che ha<br />

impe<strong>di</strong>to e continua ad impe<strong>di</strong>re l’appalto <strong>del</strong>l’opera,<br />

così necessaria ed attesa da tanti, troppi anni.<br />

Abbiamo deciso <strong>di</strong> rendere pubblica la situazione <strong>di</strong><br />

stallo in cui versa l’avvio <strong>di</strong> un intervento assolutamente<br />

necessario e prioritario, pertanto rivolgiamo un pressante<br />

invito ai parlamentari, eletti nella nostra area <strong>di</strong> fare,<br />

senza <strong>di</strong>stinzione <strong>di</strong> parte, un proficuo “gioco <strong>di</strong> squa-<br />

Soggetta all’attività <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione e<br />

coor<strong>di</strong>namento <strong>del</strong>la Piave Servizi S.c.r.l.<br />

ATTUALITÁ<br />

dra” per ottenere lo<br />

sblocco <strong>del</strong> finanziamento<br />

ministeriale.<br />

Ai consiglieri regionali <strong>del</strong> Veneto Orientale sollecitiamo<br />

un impegno a trovare una integrazione <strong>del</strong> finanziamento<br />

ministeriale per consentire la realizzazione <strong>del</strong><br />

progetto nella sua interezza.<br />

Ai sindaci, ed in particolare a quelli <strong>di</strong> San Donà e <strong>del</strong>la<br />

Città <strong>del</strong> Piave, chie<strong>di</strong>amo un impegno risoluto a riven<strong>di</strong>care<br />

e verificare che ai vari livelli ognuno faccia la<br />

sua parte per arrivare a realizzare il tanto necessario<br />

intervento che, garantirà ai <strong>di</strong>alizzati <strong>del</strong>la nostra ULSS <strong>di</strong><br />

avere un servizio territorialmente assicurato, in strutture<br />

capaci <strong>di</strong> dare risposte anche ad esigenze emergenti<br />

quali una <strong>di</strong>versa turnazione e, se <strong>del</strong> caso,<br />

un’organizzazione che consenta ai giovani <strong>di</strong>alizzati in<br />

attività lavorativa <strong>di</strong> avere risposte a loro specifiche<br />

necessità.<br />

Confi<strong>di</strong>amo con l’impegno <strong>di</strong> tutti, nel buon esito <strong>del</strong><br />

sollecitato “gioco <strong>di</strong> squadra” e conseguentemente<br />

nell’espletamento <strong>del</strong>la gara d’appalto dei lavori entro<br />

l’estate.<br />

San Donà <strong>di</strong> Piave, 15 maggio <strong>2012</strong><br />

Luigi Basso<br />

Presidente Tribunale per i Diritti <strong>del</strong> Malato<br />

S. Donà <strong>di</strong> Piave<br />

Ivana Franceschinis<br />

Presidente Centro Tutela Diritti <strong>del</strong> Malato<br />

Portogruaro<br />

MESSAGGIO PROMOZIONALE<br />

A.S.I. S.p.A. Informa<br />

Attualmente i Comuni <strong>di</strong> San Donà <strong>di</strong> Piave e <strong>di</strong> Noventa <strong>di</strong> Piave sono dotati ciascuno <strong>di</strong> un<br />

progetto generale <strong>di</strong> fognatura, nel quale ogni Comune provvede a recapitare i propri reflui<br />

fognari in due <strong>di</strong>stinti depuratori, uno ubicato in via Torino nel Comune <strong>di</strong> Noventa ed uno<br />

ubicato nel Comune <strong>di</strong> San Donà, in via Tronco.<br />

L’A.S.I. S.p.A. ha progettato un’importante opera che prevede l’accorpamento dei due impianti e <strong>del</strong>le relative reti fognarie.<br />

L’opera è già in fase <strong>di</strong> realizzazione. Essa risponde all’obiettivo primario <strong>di</strong> efficientamento degli impianti <strong>di</strong> depurazione, centralizzando<br />

e potenziando l’impianto <strong>di</strong> via Tronco a San Donà <strong>di</strong> Piave, <strong>di</strong>smettendo e limitando a mero sollevamento l’impianto <strong>di</strong><br />

via Torino a Noventa, appena sarà completato il potenziamento <strong>di</strong> quello <strong>di</strong> San Donà.<br />

La realizzazione <strong>del</strong>la nuova rete fognaria nel Comune <strong>di</strong> Noventa, che si collegherà a quella <strong>del</strong> Comune <strong>di</strong> San Donà, interessa le<br />

vie Torino, Guaianette e Gondulmera mentre nel Comune <strong>di</strong> San Donà via Silos per poi scorrere parallela e attraversare via Martiri<br />

<strong>del</strong>le Foibe, ed un tratto parallelo a via Piveran.<br />

Per l’ampliamento <strong>del</strong>l’impianto <strong>di</strong> depurazione <strong>di</strong> San Donà si sta completando la fase <strong>di</strong> progettazione. Il depuratore servirà<br />

complessivamente una popolazione <strong>di</strong> 62.500 abitanti equivalenti rispetto agli attuali 45.000<br />

Nell’ambito dei lavori <strong>di</strong> acquedotto, un’opera rilevante <strong>di</strong> prossima realizzazione riguarda i lavori <strong>di</strong> rinnovo e potenziamento<br />

<strong>del</strong>la condotta adduttrice nel tratto che da Cittanova in Comune <strong>di</strong> San Donà arriva alla località Ponte Triangolo, nel Comune <strong>di</strong><br />

Torre <strong>di</strong> Mosto attraversando la località <strong>di</strong> Stretti <strong>di</strong> Eraclea.<br />

La condotta attuale ha dato luogo, specialmente negli ultimi anni, a frequenti rotture con conseguenti <strong>di</strong>sagi per le abitazioni<br />

prospicienti il tratto stradale interessato, tanto da essere stato oggetto <strong>di</strong> frequenti segnalazioni dei residenti <strong>di</strong> via Ancillotto.<br />

L’opera avrà un’estensione complessiva <strong>di</strong> circa 8,7 km e mezzo e un <strong>di</strong>ametro <strong>di</strong> 400 mm contro gli attuali 225/250 mm.<br />

CONTATTI<br />

TELEFONO: 0421.4811<br />

FAX : 0421.44196<br />

www.asiservizi.it<br />

info@asibassopiave.it<br />

Le nuove opere <strong>di</strong> rete idrica e fognaria<br />

SPORTELLO DI SAN DONÀ DI PIAVE<br />

Via N. Sauro, 21:<br />

da lun. a giov. : 8.30 -12.30 | 15.00 -17.00<br />

Ven. : 8.30 - 12.30<br />

SPORTELLO DI JESOLO<br />

Via Mameli:<br />

lun., merc., ven.: 9.00 - 12.00<br />

SPORTELLO DI CAORLE<br />

Loc. Ponte Bilancia:<br />

mart. e giov.: 9.00 –12.00<br />

19


ATTUALITÁ<br />

La posta dei lettori<br />

Buongiorno a tutti,<br />

sono un giovane car<strong>di</strong>opatico <strong>di</strong> 47 anni, che dopo due problemi car<strong>di</strong>aci, uno ad inizio settembre 2011 ed uno a fine Gennaio <strong>2012</strong>,<br />

si era trovato in una situazione fisica e purtroppo mentale non <strong>del</strong>le migliori. Ho conosciuto l'ansia e la depressione, non ero capace <strong>di</strong><br />

andare da nessuna parte se non accompagnato da un familiare, ero entrato in un tunnel senza alcuna illuminazione, nel buio totale.<br />

Sicuramente c'è sempre una prima volta, quando meno te lo aspetti, noi eravamo abituati a pensare al lavoro, a correre su e giù per<br />

l'Italia, a non sapere cosa vuole <strong>di</strong>re il riposo, la famiglia, mille preoccupazioni, mille cose da fare. Poi un attimo <strong>di</strong> esitazione e non<br />

sai cosa ti sta succedendo (altro che prima prevenzione) non capisci, quando capisci sei già a rischio morte, corri vai in ospedale e<br />

qui trovi <strong>del</strong>le persone meravigliose, che ti salvano, ti curano, esami controesami, ti operano, ti mettono in sicurezza, ma tu chi sei,<br />

cosa è successo, è passato poco tempo uno forse due giorni, e tu non sei più quello <strong>di</strong> 36/48 ore prima. Tu sei un car<strong>di</strong>opatico, ti senti<br />

frustato, umiliato, non ti ren<strong>di</strong> conto ma sei malato, e capisci una cosa: sei entrato in una nuova vita, una vita <strong>di</strong> speranza non resta<br />

che questa all'inizio.<br />

Le nostre preoccupazioni ci prendono, ci avvolgono, ci stritolano. Ti guar<strong>di</strong> allo specchio e non ti riconosci, sei <strong>di</strong>ventato un "foresto"<br />

<strong>del</strong> tuo corpo, il tuo animo non esiste più, inizi ad avere paura, tanta paura, sei solo, no ci sono i nostri familiari, ma non bastano le<br />

me<strong>di</strong>cine, le tante me<strong>di</strong>cine. Manca qualche cosa: manca una sicurezza, manca un conforto, manca un CONFRONTO, ma con chi,<br />

sban<strong>di</strong>amo, ca<strong>di</strong>amo, ci rialziamo, non è finita, dobbiamo combattere ma ci mancano le armi, cosa facciamo non lo sappiamo. Sicuramente<br />

il primo periodo è un incubo, la preghiera non è sufficiente , la nostra Fede non può sopperire a tutto.<br />

Come in tutte le storie serie arriva per nostra fortuna la bacchetta magica <strong>del</strong> dottor Milani e dei suoi collaboratori, me<strong>di</strong>ci, infermieri,<br />

inservienti, tutte persone con una grande sensibilità , professionalità ma in special modo sempre pronti con una parola <strong>di</strong> conforto, che<br />

ci hanno proprio nel senso <strong>del</strong>la parola "tirato fuori da questa palude <strong>di</strong> sofferenza fisica e mentale". Per me era la prima volta che<br />

venivo a contatto con una struttura ospedaliera: non siete stati bravi ma BRAVISSIMI .<br />

La ciliegina <strong>del</strong>la torta <strong>del</strong> reparto <strong>di</strong> car<strong>di</strong>ologia <strong>del</strong>l'Ospedale <strong>di</strong> San Donà <strong>di</strong> Piave è sicuramente il reparto <strong>di</strong> riabilitazione car<strong>di</strong>aca,<br />

alla fine <strong>del</strong> percorso <strong>di</strong> degenza ospedaliera ti senti una formica davanti a tutto, ma quando titubante e pieno <strong>di</strong> paura tu passi la soglia<br />

d'ingresso <strong>del</strong>la palestra è come entrare in para<strong>di</strong>so; ci sono emozioni, risposte, sicurezze, momenti magici. Il lavoro <strong>di</strong> Franco, Diana,<br />

la dottoressa Pizzolato, Adriano il <strong>di</strong>etista, tutte persone splen<strong>di</strong>de, sembrano i nostri fratelli maggiori, ti caricano, ti responsabilizzano,<br />

ti danno energia positiva, ti stimolano, ti portano ad accettare il tuo nuovo stato fisico , ma la cosa più importante TI DANNO LA NUOVA<br />

CARICA ALLA NUOVA VITA .<br />

Oggi io ho concluso il mio ciclo riabilitativo, ero uno straccio a febbraio e marzo, ma da quando ad Aprile sono entrato in para<strong>di</strong>so<br />

ho smesso quasi subito l'uso <strong>del</strong>le gocce tranquillanti. Quin<strong>di</strong>ci giorni orsono la psicologa che mi cura mi ha ridotto i psicofarmaci,<br />

senza alcuna vergogna sono RINATO, questa palestra è stato un qualche cosa <strong>di</strong> importante, da ex sportivo posso solo <strong>di</strong>re che è una<br />

palestra speciale, l'aria che si respira è piena <strong>di</strong> umanità, semplici accorgimenti ma per noi importantissime regole <strong>di</strong> vita, spiegate con<br />

parole semplici, fatte entrare nelle nostre teste con dolcezza, sembrava <strong>di</strong> essere assieme da anni, conoscersi da una vita, sei legato<br />

dalla sofferenza che in quel momento <strong>di</strong>venta equilibrio mentale, non abbiamo fatto voli pindarici ma abbiamo ripreso a vivere assieme<br />

guidati dal nostro cuore, perché il nostro cuore è una macchina preziosa, che adesso conosciamo, possiamo apprezzare ed aiutare a<br />

faticare meno, abbiamo capito come dobbiamo convivere con questi amici, si è proprio AMICI DEL CUORE il nome <strong>del</strong>l'associazione<br />

che ci sta aspettando per essere iscritti, per poter continuare a confrontarci .<br />

Non so come ringraziare tutto e tutti, ma il mondo che circonda il reparto <strong>del</strong>la car<strong>di</strong>ologia è stupendo. La palestra è una palestra <strong>di</strong><br />

VITA la nostra nuova VITA , noi possiamo ritornare a vivere, magari non metteremmo la sesta come marcia, ma possiamo andare via<br />

con la quarta marcia. Chi va piano va sano e lontano, <strong>di</strong>cevano i nostri vecchi , però grazie a tutto quello che ci avete trasmesso, in<br />

primis la serenità e tranquillità <strong>di</strong> essere coscienti <strong>di</strong> quello che possiamo fare, chi farà la prima prevenzione, chi farà la seconda prevenzione,<br />

chi controllerà la sua frequenza car<strong>di</strong>aca, chi si attiene ad una educazione alimentare, chi saprà fare l'attività motoria necessaria,<br />

chi saprà risolvere i suoi perché , ma sempre e solo grazie al grande lavoro <strong>di</strong> un servizio <strong>di</strong> gran qualità, che il reparto <strong>di</strong> car<strong>di</strong>ologia<br />

<strong>del</strong>l'Ospedale <strong>di</strong> San Donà con tutto il suo personale ha potuto offrirci. GRAZIE DI CUORE.<br />

I.B. - San Donà <strong>di</strong> Piave


A NOVENTA DI PIAVE<br />

UNO SPORTELLO PER I MALATI DI SLA<br />

La Sclerosi Laterale Amiotrofica, cosiddetta SLA, è<br />

una malattia che colpisce le cellule nervose<br />

che trasmettono gli impulsi per il movimento<br />

dal cervello ai muscoli. La SLA<br />

ha un decorso progressivo e conduce<br />

alla paralisi <strong>di</strong> tutti i muscoli <strong>del</strong><br />

corpo, con la conseguenza che il<br />

paziente perde la capacità <strong>di</strong><br />

muoversi, <strong>di</strong> parlare, <strong>di</strong> deglutire,<br />

<strong>di</strong> respirare.<br />

Purtroppo la scienza non ha<br />

ancora determinato le causa <strong>di</strong><br />

questa malattia e non esiste una<br />

terapia efficace per curarla.<br />

Alcuni farmaci possono alleviarne i<br />

<strong>di</strong>sturbi. Di certo, però, la persona<br />

affetta da SLA deve affrontare una<br />

netta trasformazione <strong>del</strong>la propria vita. E<br />

con essa cambia profondamente anche la<br />

vita <strong>di</strong> chi ha in cura il paziente. Col trascorrere <strong>del</strong><br />

tempo il malato perde progressivamente la sua autonomia<br />

e <strong>di</strong>venta <strong>di</strong>pendente dagli altri in ogni attività<br />

(anche le più naturali) <strong>del</strong>la vita quoti<strong>di</strong>ana.<br />

Per cercare <strong>di</strong> far fronte a tali <strong>di</strong>sagi è nata<br />

l’Associazione Sclerosi Laterale Amiotrofica (ASLA) che<br />

ha sede nel padovano e che recentemente ha aperto<br />

uno sportello anche a Noventa <strong>di</strong> Piave. La referente è<br />

Marta Marion: “Nella fase avanzata <strong>del</strong>la malattia il<br />

paziente necessita <strong>di</strong> assistenza 24 ore su 24, pertanto<br />

è in<strong>di</strong>spensabile che egli e la sua famiglia siano aiutati<br />

da una rete <strong>di</strong> assistenza efficace e ben coor<strong>di</strong>nata<br />

che comprende strutture sanitarie, istituzioni e volontariato,<br />

ossia da chi ha vissuto una esperienza <strong>di</strong> vita<br />

analoga. In questo modo cerchiamo <strong>di</strong> rispondere alle<br />

Si intitola “L’opinione <strong>di</strong>versa” il giornale realizzato dall’Aitsam<br />

San Donà, sezione locale <strong>del</strong>l’associazione nazionale a tutela<br />

<strong>del</strong>la salute mentale, che ha come finalità<br />

offrire solidarietà e sostegno ai malati <strong>di</strong><br />

mente attraverso interventi mirati e migliorare<br />

la qualità <strong>del</strong>la vita <strong>del</strong>le persone e <strong>del</strong>le<br />

famiglie. Si tratta <strong>di</strong> quattro numeri realizzati<br />

dal laboratorio protetto <strong>di</strong> informatica con<br />

l’obiettivo <strong>di</strong> far esplorare il territorio <strong>del</strong><br />

sandonatese agli autori degli articoli, realizzare<br />

<strong>del</strong>le interviste, commentare i propri<br />

<strong>di</strong>sagi, farsi conoscere e insieme fornire una<br />

personale chiave <strong>di</strong> lettura <strong>di</strong> fatti, esperienze,<br />

avvenimenti. L’Aitsam nel centro “Al<br />

Ponte” <strong>di</strong> corso Silvio Trentin ha attuato tre<br />

laboratori protetti <strong>di</strong> informatica, sartoria e<br />

giar<strong>di</strong>naggio, gruppi ricreativi culturali <strong>di</strong><br />

fotografia, pittura e attività ricreative. Tutte le<br />

proposte e attività sono realizzate in collaborazione<br />

con istituzioni pubbliche e altre<br />

associazioni <strong>di</strong> volontariato, l’Ulss 10, il<br />

Servizio Psichiatrico, i Comuni, il Centro sevizi<br />

per il volontariato <strong>del</strong>la Provincia <strong>di</strong> Venezia<br />

che ha finanziato il progetto legato al<br />

giornale. Ogni attività è rivolta ad una decina <strong>di</strong><br />

persone, coinvolge alcuni volontari ed è coor<strong>di</strong>nata dalla<br />

psicologa Benedetta Girar<strong>di</strong>. “Lo scopo – spiega la presiden-<br />

•VOLONTARIATO<br />

•SOCIALE<br />

notevoli <strong>di</strong>fficoltà che incontrano i malati <strong>di</strong> SLA e le<br />

loro famiglie”.<br />

Lo sportello ASLA <strong>di</strong> Noventa <strong>di</strong> Piave è<br />

attualmente composto da un gruppo <strong>di</strong><br />

persone che hanno vissuto<br />

un’esperienza <strong>di</strong>retta accanto ad un<br />

malato <strong>di</strong> SLA e che hanno colto la<br />

complessità e, a volte, la carenza <strong>di</strong><br />

risposte adeguate. Il fine principale<br />

è quello <strong>di</strong> non far sentire solo<br />

l’ammalato e la rispettiva famiglia,<br />

<strong>di</strong> sollecitare e stimolare la corretta<br />

presa in carico da parte degli organi<br />

competenti dando voce alle reali<br />

esigenze, <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffondere la conoscenza<br />

<strong>del</strong>la malattia, <strong>di</strong> chiedere alle autorità<br />

competenti interventi necessari a garantire<br />

i <strong>di</strong>ritti <strong>del</strong> malato, <strong>di</strong> promuovere la<br />

ricerca e <strong>di</strong> raccogliere fon<strong>di</strong> da destinare<br />

all’assistenza.<br />

Per maggiori informazioni è possibile telefonare al 331-<br />

1662263, inviare una e-mail a noventa<strong>di</strong>piave@asla.it<br />

oppure consultare il sito internet www.asla.it<br />

LA SITUAZIONE NELLA’MBITO DELL’ULSS10<br />

A marzo <strong>2012</strong> i casi <strong>di</strong> pazienti con <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> SLA sono<br />

27 <strong>di</strong> cui 4 accolti presso gli ospedali <strong>di</strong> Jesolo, Portogruaro<br />

e all’Hospice <strong>di</strong> Portogruaro. Altri 4 pazienti<br />

malati <strong>di</strong> SLA sono in carico ai Distretti attraverso il servizio<br />

<strong>di</strong> Assistenza Domiciliare Integrata (ADI). Per altri19<br />

pazienti <strong>di</strong>agnosticamente affetti da SLA (sempre alla<br />

data <strong>di</strong> marzo <strong>2012</strong>), con viarie forme cliniche, è in<br />

corso l’iter <strong>di</strong> inserimento nel registro <strong>del</strong>le malattie rare.<br />

E’ NATO IL GIORNALINO DELL’AITSAM SAN DONA’<br />

te Paola Salata - è offrire maggiori possibilità <strong>di</strong> inserimento<br />

sociale, sviluppare nuove capacità lavorative e combattere<br />

l’emarginazione. Per questo è stata<br />

costituita la cooperativa plurima “Il<br />

Ponte” che si occupa sia <strong>di</strong> assistenza<br />

alla persona sia <strong>di</strong> fare impresa”.<br />

La Cooperativa “Il Ponte” è il braccio<br />

operativo <strong>del</strong>l’associazione Aitsam.<br />

Fondata nel <strong>luglio</strong> <strong>del</strong> 2011 e operativa<br />

da gennaio <strong>2012</strong>. A fondarla 27<br />

soci, tutti residenti nel Basso Piave,<br />

con presidenza affidata a Clau<strong>di</strong>o<br />

Schettino. “La cooperativa – spiega<br />

Schettino - si occupa <strong>di</strong> sviluppare il<br />

lavoro già in atto da parte<br />

<strong>del</strong>l’associazione e creare occasioni<br />

<strong>di</strong> impiego per gli utenti, inserendoli<br />

nel contesto sociale con un posto <strong>di</strong><br />

lavoro. E’ questo un modo in<strong>di</strong>spensabile<br />

per favorire la crescita umana<br />

e personale <strong>del</strong>l’in<strong>di</strong>viduo”. I contatti:<br />

Aitsam San Donà Corso Trentin n.7,<br />

telefono 0421-53254,<br />

mail aitsamsandona@libero.it.<br />

Cooperativa sociale onlus “Il Ponte”<br />

telefono e fax 0421-53254.<br />

21


DAI COMUNI<br />

22<br />

L’Assessorato alle Politiche Sociali e Sanità <strong>del</strong> Comune <strong>di</strong><br />

Annone Veneto e l’Associazione Amici <strong>del</strong> cuore, con il patrocinio<br />

<strong>del</strong>l’Azienda ULSS10 “Veneto Orientale” e la collaborazione<br />

<strong>del</strong>le associazioni Avis e Croce Bianca <strong>di</strong> Annone Veneto,<br />

hanno organizzato anche per il <strong>2012</strong> la campagna <strong>di</strong><br />

prevenzione <strong>del</strong>le malattie car<strong>di</strong>ovascolari. L’iniziativa ha<br />

previsto la realizzazione <strong>di</strong> un convegno tenutosi il 24 maggio,<br />

dal tema: “L’infarto miocar<strong>di</strong>co tra prevenzione e terapia<br />

car<strong>di</strong>ovasolare”, nel quale sono intervenuti il dottori Pietro De<br />

Bastiani, responsabile <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Generale all’ospedale <strong>di</strong><br />

Motta <strong>di</strong> Livenza; Francesco Di Pede, <strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> Car<strong>di</strong>ologia<br />

all’ospedale <strong>di</strong> Portogruaro; Elvio Polesel, <strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> Car<strong>di</strong>ochirurgia<br />

<strong>del</strong>l’ospedale <strong>di</strong> Treviso. Presente il presidente degli<br />

“Amici <strong>del</strong> cuore” <strong>di</strong> Motta <strong>di</strong> Livenza, Egi<strong>di</strong>o Bianco.<br />

Domenica 27 maggio è stata attuata la seconda fase<br />

<strong>del</strong>l’iniziativa: un checkup sanitario e gratuito per tutti.<br />

L’affluenza è stata notevole: 218 persone, <strong>di</strong> cui 121 maschi<br />

e 87 femmine, i quali si sono sottoposti all’esame sanitario<br />

eseguito da circa 30 volontari tra me<strong>di</strong>ci, infermieri e attivisti<br />

<strong>del</strong>le associazioni locali. Tra i partecipanti, 180 sono risultati<br />

essere residenti ad Annone Veneto, la più giovane partecipante<br />

aveva 11 anni e il più anziano 85.<br />

Tre i casi <strong>di</strong> fibrillazione atriale mai rilevata ed invitati a rivolgersi<br />

ANNONE VENETO<br />

LA PREVENZIONE DELLE MALATTIE<br />

CARDIOVASCOLARI<br />

all’ospedale <strong>di</strong> Portogruaro, 6 i casi accertati <strong>di</strong> ipercolesterolemia<br />

importante mai riconosciuta, 10 i casi <strong>di</strong> glicemia<br />

elevata mai trattata, 5 i casi a cui sono stati consigliati ulteriori<br />

accertamenti car<strong>di</strong>ologici, in 18 casi è stata riscontrata<br />

un’ipertensione mai riconosciuta. “Considerato che un<br />

checkup come questo costa al Servizio Sanitario Nazionale<br />

circa 130/140 euro a persona, grazie al lavoro dei volontari,<br />

infermieri e non solo, con questa iniziativa abbiamo fatto<br />

risparmiare alla sanità oltre 28.000 euro, un'ingente cifra<br />

considerati i tempi- spiega l'assessore alle Politiche Sociali e<br />

Sanità, Alessia Zanon-. Un particolare ringraziamento quin<strong>di</strong> a<br />

tutti coloro che hanno de<strong>di</strong>cato la loro professionalità a titolo<br />

gratuito per la buona riuscita <strong>del</strong>l'iniziativa proposta dall'Amministrazione.<br />

BADANTI A SCUOLA CON IL PROGETTO “PRENDERSI CURA”<br />

Le badanti vanno a scuola <strong>di</strong> assistenza grazie a “PrenderSicura”, progetto attuato dalla Conferenza dei Sindaci <strong>del</strong> “Veneto<br />

Orientale”. Nel mese <strong>di</strong> maggio si è conclusa la terza e<strong>di</strong>zione <strong>del</strong> corso <strong>di</strong> formazione finalizzato ad offrire alle badanti, volontari,<br />

familiari <strong>di</strong> anziani e <strong>di</strong> non autosufficienti presenti nel territorio, un percorso d’incontri informativi per acquisire conoscenze,<br />

tecniche e supporto alle attività assistenziali e <strong>di</strong> cura, nonché fornire le modalità più appropriate la cura nel contesto domiciliare.<br />

L’assistente familiare si colloca infatti come figura emergente nell’area dei servizi alla famiglia. La famiglia italiana,<br />

sempre più composta da pochi componenti, necessita oggi <strong>di</strong> aiuti rivolti al suo interno sia per il governo <strong>del</strong>la casa e sia per<br />

il sostegno dei membri più deboli, quali anziani, portatori <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap, ecc. Tale profilo deve quin<strong>di</strong> essere in grado <strong>di</strong> leggere<br />

i bisogni <strong>del</strong> nucleo familiare e attivarsi per dare risposte inerenti sia all’organizzazione <strong>del</strong>la casa che, in modo competente,<br />

alla sfera assistenziale. Ente capofila <strong>del</strong> progetto è il Comune <strong>di</strong> Portogruaro – Servizi Sociali, mentre l’organizzazione e la<br />

gestione è stata affidata alla Cooperativa sociale Itaca <strong>di</strong> Pordenone. I corsi si sono svolti a Caorle, Jesolo, Portogruaro, San<br />

Donà <strong>di</strong> Piave, Annone Veneto, Pramaggiore, San Stino <strong>di</strong> Livenza, per un totale <strong>di</strong> 182 partecipanti, tra cui 110 stranieri e 72<br />

italiani. Ogni corso, <strong>del</strong>la durata <strong>di</strong> 12 ore, si è articolato con un incontro settimanale per sei settimane consecutive. Gli incontri<br />

si sono svolti utilizzando tecniche partecipative ed interattive attraverso la classica lezione frontale; ponendo al centro degli<br />

incontri le esperienze dei partecipanti. Tra i docenti, psicologi esperti in comunicazione con le famiglie e relazione d’aiuto,<br />

operatori socio assistenziali con pluriennale esperienza anche come formatori.<br />

SAN MICHELE AL TAGLIAMENTO:<br />

UNA GUIDA SULLE ATTIVITA’ DI SOSTEGNO<br />

L’Amministrazione Comunale <strong>di</strong> San Michele al Tagliamento ha prodotto<br />

una guida finalizzata a fornire informazioni su tutti i servizi e attività <strong>di</strong><br />

sostegno realizzate nel proprio territorio. La guida intende rappresentare<br />

un valido aiuto per la fruizione <strong>di</strong> servizi sempre più vicini ai bisogni <strong>del</strong>le<br />

persone, in particolare per le fasce più deboli come anziani e non<br />

autosufficienti.<br />

L’opuscolo, <strong>di</strong>stribuito a fine maggio con una tiratura <strong>di</strong> circa 5500 copie,<br />

a tutte le famiglie, rappresenta l’occasione per orientarsi nel “complesso”<br />

mondo dei servizi e <strong>del</strong>le opportunità <strong>di</strong> aiuto, assistenza e solidarietà che<br />

offre il sanmichelino. La struttura <strong>del</strong>la guida è <strong>di</strong> facile consultazione e<br />

vuol’essere altresì uno stimolo per realizzare un confronto <strong>di</strong>retto tra i<br />

citta<strong>di</strong>ni e l’assessorato ai Servizi Sociali che quoti<strong>di</strong>anamente è impegnato<br />

nella realizzazione dei servizi stessi, al fine <strong>di</strong> valorizzare e migliorare la<br />

loro efficacia e qualità. Questo strumento comunicativo accompagna il<br />

progetto <strong>di</strong> riorganizzazione, implementazione e riqualificazione<br />

<strong>del</strong>l’offerta sociale e <strong>di</strong> una moderna e solidale rete dei servizi, possibile<br />

solo grazie alla stretta collaborazione tra enti pubblici e associazioni <strong>di</strong><br />

volontariato. Il volontariato riveste un ruolo molto importante nel nostro<br />

Comune e solo con la loro collaborazione si può affrontare quel <strong>di</strong>sagio<br />

sociale che la crisi economica sta dando vita nelle nostre famiglie.<br />

GIORNATA MONDIALE<br />

CONTRO IL FUMO AD ERACLEA<br />

Giovedì 31<br />

maggio, in<br />

occasione <strong>del</strong>la<br />

“Giornata mon<strong>di</strong>ale<br />

contro il<br />

fumo”, ULSS10 e<br />

Comune <strong>di</strong><br />

Eraclea hanno<br />

organizzano una<br />

manifestazione finalizzata sensibilizzare i giovani<br />

contro il problema <strong>del</strong> tabagismo. Al palasport <strong>di</strong><br />

via Largon sono intervenute 7 scuole secondarie <strong>di</strong><br />

primo grado <strong>del</strong> Veneto orientale. Nell’occasione<br />

sono state premiate <strong>del</strong>le opere a tema realizzate<br />

dai ragazzi. Questi i vincitori: 1° premio a Federica<br />

Sassano <strong>del</strong>la 2° H "Ippolito Nievo" San Dona' <strong>di</strong><br />

Piave; 2° premio a Tobia Sgnaolin <strong>del</strong>la 2° A "Enrico<br />

Toti" <strong>di</strong> Musile <strong>di</strong> Piave; 3° premio a Sirio Brichese<br />

"Mattei" <strong>di</strong> Annone Veneto.


ANGOLO<br />

DEL SORRISO<br />

a cura <strong>di</strong><br />

CLAUNEWS<br />

AIUTIAMO I RAGAZZI DELLE FAVELAS<br />

“Si può essere missionari anche senza aver messo piede in paesi lontani”<br />

ANGOLO DEL...<br />

Cari Lettori,<br />

quest’estate (dal 23 agosto al 13 settembre <strong>2012</strong>) Vip Venezia ritornerà per il terzo anno consecutivo a Criciuma in Brasile, per la prosecuzione <strong>del</strong><br />

Progetto “Missione Brasile”. L’anno scorso un gruppo <strong>di</strong> clown <strong>del</strong>l’associazione è stato ospite <strong>del</strong>la Missione dei Padri Rogazionisti e ha potuto<br />

conoscere e fare attività con i 1500 bambini e ragazzi che stu<strong>di</strong>ano presso il “Bairro da Juventude”. Il “Bairro” accoglie i bimbi ed i ragazzi <strong>del</strong>le<br />

favelas <strong>del</strong>la città <strong>di</strong> Criciuma, a loro viene dato un pasto ed un’istruzione, che gli permetterà <strong>di</strong> avere un’alternativa <strong>di</strong> vita rispetto a quella destinata<br />

a chi vive nei quartieri poveri. L’anno scorso i clown <strong>di</strong> Vip Venezia hanno svolto quoti<strong>di</strong>anamente attività lu<strong>di</strong>che con i bimbi <strong>del</strong>le classi materne<br />

ed elementari. Hanno iniziato un percorso con le insegnanti al fine <strong>di</strong> trasmettere loro i principi <strong>del</strong> Vivere In Positivo e far conoscere l’approccio alla<br />

vita dei clown Vip. Hanno effettuato servizi <strong>di</strong> clownterapia presso l’ospedale dei poveri <strong>di</strong> Criciuma, presso l’ospedale pe<strong>di</strong>atrico e presso una casa<br />

famiglia “Casa Guido” che accoglie i familiari dei bimbi che effettuano cure oncologiche<br />

presso il vicino ospedale. Gli obiettivi per questo secondo anno <strong>di</strong> missione sono: coinvolgere<br />

i ragazzi ed adolescenti <strong>del</strong> Bairro (scuole professionali), coinvolgere gli insegnanti<br />

<strong>del</strong> Bairro ed anche gli insegnanti <strong>del</strong> Collegio dei Padri Rogazionisti, me<strong>di</strong>ante attività<br />

che prevedano giochi <strong>di</strong> conoscenza, fiducia, cooperazione e sintonia. Servizi <strong>di</strong> clownterapia<br />

presso l’ospedale civile San Josè e presso il pronto soccorso pe<strong>di</strong>atrico <strong>di</strong> Criciuma.<br />

Vip Venezia si è fatta promotrice <strong>di</strong> una raccolta fon<strong>di</strong> da de<strong>di</strong>care alla missione dei<br />

Padri Rogazionisti. I fon<strong>di</strong> raccolti nel 2011, precisamente 5.350 €, sono stati consegnati<br />

a Padre Vincenzo, responsabile <strong>del</strong>la Missione (www.bairodajuventude.br).<br />

Anche quest’anno i clown <strong>di</strong> Vip Venezia effettueranno nei mesi <strong>di</strong> giugno e <strong>luglio</strong> una<br />

raccolta fon<strong>di</strong> da portare a questi ragazzi bisognosi (le uscite saranno pubblicizzate sul<br />

sito www.vipveneziaonlus.org).<br />

Il tutto culminerà con lo spettacolo che si terrà presso Caorle in Piazza Duomo Sabato 14<br />

Luglio. Invitiamo tutti coloro che volessero sostenere il progetto “Missione Brasile” a venirci<br />

a trovare!<br />

La missione è una questione <strong>di</strong> cuore e si può essere missionari anche senza aver messo<br />

piede in paesi lontani!<br />

E RICETE DEL SORISO<br />

a cura de Walter Basso - www.e<strong>di</strong>zioniscantabauchi.it<br />

Signore e signori bongiorno. Ancora na volta so ancora qua par sercare de eru<strong>di</strong>re el popolo torno la famosissima “sagessa popolare” che a sarìaformà da proverbi,<br />

mo<strong>di</strong> de <strong>di</strong>re, ricete, filastroche e tante altre robe dei tenpi de Marco Caco. Robe che se te ghe le conti ai tosati de desso i te ride intel muso e i te manda poco educatamente<br />

a ramengo… E vardando ben no i ga gnanca tuti i torti viste serte vacade che ze rivà ai giorni nostri… Ma parlemo de malatie e rime<strong>di</strong>:<br />

OTITE (MAL DE RECIA)<br />

Per curare “el mal de recia”, malattia <strong>di</strong> cui da sempre soffrono soprattutto “i boce” una volta<br />

si usava un preparato chimico (?) che si chiamava pomposamente “ojo ferato”. Eccovi<br />

come si procedeva con la preparazione e l’uso <strong>del</strong> miracoloso farmaco: in un cucchiaio <strong>di</strong><br />

ferro da “menestra” si metteva un po’ <strong>di</strong> “ojo de oliva” che veniva riscaldato fino quasi a<br />

“sfritegare” (friggere) sopra la fiamma <strong>di</strong> una can<strong>del</strong>a. Poi lo si lasciava intiepi<strong>di</strong>re e se ne<br />

lasciavano cadere 2-3 gocce sopra un piccolo batuffolo <strong>di</strong> “bonbaso” (cotone) che si<br />

“impirava” a viva forza (<strong>di</strong> solito il bocia si rifiutava <strong>di</strong> collaborare) dentro alla “reciona”<br />

dolorante. Sembra che nel giro <strong>di</strong> mezz’ora si ottenesse un certo giovamento. Qualcuno più<br />

creativo applicava all’esterno <strong>del</strong>la “recia” un impacco composto da “siola” ben tritata “rujà”<br />

(avvolta) in un pezzo <strong>di</strong> stoffa che il ragazzino doveva tenere addosso almeno per qualche<br />

ora. Ora io non lo so se questo insolito rime<strong>di</strong>o funzionasse ma sono certo che costringeva il<br />

“bocia” a stare fermo e fuori dai pie<strong>di</strong> per un po’ e già questo mi sembra un grosso vantaggio.<br />

Unica controin<strong>di</strong>cazione: la puzza orrenda <strong>di</strong> cipolla che unita alla altre varie puzze <strong>del</strong>le quali<br />

i bambini <strong>di</strong> una volta erano portatori sani, in quanto nemici accaniti <strong>di</strong> acqua e sapone, li<br />

facevano <strong>di</strong>ventare <strong>del</strong>le pericolosissime armi batteriologiche. La prova <strong>di</strong> quanto affermo<br />

sta nel fatto che ancora oggi, quando un “bocia” va alla scuola materna, stando in stretto<br />

contatto con i suoi simili, si becca in pochi mesi tutte le malattie infettive possibili e immaginabili.<br />

E se osservate bene, per vostro <strong>di</strong>letto, se le becca SEMPRE il venerdì sera appena il<br />

pe<strong>di</strong>atra chiude ed è assente sia il sabato che la domenica!<br />

I PROVERBI IN TEMA<br />

“Chi no scolta el dotore, scoltarà el bechin!” proverbio poco consolatorio<br />

e che <strong>di</strong>mostra una gran<strong>di</strong>ssima fiducia nel me<strong>di</strong>ci. Purtroppo<br />

in grande contrasto con il pensiero <strong>di</strong> molti altri che invece sostenevano<br />

che “chi vol star san, dal médego staga lontan!”<br />

“Se no te voi morir, no stà malarte!” quello che ha scritto questa<br />

gran<strong>di</strong>ssima bojata doveva essere cretino costituzionale oppure in<br />

preda ai fumi <strong>del</strong>l’alcol.<br />

- Sarò sincero, caro passiente: la so tosse<br />

no me preocupa par gnente!!!<br />

- El ga razon, sior dotore: anca a mi no me ne<br />

fregarìa gnente se la tosse la gavesse lu!<br />

“i dolori ze come i schei: chi li ga se li tien!” Ecco invece una vera<br />

perla <strong>di</strong> saggezza. Notevole il paragone tra schei e dolori. Il proverbio<br />

è più che mai valido anche oggi!<br />

“El morto in cassa e el vivo se la spassa!” Grande verità. Soprattutto<br />

se colui che si trova ben rigido nella cassa ha lasciatoagli ere<strong>di</strong> una<br />

notevole ere<strong>di</strong>tà.<br />

23

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