IL MERCATO DELLA CARNE E DEL VINO DA AGRICOLTURA ...

More documents

Recommendations

Info

Tabella 6.7 – Quantitativi venduti, canali commerciali e rispettiva quota delle imprese di produzione e trasformazione della carne biologica Figura 6.1 – Variazione degli stock di bestiame di alcuni allevamenti nel corso dell’anno 180 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 Allevamento bovino 1 Allevamento bovino 2 Allevamento agnelli Allevamento agnelloni
menti avicoli (galline, polli, anitre, oche, tacchini e faraone). Gli spacci propri sono costituiti da una piccola catena di negozi concessi in franchising. La scarsa disponibilità di carni biologiche riscontrata nel Veneto ha indotto questa impresa ad approvvigionarsi sia sui mercati nazionali sia su quelli esteri. Di provenienza italiana è la totalità della carne suina e la metà di quella avicola, essendo il restante 50% importato dalla Francia. Dal mercato comunitario, e in particolare dall’Austria, proviene l’80% della carne bovina, peraltro importata per il 20% da paesi extracomunitari, specialmente dall’Uruguay. La seconda industria riesce a vendere sul mercato della carne biologica soltanto 20 tonnellate, in quanto è costretta a vendere i tagli di minore qualità sul mercato della carne prodotta in modo convenzionale. I rapporti commerciali con la GDO riguardano solo le due imprese industriali. Quella del Veneziano ha iniziato soltanto un anno fa a rifornire di carne bovina biologica i supermercati, mentre quella con lo stabilimento nel Veronese ha contatti con i supermercati e/o le loro catene da tre anni, avendo privilegiato inizialmente la distribuzione al dettaglio specializzato. Fra i fattori che hanno maggiormente influito sulla scelta del mix produttivo delle diverse imprese, dopo il prezzo dei prodotti, la maggior parte degli operatori interpellati ha indicato il livello del costo di produzione come elemento chiave della scelta effettuata. Segue poi il rischio produttivo, ossia connesso alla disponibilità di prodotto, in particolare per un’impresa di trasformazione e per l’allevamento bovino di maggiori dimensioni, mentre il rischio commerciale è stato l’ultimo elemento preso in considerazione, a testimonianza del fatto che gli operatori si attendono una modesta volatilità dei prezzi delle carni biologiche. Interpellati sulla percezione delle tendenze nel mercato delle carni biologiche, gli imprenditori delle aziende oggetto di indagine hanno indicato un trend in crescita o stazionario. Fra gli allevatori, soltanto quello che produce e commercializza direttamente la carne bovina e quello di maiali hanno ipotizzato un incremento a breve del 40% per tale prodotto, mentre gli altri ritengono più probabile un andamento stazionario. Diversamente invece le due aziende di trasformazione hanno pronosticato aumenti fra il 10% e il 40% nel breve termine. Di conseguenza, tali imprese pensano che anche incrementi simili della loro offerta possano trovare facile sbocco sul mercato della carne biologica. Con riferimento al processo di trasformazione delle carni biologiche, ad eccezione dell’allevatore di ovini, gli altri imprenditori dichiarano che tale processo presenta sostanziali differenze rispetto a quello relativo alle carni derivanti dalla zootecnia convenzionale per quanto concerne la lavorazione, il confezionamento e lo stoccaggio. Soltanto un’industria di trasformazione precisa 181
Page 1:
OSSERVATORIO ECONOMICO PER IL SISTE
Page 4 and 5:
Lavoro eseguito da Veneto Agricoltu
Page 6 and 7:
INDICE INTRODUZIONE . . . . . . . .
Page 9 and 10:
INTRODUZIONE Vasco Boatto, Dipartim
Page 11 and 12:
solidato e l’accesso delle impres
Page 13 and 14:
te nel settore si trovano in condiz
Page 15 and 16:
di determinata, da un lato, dalla e
Page 17 and 18:
novazione sono di solito interessat
Page 19 and 20:
Figura 1.1 - Fasi dello sviluppo de
Page 21 and 22:
2. LA SITUAZIONE DEI PRODOTTI DELL
Page 23 and 24:
Due terzi della superficie ad agric
Page 25 and 26:
dal Wisconsin e dal Minnesota. Il l
Page 27 and 28:
cospicuamente le referenze dei prod
Page 29 and 30:
complesso abbastanza favorevoli, si
Page 31 and 32:
il vino, per essere etichettato “
Page 33 and 34:
la domanda interna (Vandeman e Hayd
Page 35 and 36:
In questo contesto, l’ampliamento
Page 37 and 38:
iflessi positivi anche sui comparti
Page 39 and 40:
Anche a Taiwan l’interesse dei co
Page 41 and 42:
sformato e pronto per il consumo. A
Page 43 and 44:
il giro d’affari legato alle espo
Page 45 and 46:
2.2.4 Hong Kong Hong Kong conta una
Page 47 and 48:
2.2.5 Singapore Secondo il Dipartim
Page 49 and 50:
(“Central Registration Number”)
Page 51 and 52:
• la produzione locale è ridotta
Page 53 and 54:
zioni illegali di bestiame dal Para
Page 55 and 56:
ficie totale, seguita da Mendoza co
Page 57 and 58:
Figura 2.4 - Composizione della sup
Page 59 and 60:
2.3.4 Le prospettive L’evoluzione
Page 61 and 62:
Tabella 2.4 - Superficie e aziende
Page 63 and 64:
Tabella 2.5 - Il consumo pro capite
Page 65 and 66:
del 1996 e, per quanto riguarda il
Page 67 and 68:
Danimarca La Danimarca è il paese
Page 69 and 70:
cati, per il 35% da negozi speciali
Page 71 and 72:
vamento, prevalentemente finalizzat
Page 73 and 74:
mercato degli alimenti biologici, s
Page 75 and 76:
2.4.3 Le carni biologiche Con rifer
Page 77 and 78:
coltà di ottemperare agli standard
Page 79 and 80:
l’ultimo decennio, evidenziando u
Page 81 and 82:
tinuato a giocare un ruolo determin
Page 83 and 84:
interventi agroambientali finanziab
Page 85 and 86:
Tabella 2.8. - Evoluzione del compa
Page 87 and 88:
ortaggi. Per altre regioni, quali l
Page 89 and 90:
Tabella n. 2.10 - Aziende zootecnic
Page 91 and 92:
livello di istruzione medio o super
Page 93 and 94:
(Didero, 2001/a), ed è divenuta il
Page 95 and 96:
le potrebbe presentare una nicchia
Page 97 and 98:
to estensive e quindi potrebbe cons
Page 99 and 100:
la carne bovina (53%), seguita da q
Page 101 and 102:
Anche la vendita diretta non si pre
Page 103 and 104:
2.5.5 Le prospettive Il recente svi
Page 105 and 106:
timenti e da un maggior impegno del
Page 107 and 108:
Figura 2.8 - Evoluzione degli opera
Page 109 and 110:
3. ASPETTI NORMATIVI SULL’AGRICOL
Page 111 and 112:
Quindici hanno deciso di promuovere
Page 113 and 114:
la disciplina dell'agricoltura biol
Page 115 and 116:
gica"), il che implica un onere pi
Page 117 and 118:
essere commercializzati come biolog
Page 119 and 120:
Tabella 3.2 - Età minima di macell
Page 121 and 122:
In deroga la fase finale di ingrass
Page 123 and 124:
fornitori attraverso visite sui sit
Page 125 and 126:
connesse, il ruolo dei competitori
Page 127 and 128:
zione aziendale, sulle scelte di me
Page 129 and 130:
dimostrati sensibili, disponibili e
Page 131 and 132: Figura 5.1 - Distribuzione territor
Page 133 and 134: Figura 5.2 - Ripartizione della sup
Page 135 and 136: 5.3 La risorsa manageriale Uno degl
Page 137 and 138: sentono questa esigenza sembrano pr
Page 139 and 140: Tabella 5.7 - Fonti di informazione
Page 141 and 142: Figura 5.5 - Costi medi diretti di
Page 143 and 144: Marzemino e Garganega e addirittura
Page 145 and 146: Questo andamento è legato alla con
Page 147 and 148: Tabella 5.12 - Livello dell’offer
Page 149 and 150: vative da parte delle imprese. Succ
Page 151 and 152: ilevante nelle attività di vinific
Page 153 and 154: 5.7 Il mercato Gli operatori sembra
Page 155 and 156: Figura 5.15 - Distribuzione per mod
Page 157 and 158: significative solo nel caso dei ‘
Page 159 and 160: Figura 5.19 - Distribuzione del pre
Page 161 and 162: Figura 5.21 - Distribuzione dei vol
Page 163 and 164: hanno dovuto definire le proprie st
Page 165 and 166: nell’attività di vinificazione e
Page 167 and 168: soprattutto operanti a valle nella
Page 169 and 170: Tabella 5.27 - Interventi di miglio
Page 171 and 172: e i margini operativi dei produttor
Page 173 and 174: 6. LE IMPRESE ZOOTECNICHE BIOLOGICH
Page 175 and 176: Per quanto riguarda il capitale bes
Page 177 and 178: Tabella 6.4 - Fonti di informazione
Page 179 and 180: quella dedita alla suinicoltura rip
Page 181: tagli, il loro confezionamento, l
Page 185 and 186: to ovino e quello avicolo di minori
Page 187 and 188: contemporaneamente del marchio coll
Page 189 and 190: 6.8 Considerazioni conclusive Fino
Page 191 and 192: ti qualitativi, della logistica, de
Page 193 and 194: versione alla zootecnia biologica,
Page 195 and 196: anche nel mercato convenzionale con
Page 197 and 198: zioni genetiche (ogm) ed i recenti
Page 199 and 200: mento, si amplia la gamma dei prodo
Page 201 and 202: 7.3 Il mercato della carne e del vi
Page 203 and 204: Perlage di Soligo (TV). L’eccelle
Page 205 and 206: • l’impegno istituzionale a fav
Page 207 and 208: Tabella 7.6 - Vendite annuali di vi
Page 209 and 210: Tabella 7.7 - Acquisti annuali di v
Page 211 and 212: Tabella 7.8 - Acquisti annuali di v
Page 213 and 214: 7.5 Previsioni per il futuro Per co
Page 215 and 216: 8. STRATEGIE OPERATIVE PER LE IMPRE
Page 217 and 218: quanto riferita a un prodotto, di f
Page 219 and 220: problemi connessi al rispetto dei v
Page 221 and 222: Aquilani T. C. (2001/b), Yankees ed
Page 223 and 224: CCPB (1995), I prodotti biologici:
Page 225 and 226: Felder B. J. (2000), Organic Farmin
Page 227 and 228: Lunati F. (a cura di) (2001/b), Il
Page 229 and 230: Romano L. (1996), Biologico o norma
Page 231 and 232: Zonin R. (1997/a), Aspetti economic
Page 233 and 234:
Pesticide Action Network http://www
Page 236:
Unione Europea reg. Ce 1257/99 Pian
show all

IL MERCATO DELLA CARNE E DEL VINO DA AGRICOLTURA ...

Create successful ePaper yourself

Delete template?

Save as template?