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A&S Italy anno III n. 18 Dicembre 2012 - a&s Italy - Ethos Media Group

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VISTI PER VOI<br />

Fondazione Hruby:<br />

la protezione dei beni culturali in un volume<br />

MILANO<br />

Il sanguinario imperatore Caligola è tornato alle pagine<br />

della storia dopo un tentativo di trafugazione nel 2011<br />

grazie allo straordinario recupero dei finanzieri del Gruppo<br />

tutela patrimonio archeologico. Questo nucleo delle<br />

Fiamme Gialle, assieme al Comando Carabinieri Nucleo<br />

Tutela Patrimonio Culturale, sono stati raccontati e valorizzati<br />

dalla Fondazione Hruby come soggetti da sensibilizzare<br />

sul tema della sicurezza e delle tecnologie ad essa<br />

preposte. L’ultima iniziativa editoriale della Fondazione,<br />

curata da Paola Guidi, vede oltre 300 pagine proprio dedicate<br />

alla valorizzazione – oltre che alla conservazione<br />

– del ricchissimo patrimonio culturale italiano.<br />

Un patrimonio tanto vasto che si rende già difficile da<br />

classificare, figuriamoci da proteggere. Questa pubblicazione<br />

– nelle parole di Carlo Hruby, Vice Presidente della<br />

Fondazione, “vuole essere una sintesi della storia della<br />

sicurezza dei beni culturali con una panoramica sulle nuove<br />

tecnologie, specialmente nel campo della videosorveglianza.<br />

E’ un contributo per una maggiore sensibilità<br />

degli operatori dei beni culturali verso il tema della sicurezza,<br />

ma soprattutto è uno strumento per comprendere<br />

le opportunità che il nostro immenso patrimonio storico<br />

artistico può offrire agli operatori della sicurezza”.<br />

La presentazione del volume “Uomini e tecnologie per la<br />

protezione dei beni culturali”, in fiera a SICUREZZA, è stata<br />

arricchita dal racconto del Maggiore Massimo Rossi,<br />

comandante del Gruppo Tutela Patrimonio Archeologico<br />

della Guardia di Finanza, che ha lanciato un appello: tut-<br />

144 DICEMBRE <strong>2012</strong><br />

to ciò che può venire dalla tecnologia e dal privato è un<br />

prezioso aiuto per chi lotta per restituire all’Italia pagine<br />

rubate della propria storia. E che la tecnologia sia preziosa<br />

lo dimostra l’intervento di chi la tecnologia ha già implementato,<br />

e non senza una certa iniziale diffidenza: “il mio<br />

timore - dichiara Giacomo Gagliardini, Presidente del<br />

Sacro Monte di Varallo, messo in sicurezza pro bono con<br />

un intervento della Fondazione Hruby – era che mettere<br />

in sicurezza un sito significasse blindare il patrimonio<br />

culturale. Invece ho sperimentato il contrario: assicurare<br />

un sito di grande pregio significa renderlo maggiormente<br />

fruibile al pubblico”. Un’ulteriore testimonianza dell’attività<br />

della Fondazione Hruby per la salvaguardia dei beni culturale<br />

è il “salvataggio” (come l’ha definito Antonio Dalla<br />

Pozza, Assessore alla sicurezza del Comune di Vicenza)<br />

della Basilica Palladiana, che ha visto nella Fondazione<br />

un interlocutore essenziale per procedere nei lavori di<br />

restauro. La Fondazione si è infatti fatta carico degli oneri<br />

per la realizzazione del sistema di videosorveglianza della<br />

Basilica Palladiana di Vicenza e delle tre piazze (Piazza<br />

dei Signori, Piazza delle Erbe e Piazza delle Biade) su cui<br />

essa si affaccia. Un importante esempio di collaborazione<br />

tra pubblico e privato - raro soprattutto di questi tempi<br />

- e, ancor prima, un atto di profonda e genuina sensibilità<br />

verso un paese ricco di bellezze e funestato da criminalità,<br />

truffe e atti di danneggiamento e vandalismo.<br />

www.fondazionehruby.it

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