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primepagine DEF - Centro di Cultura Mariana

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22<br />

Così avvenne fin dall’inizio e durante tutte le fasi del Concilio.<br />

Mentre infatti ferveva la grande consultazione <strong>di</strong> Vescovi, Prelati,<br />

Superiori Maggiori, Congregazioni romane, Università e Facoltà ecclesiastiche<br />

(dal giugno 1959 a fine aprile 1960), la Suprema S. Congregazione<br />

del Sant’Ufficio – dopo aver conferito col Papa – preparava<br />

già uno Schema-base entro il quale catalogare i vari contributi che<br />

sarebbero pervenuti da ogni parte, e orientare il lavoro <strong>di</strong> preparazione<br />

degli Schemi delle future Costituzioni conciliari.<br />

Nell’anno 1960 fungeva da Segretario del Sant’Ufficio il Card.<br />

Alfredo Ottaviani. Egli sarà nominato Presidente della Commissione<br />

Teologica Preparatoria e sarà anche Presidente della Commissione<br />

Dottrinale (“de fide et moribus”) durante tutto il Concilio.<br />

Erano consultori, tra gli altri, il p. Sebastiano Tromp, gesuita, professore<br />

dell’Università Gregoriana, futuro Segretario della Commissione<br />

Teologica Preparatoria e della Commissione Dottrinale, il domenicano<br />

p . Luigi Ciappi e il francescano p. Carlo Bali, presidente della A c a d e -<br />

mia Mariologica Internationalis e futuro redattore del De Beata.<br />

1.1. Lo «schema» del S. Ufficio<br />

PARTE PRIMA: CAPITOLO PRIMO<br />

Nell’e<strong>di</strong>zione degli Acta et Documenta Concilio Oecumenico Va t i c a -<br />

no II apparando, Series I (A n t e p r a e p a r a t o r i a), Volumen III (Proposita et<br />

monita SS. C o n g regationum Curiae Romanae), in primo luogo e a buon<br />

<strong>di</strong>ritto figura la SU P R E M A SA C R A CO N G R E G AT I O SA N C T I OF F I C I I, che<br />

aveva redatto e inviato alla Pontificia Commissione Centrale Preparatoria<br />

del Concilio Vaticano II uno Schema pro Concilio Oecumenico. 3<br />

«Quare Supremae huic S. Congregationi, cui incumbit cura depositum fidei conser -<br />

van<strong>di</strong> integrum ac tuen<strong>di</strong>...» (SUPREMA SACRA CONGREGATIO S. OFFICII, Instructio ad<br />

locorum Or<strong>di</strong>narios: «De motione oecumenica», in AAS 42 [1950] p. 142-143). Si<br />

capisce come uno degli schemi proposti per il Concilio si intitoli appunto “De Depo -<br />

sito fidei custo<strong>di</strong>endo”.<br />

3 SU P R E M A SA C R A CO N G R E G AT I O SA N C T I OF F I C I I, Schema pro Concilio Oecume -<br />

nico, i n Acta et Documenta Concilio Oecumenico Vaticano II apparando, Series I ( A n t e -<br />

praeparatoria), Volumen III (Proposita et monita SS. Congregationum Curiae Romanae),<br />

cura et stu<strong>di</strong>o Secretariae Pontificiae Commissionis Centralis Praeparatoriae Concilii<br />

Vaticani II, Typis Polyglottis Vaticanis 1960, p. 3-17.<br />

Si articola così:<br />

Introductio (Nell’introduzione sono in<strong>di</strong>cati i nuovi errori che serpeggiano, i<br />

quali postulano – come al tempo del Vaticano I – una chiara risposta da parte della<br />

Chiesa: sulla verità, su Dio, sulla rivelazione).

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