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VOLANDO SUL GARDA E LE COLLINE MORENICHE

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Boschi sulle colline veronesiI boschi termofili di roverella e carpino neroSui versanti collinari prevalentemente esposti a nord e nord-est, in forte pendenza, vegeta da sempreil bosco di roverella e carpino nero. Si tratta in prevalenza di cedui invecchiati, non più soggetti ataglio periodico, dove a volte alcuni polloni, prevalendo sugli altri, hanno assunto l’aspetto arboreo.Spesso, negli ultimi anni, tale conversione è stata favorita dall’intervento dei proprietari: si assiste cosìalla lenta trasformazione dei cedui in fustaie. Gli alberi che compongono questi boschi sono la roverella(Quercus pubescens) e il carpino nero (Ostrya carpinifolia); partecipano a queste formazioni vegetalil’orniello (Fraxinus ornus) e talvolta il cerro (Quercus cerris), ma sempre con pochi individui. Sono pianteche ben si adattano al clima della zona, con una stagione estiva particolarmente arida e piogge, a volteanche abbondanti, concentrate nei periodi primaverile ed autunnale. I quattro alberi citati concorrono,in varia misura, a formare la copertura del bosco, che si presenta, là dove i boschi non sono degradati,densa e compatta. Sotto la volta arborea troviamo uno strato arbustivo fitto ed intricato. Oltre agli arbustiveri e propri entrano a formare questo strato anche gli stadi giovanili degli alberi che costituisconola volta arborea, in particolare l’orniello, spesso estremamente invadente. Gli arbusti più tipici sono: ilciliegio canino (Prunus mahaleb), la lentaggine (Viburnum lantana), il comunissimo ligustro (Ligustrumvulgare), il ginepro (Juniperus communis), l’unica aghifoglia che cresce spontanea sulle colline moreniche,lo scotano (Cotinus coggygria), che in autunno, con le sue foglie vivacemente colorate, tinge dirosso il margine del bosco, ed il comune biancospino (Crataegus monogyna). Altri arbusti sono presentisolo in alcuni boschi dell’area collinare, ma in questi possono essere abbondanti: sono l’emero (Coronillaemerus), il nespolo (Mespilus germanica) e il corniolo (Cornus mas). Completa lo strato arbustivo, conferendoun carattere spiccatamente mediterraneo alla flora locale, il pungitopo (Ruscus aculeatus), checon i suoi rami sempreverdi e con le bacche rosso brillante porta una nota di colore nel bosco durante imesi invernali. Il piano arboreo e quello arbustivo sono intessuti di epifite e liane: l’edera (Hedera helix),la vitalba (Clematis vitalba), il caprifoglio (Lonicera caprifolium) e il tamaro (Tamus communis). Tra lespecie erbacee che popolano i boschi di roverella troviamo uno dei fiori più belli della flora italiana, ilgiglio rosso (Lilium bulbiferum subsp. croceum). Tipico del piano montano, con tutta probabilità è statospinto verso la pianura dal ghiacciaio benacense, nel momento della sua massima espansione, e qui siè acclimatato. Mentre in montagna vegeta nei prati freschi, qui ha cercato rifugio nell’ombra dei boschi.Tra le orchidee tipiche di questi boschi, la platantera comune (Platanthera bifolia), l’elleborina bianca(Cephalanthera longifolia) e l’orchidea scimmia (Orchis simia).Comitato Parco delle Colline Moreniche del Garda - BAMS photo Rodella - <strong>VOLANDO</strong> <strong>SUL</strong> <strong>GARDA</strong> E <strong>LE</strong> <strong>COLLINE</strong> <strong>MORENICHE</strong>2829

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