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Piano di Salute Distretto di Dronero.pdf - ASL CN1

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<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 20101. IntroduzioneCon la D.G.R. del 5 novembre 2008 la Regione Piemonte ha istituito i Profili e Piani <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>(PePS) definendoli come “lo strumento con cui la comunità locale, a livello <strong>di</strong>strettuale,definisce il proprio profilo <strong>di</strong> salute, in<strong>di</strong>vidua gli obiettivi <strong>di</strong> salute e produce Linee Guida voltea orientare tutte le politiche del territorio, ra<strong>di</strong>calmente e rigorosamente vagliate dal punto <strong>di</strong>vista della salute”.Il Profilo <strong>di</strong> <strong>Salute</strong> contiene una descrizione dello stato <strong>di</strong> salute e dei determinanti <strong>di</strong> salute <strong>di</strong>un territorio, incluse le aree <strong>di</strong> criticità e <strong>di</strong> bisogno e le risorse della comunità. È undocumento che offre elementi utili per la conoscenza del contesto <strong>di</strong> riferimento e laprogrammazione delle politiche e degli interventi, oltre a stimolare un processo <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussionee analisi partecipata con tutti gli attori della Comunità Locale.Il <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong> in<strong>di</strong>ca le priorità da affrontare e gli obiettivi da perseguire in un determinatocontesto <strong>di</strong> riferimento. Tale piano rappresenta il risultato finale <strong>di</strong> un processo partecipato <strong>di</strong>selezione delle priorità <strong>di</strong> intervento e <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduazione dei determinanti <strong>di</strong> salute sui cui agire.La filosofia dei PePS si fonda sulla consapevolezza che la costante <strong>di</strong>minuzione della mortalitànegli ultimi due secoli è riconducibile più a interventi ambientali (ad esempio, rete fognaria,potabilizzazione dell’acqua), a fattori socio-economici (ad esempio, aumento del red<strong>di</strong>to e dellivello <strong>di</strong> scolarità) e comportamentali (ad esempio, adozione <strong>di</strong> stili <strong>di</strong> vita sani) che aisuccessi, peraltro molto importanti, nel campo della me<strong>di</strong>cina (ad esempio, vaccinazioni,programmi <strong>di</strong> screening dei tumori). Infatti, l’esposizione ai fattori <strong>di</strong> rischio e l’incapacità <strong>di</strong>valorizzare le opportunità <strong>di</strong> salute <strong>di</strong>pendono solo in piccola parte dalla me<strong>di</strong>cina e dal sistemasanitario. Esse sono principalmente connesse alle caratteristiche del contesto sociale e aicomportamenti degli in<strong>di</strong>vidui e, quin<strong>di</strong>, sono prevalentemente influenzate dalle politiche edagli interventi delle istituzioni non sanitarie.Il PePS – Profilo e <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong> - rappresenta pertanto un’evoluzione culturale importanteperché prende in considerazione tutti i fattori che influenzano lo stato <strong>di</strong> salute al <strong>di</strong> làdell’assenza o meno <strong>di</strong> malattia, quali l’istruzione, l’abitazione, il cibo, il lavoro, il red<strong>di</strong>to, lasicurezza, il contesto socio-economico, ecc.Il PePS dà forma a quella che la Carta <strong>di</strong> Ottawa definisce una “concreta ed efficace azionedella comunità nel definire le priorità, assumere le decisioni, pianificare e realizzare le strategieche consentano <strong>di</strong> raggiungere il miglior livello <strong>di</strong> salute”.Sulla base <strong>di</strong> queste premesse, le Amministrazioni comunali del <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong>, conl’aiuto dei tecnici del sistema sanitario locale e il coinvolgimento dei citta<strong>di</strong>ni competenti,hanno provveduto a indagare tramite fonti <strong>di</strong>verse (dati quantitativi e qualitativi) i potenzialifattori che hanno un impatto sullo stato <strong>di</strong> salute della popolazione locale.Il modello <strong>di</strong> costruzione del Profilo e <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong> adottato in questo <strong>Distretto</strong> è orientato ain<strong>di</strong>viduare un processo snello, che possa adattarsi anche a risorse economiche e <strong>di</strong> temposcarse, salvaguardando, al tempo stesso, i principi e gli elementi fondamentali dei PePS, cosìcome previsti dalle Linee Guida Regionali.Il modello è stato inoltre pensato in modo da tradurre il processo <strong>di</strong> costruzione del PePS inun’occasione per: sperimentare forme <strong>di</strong> consultazione e programmazione partecipata, a livello <strong>di</strong><strong>Distretto</strong>, in tutti i settori creare sinergie tra i <strong>di</strong>versi attori del territorio (amministratori, tecnici, citta<strong>di</strong>ni) in<strong>di</strong>viduare le strategie da perseguire a livello <strong>di</strong> <strong>Distretto</strong> (da parte degliamministratori, dei tecnici e dei citta<strong>di</strong>ni attraverso le loro organizzazioni) permigliorare lo stato <strong>di</strong> salute della citta<strong>di</strong>nanza.3


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 20101.1 Modello <strong>di</strong> costruzione del PePS: fasi principali e principi <strong>di</strong> riferimento1) Costruzione del Profilo <strong>di</strong> <strong>Salute</strong> (rilevazione dei bisogni)attraverso:- la costituzione del Laboratorio Locale <strong>di</strong> <strong>Salute</strong> (LLS)- l’ascolto degli amministratori (sindaci, assessori e tecnicidei consorzi assistenziali) e dei citta<strong>di</strong>ni competenti;- l’analisi <strong>di</strong> dati qualitativi e quantitativi relativi a contestosocio economico, ambiente, stili <strong>di</strong> vita, accesso e qualitàdei servizi.2) Selezione delle priorità:attraverso un processo che ha quali presupposti- la partecipazione consapevole, e quin<strong>di</strong> informata, deicitta<strong>di</strong>ni;- il contribuito da parte dei tecnici alla <strong>di</strong>ffusione e allacomprensione dei dati oggettivi che riguardano lo stato <strong>di</strong>salute della comunità;- l’analisi su fattibilità e sostenibilità da parte degliamministratori rispetto alle politiche da adottare.3) Elaborazione del <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> salute:attraverso la costituzione <strong>di</strong> tavoli <strong>di</strong> progettazione partecipata <strong>di</strong>natura evolutiva e flessibile (Laboratori Locale <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>), cherispondano a requisiti <strong>di</strong> intersettorialità e partecipazione bilanciatatra istituzioni, società civile organizzata e soggetti professionali.Il Comitato dei Sindaci, adeguatamente supportato da operatoriprofessionali, ha il compito <strong>di</strong> <strong>di</strong>rigere, orientare e finalizzare i lavoridel LLS.4) Valutazione dei risultati:attraverso meto<strong>di</strong> qualitativi in grado <strong>di</strong> rilevare non solo in<strong>di</strong>catori<strong>di</strong> risultato ma anche <strong>di</strong> processo.4


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 20101.2 Fasi principali del processo <strong>di</strong> costruzione sociale del PePS del <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong><strong>Dronero</strong>Focus group con Comitato dei sindaci del <strong>Distretto</strong>12 <strong>di</strong>cembre 2008Definizione delle tappe futureCostituzione Laboratorio Locale <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>Partecipanti: amministratori, rappresentanti del Consorzio, <strong>di</strong>rettore <strong>di</strong><strong>Distretto</strong>, referente Educazione sanitaria.gennaio –luglio2009Raccolta dati quantitativiA cura <strong>di</strong>: assistenza tecnica (dati qualitativi FG), epidemiologo/me<strong>di</strong>co SISP(dati quantitativi), responsabile PdZ (ricognizione bisogni socio-assistenziali),Repes (dati vari).9 marzo 2009Laboratorio Locale <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>Confronto tra esperti e amministratori su prima bozza <strong>di</strong> ProfiloIn<strong>di</strong>viduazione dei citta<strong>di</strong>ni competenti20 aprile 2009Focus group (FG) con i citta<strong>di</strong>ni competentiPartecipanti: membri dell’associazionismo, del mondo produttivo, della scuola,ecc.Tavolo Tematico sulla mobilità23 settembre 200927 ottobre 2009 focus group tematico workshop tematico: in<strong>di</strong>viduazione risorse e misure/azioniPartecipanti: citta<strong>di</strong>ni competenti, amministratori, tecnici servizi sociosanitari.11 novembre 2009Laboratorio Locale <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>approvazione del Profiloin<strong>di</strong>viduazione dei Tavoli tematici (temi prioritari)Partecipanti: amministratori, tecnici dei servizi sociosanitari.Tavoli Tematici29 aprile 201013 maggio 2010“Integrazione sociale”: mappatura risorse e in<strong>di</strong>viduazione azioni prioritarie“Alimentazione, sport e stili <strong>di</strong> vita”: mappatura risorse e in<strong>di</strong>viduazioneazioni prioritariePartecipanti: citta<strong>di</strong>ni competenti, amministratori, tecnici dei servizii it imaggio -novembre 2010Elaborazione e approvazione del <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>5


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 20101.3 Profilo <strong>di</strong> <strong>Salute</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong>: l’analisi dei determinanti in sintesiIl Profilo <strong>di</strong> <strong>Salute</strong> contiene una descrizione dello stato <strong>di</strong> salute e dei determinanti <strong>di</strong> salute <strong>di</strong>un territorio, incluse le aree <strong>di</strong> criticità e <strong>di</strong> bisogno e le risorse della comunità. È undocumento che offre elementi utili per la conoscenza del contesto <strong>di</strong> riferimento e laprogrammazione delle politiche e degli interventi, oltre a stimolare un processo <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussionee analisi partecipata con tutti gli attori della Comunità Locale.La costruzione del Profilo <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> è proceduta attraverso l’ascolto degli amministratori(sindaci, assessori e tecnici), la rilevazione e analisi dei dati quantitativi delle principalistatistiche correnti, la consultazione dei citta<strong>di</strong>ni competenti.Terminata la fase <strong>di</strong> raccolta dei dati, quantitativi e qualitativi, il Profilo del <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong>è stato presentato in sede <strong>di</strong> Laboratorio Locale <strong>di</strong> <strong>Salute</strong> (11 novembre 2009). Il documento èstato approvato dai partecipanti, amministratori locali e tecnici dei servizi sociosanitari, con laconsapevolezza che il Profilo non costituisce una fotografia esaustiva e definitiva dello stato <strong>di</strong>salute del <strong>Distretto</strong>, ma piuttosto un documento in progress che dovrà essere aggiornato eintegrato nel tempo.Di seguito si presenta, rimandando alla lettura del documento completo per una descrizioneesauriente 1 , una sintesi dei principali risultati emersi in termini <strong>di</strong> criticità, in relazione allostato <strong>di</strong> salute e ai determinanti <strong>di</strong> salute del <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong>.Occorre sottolineare che le criticità evidenziate, e la valutazione della loro gravità, nonintendono rappresentare una descrizione oggettiva del <strong>Distretto</strong>, ma sono il risultatodell’incrocio tra l’analisi dei dati quantitativi provenienti delle fonti istituzionali e i bisogniprioritari <strong>di</strong> salute della comunità percepiti da amministratori, tecnici e citta<strong>di</strong>ni competenticoinvolti nel processo <strong>di</strong> costruzione del Profilo.Tab. 1 Aree <strong>di</strong> criticità per determinanti <strong>di</strong> salute del <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong>DETERMINANTI DISALUTESISTEMA SOCIOECONOMICOAMBIENTEAREE DI CRITICITA’ (dati qualitativi e quantitativi)BASSA MEDIA ALTATasso <strong>di</strong> occupazionee <strong>di</strong>soccupazioneRed<strong>di</strong>to pro capiteDisagio abitativoAmbiente naturaleArea e<strong>di</strong>ficataProduzione rifiutiPresenza immigratiCrisi economica eoccupazionaleLivello <strong>di</strong> istruzioneInquinamentoRischio idrogeologicoAgricoltura biologicaInvecchiamentopopolazioneAumento<strong>di</strong>soccupazione eprecarietàDiminuzione red<strong>di</strong>toCarenza e<strong>di</strong>liziapopolare e agevolata(nei centri maggiori)Affitti troppo elevatiDiffidenza versoimmigrati per affittocasaRaccolta<strong>di</strong>fferenziata1 http://www.aslcn1.it/assistenza-territoriale/la-salute-e/i-peps-negli-ambiti-territoriali/borgosan-dalmazzo-dronero.html6


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 2010STILI DI VITAAlimentazione adultie minoriAttività fisicaConsumo <strong>di</strong> sostanzeillegaliIsolamento anzianiDifficoltà <strong>di</strong>integrazione per gliimmigratiScarsapartecipazione deigiovaniConsumo <strong>di</strong> alcolMobilità (usoeccessivodell’automobile)Incidenti stradaliACCESSO EQUALITA’ DEISERVIZITassi Screening papteste mammografiaUso <strong>di</strong> farmaciRicoveri or<strong>di</strong>nariScreening pertumore del colonretto (iniziato nel2009)Accesso ai servizisocio sanitari (cause:morfologia, carenzatrasporti pubblici,questione culturale)Servizi e spaziaggregativi pergiovani e anziani1.4 Dal Profilo al <strong>Piano</strong>: i Tavoli tematiciSuccessivamente alla approvazione del Profilo <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, sulla base delle informazioni raccoltesia nella fase <strong>di</strong> ascolto degli amministratori e dei citta<strong>di</strong>ni, sia in quella <strong>di</strong> ricognizione dellealtre fonti <strong>di</strong>sponibili, sono stati in<strong>di</strong>viduati e con<strong>di</strong>visi due temi considerati prioritari:integrazione sociale e stili <strong>di</strong> vita, questi ultimi con particolare riferimento all’alimentazione ealla attività fisica.Si è proceduto dunque all’organizzazione <strong>di</strong> Tavoli tematici, ai quali sono stati invitati, tramitela segreteria del <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong>, amministratori (sindaci o assessori), citta<strong>di</strong>ni competentiprovenienti da enti e settori <strong>di</strong>fferenziati (capitale pubblico, <strong>di</strong> mercato e sociale) e tecnici deiservizi sociosanitari.AmministratoriTab.2 Partecipanti ai Tavoli tematici del <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong>- Sindaco <strong>di</strong> Montemale- Assessore Comune <strong>di</strong> Bernezzo- Consigliere Comune <strong>di</strong> Bernezzo- Assessore Comune <strong>di</strong> Caraglio- Consigliere Comune <strong>di</strong> Caraglio- Assessore Comune <strong>di</strong> Cervasca- Consigliere Comune <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong>- Assessore Comune Monterosso- Assessore Comune <strong>di</strong> Roccabruna- Assessore Comune <strong>di</strong> Stroppo- Presidente Consorzio per i servizi socio assistenziali delle Valli Grana e Maira7


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 2010Tecnici- Direttore <strong>Distretto</strong> <strong>Dronero</strong> <strong>ASL</strong> <strong>CN1</strong>- Responsabile Epidemiologia <strong>ASL</strong> <strong>CN1</strong>- Responsabile Servizio Educazione Sanitaria <strong>ASL</strong> <strong>CN1</strong>- Dirigente Me<strong>di</strong>co <strong>Distretto</strong> Borgo San Dalmazzo - <strong>Dronero</strong> <strong>ASL</strong> <strong>CN1</strong>- Dirigente Me<strong>di</strong>co Direzione Sanitaria <strong>ASL</strong><strong>CN1</strong>- Operatore Assistenza Specialistica Poliambulatorio <strong>ASL</strong> <strong>CN1</strong>- Psicologa Dipartimento Dipendenze <strong>ASL</strong> <strong>CN1</strong>- Tecnico della prevenzione - Mobility manager <strong>ASL</strong> <strong>CN1</strong>- Me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina generale - <strong>Dronero</strong>- Psicologa DoRS – Regione Piemonte- Tecnico Settore Ambiente Provincia <strong>di</strong> Cuneo- Assistente sociale ufficio NOT – Prefettura Cuneo- Direttore Consorzio per i servizi socio assistenziali delle Valli Grana e MairaCitta<strong>di</strong>ni competenti- Direttore Agenzia Formazione Professionale - <strong>Dronero</strong>- Insegnante Agenzia Formazione Professionale - <strong>Dronero</strong>- Direttore Didattico Scuola Primaria - <strong>Dronero</strong>- Insegnante Istituto Comprensivo - Busca- Insegnate Istituto Comprensivo - Bernezzo- Insegnante Istituto Alberghiero - <strong>Dronero</strong>- Direttore RSA S. Antonio - Caraglio- Rappresentante Associazione Voci dal Mondo- Rappresentante Associazione Gruppo Ciclistico - Vignolo- Rappresentante Associazione Legambiente- Volontaria Bottega del Mondo- Rappresentante Associazione Pronatura- Rappresentante Associazione Me<strong>di</strong>ci per l’Ambiente- Rappresentante ITE Italia- Docente Politecnico- Segretario CISL Cuneo- Rappresentante CGIL CuneoL’organizzazione dei Tavoli è stata pensata per raggiungere due obiettivi principali: ottenere una mappatura delle risorse presenti sul territorio - intese come progetti,esperienze, servizi – relative ai bisogni e alle criticità in<strong>di</strong>viduate nel Profilo; in<strong>di</strong>viduare delle azioni o misure prioritarie con<strong>di</strong>vise sui temi oggetto degli incontri.La conduzione degli incontri è stata improntata a massimizzare la partecipazione e lacon<strong>di</strong>visione. Dopo una prima breve sessione plenaria, finalizzata alla restituzione sinteticadelle problematiche emerse dal Profilo relativamente all’area <strong>di</strong> lavoro in<strong>di</strong>viduata, si èprovveduto a <strong>di</strong>videre i partecipanti in sottogruppi meno numerosi (10-12 persone), perfavorire una reale interazione tra le persone. La composizione dei gruppi è stata decisa dagliorganizzatori, al fine <strong>di</strong> costituire gruppi misti e bilanciati tra citta<strong>di</strong>ni, tecnici e amministratorilocali.La ricognizione delle risorse è stata condotta in modalità brainstorming, durante la qualeciascun partecipante ha con<strong>di</strong>viso con gli altri esperienze e progetti del proprioente/organizzazione – o <strong>di</strong> cui era a conoscenza – che costituiscono una risorsa per i citta<strong>di</strong>niin relazione al tema trattato. Questa fase <strong>di</strong> lavoro è stata utile non tanto al fine <strong>di</strong> ottenereuna ricognizione esaustiva e dettagliata – che è stata invece attuata con l’invio tramite mail <strong>di</strong>un’apposita scheda <strong>di</strong> rilevazione – ma piuttosto a preparare la fase <strong>di</strong> lavoro successiva,fornendo ai partecipanti il concreto contesto <strong>di</strong> riferimento in cui collocare nuove possibiliazioni. L’occasione è stata utile, inoltre, per mettere a fuoco il bisogno effettivo <strong>di</strong>con<strong>di</strong>visione: non sempre infatti persone e istituzioni sono a conoscenza <strong>di</strong> tutte le esperienze8


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 2010e i servizi presenti sul territorio. L’accesso alle risorse può dunque banalmente essere limitatodalla carenza <strong>di</strong> informazioni. Sulla base <strong>di</strong> ciò, i partecipanti hanno evidenziato l’opportunità <strong>di</strong>in<strong>di</strong>viduare, in seno al PePS, modalità <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione e scambio <strong>di</strong> informazioni.L’in<strong>di</strong>viduazione delle priorità è stata condotta con la modalità del Nominal Group (NG), unprocesso decisionale strutturato finalizzato a raggiungere il consenso del gruppo sulla prioritàda assegnare a una lista <strong>di</strong> misure/azioni prodotta dal gruppo stesso. Le <strong>di</strong>namiche <strong>di</strong> gruppoor<strong>di</strong>narie si svolgono sotto il controllo <strong>di</strong> un tutor, che coor<strong>di</strong>na e riduce le <strong>di</strong>namiche sociali edemozionali dei comportamenti <strong>di</strong> gruppo potenzialmente inibenti e le relazioni <strong>di</strong> potere e/o <strong>di</strong>conflitto che possono influenzare la comunicazione tra i partecipanti. Ogni persona ha quin<strong>di</strong> lostesso ruolo nel gruppo ed è libera <strong>di</strong> parlare e <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre le proprie idee e il conduttore èattento affinché vengano rispettati dei tempi <strong>di</strong> intervento paritari.Secondo le modalità <strong>di</strong> conduzione previste da questa tecnica <strong>di</strong> partecipazione, in una primafase i partecipanti sono stati invitati a produrre in<strong>di</strong>vidualmente e liberamente un elenco <strong>di</strong>misure e azioni ritenute prioritarie per affrontare i temi in <strong>di</strong>scussione, successivamente le ideesono state esplicitate da ciascun partecipante e raccolte e sistematizzate dal tutor andando acomporre una lista <strong>di</strong> idee <strong>di</strong> gruppo.I partecipanti sono poi stati invitati a votare ciascuno le tre idee ritenute più importanti e si èprovveduto, attraverso un semplice conteggio, a selezionare le tre idee prioritarie <strong>di</strong> gruppo. Altermine dell’incontro, nuovamente riuniti in plenaria, i portavoce in<strong>di</strong>viduati hanno presentatole idee prioritarie emerse nei <strong>di</strong>verse gruppi e un conduttore ha evidenziato i punti <strong>di</strong> contattoemersi.1.5 Struttura del <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> salute <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong>Nei capitoli successivi si <strong>di</strong>pana la descrizione del <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> salute del <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong>,secondo la logica che ha guidato il lavoro sul campo.Nei capitoli 2, 3 e 4 sono riportati nel dettaglio i materiali raccolti durante i Tavoli tematiciorganizzati ad hoc per i temi in<strong>di</strong>viduati nel percorso PePS (integrazione sociale ealimentazione, sport e stili <strong>di</strong> vita), integrati con quelli raccolti nell’ambito del ProgettoMulticentrico sul tema della mobilità.Per ogni area <strong>di</strong> intervento prioritaria per la salute del <strong>Distretto</strong>, sono riportati nel dettaglio iprincipali problemi emersi, le risorse strutturali e progettuali del territorio, le azioni possibili equelle ritenute più urgenti.Nel capitolo 5, per ogni area tematica e in relazione ai problemi evidenziati dal Profilo <strong>di</strong><strong>Salute</strong>, sono riportate in sintesi le idee emerse nei Tavoli e ri<strong>di</strong>scusse nell’ambito del LLS.Nel capitolo 6 le proposte e le idee emerse durante tutto il percorso sono state riprese eriformulate a costituire le politiche e le azioni prioritarie che orienteranno il lavoro del LLS,nelle figure degli amministratori locali e dei tecnici dei servizi socio-sanitari. Non si trattaancora <strong>di</strong> progetti definiti, ma piuttosto <strong>di</strong> un insieme <strong>di</strong> intenti, <strong>di</strong> criteri e <strong>di</strong> idee con<strong>di</strong>visi –più o meno concreti – che ciascuno degli attori che hanno preso parte alla costruzione del<strong>Piano</strong>, si impegna a osservare e perseguire nel proprio ambito <strong>di</strong> competenza.9


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 20102. Tavolo tematico “Integrazione sociale”2.1 Problematiche emerseNell’ambito dell’ “Integrazione sociale”, dall’ascolto <strong>di</strong> amministratori e citta<strong>di</strong>ni nella fase <strong>di</strong>costruzione del Profilo, sono stati evidenziati tre target particolarmente a rischio: gli immigrati,i giovani e gli anziani. Trasversalmente si è <strong>di</strong>scusso anche <strong>di</strong> accesso e qualità dei servizi.Nella scheda successiva, per ogni tema <strong>di</strong>scusso, vengono sintetizzati i principali aspettievidenziati.IMMIGRATIAspetti del problema:- crescenti <strong>di</strong>fficoltà nell’accesso al lavoro e all’abitazione- <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> integrazione in ambito scolastico e nelle strutture aggregative- <strong>di</strong>fficoltà linguistiche.Orientamenti/obiettivi emersi:• tutelare il lavoratore immigrato sul posto <strong>di</strong> lavoro e nel <strong>di</strong>ritto alla casa• favorire la convivenza tra citta<strong>di</strong>ni italiani e immigrati• promuovere e/o implementare corsi <strong>di</strong> alfabetizzazione rivolti sia ai giovani sia agliadulti.GIOVANIAspetti del problema:- scarso livello <strong>di</strong> adesione a iniziative pensate dagli adulti per i giovani (problemi <strong>di</strong>comunicazione intergenerazionale)- <strong>di</strong>fficoltà crescenti <strong>di</strong> tipo educativo nella gestione degli studenti inseriti in percorsi <strong>di</strong>formazione professionale.Orientamenti/obiettivi emersi:• favorire il protagonismo giovanile• favorire la <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> centri aggregativi• implementare gli interventi socio-educativi nella formazione professionale• favorire la partecipazione dei giovani alla vita comunitaria.ANZIANIAspetti del problema:- rischio <strong>di</strong> isolamento- scarsa presenza, soprattutto nei piccoli paesi, <strong>di</strong> centri aggregativi per anziani- <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> coinvolgimento della comunità in iniziative <strong>di</strong> sostegno per la popolazioneanziana.Orientamenti/obiettivi emersi:• sostenere la <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> centri <strong>di</strong> aggregazione• motivare gli anziani che vivono soli a uscire e partecipare alla vita sociale• incentivare il volontariato nelle case <strong>di</strong> riposo• favorire progetti sulla domiciliarità.ACCESSO E QUALITÀ DEI SERVIZIAspetti del problema:- <strong>di</strong>fficoltà nell'accessibilità ai servizi soprattutto nelle zone periferiche (alta valle,borgate isolate)- carenze nella rete dei trasporti pubblici su tutto il territorio- <strong>di</strong>fficoltà a sostenere i costi e a garantire la presenza dei servizi sociosanitari- progressivo spopolamento delle vallate e chiusura degli esercizi commerciali- mancanza dei servizi specialistici (es: centri <strong>di</strong> ascolto per adolescenti)- rischio che i centri della bassa valle che si stanno ripopolando <strong>di</strong>ventino centri10


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 2010dormitorio.Orientamenti/obiettivi emersi:• implementare i servizi <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina generale e l'assistenza domiciliare soprattutto neipaesi più piccoli• migliorare la rete del trasporto pubblico• implementare i servizi <strong>di</strong> accompagnamento rivolti alle persone che vivono sole• creare centri <strong>di</strong> ascolto per adolescenti.11


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 20102.2 Mappa delle risorse esistentiLa mappatura delle risorse, emersa nell’ambito del tavolo tematico, non è da intendersi esaustiva <strong>di</strong> tutte le risorse presenti sul territorio, marappresenta solo una prima ricognizione elaborata sulla base delle informazioni fornite dai partecipanti.ImmigratiRISORSA DESCRIZIONE DESTINATARI SOGGETTI PROMOTORIFon<strong>di</strong> per il <strong>di</strong>ritto allo stu<strong>di</strong>oAiuti economici a favore <strong>di</strong> persone in<strong>di</strong>fficoltà al fine <strong>di</strong> garantire il <strong>di</strong>rittoallo stu<strong>di</strong>o (materiale <strong>di</strong>dattico, spese<strong>di</strong> trasporto, ecc.).Studenti in età 14-19 italiani e <strong>di</strong>origine stranieraAssociazione Don Rossa OnlusMe<strong>di</strong>azione culturaleProgetti annuali <strong>di</strong> me<strong>di</strong>azioneculturale a favore <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni stranierial fine <strong>di</strong> favorire l’integrazione socialee la fruizione dei vari servizi offerti dalterritorio in ambito sociale, lavorativo,sanitario, socio-assistenziale.Citta<strong>di</strong>ni stranieri residenti sulterritorio e operatori dei vari serviziConsorzio per i Servizi SocioAssistenziali delle Valli Grana e MairaRiqualificazione delle Assistentifamiliari italiane e <strong>di</strong> origine stranieraProgetto d’intervento per laqualificazione del lavoro delleassistenti familiari italiane e <strong>di</strong> origineimmigrata. Supporto alle assistentifamiliari <strong>di</strong> anziani non autosufficientiattraverso personale sociosanitario<strong>di</strong>pendente del Consorzio.Informazione, orientamento,consulenza accompagnamento erafforzamento delle competenze delleassistenti familiari.Famiglie al cui interno sono presentianziani non autosufficienti eassistenti familiariConsorzio per i Servizi SocioAssistenziali delle Valli Grana eMaira, Azienda <strong>di</strong> FormazioneProfessionale (AFP), AssociazioniVoci del mondo, Centro per l’Impiegoe <strong>ASL</strong> <strong>CN1</strong> <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong>Corsi <strong>di</strong> alfabetizzazione <strong>di</strong> italianocome Lingua Seconda rivolti agliadultiCorsi <strong>di</strong> alfabetizzazione <strong>di</strong> italianocome Lingua Seconda organizzati conl’obiettivo <strong>di</strong> far conoscere la lingua aicitta<strong>di</strong>ni immigrati e favorire laconvivenza. I corsi hanno cadenzabisettimanale e si svolgono in orarioserale e pomeri<strong>di</strong>ano.Citta<strong>di</strong>ni immigrati che hanno<strong>di</strong>fficoltà con la lingua italianaAssociazione Voci del mondo<strong>Dronero</strong>, Agenzia <strong>di</strong> FormazioneProfessionale <strong>Dronero</strong>12


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 2010RISORSA DESCRIZIONE DESTINATARI SOGGETTI PROMOTORICorsi <strong>di</strong> alfabetizzazione <strong>di</strong> italianocome Lingua Seconda rivolti aglistudentiCorso <strong>di</strong> alfabetizzazione <strong>di</strong> 28 oresettimanali per alunni stranieri.Alunni <strong>di</strong> origine stranieraIstituto Comprensivo <strong>di</strong> Busca,Regione Piemonte, MIURCorsi <strong>di</strong> Alfabetizzazione in linguaInglese per adultiOre <strong>di</strong> compresenza degli insegnanti <strong>di</strong>lettere (6 ore), <strong>di</strong> matematica (3 ore)e <strong>di</strong> inglese (2 ore).Alunni stranieri con <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong>appren<strong>di</strong>mentoIstituto Comprensivo <strong>di</strong> Busca“Scuola delle mamme”Corso <strong>di</strong> prima alfabetizzazione e <strong>di</strong>educazione alla citta<strong>di</strong>nanza permamme straniere. Il corso si svolgepresso la sede della DirezioneDidattica <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> ogni venerdì,dalle ore18 alle 20 ed è tenuto dalleinsegnanti della scuola primaria.Mamme degli alunni stranierifrequentanti le scuole del circoloDirezione Didattica <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong>,Regione PiemonteMomenti <strong>di</strong> aggregazioneGite domenicali alla scoperta <strong>di</strong><strong>Dronero</strong> e della Valle Maira, incontrisportivi, manifestazioni canore.Citta<strong>di</strong>ni italiani e stranieriAssociazione Voci del mondoDibattiti culturaliDibattiti sulla crisi economica, suiproblemi della legge sull’immigrazione,ecc. Incontri su tematiche sanitarielegate alla maternità per le donnestraniere con il contributo <strong>di</strong>un’ostetrica africana.Citta<strong>di</strong>ni italiani e stranieriAssociazioni Voci del mondoCorso <strong>di</strong> cucito e ricamoIl corso, già attivo da due anni, sipropone <strong>di</strong> fornire un momento <strong>di</strong>aggregazione alle donne straniere ilmartedì pomeriggio. Alcune volontariedroneresi insegnano le basi del cucitoe le allieve si scambiano tecniche <strong>di</strong>ricamo.Citta<strong>di</strong>ni italiani e stranieriAssociazione Voci del mondo13


Giovani<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 2010RISORSA DESCRIZIONE DESTINATARI SOGGETTI PROMOTORIGruppo tecnico provinciale Scuola-SanitàGarantisce sul territorio unasistematica azione <strong>di</strong> rete per ilsupporto al processo educativo in etàevolutiva con approcci multisettoriali aiproblemi della salute comunitaria emodelli partecipativi che possanocontrastarla.Insegnanti, operatori sanitari,istituzioni e agenzie localiUfficio Scolastico Provinciale, <strong>ASL</strong><strong>CN1</strong> e <strong>ASL</strong> CN2Iniziative <strong>di</strong> contrasto alla <strong>di</strong>spersionescolasticaInsegnanti, tutor supportano gli allievia rischio <strong>di</strong> <strong>di</strong>spersione attraversol’attuazione <strong>di</strong> programmi educativipersonalizzati finalizzatiall’acquisizione del <strong>di</strong>ploma <strong>di</strong> terzame<strong>di</strong>a.Studenti oltre i 16 anniAFP <strong>Dronero</strong> - Sede <strong>di</strong> Verzuolo,Insegnanti dell’Istituto, RegionePiemonteTutoraggio degli allieviE’ prevista l’attività <strong>di</strong> una persona chesi relaziona quoti<strong>di</strong>anamente conallievi, famiglie, docenti; monitoral’allievo/a nell’ andamentocomportamentale, <strong>di</strong> gruppo e <strong>di</strong>profitto. Il tutor è un punto <strong>di</strong>riferimento per i ragazzi, una figura <strong>di</strong>sostegno psicologico cha lavora asportello e intercetta i bisogni familiari,relazionali, le <strong>di</strong>namiche <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio e <strong>di</strong><strong>di</strong>fficoltà.Allievi AFP <strong>di</strong> Cuneo, Verzuolo e<strong>Dronero</strong>Maestranze AFP e corpo docentiConseguimento parallelo del Diploma<strong>di</strong> terza me<strong>di</strong>aCorso <strong>di</strong> formazione parallelo alpercorso <strong>di</strong> qualifica, per fare ottenereil <strong>di</strong>ploma a chi ancora non lopossiede.Studenti oltre i 16 anniIstituto Comprensivo, AFP, CentroTerritoriale PermanenteLapis (Laboratori Scuola-Formazione)Il corso offre la possibilità ad alcuniragazzi con <strong>di</strong>fficoltà scolastiche <strong>di</strong>frequentare parallelamente deipercorsi <strong>di</strong> formazione professionale.Studenti oltre i 16 anni iscritti allascuola secondaria <strong>di</strong> I gradoIstituto Comprensivo, AFP, CentroTerritoriale Permanente14


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 2010RISORSA DESCRIZIONE DESTINATARI SOGGETTI PROMOTORITrasporto scolasticoIl Comune <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong>, incollaborazione con la ComunitàMontana Valle Grana, per il trasportoscolastico ha partecipatoeconomicamente e ha messo a<strong>di</strong>sposizione un mezzo della ProtezioneCivile - A.N.A..Alunni della scuola dell’infanzia eprimariaComune <strong>di</strong> Castelmagno e ComunitàMontanaValle GranaDotazione <strong>di</strong> tecnologia informaticaPer facilitare i giovani citta<strong>di</strong>ni nelleattività scolastiche e lavorative sonostati consegnati loro alcuni PersonalComputer.GiovaniComune <strong>di</strong> CastelmagnoCentro giovani comunale “I care”Servizio <strong>di</strong> doposcuola per i ragazzidelle me<strong>di</strong>e inferiori.Ragazzi/e adolescentiComune <strong>di</strong> Cervasca, CooperativaJim BandanaGruppo giovani del Comune <strong>di</strong>CervascaSi è costituito nei mesi scorsi suvolontà dell’amministrazionecomunale, con il coinvolgimento attivodei giovani su temi trasversali delvivere civile e sui loro bisogni. Ad oggisono previste varie iniziative, tra lequali si cita la proposta <strong>di</strong> cinemaall’aperto su temi <strong>di</strong> attualità.Giovani in età 16-25 anniComune <strong>di</strong> CervascaSocietà polisportiva Valle MairaLa società offre ai giovani della valle lapossibilità <strong>di</strong> praticare sport: nuoto,calcio, sci, pallavolo e bocce.Organizza corsi e tornei sia durantel’anno scolastico sia durante il periodo<strong>di</strong> vacanza rivolti a femmine e amaschi, instaurando una buona prassi<strong>di</strong> aggregazione a costi ridottissimi. Iragazzi sono seguiti da personalequalificato in funzione del settoresportivo praticato e impegnano il lorotempo in modo sano e organizzato.Giovani e adulti, italiani e stranieriComune <strong>di</strong> Roccabruna, CentroSportivo Valle Maira e Grana SPA15


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 2010RISORSA DESCRIZIONE DESTINATARI SOGGETTI PROMOTORIDoposcuola e attività lu<strong>di</strong>cheProgetto <strong>di</strong> aggregazione, formazionee prevenzione del <strong>di</strong>sagio rivolto airagazzi/e della Scuola secondaria <strong>di</strong> IIgrado che non hanno la possibilità <strong>di</strong>essere seguiti dalla famiglia neipomeriggi extrascolastici. Durantequesta esperienza sono seguiti dapersonale qualificato <strong>di</strong>sponibile adassisterli nei compiti e nelle attivitàlu<strong>di</strong>che, fornendo loro un aiuto e unapresenza costante.Studenti della scuola secondaria <strong>di</strong> IIgradoComune <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> con lapartecipazione attiva della Parrocchiae con la collaborazione dei Comuni <strong>di</strong>Roccabruna e Villar San Costanzo.Centro Aggregativo Spazio 6Progetto finalizzato all’assistenza deglistudenti della scuola secondaria <strong>di</strong> Igrado nello svolgimento dei compiti e<strong>di</strong> promozione <strong>di</strong> momenti aggregativi.Studenti della scuola secondaria <strong>di</strong> IgradoComune <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> e ParrocchiaVolontariato giovanilePartecipazione degli alunni della scuolasecondaria <strong>di</strong> I grado alle attività delCentro Diurno per <strong>di</strong>sabili <strong>di</strong> SanDefendente <strong>di</strong> Cervasca.Alunni della scuola secondaria <strong>di</strong> Igrado (quin<strong>di</strong> minori) e soggetti<strong>di</strong>sabili inseriti nella strutturasemiresidenzialeConsorzio per i Servizi SocioAssistenziali delle Valli Grana e Mairae Istituto Comprensivo <strong>di</strong> CervascaCorso <strong>di</strong> musica e danzaIl martedì sera si svolge un corso <strong>di</strong>Jembè tenuto da un giovane volontariocamerunese per i giovani droneresi. Sitiene inoltre un corso <strong>di</strong> danze latinoamericane per tutte le età.GiovaniAssociazioni Voci del mondoAnzianiAffidamento familiareAffidamento familiare delle personeanziane e/o <strong>di</strong>sabili. Perseguel’obiettivo <strong>di</strong> mantenere la persona nelsuo ambiente <strong>di</strong> vita; può essere unaffidamento <strong>di</strong> sostegno, <strong>di</strong> convivenzao residenziale. È previsto un rimborsospese per la persona che si fa caricodell’affidamento oltre che la coperturaassicurativa da parte del Consorzio peri Servizi Socio Assistenziali delle ValliGrana e Maira.Persone anziane e/o <strong>di</strong>sabiliConsorzio per i Servizi SocioAssistenziali delle Valli Grana e Maira16


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 2010RISORSA DESCRIZIONE DESTINATARI SOGGETTI PROMOTORICasa <strong>di</strong> riposo <strong>di</strong> Cervasca Casa per anziani. 40 ospiti La struttura è <strong>di</strong> proprietà comunale.Attualmente è gestita dalla <strong>di</strong>ttaSereni Orizzonti <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne.Casa <strong>di</strong> riposo <strong>di</strong> CaraglioLa Struttura opera in convenzione conl'<strong>ASL</strong> <strong>CN1</strong> per n.30 posti letto (p.l.)RSA e n. 10 p.l. RAF. In propriogestisce n. 10 p.l. RA. secondo irequisiti <strong>di</strong>sposti dalla RegionePiemonte.Anziani non autosufficienti,parzialmente autosufficienti,autosufficientiOspedale Sant’Antonio RSA CaraglioL’ente collabora con l'associazioneAVO <strong>di</strong> Cuneo ed è in attesa <strong>di</strong> n. 2volontari del servizio civile.Trasporto anzianiIl comune, non essendo raggiunto damezzi pubblici, ha messo a<strong>di</strong>sposizione l’auto <strong>di</strong> proprietàcomunale per il servizio <strong>di</strong> trasporto eaccompagnamento agli anziani e aglialtri soggetti non in possesso <strong>di</strong>patente o auto.AnzianiComune <strong>di</strong> CastelmagnoCentro <strong>di</strong> incontro <strong>di</strong> CervascaIl centro <strong>di</strong> incontro <strong>di</strong> Cervasca èpunto <strong>di</strong> riferimento per gli anziani delComune, con iniziative culturali e deltempo libero, volte alla promozionedella socializzazione.III e IV etàIl centro, <strong>di</strong> proprietà comunale, è inautogestione da parte deicomponenti del Centro <strong>di</strong> incontroBocciofila <strong>di</strong> S. Pietro <strong>di</strong> Monterosso Campi da gioco, servizio <strong>di</strong> bar. Prevalentemente anziani Pro Loco e Comune <strong>di</strong> MonterossoGranaNuoto e ginnastica per la terza etàCorsi <strong>di</strong> nuoto e ginnastica (a corpolibero e con attrezzi ) rivolti allepersone anziane della valle. Si tratta <strong>di</strong>una iniziativa che favoriscecontemporaneamente aggregazione ebenessere con risultati sod<strong>di</strong>sfacenti.Anziani/e, pensionati e non, residentiin valle MairaCentro Sportivo Valle Maira, Comune<strong>di</strong> Roccabruna, Comunità MontanaValli Grana e Maira17


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 2010RISORSA DESCRIZIONE DESTINATARI SOGGETTI PROMOTORIVolontariato a opera <strong>di</strong> over 65enniGruppo <strong>di</strong> over 65enni impegnatinell’assistenza dei bambini durante itrasferimenti con lo scuolabus.Anziani e alunni della scuola primariaComune <strong>di</strong> Monterosso GranaVolontariato della terza etàServizio Civico volontario delle personeanziane: progetto finanziato da ormaitre anni dalla Regione Piemonte,Assessorato alle Politiche Sociali, econsistente in attività <strong>di</strong>socializzazione, animazione e supporto<strong>di</strong> oltre 120 volontari in quattroStrutture residenziali per anziani e/o<strong>di</strong>sabili situate in zone <strong>di</strong> alta e me<strong>di</strong>amarginalità.Persone anziane e/o <strong>di</strong>sabiliConsorzio per i Servizi SocioAssistenziali delle Valli Grana eMaira, Casa <strong>di</strong> Riposo <strong>di</strong> SanDamiano Macra, Stroppo, San PietroMonterosso e Casa DivinaProvvidenza <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong>18


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 2010RISORSA DESCRIZIONE DESTINATARI SOGGETTI PROMOTORIAccesso e qualità dei serviziSportello UnicoSportello Unico Socio-Sanitario: portaunitaria <strong>di</strong> accesso del citta<strong>di</strong>no alleinformazioni relative agli ambitisociale, assistenziale e sanitario ecome primo momento <strong>di</strong> restituzionedegli interventi. Fornisce servizi <strong>di</strong>informazione, orientamento,consulenza e gestione unificata delleprocedure amministrative (sanitarie esocio-assistenziali) connesseall’erogazione degli interventi(dall’istruttoria delle richieste, allavalutazione multi<strong>di</strong>sciplinare sino alladefinizione degli impegni economicirelativi agli interventi attivati).Tutti i citta<strong>di</strong>ni residenti nell’ambitoterritoriale consortile, con particolareriferimento alla con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> nonautosufficienzaConsorzio per i Servizi SocioAssistenziali delle Valli Grana e Mairae <strong>ASL</strong> <strong>CN1</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong>Rete <strong>di</strong>versabiliPromuove la conoscenza della <strong>di</strong>versitàquale valore aggiunto, con iniziativeculturali, <strong>di</strong> incontro, gioco,conoscenza.Ragazzi/e abili e <strong>di</strong>versamente abilidel territorio, le loro famiglie e tuttala comunitàIstituto Comprensivo <strong>di</strong> Cervasca(coor<strong>di</strong>namento), IstitutoComprensivo <strong>di</strong> Bernezzo eCervasca, Comuni <strong>di</strong> Bernezzo,Cervasca e Vignolo“Insieme è meglio”Riorganizzazione dei consultorifamiliari al fine <strong>di</strong> ampliare epotenziare gli interventi sociali afavore delle famiglie.Famiglie, con particolare attenzione aimomenti critici del ciclo <strong>di</strong> vita;coppie in <strong>di</strong>fficoltà relazionale;famiglie con componenti fragili;genitori con richieste <strong>di</strong> aiuto; donnestraniere con <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong>integrazione; gestanti e madri in<strong>di</strong>fficoltà<strong>ASL</strong> <strong>CN1</strong>, ambito ex <strong>ASL</strong> n. 15, edEnti Gestori afferenti (CSAC,Consorzio SSA Valli Grana e Maira eComunità Montana delle Alpi delmare)19


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 2010RISORSA DESCRIZIONE DESTINATARI SOGGETTI PROMOTORI“Genitori si <strong>di</strong>venta”Strumento concreto e <strong>di</strong> facileapplicazione per i genitori perresponsabilizzare i figli al rispetto delleregole comportamentali. Si sonoorganizzati corsi gratuiti <strong>di</strong> 5 serateciascuno presso ogni Scuolasecondaria <strong>di</strong> I grado (Busca, <strong>Dronero</strong>,Caraglio, Cervasca e Bernezzo) chehanno visto una partecipazionenumerosa e attiva dei genitori in ogniambito territoriale.Diretti: genitori (che sono statisostenuti nella gestione dellarelazione educativa e nel farechiarezza circa la necessità delleregole, il come applicarle e il comefarle rispettare).In<strong>di</strong>retti: figli (che, aiutati daigenitori, attraverso l’ascolto el’attivazione dei nuovi strumentieducativi acquisiti, potrannoraggiungere maggior consapevolezzarispetto alle proprie esigenze nontralasciando la necessaria assunzione<strong>di</strong> responsabilità)Consorzio per i Servizi SocioAssistenziali delle Valli Grana e Mairae <strong>ASL</strong> <strong>CN1</strong>/Dipartimento DipendenzeS.O.S. GenitoriSperimentazione <strong>di</strong> iniziative per ilpotenziamento dei Centri per lefamiglie: apertura <strong>di</strong> uno “SportelloInforma famiglia” all’interno del Centrofamiglia, presente presso un’areaterritoriale, per supportareulteriormente i servizi offerti allafamiglia con attenzione allagenitorialità, a rinforzare la rete <strong>di</strong>supporto ai minori e ai loro genitori, afornire ai genitori strumenti adatti adaffrontare le problematiche delrapporto con i figli in modo sempre piùconsapevole, a creare spazi <strong>di</strong> ascoltospecifici sia per i genitori che per iminori.Genitori e minoriConsorzio per i Servizi SocioAssistenziali delle Valli Grana eMaira, Associazione Voci del mondo,A.C.A.T, Associazione FamiglienumeroseProgetto “Buon samaritano”Distribuzione gratuita del ciboinutilizzato e confezionato da Dittaspecializzata nel settore a persone incon<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> contingente <strong>di</strong>fficoltà.Persone in <strong>di</strong>fficoltàConsorzio per i Servizi SocioAssistenziali delle Valli Grana eMaira, Comuni <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> eRoccabruna, Associazioni <strong>di</strong>volontariato, Ente Opere PieDroneresi, Ditta Markas Service s.r.l.20


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 2010RISORSA DESCRIZIONE DESTINATARI SOGGETTI PROMOTORIMensa socialeDistribuzione <strong>di</strong> derrate alimentarifornite dal Banco Alimentare delPiemonte Onlus.Famiglie e persone in <strong>di</strong>fficoltà socioeconomicaBanco alimentare, Comune <strong>di</strong> Busca,Istituto Musicale AssociazioneVolontari dell’Annunziata e Consorzioper i Servizi Socio Assistenziali delleValli Grana e MairaFormazione Operatori Socio SanitariAccordo quadro per la presentazione <strong>di</strong>progetti inerenti le attività <strong>di</strong>formazione <strong>di</strong> personale O.S.S.(percorsi modulari) per poter <strong>di</strong>sporresia <strong>di</strong> personale qualificato al fine <strong>di</strong>garantire il rispetto dei parametrigestionali da parte delle struttureresidenziali, in particolare <strong>di</strong> quellesituate sul territorio consortile, sia <strong>di</strong>figure adeguatamente preparate perrispondere al bisogno crescente <strong>di</strong>assistenza al domicilio <strong>di</strong> personeanziane parzialmente e/o nonautosufficienti, offrendo ai familiaridegli stessi la possibilità <strong>di</strong> conciliaregli aspetti lavorativi con quelli <strong>di</strong> cura.Soggetti adulti generalmente senzalavoro, in maggioranza donne;soggetti anziani e relative famiglieConsorzio per i Servizi SocioAssistenziali delle Valli Grana eMaira, <strong>ASL</strong> <strong>CN1</strong> e Azienda <strong>di</strong>Formazione Professionale <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong>InformafamiglieSportello rivolto a tutti coloro chestanno affrontando delle <strong>di</strong>fficoltà(economiche, <strong>di</strong> salute mentale,relazionali, familiari). Gli operatorisono reperibili sia allo sportello che altelefono.http://www.consorziogranaemaira.it/newsTutta la popolazioneConsorzio per i Servizi SocioAssistenziali delle Valli Grana e Maira21


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 20102.3 Azioni prioritarieNei lavori <strong>di</strong> gruppo del tavolo tematico sono emerse molte idee circa possibili e auspicabiliazioni da intraprendere per contrastare i problemi rilevati nell’ambito dell’integrazionesociale. Qualcuno ha avanzato proposte <strong>di</strong> tipo trasversale, qualcun altro si è concentratoinvece su un bisogno o un target specifico. Le idee emerse possono essere cosìraggruppate e sintetizzate: Azioni/misure a favore degli immigrati- promuovere uno sportello psicologico al <strong>di</strong> fuori del contesto scolastico per famiglie in<strong>di</strong>fficoltà (in particolare immigrate)- inserire la figura del me<strong>di</strong>atore culturale all’interno dello sportello unico promossodall’<strong>ASL</strong> <strong>CN1</strong>- promuovere tornei sportivi tra i giovani con attenzione particolare al coinvolgimento deigiovani <strong>di</strong> origine immigrata- promuovere sul territorio eventi aggregativi <strong>di</strong> carattere interculturale (Festa dei popoli,festival musicali, ecc.)- avvicinare i citta<strong>di</strong>ni italiani alle <strong>di</strong>verse culture attraverso corsi <strong>di</strong> lingua (es: corsi <strong>di</strong>lingua araba)- rafforzare la formazione degli insegnanti sui meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> insegnamento dell’Italiano comeLingua Seconda (L2)- coinvolgere i nuovi citta<strong>di</strong>ni nella vita comunitaria. Azioni/misure a favore dei giovani- favorire la nascita <strong>di</strong> punti <strong>di</strong> ascolto nelle scuole secondarie <strong>di</strong> I grado coor<strong>di</strong>nati daeducatori e finalizzati all’ascolto dei ragazzi e al sostegno delle famiglie in <strong>di</strong>fficoltà- promuovere la formazione sulla relazione e sul <strong>di</strong>sagio dei giovani rivolta agli insegnantidelle scuole me<strong>di</strong>e inferiori e ai genitori- promuovere uno sportello <strong>di</strong> ascolto “itinerante” rivolto ai giovani- favorire la nascita <strong>di</strong> centri aggregativi per i giovani- favorire l’accessibilità delle strutture pubbliche alla citta<strong>di</strong>nanza, e in particolare aigiovani, per scopi associativi e aggregativi, anche attraverso forme <strong>di</strong> convenzione traassociazioni e amministrazioni locali- creare studentati nei centri <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> e Cuneo che possano ospitare gli studenti dellevalli che frequentano gli istituti superiori- incentivare il volontariato e la partecipazione dei giovani alla vita comunitaria attraversoun maggiore coinvolgimento nei processi <strong>di</strong> decisione pubblici (comitati <strong>di</strong> quartiere,associazioni, consulte giovanili, ecc.)- avvicinare i giovani al tema della politica attraverso iniziative <strong>di</strong> sensibilizzazione nellescuole condotti da personale esterno- inserire le quote giovani nelle liste elettorali- aumentare l’attenzione da parte della politica alle proposte dei giovani- facilitare tra i giovani l’espressione delle abilità e l’organizzazione <strong>di</strong> eventi promossi daigiovani per i giovani- realizzare azioni <strong>di</strong> orientamento scolastico sulla base delle reali esigenze della realtàproduttiva locale- prevenire episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> devianza all’interno e nei pressi dei locali dello svago attraversomisure <strong>di</strong> controllo (videosorveglianza), ma anche e soprattutto attraverso interventieducativi. Azioni/misure a sostegno degli anziani- promuovere il volontariato tra gli anziani per gli anziani- stipulare convenzioni tra strutture, associazioni e Amministrazioni per avvicinare glianziani ad attività sportive- implementare i servizi <strong>di</strong> trasporto per gli anziani- prevenire forme <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio tra gli anziani rafforzando i servizi <strong>di</strong> domiciliarità.22


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 2010 Azioni misure volte a migliorare l’accesso e la qualità dei servizi- incrementare l’informazione su servizi già attivi (es: sportelli <strong>di</strong> ascolto per donne)- avviare un servizio <strong>di</strong> trasporto pubblico da e per l’ospedale, ambulatori, mercati- favorire il sostegno a famiglie con bambini in età <strong>di</strong> scuola materna ed elementare,anche attraverso l’incremento <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> doposcuola gestite da volontari- promuovere servizi <strong>di</strong> pe<strong>di</strong>bus rivolti ai minori, in collegamento con il servizio <strong>di</strong>trasporto pubblico (favorire lo spostamento a pie<strong>di</strong> tra la casa e la fermata dell’autobus)- sensibilizzare i genitori, soprattutto nelle alte valli, ad accettare e utilizzare i servizirivolti a minori e adolescenti (ad es. accompagnamento e trasporto per favorire lapartecipazione ad attività sportive nei paesi <strong>di</strong> fondovalle, ecc.)- incrementare forme <strong>di</strong> affido e <strong>di</strong> affiancamento <strong>di</strong> minori, anziani e <strong>di</strong>sabili- creare uno sportello immobiliare (cerco-offro casa) che favorisca l’incontro tra domanda<strong>di</strong> abitazioni e offerta, in particolare da parte della popolazione immigrata, fornendoanche assistenza e informazioni su <strong>di</strong>ritti e doveri per il proprietario e per l’affittuario- migliorare la gestione del servizio <strong>di</strong> trasporto pubblico a domanda- <strong>di</strong>versificare e promuovere l’utilizzo dei locali della biblioteca o altri spazi pubblici- <strong>di</strong>versificare l’utilizzo dei Centri per l’Impiego- migliorare la rete <strong>di</strong> telecomunicazioni (ADSL, telefonia fissa e mobile) soprattutto neicentri dell’Alta Valle. Azioni/misure <strong>di</strong> governance- valorizzare i servizi esistenti (Centro per l’Impiego, Informagiovani, ecc.)- rafforzare la rete tra Enti pubblici, privati e associazioni.Le misure/azioni maggiormente votate dai partecipanti sono state:Migliorare la comunicazione sulle risorse esistenti sul territorio (volontariato, servizipubblici, ecc.) e incrementare il lavoro <strong>di</strong> rete per evitare duplicazioni <strong>di</strong> servizi e <strong>di</strong>interventi.Realizzare un <strong>Piano</strong> generale <strong>di</strong> attività sull’area Integrazione sociale.Promuovere percorsi <strong>di</strong> educazione alla citta<strong>di</strong>nanza che permettano a ciascun citta<strong>di</strong>no<strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare un membro attivo della società prendendo coscienza <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritti e doveri. Favorire il protagonismo giovanile, in particolare attraverso la creazione el’implementazione <strong>di</strong> centri aggregativi, anche sperimentando forme <strong>di</strong> apertura dellescuole in orario pomeri<strong>di</strong>ano e serale, e la promozione <strong>di</strong> attività extrascolastiche (ades. il teatro tra i più giovani, ecc.). Prevenire forme <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio tra gli anziani rafforzando i servizi <strong>di</strong> domiciliarità.Migliorare la rete <strong>di</strong> telecomunicazioni (ADSL, telefonia fissa e mobile) soprattutto neicentri dell’Alta Valle.Le azioni in<strong>di</strong>viduate costituiscono un’opportunità per gli attori coinvolti (amministrazioni,servizi sociosanitari e associazioni) per riflettere sul proprio ruolo nei confronti dei problemiemersi e per avviare un processo <strong>di</strong> confronto e <strong>di</strong> azione comune finalizzato all’introduzionedella centralità della salute in tutti gli ambiti <strong>di</strong> programmazione locale (Assessorati,Laboratorio Locale <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, Comitato dei Sindaci, Piani <strong>di</strong> Zona, ecc.).23


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 20103. Tavolo tematico “Alimentazione, sport e stili <strong>di</strong> vita”3.1 Problematiche emerseIn fase <strong>di</strong> costruzione del Profilo, sia dall’ascolto degli amministratori che da quello dei citta<strong>di</strong>nicompetenti, è emersa una preoccupazione <strong>di</strong>ffusa rispetto all’adozione, da parte <strong>di</strong> giovani eadulti, <strong>di</strong> stili <strong>di</strong> vita non salutari. Nella scheda successiva, per ogni tema emerso, vengonosintetizzati i principali aspetti critici evidenziati dai partecipanti, sui quali successivamente si èconcentrato il lavoro del tavolo tematico.ALIMENTAZIONEAspetti del problema:- persistenza, in positivo, <strong>di</strong> abitu<strong>di</strong>ni alimentari legate alla cucina tra<strong>di</strong>zionale e alconsumo <strong>di</strong> prodotti genuini- incremento <strong>di</strong> stili <strong>di</strong> alimentazione scorretti, legati prevalentemente al consumo <strong>di</strong>prodotti industriali- <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> problemi <strong>di</strong> sovrappeso e obesità soprattutto tra i bambini.Orientamenti/obiettivi emersi:• aumentare l’utilizzo <strong>di</strong> alimenti sani nei menu delle mense scolastiche• contrastare i modelli <strong>di</strong> consumo veicolati dai mezzi <strong>di</strong> comunicazione• sensibilizzare la citta<strong>di</strong>nanza (giovani e adulti) all'adozione <strong>di</strong> stili <strong>di</strong> consumo sani.ATTIVITÀ FISICAAspetti del problema:- crescenti carenze a livello motorio tra i bambini- scarsità <strong>di</strong> risorse destinate al sostegno degli sport “minori”- agonismo “negativo” soprattutto tra i più giovani.Orientamenti/obiettivi emersi:• salvaguardare l'aspetto educativo dello sport/contrastare uno spirito eccessivamenteagonistico e competitivo tra i ragazzi• <strong>di</strong>versificare l'attività fisica• favorire la collaborazione tra scuole e associazioni sportive per la promozione deglisport “minori”• promuovere l'attività fisica all'aperto, sfruttando strumenti e risorse che esistono alivello locale.ALCOL, FUMO E DROGHEAspetti del problema:- <strong>di</strong>ffusione dell’alcolismo nell'alta valle e nelle borgate isolate, in relazione a solitu<strong>di</strong>ne e<strong>di</strong>sagio- <strong>di</strong>fficoltà dei servizi per le <strong>di</strong>pendenze ad attrarre donne e citta<strong>di</strong>ni immigrati, gravatimaggiormente dal peso dello stigma sociale- <strong>di</strong>ffusione tra i giovani <strong>di</strong> uno stile <strong>di</strong> <strong>di</strong>vertimento più improntato alla ricerca dellosballo che allo stare insieme- rilevanza consumo <strong>di</strong> droghe in alcune realtà (Busca, <strong>Dronero</strong>)- scarsa attenzione da parte delle famiglie nella prevenzione all'uso <strong>di</strong> sostanze.Orientamenti/obiettivi emersi:• rafforzare gli interventi <strong>di</strong> sensibilizzazione e prevenzione al consumo <strong>di</strong> alcolsoprattutto nei centri periferici• intervenire sul <strong>di</strong>alogo intergenerazionale, al fine <strong>di</strong> avvicinare i genitori ai figli eincentivare azioni <strong>di</strong> prevenzione da parte delle famiglie.24


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 20103.2 Mappa delle risorse esistentiLa mappatura delle risorse, emersa nell’ambito del tavolo tematico, non è da intendersi esaustiva <strong>di</strong> tutte le risorse presenti sul territorio, marappresenta solo una prima ricognizione elaborata sulla base delle informazioni fornite dai partecipanti.RISORSA DESCRIZIONE DESTINATARI SOGGETTIO/I PROMOTOREAlimentazione e stili <strong>di</strong> consumo sostenibiliMonitoraggio mense scolasticheI genitori incontrano perio<strong>di</strong>camentei rappresentanti della <strong>di</strong>tta chegestisce la mensa scolastica dei treor<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> scuola (materna,elementare, me<strong>di</strong>a). A turno, igenitori pranzano nelle mensa esono chiamati a compilare unascheda <strong>di</strong> valutazione appositamentestu<strong>di</strong>ata dalla Commissione Mensa.L’obiettivo <strong>di</strong> questa iniziativa è, daun lato, informare le famiglie sullaqualità dei servizi scolastici,dall’altro, invitarle a organizzare ipasti a casa coerentemente conquelli proposti a scuola.StudentiComune <strong>di</strong> Caraglio, IstitutoComprensivo CaraglioFormazione docenti, seminaritematiciPercorso <strong>di</strong> formazione strutturato inmoduli tematici <strong>di</strong> 3 ore ciascuno,finalizzato a dare informazioni estrumenti per progettare e realizzareinterventi a scuola. Il percorsoconsente <strong>di</strong> definire una traccia <strong>di</strong>lavoro stabile interistituzionale,aggregando intorno a temi concretiresponsabilità, competenze,strumenti, risorse educative.Docenti scuole ogni or<strong>di</strong>ne e grado<strong>ASL</strong> <strong>CN1</strong> (Serv. Educazione sanitariain collaborazione con Dipendenze,Consultori, SISP, SIAN, SPrAL,Veterinario,…)La merenda dell’intervalloPer lo spuntino <strong>di</strong> metà mattina lascuola propone la frutta anzichémeren<strong>di</strong>ne o focacce.Alunni della scuola dell’infanzia e delleprime classi della scuola primariaIstituto Comprensivo Caraglio25


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 2010RISORSA DESCRIZIONE DESTINATARI SOGGETTIO/I PROMOTOREProgetto “Acquaticità”L’obiettivo è quello <strong>di</strong> utilizzarel’acqua come elemento <strong>di</strong> per séterapeutico e quando possibile (inrelazione alle capacità <strong>di</strong> ognuno)impostare una vera e propria attivitàsportiva (non agonistica). Conl’ausilio <strong>di</strong> un istruttore e la presenzain acqua degli operatori si avviano iragazzi alla pratica del nuoto,portandoli ad acquisire le capacitànecessarie per un movimento il piùpossibile autonomo in acqua. Agliindubbi vantaggi che tale attivitàporta in termini <strong>di</strong> benessere fisico,si aggiungono la consapevolezza e lagratificazione psicologica datadall’acquisizione <strong>di</strong> nuove ecomplesse capacità.Persone inserite nelle strutturesemiresidenziali per <strong>di</strong>sabili (RAF <strong>di</strong> TipoA) e dei soggetti in carico al Servizio <strong>di</strong>Educativa TerritorialeConsorzio per i Servizi SocioAssistenziali delle Valli Grana e Maira,strutture semiresidenziali per <strong>di</strong>sabiligestite dal Consorzio stesso, Ass.Sportiva Dilettantistica “Val Mairapiscine”, Cooperativa Sociale Onlus“Azzurra”Scuola <strong>di</strong> sci per <strong>di</strong>versamente abiliTale attività mette in gioco, per ipartecipanti, capacità sia fisiche checognitive. Dal punto <strong>di</strong> vista fisico ivantaggi sono molteplici dalmomento che vengono utilizzatipraticamente tutti i muscoli delcorpo. Inoltre l’attività all’ariaaperta, in ambienti molto belli dalpunto <strong>di</strong> vista paesaggistico,costituisce un’ulteriore ricadutapositiva a livello personale deisoggetti coinvolti. Si garantisceinoltre alla persona <strong>di</strong>versamenteabile la possibilità <strong>di</strong> vivereun’esperienza <strong>di</strong> “normalità” nellapratica <strong>di</strong> un’attività comune a moltepersone.Soggetti inseriti in due strutturesemiresidenziali per <strong>di</strong>sabili (RAF <strong>di</strong> TipoA)Consorzio per i Servizi SocioAssistenziali delle Valli Grana e Maira,due strutture semiresidenziali per<strong>di</strong>sabili gestite dal Consorzio stesso,A.S.D. “Valle Stura Sport”, LyonsClub, Centro Sci <strong>di</strong> Fondo <strong>di</strong> Festionahttp://www.festiona.com27


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 2010RISORSA DESCRIZIONE DESTINATARI SOGGETTIO/I PROMOTOREProgetto “Riabilitazione equestre”Il rapporto che si instaura tra ilpaziente e il cavallo, secondo unprogramma terapeutico specifico,determina un miglioramento dellasua autonomia. L’effetto terapeuticodella riabilitazione equestre si basasul particolare rapporto <strong>di</strong>alettico chesi instaura tra il soggetto e il cavallo,fondato su un linguaggioprettamente motorio, ricco <strong>di</strong>sensazioni piacevoli e rassicuranti,estremamente coinvolgenti.Soggetti inseriti nelle strutturesemiresidenziali per <strong>di</strong>sabili (RAF <strong>di</strong> TipoA)Consorzio per i Servizi SocioAssistenziali delle Valli Grana e Maira,strutture semiresidenziali per <strong>di</strong>sabiligestite dal Consorzio stessoGiornata dello sportLa formazione professionale noncomprende attività <strong>di</strong> educazionefisica. Al fine <strong>di</strong> sensibilizzare glistudenti all’importanza dello sport,ogni anno viene organizzata unagiornata <strong>di</strong> pratica sportiva.StudentiAFP (<strong>Dronero</strong>, Cuneo e Verzuolo)Educazione e sport <strong>di</strong> combattimentoL’iniziativa intende favorire lasocializzazione e l’integrazione deibambini nella classe, educare adagire e interagire secondo le regole,verificare e consolidare schemimotori e sviluppare capacitàcoor<strong>di</strong>native.Alunni della scuola dell’infanzia (4-5anni) e della scuola primaria (6-7 anni)Associazione Sportiva DilettantisticaJudo Valle MairaFeet WalkingFeet walking e stretching sui sentieripanoramici immersi nella natura delComune <strong>di</strong> Montemale <strong>di</strong> Cuneo.Uomini e donne da 14 a 70 anniComune <strong>di</strong> Montemale <strong>di</strong> Cuneo28


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 2010RISORSA DESCRIZIONE DESTINATARI SOGGETTIO/I PROMOTORE<strong>Piano</strong> Locale delle DipendenzeStrumento <strong>di</strong> programmazionesanitaria finalizzato a renderesinergiche le azioni nell’ambito delle<strong>di</strong>pendenze.Servizi sanitari, enti locali e comunitàLocale<strong>ASL</strong> <strong>CN1</strong> (Dip. Dipendenze) ed EntiLocaliGovernance<strong>Piano</strong> Locale della PrevenzioneStrumento <strong>di</strong> programmazionesanitaria finalizzato a renderesinergiche le azioni <strong>di</strong> prevenzione.Servizi sanitari, enti locali e comunitàLocale<strong>ASL</strong> <strong>CN1</strong>31


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 20103.3 Azioni prioritarieNei lavori <strong>di</strong> gruppo sono emerse numerose idee circa le possibili azioni/misure daimplementare per affrontare le criticità rilevate nell’ambito <strong>di</strong> alimentazione, attività fisica estili <strong>di</strong> vita. Le proposte avanzate dai partecipanti possono essere così raggruppate esintetizzate: Azioni e misure a favore <strong>di</strong> alimentazione e stili <strong>di</strong> consumo sostenibili- stimolare la costituzione <strong>di</strong> gruppi <strong>di</strong> aiuto/sostegno su alimentazione/attività fisica (ades. “<strong>di</strong>magrire insieme”)- pre<strong>di</strong>sporre un locale <strong>di</strong> comunità pubblico, ossia non legato ad associazioni connotate(es. parrocchie) dove le persone possano organizzare incontri <strong>di</strong> cucina o su attività<strong>di</strong>verse- formare i formatori (insegnanti) su temi come alimentazione/sport/uso <strong>di</strong> sostanze conmodalità attiva (es. pranzo nel bosco)- sensibilizzare alla coltivazione dell’orto, anche attraverso la messa a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> orticomunali- favorire la presenza <strong>di</strong> cibi locali nelle mense pubbliche- eliminare i <strong>di</strong>stributori <strong>di</strong> alimenti confezionati nelle scuole- mantenere le mense interne nelle scuole e nelle case <strong>di</strong> riposo- sensibilizzazione all’adozione <strong>di</strong> stili <strong>di</strong> vita e consumo sostenibili. Azioni e misure volte a favorire l’attività fisica- monitorare il Bilancio <strong>di</strong> salute realizzato dai Pe<strong>di</strong>atri <strong>di</strong> libera scelta- promuovere convenzioni con strutture sportive a favore <strong>di</strong> anziani, studenti, <strong>di</strong>sabili- aumentare le piste per camminate sulla neve nelle valli del <strong>Distretto</strong>- promuovere camminate e attività sportive legate al territorio, anche con usciteorganizzate- aumentare le risorse economiche per lo sport- organizzare iniziative formative per allenatori sportivi, che de<strong>di</strong>chino particolareattenzione ai danni che lo sport può provocare- stimolare gli insegnanti <strong>di</strong> educazione fisica ad affrontare in ambito scolastico i temidell’alimentazione e della salute legati allo sport- potenziare l’attività fisica a scuola, anche negli istituti professionali, con giornatede<strong>di</strong>cate (es. corsa campestre, giornata del movimento, i sentieri occitani, ecc.)- dare la possibilità agli studenti <strong>di</strong> sperimentare sport <strong>di</strong>versi- organizzare campeggi in quota per ragazzi (es. Passi in Libertà)- promuovere la nascita <strong>di</strong> piste ciclabili (utilizzo strade parallele alle strade). Azioni e misure per la prevenzione e il contrasto <strong>di</strong> alcol fumo e droghe- sensibilizzare operatori a vario titolo a contatto con i giovani, ma anche gestori <strong>di</strong> locali,sulla prevenzione delle <strong>di</strong>pendenze. Azioni e misure <strong>di</strong> governance- integrare le numerose proposte che il territorio offre e promuovere una maggiorepubblicizzazione- pubblicizzare l’esistenza degli Sportelli per adulti (genitori/insegnanti) già avviati epromuovere una maggiore collaborazione tra <strong>ASL</strong> <strong>CN1</strong> e altri soggetti (scuole,consorzio, amministrazioni, associazioni, ecc.)- sostenere con più forza il ruolo delle associazioni nella vita comunitaria.32


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 2010Le misure/azioni maggiormente votate dai partecipanti sono state:Realizzare una maggiore integrazione tra piste ciclabili e la loro messa in sicurezza.Favorire iniziative <strong>di</strong> attività fisica all’aperto (giornate in montagna) rivolte a famigliecon bambini e creare occasioni sportive per la famiglia (ad es. Compagnia del buoncammino, CAI).Sensibilizzare le famiglie rispetto ai benefici dell’attività fisica (<strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> materialeinformativo, incontri, ecc.).Organizzare corsi informativi su alimentazione corretta, anche con attività pratiche,rivolti a:- genitori <strong>di</strong> bambini che frequentano la mensa scolastica, per un’alimentazionecorretta sia a casa sia a scuola (prevedere anche attività <strong>di</strong> monitoraggio);- bambini/ragazzi, includendo i temi del consumo, della solidarietà e della spesa;- me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina generale, per rafforzare l’uso delle schede <strong>di</strong> monitoraggio(già <strong>di</strong>sponibili).Favorire il lavoro in rete tra comuni, enti e associazioni, migliorando la comunicazione econ<strong>di</strong>videndo le buone prassi.Implementare i percorsi <strong>di</strong> peer education sulla prevenzione delle <strong>di</strong>pendenze da alcol eda sostanze psicoattive.33


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 20104. Tavolo tematico “Mobilità”4.1 Problematiche emerseI materiali qui sintetizzati derivano dal focus group e dal tavolo tematico realizzati nell’ambitodel Progetto Multicentrico Regionale 2008-2009 “Promozione <strong>di</strong> comportamenti liberi dall’alcolper la prevenzione degli incidenti stradali”, finalizzato a promuovere azioni in<strong>di</strong>viduali,organizzative e politiche favorevoli alla sicurezza stradale e alla prevenzione degli incidentistradali.Durante il tavolo tematico, tenutosi il 27 ottobre 2009, citta<strong>di</strong>ni, amministratori e tecnici dei<strong>di</strong>stretti <strong>di</strong> Cuneo, Borgo San Dalmazzo e <strong>Dronero</strong> hanno fornito in<strong>di</strong>cazioni e proposte percontrastare i problemi e le criticità emersi nel precedente focus group, riassunti nella tabellaseguente.I contenuti <strong>di</strong> questo capitolo sono relativi ai tre <strong>di</strong>stretti sopra menzionati.USO ECCESSIVO DELL’AUTO / SCARSO UTILIZZO DI MEZZI ALTERNATIVIAspetti del problema:- uso spropositato dell’automobile a scapito <strong>di</strong> stili <strong>di</strong> mobilità alternativi- carenze nelle infrastrutture- viabilità alternativa inadeguata.Orientamenti/obiettivi emersi:• promuovere l’adozione <strong>di</strong> stili <strong>di</strong> mobilità alternativi (spostamenti a pie<strong>di</strong>, in bicicletta,con i mezzi pubblici)• realizzare adeguamenti strutturali (piste ciclabili, marciapie<strong>di</strong>)• migliorare la funzionalità della rete dei trasporti pubblici.MANCATO RISPETTO DELLE REGOLEAspetti del problema:- mancata conoscenza delle norme- normalizzazione delle violazioni- errata percezione del rischiocarenza dei controlli.Orientamenti/obiettivi emersi:• informare la popolazione sui cambiamenti introdotti• educare al rispetto delle regole• promuovere una corretta percezione del rischio• aumentare i controlli.34


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 20104.2 Mappa delle risorse esistentiRISORSA DESCRIZIONE DESTINATARI SOGGETTO/I PROMOTORE/IUso eccessivo dell’automobile/scarso utilizzo dei mezzi alternativi“Ti MUOVI ”Kit per prevenzione sicurezzastradale e mobilità alternativa.Allievi e studenti dalle elementari allesuperiori, insegnanti, genitoriRegione Piemonte, SIPSIVI, PoliziaLocale, Politecnico <strong>di</strong> Torinohttp://web20.managed196.erverclienti.comPiani <strong>di</strong> prevenzione obesità(promozione attività motoria)Sostegno alla progettazione da partedei decisori locali <strong>di</strong> iniziative <strong>di</strong>promozione dell’attività motoria(ricognizione progetti).Decisori locali<strong>ASL</strong> <strong>CN1</strong><strong>Piano</strong> Provinciale della SicurezzaStradaleMonitoraggio e stu<strong>di</strong> perimplementare la sicurezza stradale.Citta<strong>di</strong>niSoggetti istituzionali e volontariatoBus a ChiamataPrenotazione <strong>di</strong> corse per gruppi <strong>di</strong>utenza con servizi personalizzati.Citta<strong>di</strong>ni che vivono in luoghi isolati Comune <strong>di</strong> Cuneo e Comune <strong>di</strong>CervascaBus-navetta per <strong>di</strong>scoteche In avvio. Giovani nel tempo libero Provincia <strong>di</strong> CuneoMancato rispetto delle regole“Guido sobrio”Campagna per il contrasto dellaguida in stato <strong>di</strong> ebbrezza.Coman<strong>di</strong> <strong>di</strong> Polizia Locale e citta<strong>di</strong>niRegione Piemonte – Polizia Locale“Viaggio allacciato”Campagna per la promozionedell’utilizzo dei sistemi <strong>di</strong> protezione.Coman<strong>di</strong> <strong>di</strong> Polizia Locale e citta<strong>di</strong>niRegione Piemonte – Polizia Locale“Guido informato”Campagna per la prevenzionedell’uso <strong>di</strong> sostanze psicoattive allaguida.Coman<strong>di</strong> <strong>di</strong> Polizia Locale e citta<strong>di</strong>niRegione Piemonte – Polizia LocaleTavolo Prefettura <strong>di</strong> CuneoInterventi informativi nelle scuolesulla normativa rispetto a<strong>di</strong>pendenze e co<strong>di</strong>ce della strada.Elaborazione <strong>di</strong> un vademecum.Insegnanti Prefettura, ALS <strong>CN1</strong>/Dip.Dipendenze, Polizia stradale,Carabinieri35


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 2010RISORSA DESCRIZIONE DESTINATARI SOGGETTO/I PROMOTORE/I“Sicuri per la scelta. Muoversi conintelligenza”Kit <strong>di</strong> strumenti informativi per lasicurezza stradale e orientamentoalla mobilità sostenibile.Citta<strong>di</strong>ni 0-18 anniFondazione CRC – <strong>ASL</strong> <strong>CN1</strong>Genitori +Progetto <strong>di</strong> comunicazione einformazione centrato su 7 azioni,tra cui la promozione dell’uso delseggiolino in automobile.Genitori che transitano per il“percorso nascita”: ospedale,consultori, servizi vaccinali,pe<strong>di</strong>atri,…<strong>ASL</strong> <strong>CN1</strong>Operatori del percorso nascitaProgetto BIP BIP - prevenzionetrauma cranicoProgetto <strong>di</strong> prevenzione del rischio <strong>di</strong>trauma cranico attraverso l’utilizzo <strong>di</strong>materiali e strumenti <strong>di</strong>datticiampiamente consolidati.Studenti delle scuole coinvolteAssociazione BIP BIP – <strong>ASL</strong> <strong>CN1</strong>Interventi <strong>di</strong> polizia municipaleAgenti <strong>di</strong> polizia municipale conl’aiuto <strong>di</strong> volontari sorvegliano iltraffico in prossimità degli e<strong>di</strong>ficiscolastici negli orari <strong>di</strong> entrata euscita degli alunni.Alunni della scuola primaria e lefamiglieComune <strong>di</strong> Bernezzo<strong>Piano</strong> Locale delle DipendenzeFon<strong>di</strong> destinati agli Enti locali perazioni <strong>di</strong> prevenzione primaria.Enti locali<strong>ASL</strong> <strong>CN1</strong>/Dip. Dipendenze ed entilocali36


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 20104.3 Azioni prioritarieNell’ambito del tavolo sono emerse numerose idee circa le possibili azioni/misure daimplementare per affrontare le criticità rilevate nell’ambito della mobilità. I lavori <strong>di</strong> gruppo,non essendo stati condotti secondo la metodologia del Nominal Group, che ha caratterizzato idue precedenti Tavoli tematici, non hanno prodotto l’in<strong>di</strong>viduazione delle priorità da assegnarea una lista <strong>di</strong> misure/azioni, bensì una raccolta <strong>di</strong> proposte in merito al tema prescelto, chepossono essere così raggruppate e sintetizzate: Azioni e misure a favore dell’adozione <strong>di</strong> stili <strong>di</strong> mobilità sostenibili- adottare azioni <strong>di</strong> marketing sociale per promuovere l’uso della bicicletta- controllare e limitare l’accesso delle automobili nelle aree degli e<strong>di</strong>fici scolastici: adesempio, mezz’ora prima e mezz’ora dopo l’apertura e la chiusura delle scuole- rendere più efficace il “Contributo Titoli Viaggio” a favore <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> enti pubblici- progettare itinerari pedonali lontano dalle strade principali 2- destinare maggiori risorse alle scuole per implementare progetti educativi e <strong>di</strong>prevenzione sul tema- implementare progetti <strong>di</strong> educazione e <strong>di</strong> prevenzione mirati agli adulti. Azioni e misure per gli adeguamenti strutturali- tenere conto delle infrastrutture <strong>di</strong> trasporto nella pianificazione urbanistica- aumentare gli investimenti per il trasporto pubblico- monitorare nel tempo l’uso della bicicletta, sia privata che pubblica, attraversol’elaborazione <strong>di</strong> un progetto generale che preveda una verifica nel tempo dell’efficacia,tenendo conto <strong>di</strong>: a) parcheggi per le biciclette; b) verifica dello stato delle piste ciclabili(la scorrevolezza può essere misurata con un punteggio costruito con parametrispecifici, come ad esempio il numero <strong>di</strong> gra<strong>di</strong>ni per km.). Azioni e misure per il miglioramento della funzionalità della rete dei trasportipubblici- integrare maggiormente i percorsi dei mezzi <strong>di</strong> trasporto pubblico- unificare il sistema <strong>di</strong> pagamento dei trasporti pubblici- semplificare le informazioni sugli orari e le tratte del sistema dei trasporti pubblici- proporre nelle se<strong>di</strong> opportune la revisione del contributo chilometrico da investire neltrasporto pubblico, attualmente inferiore a quello <strong>di</strong> altre province. Azioni e misure per aumentare il rispetto delle regole- informare il citta<strong>di</strong>no sui cambiamenti intervenuti nel Co<strong>di</strong>ce della strada attraversonewsletter informative o altri strumenti- inserire nei corsi <strong>di</strong> educazione alla sicurezza stradale o <strong>di</strong> guida anche l’aspettonormativo- consolidare i progetti <strong>di</strong> prevenzione, mettendo a <strong>di</strong>sposizione un numero maggiore <strong>di</strong>operatori e/o <strong>di</strong> ore de<strong>di</strong>cate a questi temi. Azioni <strong>di</strong> governance- ottenere un maggiore riconoscimento delle iniziative avviate da parte degli enti locali edei servizi sociosanitari- rendere organiche le iniziative in essere evitando <strong>di</strong> moltiplicare i tavoli istituzionali- promuovere azioni coor<strong>di</strong>nate e sinergiche tra Amministrazioni, Associazioni, <strong>ASL</strong> eScuole anche al fine <strong>di</strong> accedere a finanziamenti specifici- incrementare il coinvolgimento dei genitori anche attraverso gli enti locali e associazionidel territorio (per es. MOIGE).2 L’inquinamento ambientale cala in maniera esponenziale man mano che ci si allontana dal veicolo.Percorso casa-scuola, casa-ufficio in strade laterali (si veda ad es. lo stu<strong>di</strong>o francese:http://www.airparif.asso.fr/airparif/<strong>pdf</strong>/Rvelo_20090217.<strong>pdf</strong>)37


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 20105. Dal Profilo al <strong>Piano</strong>: spunti per la progettazioneL’intero percorso del PePS rappresenta uno strumento <strong>di</strong> democrazia partecipata attraverso ilquale gli amministratori, anziché provvedere a elaborare e fornire autonomamente soluzioni aiproblemi che possono avere un impatto sulla salute della comunità, si impegnano a ricercaresoluzioni attraverso il coinvolgimento <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> attori del territorio che hanno ruoli,conoscenze o esperienze tali da rendere significativo il loro contributo.Il Profilo <strong>di</strong> salute ha permesso <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare nell’ambito dei determinanti <strong>di</strong> salute - queifattori che influenzano e determinano la salute e il benessere degli in<strong>di</strong>vidui - i principaliproblemi del <strong>Distretto</strong>, mentre attraverso i Tavoli tematici amministratori, tecnici e citta<strong>di</strong>nihanno espresso proposte <strong>di</strong> politiche per la salute nell’ambito delle quali sono state in<strong>di</strong>viduatele azioni prioritarie per il territorio da inserire nel <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> salute.Nelle seguenti tabelle, per ogni ambito tematico, vengono riportate in sintesi tali proposte chesono state <strong>di</strong>scusse dagli amministratori e dai tecnici nell’ambito del Laboratorio Locale <strong>di</strong><strong>Salute</strong>. Le ipotesi progettuali sono invece le azioni, più o meno concrete, che - sulla base delleproposte elaborate nei Tavoli, delle proprie competenze e delle risorse a <strong>di</strong>sposizione - ilLaboratorio Locale <strong>di</strong> <strong>Salute</strong> ritiene importante realizzare e sulle quali gli amministratori e itecnici si impegnano a lavorare nel prossimo futuro, anche coinvolgendo i citta<strong>di</strong>ni competenti.38


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 20105.1 Integrazione socialePROBLEMI RILEVATI AZIONI PROPOSTE PRIORITA’ INDIVIDUATE RISORSE E SOGGETTI IPOTESI PROGETTUALIIMMIGRATI- crescenti <strong>di</strong>fficoltànell’accesso al lavoroe all’abitazione- <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong>integrazione inambito scolastico enelle struttureaggregative- <strong>di</strong>fficoltà linguistiche- promuovere uno sportellopsicologico al <strong>di</strong> fuori del contestoscolastico per famiglie in <strong>di</strong>fficoltà (inparticolare immigrate)- inserire la figura del me<strong>di</strong>atoreculturale all’interno dello sportellounico promosso dall’<strong>ASL</strong> <strong>CN1</strong>- promuovere tornei sportivi tra igiovani con attenzione particolare alcoinvolgimento dei giovani <strong>di</strong> origineimmigrata- promuovere sul territorio eventiaggregativi <strong>di</strong> carattere interculturale(Festa dei popoli, festival musicali, …)- avvicinare i citta<strong>di</strong>ni italiani alle<strong>di</strong>verse culture anche e soprattuttoattraverso corsi <strong>di</strong> lingua (es: corsi<strong>di</strong> lingua araba)- rafforzare la formazione degliinsegnanti sui meto<strong>di</strong> <strong>di</strong>insegnamento dell’Italiano come L2- coinvolgere i nuovi citta<strong>di</strong>ni nella vitacomunitariaPromuovere percorsi <strong>di</strong> educazionealla citta<strong>di</strong>nanza che permettano aciascun citta<strong>di</strong>no <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare unmembro attivo della società prendendocoscienza <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritti e doveri Fon<strong>di</strong> per il <strong>di</strong>ritto allo stu<strong>di</strong>o(Associazione Don Rossa Onlus) Me<strong>di</strong>azione culturale (Consorzioper i Servizi Socio Assistenzialidelle Valli Grana e Maira) Riqualificazione Assistentifamiliari (Consorzio, Azienda <strong>di</strong>formazione Professionale,Associazioni Voci del mondo,Centro per l’Impiego e <strong>ASL</strong> <strong>CN1</strong><strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong>) Corsi <strong>di</strong> alfabetizzazione <strong>di</strong>italiano come Lingua Seconda(Associazione Voci del mondo,volontari Agenzia <strong>di</strong> FormazioneProfessionale <strong>Dronero</strong>) Corsi <strong>di</strong> alfabetizzazione <strong>di</strong>italiano come Lingua Seconda(Istituto Comprensivo <strong>di</strong> Busca,Regione Piemonte, MIUR) Corsi <strong>di</strong> alfabetizzazione inlingua inglese (IstitutoComprensivo <strong>di</strong> Busca) “Scuola delle mamme”(Direzione Didattica <strong>Dronero</strong>,Regione Piemonte) Momenti <strong>di</strong> aggregazione(Associazione Voci del mondo)Inserire la figura delme<strong>di</strong>atore culturalepresso lo sportellounico dell’<strong>ASL</strong> <strong>CN1</strong> insinergia con il servizioISI (Informazione<strong>Salute</strong> Immigrati)Rafforzare iniziative <strong>di</strong>alfabetizzazione e corsi<strong>di</strong> lingua per italiani estranieriRafforzare laformazione degliinsegnanti su italianoL2Promuovere percorsi <strong>di</strong>citta<strong>di</strong>nanza attivaPromuovere iniziative<strong>di</strong> coinvolgimento deicitta<strong>di</strong>ni immigrati(eventi sportivi,culturali, aggregativi,ecc.) Dibattiti culturali (AssociazioneVoci del mondo) Corsi <strong>di</strong> cucito e ricamo(Associazione Voci del mondo) …39


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 2010PROBLEMI RILEVATI AZIONI PROPOSTE PRIORITA’ INDIVIDUATE RISORSE E SOGGETTI IPOTESI PROGETTUALIGIOVANI- scarso livello <strong>di</strong>adesione a iniziativepensate dagli adultiper i giovani- <strong>di</strong>fficoltà crescenti <strong>di</strong>tipo educativo nellagestione deglistudenti inseriti inpercorsi <strong>di</strong>formazioneprofessionale- favorire la nascita <strong>di</strong> punti <strong>di</strong> ascoltonelle scuole secondarie <strong>di</strong> I gradocoor<strong>di</strong>nati da educatori e finalizzatiall’ascolto dei ragazzi e al sostegnodelle famiglie in <strong>di</strong>fficoltà- promuovere la formazione sullarelazione e sul <strong>di</strong>sagio rivolta agliinsegnanti delle scuole me<strong>di</strong>e inferiorie ai genitori- promuovere uno sportello“itinerante” rivolto ai giovani- favorire la nascita <strong>di</strong> centriaggregativi per i giovani- favorire l’accessibilità dellestrutture pubbliche allacitta<strong>di</strong>nanza, e in particolare aigiovani, per scopi associativi eaggregativi; anche attraverso forme <strong>di</strong>convenzione tra associazioni eamministrazioni locali- creare studentati nei centri <strong>di</strong><strong>Dronero</strong> e Cuneo che possanoospitare gli studenti delle Valli chefrequentano gli istituti superiori- incentivare il volontariato e lapartecipazione dei giovani alla vitacomunitaria attraverso un maggiorecoinvolgimento nei processi <strong>di</strong>decisione pubblici (comitati <strong>di</strong>quartiere, associazioni, consultegiovanili, ecc.)- avvicinare i giovani al tema dellapolitica attraverso iniziative <strong>di</strong>sensibilizzazione nelle scuole condottida personale esterno- inserire le quote giovani nelle listeelettorali- aumentare l’attenzione da partePromuovere percorsi <strong>di</strong> educazionealla citta<strong>di</strong>nanza che permettano aciascun citta<strong>di</strong>no <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare unmembro attivo della società prendendocoscienza <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritti e doveriFavorire il protagonismo giovanile, inparticolare attraverso la creazione el’implementazione <strong>di</strong> centriaggregativi, anche sperimentandoforme <strong>di</strong> apertura delle scuole in orariopomeri<strong>di</strong>ano e serale, e la promozione<strong>di</strong> attività extrascolastiche (ad es. ilteatro tra i più giovani, ecc.) Iniziative <strong>di</strong> contrasto alla<strong>di</strong>spersione scolastica (AFP<strong>Dronero</strong> - Sede <strong>di</strong> Verzuolo,Insegnanti dell’Istituto, RegionePiemonte) Tutoraggio allievi (MaestranzeAFP e corpo docenti) Conseguimento Diploma terzame<strong>di</strong>a (Istituto Comprensivo,AFP, Centro TerritorialePermanente) Lapis – Laboratori Scuola-Formazione (IstitutoComprensivo, AFP, CentroTerritoriale Permanente) Trasporto scolastico (Comune <strong>di</strong>Castelmagno e Comunità ValleGrana) Dotazione <strong>di</strong> tecnologiainformatica (Comune <strong>di</strong>Castelmagno) Centro giovani Comunale “I care”(Comune <strong>di</strong> Cervasca,Cooperativa Jim Bandana) Gruppo giovani del Comune <strong>di</strong>Cervasca (Comune <strong>di</strong> Cervasca) Società polisportiva Valle Maira(Comune <strong>di</strong> Roccabruna , CentroSportivo Valle Maira e Grana SPA) Doposcuola e attività lu<strong>di</strong>che(Comune <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> con lapartecipazione attiva dellaParrocchia e con la Collaborazionedei Comuni <strong>di</strong> Roccabruna e VillarSan Costanzo) Centro Aggregativo Spazio 6(Comune <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> e Parrocchia)Favorire la nascita <strong>di</strong>centri aggregativi pergiovaniIstituire studentati a<strong>Dronero</strong> e Cuneo perospitare gli studentiresidenti in vallePromuovere percorsi<strong>di</strong> educazione allacitta<strong>di</strong>nanza con ilcoinvolgimento attivodei giovaniPromuovere iniziative<strong>di</strong> formazione allapartecipazione e allapoliticaSperimentare forme<strong>di</strong> apertura dellescuole o <strong>di</strong> altri luoghipubblici come luoghi<strong>di</strong> aggregazione per igiovaniAprire punti <strong>di</strong> ascoltonelle scuole perragazzi e genitori e<strong>di</strong>ffondereinformazioni suiservizi già attiviRealizzare iniziative<strong>di</strong> formazione su40


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 2010della politica alle proposte deigiovani- facilitare tra i giovani l’espressionedelle abilità e l’organizzazione <strong>di</strong>eventi promossi dai giovani per igiovani- realizzare azioni <strong>di</strong> orientamentoscolastico sulla base delle realiesigenze della realtà produttiva locale- prevenire episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> devianzaall’interno e nei pressi dei locali dellosvago attraverso misure <strong>di</strong> controllo(videosorveglianza), ma anche esoprattutto attraverso interventieducativi Volontariato giovanile (Consorzioper i Servizi Socio Assistenzialidelle Valli Grana e Maira e IstitutoComprensivo <strong>di</strong> Cervasca) Corso <strong>di</strong> musica e danza(Associazione Voci del mondo) …relazione e <strong>di</strong>sagiorivolte a insegnanti egenitoriRealizzare unosportello <strong>di</strong> ascolto“itinerante”Rafforzare leiniziative <strong>di</strong>orientamento allascelta scolastica eprofessionalePrevenire la devianzaattraverso attivitàeducative e <strong>di</strong>controllo41


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 2010PROBLEMI RILEVATI AZIONI PROPOSTE PRIORITA’ INDIVIDUATE RISORSE E SOGGETTI IPOTESI PROGETTUALIANZIANI- rischio <strong>di</strong> isolamento- scarsa presenza,soprattutto nei piccolipaesi, <strong>di</strong> centriaggregativi peranziani- <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong>coinvolgimento dellacomunità in iniziative<strong>di</strong> sostegno per lapopolazione anziana- promuovere il volontariato tra glianziani per gli anziani- stipulare convenzioni tra strutture,associazioni e Amministrazioni peravvicinare gli anziani ad attivitàsportive- implementare i servizi <strong>di</strong> trasportoper gli anziani- prevenire forme <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio tra glianziani rafforzando i servizi <strong>di</strong>domiciliarità Prevenire forme <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio tra gli anzianirafforzando i servizi <strong>di</strong> domiciliaritàAffidamento familiare (Consorzioper i Servizi Socio Assistenzialidelle Valli Grana e Maira)Casa <strong>di</strong> riposo <strong>di</strong> Cervasca(Comune <strong>di</strong> Cervasca)Casa <strong>di</strong> riposo (OspedaleSant’Antonio RSA Caraglio)Trasporto anziani (Comune <strong>di</strong>Castelmagno)Centro <strong>di</strong> incontro <strong>di</strong> Cervasca(Comune <strong>di</strong> Cervasca)Bocciofila <strong>di</strong> S.Pietro <strong>di</strong>Monterosso (Pro Loco e Comune<strong>di</strong> Monterosso Grana)Nuoto e ginnastica per la terzaetà (Centro Sportivo Valle Maira,Comune <strong>di</strong> Roccabruna, ComunitàMontana Valli Grana e Maira)Prevenire forme <strong>di</strong><strong>di</strong>sagio rafforzando ladomiciliaritàEstendere iniziative <strong>di</strong>trasporto rivolte aglianzianiPromuovere attivitàsportive <strong>di</strong>coinvolgimento deglianzianiEstendere iniziative <strong>di</strong>volontariato deglianziani per gli anzianiVolontariato ad opera <strong>di</strong> over65enni (Comune <strong>di</strong> MonterossoGrana)Volontariato della terza età(Consorzio per i Servizi SocioAssistenziali delle Valli Grana eMaira, Casa <strong>di</strong> Riposo <strong>di</strong> SanDamiano Macra, Stroppo, SanPietro Monterosso e Casa DivinaProvvidenza <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong>)…42


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 2010PROBLEMI RILEVATI AZIONI PROPOSTE PRIORITA’ INDIVIDUATE RISORSE E SOGGETTI IPOTESI PROGETTUALIACCESSO E QUALITA’ DEI SERVIZI- <strong>di</strong>fficoltànell'accessibilità aiservizi soprattutto nellezone periferiche (altavalle, borgate isolate)- carenze nella rete deitrasporti pubblici sututto il territorio- <strong>di</strong>fficoltà a sostenere icosti e a garantire lapresenza dei servizisociosanitari- progressivospopolamento dellevallate e chiusura degliesercizi commerciali- mancanza dei servizispecialistici (es: centri<strong>di</strong> ascolto peradolescenti)- rischio che i centri dellabassa valle che sistanno ripopolando<strong>di</strong>ventino centridormitorio.- incrementare l’informazione suservizi già attivi (es: sportelli <strong>di</strong>ascolto per donne)- avviare un servizio <strong>di</strong> trasportopubblico da e per l’ospedale,ambulatori, mercati- favorire il sostegno a famiglie conbambini in età <strong>di</strong> scuola materna edelementare, anche attraversol’incremento <strong>di</strong> attività <strong>di</strong>doposcuola gestite da volontari- promuovere servizi <strong>di</strong> pe<strong>di</strong>busrivolti ai minori, in collegamento conil servizio <strong>di</strong> trasporto pubblico(favorire lo spostamento a pie<strong>di</strong> tra lacasa e la fermata dell’autobus)- sensibilizzare i genitori, soprattuttonelle alte valli, ad accettare eutilizzare i servizi rivolti a minori eadolescenti- incrementare l’ affido el’affiancamento <strong>di</strong> minori, anziani e<strong>di</strong>sabili- creare uno sportello immobiliare(cerco-offro casa) che favoriscal’incontro tra domanda <strong>di</strong> abitazioni eofferta, in particolare da parte dellapopolazione immigrata, fornendoanche assistenza e informazioni su<strong>di</strong>ritti e doveri per il proprietario e perl’affittuario- migliorare la gestione del servizio <strong>di</strong>trasporto pubblico a domanda- <strong>di</strong>versificare e promuoverel’utilizzo dei locali della biblioteca,dei Centri per l’Impiego o altrispazi pubblici Migliorare la rete <strong>di</strong>telecomunicazione (ADSL, Telefoniafissa e mobile) soprattutto nei centridell’Alta ValleSportello Unico (Consorzio per iServizi Socio Assisenziali delleValli Grana e Maira e <strong>ASL</strong> <strong>CN1</strong>,<strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong>)Rete <strong>di</strong>versabili (La rete ècoor<strong>di</strong>nata dall’IC comprensivo <strong>di</strong>Cervasca è costituita dai due I.C.<strong>di</strong> Bernezzo e Cervasca e daicomuni <strong>di</strong> Bernezzo, Cervasca eVignolo)Insieme è meglio (CSAC,Consorzio SSA Valli Grana eMaira e Comunità Montana delleAlpi del mare)“Genitori si <strong>di</strong>venta” (Consorzioper i Servizi Socio Assistenzialidelle Valli Grana e Maira e <strong>ASL</strong><strong>CN1</strong>/ Dipartimento Dipendenze)S.O.S Genitori (Consorzio per iServizi Socio Assistenziali delleValli Grana e Maira, Associazione“Voci del mondo”, A.C.A.T.,Associazione Famiglie numerose)Progetto “Buon samaritano”(Consorzio per i Servizi SocioAssistenziali delle Valli Grana eMaira, Comuni <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> eRoccabruna, Associazioni <strong>di</strong>volontariato, Ente “Opere PieDroneresi”, Ditta Markas Services.r.l.)Mensa sociale (Bancoalimentare, Comune <strong>di</strong> Busca,Istituto Musicale AssociazioneVolontari dell’Annunziata eConsorzio per i Servizi SocioAssistenziali delle Valli Grana eMaira)Migliorare la rete <strong>di</strong>telecomunicazioneIstituire servizi <strong>di</strong>trasporto per luoghimirati (mercato,ospedale…)Istituire uno “sportelloimmobiliare”Migliorarel’informazione suiservizi esistenti(biblioteche, CIP…)Incrementare leattività <strong>di</strong> doposcuolaSperimentare progetti<strong>di</strong> Pe<strong>di</strong>busIncrementare la<strong>di</strong>ffusione dell’affido edell’affiancamento <strong>di</strong>minori, anziani e<strong>di</strong>sabili- migliorare la rete <strong>di</strong>Formazione Operatori SocioSanitari (Consorzio per i Servizi43


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 2010telecomunicazioni (ADSL, telefoniafissa e mobile) soprattutto nei centri<strong>di</strong> alta valleSocio Assistenziali delle ValliGrana e Maira, <strong>ASL</strong> <strong>CN1</strong> eAzienda <strong>di</strong> FormazioneProfessionale <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong>) Informafamiglie (Consorzio ValleGrana e Maira) …PROBLEMI RILEVATI AZIONI PROPOSTE PRIORITA’ INDIVIDUATE RISORSE E SOGGETTI IPOTESI PROGETTUALIGOVERNANCE- valorizzare i servizi esistenti (Centroper l’Impiego, Informagiovani, ecc.)- rafforzare la rete tra Enti pubblici,privati e associazioni Migliorare la comunicazione sullerisorse esistenti sul territorio(volontariato, servizi pubblici, …) eincrementare il lavoro <strong>di</strong> rete per evitareduplicazioni <strong>di</strong> servizi e <strong>di</strong> interventi Gruppo tecnico provincialeScuola-Sanità (Ufficio ScolasticoProvinciale, <strong>ASL</strong> <strong>CN1</strong>, <strong>ASL</strong> CN2) …Rafforzare il lavoro <strong>di</strong>rete e lacomunicazione sullerisorse esistenti Realizzare un <strong>Piano</strong> generale <strong>di</strong>attività sull’area Integrazione socialePromuovere un piano<strong>di</strong> interventi sull'areadell'Integrazionesociale (collegamentotra <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona,<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Locale <strong>di</strong>Prevenzione, ecc.)44


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 20105.2 Alimentazione, sport e stili <strong>di</strong> vitaPROBLEMI RILEVATI AZIONI PROPOSTE PRIORITA’ INDIVIDUATE RISORSE E SOGGETTI IPOTESI PROGETTUALIALIMENTAZIONE E STILI DI CONSUMO SOSTENIBILI- persistenza, in positivo,<strong>di</strong> abitu<strong>di</strong>ni alimentarilegate alla cucinatra<strong>di</strong>zionale e alconsumo <strong>di</strong> prodottigenuini- incremento <strong>di</strong> stili <strong>di</strong>alimentazione scorretti,legati prevalentementeal consumo <strong>di</strong> prodottiindustriali- <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> problemi <strong>di</strong>sovrappeso e obesitàsoprattutto tra ibambini.- stimolare la costituzione <strong>di</strong> gruppi<strong>di</strong> aiuto/sostegno sualimentazione/attività fisica (ades. “<strong>di</strong>magrire insieme”)- pre<strong>di</strong>sporre un locale <strong>di</strong> comunitàpubblico, ossia non legato adassociazioni connotate (es.parrocchie) dove le persone possanoorganizzare incontri <strong>di</strong> cucina o suattività <strong>di</strong>verse- formare i formatori (insegnanti) sutemi come alimentazione/sport/uso<strong>di</strong> sostanze con modalità attiva (es.pranzo nel bosco)- sensibilizzare alla coltivazionedell’orto, anche attraverso lamessa a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> orticomunali- favorire la presenza <strong>di</strong> cibi localinelle mense pubbliche- eliminare i <strong>di</strong>stributori <strong>di</strong> alimenticonfezionati nelle scuole- mantenere le mense interne nellescuole e nelle case <strong>di</strong> riposo- sensibilizzare all’adozione <strong>di</strong> stili <strong>di</strong>vita e <strong>di</strong> consumo sostenibili Organizzare corsi informativi sualimentazione corretta, anche conattività pratiche, rivolti a:- genitori <strong>di</strong> bambini che frequentanola mensa scolastica, perun’alimentazione corretta sia a casasia a scuola (prevedere ancheattività <strong>di</strong> monitoraggio);- bambini/ragazzi, includendo i temidel consumo, della solidarietà e dellaspesa;- me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina generale, perrafforzare l’uso delle schede <strong>di</strong>monitoraggio (già <strong>di</strong>sponibili) <strong>Piano</strong> Locale della Prevenzione(<strong>ASL</strong> <strong>CN1</strong>) Monitoraggio mense scolastiche(Comune <strong>di</strong> Caraglio, IstitutoComprensivo Caraglio) Formazione Docenti, SeminariTematici (<strong>ASL</strong> <strong>CN1</strong>/Serv.Educazione sanitaria incollaborazione con Dipendenze,Consultori, SISP, SIAN, SPrAL,Servizio Veterinario, …) La merenda dell’intervallo (IstitutoComprensivo Caraglio) Incontri sulla correttaalimentazione (AFP <strong>Dronero</strong>,Cuneo e Verzuolo) “La giusta meren<strong>di</strong>na” (AFP<strong>Dronero</strong>, Cuneo e Verzuolo,Famiglie) “La settimana della fruttanell’intervallo” (IstitutoComprensivo Busca) Educazione al consumo critico,raccolta <strong>di</strong>fferenziata ecompostaggio a scuola (IstitutoComprensivo Busca) Serate gastronomiche epromozione prodotti biologici delterritorio (Comune <strong>di</strong> Montemale <strong>di</strong>Cuneo, Proloco, AssociazioneTartuficoltori della Valle Grana,Associazione Valbio)Organizzare corsiinformativi sualimentazione correttaFormare formatori(insegnanti)Favorire la formazione<strong>di</strong> gruppi <strong>di</strong>aiuto/sostegnoall’attività fisicaPre<strong>di</strong>sporre un locale<strong>di</strong> comunità pubblicoper organizzareincontri <strong>di</strong> cucina o suattività <strong>di</strong>verseMettere a <strong>di</strong>sposizioneterreni comunali per lacoltivazione <strong>di</strong> ortiPromuoverecollaborazioni traistituzioni, mensepubbliche eimpren<strong>di</strong>tori locali alfine <strong>di</strong> favorire lapresenza <strong>di</strong> cibi locali<strong>di</strong> qualitàPrivilegiare lapresenza <strong>di</strong> alimentisani nei <strong>di</strong>stributori <strong>di</strong>alimenti nelle scuole…45


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 2010PROBLEMI RILEVATI AZIONI PROPOSTE PRIORITA’ INDIVIDUATE RISORSE E SOGGETTI IPOTESI PROGETTUALIATTIVITA’ FISICA- tra i bambini sievidenziano crescenticarenze a livellomotorio- scarsità <strong>di</strong> risorsedestinate al sostegnodegli sport “minori”- agonismo “negativo”soprattutto trai i piùgiovani- monitorare il Bilancio <strong>di</strong> saluterealizzato dai pe<strong>di</strong>atri <strong>di</strong> liberascelta- promuovere convenzioni construtture sportive a favore <strong>di</strong>anziani, studenti, <strong>di</strong>sabili- aumentare le piste percamminate sulla neve nellevalli del <strong>Distretto</strong>- promuovere camminate eattività sportive legale alterritorio, anche con usciteorganizzate- aumentare le risorseeconomiche per lo sport- organizzare iniziativeformative per allenatorisportivi, che de<strong>di</strong>chinoparticolare attenzione ai danniche lo sport può provocare- stimolare gli insegnanti <strong>di</strong>educazione fisica ad affrontarein ambito scolastico i temidell’alimentazione e dellasalute legati allo sport- potenziare l’attività fisica ascuola, anche negli istitutiprofessionali, con giornatede<strong>di</strong>cate- dare la possibilità agli studenti <strong>di</strong>sperimentare più sport- organizzare campeggi in quotaper ragazzi Realizzare maggiore integrazione trastrade ciclabili e relativa messa insicurezza Favorire iniziative <strong>di</strong> attività fisicaall’aperto (giornate in montagna)rivolte a famiglie con bambini e creareoccasioni sportive per la famiglia (ad es.Compagnia del buon cammino, CAI,…) Sensibilizzare le famiglie rispetto aibenefici dell’attività fisica(<strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> materiale informativo,incontri) <strong>Piano</strong> Locale della Prevenzione (<strong>ASL</strong><strong>CN1</strong>) Progetto “Acquaticità” (Consorzioper i Servizi Socio Ass. Valli Granae Maira, strutture semiresidenzialiper <strong>di</strong>sabili, Ass. SportivaDilettantistica “Val Maira piscine”,Cooperativa Sociale Onlus“Azzurra”) Progetto Ginnastica (Consorzio peri Servizi Socio Ass. Valli Grana eMaira, strutture semiresidenzialiper <strong>di</strong>sabili gestite dal Consorziostesso, Ass. Sportiva Dilettantistica“Val Maira piscine”, CooperativaSociale Onlus “Azzurra”) Scuola <strong>di</strong> sci per <strong>di</strong>versamente abili(Consorzio per i Servizi Socio Ass.Valli Grana e Maira, 2 strutturesemiresidenziali per <strong>di</strong>sabili gestitedal Consorzio stesso, A.S.D. “ValleStura Sport”, Lyons Club, CentroSci <strong>di</strong> Fondo <strong>di</strong> Festiona) Progetto “Riabilitazione equestre”(Consorzio per i Servizi Socio Ass.Valli Grana e Maira, strutturesemiresidenziali per <strong>di</strong>sabili gestitedal Consorzio stesso) Giornata dello sport (AFP Cuneo,<strong>Dronero</strong>, Verzuolo) Progetto Educazione e sport <strong>di</strong>combattimento (Ass. SportivaDilettantistica Judo Valle Maira) Feet walking e stretching (Comune<strong>di</strong> Montemale)Migliorare l’utilizzo delBilancio <strong>di</strong> salute aifine <strong>di</strong> favorirel’attività fisica tra iragazziSensibilizzare eformare gli allenatorisportivi, gli insegnanti<strong>di</strong> educazione fisica e igenitoriIstituire uncoor<strong>di</strong>namento traassociazioni,Amministrazioni egruppi sportivi chepromuovono sulterritorio attività fisicaall’aria apertaAumentare le pistede<strong>di</strong>cate allecamminate sulla neveFavorire iniziative <strong>di</strong>attività fisica all’apertoper famiglieOrganizzare campeggiin quotaMigliorare icollegamenti tra lepiste ciclabili emetterle in sicurezza …46


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 2010PROBLEMI RILEVATI AZIONI PROPOSTE PRIORITA’ INDIVIDUATE RISORSE E SOGGETTI IPOTESI PROGETTUALIALCOL, FUMO E DROGHE- <strong>di</strong>ffusione dell'alcolismonell'alta valle e nelleborgate isolate- <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> intercettaredonne e citta<strong>di</strong>niimmigrati da parte deiservizi per le<strong>di</strong>pendenze- <strong>di</strong>ffusione tra i giovani<strong>di</strong> uno stile <strong>di</strong><strong>di</strong>vertimento piùimprontato alla ricercadell'intossicazione cheallo stare insieme- rilevanza del consumo<strong>di</strong> droghe in alcunerealtà (Busca, <strong>Dronero</strong>)- scarsa attenzione daparte delle famiglienella prevenzioneall'uso <strong>di</strong> sostanze.- sensibilizzare operatori a variotitolo a contatto con i giovani, maanche gestori <strong>di</strong> locali, sullaprevenzione delle <strong>di</strong>pendenze Implementare i percorsi <strong>di</strong> peereducation sulla prevenzione deiproblemi legati al consumo <strong>di</strong> alcol esostanze psicoattive Tavolo Prefettura <strong>di</strong> Cuneo(Prefettura, <strong>ASL</strong> <strong>CN1</strong>/Dip.Dipendenze, Polizia stradale,Carabinieri) <strong>Piano</strong> Locale delle Dipendenze (<strong>ASL</strong><strong>CN1</strong>/Dip. Dipendenze,Amministrazioni) <strong>Piano</strong> Locale della Prevenzione (<strong>ASL</strong><strong>CN1</strong>) C.I.C – Centri <strong>di</strong> informazione econsulenza (<strong>ASL</strong> <strong>CN1</strong>/Serv.Educazione sanitaria, Dipendenze,Consultorio, Psicologia,Neuropsichiatria Infantile,Dietologia, etc.) Incontri <strong>di</strong> sensibilizzazione a curadel comando locale dei Carabinieri(Istituto comprensivo <strong>di</strong> Caraglio) Assistenza e prevenzione soggettialcol <strong>di</strong>pendenti (Consorzio per iServizi Socio Assistenziali delle ValliGrana e Maira, <strong>ASL</strong> <strong>CN1</strong>, Dip.Dipendenze dell’ambito dell’ex <strong>ASL</strong>n. 15, A.C.A.T. Formazione Docenti – PromuovereAGIO a scuola (<strong>ASL</strong> <strong>CN1</strong> – Dip.Dipendenze)Realizzare progettiregionali e locali rivoltia gestori dei localipubblici, come ilprogetto regionale“Alcol e tempo libero”(gestori locali pubblici)Promuovere laconvergenzainteristituzionale <strong>di</strong>tavoli e lineeprogettuali esistenti oda avviarePromuovere progetti <strong>di</strong>educazione tra pari inambito scolastico e sulterritorioCoinvolgimentomoltiplicatoridell’azione preventivagià formati in azioni <strong>di</strong>sensibilizzazionee/formazione “Genitori si <strong>di</strong>venta” (Consorzio peri Servizi Socio Assistenziali delleValli Grana e Maira e <strong>ASL</strong><strong>CN1</strong>/Comitato <strong>di</strong> Dipartimento delleDipendenze) …47


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 2010PROBLEMI RILEVATI AZIONI PROPOSTE PRIORITA’ INDIVIDUATE RISORSE E SOGGETTI IPOTESI PROGETTUALIGOVERNANCE- integrare le numeroseproposte che il territorio offre epromuovere una maggiorepubblicizzazione- pubblicizzare l’esistenza degliSportelli per adulti(genitori/insegnanti) già avviati epromuovere una maggiorecollaborazione tra <strong>ASL</strong> <strong>CN1</strong> ealtri soggetti (scuole, consorzio,amministrazioni, associazioni,ecc.)- sostenere con più forza il ruolodelle associazioni nella vitacomunitaria Favorire il lavoro in rete tra comuni,enti e associazioni, migliorando lacomunicazione e con<strong>di</strong>videndo delle buoneprassiFavorire il lavoro <strong>di</strong>rete tra comuni, enti eassociazioniMigliorare lacomunicazione sulleiniziative esistenti48


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 20105.3 MobilitàPROBLEMI RILEVATI AZIONI PROPOSTE RISORSE E SOGGETTI IPOTESI PROGETTUALISTILI DI MOBILITA’ SOSTENIBILI- uso spropositatodell’automobile a scapito <strong>di</strong>stili <strong>di</strong> mobilità alternativiPromozione utilizzo mezzi <strong>di</strong> mobilità alternativi all’auto: adottare azioni <strong>di</strong> marketing sociale per promuovere l’uso dellabicicletta controllare e limitare l’accesso delle automobili nelle areedegli e<strong>di</strong>fici scolastici rendere più efficace il “Contributo Titoli Viaggio” organizzare punti <strong>di</strong> raccolta Pe<strong>di</strong>bus o Bicibus per chiarriva da fuori città in auto progettare itinerari pedonali lontano dalle strade principali<strong>Piano</strong> provinciale della sicurezzastradale (Soggetti istituzionali evolontariato)Bus Navette per <strong>di</strong>scoteche (Provincia<strong>di</strong> Cuneo)Bus a Chiamata (Comune <strong>di</strong> Cervasca)“Ti MUOVI” (Regione Piemonte,SIPSIVI, Polizia Locale, Politecnico <strong>di</strong>Torino)Piani <strong>di</strong> prevenzione obesità (<strong>ASL</strong><strong>CN1</strong>)Limitare l’accesso delleautomobili nelle aree deglie<strong>di</strong>fici scolasticiOrganizzare Pe<strong>di</strong>bus eBicibusProgettare itineraripedonali lontano da stradeprincipaliImplementazione delle azioni <strong>di</strong> educazione esensibilizzazione:… destinare maggiori risorse alle scuole per implementareprogetti educativi e <strong>di</strong> prevenzione sul tema implementare progetti <strong>di</strong> educazione e <strong>di</strong> prevenzionemirati agli adulti49


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 2010PROBLEMI RILEVATI AZIONI PROPOSTE RISORSE E SOGGETTI IPOTESI PROGETTUALIADEGUAMENTI STRUTTURALI- carenza nelle infrastrutture- viabilità alternativainadeguata tenere conto delle infrastrutture <strong>di</strong> trasporto nellapianificazione urbanistica aumentare gli investimenti per il trasporto pubblico monitorare nel tempo l’uso della bicicletta, sia privata chepubblica … Collegamento della retedelle piste ciclabili epercorsi segnalatiProgettare e realizzarenuove piste ciclabiliMigliorare i collegamentitra le piste ciclabili emetterle in sicurezzaPROBLEMI RILEVATI AZIONI PROPOSTE RISORSE E SOGGETTI IPOTESI PROGETTUALIFUNZIONALITA’ DELLA RETE DEI TRASPORTI PUBBLICI- viabilità alternativainadeguataMiglioramento dell’organizzazione del trasporto pubblico: integrare maggiormente i percorsi dei mezzi <strong>di</strong> trasportopubblico unificare il sistema <strong>di</strong> pagamento semplificare le informazioni sugli orari e le tratteSostegno e implementazione dei servizi <strong>di</strong> trasportopubblico: proporre la revisione del contributo chilometrico da investirenel trasporto pubblico, attualmente inferiore a quello <strong>di</strong> altreprovince … Realizzare servizi <strong>di</strong>trasporto a chiamataMigliorare le informazionisu orari e tratte deltrasporto pubblico50


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 2010PROBLEMI RILEVATI AZIONI PROPOSTE RISORSE E SOGGETTI IPOTESI PROGETTUALIRISPETTO DELLE REGOLE- mancata conoscenza dellenorme- normalizzazione delleviolazioni- errata percezione delrischio- carenza dei controlliImplementazione dei percorsi educativi e <strong>di</strong> prevenzione: informare il citta<strong>di</strong>no sui cambiamenti intervenuti nel Co<strong>di</strong>ce dellastrada attraverso newsletter informative o altri strumenti inserire nei corsi <strong>di</strong> educazione alla sicurezza stradale o <strong>di</strong> guidaanche l’aspetto normativo consolidare i progetti <strong>di</strong> prevenzione, mettendo a <strong>di</strong>sposizioneun numero maggiore <strong>di</strong> operatori e/o <strong>di</strong> ore de<strong>di</strong>cate a questi temiTavolo Prefettura <strong>di</strong> Cuneo (Prefettura,<strong>ASL</strong> <strong>CN1</strong>/Dip. Dipendenze, Poliziastradale, Carabinieri)<strong>Piano</strong> Locale della Prevenzione (<strong>ASL</strong><strong>CN1</strong>)<strong>Piano</strong> Locale delle Dipendenze (<strong>ASL</strong><strong>CN1</strong>/Dip. Dipendeze ed enti locali)Progetto “Guido sobrio” (RegionePiemonte – Polizia Locale)Coinvolgere adultisignificativi (moltiplicatoridell’azione preventiva)giàformati in azioni <strong>di</strong>sensibilizzazionee/formazione, in progettigià realizzati o attivi,quali: “Guido sobrio”Progetto “Viaggio allacciato” (RegionePiemonte – Polizia Locale)Progetto “Guido informato” (RegionePiemonte – Polizia Locale)Progetto “Sicuri per la scelta. Muoversicon intelligenza” (Fondazione CRC –<strong>ASL</strong> <strong>CN1</strong>) (Regione Piemonte –Polizia Locale) “Viaggio allacciato”(Regione Piemonte –Polizia Locale)Progetto Genitori+ (<strong>ASL</strong> <strong>CN1</strong>)Progetto BIP BIP (Associazione BIP BIP– <strong>ASL</strong> <strong>CN1</strong>)Interventi a scuola <strong>di</strong> PoliziaMunicipale (Comune <strong>di</strong> Bernezzo)… “Guido informato”(Regione Piemonte –Polizia Locale) “Sicuri per la scelta.Muoversi conintelligenza”(Fondazione CRC – <strong>ASL</strong><strong>CN1</strong>) Genitori+ (<strong>ASL</strong> <strong>CN1</strong>) Progetto BIP BIP51


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 2010PROBLEMI RILEVATI AZIONI PROPOSTE RISORSE E SOGGETTI IPOTESI PROGETTUALIGOVERNANCECoor<strong>di</strong>namento delle risorse e delle iniziative: ottenere un maggiore riconoscimento delle iniziative avviate daparte degli enti locali e dei servizi sociosanitari rendere organiche le iniziative in essere evitando <strong>di</strong> moltiplicare itavoli istituzionaliTavolo Prefettura <strong>di</strong> Cuneo (Prefettura,<strong>ASL</strong> <strong>CN1</strong>/Dip. Dipendenze, Poliziastradale, Carabinieri)<strong>Piano</strong> provinciale della sicurezzastradale (Soggetti istituzionali evolontariato)Promuovere azionicoor<strong>di</strong>nate e rendereorganiche le azioni già inatto promuovere azioni coor<strong>di</strong>nate e sinergiche tra Amministrazioni,Associazioni, <strong>ASL</strong> e Scuole anche al fine <strong>di</strong> accedere a finanziamentispecifici incrementare il coinvolgimento dei genitori anche attraverso glienti locali e le associazioni del territorio (per es. MOIGE)<strong>Piano</strong> Locale della Prevenzione (<strong>ASL</strong><strong>CN1</strong>)<strong>Piano</strong> Locale delle Dipendenze (<strong>ASL</strong><strong>CN1</strong>/Dip. Dipendenze ed enti locali)…52


6. Il <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong>: politiche e azioni per la salute<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 2010A conclusione del percorso partecipato <strong>di</strong> costruzione dei PePS, il <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong> ha il compitoqualificante <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare gli obiettivi <strong>di</strong> salute per il contesto <strong>di</strong> riferimento e produrre lineeguida finalizzate a orientare le politiche del territorio.E’ ormai patrimonio con<strong>di</strong>viso a livello comunitario e sancito dalla Conferenza Europea “<strong>Salute</strong>in tutte le politiche: risultati e sfide”, tenutasi a Roma nel 2007, che tutte le politiche localipossono concorrere, a <strong>di</strong>verso livello, alla promozione della salute. In questo senso, ognipolitica dovrebbe essere programmata e valutata anche per il suo impatto attuale o potenzialesullo stato <strong>di</strong> salute della popolazione e del territorio <strong>di</strong> riferimento.Sulla base <strong>di</strong> queste premesse, per ogni area prioritaria in<strong>di</strong>viduata nell’ambito del <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong><strong>Dronero</strong> sono state definite le relative “politiche per la salute”, ovvero gli obiettivi strategiciverso cui dovrebbero tendere tutte le politiche locali e settoriali messe in atto sul territorio, alfine <strong>di</strong> perseguire il reale miglioramento dello stato <strong>di</strong> salute della comunità e del contestolocale.In tale quadro <strong>di</strong> riferimento, sono state infine in<strong>di</strong>viduate, alla luce delle proposte avanzatedalla comunità locale e delle ipotesi progettuali vagliate nell’ambito del Laboratorio Locale <strong>di</strong><strong>Salute</strong>, le azioni – <strong>di</strong> tipo strutturale, educativo/formativo/culturale, <strong>di</strong> accesso e sostegno, o <strong>di</strong>governance – che il Laboratorio Locale <strong>di</strong> <strong>Salute</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> ritiene prioritarie per la promozionedella salute del territorio.Il Laboratorio Locale <strong>di</strong> <strong>Salute</strong> invita gli amministratori del <strong>Distretto</strong> ad assumere le politicheper la salute in<strong>di</strong>viduate come riferimento imprescin<strong>di</strong>bile nella pianificazione strategica e nellaprogrammazione locale, e a mettere in opera quelle azioni prioritarie, suggerite dal <strong>Piano</strong> <strong>di</strong><strong>Salute</strong>, che maggiormente riguardano il proprio ambito <strong>di</strong> riferimento e i bisogni rilevati.Le azioni promosse dovranno necessariamente essere armonizzate con gli altri livelli <strong>di</strong>programmazione territoriale (ad esempio il <strong>Piano</strong> Locale della Prevenzione e il <strong>Piano</strong> Localedelle Dipendenze dell’<strong>ASL</strong>, il <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> Zona, ecc.) e prevedere il coinvolgimento degli altrisoggetti pubblici e del privato sociale in base ai rispettivi ruoli e secondo le capacità <strong>di</strong>assicurare contributi specifici.6.1 Integrazione socialePolitiche per la salutePromuovere l’inclusione sociale garantendo una parità <strong>di</strong> accesso a risorse e serviziadeguati, inclusi la protezione sanitaria e sociale, l’educazione, la cultura e le attivitàricreative.Promuovere la partecipazione attiva alla vita comunitaria <strong>di</strong> tutti i gruppi sociali,attraverso interventi strutturali e iniziative mirate.Promuovere forme <strong>di</strong> educazione alla citta<strong>di</strong>nanza per una corretta informazione esensibilizzazione su <strong>di</strong>ritti e doveri. Contrastare gli ostacoli strutturali e culturali che non permettono una realeintegrazione e rendono <strong>di</strong>fficile il <strong>di</strong>alogo tra gruppi sociali <strong>di</strong>versi.53


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 2010AzioniStrutturali1. Istituire studentati a <strong>Dronero</strong> e Cuneo per ospitare gli studenti residenti in valle,favorendo così il proseguimento degli stu<strong>di</strong> (Amministrazioni).2. Migliorare la rete per le telecomunicazioni soprattutto nei centri più isolati e <strong>di</strong> altavalle (Comunità Montana, Amministrazioni, Aziende private).3. Rafforzare la rete dei trasporti pubblici introducendo linee a copertura <strong>di</strong> tragittispecifici (mercato, ospedale, ecc.), soprattutto in relazione ai bisogni degli anziani(Amministrazioni, Associazioni, <strong>ASL</strong>).4. Favorire la nascita <strong>di</strong> centri aggregativi per giovani, anche mettendo a <strong>di</strong>sposizionescuole o altri luoghi pubblici attraverso convenzioni tra amministrazioni locali eassociazioni (Amministrazioni, Associazioni, Citta<strong>di</strong>ni).Educative/formative5. Incrementare iniziative <strong>di</strong> alfabetizzazione e corsi <strong>di</strong> lingua per italiani e stranieri(Scuola, Associazioni, Amministrazioni).6. Rafforzare la formazione degli insegnanti sui meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> insegnamento dell’italiano comeseconda lingua (Scuola, Associazioni, Amministrazioni).Accesso e fruibilità7. Inserire la figura del me<strong>di</strong>atore culturale presso lo sportello unico dell’<strong>ASL</strong> <strong>CN1</strong> insinergia con il servizio ISI (Informazione <strong>Salute</strong> Immigrati) (<strong>ASL</strong>, Consorzio Socio-Assistenziale, Associazioni).8. Istituire uno “sportello immobiliare” per facilitare l’incontro tra domanda e offerta, inparticolare nel caso <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni migranti (Amministrazioni, Consorzio Socio-Assistenziale).9. Prevenire forme <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio incrementando i servizi domiciliari (<strong>ASL</strong>, Amministrazioni,Consorzio Socio-Assistenziale, Associazioni).6.2 Alimentazione, sport e stili <strong>di</strong> vitaPolitiche per la saluteAumentare il benessere e la forma fisica dei citta<strong>di</strong>ni attraverso azioni volte aincrementare l’attività fisica e a migliorare l’alimentazione.Promuovere l’adozione <strong>di</strong> stili alimentari corretti, contrastando il consumo <strong>di</strong> prodottiindustriali a favore <strong>di</strong> quelli locali e <strong>di</strong> qualità.Promuovere l’attività fisica per tutte le età, soprattutto quella all’aria aperta, ancheattraverso la valorizzazione delle risorse ambientali del territorio.Promuovere la partecipazione e il benessere salvaguardando l’aspetto lu<strong>di</strong>co ededucativo dello sport.Sensibilizzare la citta<strong>di</strong>nanza a un consumo <strong>di</strong> alcol responsabile.54


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 2010AzioniEducative/formative/culturali1. Migliorare l’utilizzo del Bilancio <strong>di</strong> salute al fine <strong>di</strong> favorire l’attività fisica tra i ragazzi(<strong>ASL</strong>, Pe<strong>di</strong>atri <strong>di</strong> libera scelta).2. Realizzare progetti regionali e locali rivolti a gestori dei locali pubblici, come il progettoregionale “Alcol e tempo libero” (<strong>ASL</strong>, Amministrazioni, Associazioni <strong>di</strong> categoria).3. Organizzare corsi informativi de<strong>di</strong>cati a genitori, ragazzi e bambini sui benefici e iprincipi <strong>di</strong> un’alimentazione corretta (<strong>ASL</strong>, Scuola).4. Sensibilizzare e formare gli allenatori sportivi, gli insegnanti <strong>di</strong> educazione fisica, gliinsegnanti in generale e i genitori sui temi dell’alimentazione e dell’attività fisica (ancheattraverso il coinvolgimento <strong>di</strong> operatori già formati, come i moltiplicatori dell’azionepreventiva) (<strong>ASL</strong>, Scuola, Amministrazioni, Associazioni).6.3 MobilitàPolitiche per la <strong>Salute</strong>Promuovere l’adozione <strong>di</strong> stili <strong>di</strong> mobilità non motorizzati attraverso interventiinfrastrutturali che rendano più sicuri gli utenti deboli della strada (ciclisti, pedoni,minori, anziani).Incentivare l’utilizzo <strong>di</strong> mezzi <strong>di</strong> trasporto pubblici migliorandone l’accessibilità e lafruibilità.Promuovere una cultura della sicurezza e della convivenza <strong>di</strong> tutti gli utenti della stradacon interventi d’informazione e formazione, <strong>di</strong> educazione stradale e alla mobilitàsostenibile.AzioniStrutturali1. Mettere in sicurezza le piste ciclabili esistenti e migliorarne i collegamenti(Amministrazioni).2. Progettare e realizzare nuove piste ciclabili nelle tratte scoperte e <strong>di</strong> maggiore fruibilità(Amministrazioni).Educative/formative/culturali3. Organizzare iniziative <strong>di</strong> Pe<strong>di</strong>bus e Bicibus (Amministrazioni, Scuole, Associazioni).Vigilanza, monitoraggio e controllo sui comportamenti4. Limitare l’accesso alle automobili nelle aree degli e<strong>di</strong>fici scolastici (Amministrazioni,Scuola).55


<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Salute</strong>, <strong>Distretto</strong> <strong>di</strong> <strong>Dronero</strong> – 5 ottobre 2010Accesso e fruibilità5. Implementare servizi <strong>di</strong> trasporto pubblico a chiamata, soprattutto nelle aree menoservite e a favore <strong>di</strong> utenti deboli (Amministrazioni, Azienda trasporti).6.4 Azioni trasversali: comunicazione e valutazioneTrasversalmente ai temi sui quali si è lavorato, restano due azioni in<strong>di</strong>spensabili per garantire ilcompletamento e l’efficacia del percorso partecipativo, che il LLS si impegna a definire eadottare in tempi opportuni. Si tratta da un lato <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare le modalità più appropriate percomunicare il PePS alla citta<strong>di</strong>nanza, dall’altro <strong>di</strong> definire e attuare un piano <strong>di</strong> valutazione delleazioni intraprese.In quanto strumento <strong>di</strong> democraticità e partecipazione, il PePS è anche strumento <strong>di</strong>comunicazione con i citta<strong>di</strong>ni. Se il Profilo è stato elaborato soprattutto intorno alla funzione <strong>di</strong>ascolto e <strong>di</strong> informazione - quale strumento per aumentare la consapevolezza delle persone inmerito ai rischi ma anche alle risorse che il territorio offre per migliorare il proprio stato <strong>di</strong>salute - il <strong>Piano</strong> deve connotarsi quale strumento <strong>di</strong> governance in grado <strong>di</strong> stimolare laresponsabilizzazione <strong>di</strong> tutti gli attori sociali e aumentare la fiducia tra citta<strong>di</strong>ni e istituzioni.Per quanto riguarda la funzione <strong>di</strong> comunicazione, un primo passo è stato fatto con lapre<strong>di</strong>sposizione sul sito dell’<strong>ASL</strong> <strong>CN1</strong> <strong>di</strong> uno spazio appositamente de<strong>di</strong>cato ai PePS, dove,insieme al Profilo <strong>di</strong> <strong>Distretto</strong>, verrà inserito anche il presente <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> salute 3 . Per daremaggiore visibilità ai materiali prodotti e facilitare l’accesso alle informazioni, ciascun Comunepotrà inoltre inserire sul proprio sito web un link al portale dell’<strong>ASL</strong>: ciò contribuirà anche adevidenziare meglio il ruolo primario delle Amministrazioni locali nei PePS e, in generale, nellepolitiche per la salute. E’ opinione con<strong>di</strong>visa, tuttavia, che la pubblicizzazione online del PePS <strong>di</strong><strong>Distretto</strong> non sia sufficiente a garantire la visibilità necessaria a questa iniziativa, almeno inquesta prima fase <strong>di</strong> attuazione. Per questo il LLS intende organizzare a breve un eventopubblico dove presentare i risultati principali del percorso svolto e per un confronto apertosugli impegni assunti.E’ evidente che lo stato <strong>di</strong> salute della comunità locale potrà migliorare solo attraverso larealizzazione <strong>di</strong> azioni e programmi efficaci. Per garantire la trasparenza e l’efficacia delleazioni intraprese, sarà necessario quin<strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare modalità <strong>di</strong> valutazione adeguate.A questo proposito il LLS intende istituire un gruppo permanente <strong>di</strong> monitoraggio e valutazionecostituito da amministratori, tecnici e citta<strong>di</strong>ni competenti. Il gruppo dovrà in<strong>di</strong>viduare degliin<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> monitoraggio del processo e <strong>di</strong> valutazione dei risultati, in raccordo anche con glialtri sistemi <strong>di</strong> valutazione previsti a livello regionale.3http://www.aslcn1.it/assistenza-territoriale/la-salute-e/i-peps-negli-ambiti-territoriali/borgo-sandalmazzo-dronero.html56

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