LETTERE FACOLTÀ
LETTERE 2006 02.pdf - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Università ...
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DIGNITÀ DI STAMPA<br />
Grading embrionario<br />
escamotage per evitare ripetute stimolazioni alle<br />
pazienti che si sottopongono alle tecniche PMA, è<br />
una tecnica di recente introduzione e per questo<br />
non si conoscono le possibili conseguenze sui<br />
nascituri. L’attenzione è stata focalizzata al complesso<br />
microambiente follicolare che gioca un<br />
ruolo fondamentale nella selezione e maturazione<br />
follicolare, sia nei cicli spontanei sia nei cicli<br />
indotti per IVF. Il liquido follicolare contiene<br />
numerose sostanze in grado di influire sulla crescita<br />
e sulla maturazione follicolare, sull’ovulazione<br />
e sull’atresia dei follicoli. 6<br />
Citochine (IL1,<br />
inibina A e inibina B), 7-8 fattori di crescita (VEGF,<br />
IGF), 9-10 complessi enzimatici (renina, metalloproteasi),<br />
11-12 vitamine (α−tocoferolo), 13 sostanze<br />
vasoattive (adrenomedullina) 14 ed ormoni 15-16 sono<br />
stati dosati nel liquido follicolare di donne sottoposte<br />
a tecniche di fecondazione in vitro e sono<br />
state individuate correlazioni con gli eventi biochimici<br />
connessi alla maturità ovocitaria ed alla<br />
qualità embrionaria. 17<br />
Studi più recenti hanno<br />
messo in evidenza la presenza nel fluido follicolare<br />
di Ossido Nitrico (NO) 18 e di Mioinositolo (MI), 19<br />
sostanze dalla struttura chimica e dalle proprietà<br />
biologiche estremamente diverse ma, comunque,<br />
implicate nella trasduzione di messaggi intra ed<br />
intercellulari in grado di influenzare la fisiologia<br />
ovarica ed, in particolare, la crescita follicolare e<br />
la maturazione ovocitaria. L’NO ha un ruolo<br />
importante nella modulazione della funzione<br />
ovarica: interviene nella regolazione dello sviluppo<br />
follicolare, della steroidogenesi, dell’ovulazione,<br />
della funzione luteale e della regressione<br />
del corpo luteo. Si è visto che le concentrazioni di<br />
NO nel siero presentano delle fluttuazioni durante<br />
il ciclo ovarico, così come nel corso di una stimolazione<br />
multipla dell’ovulazione. 20<br />
I meccanismi biologici attraverso i quali l’NO<br />
gioca un ruolo nella crescita follicolare non sono<br />
stati ancora ben chiariti. Probabilmente i suoi<br />
effetti sono strettamente correlati alle interazioni<br />
con altri fattori di crescita prodotti a livello ovarico<br />
e presenti nel microambiente follicolare. I dati<br />
relativi agli effetti dell’NO sulla follicologenesi<br />
suggeriscono che esso agisca con meccanismo<br />
autocrino-paracrino alla modulazione della crescita<br />
e maturazione follicolare e che probabilmente<br />
inibisca l’apoptosi a basse concentrazioni.<br />
Al contrario, ad alte concentrazioni può attivare<br />
la morte cellulare programmata attraverso la formazione<br />
del perossinitrito.Il MI è precursore del<br />
fosfatidil inositolo che è responsabile della creazione<br />
di importanti segnali intra cellulari essenziali<br />
per numerose funzioni biologiche. 21<br />
Recenti<br />
studi hanno messo in evidenza il coinvolgimento<br />
del MI anche in numerosi processi trasduzionali<br />
coinvolgenti le cellule gametiche ed embrionali<br />
sia dell’uomo che di animali. Il MI può essere un<br />
fattore trofico del siero responsabile dello sviluppo<br />
in vitro e dell’impianto embrionale. 22 Vari studi<br />
ipotizzano che l’immediata disponibilità di MI<br />
nell’ovocita può aumentare la sua maturazione<br />
Caratteristiche<br />
Grado 1<br />
Grado 2<br />
Grado 3<br />
Grado 4<br />
Grado 5<br />
Blastomeri uguali, senza frammenti<br />
Blastomeri uguali con pochi frammenti<br />
Blastomeri diversi senza frammenti<br />
Blastomeri uguali o diversi con molti frammenti<br />
Pochi o nessun blastomero riconoscibile, molti frammenti<br />
Grading pre-embrionario (Veeck 1990)<br />
Tab. 1 - Valutazione del clivagio embrionario secondo i criteri descritti da Veeck.<br />
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