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LETTERE FACOLTÀ

LETTERE 2006 02.pdf - Facoltà di Medicina e Chirurgia - Università ...

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DIGNITÀ DI STAMPA<br />

Alla luce soprattutto di quest’ultimo risultato è<br />

evidente che ulteriori studi sono necessari per<br />

poter meglio definire l’eventuale influenza del MI<br />

nella maturazione ovocitaria e successivamente<br />

embrionaria e allo stesso tempo spostare l’attenzione<br />

su altre sostanze riscontrabili nel liquido<br />

follicolare che potrebbero fungere da indici per la<br />

selezione degli ovociti con maggiore potenzialità<br />

di fertilizzazione.<br />

Da questo studio invece si è potuto mettere in<br />

evidenza l’esistenza di una significativa correlazione<br />

lineare positiva fra le concentrazioni<br />

dell’NO e quelle del MI nei liquidi follicolari esaminati.<br />

Il significato di questo risultato al momento è<br />

ancora poco definibile ed in contrasto con altri<br />

reports. Infatti, poichè, come da noi dimostrato,<br />

alte concentrazioni di NO sono correlate ad una<br />

bassa qualità ovocitaria, mentre alte concentrazioni<br />

di MI, come dimostrato da Chiu et al. nel<br />

2002, 25 sono correlate ad una buona qualità ovocitaria<br />

, la correlazione diretta tra NO e MI riscontrata<br />

nel presente studio rimane di non chiara<br />

spiegazione.<br />

Tuttavia è necessario constatare che l’NO è una<br />

molecola altamente mutabile nelle sue concentrazioni<br />

in base alla espressione ed attivazione<br />

delle sue sintasi, nelle sue componenti inducibili,<br />

endoteliali e costitutive.<br />

Spesso l’NO è stato riportato avere una overexpression<br />

in condizioni di stress ossidativo e di<br />

stati infiammatori, caratterizzandosi come fattore<br />

finale di complessi meccanismi compensatori.<br />

Fig. 18 - Ovocita fertilizzato: all’interno dell’ovocita, indicati dalle<br />

frecce, si notano i due pronuclei, uno maschile ed uno femminile, ciò<br />

indica che la fecondazione è avvenuta.<br />

Conclusioni<br />

La legge recentemente approvata in materia di<br />

Procreazione Medicalmente Assistita limita la<br />

produzione di “…un numero di embrioni superiore<br />

a quello strettamente necessario ad un unico e<br />

contemporaneo impianto, comunque non superiore<br />

a tre…”<br />

Nei cicli di IVF, abitualmente, la maturità ovocitaria<br />

viene valutata subito dopo il recupero degli<br />

ovociti esaminando la morfologia del complesso<br />

cumulo ooforo-ovocita.<br />

Alcuni autori hanno rilevato che la morfologia<br />

del complesso cumulo ooforo-ovocita si correla<br />

però in modo non soddisfacente con la maturità<br />

ovocitaria 5 e, quindi, non può essere considerata<br />

un buon marker predittivo di qualità ovocitaria.<br />

Si rende quindi oggi necessaria l’identificazione<br />

di nuovi parametri predittivi di buona qualità<br />

ovocitaria, che consentano di selezionare tra gli<br />

Fig. 19 - Embrione a 8 cellule. Stadio di sviluppo al 3° giorno dalla<br />

fecondazione.<br />

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