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GIPA/C/MI/36/2012

Maggio/Giugno - Associazione Nazionale Carabinieri

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Medicina<br />

È LA TERZA PATOLOGIA UROLOGICA. E LA MALATTIA TENDE A RIPRESENTARSI<br />

Curare la calcolosi renale<br />

Va trattata subito: è una vera urgenza che colpisce il 15% della popolazione<br />

La calcolosi urinaria è la terza patologia<br />

urologica in ordine di frequenza<br />

(dopo le infezioni urinarie e<br />

patologie prostatiche). I calcoli, vere<br />

e proprie pietre di piccole dimensioni,<br />

si formano e crescono all’interno delle<br />

cavità renali senza che il Paziente se ne accorga.<br />

Il calcolo si forma quando alcune sostanze<br />

chimiche presenti nelle urine si combinano<br />

tra di loro, formando cristalli che<br />

progressivamente aumentano di dimensioni.<br />

Il rischio di sviluppare la calcolosi urinaria<br />

durante l’arco della vita è del 15%. Si tratta<br />

di una patologia insidiosa che tende a ripresentarsi<br />

nel tempo, specie nelle persone<br />

più giovani, con familiarità.<br />

Normalmente l’urina prodotta dai reni viene<br />

trasportata fino in vescica attraverso due piccoli<br />

tubicini chiamati ureteri, nel momento in<br />

cui un calcolo finisce dentro l’uretere inevitabilmente<br />

agisce come un tappo che impedisce<br />

lo scorrimento dell’urina, la parete del’uretere<br />

si dilata ed il Paziente avverte un forte<br />

dolore. Siamo di fronte alla colica renale!<br />

La diagnosi:<br />

quando è utile la Tac<br />

La colica renale per la maggior parte dei Pazienti<br />

è la prima manifestazione della calcolosi<br />

urinaria.<br />

Si tratta di un dolore particolarmente intenso<br />

che insorge acutamente e si propaga<br />

dal fianco in avanti e in basso verso l’inguine.<br />

Spesso si associa anche nausea, vomito,<br />

febbre, minzione difficoltosa o dolorosa<br />

e sangue nelle urine.<br />

Sono fondamentali l’anamnesi e l’esame<br />

obiettivo: indagare la storia clinica e visitare<br />

il Paziente. Gli esami strumentali più comunemente<br />

utilizzati sono l’ecografia e la RX diretta<br />

dell’apparato urinario (una radiografia<br />

dell’addome). L’ecografia permette di individuare<br />

i calcoli ed anche gli organi addominali<br />

come reni e vescica, la radiografia invece<br />

solo i calcoli che vengono definiti radiopachi<br />

(sono la maggior parte ed appaiono dello<br />

stesso colore delle ossa in quanto sono composti<br />

di sali contenenti calcio!)<br />

In alcuni casi l’ecografia e la Rx diretta non<br />

riescono a visualizzare il calcolo perché<br />

troppo piccolo o in una posizione lungo l’uretere<br />

non ben esplorabile, occorre ricorrere alla<br />

TAC a strato sottile che è in grado di identificare<br />

anche i calcoli di pochi millimetri.<br />

62 / maggio - giugno 2013<br />

La colica renale<br />

va trattata subito<br />

Una sintomatologia spiccata come quella<br />

della colica renale richiede un trattamento<br />

immediato, si tratta di un’urgenza urologica!<br />

La corretta terapia è basata sulla somministrazione<br />

endovenosa o intramuscolare<br />

di farmaci anti-infiammatori non steroidei.<br />

In alcuni casi, il calcolo può bloccare la progressione<br />

dell’urina dal rene fino in vescica,<br />

determinando una progressiva ed importante<br />

dilatazione dell'uretere e delle cavità<br />

renali e coliche che non si risolvono con la<br />

terapia antidolorifica. È necessario, in questi<br />

casi, ristabilire al più presto il flusso urinario<br />

per mezzo di un intervento chirurgico<br />

urgente. In caso di febbre, specie se<br />

elevata, è opportuno iniziare al più presto<br />

una terapia antibiotica.<br />

Calcoli maggiori di 4mm vengono espulsi<br />

spontaneamente in più dell’80% dei casi,<br />

mentre è indicato un trattamento attivo per<br />

tutti i calcoli di dimensioni maggiori di 7<br />

mm ad eccezione dei calcoli composti da<br />

acido urico che rispondono bene alla terapia<br />

farmacologica.<br />

I trattamenti attivi della calcolosi prevedono<br />

tecniche poco invasive come la litole<br />

Fiamme d’Argento

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