REVISTA CONNESSIONE - EDIÇÃO DE OUTUBRO N.11 2021
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Até aqui nos ajudou o Senhor. 1 Samuel 7:12
EDITORIAL
CONNESSIONE
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“Connessione” temos um compromisso
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diversos lugares como: Brasil, Japão,
Itália, França, com o objetivo
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de vários países e mostrar a cultura
e a vivência de cada uma delas.
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EDITORIALe
CONNESSIONE nossacapa
La "Revista Connessione" è un
progetto di Radio Connessione
e della produttrice culturale,
radio ed editora SELIGANA-
MUSICA. Attraverso le pagine
della "Revista Connessione" ci
impegniamo ad ampliare e promuovere
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cultura e la conoscenza.
Sappiamo che ci sono molte riviste
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rivista sia sempre in grado di
fare la differenza con contenuti
che tengono sempre informati i
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La "Revista Connessione" ha
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di luoghi diversi come: Brasile,
Giappone, Italia, Francia,
con l'obiettivo di fare l'unione
tra le persone di diversi paesi e
mostrare la cultura e l'esperienza
di ciascuno di loro.
Este mês a Revista Connessione vem homenageando Aline
Gonçalves, a cantora brasileira que incanta a Itália.
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mundo melhor vem com a gente, pois aqui você tem total
liberdade de expressão e visualização.
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sumario ´
Ano I - Edição XI
ISSN: 2763-9320
CIRCULAÇÃO
Site oficial e redes sociais
4/5 Editorial
6 Sumário
8/15 A história da Padroeira do Brasil
18/21 Aline Gonçalves
DIRETOR GERAL
Andrea Longo
VICE-DIRETOR GERAL
J. Nilton Alcântara
TEXTOS & REDAÇÕES
Colunistas convidados
FOTOS
Arquivos recebidos
DIAGRAMAÇÃO
SELIGANAMUSICA®
DIREÇÃO DE ARTE
Andrea Longo
J. Nilton Alcântara
34/35 Que tal aprender brincando?
36/37 Colunista Clinton Paz.
40/43 Antonella Sancius
44/45 Gatos Culturais
COLABORADORES
DESTA EDIÇÃO
Clinton Paz, Andrea Longo, Toni
Julio, Claudia Bello, Andréia
C.J.P, Antonella Sancius, Suelli
Gushi, Stefano Aloe, Regina Caciquinho,
J. Marcos B.
Rua: Nossa Senhora Pª Socorro, 219
Bairro Jardim Bahia
CEP: 48604-180
Paulo Afonso / Bahia
A Editora SELIGANAMUSICA® não se responsabiliza
pelos conteúdos dos colunistas. Os mesmos são livres e
têm total liberdade de expressão em seus textos.
46/49 Sambando
52/55 Colunista Stefano Aloe
56/57 Dicas de Filme
60/61 Como viver melhor?
62/67 Ivete Souzah
68/69 Agora vai!Ou será que ainda não
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55 75 9 8702-1748
LA STORIA DELLA
PATRONA DEL
BRASILE
L’importanza di Nostra Signora Aparecida ai brasiliani,
forse è un riflesso di quanto la patrona del
Brasile si identifichi con il suo popolo.
Simbolo di diversità, umiltà e solidarietà, ha a che
fare con la nostra gente. Indipendentemente dalle
convinzioni di ciascuno, è più di una semplice
Santa: è l’amore di una madre per il suo popolo.
La storia della Santa Patrona del Brasile inizia nel
1717, quando a Guaratinguetá giunse la notizia
che il Conte di Assumar, D. Pedro de Almeida e
Portugal, governatore dell’allora Capitanato di
São Paulo e Minas de Ouro, sarebbe passato per il
villaggio per andare a Vila Rica (ora Ouro Preto),
nel Minas Gerais.
I pescatori avevano il compito di assicurare il pesce
per la festa del conte.
Il fiume Paraíba, che nasce a San Paolo e sfocia
nella costa di Rio de Janeiro, era pulito e pescoso
nel 1717.
Era la sera del 16 ottobre 1717 e la temperatura
era gradevole, con una leggera brezza.
I pescatori hanno fatto i loro preparativi, hanno
messo le loro canoe nel fiume Paraíba e hanno remato
in cerca di pesce, gettando le reti nel porto
di José Correia Leite. Con grande abilità hanno
lanciato e recuperato la rete in diversi punti, ma il
pesce non è apparso.
Le ore passavano, l’orologio segnava già 23 ore,
senza che le reti delle barche, sparse in zone diverse,
potessero portare dentro un solo pesce.
Disillusi, quasi tutti i pescatori abbandonarono la
pesca verso mezzanotte, certi che quel giorno non
fosse adatto alla pesca, perché: “il pesce era scomparso
dal fiume”.
Rimase solo una barca, con Domingos Alves Garcia,
suo figlio João Alves e Felipe Pedroso, cognato
di Domingos e zio di João.
Avevano davvero bisogno del pesce e hanno continuato
a lavorare senza grandi lamentele.
Ora erano nel porto di Itaguaçú, e per lo sforzo è
scoppiato il sudore mentre insistevano per gettare
le reti. In quel momento accadde qualcosa di imprevedibile.
João Alves, dopo aver gettato la rete alla ricerca del
pesce, si imbatte nel corpo di una piccola immagine
d’argilla, senza testa, impigliata nelle maglie
della rete. Lo esaminò attentamente e lo mostrò
agli altri due, i quali, come lui, rimasero sbalorditi
dal ritrovamento.
Avrebbe potuto scartarlo, buttarlo via, ma lo avvolse
nella camicia e lo mise in un angolo della
barca. Pagaiando ancora un po’ per raggiungere
un’altra zona, decise di gettare la rete alla ricerca
del pesce.
Un’altra sorpresa... Vi era impigliata una pallina di
argilla, molto più piccola delle maglie della rete.
Rimosse con cura la melma con la mano e vide
che era la testa dell’immagine! Era una Santa fatta
di argilla scura... Era l’immagine di una Signora...
Il secondo pezzo ritrovato, dopo essere stato pulito,
è stato avvolto anche nella camicia di João Alves
e insieme sono stati depositati in un angolo
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della barca.
Gli uomini furono sorpresi e deliziati dallo strano
evento.
La rete è stata ributtata nel fiume. Lentamente
João Alves iniziò a raccoglierla, e presto notò un
peso enorme che premeva su di essa e quasi trascinava
la barca. Con difficoltà, i tre si unirono e
tirarono fuori la rete dal fiume.
Rimasero sbalorditi, perché era piena di pesci... In
pochi colpi di rete, riempirono la canoa di pesce
di ottima qualità. Presto finirono la pesca, perché
la barca stava già affondando con il peso.
Erano molto grati, considerando tutto un miracolo
della santa salvata del fiume.
Per quindici anni l’immagine è rimasta nella casa
di Felipe Pedroso, dove la gente del quartiere si
è riunita per pregare, sotto la cura di Silvana da
Rocha Alves, moglie di Domingos, madre di João
e sorella di Felipe.
La devozione crebbe tra la gente della regione e
molte grazie furono ottenute da coloro che pregarono
davanti all’immagine, e la fama dei poteri
straordinari della Nostra Signora si stava diffondendo
in tutte le regioni del Brasile.
Si narra che il primo miracolo dopo il pesce avvenne
intorno al 1733, quando, in una notte serena,
improvvisamente si spensero i due ceri che
illuminavano la Santa. C’era stupore tra i devoti,
e Silvana da Rocha, volendo riaccenderli, non ci
provò nemmeno, poiché si accesero da soli.
Ben presto non furono solo i pescatori a pregare
davanti all’immagine, ma anche molte altre persone
del quartiere.
Intorno al 1726, quando erano già morti Domingos
e João Alves e morì anche Silvana, Felipe Pedroso,
l’unico sopravvissuto, conservò l’immagine.
Visse prima nelle terre di Lourenço de Sá, poi
si trasferì a Ponte Alta e infine si stabilì nel porto
di Itaguaçu, dove morì nel 1739. Tuttavia, mentre
era ancora in vita, affidò l’immagine al figlio
Atanásio Pedroso, che costruì un piccolo e grezzo
oratorio di legno nel cortile di casa sua, dove lo
collocò.
Intorno al 1734, il vicario di Guaratinguetá costruì
una cappella in cima alla collina di Coqueiros,
aperta al pubblico il 26 luglio 1745.
Il 20 aprile 1822, durante un viaggio attraverso la
Valle del Paraíba, Dom Pedro I e il suo seguito visitarono
la cappella e l’immagine.
Nel 1834 fu avviata la costruzione di una chiesa
più grande (l’attuale Basilica Vecchia) per accogliere
e ricevere i fedeli che aumentarono notevolmente,
venendo solennemente inaugurata e
benedetta l’8 dicembre 1888.
A metà del 1850, uno schiavo di nome Zacarias,
imprigionato da grosse catene, mentre attraversa-
0 9
va il Santuario, chiese al capomastro il permesso
di pregare a Nostra Signora Aparecida. Ricevuto
il permesso, lo schiavo si inginocchia e prega contrito.
Le catene, miracolosamente, si allentano dai
suoi polsi lasciando libero Zacaria. Era il secondo
miracolo.
Alla Santa furono attribuiti altri miracoli:
Un cavaliere di Cuiabá, di passaggio ad Aparecida,
diretto a Minas Gerais, vide la fede dei pellegrini
e cominciò a schernire, dicendo che quella
fede era una sciocchezza. Voleva dimostrare
quello che stava dicendo, entrando in chiesa. Proprio
sulle scale, la gamba del suo cavallo è rimasta
impigliata nella pietra delle scale della chiesa (Basilica
Vecchia), arrivando a far cadere il cavaliere
da cavallo, dopo che il segno del ferro di cavallo è
stato incastonato nella pietra. Il cavaliere pentito
chiese perdono e divenne un devoto.
Madre e figlia stavano camminando lungo le rive
del fiume Paraíba do Sul, quando, sorprendentemente,
la figlia nata cieca commenta alla madre:
“Madre, quanto è bella questa chiesa” Vecchia Basilica.
Da quel momento in poi, la ragazza inizia
a vedere.
Il padre e il figlio sono andati a pescare. Durante
la battuta di pesca la corrente era molto forte e il
ragazzo è caduto nel fiume a causa di una mancata
attenzione. Il ragazzo non sapeva nuotare. La
corrente lo trascinava sempre più veloce e il padre
disperato chiese a Nostra Signora Aparecida di
salvare il ragazzo. Improvvisamente il corpo del
ragazzo smise di essere trascinato, mentre la forte
corrente continuava, e il padre salvò il ragazzo.
Un uomo stava tornando a casa sua quando improvvisamente
si imbatté in un enorme giaguaro.
Si trovò alle strette e il giaguaro stava per attaccare,
quindi l’uomo chiese disperatamente a Nostra
Signora Aparecida per la sua vita, e il giaguaro si
voltò e se ne andò.
Il 6 novembre 1888 la principessa Isabel visitò
per la seconda volta la basilica e offrì alla santa, in
cambio di una promessa (fatta in occasione della
sua prima visita, l’8 dicembre 1868), una corona
d’oro tempestata di diamanti e rubini, insieme ad
un manto azzurro riccamente adornato. Questi
oggetti furono collocati nell’immagine solo l’8
settembre 1904, in una solenne celebrazione presieduta
da D. José Camargo Barros, alla presenza
del Nunzio Apostolico, di numerosi Vescovi, del
Presidente della Repubblica Rodrigues Alves e
numerose persone.
Il 29 aprile 1908 la chiesa ricevette il titolo di Basilica
Minore, consacrata il 5 settembre 1909 e ricevette
le ossa di San Vincenzo Martire, portate da
Roma con il permesso del Papa.
Il 17 dicembre 1928 il villaggio che si formò intorno
alla chiesa, in cima al Morro dos Coqueiros,
divenne Comune venendo chiamato Aparecida in
onore della Madonna a cui si deve la creazione
della città.
Nostra Signora da Conceição Aparecida, fu proclamata
Regina del Brasile e sua Santa Patrona Ufficiale
il 16 luglio 1930, per decreto di Papa Pio XI,
venendo incoronata.
Nel 1967, nel 250° anniversario di devozione, il
Papa Paolo VI offrì al Santuario la “Rosa d’Oro”,
riconoscendo l’importanza della santa devozione.
Con la legge n. 6.802 del 30 giugno 1980 è stato
ufficialmente dichiarato festivo il 12 ottobre, dedicando
questo giorno alla devozione. Anche in
questa Legge, la Repubblica Federativa
del Brasile riconosce ufficialmente
Nostra Signora Aparecida
come patrona del Brasile.
Il 4 luglio 1980, Papa Giovanni
Paolo II, nella sua storica visita
in Brasile, consacrò la Basilica di
Nostra Signora Aparecida il più
grande santuario mariano del
mondo, in una solenne messa celebrata,
rinvigorendo la devozione
a Santa Maria, Madre di Dio e consacrando
solennemente quel grandioso
monumento costruito con
l’affetto e la devozione del popolo
brasiliano.
L’immagine presa dalle acque del
fiume Paraíba nel 1717 è in terracotta
e misura quaranta centimetri
di altezza.
Il colore cannella in cui si presenta
oggi è dovuto alla secolare esposizione
alla fuliggine prodotta dalle
fiamme di candele, lumi e lampade,
accese dai suoi devoti.
Nel 1978 dovette essere completamente
restaurata, dopo aver subito
1 0
un attacco che la ridusse a quasi duecento frammenti.
Per celebrare il centenario dell’Incoronazione
dell’Immagine della Patrona del Brasile, si è tenuto
un Concorso Nazionale di Design, con l’obiettivo
di selezionare una nuova Corona per commemorare
l’evento.
Il progetto della designer Lena Garrido è stato
scelto, in collaborazione con la designer Débora
Camisasca, di Belo Horizonte (Minas Gerais). Il
nuovo pezzo è stato realizzato in oro e pietre preziose
appositamente per la Solennità del Centenario
dell’Incoronazione di Nostra Signora Aparecida,
l’8 settembre 2004.
Molte religioni potrebbero non credere nei santi,
tuttavia, Nostra Signora Aparecida è sempre stata
sinonimo di gentilezza e amore, e tutte le persone
dovrebbero rispettare. Dopotutto, tutte le brave
persone devono avere la gentilezza e l’amore come
base della loro vita.
Sueli Gushi
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A história da
Padroeira do
Brasil
A importância de N.Sra. Aparecida para os brasileiros,
talvez seja reflexo do quanto a padroeira do Brasil
se identifica com seu povo.
Símbolo de diversidade, de humildade e de solidariedade,
tem tudo a ver com o nosso povo. Independente
da crença de cada um, é mais do que uma simples
Santa: é o amor de uma mãe para seu povo.
A história da Padroeira do Brasil tem o seu início em
1717, quando chegou a Guaratinguetá a notícia de que
o conde de Assumar, D. Pedro de Almeida e Portugal,
governador da então Capitania de São Paulo e Minas
de Ouro, iria passar pela povoação a caminho de Vila
Rica (atual cidade de Ouro Preto), em Minas Gerais.
Os pescadores foram encarregados de garantir o pescado
para o banquete do Conde.
O rio Paraíba, que nasce em São Paulo e deságua no
litoral fluminense, era limpo e piscoso em 1717.
Era o anoitecer do dia 16 de Outubro de 1717 e a temperatura
era agradável, com uma suave brisa.
Os pescadores fizeram seus preparativos, colocaram
as canoas no Rio Paraíba e remaram em busca dos
peixes, lançando as redes no porto de José Correia
Leite. Com bastante habilidade e perícia, lançavam e
recolhiam a rede em diversos lugares, mas os peixes
não apareciam.
As horas corriam, o relógio já marcava 23 horas, sem
que as redes dos barcos espalhados em diferentes áreas,
conseguissem trazer um peixe sequer.
Desiludidos, quase todos os pescadores abandonaram
a pescaria por volta da meia-noite, certos de que aquele
dia não era próprio para a pescaria, pois: “os peixes
tinham sumido do rio”.
Só permaneceu um barco, com Domingos Alves Garcia,
seu filho João Alves e Felipe Pedroso, cunhado de
Domingos e tio de João.
Precisavam muito dos peixes e continuaram trabalhando
sem maiores reclamações.
Agora estavam no porto de Itaguaçú, e com o esforço
o suor brotava, enquanto insistiam em lançar as redes.
Foi quando aconteceu algo imprevisível.
João Alves após lançar a rede em busca dos peixes, depara
com o corpo de uma pequena imagem de barro,
sem cabeça, embaraçada nas malhas da rede. Examinou-a
com cuidado e mostrou-a aos outros dois, que
como ele, ficaram admirados com o achado.
Poderia tê-la descartado, jogado fora, mas envolveu-a
na sua camisa e colocou-a num canto do barco. Remando
um pouco mais para alcançar outra área, decidiu
lançar a rede em busca dos peixes.
Outra surpresa ... Uma pequena bola de barro, bem
menor que as malhas da rede, vinha embaraçada nela.
Cuidadosamente removeu o lodo com a mão e viu tratar-se
da cabeça da imagem! Era uma Santa feita de
barro escuro... Era a imagem de uma Senhora...
A segunda peça encontrada, depois de limpa, foi também
envolvida na camisa de João Alves e juntas, ficaram
depositadas num cantinho do barco.
Os homens ficaram surpresos e encantados com o estranho
acontecimento.
A rede foi atirada novamente ao rio. Lentamente João
Alves começou a recolhê-la, e logo percebeu um peso
volumoso que a pressionava para baixo e quase arrastava
o barco. Com dificuldade, os três se juntaram e
puxaram a rede, retirando-a do rio.
Ficaram pasmos, pois estava repleta de peixes... Em
algumas jogadas de rede encheram a canoa com um
pescado de excelente qualidade. Logo encerraram a
pescaria, porque o barco já estava quase afundando
com o peso.
Agradeceram muito, por considerarem tudo um mila-
1 2
gre da santa salva do rio.
Durante quinze anos a imagem permaneceu na residência
de Felipe Pedroso, onde as pessoas da vizinhança
se reuniam para orar, aos cuidados de Silvana
da Rocha Alves, esposa de Domingos, mãe de João e
irmã de Felipe.
A devoção foi crescendo entre o povo da região e muitas
graças foram alcançadas por aqueles que oravam
diante da imagem, e a fama dos poderes extraordinários
de Nossa Senhora foi se espalhando pelas regiões
do Brasil.
Conta-se que o primeiro milagre após o ocorrido com
os peixes, teria acontecido por volta de 1733, quando,
em uma noite serena, repentinamente as duas velas
que iluminavam a Santa se apagaram. Houve espanto
entre os devotos e Silvana da Rocha, querendo acendê-las
novamente, nem tentou, pois elas acenderam
por si mesmas.
Logo, já não eram somente os pescadores os que vinham
rezar diante da imagem, mas também muitas
outras pessoas das vizinhanças.
Por volta de 1726, quando Domingos e João Alves já
tinham morrido e também faleceu Silvana, Felipe Pedroso
o único sobrevivente, guardou a imagem. Primeiro
residindo em terras de Lourenço de Sá, depois
mudou-se para Ponte Alta e finalmente fixou residência
no porto de Itaguaçú, onde em 1739 veio a falecer.
Contudo, ainda em vida, confiou a imagem ao seu filho
Atanásio Pedroso, que construiu no quintal de sua
casa um pequeno e tosco oratório de madeira, onde a
colocou.
Por volta de 1734, o vigário de Guaratinguetá construiu
uma capela no alto do morro dos Coqueiros,
aberta à visitação pública em 26 de julho de 1745.
Em 20 de abril de 1822, em viagem pelo Vale do Paraíba,
Dom Pedro I e sua comitiva visitaram a capela
e a imagem.
Em 1834 foi iniciada a construção de uma igreja maior
(a atual Basílica Velha) para acomodar e receber os
fiéis que aumentavam significativamente, sendo solenemente
inaugurada e benzida em 8 de dezembro de
1888.
Em meados de 1850, um escravo chamado Zacarias,
preso por grossas correntes, ao passar pelo Santuário,
pede ao feitor permissão para rezar à Nossa Senhora
Aparecida. Recebendo autorização, o escravo se ajoelha
e reza contrito. As correntes, milagrosamente, soltam-se
de seus pulsos deixando Zacarias livre. Era o
segundo milagre.
Outros milagres foram atribuídos à Santa:
Um cavaleiro de Cuiabá, passando por Aparecida, ao
se dirigir para Minas Gerais, viu a fé dos romeiros e
começou a zombar, dizendo que aquela fé era uma
bobagem. Quis provar o que dizia, entrando a cavalo
na igreja. Logo na escadaria, a pata de seu cavalo se
prendeu na pedra da escada da igreja (Basílica Velha),
vindo a derrubar o cavaleiro de seu cavalo, após o fato,
a marca da ferradura ficou cravada da pedra. O cavaleiro
arrependido, pediu perdão e se tornou devoto.
Mãe e filha caminhavam às margens do Rio Paraíba
do Sul, quando surpreendentemente a filha cega de
nascença comenta surpresa com a mãe : “Mãe como
é linda esta igreja” Basílica Velha. Daquele momento
em diante, a menina começa a enxergar.
O pai e o filho foram pescar. Durante a pescaria, a
correnteza estava muito forte e por um descuido o
menino caiu no rio. O menino não sabia nadar, a correnteza
o arrastava cada vez mais rápido e o pai desesperado
pediu a Nossa Senhora Aparecida para salvar
o menino. De repente o corpo do menino parou de ser
arrastado, enquanto a forte correnteza continuava, e o
pai salvou o menino.
Um homem estava voltando para sua casa, quando de
repente ele se deparou com uma enorme onça. Ele se
viu encurralado e a onça estava prestes a atacar, então
o homem pediu desesperado a Nossa Senhora Aparecida
por sua vida, e a onça virou e foi embora.
Em 6 de novembro de 1888, a princesa Isabel visitou
pela segunda vez a basílica e ofertou à santa, em pagamento
de uma promessa (feita em sua primeira visita,
em 08 de dezembro de 1868), uma coroa de ouro
cravejada de diamantes e rubis, juntamente com um
manto azul, ricamente adornado. Estes objetos só foram
colocados na imagem em 8 de setembro de 1904,
numa celebração solene dirigida por D. José Camargo
Barros, com a presença do Núncio Apostólico, muitos
bispos, o Presidente da República Rodrigues Alves e
numeroso povo.
No dia 29 de Abril de 1908, a igreja recebeu o título
de Basílica Menor, sagrada a 5 de setembro de 1909 e
recebendo os ossos de São Vicente Mártir, trazidos de
Roma com permissão do Papa.
Em 17 de dezembro de 1928, a vila que se formava ao
redor da igreja no alto do Morro dos Coqueiros tornou-se
Município, vindo a se chamar Aparecida, em
homenagem a Nossa Senhora, que fora responsável
pela criação da cidade.
Nossa Senhora da Conceição Aparecida, foi proclamada
Rainha do Brasil e sua Padroeira Oficial em 16
de julho de 1930, por decreto do papa Pio XI, sendo
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Muitas religiões podem não acreditar em santos, porém,
Nossa Senhora Aparecida sempre foi sinônimo
de bondade e amor, e todas as pessoas devem respeitar
isso. Afinal, todas as boas pessoas devem ter a bondade
e o amor como base de suas vidas.
coroada.
Em 1967, ao completar-se 250 anos da devoção, o
papa Paulo VI ofereceu ao Santuário a “Rosa de Ouro”,
reconhecendo a importância da santa devoção.
Pela Lei nº 6.802 de 30 de junho de 1.980, foi decretado
oficialmente feriado no dia 12 de outubro, dedicando
este dia à devoção. Também nesta Lei, a República
Federativa do Brasil reconhece oficialmente
Nossa Senhora Aparecida como padroeira do Brasil.
Em 4 de julho de 1980 o papa João Paulo II, em sua
histórica visita ao Brasil, consagrou a Basílica de Nossa
Senhora Aparecida, o maior santuário mariano do
mundo, em solene missa celebrada, revigorando a devoção
à Santa Maria, Mãe de Deus e sagrando solenemente
aquele grandioso monumento construído com
o carinho e devoção do povo brasileiro.
A imagem retirada das águas do rio Paraíba em 1717,
é de terracota e mede quarenta centímetros de altura.
A cor de canela com que se apresenta hoje deve-se à
exposição secular à fuligem produzida pelas chamas
das velas, lamparinas e candeeiros, acesas pelos seus
devotos.
Em 1978 teve que ser totalmente restaurada, após sofrer
um atentado que a reduziu a quase duzentos fragmentos.
Para celebrar o centenário da Coroação da Imagem da
Padroeira do Brasil, foi promovido um Concurso Nacional
de Design, visando selecionar uma nova Coroa
comemorativa do evento.
Foi escolhido o projeto da designer Lena Garrido, em
parceria com a designer Débora Camisasca, de Belo
Horizonte (Minas Gerais). A nova peça foi confeccionada
em ouro e pedras preciosas especialmente para a
solenidade do Centenário da Coroação de Nossa Senhora
Aparecida, no dia 8 de setembro de 2004.
1 4
Suelli Gushi
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1 6
1 7
AL NE GONÇALVES
In questa edizione parliamo di una cantante brasiliana
molto apprezzata nel vecchio continente per
il suo talento, simpatia e bellezza. Si tratta di Aline
Gonçalves che è il nome d’arte di Aline de Azevedo
Gonçalves, nata a “Vitória do Espírito Santo”, il 23
ottobre 1978.
Aline ha dimostrato che il talento è una capacità
innata, un’inclinazione naturale e che da molto piccoli
possiamo prendere la consapevolezza della dote
che abbiamo. Con appena tre anni ha iniziato nella
scuola domenicale in chiesa.
Nel 1993, quando aveva soli quindici anni, cominciò
a cantare professionalmente esibendosi nella band
“Ressaca Baiana” formata da amici.
Negli anni Aline Gonçalves ha partecipato a diverse
band ma quando iniziò a lavorare con la Band “Febre
Humana” è diventata un grande successo e nel
2001 ha avuto la sua ultima presentazione sul “trio
eletrico”, nel carnavale di “Vitória”, sotto comando
della stessa band.
Ancora nel 2001, sentendo nostalgia della sua mamma,
è venuta in Italia e dopo un tempo si trasferisce
a Milano. Così è iniziata la sua avventura musicale
in tutta l’Europa.
Nell’estate del 2003 ha partecipato, per quattro mesi,
al festival latino Portello, che si è svolto a Milano.
È stato un periodo molto importante in cui Aline
ha avuto l’opportunità di fare vedere tanto del suo
lavoro.
Dal 2004 al 2007 ha lavorato per Piero Chiambretti
sul Canale La7 facendo parte del coro gospel.
Chi conosce Aline Gonçalves sa che lei ha un grande
potere comunicativo, un uso molto efficace dei propri
mezzi espressivi per catturare l’attenzione fino
alla fine del concerto.
Quando è davanti al suo pubblico canta e incanta
come nessun’altra cantante sa fare.
Nell’anno di 2019 è stata riconosciuta come la migliore
cantante brasiliana in Italia per la FOCUS Brasil
Milano.
Nel 2020, quando Aline Gonçalves non ha potuto più
lavorare dovuto ai problemi sanitari affrontati da tutti
noi, lei ha chiesto aiuto per la sua famiglia e, per sua
felicità, l’aiuto è arrivato.
Sapendo che altri cantante stavano nella stessa situazione
lei ha creato una vera rete di solidarietà dove ha
potuto aiutare anche altre famiglie.
In quella occasione ha dimostrato di essere anche un
essere umano coraggioso, amorevole e altruista.
Siamo nel 2021 e con quel pizzico di normalità che
siamo riusciti a conquistare abbiamo ottenuto, ancora
una volta, la presenza sul palco di questa grande artista.
Finalmente Aline Gonçalves è tornata, in forze, per
rallegrare le feste italiane.
Quando parliamo di Aline Gonçalves stiamo parlando
di una artista con tantissima esperienza, che già si
è presentata per un svariato pubblico in questi anni
e che offre tanta allegria e divertimento, con professionalità,
a tutti i tipi d’eventi: compleanni, ristoranti,
fiere, congressi, cene aziendali, capo d’anni, carnevali
e feste private.
Chi non la conosce deve conoscerla e chi la conosce
non può più fare senza.
Congratulazioni Aline Gonçalves.
Possa ogni giorno della tua vita essere pieno di pace,
salute, successo, buone amicizie e infinite benedizioni.
Chiamate +39 328 2584504
Pagina Facebook: Cantante Aline Gonçalves
Canale YouTube: Aline GonçalvesIT
Instagram: @alinegoncalvesoficial
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AL NE GONÇALVES
Nesta edição falamos de uma cantora brasileira muito
apreciada no velho continente por seu talento, simpatia
e beleza. Falamos de Aline Gonçalves que é o nome
artístico de Aline de Azevedo Gonçalves, nascida em
“Vitória do Espírito Santo”, no dia 23 de outubro de
1978.
Aline Gonçalves mostrou que o talento é uma habilidade
inata, uma inclinação natural e que desde muito
cedo podemos tomar consciência do dom que possuímos.
Com apenas três anos ela começou na escola
dominical da igreja.
Em 1993, com apenas quinze anos, começou a cantar
profissionalmente na banda “Ressaca Baiana” formada
por amigos.
Ao longo dos anos Aline Gonçalves participou de várias
bandas mas quando começou a trabalhar com a
Banda “Febre Humana” foi um grande sucesso e em
2001 teve a sua última apresentação no “trio elétrico”,
no carnaval de “Vitória”, sob comando da mesma banda.
Ainda em 2001, sentindo saudades da mãe, veio para
a Itália e depois de um tempo mudou-se para Milão e
assim começou sua aventura musical pela Europa.
No verão de 2003 participou, durante quatro meses,
do festival latino Portello, que aconteceu em Milão.
Foi um momento muito importante onde Aline teve a
oportunidade de mostrar muito de seu trabalho.
De 2004 a 2007, trabalhou para Piero Chiambretti no
Canal “La7” como parte do coro “gospel”.
Quem conhece Aline Gonçalves sabe que ela tem um
grande poder de comunicação e consegue, com isso,
manter a atenção do público até o final do concerto.
Quando está diante de seu público, ela canta e encanta
como nenhuma outra cantora sabe fazer.
No ano de 2019 foi reconhecida como a melhor cantora
brasileira na Itália pelo FOCUS Brasil Milão.
vivendo, ela pediu ajuda para sua família e, para sua
felicidade, recebeu várias respostas.
Sabendo que outros cantores se encontravam na mesma
situação, criou uma verdadeira rede de solidariedade
e assim ajudou outras famílias.
Na ocasião Aline demonstrou que também é um ser
humano corajoso, amoroso e altruísta.
Estamos em 2021 e com o pouco de normalidade que
conseguimos conquistar obtivemos, novamente, a
presença desta grande artista nos palcos. Finalmente
Aline Gonçalves voltou, com força total, para abrilhantar
as festas italianas.
Quando falamos de Aline Gonçalves falamos de uma
artista com muita experiência, que nos últimos anos
já se apresentou a um público variado e que oferece
muita alegria e diversão, com profissionalismo, a todo
o tipo de eventos e locais: aniversários, restaurantes,
feiras, congressos, jantares de negócios, ano novo, carnavais,
etc.
Quem não a conhece deve conhecer e aqueles que já
conhecem não podem mais ficar sem ela.
Parabéns Aline Gonçalves.
Que todos os dias da tua vida sejam repletos de muita
paz, saúde, sucesso, boas amizades e infinitas bençãos.
Telefone: +39 328 2584504
Página Facebook: Cantante Aline Gonçalves
Canal YouTube: Aline GonçalvesIT
Instagram: @alinegoncalvesoficial
Andrea Longo
Em 2020, quando Aline Gonçalves deixou de trabalhar,
devido aos problemas sanitários que estamos
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Nuova Rete Brescia è una emittente televisiva che trasmette in Lombardia
sui canali 112, 199 e 634 e nel Veneto sul canale 91 del digitale terrestre.
La programmazione della Nuova Rete Brescia prevede un palinsesto particolarmente
differenziato e su misura per qualsiasi gusto personale. Dallo
sport all’intrattenimento, dall’informazione alla cucina, fino ad arrivare
alla tecnologia e alla medicina.
I piani di espansione della Nuova Rete Brescia sono ben precisi e puntano,-
soprattutto, alla qualità e a venire incontro ai desideri dei suoi telespettatori.
Nuova Rete Brescia vuole rappresentare una nuova realtà libera e indipendente
del nuovo panorama televisivo italiano, con l’intento di riportare il
telespettatore al centro dell’intera filiera produttiva.
La televisione fatta dalla gente per la gente.
Pagina Facebook: Nuova ReteBrescia
Instagram: nuova_retebrescia
YouTube: Nuova ReteBrescia TV
Streaming: www.nuovaretebrescia.com
Il primo giorno, i partecipanti saranno invitati a
vedere il cambio della guardia davanti a Buckigham
Palace e dopo che il cambio sarà completo
usciremo per un picnic nei giardini del palazzo, St
James Park.
Terminato il picnic, visiteremo Buckingham Palace
dall’interno, dove visiteremo 9 stanze del palazzo,
inclusa la sala del trono della regina Elisabetta
II.
All’interno di Buckingham Palace c’è una sala da
tè dove gli ospiti avranno l’opportunità di gustare
il tè pomeridiano.
PIÙ CHE UN EVENTO,
UN’ESPERIENZA DELLA
REGALITÀ BRITANNICA!
Il “Melhor do Brasil no Mundo” sarà un’esperienza
unica. Con una combinazione di storia e prestigio
della regalità britannica e l’inconfondibile
gioia innaffiata dal calore umano e dalla cultura
brasiliana.
Durante l’evento, i brasiliani di tutto il mondo si
incontreranno per celebrare i successi dei loro patrioti,
che si svolgerà a Kensington Palace a Londra,
il 30 ottobre 2021. Il premio fa parte di diversi
eventi nello stesso periodo.
Saranno quattro giorni che daranno l’opportunità
di fare “networks”, negozi (attività commerciale),
diverse mostre di cultura brasiliana. Faremo anche
visite guidate a Londra.
28 ottobre
Torre di Londra, gioielli della corona e della regina,
tè pomeridiano al Palace
Il secondo giorno, approfondiremo la storia reale
e visiteremo la Torre di Londra, dove i partecipanti
all’evento potranno vedere la famosa “Corona
reale” e alcuni dei gioielli della regina.
Lasciando la Torre di Londra, passeremo per il
Tower Bridge (il ponte più famoso di Londra) e
cammineremo fino al Palazzo del Parlamento,
dove avremo l’opportunità di fare un giro. Lasciando
il Palazzo del Parlamento faremo networking
durante la famosa cerimonia del tè pomeridiano
inglese.
29 ottobre
Fiera d’affari, conferenze, workshop e mostra della
27 ottobre
Cambio della guardia, caffè pomeridiano inglese,
networking e visita al trono della Maestà Regina
d’Inghilterra.
cultura brasiliana
Nel terzo giorno dell’evento, i partecipanti saranno
invitati a partecipare al “Best of Brazil Summit”,
una fiera che si svolgerà all’interno della
“South Bank University” a sud di Londra.
Durante il “Best of Brazil Summit” i partecipanti
potranno visitare gli stand delle aziende che
esporranno. La fiera è dedicata al business e alla
cultura brasiliana al fine di facilitare l’incontro dei
fornitori di servizi di tutto il mondo, in un ambiente
dinamico e amichevole.
L’evento riunisce compratori internazionali, agenti,
imprenditori di piccole e medie imprese, aziende
tecnologiche, importatori, tour operator, locali,
consulenti e molti altri professionisti. Abbiamo a
disposizione pacchetti per aziende e imprenditori
che vogliono esporre o parlare in fiera.
darà la possibilità di costruire connessioni uniche
e durature.
Questo evento di 300 persone sarà trasmesso sulle
nostre piattaforme di social media a oltre 100.000
persone e sarà presentato dal pluripremiato imprenditore
Rafael dos Santos insieme all’imprenditrice
e attivista Luiza Brunet.
Abbiamo in programma tante sorprese per i nostri
ospiti che si svolgeranno per tutta la notte e ovviamente
inizieremo la cerimonia di premiazione
cantando il nostro amato inno nazionale brasiliano.
La cerimonia di premiazione si chiuderà alle
22.
Fonte: https://www.bestofbrazilawards.com/
Fonte Immagini: sito officiale del evento e Wikipedia
Traduzione Italiana: Andrea Longo
30 ottobre
Cerimonia di premiazione per il “Melhor do Brasil
no Mundo”
L’evento di quattro giorni “Melhor do Brasil” si
chiuderà con un’indimenticabile serata di prestigio
e glamour.
Saranno invitati i vincitori del premio “Melhor do
Brasil 2020” e i vincitori del premio “Melhor do
Brasil nos EUA 2021” al fianco dei vincitori del
Premio “Melhor do Brasil no Mundo”, a partecipare
a questo spettacolare evento simile al Oscar.
La serata inizierà alle 19:00 (ora di Londra) con un
ricevimento di gala a Kensington Palace. All’arrivo
a questo evento black tie, gli ospiti saranno accompagnati
da un cantante d’opera e come complemento
una selezione di tartine e champagne.
La nostra lista di ospiti composta da ambasciatori,
celebrità brasiliane e imprenditori di successo ti
Andrea Longo
ENSAIOS DA UNIDOS DA BANGU
Com felicidade, a Unidos de Bangu comunica
que estará realizando os seus ensaios, para o
Carnaval 2022, na sede social do Bangu Atlético
Clube, no coração de seu bairro.
A parceria foi fechada pelo presidente Leandro
Augusto junto ao Sr. ngelo, presidente do
Alvirrubro da Zona Oeste.
A Unidos de Bangu agradece a confiança na
agremiação e tem certeza que será um trabalho
de sucesso!
Vai dar Castor na cabeça!
CONFIRA
NOSSAS
RÁDIOS
MÚSICA
PARA
TODOS
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www.radioconnessione.com
www.radioconnessione.it
E-mail.: radioconnessione@gmail.com
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Instagram: @radioconnessione
IMPARARE GIOCANDO!
Questa è la proposta che da 15 anni porta avanti
l’Associazione Amazonas, attraverso il progetto
“faz de conta” (c’era una volta). Il nostro progetto
“faz de conta” promuove la valorizzazione della
cultura italo-brasiliana attraverso attività ludiche
ed educative.
Dopo la pausa estiva l’Associazione Amazonas riprende
le proprie attività presenziali per i più piccoli
nel mese di ottobre. Sono previsti laboratori
di letteratura ed arti visive per bambini dai 3 anni
in poi.
I corsi sono coordinati dalla nostra vicepresidente
ed educatrice Taiane Ferreira ed iniziano il secondo
sabato di ottobre, con un incontro aperto a
bambini e adulti di tutte le età (secondo le misure
anti-covid19) con una presentazione di lettura
animata alle ore 16:00 presso la nostra sede di
Marcon (VE).
La comunità Amazonas crede nell’importanza
di mantenere i nostri valori culturali attraverso
le generazioni e, come dichiara Leila Tombacco,
presidente dell’associazione: “Continuiamo a credere
nell’immensa ricchezza culturale del Brasile
e dell’Italia; divulghiamo e condividiamo con immensa
emozione il nostro folklore, la nostra musica,
l’arte, la gioia e la “saudade”, perché nei nostri
cuori batte un misto di verde, giallo, blu, bianco e
rosso”.
Ricordiamo che Amazonas è un’associazione culturale
senza fini di lucro, dove le attività sono
svolte da volontari e dalla comunità italo-brasiliana
che desidera associarsi.
Vi aspettiamo a braccia aperte, Claudia, Giada,
Leila, Mara, Taiane.
Facebook e Instagram: @AssociazioneAmazonas
E-mail: segreteria.amazonas@gmail.com
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QUE TAL APRENDER
BRINCANDO?
Questa è la proposta che da 15 anni porta avanti l'Associazione
Amazonas, attraverso il progetto “faz de
conta” (c’era una volta). Il nostro progetto “faz de conta”
promuove la valorizzazione della cultura italo-brasiliana
attraverso attività ludiche ed educative.
Dopo la pausa estiva l'Associazione Amazonas riprende
le proprie attività presenziali per i più piccoli nel
mese di ottobre. Sono previsti laboratori di letteratura
ed arti visive per bambini dai 3 anni in poi.
I corsi sono coordinati dalla nostra vice presidente ed
educatrice Taiane Ferreira ed iniziano il secondo sabato
di ottobre, con un incontro aperto a bambini e
adulti di tutte le età (secondo le misure anti-covid19)
con una presentazione di lettura animata alle ore 16:00
presso la nostra sede di Marcon (VE).
La comunità Amazonas crede nell'importanza di
mantenere i nostri valori culturali attraverso le generazioni
e, come dichiara Leila Tombacco, presidente
dell'associazione: “Continuiamo a credere nell'immensa
ricchezza culturale del Brasile e dell'Italia; divulghiamo
e condividiamo con immensa emozione il
nostro folklore, la nostra musica, l'arte, la gioia e la
“saudade”, perché nei nostri cuori batte un misto di
verde, giallo, blu, bianco e rosso”.
Ricordiamo che Amazonas è un'associazione culturale
senza fini di lucro, dove le attività sono svolte da volontari
e dalla comunità italo-brasiliana che desidera
associarsi.
Vi aspettiamo a braccia aperte, Claudia, Giada, Leila,
Mara, Taiane.
Facebook e Instagram: @AssociazioneAmazonas
E-mail: segreteria.amazonas@gmail.com
Claudia Bello
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NOVA
ADMINISTRAÇÃO
DA LIESA MOSTRA
PARA O QUE VEIO.
PLENÁRIA DA LIESA
É REALIZADA NA
CIDADE DO SAMBA.
Na tarde do dia 19 de agosto, uma quinta-feira,
a nova administração da Liesa comandada por
Jorge Perlingeiro e Cia mostrou para o que veio.
Dando prosseguimento a uma série de novidades,
a instituição, responsável por realizar o desfile do
Grupo Especial do Rio de Janeiro, realizou a primeira
plenária, na Cidade do Samba, com o grupo
de presidentes das doze escolas de samba, mais
os beneméritos e fundadores.
Porém, uma ausência foi sentida – a do prefeito
Eduardo Paes. Sambista convicto e de carteirinha,
o prefeito da cidade do Rio de Janeiro tem o
sem nome batizando a sala onde acontecerão todas
as plenárias, no local que abriga os barracões
do Grupo Especial, na Zona Portuária do Rio.
Segundo o presidente da Liesa, a ausência do prefeito
se deu por compromissos de trabalho. Todavia,
o mesmo foi representado por dirigentes
da Riotur, como a presidente Daniela Maia que
descerrou a placa que batizava o novo auditório
3 6
com o nome do prefeito. Uma foto foi tirada e
via whatsapp foi enviada a Eduardo Paes, que se
emocionou.
Para evitar aglomeração e dar ciência à imprensa
presente, um telão foi instalado do lado de fora do
prédio, para a transmissão do encontro.
Dentre a realização da primeira plenária na Cidade
do Samba, outras novidades foram apresentadas
para a modernização do Carnaval. Para Perlingeiro
a montagem de uma brigada de incêndio,
a criação de novos camarins e a permissão concedida
pela prefeitura para a exibição de patrocínios
na Cidade do Samba, foram alguns pontos
apresentados por uma administração que pretende
inovar.
Os apaixonados pelo Carnaval e os desfiles das
escolas de samba, principalmente, as do Grupo
Especial, vêm experimentado uma gama de sensações
benéficas que esta nova administração da
Liesa está efetuando. Liberação da Cidade do
Samba, renovação do contrato dos direitos de
transmissão de imagem com a Rede Globo, até
2025, são algumas delas. A alegria só não foi
completa, pois com a ausência do prefeito Eduardo
Paes não teve a informação de como será
feito o apoio do poder público para o Carnaval
de 2022, inclusive, com a previsão do repasse financeiro.
Além de tudo isso e mais alguma coisa, há a
ideia, que está em andamento, da instalação de
uma unidade do Corpo de Bombeiros na Cidade
do Samba. Ao que tudo indica o Governo do Estado
já autorizou à Liesa a tomar as providências
necessárias que foram apresentadas na plenária,
para que um destacamento seja instalado para que
atenda não apenas à Cidade do Samba, mas toda
Zona Portuária.
E vêm mais novidades por aí!
Texto: Clilton Paz.
Fotos: Henrique Matos/LIESA.
Clinton Paz
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SAMBANDO
SONO APERTE LE ISCRIZIONE per il laboratorio
di danza con la tecnica del SAMBA.
Il 14 di settembre 2021, abbiamo avuto la prima
lezione di prova SAMBANDO, anche per chi non
ha mai
provato a ballare il samba ed è stato un grande
successo.
SAMBANDO è un laboratorio di danza a cura di
Toni Julio con la percussioni e canti che sono presentati
ai partecipanti, dal vivo, da Kal dos Santos.
Corso con cadenza settimanale, che si svolge ogni
martedì, dalle ore 19:00 alle 21:00, nel bellissimo
spazio di Capoeira Sul da Bahia Mestrando Pedro
Capoeira - Milano, in Via Filippo Argelati, 35.
Il laboratorio è rivolto a tutti quelli che amano la
danza e che sono interessati a entrare in contatto
con la
ritmica brasiliana più diffusa al mondo... il Samba.
Il Samba è diventato patrimonio culturale riconosciuto
a livello mondiale.
I partecipante sono coinvolti nelle lezioni imparando
diversi stili di samba, la cui storia è frutto
della
mescolanza tra Africa e Brasile.
Contatto: WhatsApp +39 339 8169971
LA RISATA NON VA IN VACANZA…
4 0
Anzi caro lettore!!! La voglia di star bene e di affrontare
positivamente questo lungo, troppo lungo, periodo
pandemico mi ha dato occasione per formare sei nuove
leader di yoga della risata!!! Una Meraviglia!
Fortemente voluto da Maria Cristina, Alessandra e
Alessia, tre delle partecipanti, il 7 e l’ 8 agosto scorso
ho organizzato un weekend di formazione per diventare
portatore di gioia attraverso lo Yoga della risata.
È stato il mio sesto Leader Training ( LT) da quando
il 1 maggio 2018 sono diventata teacher di yoga della
risata ma ogni volta è una grande emozione!
Per questo mi preparo in maniera quasi maniacale:
location, materiale per tutti, materiale per condurre,
alloggiamento, equipaggiamento, insomma una organizzazione
a tutto tondo!!
Il corso di Certificazione Leader Yoga della risata è
davvero un momento importante dove si impara a conoscere
la risata e in particolar modo la risata incondizionata,
cioè si impara la vera filosofia dello Yoga
della risata così come la definisce il fondatore dr Madan
Kataria.
È il momento in cui si sperimentano i benefici della
risata, benefici a livello fisco, psichico e sociale, così
come ti ho spiegato negli articoli precedenti.
È un weekend magico dove “ si sblocca la risata” con
l’aiuto della teacher e del gruppo.
Da adulto la risata è bloccata perché legata a pregiudizi
negativi su di essa. Ci si vergogna di lasciare andare
la nostra gioia attraverso la risata piena e sonora,
e questo porta pian piano al blocco della risata con
conseguente insufficiente uso del diaframma.
Durante il Leader training chi conduce porta appunto
alla liberazione della risata e questo può succedere anche
durante la prima mattina del corso.
Complici sono sicuramente i neuroni a specchio, e
allora sedersi in cerchio, guardare negli occhi chi ride
sblocca pian piano la risata!
Il Leader Training prevede almeno 16 ore di incontro
ma i miei corsi durano sempre qualche ora in più tanto
diventa bello, poi, restare insieme immersi in questo
mondo ridente.
Il percorso si svolge attraverso un programma studiato
e redatto appositamente dal Dr Kataria, i tempi dei
vari step sono poi gestiti dal teacher in base al gruppo
e alle sue esigenze.
Durante il periodo di lockdown dettato dal Covid alcuni
teacher hanno studiato un percorso online.
Io pur non esprimendo alcun giudizio su questa scelta,
condivisa e approvata tra l’altro dal dr Kataria, ho
preferito attendere una possibilità di condurre ancora
in presenza.
Devo dirti caro lettore, che la scelta è dovuta parzialmente
dal mio scarso impegno all’utilizzo della tecnologia
ma sopratutto è dovuta al fatto che io ho bisogno
di contatto, seppur prevalentemente solo visivo, ho
bisogno di leggere con i miei occhi quello che avviene
in un percorso così importante, e quindi preferisco
condurre LT solo in presenza.
Scelgo con attenzione, quando mi è possibile, anche la
location perché credo fortemente che un contesto sia
davvero parte importante del percorso e aiuti molto
nella conduzione.
Così anche questa volta il contesto era una pura immersione
nella natura, dove cielo e terra si sono integrati
insieme a me, ai partecipanti e agli animali che
vivono in esso.
La location stavolta è stata una bella fattoria, la “ Fattoria
la Valle” dove Riccardo, il fattore , un ragazzo di
appena 19 anni, ha immediatamente accettato la mia
proposta e ci ha messo a disposizione gli spazi necessari.
Il clima ha fatto la sua parte e i due giorni sono
stati davvero ricchi di meraviglia.
Le persone che si sono formate, tutte donne, hanno
potuto esprimersi con tanta libertà.
Hanno età e storie di vita molto differenti ma ogni differenza
si annulla con la risata.
Così chi ha 14 anni ( e una storia importante di malattia)
come Vanessa balla, ride, canta e si racconta con
chi come MariaRosaria di anni ne ha 65 ed è già in
pensione ( ma sprizza gioia da tutti i pori)!
E poi ci sono Alessia, Alessandra e MariaCristina, che
hanno già fondato l’associazione Mereketenghe sul
gioco e teatro e che vogliono integrare le loro attività
con lo yoga della risata. E sono loro che mi hanno pregato
di condurre questo Leader Training, decidendo
giorni e mese!!!
E poi Biancamaria, una dolcissima medico radiologa e
posturologa...lei arrivata per caso, invitata da un’amica
a partecipare al corso proprio mentre leggeva un libro
sullo YDR!!! ( Ridi Ama Vivi di Lara Lucaccioni).
Il suo progetto è quello di portare lo Yoga della risata
in una associazione di donne operate al seno con la
quale collabora. Doppia meraviglia!!!
Quando conduco un Leader Training tutta la famiglia
di Ydr si mobilita e mi viene in supporto anche da lontano:
sono leader e teacher di Ydr che portano la loro
testimonianza, vengono a conoscere i nuovi Leader e
che, per il tempo che restano, diventano parte del gruppo
in formazione.
Anche questo è un momento importante del percorso:
i nuovi leader hanno la consapevolezza di non essere
più soli, sanno di contare su una grande famiglia internazionale!
Ad agosto ho avuto il piacere di rivedere Jessica, Marco,
Anna, Laura, Daniela, Loretta, Barbara e Alessandra
( che ha passato tutto il tempo con noi!!) ...
Il leader training si divide in parti teoriche e parti
4 1
pratiche. Chi si forma ottiene una certificazione internazionale
direttamente rilasciata , tramite il teacher
conduttore, dal dr Kataria.
La parte teorica racconta la storia dello Ydr, quali sono
le sue caratteristiche, i suoi benefici, che cosa è una
sessione di YDR.
Nella parte pratica si vivono direttamente le sessioni
di Ydr che i nuovi leader potranno condurre alla fine
di un LT e quindi si spiegano bene tutti gli step di una
sessione, si prova, si fa sperimentare la conduzione ai
partecipanti.
Di seguito si spiega come aprire un club di Ydr e come
presentare un progetto in diversi contesti di vita…
Il corso è davvero molto ricco e impegnativo.
D’altronde ridere è una cosa seria!!
Ogni Leader training ha un suo nome che viene scelto
dai partecipanti durante lo svolgimento del corso.
Ad esempio il mio primo LT si chiama “ El primero”,
il secondo “ Emozione” perché le emozioni messe in
campo sono state davvero forti!
Quest’ultimo si chiama “Simba”, dal nome di una cagnolina
della fattoria che, dall’inizio alla fine , ci ha seguito
nel percorso diventandone la mascotte!
E ora facciamo un esercizio pratico. Anche all’inizio
dell’LT si fanno esercizi di conoscenza. Oltre agli esercizi
classici ci siamo presentate col gioco “ il cappello
matto”.
È necessario avere un cappello e mettersi in cerchio.
Parte il conduttore e dice il proprio nome secondo caratteristiche
che attribuisce al cappello. Tutti rappresentano
e dicono il proprio nome secondo le indicazioni
del conduttore. Quando il cappello ritorna dal
conduttore si rifà il giro col nome e con una caratteristica
diversa del cappello. Così il cappello: scotta,
puzza, è pesante, vola, fa prurito, ride, piange, è un
cantante lirico…..
Provalo! Prima di un pranzo, durante una gita con gli
amici, a una festa….quando vuoi!
Ora ti lascio sperando di averti fatto venire la curiosità
di partecipare a un Leader Training.
I tempi non sono ancora tranquilli per la pandemia
anche qui in Italia. Ma con la risata possiamo aiutarci
e aiutare a superare i problemi!
Mi auguro che tu stia bene.
Gustati le mie fotografie dell’ultimo LT Simba!
Un grande e ridente abbraccio. Buon mese!
INSPIRO, TRATTENGO E...RIDO! OH OH AH AH
AH!
Contattami:
antonellasancius@alice.it
antonellasancius014@gmail.com
facebook : antonella sancius; noi celaridiamo; gardachiride
instagram: Antonella Sancius
whatsapp: +39 335 392923
Antonella Sancius
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HOJE VAMOS
ATRAVESSAR O
OCEANO E O
DESERTO ESCALDANTE,
TUDO PELA ARTE DA
ESCRITA,
QUE NÃO TEM
FRONTEIRAS.
ANDRÉIA C J P- Apresente-se para nós meu
caro escritor?
MWYELA NJAY- Eu sou Mwyela Njay, nasci no
município de Matala, província de Huíla, Angola.
Minha infância foi muito boa , apesar da guerra
cívil (entre a força do governo angolano e as
forças UNITA)no meu país, e o pouco que meus
familiares possuíam naquela altura.
Quase toda minha infância passei com meus avós,
em Comuna do Dongo município de Jamba Mineira
- Huíla. Eles me proporcionaram uma ótima
educação e é fruto da mesma que eu sou o que
sou hoje.
ANDRÉIA C J P- O que mais marcou a sua adolescência?
MWYELA NJAY- Minha adolecência foi marcada
pelo nascimento da minha primogênita. Éramos
dois adolescentes sem experiência, sem falar
do poder econômico e financeiro. No fim tudo
deu certo. Meus pais, Luis Ndunbo e Felícia N
‘Golo, assumiram essa difícil tarefa em um momento
que meu país atravessava uma recessão.
Por isso os agradeço pelo apoio e o cuidado que
eles tem com a minha primogênita, que mora com
eles até hoje, na cidade de Lubango.
Andréia C J P- Qual foi seu primeiro contato com
os livros?
MWYELA NJAY- Foi no momento que comecei
os estudos e não parei mais de ler .
Em 2009 me formei em jornalismo e em 2013 fui
trabalhar em uma rádio como reporter do programa
“ Voz dos Estudantes”. Foi uma fase que me
envolvi ainda mais aos livros.
ANDRÉIA C J P – O que te levou a escrever?
MWYELA NJAY – Foi o grande contato com os
livros , e com isso passei a sonhar em escrever.
Hoje esse sonho se concretizou.
ANDRÉIA C J P – Qual foi sua inspiração para
a criação do livro “O assassino do Ano, Preso no
Covid”?
MWYELA NJAY- Esse livro foi a materialização
de um sonho, que foi inspirado no pior momento
para a humanidade. Com o surgimento do CO-
VID -19 na Àsia, viu-se o mundo fechando as
portas, os governos fora dos seus acentos confortáveis,
o surgimento de novas politicas na missão
de defender vidas humanas e o calvário que asolou
a população mundial. O livro “O Assassino
do Ano, Preso no COVID-19 “ é um conto que
recomendo a todos.
ANDRÉIA C J P – Esse é o seu primeiro livro?
MWYELA NJAY- Esse é o primeiro livro publicado
em setembro de 2021 em Luanda, Angola.
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Tenho outros três que aguardam a oportunidade
de serem publicados. Todos seguem o gênero
contos .
Infelizmente a falta de apoio ( patrocínio) torna
muito dificil a caminhada. Com tudo agradeço a
Vamus Edtors V.E, em nome do escritor e enfermeiro
Raimundo Ndambuca pelo apoio e a oportunidade
de trabalharmos juntos.
tileza. Foi muito bom conhecer a sua história
Mwyela Njay.
MWYELA NJAY- Eu que agradeço Andréia pela
oportunidade de ser entrevistado pela Revista
Connessione. Aproveito para solicitar a todos que
apoiem a arte de escrever. Apesar da tecnologia
nada substitui um LIVRO. Obrigado!
ANDRÉIA C J P – Como as pessoas que tenham
enteresse pelo seu trabalho entram em contato?
MWYELA NJAY- Para as pessoas que queiram
conhecer o meu trabalho ou até mesmo me apoiarem,
é só entrar no Facebook Mwyela Njay e ou
na minha página Mwyela Njay Official. Podem,
também, entrar em contato pelo meu numero de
telefone +244 92300- 2940 ( Whatsapp). Fiquem
a vontade para ligar. Não deixem de conferir a
minha obra. Tenho total certeza que vocês vão
gostar muito do livro “O Assassino do Ano, Preso
no COVID- 19”.
ANDRÉIA C J P- Você poderia nos deixar uma
mensagem de encentivo?
MWYELA NJAY- Meu apelo é para todos que,
assim como eu, desejam escrever livros. Principalmente
para a nova geração.
Não desistam! Tudo depende de sabermos o que
realmente queremos e irmos a luta. Não existem
vitórias sem sacrifícios .
ANDRÉIA C J P – Muito Obrigada pela sua gen-
Andréia C.J.P.
4 5
SAMBANDO
CON TONI JULIO
Il samba è una danza e un genere musicale
brasiliano considerato uno degli elementi
più rappresentativi della cultura popolare in
Brasile. Questo ritmo è il risultato dell’incrocio
tra musica africana ed europea. Da oltre
15 anni promuovo laboratori di danza con
radici afro-brasiliane a Milano. In collaborazione
con il direttore Kal dos Santos, percussionista,
attore e compositore, abbiamo
eseguito gli incontri di samba in cui i partecipanti
entrano in contatto con la tecnica del
samba nella danza e nella coreografia e nel
prosieguo delle lezioni offriamo la possibilità
agli studenti di entrare in contatto con gli
strumenti di percussioni quali: ganzà, pandeiro,
il surdo, tamburim, agogò, per offrire
ai partecipanti una base completa sull’origine
del samba di radice.
ORIGINE DEL SAMBA
Il samba è stato creato in Brasile e le sue origini
sono i tamburi portati dai neri schiavizzati,
mescolati con ritmi europei, come
polka, valzer, mazurka, minuetto, tra gli altri.
Inizialmente, le feste da ballo degli schiavi
neri a Bahia erano chiamate “samba”. Gli
studiosi indicano il Recôncavo Baiano come
il luogo di nascita del samba, in particolare
l’usanza di ballare, cantare e suonare strumenti
in cerchio.
Batuque, J.M, Rugendas, raffiguranti schiavi
che cantano e ballano in cerchio
Dopo l’abolizione della schiavitù, nel 1888, e
l’istituzione della Repubblica, nel 1889, molti
neri si recarono nell’allora capitale della Repubblica,
Rio de Janeiro, in cerca di lavoro.
Tuttavia, qualsiasi manifestazione culturale
4 6
africana era vista con sospetto e criminalizzata,
come la capoeira e il candomblé. Con il
samba non era diverso.
Così, i neri iniziarono a tenere le loro feste nelle
case delle “zie” o “nonne”, vere matriarche
afro-discendenti che accoglievano i batuques.
A Rio de Janeiro, il più famoso di questi luoghi
era la casa di Tia Ciata, “mãe de santo” di Rio
de Janeiro.
I BENEFICI PORTATI DA SAMBA DURAN-
TE IL NOSTRO LABORATORIO
Danzare il samba può essere considerato una
terapia espressiva. Come forma di esercizio,
la danza può essere utile per gli aspetti fisici
ed emotivi della qualità della vita. Migliora la
mobilità e la coordinazione e riduce la tensione
muscolare. Emotivamente, si dice che migliori
la fiducia in se stessi e l’interazione con
gli altri, ed è uno sbocco per comunicare con
i sentimenti. Alcuni promotori affermano che
il samba può rafforzare il sistema immunitario
attraverso l’azione muscolare e i processi
fisiologici e può persino aiutare a prevenire le
malattie. Si basa sulla convinzione che mente
e corpo lavorino insieme. Attraverso la danza
si pensa che le persone possano identificare
ed esprimere le proprie emozioni più intime,
portando questi sentimenti in superficie. Alcuni
partecipante affermano che ballando percepiscono
un senso di rinnovamento, integrità
e unità nel corpo.
gli spiriti buoni e anche per scacciare gli spiriti
maligni. Un’altra applicabilità è nelle celebrazioni
e nei festival.
La danza africana come il samba è costituita
da movimenti del corpo che coinvolgono spalle,
anche e gambe, e che, attraverso il ritmo
accelerato delle percussioni, permette diverse
variazioni.
Con il traffico di schiavi africani, la danza ha
finito per diventare popolare in altri territori
al di fuori delle culture tribali africane, come
nel caso del Brasile.
Capoeira, batuque, coco e lundu sono alcuni
dei ritmi di origine africana.
Credo che una nazione cresca e prosperi quando
è orgogliosa delle proprie radici e conosce
la propria identità.
Anche le storie che cercano di giustificare la
schiavitù o la gerarchia delle razze, ad oggi,
non hanno eliminato l’ovvio: la forza e l’influenza
dell’essenza nera negli individui e nel
mondo. Chi balla samba capisce meglio a cosa
mi riferisco, sente nel suo corpo e nelle sue
emozioni ciò che questo ballo rende possibile,
oltre ovviamente all’incredibile preparazione
corporea che questa pratica fornisce.
TUTTI QUESTI BENEFICI HANNO ORIGI-
NI PROFONDE PORTATE DAGLI SCHIAVI
L’Africa è sempre stata ricca di credenze religiose,
musica, balli, manifestazioni artistiche,
tra gli altri. Combinando innumerevoli fattori,
come fattori migratori, colonizzazione europea
e una pluralità di gruppi etnici, l’Africa
oggi è un continente in cui la sua gente parla
innumerevoli lingue e dialetti ed è altamente
multiculturale.
La musica e la danza africane hanno sempre
avuto significati religiosi, essendo esplorate
nei culti tradizionali per attirare gli orixás e/o
4 7
SAMBANDO
COM TONI JULIO
O samba é uma dança e um gênero musical
brasileiro considerado um dos elementos
mais representativos da cultura popular do
Brasil. Este ritmo é fruto da miscigenação
entre a música africana e europeia. São mais
de 15 anos que venho promovendo laboratórios
de dança com raízes afro-brasileira em
Milão. Em colaboração com o maestro Kal
dos Santos, percussionista, ator e compositor
realizamos os encontros do samba onde os
participantes entram em contato com a técnica
do samba na dança e coreografia e no
prosseguimento das aulas oferecemos a possibilidade
aos alunos de entrarem em contato
com os instrumentos percussivos como:
ganzá, pandeiro, il surdo, tamborim, agogò,
isso para oferecer aos participantes uma base
completa da origem do samba de raiz.
ORIGEM DO SAMBA
O samba foi criado no Brasil e sua origem
são os batuques trazidos pelos negros escravizados,
misturados aos ritmos europeus, como
a polca, a valsa, a mazurca, o minueto, entre
outros.
Inicialmente, as festas de danças dos negros
escravos na Bahia eram chamadas de “samba”.
Os estudiosos apontam o Recôncavo Baiano
como o berço do samba, especialmente o costume
de dançar, cantar e tocar instrumentos
em roda.
Batuque, J.M, Rugendas, retratando pessoas
escravizadas cantando e dançando em roda.
Após a abolição da escravidão, em 1888, e da
instituição da República, em 1889, muitos negros
se dirigiram à então capital da República,
o Rio de Janeiro, em busca de trabalho.
Porém, qualquer manifestação cultural africana
era vista com desconfiança e criminalizada,
como a capoeira e o candomblé. Com o samba
não foi diferente.
Assim, os negros começam a fazer suas festas
4 8
nas casas das “tias” ou “vovós”, verdadeiras
matriarcas afro-descendentes que acolhiam
os batuques. No Rio de Janeiro, o mais célebre
desses lugares era a casa de Tia Ciata, mãe de
santo carioca.
OS BENEFÍCIOS TRAZIDOS PELO SAMBA
DURANTE NOSSO LABORATÓRIO
Dançar samba pode ser considerado uma terapia
expressiva, Como uma forma de exercício,
dançar pode ser útil para os aspectos físicos e
emocionais da qualidade de vida. Melhorar a
mobilidade e coordenação, e reduzir a tensão
muscular. Emocionalmente, é relatada para
melhorar a autoconfiança e interação com os
outros , e é uma saída para se comunicar com
os sentimentos. Alguns promotores afirmam
que o samba pode fortalecer o sistema imunológico
através de ação muscular e processos
fisiológicos e pode até mesmo ajudar a prevenir
doenças. Ela é baseada na crença de que
o trabalho da mente e do corpo estão juntos.
Através da dança, pensa-se que as pessoas
possam identificar e expressar suas emoções
mais íntimas, trazendo esses sentimentos para
a superfície. Alguns dos alunos afirmam que
dançando eles percebem um senso de renovação,
integridade e unidade no corpo.
TODOS ESSES BENEFÍCIOS TEM ORIGEM
PROFUNDAS TRAZIDAS PELOS ESCRA-
VOS
A África sempre foi rica em crenças religiosas,
músicas, danças, manifestações artísticas,
entre outros. Mesclando inúmeros fatores,
como os migratórios, a colonização europeia
e a pluralidade de etnias, a África hoje é um
continente em que o seu povo fala inúmeros
idiomas e dialetos e é altamente pluricultural.
A música e a dança africanas sempre apresentaram
significações religiosas, sendo exploradas
nos cultos tradicionais para atrair os orixás
e/ou os bons espíritos e, também, expulsar
os maus espíritos. Outra aplicabilidade é nas
comemorações e nos festivais.
A dança africana como o samba é constituída
por movimentos corporais que envolvem
os ombros, os quadris e as pernas, e que por
meio do ritmo acelerado da percussão possibilita
variações distintas.
Com o tráfico dos africanos escravizados, a
dança acabou se popularizando em outros
territórios fora das culturas tribais africanas,
como é o caso do Brasil.
A capoeira, o batuque, o coco e o lundu são
alguns dos ritmos com origem africana.
Acredito que uma nação cresce e prospera
quando tem orgulho de suas raízes e conhece
sua identidade.
Mesmo as histórias que buscam justificar a
escravidão ou a hierarquia de raças, até hoje
não eliminaram o óbvio: a força e a influência
da essência negra nos indivíduos e no mundo.
Quem dança samba compreende melhor
a que me refiro, sente em seu corpo e em suas
emoções o que esta dança possibilita, além é
claro, da preparação corporal incrível que esta
prática propicia.
Toni Julio
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6 6
ITALIA-BRASILE:
LA SFIDA INFINITA
Olà a todos!!! Dopo aver raccontato
l’acerrima rivalità fra Brasile e Argentina
nel corso delle 21 edizioni dei Campionati
Mondiali di Calcio, ora è il momento
di fare la stessa cosa con le due
Nazionali più presenti e vincenti. Stiamo
parlando naturalmente della Seleçao
che detiene il primato con 5 titoli ed è
l’unica che ha partecipato ininterrottamente
dal 1930 in Uruguay al 2018 in
Russia, e dell’Italia che insegue a quota
4 vittorie in 18 partecipazioni (terza dietro
alla Germania con 19). Italia-Brasile
è la storia di questo sport: due finali, una
finale per il terzo posto, una semifinale
e un quarto di finale. Cinque sfide che
hanno regalato emozioni indelebili a tutti
gli amanti e gli appassionati di calcio e
soprattutto hanno stabilito chi fosse più
meritevole di salire sul tetto del mondo.
Tranne il match di Buenos Aires nel
1978 valevole per il gradino più basso
del podio, infatti, chi è prevalso nelle
altre quattro partite alla fine si è laureato
campione. A cominciare dal lontano
16 giugno 1938 al Vélodrome di Marsiglia
quando gli azzurri di Vittorio Po-
5 2
zzo, campioni in carica, affrontarono in
semifinale i verdeoro trascinati dai gol
del leggendario Leonidas, capocannoniere
con 7 reti. Finì 2-1 per l’Italia e il
rigore del momentaneo 2-0 fu segnato
dal capitano Giuseppe Meazza (cui è intitolato
lo stadio di Milano) reggendosi i
calzoncini con le mani perché l’elastico
si era spezzato nel sistemare il pallone
sul dischetto. In finale gli azzurri avrebbero
sconfitto 4-2 l’Ungheria bissando
il trionfo del 1934. Per ben 32 anni, però,
l’Italia non sarebbe più riuscita a superare
il girone eliminatorio fino a Messico
1970 quando, dopo il leggendario
4-3 ai supplementari contro la Germania
Ovest, giunse in finale e si trovò al
cospetto della più grande squadra di tutti
i tempi. Era il Brasile capitanato da
Carlos Alberto Torres e dei formidabili
numeri 10 che giocavano tutti insieme:
Jairzinho, Gerson, Tostão, Rivelino e
naturalmente O’Rey Pelé. La Nazionale
azzurra diede molto filo da torcere
ai brasiliani fin quando non accusò la
stanchezza della durissima gara contro
i tedeschi ma poi Facchetti, Mazzola,
Riva e Boninsegna dovettero arrendersi
nella seconda parte della ripresa: 4-1 in
favore del Brasile e Coppa Rimet definitivamente
assegnata dopo i successi
del 1958 in Svezia e del 1962 in Cile.
Dopo otto anni in Argentina, entrambe
le squadre si fermarono a un passo dalla
finalissima: l’Italia battuta dall’Olanda
e il Brasile eliminato fra mille sospetti
e polemiche proprio dai padroni di casa
e con la complicità del Perù. Anche stavolta
ebbero la meglio i sudamericani e
nuovamente nella ripresa: al vantaggio
di Causio, risposero Nelinho e Dirceu
con due tiri dalla distanza che fecero
piovere addosso a Dino Zoff una marea
di critiche. L’occasione del riscatto
per il nostro portiere e capitano, però, si
fece attendere appena quattro anni fino
al mitico 5 luglio 1982. Nel giorno della
resurrezione di Paolo Rossi, sul terreno
del Sarrià di Barcellona, i ragazzi di
Enzo Bearzot realizzarono un’impresa
epica: contro i favoritissimi Socrates,
Zico, Falcão e compagnia cantante a cui
sarebbe bastato il pareggio, l’Italia s’impose
3-2 con tripletta di Pablito e una
prestazione collettiva entusiasmante. E
a spegnere le residue speranze brasiliane
fu proprio Zoff bloccando sulla linea
di porta un colpo di testa di Oscar al minuto
89. La strada verso Madrid e la gloria
era spianata per gli azzurri che non
lasciarono scampo alla Polonia in semi-
5 3
finale né alla Germania Ovest in finale,
conquistando il terzo titolo mondiale.
L’ultimo confronto diretto fra Italia e
Brasile risale al 1994 negli Stati Uniti
e non poteva che avvenire nuovamente
nella partita decisiva. Sotto il sole cocente
del mezzogiorno di Pasadena in
California, andò in scena una delle finali
più monotone che si ricordino e i calci
di rigore furono la logica conseguenza.
Il penalty calciato alle stelle da Roberto
Baggio, l’uomo che aveva trascinato gli
azzurri, regalò a Romario e compagni la
vittoria più attesa e sentita. Quella ideale
da dedicare a Ayrton Senna, scomparso
tragicamente sul circuito di Imola il
primo maggio di quello stesso anno.
Stefano Aloe
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5 5
Título No Brasil: Meu Amigo Hindu
Título Em Inglês: My Hindu Friend
Ano: 2015
Título No Brasil: Ensaio Sobre A Cegueira
Título Em Inglês: Blindness
Ano: 2008
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Título: Comeback - Um Matador Nunca
Se Aposenta
Ano: 2016
Título: Achados E Perdidos
Ano: 2005
Link do blog: https://rmbsrock.blogspot.com/p/filmes.html
J. Marcos B.
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Abbiamo bisogno di cibo per cani e gatti.
Tutto il cibo raccolto verrà utilizzato per cani e gatti
in difficoltà.
Precisamos de ração para cachorros e gatos.
Todo alimento arrecadado será usado para os cachorrinhos
e gatos em dificuldade.
5 8
Associazione BEM C.F. 90521440157
Criado por AG5521
(+39) 351 763 4520
Associazionebem@gmail.com
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COME
VIVERE
MEGLIO?
Cercare di alzarsi dando gratitudine al nostro Dio
dell’Universo tutti giorni.
Salutare nostra madre Terra, mamma Gaia, i nostri
quattro elementi Aria, Acqua, Fuoco Terra, anche
nostra Fauna e Flora.
Dobbiamo, per stare bene e vivere bene, proteggere il
pianeta che è la casa dove viviamo.
Proteggere sempre tutti gli animali e piante.
Per vivere meglio dobbiamo guardare tutto che abbiamo
intorno a noi, creato dal nostro architetto maggiore
Dio.
Cercare di prendere la tua forza interiore. Il bambino
dentro do vostro cuore.
Pensare sempre positivamente mai negativamente.
Sempre cammini a ricerca dei tuoi sogni. Non lasciare
mai nessuno dire che non va bene. Sia ottimista così
ti sentirai bene e con più fiducia in quello che desidera
perché la tua convinzione aiuterà a costruire i tuoi
sogni i progetti.
Non lamentarsi mai del passato, pensi solamente di
andare avanti. Così troverai sempre una vita bella e
anche il vivere meglio.
Pensi in salute e avrai sempre buona salute. Sia ottimista
con sua vita amorosa, personale, professionale
i familiare.
Alzi la tua testa i cammini per tuo futuro. Guardi sempre
sopra mai di sotto. Si fide di se stesso.
Impari sempre il meglio di te. Se cadere alzati. Siamo
qui per imparare le lezioni di tutti giorni.
Cercare di fare la tua preghiera giornaliera chiedendo
sempre col cuore, così vedrai tutte le situazione della
vita e imparerai a vivere meglio.
Devi stare attento quando mangi. Guardi che la frutta
e la verdura hanno dei bei colori che vengono di una
bellezza e di un colorito speciale e che fanno svegliare
il tuo desiderio naturale. Tutto c’è un perché nella nostra
vita anche l’influenza del colore sull’essere umano.
Inizia a osservare e vedrai come il colore di uno arcobaleno
e la luce del sole fanno vibrare buona energia
in nostra vita.
Gratitudine, per tutto, tutti i giorni. Gratitudine è la
parola dell’Universo che aiuta e ci fa bene.
Ricordati sempre che dentro di te stesso si trova il più
saggio Mestre. Ascolti sempre la voce del tuo cuore.
Impari a fare la tua connessione positiva per vivere
bene e meglio.
Connessione con te stesso.
Gratitudine.
6 0
COMO
VIVER
MELHOR?
Tente se levantar agradecendo ao nosso Deus do Universo
todos os dias.
Saudai nossa mãe Terra, mãe Gaia, nossos quatro elementos
Ar, Água, Fogo Terra, também nossa Fauna e
Flora.
Devemos, para estar bem e viver bem, proteger o planeta
que é a casa onde vivemos.
Sempre proteja todos os animais e plantas.
Para viver melhor, devemos olhar para tudo o que temos
ao nosso redor, criado por nosso maior arquiteto,
Deus.
Tente tirar sua força interior. A criança dentro do seu
coração.
Sempre pense positivamente, nunca negativamente.
Você sempre deve andar em busca dos seus sonhos.
Nunca deixe ninguém dizer que não está tudo bem.
Seja otimista para se sentir melhor e mais confiante
no que deseja, pois sua crença ajudará a construir seus
sonhos e projetos.
Nunca reclame do passado, apenas pense em seguir
em frente. Assim você sempre encontrará uma vida
boa e também uma vida melhor.
Pense em saúde e você sempre terá uma boa saúde.
Seja otimista com sua vida amorosa, pessoal, profissional
e familiar.
Levante a cabeça e abra os caminhos para o seu futuro.
Sempre olhe para cima, nunca para baixo. Confia
em si mesmo.
Se você cair, levante-se. Estamos aqui para aprender
as lições do dia a dia.
Procure fazer sua oração diária sempre pedindo com
o coração, assim você verá todas as situações da vida e
aprenderá a viver melhor.
Você tem que ter atenção ao comer. Veja que frutas e
verduras têm cores lindas, uma beleza especial e que
despertam o seu desejo natural. Tudo tem um motivo
em nossa vida até a influência da cor no ser humano.
Comece observando e verá como a cor do arco-íris e a
luz do sol vibram boas energias em nossa vida.
Gratidão, por tudo, todos os dias. Gratidão é a palavra
do Universo que nos ajuda e nos faz bem.
Lembre-se sempre de que dentro de você está o Mestre
mais sábio. Você deve sempre ouvir a voz do seu
coração, assim você aprende a fazer sua própria conexão
positiva para viver bem e melhor.
Conecte-se com você mesmo.
Gratidão.
Regina Caciquinho
6 1
IVETE SOUZAH
Originaria di Belém, città del nord del Brasile, è una
delle più belle e particolari voci brasiliane degli ultimi
anni. Nell’adolescenza si è dedicata all’atletica fino a
quando la musica l’ha sedotta. Con un’esperienza di
numerosi tour in tutto il mondo Giappone, Medio
Oriente, Europa, Sud America, la cantante nel corso
di 35 anni di musica, ha svolto una intensa attività divulgativa
nei vari campi della cultura brasiliana.
E’ arrivata a San Paolo nel 1988, iniziando la sua carriera
in una serata fortunata, quando Ivete Souzah
sostituì una cantante in un bar. Il chitarrista Paulinho
Parana l’ha incoraggiata a studiare teoria, chitarra
classica e pianoforte.
Ivete ha studiato per otto anni tecnica vocale con l’insegnante
cilena Magdalena de Paula dopo di chi, è diventata
la sua assistente per tre anni.
Ha collaborato con la logopedista e foniatra Silvana
Brito nella Secretaria Municipal de Saude di Sao Paulo
per un periodo di otto mesi; inoltre ha lavorato sette
anni al “Centro Musical Santa Cecilia di São Paulo”
come insegnante di tecnica vocale e direttore artistico.
Ha seguito diversi corsi di perfezionamento del canto:
- Voz em Movimento con la cantante lirica Madalena
Bernardes
- teatro, cinema e tv con il direttore Milton Neves,
- teatro e tecnica di palco scenico con l’attrice e direttore
Miriam Muniz,
- Corpo e Movimento con l’attrice Daniela Duarte,
- Danza contemporanea “il corpo come centro de Investigazione”
con Sandro Borelli,
- corso di aggiornamento “I corsi della voce” e “La
voce Artistica” con il prof. Paolo Zedda e il dott Franco
Fussi (Italia)- 2011/2013/ 2015.
All’inizio degli anni 90 Ivete, dopo aver cantato nel famoso
teatro “PLATAFORMA 1- São Paulo”, ha iniziato
vari spettacoli di musica JAZZ e di BOSSA NOVA.
Nel 1994 inizia la sua prima esperienza internazionale
cantando quattro mesi negli Emirati Arabi a Muscate;
sei mesi in Giappone a Shirahama, Nagoya, Kobe e
Osaka.
Nel 1996 registra la sua prima canzone “Visões”,
dall’album del “1° Festival di Musica Inedita Brasileira
della Banca Banespa” dove è stata premiata come
migliore voce.
Nel 1997 registra una seconda canzone “Serrado” del
noto cantautore, Djavan che fa parte dell’album “VO-
ZES PAULISTANAS”.
Nel 1999 ha prodotto insieme a Paulinho Paraná, il
suo primo album da solista con il titolo “DE ONDE
VENS”; un lavoro molto sofisticato dove Ivete mostra
la sua personalità e la sua passione per la musica jazz.
Questa registrazione è arricchita dalla partecipazione
speciale di grandi nomi dello scenario musicale brasiliano
quali Dori Caymmi, Claudette Soares e Laércio
de Freitas ed inoltre contiene una musica inedita di
Djavan “MATA”.
La prima presentazione di questo CD è avvenuta in
Giappone ed in seguito in Brasile, a San Paolo, dove
per l’occasione gli attori Matheus Naschetergaele e
Nilton Bicudo hanno curato la direzione dello spettacolo
al “Teatro São Pedro”.
Nel 2001 ha iniziato una collaborazione insieme all’attore
- cantante Claudio Curi lo spettacolo intitolato
“BOSSA A DOIS”, è stato portato nei maggiori teatri
di San Paolo riscuotendo molto successo di pubblico.
Tra il 2001 e il 2002 e tutto il 2003 canta in Italia a
Forli presso il ristorante brasiliano “O CANGACEI-
RO”.
Nel 2005 accompagnata dai musicisti Paulinho Paraná,
Giba Pinto, Lucio Ferrara e Marco Zanotti ha compiuto
un tour nel sud d’ Italia toccando Bari, Lecce e
Taranto, ed inoltre ha partecipato a diversi spettacoli
in Emilia Romagna, Verona e Padova, ed infine è stata
6 2
invitata a rappresentare il Brasile, con il suo gruppo, al
“20° Festival Music a Manosque” in Francia.
Tra il 2006 e 2009 , rientrata a San Paolo, riprende l’attività
artistica cantando in prestigiosi locali e teatri, in
collaborazione con la “Secretaria de Cultura do Estado
di São Paulo”. In occasione del 50° anniversario di
Bossa Nova ha partecipato al progetto “Agenda Bossa
Nova” affiancando l’attore e cantante Claudio Curi
presso il teatro Tom Jazz.
Ha ricoperto il ruolo di madre nel Musical “Tango
Mulher “ al teatro Uranus, sotto la direzione di Milton
Neves.
In qualità di insegnante, in collaborazione con la
Luyvison Shows & Eventos, non è trascurata l’attività
continua con gli allievi nella preparazione canora, e
postazione della voce parlata. Con attori e cantanti di
Musical a volte questo aiuto è richiesto ed è richiesto
anche da professionisti quale avvocati, insegnanti e
telefonisti .
Presso la scuola di musica “ Master Music” di Faenza
insegna tecnica vocale per canto moderno per un periodo
di otto anni.
Ivete è una solista dissonante, dal titolo di un libro
di Ricardo Santhiago che racconta la storia di tredici
protagoniste famosi della musica brasiliana, tra cui
proprio lei, il libro si chiama “Solistas Dissonantes:
História (Oral) De Cantoras Negras” ( 2009).
Ancora in 2009 inizia la sua avventura sul canale Web
Demais Tv, creando e presentando il programma di
Varietà “Tudo de Bom” con direzione generale di
Milton Neves e partecipazione di Gilberto Giballin e
Juliana Paulini dove parla di musica, gastronomia, salute
e cultura in generale. Partecipa al corto film premiato
Jardim do Beleleu del regista Ary Candido con
Flavio Bauraqui, José Wilker e Thalma de Freitas. A
luglio di 2009 trasferisce sua residenza definitivamente
per l’Italia e rifa la sua band con musicisti: Maurizio
Degasperi (pianoforte), Federico Codicè (chitarra)
Marco Zanotti (batteria) e Amauri Donavanti (contrabbasso).
Nel
2010- È stata invitata ad insegnare canto moderno
presso “l’Accademia Musicale di Faenza”.
Nel 2012 - Si esibisce al fianco del cantante italiano
Alessandro Grinzato e Sexteto Zato Jazz con lo spettacolo
“Italia nel cuore del Brasile” classici italiane e
brasiliane che sono state tradotte per l’italiano. Un
successo di pubblico nel “Teatro Puccini di Merano”.
Nel 2013 - Riceve l’invito del Sig. Bucci presidente di
Confindustria dell’Emilia Romagna per cantare ad un
evento importante all’interno del “Museo Internazionale
della Ceramica di Faenza” per il presidente della
Ferrari il sig. Luca Cordero di Montezemolo.
Ancora nel 2013 è invitata ad organizzare il Villaggio
Brasileiro all’interno del Festival Popoli Cultura Pop e
Gastronomia Internazionale di Bagnara di Romagna.
Nel 2014 - Eletta vicepresidente dell’associazione di
promozione sociale Pau Brasil con cui collabora invitati
a cantare nel tributo ai 20 anni di morte dell’idolo
Ayrton Senna all’interno dell’ippodromo di Imola
con la partecipazione di diversi piloti famosi tra questi
Fernando Alonso.
Tra il 2015 e il 2021 Ivete è stata invitata dalla pianista
Christianne Neves per una performance al Ronnie
Scotts, del progetto Sounds Of Brazil in un’importante
jazz house in Londra dove presentano lo spettacolo
Bianco Nero. Ha creato l’Associação Terra Brasilis di
cui è presidente.
A marzo parte per la Svizzera su invito dell’istituzione
CEBRAC a Zurick, Svizzera per cantare all’interno del
Progetto Fine Blend con lo spettacolo “Influencia do
Jazz” con il famoso pianista Floriano Inácio Junior.
In vacanza in Brasile, su iniziativa di amici e fan nostalgici,
fa un piccolo tour nel “Centro das Artes de São
Paulo” e “Beco das Garrafas - RJ” accompagnata da
Robertinho de Paula chitarrista di fama internazionale.
Ritorna a São Paulo dove si esibisce alla casa “Tom
Jazz” in compagnia di Claudio Curi con lo spettacolo
“Bossa a Dois” e poi canta al Bar Brahma, al Bar
Piratininga e chiude con lo spettacolo “Saudades do
Brasil” nel rinomato jazz club di San Paolo “JazzB”.
Nel 2017- si esibisce a Madrid nel progetto Voci della
Amazonia e avvia il programma “Tudo de Bom” che
diventa un successo su Radio web Sonora. Fa un piccolo
tour in Brasile, canta nella sua terra natale e São
Paulo.
Attualmente è presidente dell’Associazione Terra Brasilis
con la quale tiene corsi di Canto Armonico in tutta
Europa. Ha partecipato all’ultimo cd dei cantanti
italiani Mario Biondi e Lallo Cibelli ed è stata invitata
dalla radio web Stella Brasil (Ba) come corrispondente
in Italia, dove presenta il programma “Tudo de Bom”.
Ivete Souzah è un’artista innovativa e creativa. Ha creato
e presenta la Live “Tudo de Bom Brasil e Italia”,
creando una finestra di chiacchiere con artisti brasiliani
e italiani e non si ferma qui, presto lancerà il programma
“Bem Brasil” su invito dell’”Aquarela Axe”
Canale YouTube.
6 3
IVETE SOUZAH
Ivete Souzah è Natural de Belém do Parà, cidade do
norte do Brasil, ela é uma das vozes brasileiras mais
bonitas e peculiares dos últimos anos. Na adolescência,
ela se dedicou ao atletismo até que a música
a seduziu. Com a experiência de inúmeras turnês
pelo mundo Japão, Médio Oriente, Europa, América
do Sul, a cantora ao longo de 35 anos de música,
tem realizado uma intensa atividade de divulgação da
cultura brasileira. Chegou a São Paulo em 1988, iniciando
a carreira em uma noite de sorte, quando Ivete
substituiu uma cantora em um bar da Santa Cecilia.
O violonista Paulinho Paraná a incentivou a estudar
teoria, violão clássico e piano. Ivete estudou técnica
vocal por oito anos com a professora chilena Magdalena
de Paula, depois da qual se tornou sua assistente
por três anos. Colaborou com a fonoaudióloga e foniatra
Silvana Brito na Secretaria Municipal de Saúde
de São Paulo por um período de oito meses; também
trabalhou por sete anos no “Centro Musical Santa Cecília
de São Paulo” como professora de técnica vocal e
diretora artística. Frequentou vários cursos de aperfeiçoamento
do canto:
- Voz em Movimento com a cantora lírica Madalena
Bernardes
- Teatro, cinema e tv com o diretor Milton Neves,
- Técnica de teatro e palco com a atriz e diretora Miriam
Muniz,
- Corpo e Movimento com a atriz Daniela Duarte,
- Dança contemporânea “o corpo como centro de investigação”
com Sandro Borelli,
- Curso de atualização “O curso da voz” e “A voz artística”
com o Prof. Paolo Zedda e o Dr. Franco Fussi
(Itália) - 2011/2013/2015.
Ivete, no início dos anos 90, após cantar no famoso
teatro “PLATAFORMA 1- São Paulo”, deu início a diversos
shows de JAZZ e BOSSA NOVA.
Em 1994 iniciou sua primeira experiência internacional
cantando quatro meses nos Emirados Árabes em
Muscate; seis meses no Japão em Shirahama, Nagoya,
Kobe e Osaka.
Em 1996 gravou a sua primeira canção “Visões” (Carlos
Gomes), do álbum do “I Festival de Música Inédita
Brasileira do Banco Banespa” onde foi premiada
como melhor voz.
Em 1997 gravou a segunda canção “Serrado” do conhecido
cantor e compositor Djavan que integra o álbum
“VOZES PAULISTANAS”.
Em 1999 produziu com Paulinho Paraná, seu primeiro
disco solo com o título “DE ONDE VENS”; um
trabalho muito sofisticado onde Ivete mostra sua personalidade
e sua paixão pelo jazz. Esta gravação é enriquecida
pela participação especial de grandes nomes
da cena musical brasileira como Dori Caymmi, Claudette
Soares e Laércio de Freitas e também contém
uma música inédita de Djavan “MATA”. A primeira
apresentação deste CD aconteceu no Japão e posteriormente
no Brasil, em São Paulo, onde na ocasião os
atores Matheus Naschetergaele e Nilton Bicudo cuidaram
da direção do show no “Teatro São Pedro”.
Em 2001 iniciou uma parceria com o ator - cantor
Claudio Curi, no espetáculo intitulado “BOSSA A
DOIS”, que foi levado aos principais teatros de São
Paulo e obteve grande sucesso de público.
Entre 2001 e 2002 e todo o ano de 2003 canta na Itália
em Forli no restaurante brasileiro “O CANGACEI-
RO”.
Em 2005 acompanhada dos músicos Paulinho Paraná,
Giba Pinto, Lucio Ferrara e Marco Zanotti fez uma
turnê pelo sul da Itália tocando em Bari, Lecce e Taranto,
e também participou em vários espetáculos na
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Emilia Romagna, Verona e Pádua. Foi convidada para
representar o Brasil, com seu grupo, no “20º Festival
Music a Manosque” na França.
Entre 2006 e 2009, quando regressou a São Paulo, retomou
a sua atividade artística cantando em clubes e
teatros de prestígio, em colaboração com a “Secretaria
de Cultura do Estado de São Paulo”.
Por ocasião dos 50 anos da Bossa Nova, participou do
projeto “Agenda Bossa Nova” ao lado do ator e cantor
Claudio Curi no teatro Tom Jazz.
Desempenhou papel de mãe no Musical “Tango Mulher”,
do Teatro Urano, sob direção de Milton Neves.
Como professora, em colaboração com a Luyvison
Shows & Eventos, tem muita atenção nas atividades
contínuas de preparação vocal e posicionamento da
voz falada, com atores e cantores, essa ajuda às vezes
é necessária e também é solicitada por profissionais
como advogados, professores e telefonistas etc.
Na escola de música “Master Music” em Faenza(2010)
ela ensinou técnica vocal para canto moderno por um
período de oito anos.
Ivete é uma solista dissonante, no livro de Ricardo
Santhiago que conta a história de treze famosas protagonistas
da música brasileira, incluindo ela, o livro se
chama “Solistas Dissonantes: História (Oral) De Cantoras
Negras” (2009).
Ainda em 2009 iniciou sua aventura no canal Web
Demais Tv, criando e apresentando o programa de variedades
“Tudo de Bom” com direção geral de Milton
Neves e participação de Gilberto Giballin e Juliana
Paulini onde fala sobre música, gastronomia, saúde e
cultura em geral. Participou do premiado curta Jardim
do Beleleu do diretor Ary Candido com Flavio
Bauraqui, José Wilker e Thalma de Freitas; Em julho
de 2009 mudou definitivamente sua residência para
a Itália e refaz sua banda com os músicos: Maurizio
Degasperi (piano), Federico Codicè (guitarra), Marco
Zanotti (bateria) e Amauri Donavanti (contrabaixo).
Em 2012 - se apresenta ao lado do cantor italiano
Alessandro Grinzato e Sexteto Zato Jazz com o show
“A Itália no coração do Brasil” clássicos italianos e
brasileiros traduzidos para o italiano, um verdadeiro
sucesso de público no “Teatro Puccini de Merano”.
Em 2013 - Ela recebeu o convite do Sr. Bucci, presidente
da Confindustria dell’Emilia Romagna para
cantar em um importante evento no “Museo Internazionale
della Ceramica di Faenza” para o presidente
da Ferrari, Sr. Luca Cordero di Montezemolo.
Ainda em 2013 foi convidada a organizar a “Villaggio
Brasileiro” dentro do “Festival Popoli Cultura Pop e
Gastronomia Internazionale di Bagnara di Romagna”.
Em 2014 - Eleita vice-presidente da associação de promoção
social Pau Brasil com a qual colabora foi convidada
a cantar em homenagem aos 20 anos da morte
do ídolo Ayrton Senna no autódromo de Imola com a
participação de vários pilotos famosos entre eles Fernando
Alonso.
Entre 2015 e 2021 Ivete foi convidada pela pianista
Christianne Neves para se apresentar na Ronnie
Scotts, do projeto Sounds Of Brazil, em uma importante
casa de jazz de Londres onde apresentam o show
“Bianco Nero”.
Ela criou a Associação Terra Brasilis da qual é presidente
.
Em março do mesmo ano parte para a Suíça a convite
da instituição CEBRAC em Zurick, Suíça, para cantar
ao interno do projeto “Mistura Fina” com o show “In-
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fluencia do Jazz” com o renomado pianista Floriano
Inácio Junior, direção e produção Magali Oliveira. De
férias no Brasil, por iniciativa de amigos e fãs saudosos,
faz uma pequena turnê no “Centro das Artes de
São Paulo” e no “Beco das Garrafas - RJ” acompanhada
por Robertinho de Paula violonista renomado
internacionalmente. Volta a São Paulo onde se apresenta
na casa “Tom Jazz” na companhia de Claudio
Curi com o show “Bossa a Dois” e depois canta no
Bar Brahma, no Bar Piratininga e encerra com o show
“Saudades do Brasil” no renomado clube de jazz de
São Paulo “JazzB “.
Em 2017 se apresentou em Madrid no projeto Vozes
da Amazônia e deu início ao programa “Tudo de
Bom” que se tornou um sucesso na Rádio web Sonora.
Em 2018 Ela faz uma pequena turnê pelo Brasil, canta
na sua terra natal e em São Paulo.
Atualmente é presidente da Associação Terra Brasilis,
com a qual ministra cursos de canto harmônico em
toda a Europa. Participou do último cd dos cantores
italianos Mario Biondi e Lallo Cibelli e foi convidada
pela web rádio Stella Brasil (Ba) como correspondente
na Itália, onde apresenta o programa “Tudo de
Bom”. Ivete Souzah é uma artista inovadora e criativa.
Criou e apresenta as lives “Tudo de Bom Brasil e Itália”,
criando uma Vitrine e um bate-papo descontraído
com artistas brasileiros e italianos, mas não para por
aí, em breve lançará o programa “Bem Brasil” a convite
do canal do YouTube “Aquarela Axé”.
Andrea Longo
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Agora vai!
Ou será que
ainda não.
Agora vai! É fato que o Carnaval de 2022 vai
acontecer. De um jeito ou de outro. Seja em
fevereiro (no calendário oficial), ou em julho.
Com o avanço da vacina, as pessoas sendo
imunizadas, podemos pensar no retorno da
alegria. Além dos desfiles no Sambódromo,
haverá diversos bailes, blocos e bandas que
com certeza farão do Carnaval e, em especial,
o do Rio de Janeiro, uma festa incomparável.
Do sábado à terça-feira, da zona norte à zona
sul o grande destaque será a alegria e a descontração
do povo carioca.
Mesmo havendo um descompasso entre o secretário
municipal de Saúde do Rio, Daniel
Soranz, e especialistas em epidemiologia da
Fiocruz e da UFRJ, uma certeza existe - a realização
do Carnaval na cidade, no próximo
ano. E condições necessárias deverão existir,
para a realização da festa na melhor forma
possível.
Numa audiência pública, realizada no dia 1°
de outubro, na Câmara de Vereadores, com
o secretário municipal de Saúde do Rio, os
especialistas em epidemiologia da Fiocruz
e UFRJ, e o presidente da Liga Independente
das Escolas de Samba do Rio de Janeiro
(LIESA), Jorge Perlingeiro, muito se debateu
sobre o tema, a ponto de se mencionar a
necessidade da elaboração de um documento
orientador, com condições necessárias para a
realização do Carnaval.
Neste documento, que seria desenvolvido por
especialistas da Escola Nacional de Saúde
Pública da Fiocruz e da UFRJ, um conjunto
de indicadores seriam listados. Dessa forma,
caso não haja, até o final de 2021, condições
salutares que garantam a saúde e o bem estar
da população carioca e dos foliões do Carnaval,
talvez uma alternativa será adiar os desfiles
das escolas de samba, para junho de 2022.
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O destino do Carnaval 2022.
Discussões à parte, o certo é que os sambas
já foram escolhidos e com uma novidade. A
TV Globo gravou, na Cidade do Samba, com
todas as 12 agremiações que compõem o Grupo
Especial, os sambas finalistas e a escolha
do samba vencedor de cada uma. Daí, quatro
programas, além de um especial, apresentarão
ao público, a festa da vitória. Os programas
irão ao ar a partir do dia 16 de outubro, aos
sábados e após o Programa Altas Horas.
“Demos uma satisfação para os presidentes
sobre o nosso trabalho. Completamos quatro
meses na gestão da Liesa. Discutimos o assunto
da TV Globo. Eles vão fazer programas,
pela primeira vez, cada escola do Grupo Especial
vai levar três sambas finalistas, e saberemos
o samba campeão de cada escola. Será na
TV Globo aberta. No total, a Globo fará quatro
programas e mais um especial com todos
os sambas escolhidos. Todos os presidentes
aprovaram”, disse o presidente da Liesa Jorge
Perlingeiro.
Além deste projeto, as agremiações já estão
desenvolvendo os seus trabalhos, nos seus
barracões, na Cidade do Samba, que já está
liberada pelo corpo de bombeiros. Já foram
abertas as vendas de camarotes, boxes, arquibancadas
especiais e frisas. E, a partir de agora,
é só ensaiar para estar afinado para quando
o Carnaval chegar.
Texto: Clilton Paz.
Crédito das fotos: Amanda Onira Produções.
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