La Sequenza di Sant'Eulalia - Dipartimento di Studi Linguistici e ...

La Sequenza di Sant’Eulalia
Francesca Gambino

La Sequenza o Cantilena di S. Eulalia
• è il primo testo letterario scritto in una lingua
romanza.
• datato al 880 circa. Siamo una quarantina di
anni dopo i Giuramenti.
• La lingua in cui è scritto è l’antico francese, ma
in una varietà che riconduce alla zona
Piccardo-Vallone (ai confini con il Belgio).

La Sequenza o Cantilena di S. Eulalia
• breve poesia di 29 versi che racconta il
martirio di Sant'Eulalia di Mérida.
• Sant’Eulalia è una martire spagnola del III sec.
d.C.

Le fonti
• Sulla santa spagnola, nata a Mérida, la nostra
fonte principale è l’inno III del Peristephanon
di Prudenzio, composto verso il 400.
• Le testimonianze successive si trovano in
Venanzio Fortunato, Gregorio di Tours,
Isidoro di Siviglia, Aldelmo e nella Passio
Eulaliae.

La storia
• Siamo in Spagna, al tempo delle persecuzioni
contro i cristiani.
• Torturata. Dalla bocca della martire, in forma
di colomba bianca, vola via la sua anima.
• Prudenzio nomina Maximianus e la Passio
Eulaliae colloca il suo martirio sotto la
dominazione di Diocleziano (inizi 300).

Le due sante
• Eulalia di Barcellona ha una storia simile.
Torturata. Alla fine fu decapitata
• una colomba volò dal suo petto alla fine del
martirio.

E’ una santa importante
• A Barcellona Eulalia è ricordata da varie vie e
statue.
• Il suo corpo fu nascosto durante la conquista
araba della Spagna nel 713 e ritrovato solo nel
878.
• Nel 1339 fu collocato nella cripta della nuova
Cattedrale di Sant'Eulalia.
• Si festeggia il 12 febbraio.

Cattedrale
di Sant'Eulalia
A Barcellona
1

Un’unica santa
• A Mérida era stato costruito un mausoleo,
distrutto dagli arabi e ricostruito nel 1230,
dopo la Riconquista.
• Da Merida il culto si diffonde in Spagna.
• Barcellona se ne appropria.
• Eulalia significa ‘colei cha parla bene’.

Federico Garcia Lorca
Nel gemere, la santa bambina
Spezza il cristallo delle coppe.
La ruota affila coltelli
E uncini di curva acuta.
Un flotto di vene verdi
Sboccia dalla sua gola.
Per terra, ormai senza guida,
Soltanto le sue mani tagliate
Che ancora possono incrociarsi
In tenue preghiera decapitata.

Translatio delle reliquie
• Il suo culto si diffonde dopo la scoperta della
tomba (presunta?) a Barcellona nel 878.
• Nel 878 l’arcivescovo di Narbona vuole
dedicare una chiesa a St. Eulalia.
• si celebra la cerimonia della translatio. Le sue
reliquie vengono portate in un convento
femminile vicino a Saint-Amand, a Hasnon.
• dall’abbazia di Saint-Amand proviene il ms.
che ci ha tràdito l’Eulalia.

Il manoscritto
• Il testo è conservato dal manoscritto 150 della
biblioteca municipale di Valenciennes, di 143
carte.
• Valenciennes è al confine tra la Francia e il Belgio,
regione di confine linguistico, francese e tedesco.
• È un codice di pergamena del IX sec., prima
appartenuto all'abbazia di Saint-Amand (vicino a
Valenciennes), poi passato alla Bibl. municipale di
V.

Il manoscritto
• Il codice contiene la traduzione latina dei
Sermoni teologici di San Gregorio Nazianzeno,
cc. 1-140.
• fu esemplato in territorio germanico nella
prima metà del IX sec.

Le appendici
• Alla fine, nelle cc. rimaste bianche, vennero
aggiunti 4 testi:
1) una prima mano aggiunge una sequenza
latina dedicata a santa Eulalia.

Le appendici 2
2) una seconda mano aggiunge due testi in
volgare:
a) sequenza volgare di santa Eulalia, in a. fr.
b) altro testo volgare, ma in tedesco, il Rithmus
teutonicus.

Rithmus teutonicus
• scritto in lingua francico-renana, noto come
Ludwigslied.
• scritto per onorare Ludovico il germanico, re
dei Franchi, vincitore nel 881 della battaglia di
Saucourt contro i vichinghi, morto nel 882.

Ultima appendice
• 4) una terza mano aggiunge un’altra sequenza
latina di argomento religioso.
• Tutte le mani sono databili al IX sec.
• Situazione di tre testi che sono legati a 2 a 2: 1)
lat. + volgare fr. (tema, metrica).
2) volgare fr. + volgare tedesco (stesso copista).

Il luogo di compilazione
del manoscritto
• Il codice sarebbe stato compilato a Saint
Amand,
• esempio della tecnica libraria praticata in
quell’abazia durante l’epoca carolingia prima
della morte di Ucbaldo.
• Ucbaldo: letterato che insegnò a lungo nella
scuola di Saint Amand, fino all’883.

La datazione
• 878, anno in cui viene scoperta la tomba di s.
Eulalia e viene traslato il suo corpo.
• 881, battaglia di Saucourt, combattuta e vinta dal
re cantato nel Ludwigslied, Ludovico III di Francia.
• Dalla rubrica del Ludwigslied risulta che il poema
è stato esemplato nel codice di Valenciennes
dopo la morte di Ludovico (5 agosto 882).
• > prob. che la sequenza sia stata scritta in qs.
anni, dopo l’878 e prima del 882.

La forma metrico-musicale
• Sequenza: testo letterario in prosa o in versi,
introdotto in corrispondenza dei melismi
dell’Alleluia.
• Questa nuova forma poetica fu chiamata
versus ad sequentiam, o sequentia cum prosa,
o prosa.

La forma metrico-musicale
• base musicale ripete coppie di unità simmetriche.
• Il testo romanzo riflette questa forma. La veste
formale è tipicamente latina.
• Dopo un secolo prime soluzioni “romanze”.
• nell’XI sec. qs. forme si consolidano.
• tra l’XI e il XII sec., intorno all’anno 1100, sistema
letterario volgare.

La forma metrica
• 29 versi disposti in 14 periodi ritmici di lunghezza
diseguale di 2 versi ciascuno, con l’ultimo irrelato.
• Cadenze tutte maschili (tronche), e versi legati da
assonanza (tutte maschili).
• Assonanza = rima imperfetta, con identità solo
delle vocali, vocali tonica e atona devono essere
=, le consonanti possono cambiare).

La somiglianza con la sequenza latina
• Stessa struttura e stesso numero di versi della
sequenza latina.
• Ma diverse: quella latina è più lirica; è un
poemetto eucologico e celebrativo;
• quella francese è narrativa, pensata per un
pubblico più vasto e popolare, dà informazioni
sulla vita.

Metrica
• Nel complesso la versificazione, la cesura dei
versi (6/4 o 4/6), le assonanze in cui domina
quella in –ie (12 vv. su 28) annuncia già la
pratica che sarà corrente in tutto il Medioevo,
specie nelle chansons de geste.

Il testo
• Buona pulcella fut Eulalia,
• Bel auret corps, bellezour anima.
• Voldrent la veintre li Deo inimì,
• Voldrent la faire diaule seruir.
• Elle no’nt eskoltet les mals conselliers,
• Qu’elle Deo raneiet chi maent sus en ciel,

Il testo
• Ne por or ned argent ne paramenz,
• Por manatce regiel ne preiement;
•
• Niule cose non la pouret omque pleier
• La polle sempre non amast lo Deo menestier
•
• E por o fut presentede Maximiien,
• Chi rex eret a cels dis soure pagiens.

Il testo
• Il li enortet, dont lei nonque chielt,
• Qued elle fuiet lo nom christiien.
• Ell’ent adunet lo suon element:
• Melz sostendreiet les empedementz
• Quelle perdesse sa virginitet.
• Por o’s furet morte a grand honestet.

Il testo
• Enz enl fou lo getterent com arde tost.
• Elle colpes non auret, por o no’s coist.
• A czo no’s voldret concreidre li rex pagiens,
• Ad une spede li roveret tolir lo chief.
• La domnizelle celle kose non contredist,
• Volt lo seule lazsier, si ruovet Krist.

Il testo
• In figure de colomb volat a ciel.
• Tuit oram que por nos degnet preier
• Qued auuisset de nos Christus mercit
• Post la mort et a lui nos laist venir
• Par souue clementia.

Buona pulcella fut Eulalia,
• buona < BŎNA, nb. dittongamento.
• pulcella < *PŪLLĬCELLA
• fut < fuit

Bel àuret corps, bellezour anima.
• àuret < aurat < àwerat < abwerat < HABUERAT
• corps: nb. assenza di articolo
• bellezour < BELLATIŌREM < BELLATUS + -IOR.

Voldrent la veintre li Deo inimi,
• voldrent < vòluerunt < VOLUERANT,
• veintre < VINCERE. CR > TR
• Deo < DĔUS: no ditt., a causa di semivocale finale –
u (tratto vallone).
• li < illi
• inimi < enemi < *INAMICI

Voldrent la faire diaule servir
• faire < lat. volg. *fagre, *facre < facĕre
• diaule: nb. assenza art., che c’è invece al v. 3.
• diaule < DIÀB(Ŭ)LUM: vocalizzaz. di /B/ davanti a
/l/, tratto vallone (e del piccardo); altrove
diablo.

• elle: -A finale > e.
• ’nt < ent < inde
• eskoltet < auscŭltat.
Elle no’nt eskoltet
les mals conselliers,
• les mals conselliers: caso obl. pl., nb. presenza art.
• les < illos
• mals < malos
• conselliers < consiliarios.

Qu’elle Deo raneiet
chi maent sus en ciel
• raneiet < RENĔGET. en > an tratto vallone
• chi: ch rende un suono velare k, solitamente veniva
scritto alla lat. qui.
• MANET > maent (> maint)
(mare > maer > mer manu > maenu > main)
• sus < sūrsum
• ciel < cělum < càelum

Ne por or ned argent ne paramenz
• por < pro
• or < aurum
• ned : con d estirpatore di iato
• paramenz, paraments < *paraméntos <
PARAMENTUM

Por manatce regiel ne preiement
• manatce < MĬNACIA, en > an tratto vallone
• regiel: < REGALEM

Niule cose non la pouret omque
• niule < něc ulla
• cose < causam
pleier
• pòuret < pòwrat < pòwwerat < pòtwerat <
POTÙERAT
• omque < ùnquam
• pleier < plecare < plicare

La polle sempre non amast
• polle < PŬLLA
• sempre < semper
lo Deo menestier
• lo menestier: caso obl., nb. articolo.
menestier < ministèrium
• amast < amasset < amauisset

E por o fut presentede Maximiien,
• presentede < PRAESENTATAM.
• Maximiien < MAXIMIANUM.

chi rex eret a cels dis soure pagiens
• rex: nb. caso sogg., latinismo
• eret < ĔRAT.
• cels < ecce illos
• soure < *sowra < sobra < sǔpra
• pagiens < PAGANOS.

Il li enortet, dont lei nonque chielt,
• enortet < inhōrtat < inhōrtatur
• dont < de unde.
• lei < *ILLAEI
• nonque < nùnquam
• chielt < CALET.

Qued elle fuiet lo nom christiien
• qued: -d estirpatrice di iato
• fuiet < fuiat < fǔgiat
• illum > lo > le
• christiien < christiànum

Ell’ent adunet lo suon element
• aduret ‘rinforza’. Poi corretto in adunet
‘riunisce, raccoglie’.
• adunet < ADUNAT.
Asperti sceglie adunet (che ha due accezioni:
a) ‘riunire, rassemblare’ 2) ‘affermare’ +
element ‘spirito, animo’ = rafforza il suo
spirito.

element
• 1) sostanza spirituale = anima, spirito,
principio della fede.
• 2) altri (Perugi 1994) hanno pensato che derivi
di eligere ‘scegliere, decidere’ + mentum,
‘scelta’.

• suon < SŬUM
lo suon element

Melz sostendreiet les empedementz
• melz < MĔLIUS
• sostendreiet < sustinerebat < *SUSTINERE +
HABÉBAT.
• empedementz < impediméntos

Quelle perdesse sa virginitet
• perdesse < PERDIDISSET
• virginitet < VIRGINITATEM

Por o’s furet morte a grand honestet
• ’s: se riflessivo
• furet < fuerat
• morte < mortua
• honestet < honestatem

Enz enl fou lo getterent com arde tost
• enz < intus
• fou < FŎCU
• lo: ci aspetteremo la
• getterent < *jectarunt < JACTARUNT
• com < como < quōmodo
• tost < tostum

Elle colpes non auret, por o no’s coist
• colpes < CǓLPAS
• àuret < àurat < àwwerat < HABUERAT
• còist < CŎXIT

A czo no’s voldret concreidre
• czo < ECCE HOC.
• vòldret < VÒLUERAT.
li rex pagiens
• concreidre < concrédere < CUM CREDERE,
• pagiens: assonanza con chielf.

Ad une spede li roveret tolir lo chief
• ad: strumentale, corrispondente al latino cum.
• spede < SPATHA, manca e- prostetica, tratto vallone
• roveret < ROGAUERAT
• tolir < tollire < TOLLERE
• chief < CAPUT.

La domnizelle
celle kose non contredist,
• domnizelle < DOMINICELLA
• celle < ECCE ILLA
• contredist < cONTRADIXIT

Volt lo seule lazsier, si ruovet Krist
• seule < *SĔCULUM < SAECULUM
• laszier < laxare
• ruovet < rŏgat

In figure de colomb volat a ciel
• in: latinismo.
• colomb < colǔmbum
• ciel < cĕlum < caelum
• volat a ciel: nb. assenza art., art. romanzo non
si è ancora formato completamente.

Tuit oram que por nos degnet preier
• tuit < tutti < TŌTTI
• oram < ORAMUS
• degnet < DĬGNET
• preier < *PRECARE

Qued auuisset de nos Christus mercit
• auuisset < awwisset < HABUÌSSET
• A tonica + ww = 1) in vallone si conserva: aut,
auret. in lingua d’oil si labializza > o: out <
habuit.
I tonica in –isset > 1) intatta in vallone:
awisset. 2) I > ü in lingua d’oil. habuisset >
awisset > oüst.
La somma di qs. due fenomeni è solo vallone.

Post la mort et a lui nos laist venir
• post: latinismo.
• mort < MORTEM
• lui < *illǔi, dat. illi rifatto su cui
• laist < làxet

Par souue clementia
• souue: sou-u-e < soa < sǔam, nb. presenza di
cons. epentetica anti-iato, tratto vallone.
• clementia: latinismo.

La lingua: sintesi
• francese antico, con elementi dialettali valloni
molto marcati, con in più pochi ma chiari tratti
di altri dialetti, alcuni piccardi e altri franciani
(o della Champagne)
• lingua letteraria interregionale: 1) base vallone
2) con un tratto piccardo (k- in cose/kose) 3) e
uno franciano/champenois (l’anaptissi di –din
voldret, voldrent, sostendreiet).

Isoglosse del francese evidenti
• 1) A tonica in sillaba libera > e aperta: presentede 11.
Ma se preceduta da palatale > ie: regiel 8.
• 2) -A finale > e (in prov. invece si conserva): ele 5,
enortet 13.
• 3) vocali toniche in sillaba libera: dittongano: buona 1,
ciel 25.
• 4) no ditt., a causa di yod vicino o di semivocale finale –
u, tipici del vallone: melz 16, fou 19.
• 5) –au- > o, come in fr., a differenza del prov. (cfr. cose
al v. 9).

problema di ka- iniziale
• Esiti vari:
1) palatalizz. 13 chielt, 22 chief. sembra pronuncia
franciano-vallone.
2) non palatalizz. 9 cose, 23 kose, che è invece un
tratto piccardo. Spiegazioni: a) o ci sono influssi
piccardi, dove consonante si mantiene velare
(come in normanno).
b) si tratta di un problema di resa grafica: alcuni
grafemi sono innovativi, altri conservativi, ma la
pronuncia è ormai affricata.

Influenza del latino
• latinismi grafici: -a finale, anima, corps (cors), rex
(reis)
• Le consonanti geminate: 1 pulcella, 2 bellezour
ecc.
• paramenz, element, enpedemenz: livello alto
della lingua. sorta di norma linguistica non di tipo
cancelleresco, ma di tipo monastico.
• Si basa sulla sequenza latina, che procede per
distici di lunghezza variabile, solitamente di 10
sillabe, legati da assonanza.

• Tripartizione in:
1) exordium, 1-4
Analisi retorica
2) narratio, sviluppo 5-25
3) conclusio, seguita eventualmente da una
petitio. 25-29
• enjambements (vv. 16-17)
• gradatio: bel, bellezor: climax in poliptoto,

Tempi verbali
• Alternanza tra passato e presente.
• l’uso del passato riguarda lo sfondo narrativo,
mentre il presente è più puntuale e
rappresenta la soggettività, gioco di piani
prospettici.
presente = rappresentazione della
protagonista in azione, al passato è ciò che la
santa subisce.