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(continua dall’edizione di aprile)<br />
Terminiamo in questa edizione<br />
il nostro percorso nell’Italia<br />
pre-romana.<br />
I SABINI. Molti storici li<br />
considerano discendenti di una<br />
razza umbra a causa delle similitudini<br />
riscontrate in campo<br />
religioso e linguistico. La società<br />
sabina fu fiorente e godette<br />
di una certa autonomia fino<br />
alla definitiva annessione al territorio<br />
di Roma, avvenuta nel<br />
290 a.C., quando l’esercito romano<br />
occupò quasi interamente<br />
la Sabina. Ma già nei secoli<br />
precedenti i contatti della società<br />
sabina con Roma erano assidui,<br />
molti componenti della<br />
società romana erano di quelle<br />
origini. Ciò è dimostrato da<br />
vari fatti, come per esempio che<br />
alla morte di Romolo, il suo<br />
successore fu Numa (fig.1), un<br />
sabino e successivamente anche<br />
Anco Marzio, anche lui Re<br />
di Roma, era sabino. Oppure il<br />
leggendario fatto del “ratto delle<br />
sabine” in cui gli abitanti<br />
della recentemente nata Roma,<br />
con ancora il suo fondatore Romolo<br />
a capo, rapirono con l’inganno<br />
le donne sabine per aumentare<br />
il numero della popolazione<br />
femminile della città,<br />
al fine di permetterne l’aumento<br />
demografico. Il territorio sabino<br />
si estendava tra il sud dell’attuale<br />
Umbria, il nord del<br />
33<br />
www.anneliseconte.com/.../ ca_pag__2.htm<br />
Lazio e l’Abruzzo, con sbocchi<br />
sul Mare Adriatico. L’economia<br />
si basava sul commercio di<br />
vino, olio, allevamenti<br />
di volatili,<br />
cavalli, muli ed asini.<br />
Dopo l’occupazione<br />
romana, parte<br />
del territorio fu<br />
sottoposto a vaste<br />
opere di bonifica<br />
per il suo sviluppo<br />
ed i sabini ricevettero<br />
la cittadinanza<br />
romana.<br />
I SANNITI. Il<br />
popolo sannita era<br />
formato dall’unione<br />
di quattro distinte<br />
tribù: i Pentri, i Car-<br />
Fig. 1<br />
ricini, i Caudini e<br />
Centro<br />
di Cultura<br />
Italiana<br />
PARANÁ-SANTA CATARINA<br />
“Il Ratto delle Sabine “ da un soggetto di Luca Giordano nella Galleria di Dresda.<br />
http://clendening.kumc.edu/dc/pc/numa.jpg<br />
LE POPOLAZIONI<br />
NELL’ITALIA PRE-ROMANA<br />
MAIO • MAGGIO 2004<br />
gli Irpini, successivamente si<br />
unirono altri popoli tra cui i<br />
Frentani. Il territorio occupato<br />
era dell’attuale sud del Lazio,<br />
parte dell’Abruzzo, il Molise,<br />
parte della Campania. Erano popoli<br />
probabilmente provenienti<br />
da un Ver Sacrum (trattato<br />
nell’edizione di novembre<br />
2003). La società era strutturata<br />
in un modo molto moderno.<br />
Gli stati tribali sanniti furono<br />
l’evoluzione di società pastorizie<br />
e contadine che in tempi antichissimi<br />
abitavano la penisola<br />
italica. Il popolo del Sannio<br />
non era organizzato in governi<br />
municipali o città stato. Non esisteva<br />
un agglomerato urbano<br />
che fosse posto a capo della nazione<br />
come lo era Roma per i<br />
Romani. L’unità politica e amministrativa<br />
dei Sanniti era il<br />
Touto, un’entità che aveva carattere<br />
corporativo ed era più<br />
vasto del concetto romano di civitas.<br />
Il Touto rappresentava una<br />
moltitudine di individui che si<br />
riconoscevano discendenti e<br />
quindi appartenenti ad uno specifico<br />
nucleo, aveva organi democratici<br />
che legiferavano e che<br />
imponevano le leggi attraverso<br />
un capillare controllo del territorio.<br />
I Sanniti “vivevano” il territorio,<br />
ne erano parte integrante,<br />
lo utilizzavano per il proprio<br />
sostentamento, non si limitavano<br />
a preferire un’unica e determinata<br />
zona dove edificare una<br />
moltitudine di abitazioni per vivere<br />
tutti insieme. Infatti della<br />
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