Le finezze de pennelli italiani, ammirate, e studiate da Girupeno ...
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Le finezze de pennelli italiani, ammirate, e studiate da Girupeno ...
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DE PENMELLT ITALIANI, y?<br />
Così <strong>da</strong>to ad effetto i loro bramati <strong>de</strong>Gri> conobbe <strong>Girupeno</strong><br />
non calarli nelle mani alcuna d'elle, come di molt* altre Pitture<br />
gl'era auuenuto/ per la cagion Co<strong>de</strong>tta <strong>de</strong>lla vifione di quelle di<br />
Bologna, ma più torto le confcfsò crefeiute di grado, effendo<br />
elleno veramente vn finiflìmo» cftratto di ciò che nella Pittura ft<br />
può confe<strong>de</strong>rare *<br />
Sì dichiara, come il Genio y e <strong>Girupeno</strong> fifermarono per alcm<br />
fiatie di tempo di nuouo in Roma •<br />
C tA Po X X V l L<br />
'ON f3arue fuori di proposto al Maefìro Genio, che<br />
il Tuo <strong>Girupeno</strong> per qualche giorno fi trattenere<br />
ancora in Roma, non tanto per pren<strong>de</strong>re ripofo<br />
<strong>de</strong>lli paffati viaggi, quanto acciò poteffe coli'oc-<br />
chio, e col difcorfo riflettere alle Pitture co! ruminarle*<br />
e ftudiar maggiormente* ad effetto di poterli tanto più<br />
impoiTeflarc nel ben fon<strong>da</strong>to diffegno di RatfaeJIo, Polidoro, ed*<br />
in quello <strong>de</strong>lle buone Statue . Cosi- mentre tra di loro molti colloqui)<br />
faceuano, <strong>Girupeno</strong> non Iafciaua otiofo il Lapis, ed'il Pen^<br />
nello con fuo particolar diletto, ed'appfaufo vniuerfale..<br />
Auuenno vn giorno 5 mentre per ìor diporto, e per folleuare<br />
<strong>da</strong>lle continue applicationi i fpiriti, che il Giouane faceffe alfofc<br />
fettuofo Maeftro quefta doman<strong>da</strong>, cioè. Quali follerò flati gli<br />
Autori più <strong>de</strong>gni, che haueflero ferino di 'Pittura, e quali per<br />
cfso me<strong>de</strong>ftmo li più aiti ad abbracciarli? Niuno (rifpole il Ge-<br />
nio) che fparga i fuoi fudori nella virtù à benefirio altrui <strong>de</strong>uefì<br />
Sprezzare, benché pofsa auuenire? che Tvno più <strong>de</strong>ll'altro colpi»<br />
tea nel legnoj e fé per auuenrura tu fofH vago di fàperc anche ii<br />
nome di tutti quelli , che foura di quefta materia hanno man<strong>da</strong>to<br />
alla Stampa a fuo tempo volentieri te lo farò noto * In fommo<br />
grado f rifpofe <strong>Girupeno</strong> ) mi farà caro , e volentieriilrmo fentiio<br />
la ferie di rati Scritrori ~ Giouami però per hora rauertirti,<br />
difce T altro, che quando farai per leggerli non <strong>de</strong>bbi inuaghirti<br />
d'o^n/