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la verifica e la valutazione optometrica dell'attività visiva prossimale

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27<br />

Riv It Optom<br />

vol.<br />

n.1<br />

GEN-MAR 2004<br />

pagg. 26-42<br />

LA VERIFICA<br />

E LA VALUTAZIONE OPTOMETRICA<br />

DELL’ATTIVITÀ VISIVA PROSSIMALE<br />

Viene rilevata misurando l’ampiezza accomodativa<br />

del soggetto; si tratta di insufficienza accomodativa<br />

se il valore trovato è inferiore di almeno<br />

5 D al valore previsto per l’età 4 .<br />

Inerzia dell’accomodazione<br />

L’inerzia di accomodazione si definisce anche<br />

mancanza di flessibilità accomodativa e si evidenzia<br />

attraverso <strong>la</strong> lentezza del<strong>la</strong> risposta accomodativa<br />

associata a un cambiamento del<strong>la</strong><br />

distanza di fissazione. Il soggetto, spostando lo<br />

sguardo da un oggetto lontano a uno vicino o<br />

viceversa, afferma di notare un certo ritardo<br />

prima del ritorno al<strong>la</strong> visione nitida.<br />

La <strong>valutazione</strong> dell’inerzia di accomodazione<br />

viene eseguita con flipper di ±2,00 D oppure<br />

±1,50 D, valutando il numero di cicli correttamente<br />

eseguiti nel tempo di 60 secondi.<br />

Paralisi dell’accomodazione<br />

La paralisi totale dell’accomodazione implica<br />

un deficit assoluto del<strong>la</strong> capacità accomodativa,<br />

visione confusa a distanza <strong>prossimale</strong> (anche da<br />

lontano se il soggetto è ipermetrope), micropsia.<br />

Si <strong>verifica</strong> più frequentemente tra le persone<br />

ipermetropi che tra i miopi e può essere mono<strong>la</strong>terale<br />

o bi<strong>la</strong>terale 6 .<br />

L’interruzione del<strong>la</strong> conduzione del nervo oculomotore,<br />

che è una delle cause più frequenti<br />

del<strong>la</strong> paralisi accomodativa, può essere traumatica<br />

o secondaria a processi neop<strong>la</strong>stici, emorragici<br />

o ateriosclerotici di una zona cerebrale<br />

attraversata dal nervo. La presenza del<strong>la</strong> paralisi<br />

accomodativa è associata alle altre manifestazioni<br />

tipiche del<strong>la</strong> paralisi del terzo paio di<br />

nervi cranici ovvero ptosi, deviazione dell’occhio<br />

all’esterno, midriasi 5 .<br />

Fatica accomodativa<br />

L’accomodazione mostra spesso sintomi di affaticamento<br />

ed è coinvolta in una specifica sindrome<br />

astenopica ocu<strong>la</strong>re che si manifesta con<br />

bruciore, arrossamento congiuntivale e del bordo<br />

palpebrale, dolenzia bulbare, cefalea, prurito<br />

e desiderio di abbandonare <strong>la</strong> lettura. Essa può<br />

trovare origine in una compensazione ottica errata<br />

o inadeguata, in uno stato di stress fisico o<br />

psichico, nell’uso improprio o eccessivo del<strong>la</strong><br />

funzione <strong>visiva</strong>. Tale sindrome rende opportuno<br />

un completo e attento esame del<strong>la</strong> funzione<br />

<strong>visiva</strong> 12 .<br />

La presbiopia<br />

La diminuzione dell’ampiezza accomodativa<br />

pone il soggetto presbite nell’impossibilità di<br />

34<br />

mettere correttamente a fuoco gli oggetti posti a<br />

distanza <strong>prossimale</strong>. I disturbi iniziano quando<br />

il potere accomodativo residuo non è più in grado<br />

di portare il punto prossimo di accomodazione<br />

a una distanza utile 18 .<br />

Il processo di indurimento del cristallino in<br />

realtà inizia molto prima, in età giovanile, progredendo<br />

dal centro verso <strong>la</strong> periferia e divenendo<br />

assai penalizzante quando <strong>la</strong> sclerotizzazione<br />

del nucleo si annette, nel<strong>la</strong> sua progressione,<br />

una quantità tale di fibre da rendere il sistema<br />

non sufficientemente e<strong>la</strong>stico per le necessità<br />

prossimali, fino al momento in cui diviene<br />

prima difficile e poi impossibile l’attività<br />

fine per vicino (lettura, scrittura, cucito).<br />

L’ingresso nel<strong>la</strong> presbiopia determina per il<br />

soggetto <strong>la</strong> perdita di una porzione di realtà<br />

che, in precedenza, era a sua disposizione rapidamente<br />

e facilmente. È una situazione sgradevole<br />

e svantaggiosa, che rende necessario l’utilizzo<br />

di un mezzo ottico o l’aiuto di altre persone<br />

per espletare attività prossimali.<br />

Al<strong>la</strong> condizione dei presbiti ha fatto riferimento<br />

Dante Alighieri nel<strong>la</strong> Divina Commedia, dialogando<br />

con Farinata degli Uberti nel Cerchio VI<br />

dell’Inferno 3 . Il grande poeta fiorentino, con felice<br />

intuizione, ha paragonato <strong>la</strong> conoscenza dei<br />

fatti posseduta degli eresiarchi dell’Inferno al<strong>la</strong><br />

capacità <strong>visiva</strong> dei presbiti: entrambi riconoscono<br />

le cose quando sono lontane ma quando<br />

esse si appressano <strong>la</strong> loro capacità di percepirle<br />

è vana cosicché, se non interviene qualcuno o<br />

qualcosa in loro aiuto, essi non sono in grado di<br />

interpretare <strong>la</strong> realtà <strong>prossimale</strong>.<br />

“Noi veggiam, come quei c’ha ma<strong>la</strong> luce,<br />

le cose”, disse, “che son lontano;<br />

cotanto ancor ne splende il sommo duce.<br />

Quando s’appressano o son, tutto è vano<br />

nostro intelletto; e s’altri non ci apporta,<br />

nul<strong>la</strong> sapem di vostro stato umano”<br />

L’età di insorgenza del<strong>la</strong> presbiopia clinica è<br />

mediamente situata, in un soggetto emmetrope,<br />

tra i 42 e i 48 anni 24 . L’età di effettiva comparsa<br />

del<strong>la</strong> presbiopia dipende da una serie di fattori,<br />

tra i quali:<br />

• condizione refrattiva: il soggetto ipermetrope<br />

senza compensazione ottica anticipa i suoi disturbi<br />

per vicino a causa del<strong>la</strong> sommazione<br />

degli effetti ottici di presbiopia e ipermetropia.<br />

Il confronto con le proprie precedenti invidiabili<br />

condizioni visive gli procura spesso<br />

delle situazioni di apprensione che il professionista<br />

deve saper comprendere e opportu-

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