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Società di massa e crisi 1929 - G. Giolitti

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Ed ecco i PROBLEMI:<br />

- tu – che amavi preparare le crostate in modo magari sempre originale ad esempio nella<br />

<strong>di</strong>sposizione della frutta – avrai in negozio crostate tendenzialmente uguali (altrimenti devi<br />

dare <strong>di</strong>sposizioni sempre <strong>di</strong>verse al tuo gruppo)<br />

- tu che amavi preparare le crostate e apprezzavi il profumo della pasta appena sfornata in<br />

attesa che si raffreddasse per poi decorarla, occupandoti della preparazione della frutta non<br />

sei più – fisicamente – nella zona <strong>di</strong> cottura…<br />

- hai perso la sod<strong>di</strong>sfazione <strong>di</strong> CREARE con le tue mani dall’inizio alla fine<br />

- hai perso la sod<strong>di</strong>sfazione <strong>di</strong> VEDERE il tuo prodotto ‘crescere e formarsi’ nella tue mani…<br />

Non sono questioni poco importanti!<br />

Il meccanismo <strong>di</strong> DIVISIONE DEL LAVORO IN SINGOLE OPERAZIONI AFFIDATE AD UN<br />

OPERAIO porta:<br />

- vantaggi agli industriali (i loro guadagni aumentano perché le fabbriche producono <strong>di</strong> più e –<br />

abbassando il prezzo <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta dei prodotti – molte più persone sono in grado <strong>di</strong> comprare le merci,<br />

anche quelle non <strong>di</strong> prima necessità, come la ra<strong>di</strong>o; comprano due maglie anziché una; …)<br />

- alcuni vantaggi anche ai lavoratori (aumento iniziale dei posti <strong>di</strong> lavoro; aumento degli stipen<strong>di</strong>)<br />

- svantaggi ai lavoratori (l’operaio veniva trasformato in un ‘ingranaggio’ <strong>di</strong> un processo <strong>di</strong> cui<br />

non conosceva più l’intero corso; per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> posti <strong>di</strong> lavoro; ancor più quando si verifica la <strong>crisi</strong> <strong>di</strong><br />

SOVRAPPRODUZIONE: le industrie producevano più beni <strong>di</strong> quanti la popolazione, con i miseri<br />

stipen<strong>di</strong>, poteva comprare; quin<strong>di</strong> molte fabbriche chiusero o <strong>di</strong>minuirono la produzione con<br />

conseguente per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> posti <strong>di</strong> lavoro).<br />

LA GRANDE CRISI DEL <strong>1929</strong><br />

negli USA<br />

a) I problemi appena elencati legati alla CRISI DI SOVRAPPRODUZIONE industriale<br />

hanno aperto le strade alla <strong>crisi</strong> del <strong>1929</strong>.<br />

b) Anche il settore agricolo americano era in <strong>di</strong>fficoltà perché – terminata la guerra – i paesi<br />

europei non richiedevano più molte merci agricole dall’estero (negli USA gli agricoltori<br />

avevano investito molto denaro nella modernizzazione dell’agricoltura per riuscire a<br />

produrre beni da poter esportare in Europa): molti conta<strong>di</strong>ni si erano indebitati con le banche<br />

per acquistare ad esempio macchine agricole moderne per velocizzare illavoro nei campi e<br />

aumentare la produzione; ora non guadagnavano abbastanza per terminare <strong>di</strong> pagare i<br />

debiti,…<br />

c) Infine: speculazioni finanziarie (si compravano tante azioni <strong>di</strong> una certa industria perché –<br />

aumentando la domanda – si alzava il prezzo delle azioni stesse e nel rivenderle c’era un<br />

grande guadagno): i meccanismi economici delle Borse sono <strong>di</strong>fficili da spiegare; ricorda<br />

che in quegli anni si era <strong>di</strong>ffusa – negli USA – la convinzione che ‘giocare in borsa’<br />

(acquistare e rivendere azioni) consentisse un rapito arricchimento; così giocava in borsa<br />

non solo chi possedeva gran<strong>di</strong> capitali ma anche i piccoli risparmiatori…<br />

Il 24 Ottobre <strong>1929</strong>, l’in<strong>di</strong>ce della Borsa <strong>di</strong> Wall Streat (USA) iniziò a scendere: significa che il<br />

valore delle azioni <strong>di</strong>minuiva. Quin<strong>di</strong> che fare? Prima che le azioni perdessero tanto valore, ogni<br />

risparmiatore comincia a venderle… Ma se tutti vendono, le azioni valgono sempre meno…<br />

E così la <strong>crisi</strong> si trasmise a tutto il sistema economico; banche, industrie, risparmiatori gran<strong>di</strong> e<br />

piccoli: i risparmi <strong>di</strong> tutti avevano perso valore!<br />

M. ZANDONADI - IIS GIIOLITTI Torino Pag. 2

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