DANTE_vita_opere_struttura commedia - Giolitti
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<strong>DANTE</strong> ALIGHIERI<br />
Dante Alighieri è il massimo poeta del Medioevo ed è il PRIMO GRANDE CLASSICO della<br />
letteratura italiana.<br />
LA VITA (Firenze 1265 – Ravenna 1321)<br />
Dante apparteneva ad una famiglia della piccola nobiltà guelfa (in crisi di fronte all‟emergere delle<br />
ARTI dei nuovi ceti borghesi; le ARTI erano associazioni degli artigiani e dei mercanti).<br />
Fin dalla gioventù aveva scritto poesie poi raccolte:<br />
nelle “Rime” (in questa raccolta sono state inserite – dopo la morte di Dante – un centinaio<br />
di poesie trovate sparse in molti manoscritti; gli studiosi che si sono occupati di questo<br />
lavoro, hanno cercato di disporre le poesie in ordine cronologico e stilistico)<br />
in un‟opera “Vita Nuova” (è composta di 31 poesie collegate le une alle altre da un testo in<br />
prosa che racconta l‟occasione in cui è stata scritta ogni poesia; in quest‟opera Dante parla<br />
dell‟amore idealizzato per Beatrice:<br />
o Dante vide Beatrice a 9 anni e ne rimase molto colpito<br />
o 9 anni dopo la rivide e venne da lei salutato: questo rende Dante consapevole che ne è innamorato ma<br />
nasconde il suo amore per lei – vedi Amor cortese.<br />
o Beatrice morì nel 1290<br />
o Seguono le poesie di compianto (dove la donna = perfezione)<br />
Dal 1295 <strong>DANTE</strong> partecipa attivamente alla <strong>vita</strong> politica di Firenze. Deve però iscriversi ad<br />
un‟ARTE (sceglie quella dei „medici e speziali‟) perché una legge voluta da Giano della Bella (1)<br />
che era stato condottiero del popolo minuto, escludeva dal potere i nobili.<br />
(GIANO DELLA BELLA: Principale esponente dei Della Bella, una delle più antiche famiglie nobili ghibelline della città di Firenze,<br />
si era fatto guelfo e popolano per ragioni politiche. Egli era diventato il "paladino" dei ceti più popolari della città, capeggiando la<br />
rivolta contro i "magnati" del 1292.<br />
Divenuto priore cioè responsabile del comune, il 18 gennaio 1293riuscì a far approvare i cosiddetti Ordinamenti di Giustizia; con<br />
questi provvedimenti i "Magnati" cioè i nobili di antica tradizione feudale e latifondista, venivano esclusi dal governo della città in<br />
favore del nascente ceto borghese; coloro che volessero essere eletti alle cariche politiche, dovevano essere 'iscritti ad un'Arte. Il<br />
cosiddetto "popolo magro" composto dagli strati più bassi e poveri della società (salariati, braccianti, piccoli dettaglianti) era<br />
comunque ancora escluso, non esistendo Arti che comprendessero le loro categorie.<br />
Negli anni della fine del 1200, a Firenze sono in corso LOTTE fra:<br />
GUELFI BIANCHI capeggiati dalla famiglia dei Cerchi che appoggiano la piccola<br />
nobiltà del contado e il popolo; Dante è un guelfo bianco<br />
GUELFI NERI capeggiati dalla famiglia dei Donati che appoggiano la borghesia<br />
mercantile e l‟alta nobiltà; i guelfi neri sono sostenuti da papa Bonifacio VIII<br />
M. Zandonadi – 2010 - 2011 Pag. 1
Nel 1301 i BIANCHI sono al potere; Dante va a Roma per convincere il papa a non conquistare<br />
Firenze e lasciarla libero comune. Ma il papa Bonifacio VIII manda un avventuriero francese,<br />
Filippo di Valois, con ottocento mercenari a Firenze:<br />
o Ufficialmente per mettere pace tra Bianchi e Neri<br />
o In realtà per appoggiare i NERI che prendono il potere e perseguitano i BIANCHI<br />
Dante – che è a Roma - viene accusato dal tribunale dei Neri di corruzione; può scegliere: o si<br />
presenta al tribunale e risponde delle accuse, oppure non può rientrare a Firenze.<br />
Dante preferisce non rientrare in città: viene quindi condannato in contumacia (=in assenza).<br />
Nel 1302 inizia così il suo ESILIO che lo porterà in giro per la penisola da una corte all‟altra e per<br />
un breve periodo anche a Parigi. Questi sono gli anni nei quali scriverà le sue grandi <strong>opere</strong>.<br />
Nel 1321 muore a Ravenna di malaria, forse contratta in un recente viaggio a Venezia.<br />
LE OPERE<br />
- RIME (scritte durante tutta la <strong>vita</strong>)<br />
poesie (118 secondo il sito web: www.danteonline.it) riordinate da studiosi moderni<br />
Scritte in VOLGARE<br />
TEMI:<br />
o stilnovistici<br />
o burleschi/realistici<br />
o morali/dottrinali<br />
- VITA NOVA (la parte in prosa è stata composta dal 1292 al 1294; le poesie sono state scritte<br />
negli anni precedenti): = “<strong>vita</strong> rinnovata dall‟amore”<br />
E‟ un testo in VOLGARE composto da un racconto in prosa intervallato da 31 poesie; il<br />
racconto in prosa serve da collegamento tra le varie poesie e spiega il loro contenuto e<br />
l‟occasione nella quale sono state scritte<br />
I capitoli sono 42; in essi Dante racconta la sua esperienza giovanile, dall‟amore per<br />
Beatrice, alla sua crescita spirituale, alla sua formazione artistica<br />
Questo testo mostra il passaggio in Dante dalla concezione dell‟amor cortese alla nuova<br />
visione dell‟amore del Dolce Stil novo (v. scheda)<br />
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Negli anni dell’esilio Dante compone grandi <strong>opere</strong>:<br />
- CONVIVIO (1304-1307)<br />
Scritto in VOLGARE perché potesse essere letto anche da chi non conosceva più il<br />
latino scritto<br />
Argomento FILOSOFICO<br />
TEMI:<br />
o In una parte di quest‟opera, Dante cerca di scagionarsi dalle accuse dei Neri<br />
o Nella seconda parte, dante parla di tanti argomenti e si rivolge a tutti gli uomini<br />
desiderosi di “conoscere”<br />
o Astronomia<br />
o Natura<br />
o Nobiltà: conquista del singolo (non ereditata)<br />
o Filosofia (= che cerca le risposte alle domande fondamentali che l‟uomo si fa sulla<br />
<strong>vita</strong>, sulla morte, sulla malattia…; Dante afferma che la filosofia è autonoma dalla<br />
teologia e può dare felicità terrena all‟uomo perché gli permette di CAPIRE, di<br />
CONOSCERE<br />
- DE VULGARI ELOQUENTIA (stessi anni)<br />
Scritto in LATINO perché è rivolto agli altri letterati: Dante infatti vuole convincerli<br />
che il volgare fiorentino è una lingua adatta ad essere usata in letteratura; se avesse<br />
scritto quest’opera in volgare, nessun altro letterato l’avrebbe letta…<br />
TEMA: dimostrare che il volgare poteva essere usato in letteratura<br />
- MONARCHIA (1313-1318)<br />
Scritto in LATINO<br />
TEMA: dimostrare che il potere del PAPA e dell’IMPERATORE:<br />
Sono AUTONOMI<br />
Derivano entrambi da DIO<br />
Hanno obblighi diversi:<br />
Papa: guida spirituale dell‟uomo<br />
Imperatore: guida terrena dell‟uomo<br />
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- DIVINA COMMEDIA (1307 – 1321)<br />
Scritta in VOLGARE<br />
TEMA: Viaggio di Dante nell’oltretomba (dall‟ 8 al a4 aprile 1300 – settimana santa,<br />
cioè la settimana che precede la domenica di Pasqua nel calendario liturgico cattolico);<br />
Dante immagina di fare questo viaggio per poter raccontare agli uomini del suo tempo e di<br />
tutti i tempi quello che ha visto: spera così di poter insegnare le virtù, i valori importanti per<br />
la cita dell‟uomo. Questa idea è nata in Dante probabilmente perché nel suo tempo egli<br />
vedeva tante persone vivere male, seguendo falsi valori.<br />
STRUTTURA:<br />
La Divina Commedia è formata da più di quattordicimila (esattamente 14.223) endecasillabi,<br />
distribuiti in cento canti di oscillante ampiezza (da un minimo di 115 a un massimo di 160 versi),<br />
raggruppati in tre cantiche:<br />
-l'Inferno composto di 34 canti (il primo è introduttivo all'intero poema), in totale 4720 versi;<br />
- il Purgatorio di 33 canti per una somma di 4755 versi;<br />
-il Paradiso di 33 canti con 4758 versi in tutto.<br />
Ci sono delle costanti numeriche, precisamente il 3 e il 10 e i loro multipli presenti già nella<br />
distribuzione dei canti in ciascuna cantica.<br />
La <strong>struttura</strong> dei versi è la terzina a rima incatenata: ABA BCB CDC …<br />
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LA COMMEDIA (‘DIVINA’)<br />
La vicenda narrata è il racconto, fatto in prima persona, di un viaggio intrapreso nella primavera del<br />
1300 e durato una settimana. Dante, a 35 anni, smarritosi in una selva, minacciato da tre fiere, viene<br />
soccorso da Virgilio che lo condurrà, attraverso l‟Inferno e il Purgatorio, fino a Beatrice, con la<br />
quale percorrerà i nove cieli del Paradiso e raggiungerà l‟Empireo. Qui, accompagnato da san<br />
Bernardo, potrà infine partecipare alla visione di Dio.<br />
In questo percorso di conoscenza, che gli permette di affrontare numerosi temi:<br />
- il rapporto fede-ragione<br />
- il libero arbitrio (=possibilità per l‟uomo di scegliere liberamente tra il bene e il male)<br />
- la denuncia della corruzione politica del suo tempo<br />
- la riflessione linguistica e letteraria<br />
Nel suo viaggio il protagonista incontrerà più di 500 personaggi, famosissimi o del tutto marginali,<br />
che, in più o meno rapide sequenze, presenteranno le proprie vicende terrene, movimentando così il<br />
racconto con narrazioni di secondo grado.<br />
La “COMMEDIA” è stata chiamata così per:<br />
o Il contenuto: inizio drammatico e conclusione felice [ha un inizio triste (inferno) ed<br />
un finale allegro (visione di Dio)]<br />
o Forse per lo stile: nella classificazione classica degli stili c‟era:<br />
- lo stile SOLENNE – usato per scrivere le tragedie<br />
- lo stile MEDIANO usato per scrivere commedie<br />
- lo stile UMILE usato per scrivere elegie (= poesie di argomento umile, basso)<br />
(N.B.: se pensiamo che „<strong>commedia</strong>‟ sia stato scelto come titolo in base allo stile dell‟opera di Dante, dobbiamo tener presente che –<br />
visti gli argomenti trattati - lo stile dell‟Inferno e del Purgatorio può essere considerato „MEDIANO‟ ma non certo lo stile del<br />
Paradiso…)<br />
N.B.<br />
1 - “DIVINA” è un aggettivo sembra aggiunto probabilmente da Boccaccio con significato di<br />
“bellissima” (e non perché tratta di Dio); in ogni caso, questo aggettivo è presente solo dall‟edizione<br />
veneziana del 1555.<br />
2 - Dell‟opera manoscritta di Dante non è giunto fino a noi nemmeno un frammento; l‟opera così<br />
come la leggiamo oggi è il risultato delle trascrizioni a mano prima e delle stampe poi - 1455<br />
Gutemberg stampa il primo testo - dell‟opera originaria)<br />
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È un POEMA (= composizione poetica di vaste dimensioni, contiene migliaia di versi):<br />
o DIDASCALICO: vuole AMMAESTRARE, INSEGNARE le grandi virtù MORALI<br />
UMANE e RELIGIOSE<br />
o ALLEGORICO: insegna attraverso immagini che hanno significato simbolico. Ad<br />
esempio:<br />
il LEONE è simbolo di SUPERBIA;<br />
la FORESTA è simbolo di VITA PECCAMINOSA;<br />
BEATRICE è simbolo di GRAZIA).<br />
Ha una STRUTTURA SIMMETRICA:<br />
o 1 CANTO INTRODUTTIVO al POEMA; poi:<br />
o 33 CANTI → INFERNO<br />
o 33 CANTI → PURGATORIO 3 CANTICHE<br />
o 33 CANTI → PARADISO<br />
Hanno grande importanza simbolica i NUMERI (caratteristica del Medioevo):<br />
1 e multipli<br />
UNICITA’ di DIO<br />
3 e multipli<br />
La TRINITA’ = la PERFEZIONE<br />
7<br />
Numero molto usato nella Bibbia<br />
7 vizi capitali (Superbia, accidia, ira,<br />
invidia, avarizia, gola e lussuria)<br />
7 virtù ( 4 virtù umane: prudenza,<br />
giustizia, fortezza e temperanza; 3 virtù<br />
teologali: fede, speranza, carità)<br />
- 1 canto introduttivo a tutto il poema<br />
- 100 canti<br />
- terzine di versi<br />
- tre cantiche<br />
- 33 canti ciascuna<br />
- 9 (=3X3) i cerchi o gironi dell‟INFERNO<br />
- 3 le fiere che impediscono il cammino a Dante<br />
- 3 le guide che aiutano Dante nel viaggio<br />
7 gg. della settimana,<br />
7 cornici del PURAGATORIO<br />
Racconta un’ESPERIENZA fatta da Dante ma che ha VALORE COLLETTIVO deve<br />
essere utile anche agli altri uomini: “Nel mezzo del cammin di nostra <strong>vita</strong>” (v.1, Inferno).<br />
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COSMOLOGIA <strong>DANTE</strong>SCA (= IL MONDO VISTO DA <strong>DANTE</strong>)<br />
IMPORTANZA dal punto di vista delle conoscenze allora possedute: il poema mostra<br />
come era concepito l’UNIVERSO ai tempi di Dante; nella visione tolemaica, la Terra era<br />
al centro dell‟Universo.<br />
Tolomeo era un astronomo greco vissuto nel II secolo d. C.; la sua teoria - detta geocentrica – pone la terra al centro dell‟universo.<br />
Secondo Tolomeo, l‟universo era formato solo dal sistema solare; oggi sappiamo che oltre al sistema solare la nostra galassia<br />
comprende altri sistemi e che l‟universo comprende più galassie...).<br />
La terra – secondo Tolomeo – era una SFERA costituita da due emisferi:<br />
- Emisfero artico, boreale, chiamato anche emisfero delle terre emerse: abitato.<br />
- Emisfero antartico o australe, chiamato anche emisfero delle acque: completamente disabitato.<br />
1 - PREMESSA: la terra vista da Dante era formata dunque da due emisferi:<br />
- a Nord l‟emisfero delle terre emerse: i confini di questo emisfero vanno da fiume Gange ad<br />
Est – fino alle Colonne d‟Ercole<br />
(oggi quel punto è chiamato<br />
Stretto di Gibilterra) a Ovest<br />
- a Sud l‟emisfero delle<br />
acque dal quale emerge solo la<br />
montagna del Purgatorio.<br />
2 - Secondo Dante, vicino a<br />
Gerusalemme – che si trova al<br />
centro delle terre emerse<br />
dell’emisfero nord - si trova<br />
l’ingresso dell’<br />
o INFERNO: è come un<br />
cono capovolto dentro la terra.<br />
Questo cono si è formato –<br />
secondo Dante – quando Dio ha<br />
cacciato dal Paradiso l‟angelo<br />
Lucifero che si era ribellato a<br />
Lui; Lucifero e gli angeli a lui<br />
fedeli, sono stati scaraventati<br />
verso la terra e la loro caduta ha<br />
dato origine al cono<br />
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dell‟Inferno che arriva fino al centro della terra, punto in cui Lucifero è rimasto incastrato.<br />
- C‟è un ANTINFERNO (luogo dove si trovano gli ignavi=coloro che non hanno saputo<br />
mai prendere una posizione, non degni di stare nemmeno nell‟Inferno;<br />
- c‟è il fiume Acheronte che separa Antinferno dall‟Inferno: sull‟Acheronte un essere<br />
demoniaco pauroso, Caronte (già traghettatore per i Greci e Romani) traghetta le anime<br />
dannate dei morti per mandarle ai luoghi loro destinati dell‟INFERNO vero e proprio<br />
- c‟è l’INFERNO vero e proprio formato da 9 cerchi sempre più stretti, alcuni dei quali<br />
sono divisi in gironi o bolgie; qui i peccatori sono disposti in base alla gravità dei loro<br />
peccati: dai meno gravi ai più gravi giù verso il centro della terra.<br />
3 - Secondo Dante, la parte della terra che si è spostata con la caduta di Lucifero e degli altri<br />
angeli, è fuoriuscita a Sud, dalla parte opposta, quindi sull’emisfero delle acque, formando<br />
una montagna – quella del Purgatorio; dal centro della terra, uno stretto cunicolo permette di<br />
arrivare sulla spiaggia ai piedi della montagna del:<br />
PURGATORIO: montagna fuoriuscita dalla spinta causata dalla caduta di Lucifero, rimasto<br />
conficcato al centro della Terra.<br />
La montagna del Purgatorio è formata da:<br />
- ANTIPURGATORIO – nel quale ci sono: la spiaggia e due balze o ripiani; sopra al<br />
secondo, si trova la Valle fiorita dove si apre la Porta del:<br />
- PURGATORIO vero e proprio che è diviso in 7 cornici concentriche, non a spirale, una<br />
per ogni peccato capitale, dal più grave (in basso ) al meno grave, in alto.<br />
- In cima alla montagna si trova il PARADISO TERRESTRE per le anime che – risalito il<br />
purgatorio – si preparano al passaggio in paradiso concludendo la loro purificazione<br />
immergendosi in due fiumi: il Letè e l’Eunoé<br />
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N.B.: Noi oggi forse pensiamo che da sempre si parli di Purgatorio; in realtà, la dottrina del Purgatorio venne definita dal secondo<br />
Concilio di Lione del 1274, da quello di Firenze del 1438 e infine ribadita nel Concilio di Trento, nel 1563.<br />
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4 - La terra – nella visone di Dante – è contenuta dalla sfera del fuoco attorno alla quale ci<br />
sono i 9 cieli del<br />
o PARADISO: è formato da 9 cieli (= 9 sfere concentriche); i primi sette prendono il<br />
nome dai pianeti del sistema tolemaico, mentre gli ultimi due sono costituiti dal cielo<br />
delle stelle fisse e dal primo mobile.<br />
o I 9 cieli sono contenuti da un decimo, l’Empireo, cielo puramente spirituale dove si<br />
trova la Candida Rosa, la sede attorno a Maria da cui si ha la visione di Dio; qui si<br />
trovano Dio, gli angeli e i beati.<br />
La sede reale dei beati è l‟Empireo, ma essi si mostrano eccezionalmente a Dante nei<br />
diversi cieli perché sia comprensibile alla sua percezione umana l‟ esperienza del<br />
paradiso.<br />
N.B.: questo disegno<br />
mostra l‟universo di<br />
Dante per spiegare il<br />
passaggio dal<br />
Purgatorio ai cieli<br />
del Paradiso; per<br />
questo la terra appare<br />
capovolta: ricorda<br />
che Gerusalemme –<br />
da dove inizia il<br />
viaggio di Dante - si<br />
trova nell‟emisfero Nord, quello delle terre emerse; la collina del Purgatorio invece, si trova nell‟emisfero Sud, quello delle acque.<br />
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