DANTE_vita_opere_struttura commedia - Giolitti

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- DIVINA COMMEDIA (1307 – 1321) Scritta in VOLGARE TEMA: Viaggio di Dante nell’oltretomba (dall‟ 8 al a4 aprile 1300 – settimana santa, cioè la settimana che precede la domenica di Pasqua nel calendario liturgico cattolico); Dante immagina di fare questo viaggio per poter raccontare agli uomini del suo tempo e di tutti i tempi quello che ha visto: spera così di poter insegnare le virtù, i valori importanti per la cita dell‟uomo. Questa idea è nata in Dante probabilmente perché nel suo tempo egli vedeva tante persone vivere male, seguendo falsi valori. STRUTTURA: La Divina Commedia è formata da più di quattordicimila (esattamente 14.223) endecasillabi, distribuiti in cento canti di oscillante ampiezza (da un minimo di 115 a un massimo di 160 versi), raggruppati in tre cantiche: -l'Inferno composto di 34 canti (il primo è introduttivo all'intero poema), in totale 4720 versi; - il Purgatorio di 33 canti per una somma di 4755 versi; -il Paradiso di 33 canti con 4758 versi in tutto. Ci sono delle costanti numeriche, precisamente il 3 e il 10 e i loro multipli presenti già nella distribuzione dei canti in ciascuna cantica. La <strong>struttura</strong> dei versi è la terzina a rima incatenata: ABA BCB CDC … M. Zandonadi – 2010 - 2011 Pag. 4
LA COMMEDIA (‘DIVINA’) La vicenda narrata è il racconto, fatto in prima persona, di un viaggio intrapreso nella primavera del 1300 e durato una settimana. Dante, a 35 anni, smarritosi in una selva, minacciato da tre fiere, viene soccorso da Virgilio che lo condurrà, attraverso l‟Inferno e il Purgatorio, fino a Beatrice, con la quale percorrerà i nove cieli del Paradiso e raggiungerà l‟Empireo. Qui, accompagnato da san Bernardo, potrà infine partecipare alla visione di Dio. In questo percorso di conoscenza, che gli permette di affrontare numerosi temi: - il rapporto fede-ragione - il libero arbitrio (=possibilità per l‟uomo di scegliere liberamente tra il bene e il male) - la denuncia della corruzione politica del suo tempo - la riflessione linguistica e letteraria Nel suo viaggio il protagonista incontrerà più di 500 personaggi, famosissimi o del tutto marginali, che, in più o meno rapide sequenze, presenteranno le proprie vicende terrene, movimentando così il racconto con narrazioni di secondo grado. La “COMMEDIA” è stata chiamata così per: o Il contenuto: inizio drammatico e conclusione felice [ha un inizio triste (inferno) ed un finale allegro (visione di Dio)] o Forse per lo stile: nella classificazione classica degli stili c‟era: - lo stile SOLENNE – usato per scrivere le tragedie - lo stile MEDIANO usato per scrivere commedie - lo stile UMILE usato per scrivere elegie (= poesie di argomento umile, basso) (N.B.: se pensiamo che „<strong>commedia</strong>‟ sia stato scelto come titolo in base allo stile dell‟opera di Dante, dobbiamo tener presente che – visti gli argomenti trattati - lo stile dell‟Inferno e del Purgatorio può essere considerato „MEDIANO‟ ma non certo lo stile del Paradiso…) N.B. 1 - “DIVINA” è un aggettivo sembra aggiunto probabilmente da Boccaccio con significato di “bellissima” (e non perché tratta di Dio); in ogni caso, questo aggettivo è presente solo dall‟edizione veneziana del 1555. 2 - Dell‟opera manoscritta di Dante non è giunto fino a noi nemmeno un frammento; l‟opera così come la leggiamo oggi è il risultato delle trascrizioni a mano prima e delle stampe poi - 1455 Gutemberg stampa il primo testo - dell‟opera originaria) M. Zandonadi – 2010 - 2011 Pag. 5
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