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la spiga luglio 2012 - rione Terravecchia

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LUGLIO <strong>2012</strong><br />

LA CULTURA È BENE COMUNE<br />

Si continua a ignorare che dove non c’è cultura non c’è civiltà, né sviluppo<br />

Prezioso strumento di crescita<br />

di un territorio, in tempi di<br />

crisi è considerata un surplus,<br />

da tagliare. È l’inverno del<strong>la</strong><br />

cultura. Si continua a ignorare<br />

che dove non c’è cultura non<br />

c’è civiltà, né sviluppo e i giovani<br />

sono senza <strong>la</strong>voro e senza<br />

futuro. Oggi l’Italia mortifica<br />

l’immenso valore. Nessun<br />

investimento. Solo partico<strong>la</strong>rismi,<br />

idiosincrasie, un rutto<br />

di tic collettivi. La cultura<br />

pare affetta da una crisi endemica<br />

legata al<strong>la</strong> incapacità di<br />

concepir<strong>la</strong> come strumento di<br />

progresso. “Non ha gente da<br />

educare, ma piuttosto clienti<br />

da sedurre”, scrive il filosofo<br />

Zygmunt Bauman.<br />

Come condur<strong>la</strong> al<strong>la</strong> sua accezione<br />

originaria di bene<br />

comune? Come accrescere e<br />

consolidare il diritto di paro<strong>la</strong><br />

e <strong>la</strong> presenza civile del cittadino?<br />

Quali strategie mettere<br />

in campo per progettare una<br />

nuova idea di futuro in Basilicata<br />

e in partico<strong>la</strong>re a Pisticci<br />

che tenga conto dei diritti dei<br />

giovani? Investire nel<strong>la</strong> cultura<br />

è una valida risposta al<strong>la</strong><br />

crisi globale? Molti gli interrogativi.<br />

Io credo che solo sradicando<br />

vecchi meccanismi e logiche<br />

di Pa<strong>la</strong>zzo si può restituire al<strong>la</strong><br />

cultura il ruolo primario che le<br />

spetta. L’Italia e <strong>la</strong> Basilicata<br />

dovrebbero imparare <strong>la</strong> lezione<br />

del passato per ridisegnare<br />

nuovi scenari possibili e cercare<br />

nel<strong>la</strong> memoria storica una<br />

traccia per il futuro. I Paesi<br />

che guardano al domani hanno<br />

compreso il senso del<strong>la</strong> cultura<br />

come bene comune incrementando<br />

i finanziamenti pubblici.<br />

In questa consapevolezza, per<br />

una Primavera di sviluppo turistico,<br />

per guardare al futuro<br />

del centro storico di Pisticci,<br />

ho ideato un Progetto.<br />

Come un archeologo ho ricercato<br />

nel passato per tramandarlo<br />

ai giovani. Sono tornata<br />

alle origini, al Mito alle radici,<br />

ai valori eterni dello spirito.<br />

Nel<strong>la</strong> riscoperta dell’identità<br />

lucana e nelle tradizioni ho<br />

trovato <strong>la</strong> traccia per un programma<br />

di rinascenza, per<br />

fare di “Pisticci il paese del<strong>la</strong><br />

creatività” attraverso l’arte,<br />

accanto a “Matera capitale<br />

del<strong>la</strong> cultura europea” per il<br />

2019. Utopia?<br />

In un’epoca individualistica,<br />

dell’avere e dell’apparire, dominata<br />

da logiche di mercato<br />

e da fuorilegge dove regnano<br />

dolore, morte e violenza,<br />

gravida di strutture materialistiche,<br />

di annientamento di<br />

valori tradizionali, auguro ai<br />

giovani di rimanere fedeli agli<br />

ideali perenni, all’interpretazione<br />

– umana – del<strong>la</strong> realtà<br />

del mondo e del<strong>la</strong> cultura<br />

come bene comune, strumento<br />

di crescita e sviluppo. “Gli<br />

eventi di un’epoca si dissolvono<br />

insieme alle cose del<strong>la</strong><br />

materia, si affermano sempre<br />

ideali perenni quando l’uomo<br />

ne foggia l’origine al<strong>la</strong> luce<br />

dello spirito” (B. Croce)<br />

Maria Pia Famiglietti<br />

La generosità del popolo pisticcese a<br />

favore dei terremotati dell’Emilia-Romagna<br />

La generosità del popolo pisticcese<br />

a favore dei terremotati<br />

dell’Emilia - Romagna. Se<br />

ne è fatto carico <strong>la</strong> locale Associazione<br />

Volontari Maria di<br />

Nazareth del presidente Pietro<br />

Mercorel<strong>la</strong>, non nuova a questo<br />

tipo di iniziative, che nel<strong>la</strong><br />

mattinata di venerdì 8 giugno,<br />

ha attrezzato un capiente furgone<br />

che si è diretto verso i<br />

luoghi del sisma, per portare<br />

aiuti umanitari alle famiglie<br />

bisognose del posto. L’automezzo,<br />

con a bordo tre rappresentanti<br />

dell’associazione<br />

pisticcese, il presidente Mercorel<strong>la</strong>,<br />

il sig.Dino Durante e<br />

l’animatrice del sodalizio, <strong>la</strong><br />

signora Rosetta Ca<strong>la</strong>ndrello,<br />

è partito dal<strong>la</strong> sede di via<br />

Ariosto del <strong>rione</strong> Matina, alle<br />

prime luci dell’alba, diretto a<br />

San Felice sul Panaro, uno dei<br />

centri più colpiti dal recente<br />

terremoto, portando ogni ben<br />

di Dio e in partico<strong>la</strong>r modo<br />

aiuti alementari come pasta,<br />

pane fresco, riso, acqua - prodotti<br />

in scato<strong>la</strong>, come pe<strong>la</strong>ti,<br />

legumi, tonno, carne - mate-<br />

riale igienico sanitario come<br />

carta igienica, sapone, <strong>la</strong>mette<br />

da barba, rotoloni di carta, salviette<br />

imbevute, piatti e bicchieri<br />

di p<strong>la</strong>stica, posate ecc.<br />

oltre a coperte e lenzuo<strong>la</strong>.Ma<br />

questo è solo il primo viaggio<br />

di aiuti umanitari di solidarietà<br />

LE VIE DELLA TRANSUMANZA<br />

Gemel<strong>la</strong>ggio Pisticci - Castelsaraceno<br />

Nell’occasione sarà conferita <strong>la</strong> Cittadinanza Onoraria a Teresa Megale<br />

“Il Gemel<strong>la</strong>ggio come immagine<br />

tangibile del vincolo permanente<br />

di fraternità che si stabilisce<br />

tra i Comuni di Pisticci<br />

e Castesaraceno. Ragioni di<br />

vita reale, ragioni del sentimento<br />

e di ricongiungimento al<strong>la</strong><br />

proprie radici, valorizzazione<br />

di una comune cultura”. E’<br />

all’insegna di questa profonda<br />

riflessione che nasce il Gemel<strong>la</strong>ggio<br />

tra due comuni che hanno<br />

privilegiato come tematica<br />

di fondo “Le Vie del<strong>la</strong> Transumanza”,<br />

in re<strong>la</strong>zione anche al<br />

numero rilevante di famiglie<br />

di Castelsaraceno che risiedono<br />

da molti anni nel territorio<br />

di Pisticci. Un gemel<strong>la</strong>ggio che<br />

avvicina le due comunità nel<br />

segno del passato comune legato<br />

al<strong>la</strong> pastorizia e all’agricoltura<br />

e nel<strong>la</strong> previsione di nuovi<br />

scenari economici, culturali e<br />

sociali. La cerimonia si artico<strong>la</strong><br />

in due intense giornate nel cor-<br />

so delle quali si terranno incontri<br />

tra sindaci, amministratori,<br />

scambi di prodotti tipici, spettacoli<br />

folklorici, esposizione<br />

di pannelli esplicativi, mostre,<br />

rassegne, proiezioni di filmati<br />

nel <strong>rione</strong> <strong>Terravecchia</strong>.<br />

In partico<strong>la</strong>re sabato 21 <strong>luglio</strong>,<br />

ore 18,00, nel<strong>la</strong> sa<strong>la</strong> consiliare<br />

sarà conferita <strong>la</strong> cittadinanza<br />

onoraria al<strong>la</strong> prof.ssa Teresa<br />

Megale, al<strong>la</strong> presenza dei due<br />

sindaci Vito Di Trani e Rocco<br />

Rosano, e del consiglio comunale.<br />

Nativa di Castelsaraceno,<br />

Teresa Megale è docente<br />

in Discipline dello Spettacolo<br />

e presiede il corso di <strong>la</strong>urea<br />

in progettazione e gestione di<br />

eventi e imprese dell’arte e dello<br />

spettacolo presso l’Università<br />

di Firenze. Vanta un’intensa<br />

attività giornalistica e pubblicistica<br />

ed ha ricoperto prestigiosi<br />

incarichi pubblici presso<br />

enti locali, inserita in diversi<br />

comitati scientifici. Tra le tante<br />

opere, “Visconti e <strong>la</strong> Basilicata.<br />

Visconti in Basilicata”, presentato<br />

a Pisticci nel 2004 con<br />

esposizione delle foto scattate,<br />

tra il 1959 e 1960, per il film<br />

“Rocco e i suoi Fratelli”. Nello<br />

stesso anno fu insignita del Premio<br />

“Dirupo d’Oro”.<br />

Domenica 22 <strong>luglio</strong>, presso<br />

<strong>la</strong> stessa sa<strong>la</strong>, Cerimonia di<br />

Gemel<strong>la</strong>ggio tra Pisticci e Castelsaraceno,<br />

al<strong>la</strong> presenza di<br />

autorità comunali, regionali<br />

e provinciali. Dalle ore 20,00<br />

sarà avviato da Piazza Plebiscito<br />

il percorso antropologico,<br />

culturale e gastronomico, artico<strong>la</strong>to<br />

in ventiquattro tappe,<br />

con stands espositivi e prodotti<br />

delle aziende che hanno aderito<br />

al<strong>la</strong> manifestazione. Nel cuore<br />

antico del<strong>la</strong> città medioevale<br />

saranno allestiti spazi espositivi<br />

degli antichi mestieri, artigianato,<br />

mostre fotografiche sul<strong>la</strong><br />

verso le popo<strong>la</strong>zioni dei centri<br />

dell’Emilia Romagna che vivono<br />

il dramma del dopo terremoto,<br />

organizzato dall’associazione<br />

volontaria pisticcese.<br />

In un prossimo futuro - come<br />

ci hanno spiegato in sede -<br />

secondo le esigenze di quelle<br />

sfortunate popo<strong>la</strong>zioni, altre<br />

iniziative potrebbero essere<br />

programmate.Come si ricorderà,<br />

<strong>la</strong> “Maria di Nazareth,<br />

già in altre occasioni, in Italia<br />

e fuori dai confini nazionali,<br />

si distinse per <strong>la</strong> prontezza e<br />

<strong>la</strong> consistenza degli interventi<br />

umanitari come nel Kossowo,<br />

nel<strong>la</strong> Repubblica Iugos<strong>la</strong>va<br />

colpiti dal<strong>la</strong> guerra degli anni<br />

90 e, quel<strong>la</strong> più recente ai terremotati<br />

de L’Aqui<strong>la</strong> di pochi<br />

anni fa.<br />

MICHELE SELVAGGI<br />

transumanza, degustazione di<br />

prodotti tipici, folk e teatro.<br />

Due giornate tutte da vivere per<br />

sancire un gemel<strong>la</strong>ggio tra due<br />

città attive e dinamiche, che<br />

hanno fatto del <strong>la</strong>voro e del<strong>la</strong><br />

volontà di progredire i loro riferimenti<br />

precisi e gli obiettivi<br />

da perseguire. L’evento è organizzato<br />

dal Comuni di Pisticci,<br />

Assessorato al<strong>la</strong> Cultura e Turismo<br />

e Assessorato alle Attività<br />

Produttive, e dal comune di Castelsaraceno,<br />

Assessorato al<strong>la</strong><br />

Cultura e Turismo. Hanno col<strong>la</strong>borato<br />

le associazioni La Spiga,<br />

La Pacchianel<strong>la</strong>, Pro Loco e<br />

Legambiente di Pisticci.<br />

Giuseppe Coniglio<br />

<strong>la</strong><br />

SPIGA 10<br />

Giustizia è fatta<br />

per Nicolino Grieco<br />

La Corte ha deciso, confermando quanto<br />

aveva sempre sostenuto <strong>la</strong> Cia lo aveva<br />

licenziato senza versargli quanto dovuto<br />

Dopo il Giudice del Lavoro<br />

di Matera, che all’epoca era<br />

Rossel<strong>la</strong> Di Todaro, ora anche<br />

<strong>la</strong> Corte di Appello di Potenza<br />

ha reso giustizia a Nico<strong>la</strong> Grieco,<br />

meglio conosciuto nel<strong>la</strong><br />

città basentana come Nicolino:<br />

<strong>la</strong> sentenza numero 219<br />

del <strong>2012</strong>, resa dal<strong>la</strong> sezione<br />

Lavoro del<strong>la</strong> Corte potentina,<br />

composta dal presidente Pio<br />

Perrone, dal consigliere Pasquale<br />

Raffaele Materi e dal<br />

consigliere re<strong>la</strong>tore Maura<br />

Stassano, ha condannato <strong>la</strong><br />

Cia (Confederazione Italiana<br />

Agricoltura), al pagamento in<br />

favore di Grieco del<strong>la</strong> somma<br />

complessiva di 118mi<strong>la</strong> euro<br />

per differenze retributive. La<br />

sentenza chiude il secondo<br />

grado di una vicenda lunga<br />

e tortuosa, iniziata più di 10<br />

anni fa, quando Nicolino decise<br />

di ricorrere al Giudice del<br />

Lavoro di Matera per un licenziamento<br />

improvviso, giunto<br />

a soli 4 anni dal traguardo<br />

dell’agognata pensione, dopo<br />

quasi 40 anni di <strong>la</strong>voro spesi<br />

alle dipendenze del<strong>la</strong> Cia: un<br />

rapporto quarantennale ed instancabile<br />

che, a giudizio di<br />

Nicolino, è stato mal ripagato.<br />

Quel <strong>la</strong>voro, infatti, lo aveva<br />

sempre interpretato come una<br />

missione fatta di servizio assiduo<br />

senza interruzioni, ferie<br />

o riposi. Poi, <strong>la</strong> beffa, arrivata<br />

senza il pagamento di numerosi<br />

stipendi e, per quelli corrisposti,<br />

senza raggiungere il<br />

minimo costituzionalmente<br />

garantito: all’epoca del licenziamento,<br />

Grieco aveva<br />

61 anni e d’improvviso sentì<br />

di ritrovarsi in mezzo ad una<br />

strada. “Decisi di dare mandato<br />

ad un legale per tute<strong>la</strong>re<br />

i miei diritti, ma ben presto<br />

capii sul<strong>la</strong> mia pelle quanto <strong>la</strong><br />

macchina del<strong>la</strong> giustizia fosse<br />

lenta: <strong>la</strong> causa di primo grado<br />

è durata 10 anni ma, pur essendo<br />

sempre stato convinto<br />

delle mie ragioni, non capivo<br />

perché ci fossero tanti problemi.<br />

Ho cambiato vari avvoca-<br />

ti, ma sembrava tutto inutile:<br />

ad un certo punto, preso dallo<br />

sconforto, ho scritto anche al<br />

Presidente del<strong>la</strong> Repubblica,<br />

peraltro senza riscontri positivi”.<br />

Stanco del<strong>la</strong> lentezza del<strong>la</strong><br />

giustizia, Nicolino iniziò lo<br />

sciopero del<strong>la</strong> fame e del<strong>la</strong><br />

sete, incatenandosi all’ingresso<br />

del Pa<strong>la</strong>zzo di Giustizia di<br />

piazza Umberto I. Poi, finalmente,<br />

arrivò <strong>la</strong> sentenza che<br />

condannò in primo grado <strong>la</strong><br />

Cia. Giustizia è fatta, pensò<br />

Grieco, ma <strong>la</strong> Cia non contenta,<br />

propose appello chiedendo<br />

<strong>la</strong> totale riforma del<strong>la</strong><br />

sentenza di primo grado. Gli<br />

avvocati di Grieco, Giandomenico<br />

e Tommaso Di Pisa,<br />

proposero ricorso incidentale:<br />

il 26 aprile <strong>la</strong> Corte ha deciso,<br />

confermando nel<strong>la</strong> sostanza<br />

quanto sempre sostenuto da<br />

Grieco: <strong>la</strong> Cia lo ha licenziato<br />

senza versargli quanto dovuto<br />

a vario titolo.<br />

La sentenza resa dal<strong>la</strong> Corte<br />

di Appello di Potenza lo<br />

scorso 26 aprile, in realtà, ha<br />

parzialmente accolto il ricorso<br />

presentato dal<strong>la</strong> Cia: se, infatti,<br />

in primo grado <strong>la</strong> Confederazione<br />

era stata condannata<br />

a pagare in favore di Grieco<br />

quasi 130mi<strong>la</strong> euro e con, gli<br />

interessi e <strong>la</strong> rivalutazione<br />

monetaria, si arrivava a circa<br />

470mi<strong>la</strong> euro, il provvedimento<br />

numero 219 del <strong>2012</strong>, invece,<br />

in accoglimento parziale<br />

del ricorso, ha condannato <strong>la</strong><br />

Cia al pagamento di “soli”<br />

118.226, 65 euro, oltre accessori.<br />

Una differenza di poco<br />

conto che, di fatto, non intacca<br />

ciò che Grieco ha sempre sostenuto.<br />

“Desidero ringraziare<br />

pubblicamente gli avvocati Di<br />

Pisa – ha spiegato Nicolino –<br />

perché con loro siamo arrivati<br />

finalmente ad una soluzione<br />

di questa annosa vicenda.<br />

Hanno <strong>la</strong>vorato non solo con<br />

professionalità, ma anche con<br />

il cuore”.<br />

da pisticci.com

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