Una crociera da mattatore - MSC Crociere
Una crociera da mattatore - MSC Crociere
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contiRacl’oblò<strong>da</strong>l- Il dono dell’imperatore<br />
Un certo nervosismo serpeggiava fin <strong>da</strong>l mattino e si avvertiva <strong>da</strong> piccoli segni, impercettibili all’occhio<br />
del turista ma non a quello del viaggiatore di lungo corso. Il personale era efficiente come<br />
sempre, ma è indubbio che un settore della nave era in grande agitazione: si allestivano diverse<br />
cabine prenotate <strong>da</strong> due illustri personaggi, e apprendemmo <strong>da</strong>lla vigilanza che un commerciante<br />
arabo di alto lignaggio e un facoltoso imprenditore ebreo con i loro seguiti avrebbero diviso lo<br />
stesso ponte. Comprensibile quindi che si temessero le conseguenze di un’imprevista coabitazione<br />
tra stili di vita dissimili, nonché tra due popoli che l’incomprensione conduceva non tanto a<br />
contendersi una stessa terra quanto a essere condizionati <strong>da</strong> opposti estremismi che frenavano<br />
il processo di pace. Sebbene i due gruppi sembrassero soltanto alla ricerca di relax, tuttavia c’era<br />
preoccupazione di qualche incidente.<br />
Ma per le donne dei gruppi questo pericolo non c’era. Grazie alla loro inesausta ricerca dell’essenziale<br />
e all’insuperata capacità di mediazione, manifestavano la necessità del dialogo.<br />
Osservavo le due donne ebree, <strong>da</strong>l taglio corto e sbarazzino, risplendere coi volti eburnei e i<br />
capelli biondi nel sole del mattino. E insieme a loro le due donne arabe con il viso incorniciato<br />
<strong>da</strong>l velo, che evidenziava ancor di più rapi<strong>da</strong>mente la sottile perfezione dei lineamenti. Eleganti e<br />
sinuose, le quattro creature, pur profon<strong>da</strong>mente differenti per cultura ed educazione, mostravano<br />
di stare bene insieme. Parlavano serenamente e certo non solo di vestiti e gioielli, <strong>da</strong>to il loro<br />
livello culturale. Forse mettevano a confronto un vissuto personale che si allargava ad ampio<br />
raggio per ricomprendere l’esperienza di più popoli, di grandi civiltà che ci lasciano beni culturali<br />
immensi e non sempre hanno saputo convivere efficacemente senza elevare odiosi muri, fragili<br />
confini e rovinose frontiere.<br />
Nessuna speranza che i due cortei potessero passare inosservati: alla quantità di valigie e bauli<br />
che testimoniava l’elevato censo di ambedue, si aggiungeva uno stuolo di assistenti. La prima sera<br />
servizio nelle camere per tutti: la curiosità dei passeggeri di vedere <strong>da</strong> vicino gli ospiti sfumò in<br />
una generale delusione. Quando arrivammo ad Alessandria non si erano udite notizie di incontri<br />
né di scontri tra i due gruppi, soltanto i due maschi furono visti scendere e risalire a bordo carichi<br />
di pacchetti. Al crepuscolo le due famiglie vennero per la prima volta a contatto, al momento<br />
di scendere a terra per trascorrere la serata nella città egiziana. Fu un attimo: ciascuno dei due<br />
uomini si staccò subito <strong>da</strong>l suo gruppo, quasi catapultandosi verso l’altro, ognuno recando con sé<br />
un voluminoso pacco.<br />
Prima che gli addetti alla sicurezza potessero impedire ogni contatto già si stavano sfiorando... e<br />
stringendo le mani più e più volte con calore. Anch’io ero accorso, come altri temendo il peggio; e<br />
potei sentire l’arabo che diceva in ottimo inglese: "Potremmo mai consentire a un marinaio australiano<br />
e a un canadese di separarci? Sono popoli così giovani..." "Noi" sorrise l’ebreo annuendo "ci<br />
conosciamo <strong>da</strong> duemila anni!". Poi si misero in disparte seduti sul ponte e cordialmente aprirono<br />
i pacchi che si erano scambiati. L’ebreo offrì un magnifico corano illustrato <strong>da</strong> splendide miniature,<br />
l’arabo un candelabro a sette fiamme di argento massiccio. Gli oggetti erano stati acquistati ad<br />
Alessandria, la città del grande Imperatore che regnò su genti, paesi, religioni molto differenti: la<br />
città della tolleranza e della dolcezza di vivere.