Pittura ed esperienze sociali nell'Italia del Quattrocento - Artleo.it
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Michael Baxandall <strong>P<strong>it</strong>tura</strong> <strong>ed</strong> <strong>esperienze</strong> <strong>sociali</strong> nell’Italia <strong>del</strong> <strong>Quattrocento</strong><br />
tante aveva non solo la sua valuta, ma anche i propri pesi<br />
e misure. In una pagina di un Libro di mercantie fiorentino<br />
<strong>del</strong> 1481 e tratta <strong>del</strong>le differenze tra le misure<br />
fiorentine e quelle di alcune altre c<strong>it</strong>tà. La gente <strong>del</strong><br />
<strong>Quattrocento</strong> affrontava questa formidabile confusione<br />
con la Regola <strong>del</strong> Tre e una buona metà dei loro trattati<br />
di ar<strong>it</strong>metica è d<strong>ed</strong>icata a essa. Le difficoltà non stavano<br />
nella formula in sé, che è semplice, ma nel ridurre<br />
in formula un problema complesso, con i termini giusti<br />
al posto giusto; e per problemi quali quello <strong>del</strong>l’interesse<br />
composto la formula veniva ampliata in modo tale<br />
che, invece di tre termini iniziali, se ne potevano avere<br />
molti di piú.<br />
Cosí la gente <strong>del</strong> xv secolo divenne esperta attraverso<br />
la pratica quotidiana nel ridurre i piú diversi tipi di<br />
informazioni a una formula di proporzione geometrica:<br />
A sta a B come C sta a D. Per il nostro scopo la cosa<br />
importante sta nel constatare che l’abil<strong>it</strong>à era una sola,<br />
sia che venisse usata per i problemi riguardanti le società<br />
o gli scambi, sia che fosse utilizzata per fare e v<strong>ed</strong>ere dei<br />
dipinti. Piero <strong>del</strong>la Francesca disponeva <strong>del</strong>la stessa preparazione<br />
sia per un affare di baratto, che per il sottile<br />
gioco di intervalli dei suoi dipinti, <strong>ed</strong> è interessante<br />
notare che ciò che egli spiega dovrebbe essere piú connesso<br />
a usi commerciali che non p<strong>it</strong>torici. L’uomo di<br />
commercio aveva <strong>del</strong>le capac<strong>it</strong>à che riguardavano la proporzional<strong>it</strong>à<br />
<strong>del</strong>la p<strong>it</strong>tura di Piero, perché il piccolo passo<br />
che separava le proporzioni interne a una società commerciale<br />
dalle proporzioni interne di un corpo umano<br />
veniva fatto naturalmente anche solo nell’amb<strong>it</strong>o degli<br />
esercizi commerciali. Nella fig. 4 per esempio ci sono<br />
due problemi di proporzione che riguardano un calice e<br />
un pesce. Il coperchio, la coppa e il pi<strong>ed</strong>e <strong>del</strong> calice cosí<br />
come la testa, il corpo e la coda <strong>del</strong> pesce sono poste in<br />
proporzione – non per le dimensioni ma per i risvolti<br />
commerciali dei problemi <strong>del</strong> peso. Le operazioni sono<br />
Storia <strong>del</strong>l’arte Einaudi 109