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lezione 13 biochimica - Omero

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•<br />

Il trasporto del glucosio<br />

Il glucosio non<br />

nelle cellule<br />

può diffondere direttamente<br />

Esso entra nelle cellule mediante due<br />

meccanismi di trasporto:<br />

a) diffusione facilitata Na + indipendente<br />

b) co-trasporto Na + -monosaccaride


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•<br />

•<br />

Diffusione facilitata Na +<br />

indipendente<br />

Avviene secondo il gradiente di concentrazione, per<br />

cui non richiede energia!<br />

E’ un processo mediato da una famiglia di proteine<br />

comprendente almeno 14 trasportatori (GLUT-<br />

1…..GLUT-14)<br />

L’espressione è tessuto specifica (Glut-1 G. Rossi ed<br />

encefalo, Glut-2 fegato, rene...)<br />

Questi trasportatori si trovano nella membrana<br />

cellulare<br />

Il glucosio extracellulare si lega al trasportatore,<br />

esso modifica la propria conformazione e così<br />

trasporta il glucosio attraverso la membrana


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Co-trasporto Na + monosaccaride<br />

Richiede energia !<br />

Trasporta il glucosio contro<br />

concentrazione<br />

E’<br />

il suo<br />

mediato da un trasportatore<br />

gradiente di<br />

Il trasporto del glucosio è accoppiato al<br />

gradiente di concentrazione del Na+<br />

(contemporaneamente trasportato dentro la<br />

cellula)<br />

Questo trasporto avviene nelle cellule epiteliali<br />

dell’intestino, dei tubuli renali e del plesso<br />

corioideo


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•<br />

Le reazioni della glicolisi (2)<br />

(1) Fosforilazione del glucosio<br />

Intrappola lo zucchero nel citosol (gli<br />

zuccheri fosforilati non attraversano le<br />

membrane cellulari)<br />

è irreversibile<br />

è catalizzata dall’enzima esochinasi (uno dei 3<br />

enzimi regolatori della glicolisi, insieme a<br />

fosfofruttochinasi e piruvato chinasi)<br />

Nel fegato e nel pancreas è catalizzata dalla<br />

glucochinasi


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•<br />

•<br />

L’<br />

esochinasi<br />

L’esochinasi catalizza la fosforilazione del glucosio<br />

nella maggior parte dei tessuti<br />

Ha un’ampia specificità per il substrato (fosforila<br />

anche altri esosi)<br />

è inibita dal prodotto della reazione (glucosio 6fosfato)<br />

ha una Km alta)<br />

bassa<br />

per il glucosio (e quindi un’affinità<br />

ha una Vmax bassa, per cui non possono essere<br />

fosforilati più zuccheri di quanti la cellula non ne<br />

possa utilizzare.


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•<br />

•<br />

La glucochinasi<br />

E’ il principale enzima responsabile della fosforilazione<br />

del glucosio nel fegato e nelle cellule delle isole<br />

pancreatiche.<br />

Nel fegato facilita la fosforilazione del glucosio<br />

durante l’iperglicemia.<br />

Differisce dalla esochinasi perché:<br />

1) ha una Km >> esochinasi (cioè richiede una<br />

[ glucosio] più elevata per raggiungere 1/2 Vmax) perciò<br />

funziona soltanto quando la [glucosio] negli epatociti è<br />

alta (p.es. dopo un pasto ricco di carboidrati)<br />

2) ha una Vmax elevata (permette al fegato di eliminare<br />

con efficienza dal sangue portale il glucosio, anche dopo<br />

un pasto ricco di carboidrati, minimizzando<br />

l’iperglicemia durante il periodo dell’assorbimento)


REGOLAZIONE DELLA GLUCOCHINASI<br />

•<br />

INSULINA<br />

Negli epatociti, <br />

l’attività<br />

della glucochinasi.<br />

FRUTTOSIO 6-FOSFATO e GLUCOSIO<br />

Nel nucleo c’è una proteina regolatrice della<br />

glucochinasi:<br />

1) in presenza di fruttosio 6-fosfato (che si trova in<br />

equilibrio con il glucosio 6-fosfato), l’enzima si<br />

trasferisce nel nucleo, si lega alla proteina regolatrice e<br />

diventa inattivo.<br />

2) un di glucosio attiva l’enzima poiché provoca il<br />

distacco della glucochinasi dalla proteina regolatrice.<br />

L’enzima migra nel citosol e fosforila il glucosio a<br />

glucosio 6-fosfato


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(2) L’isomerizzazione del glucosio 6-fosfato in<br />

fruttosio 6-fosfato<br />

E’<br />

E’<br />

catalizzata dalla fosfoglucosio-isomerasi<br />

reversibile<br />

(3) Fosforilazione del fruttosio 6-fosfato a<br />

fruttosio 1,6 bisfosfato<br />

è irreversibile<br />

è catalizzata dalla fosfofruttochinasi-1 (PFK-1)<br />

E’ il punto di controllo più importante della glicolisi ed è<br />

la tappa che limita la velocità della via<br />

La PFK-1 è inibita da: ATP, citrato<br />

La PFK-1 è attivata da: AMP, fruttosio 2,6bisfosfato.


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<br />

•<br />

•<br />

Regolazione della<br />

fosfofruttochinasi-1 (PFK-1)<br />

La PFK-1 è<br />

INIBITA<br />

in modo allosterico da:<br />

[ATP] (indicano abbondanza di composti<br />

ad alta energia)<br />

<br />

[citrato]<br />

La PFK-1 è ATTIVATA in modo allosterico<br />

da:<br />

[AMP] (indicano un impoverimento della<br />

riserva energetica della cellula)<br />

fruttosio 2,6-bisfosfato


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•<br />

•<br />

•<br />

Il più potente ATTIVATORE della PFK-1<br />

èil fruttosio 2,6-bisfosfato<br />

esso è<br />

sintetizzato in tutti i tessuti<br />

la sua sintesi è<br />

glucagone<br />

(+)<br />

dall’insulina e (-)<br />

funge da segnale intracellulare,<br />

indicando un’abbondanza di glucosio<br />

dal<br />

La sua azione contemporanea sulla<br />

glicolisi [(+) fosfofruttochinasi-1] e sulla<br />

gluconeogenesi [(-) fruttosio 1,6<br />

bisfosfatasi] fa sì che le due vie non<br />

siano attive nello stesso momento,<br />

evitando un ciclo futile.


•<br />

•<br />

Durante lo stato alimentato nel fegato<br />

[fruttosio 2,6 bisfosfato] con della<br />

glicolisi.<br />

Durante il digiuno<br />

nel fegato si ha una<br />

[fruttosio 2,6 bisfosfato ] con<br />

conseguente della gluconeogenesi.


•<br />

•<br />

Regolazione della piruvato chinasi<br />

(a livello epatico)<br />

Nel fegato, la piruvato chinasi è<br />

attivata<br />

da un<br />

[fruttosio 1,6-bisfosfato] (il prodotto della<br />

reazione della fosfofruttochinasi-1)<br />

Questa regolazione collega l’attività delle due<br />

chinasi:<br />

attività fosfofruttochinasi (PFK-1)<br />

<br />

[fruttosio 1,6-bisfosfato]<br />

<br />

(+) piruvato chinasi


•<br />

•<br />

La fosforilazione della piruvato chinasi (ad opera di<br />

una proteina chinasi cAMP dipendente) determina la<br />

sua inattivazione<br />

1) Quando la [glucosio] è<br />

bassa:<br />

[glucagone] [cAMP] intracellulare <br />

fosforilazione della piruvato chinasi (-) piruvato<br />

chinasi<br />

2) Il fosfoenolpiruvato (PEP) non può continuare la via<br />

glicolitica e sarà utilizzato nella via gluconeogenica<br />

La defosforilazione della piruvato chinasi (ad opera<br />

di una fosfatasi) riattiva l’enzima


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•<br />

REGOLAZIONE DELLA GLICOLISI<br />

La regolazione della glicolisi è affidata a tre passaggi di<br />

importanza strategica:<br />

1) fosforilazione del glucosio (esochinasi e glucochinasi);<br />

2) la formazione di fruttosio 1,6-bisfosfato (PFK-1);<br />

3) la formazione di piruvato (piruvato chinasi).<br />

Nei tessuti, la glicolisi è un processo molto inibito cioè<br />

funziona ad una velocità molto bassa rispetto alla Vmax .<br />

In tal modo le cellule possono modulare velocemente<br />

questo processo, senza ricorrere alla produzione di<br />

nuove proteine ed enzimi.<br />

La regolazione della glicolisi è affidata ad enzimi<br />

regolatori che, in condizioni basali, sono molto inibiti.<br />

Il controllo di questi enzimi avviene ad opera di<br />

effettori allosterici (piccole molecole che si legano ad<br />

un sito diverso dal sito attivo) o per mezzo di<br />

modificazioni covalenti (fosforilazione di una proteina).


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•<br />

REGOLAZIONE ORMONALE<br />

DELLA GLICOLISI<br />

La sintesi dei 3 enzimi chiave della glicolisi<br />

(glucochinasi, fosfofruttochinasi e piruvato<br />

chinasi) è:<br />

dall’ insulina<br />

dal glucagone<br />

Un pasto ricco di carboidrati o la<br />

somministrazione di insulina la sintesi dei<br />

3 enzimi (è favorita la conversione del<br />

glucosio in piruvato)<br />

Nel digiuno e nel diabete, la [glucagone] è <br />

e la sintesi dei 3 enzimi è


Champe et al., Le basi della <strong>biochimica</strong>, Ed. Zanichelli


Destini alternativi del piruvato<br />

1) Decarbossilazione ossidativa<br />

• via importante nei tessuti con elevata capacità<br />

ossidativa (cuore)<br />

• catalizzata dalla piruvato deidrogenasi<br />

• converte irreversibilmente il piruvato in acetil CoA<br />

(utilizzato nel Ciclo di Krebs o per la sintesi degli<br />

acidi grassi)<br />

2) Carbossilazione ad ossalacetato<br />

• catalizzata dalla piruvato carbossilasi<br />

• rigenera gli intermedi del ciclo di Krebs e fornisce<br />

substrati alla gluconeogenesi<br />

3) Riduzione del piruvato ad etanolo (F. alcolica)<br />

• avviene nei lieviti e in alcuni batteri

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