Esperienza estetica A partire da John Dewey - Università di Palermo
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La svolta culturale dell’<strong>estetica</strong> implicita nell’opera storica <strong>di</strong> Burckhardt<br />
consente <strong>di</strong> inserire nella storia dell’<strong>estetica</strong> del Novecento e quin<strong>di</strong> nel<br />
canone estetico tutta una serie <strong>di</strong> autori e pensatori che comunemente<br />
sono rubricati nella storiografia o nelle scienze umane come lo storico<br />
Georg Mosse, i sociologi Plessner e Gehlen, il semiotico Umberto Eco,<br />
il pensatore giapponese Watsuji e molti altri. In epoca più recente importantissimo<br />
per questo ampliamento culturale dell’<strong>estetica</strong> mi sembra<br />
il sociologo francese Pierre Bour<strong>di</strong>eu e dei suoi allievi.<br />
La riflessione <strong>di</strong> Pierre Bour<strong>di</strong>eu sulla nozione <strong>di</strong> “<strong>di</strong>sinteresse interessato”<br />
è della più grande importanza, perché espande le frontiere<br />
dell’<strong>estetica</strong> e getta le premesse <strong>di</strong> una nuova sintesi più vasta in grado<br />
<strong>di</strong> rispondere alla sfi<strong>da</strong> proveniente <strong>da</strong>lla globalizzazione dei saperi e<br />
delle conoscenze. Non si tratta infatti <strong>di</strong> proporre una generica inter<strong>di</strong>sciplinarietà<br />
che il più delle volte apre la stra<strong>da</strong> al confusionismo<br />
comunicativo. La strategia teorica della nuova sintesi <strong>estetica</strong> consiste<br />
nel prendere sotto l’egi<strong>da</strong> <strong>di</strong> un’economia dei beni simbolici tutte le<br />
attitu<strong>di</strong>ni, i comportamenti, le azioni, in una parola tutti gli habitus<br />
gui<strong>da</strong>ti <strong>da</strong> quel “<strong>di</strong>sinteresse interessato”, che nel corso dei secoli ha<br />
costituito l’aspetto essenziale dell’esperienza <strong>estetica</strong>.<br />
Sotto l’<strong>estetica</strong> vengono così a trovarsi non solo le arti, ma anche<br />
tutte quelle attività scientifiche, professionali e burocratiche che implicano<br />
per definizione libertà e autonomia rispetto all’economia del<br />
profitto imme<strong>di</strong>ato e della negoziazione e che sono <strong>di</strong>rette verso la<br />
formazione <strong>di</strong> un capitale culturale e simbolico non riducibile al capitale<br />
economico. L’<strong>estetica</strong> finisce così col fornire i criteri deontologici<br />
<strong>da</strong>i quali è retto l’esercizio <strong>di</strong> ogni attività intellettuale e sui quale si<br />
fon<strong>da</strong> il suo prestigio.<br />
A maggior ragione rientrano nell’<strong>estetica</strong> i rapporti familiari, educativi,<br />
<strong>di</strong> amicizia, e <strong>di</strong> amore che <strong>da</strong> sempre sono stati considerati come<br />
in<strong>di</strong>pendenti <strong>da</strong> contrattazioni esplicite e controllate, ma anche come<br />
fonti <strong>di</strong> obbligazioni molto più impegnative e prolungate nel tempo.<br />
L’essenziale è cominciare a sottrarsi nelle piccole come nelle gran<strong>di</strong><br />
cose a quel “pensiero unico” che pretende <strong>di</strong> appiattire sotto il suo<br />
rullo compressore dell’economia ristretta e quantitativa tutti gli aspetti<br />
dell’esistenza. La nuova sintesi <strong>estetica</strong> può fornire così le coor<strong>di</strong>nate<br />
teoriche e gli strumenti concettuali che consentono <strong>di</strong> trasformare la<br />
crescente insofferenza nei confronti della comunicazione massme<strong>di</strong>atica,<br />
in una strategia globale <strong>di</strong> resistenza e <strong>di</strong> lotta. Attraverso questo<br />
ampliamento è del resto possibile comprendere ed apprezzare le logiche<br />
che regolano i rapporti sociali nelle cosiddette “società tra<strong>di</strong>zionali”<br />
le quali non a torto si oppongono ad una colonizzazione che ha<br />
assunto l’aspetto <strong>di</strong> una <strong>di</strong>ssennata auto<strong>di</strong>struzione della stessa cultura<br />
occidentale.<br />
3. Frammentazione dell’orizzonte estetico – A questa espansione del-<br />
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