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La Professione di Psicologo n. 3/2009 - Ordine Nazionale Psicologi

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30<br />

L’esame delle <strong>di</strong>mensioni emotive nelle procedure giu<strong>di</strong>ziarie<br />

Tra le frasi memorabili che Arthur Conan Doyle<br />

attribuiva al maestro <strong>di</strong> investigazioni Sherlock<br />

Holmes, alcune riguardano il riconoscimento delle<br />

emozioni durante le indagini:<br />

“Secondo lui, era impossibile fingere in presenza <strong>di</strong> chi<br />

fosse addestrato all’osservazione e all’analisi” …<br />

“I lineamenti sono stati dati all’uomo come mezzo per<br />

esprimere le proprie emozioni” 2<br />

L’emozione come mezzo <strong>di</strong> scoperta e come mezzo<br />

per smascherare l’inganno è un argomento <strong>di</strong> grande<br />

rilevanza e attualità e coinvolge aspetti essenziali<br />

della professione psicologica.<br />

Holmes, come tutti i gran<strong>di</strong> investigatori, era convinto<br />

che l’espressione dell’emozione fosse un potente strumento<br />

per conoscere a fondo ciò che si ricerca, se si<br />

tratta <strong>di</strong> persone. Come <strong>di</strong>mostra la seconda delle<br />

affermazioni citate, egli attribuiva questa possibilità<br />

soprattutto all’espressione mimica del volto, ciò che la<br />

psicologia del comportamento non verbale ha messo<br />

in evidenza in modo ampio e preciso.<br />

1 E’ stato esperto in psicologia e criminologia nelle Case Circondariali<br />

<strong>di</strong> Catania e Caltagirone e giu<strong>di</strong>ce onorario nel Tribunale dei Minorenni<br />

<strong>di</strong> Catania.<br />

2 Le citazioni sono tratte dall’e<strong>di</strong>zione italiana in 4 volumi: A. Conan<br />

Doyle, Tutto Sherlock Holmes, traduzione <strong>di</strong> Nicoletta Rosati Bizzotto,<br />

Newton Compton, Roma 1991 (vol. 1, p. 24 e vol. 2, p. 137). Una analisi<br />

in termini <strong>di</strong> ricerca psicologica e investigativa <strong>di</strong> alcune citazioni<br />

holmesiane è oggetto <strong>di</strong> un volume in corso <strong>di</strong> stampa: S. Di Nuovo,<br />

Elementare, Watson (ed. Città Aperta, Troina), in cui sono approfon<strong>di</strong>ti<br />

più estesamente gli spunti qui presentati.<br />

L’esame delle <strong>di</strong>mensioni<br />

emotive nelle procedure<br />

giu<strong>di</strong>ziarie.<br />

Nuove tecnologie o indagini<br />

psicologiche?<br />

<strong>di</strong> Santo Di Nuovo 1<br />

Or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> <strong>Psicologi</strong>a, Università <strong>di</strong> Catania, Presidente<br />

della Struttura <strong>di</strong>dattica <strong>di</strong> <strong>Psicologi</strong>a<br />

Sappiamo quanto sia importante il comportamento<br />

non verbale nel manifestare le emozioni: può con -<br />

fermare e rinforzare il messaggio verbale (annuire con<br />

un cenno del capo mentre si <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> sì), può sostituirlo<br />

(rispondere con un sorriso anziché con parole), può<br />

completarlo o chia rirlo, ma anche contrad<strong>di</strong>rlo (assumere<br />

una espressione sarcastica mentre si fa un compli<br />

mento). Esso può pertanto essere fonte <strong>di</strong> ambiguità<br />

ed anche <strong>di</strong> mistificazione.<br />

<strong>La</strong> psicologia ha stu<strong>di</strong>ato approfon<strong>di</strong>tamente le principali<br />

forme del linguaggio non verbale, che manifestano<br />

il Sé al <strong>di</strong> là della comunicazione verbale: l’uso<br />

dello sguardo e del contatto oculare, come capacità <strong>di</strong><br />

regolare l’interazione con un in terlocutore attraverso<br />

la <strong>di</strong>rezione dello sguardo, per dare e ricevere feedbacks;<br />

l’espressione mimica, la gestualità, la postura,<br />

i comportamenti spaziali e <strong>di</strong> ‘<strong>di</strong>stanza interpersonale’<br />

(prossemica): capacità <strong>di</strong> as sumere una adeguata collocazione<br />

spaziale relativamente alle <strong>di</strong>verse ‘zone’ <strong>di</strong><br />

interazione umana: intima, personale, sociale (piccolo<br />

gruppo) e pubblica.<br />

Anche i paralinguismi, cioè l’uso appropriato degli<br />

aspetti correlati al linguaggio verbale, quali tipo e qualità<br />

della voce, ritmo e flui<strong>di</strong>tà dell’eloquio, i caratterizzatori<br />

vocali (sospiro, pianto, riso, sba<strong>di</strong>glio, ecc.) possono<br />

<strong>di</strong>re molto sulla emozione che la persona cerca <strong>di</strong><br />

mascherare nella comunicazione verbale.<br />

Un buon osservatore, durante la ricerca clinica o l’investigazione,<br />

può scoprire se la comunica zione non ver-<br />

<strong>La</strong> <strong>Professione</strong> <strong>di</strong> <strong>Psicologo</strong> n. 03/09

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