Verbale - Comune di Rignano sull'Arno
Verbale - Comune di Rignano sull'Arno
Verbale - Comune di Rignano sull'Arno
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
VERBALE DELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 03/06/2010, ore 21,30<br />
L'anno duemila<strong>di</strong>eci, il tre del mese <strong>di</strong> Giugno, alle ore ventuno e trenta in <strong>Rignano</strong> <strong>sull'Arno</strong>,<br />
presso il Palazzo Comunale, si è adunato, in sessione straor<strong>di</strong>naria <strong>di</strong> prima convocazione, in<br />
seduta pubblica, partecipata ai Sigg. Consiglieri a norma <strong>di</strong> legge, il Consiglio Comunale .<br />
Sono presenti i seguenti componenti del Consiglio Comunale:<br />
N.ORD NOMINATIVO GRUPPO PRESENTI ASSENTI<br />
MAGHERINI Gianna L’ULIVO PER RIGNANO SI<br />
RENZI Tiziano L’ULIVO PER RIGNANO SI<br />
TUCCI Luciano L’ULIVO PER RIGNANO SI<br />
CIPRO Tommaso L’ULIVO PER RIGNANO SI<br />
BUONAMICI Giuliano L’ULIVO PER RIGNANO SI<br />
BARBETTI Alberto GRUPPO MISTO SI<br />
GANCI Daniela L’ULIVO PER RIGNANO SI<br />
STADERINI Samuele GRUPPO MISTO SI<br />
MONTI Gianfranco L’ULIVO PER RIGNANO SI<br />
TURSI Angelo L’ULIVO PER RIGNANO SI<br />
NANNONI Paolo L’ULIVO PER RIGNANO SI<br />
MARCHESCHI Rosita L’ULIVO PER RIGNANO SI<br />
PALMISANI Ilario INDIPENDENTE. SI<br />
MASI Enrico INDIPENDENTE. SI<br />
MATRONE Michele P.D.L. SI<br />
CALO’ Andrea UNITI PER RIGNANO SI<br />
MIRCO Luca L’ULIVO PER RIGNANO SI<br />
Risultano presenti n. 13 componenti del consiglio comunale e assenti n. 4 (Tucci, Cipro, Marcheschi<br />
e Masi)<br />
Presiede la seduta il dott. Luca Mirco in qualità <strong>di</strong> Presidente del Consiglio.<br />
Risultano presenti gli assessori esterni Lucia Bencistà<br />
Partecipa il Segretario Comunale Dott. Roberto Onorati incaricato della stesura del presente<br />
verbale.<br />
Vengono nominati scrutatori i seguenti consiglieri: Palmisani, Renzi e Nannoni<br />
Il Presidente <strong>di</strong>chiara aperta la seduta; sono presenti n. 13 componenti.<br />
COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE<br />
Presidente: Per quanto mi riguarda non ho particolari comunicazioni da fare salvo una regolamentare:<br />
l’O.d.G. va inteso senza regolamento comunale per la gestione rifiuti.<br />
Il punto 4 non verrà <strong>di</strong>scusso per richiesta dell’assessore competente perché vuole prima portarlo<br />
in commissione.<br />
Consigliere Calò: In tutti i consigli comunali, regionali e provinciali abbiamo fatto un minuto<br />
<strong>di</strong> silenzio per il sanguinoso assalto che c’è stato alla nave <strong>di</strong> aiuti destinati ai palestinesi dove<br />
ci sono dei morti. Farei un’analoga richiesta al consiglio comunale.<br />
Consiglio comunale del 3 giugno 2010 1
Consigliere Tursi: Favorevoli alla proposta <strong>di</strong> Calò.<br />
Presidente: Osserviamo un minuto <strong>di</strong> silenzio.<br />
Viene osservato un minuto <strong>di</strong> silenzio<br />
Presidente: La parola al sindaco per le sue comunicazioni.<br />
COMUNICAZIONI DEL SINDACO<br />
Sindaco: Personalmente non ho comunicazioni ma invece ci sono due assessori che devono<br />
dare delle comunicazioni, l’assessore Barbetti e l’assessore Buonamici.<br />
Assessore Barbetti: Un paio <strong>di</strong> comunicazioni. Una abbastanza semplice per informare il consiglio<br />
comunale che in via Mazzini c’è stato un ce<strong>di</strong>mento del manto stradale; domattina Publiacqua<br />
interverrà per vedere che problema c’è. La buca è abbastanza profonda per cui per il<br />
momento è stato transennato e messo il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> sosta. Vi terrò informati degli esiti, comunque<br />
per il momento grosse preoccupazioni non sussistono.<br />
L’altra comunicazione. Giovedì scorso 27 maggio presso il comune <strong>di</strong> Figline si è riunita la conferenza<br />
dei servizi per l’approvazione della revisione al progetto preliminare del secondo stralcio<br />
delle casse <strong>di</strong> laminazione del Valdarno fiorentino che interessano Leccio e Prulli.<br />
I comuni interessasti a questo intervento sono i comuni <strong>di</strong> Reggello, Incisa e <strong>Rignano</strong>. Figline è<br />
stato interessato per quanto riguarda le casse <strong>di</strong> laminazione <strong>di</strong> Pizzicorni e Restone che fanno<br />
parte del lotto 1 che attualmente è già finanziato e in corso.<br />
Per quanto riguarda la conferenza dei servizi, è la revisione del progetto preliminare che è scaturita<br />
a seguito <strong>di</strong> una correzione <strong>di</strong> un errore altimetrico. Per cui il progetto preliminare che<br />
era stato approvato nel 2005 dalle giunte comunali ha subito questa revisione, pertanto è stato<br />
riesaminato e portato in <strong>di</strong>scussione in conferenza dei servizi.<br />
In questa conferenza oltre ad esserci i comuni interessati c’è l’autorità <strong>di</strong> bacino, la provincia <strong>di</strong><br />
Firenze, la Regione Toscana e gli enti che gestiscono i servizi, società autostrade etc.<br />
Sono stato promotore <strong>di</strong> portare l’illustrazione <strong>di</strong> questo progetto all'interno della seconda<br />
commissione consiliare, e mi sono anche fatto promotore con gli altri comuni interessati, Reggello<br />
e Incisa, però solo Incisa ha scelto <strong>di</strong> aderire alla presentazione <strong>di</strong> questo progetto.<br />
Di conseguenza martedì 24 ci siamo riuniti a Incisa ed è stato illustrato il progetto alla commissione.<br />
Dalla commissione sono emerse alcune osservazioni, le abbiamo recepite a livello<br />
dell’assessorato che mi compete e dal tecnico del comune e abbiamo tracciato una serie <strong>di</strong> prescrizioni<br />
da fare e che abbiamo presentato in questa conferenza dei servizi.<br />
Anche se il nostro comune non è interessato da queste casse in cui si dovrebbe allagare quando<br />
il fiume esonda, si dovrebbero riempire queste casse d’espansione. Queste casse d’espansione<br />
si trovano nei piani <strong>di</strong> Leccio nel comune <strong>di</strong> Reggello. Nel comune <strong>di</strong> <strong>Rignano</strong> questo progetto<br />
prevede il rialzamento degli argini da un massimo <strong>di</strong> 4 a 6 metri. Finché è possibile con<br />
la realizzazione delle dune <strong>di</strong> terra e poi anche con opere <strong>di</strong>verse come arginature, massi, massicciate<br />
o muri.<br />
Questo progetto ci ha sollevato gran<strong>di</strong> perplessità; soprattutto vedere il nostro fiume rialzato<br />
su ambedue le rive, dal Ponte Vecchio al ponte Me<strong>di</strong>ceo. Per cui a livello paesaggistico ci sembrava<br />
<strong>di</strong> forte impatto. Nella parte dalla torre dell’isola al ponte non c’è possibilità <strong>di</strong> realizzare<br />
le dune, e questo avrebbe avuto un impatto notevole. Ci siamo adoperati <strong>di</strong> fantasia e abbiamo<br />
cercato <strong>di</strong> immaginarci come potesse venire.<br />
Abbiamo fatto questo insieme <strong>di</strong> 6 punti <strong>di</strong> prescrizione e poi abbiamo integrato il verbale <strong>di</strong><br />
quella conferenza con altre prescrizioni. Il nostro parere è: preso atto che il progetto preliminare<br />
prevede lungo tutto il tratto del fiume Arno che attraverso il territorio comunale <strong>di</strong> <strong>Rignano</strong><br />
la realizzazione <strong>di</strong> un argine <strong>di</strong> altezza variabile tra i 4 e i 6 metri, tale intervento oltre<br />
all’impatto ambientale e paesaggistico procurerà una forte cesura tra il territorio e il fiume, si<br />
chiede che il progetto definitivo preveda opere <strong>di</strong> mitigazione dell’impatto ambientale e paesaggistico<br />
e che le opere sotto elencate siano realizzate in funzione del mantenimento e accrescimento<br />
del rapporto tra territorio e fiume per minimizzare al massimo la frattura che l’intervento<br />
produce.<br />
Consiglio comunale del 3 giugno 2010 2
Si dà un parere favorevole al progetto preliminare così come all’ultima revisione a con<strong>di</strong>zione<br />
che il progetto definitivo preveda la realizzazione delle seguenti opere.<br />
1. Sistemazione a verde degli argini e realizzazione <strong>di</strong> una pista ciclabile lungo la sommità degli<br />
stessi con la previsione <strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong> sicurezza ed eventuale illuminazione segna pista alimentata<br />
a energia solare.<br />
2. Ripristino dell’accesso al fiume e alla pista ciclabile <strong>di</strong> cui al precedente punto in corrispondenza<br />
del sottopasso a servizio della stazione ferroviaria. Ripristinare la gra<strong>di</strong>nata che c’era un<br />
tempo e rifarla ex novo in corrispondenza del sottopasso ferroviario per arrivare sull’argine.<br />
3. Previsione <strong>di</strong> un sistema lungo l’argine <strong>di</strong> un attracco per un possibile collegamento fluviale<br />
fra stazione ferroviaria e l’inse<strong>di</strong>amento commerciale.<br />
4. Sistemazione <strong>di</strong> un’area attrezzata per la pesca sportiva.<br />
5. Realizzazione <strong>di</strong> un accordo con Publiacqua per il collegamento della rete fognaria delle abitazioni<br />
<strong>di</strong> via Roma al depuratore.<br />
6. vetrifica idraulica e messa in sicurezza <strong>di</strong> tutti i rii minori.<br />
Durante la conferenza abbiamo integrato il nostro parere con altri punti che io e l’architetto<br />
Spilotros abbiamo verbalizzato: i due rappresentanti del comune <strong>di</strong> <strong>Rignano</strong> fanno presente<br />
l’esigenza <strong>di</strong> minimizzare quanto più possibile l’impatto paesaggistico dell’argine contenendo<br />
ove possibile le altezze e chiedendo se sia possibile prospettare uno scenario che rappresenti<br />
cosa succederebbe se si realizzassero solo gli argini strettamente in<strong>di</strong>spensabili per la realizzazione<br />
e la funzionalità della cassa e non ulteriori argini finalizzati alla messa in sicurezza del<br />
territorio locale, privilegiando quin<strong>di</strong> l’esigenza <strong>di</strong> una minimizzazione dell’impatto ambientale e<br />
paesaggistico dell’opera rispetto a quella <strong>di</strong> messa in sicurezza del territorio locale dal rischio <strong>di</strong><br />
piene, e valorizzando ove possibile anziché la soluzione <strong>di</strong> totale canalizzazione dell’Arno, la<br />
funzione <strong>di</strong> naturale laminazione delle piene delle aree del territorio del comune <strong>di</strong> <strong>Rignano</strong>.<br />
Abbiamo richiesto che in fase <strong>di</strong> progetto definitivo ci venga posto all’attenzione se realizzare<br />
tutto l’argine, se realizzarlo in parte oppure abbandonarlo del tutto.<br />
A seguito della nostra esposizione ci sono venuti un po' tutti <strong>di</strong>etro, dall’autorità <strong>di</strong> bacino,<br />
l’architetto Masiello della sovrintendenza, che hanno evidenziato e supportato tutto il nostro intervento<br />
<strong>di</strong>cendo che ha un notevole impatto realizzare questi argini alti e per cui <strong>di</strong> porci particolare<br />
attenzione a questo.<br />
Ancora il verbale è in fase <strong>di</strong> ultimazione perché tutti gli enti presenti a questo tavolo lo stanno<br />
variando, per cui fra qualche giorno sarà pronto e <strong>di</strong>sponibile per tutti.<br />
E’ un’opera molto importante, l’importo stimato è <strong>di</strong> circa 24 milioni <strong>di</strong> euro che sono finanziati<br />
dal ministero dell’ambiente. Sono opere che servono per la messa in sicurezza idraulica soprattutto<br />
<strong>di</strong> Firenze. Noi non siamo contrari a mettere in sicurezza Firenze, però vogliamo che in<br />
un’opera <strong>di</strong> questo tipo ci siano anche ricadute per quanto riguarda il nostro comune.<br />
Non vogliamo vedere il progetto in una visione solo <strong>di</strong> sicurezza idraulica ma vorremmo avere<br />
la visione <strong>di</strong> un progetto in maniera più integrale che comprendesse anche l’eco compatibilità e<br />
che si rivalorizzasse il fiume e si evitasse l’inquinamento.<br />
Personalmente sono rimasto un po' deluso che a questi incontri non abbia mai partecipato il<br />
comune <strong>di</strong> Reggello che è il comune più interessato dalla cosa; anche loro potevano fare pressione<br />
affinché in questa opera si potesse prevedere la canalizzazione <strong>di</strong> alcuni collettori fognari<br />
<strong>di</strong> Leccio e San Clemente e convogliarli al depuratore <strong>di</strong> <strong>Rignano</strong> o più in giù.<br />
Per quanto riguarda la terza corsia autostradale, la commissione consiliare si riunisce l’11 però<br />
è anche opportuno convocare un consiglio comunale prima del 21 in modo che alla conferenza<br />
dei servizi ci si vada col parere del consiglio comunale.<br />
Assessore Buonamici: Una comunicazione riguardo due iniziative che l’amministrazione intende<br />
assumere nei prossimi mesi che si riferiscono a una considerazione. Qualunque nuovo<br />
nato all'interno del nostro territorio comunale rappresenta un valore per tutta la comunità e in<br />
quanto tale va sostenuto e riconosciuto e incoraggiato. In questo senso pensiamo <strong>di</strong> aderire al<br />
progetto Pigotta dell’Unicef; sono delle bambole <strong>di</strong> pezza che vengono acquistate presso l’Unicef<br />
ma il cui ricavato l’Unicef rigira all’infanzia nel terzo mondo.<br />
La nostra idea era quella <strong>di</strong> riunire due volte l’anno tutte le mamme che hanno negli ultimi<br />
mesi avuto un figlio, regalargli questa Pigotta a testimonianza non solo del fatto che si dà un<br />
segnale <strong>di</strong> accoglienza <strong>di</strong> un nuovo citta<strong>di</strong>no ma allo stesso tempo gli si fa presente che<br />
dall’altra parte del mondo ci sono altrettanti citta<strong>di</strong>ni che hanno meno <strong>di</strong>ritti e più bisogni.<br />
Consiglio comunale del 3 giugno 2010 3
Richiamare l’attenzione <strong>di</strong> chi ha un figlio a una concezione più generale che abbraccia tutto il<br />
mondo soprattutto nei confronti dei bisogni dell’infanzia.<br />
Vorremmo iniziare un servizio molto semplice ma significativo nei confronti delle mamme che<br />
hanno bambini nel primo anno <strong>di</strong> vita. In collaborazione con un centro <strong>di</strong> Firenze vorremmo far<br />
partire una serie <strong>di</strong> corsi <strong>di</strong> sostegno psicologico alla genitorialità. E’ <strong>di</strong>fficile vedere il periodo in<br />
cui all'interno <strong>di</strong> una famiglia viene ad esserci un nuovo nato, i primi mesi rappresentano per<br />
molte donne non sempre una gioia ma a volte anche una fonte <strong>di</strong> preoccupazione riguardo la<br />
salute del bambino ma anche riguardo al doverlo abbandonare quando deve essere ripresa<br />
l’attività lavorativa.<br />
Rispetto a queste problematiche vorremmo vedere <strong>di</strong> riuscire a costituire un gruppo <strong>di</strong> mamme<br />
che con l’aiuto <strong>di</strong> personale esperto possano ottenere un sostegno in questo periodo della loro<br />
vita. Quando le iniziative saranno più definite sarà anche più facile riuscire a presentarle, quella<br />
dell’Unicef e l’altra iniziativa che nella seconda parte dell’anno vorremmo mettere in pie<strong>di</strong>.<br />
Consigliere Calò: Chiederei, data la comunicazione <strong>di</strong> Alberto, <strong>di</strong> acquisire formalmente la copia<br />
del progetto preliminare sulle casse d’espansione e l’acquisizione delle prescrizioni avanzate<br />
dal nostro comune in sede <strong>di</strong> riunione plenaria. Non facendo parte delle commissioni <strong>di</strong> riferimento<br />
chiedo <strong>di</strong> acquisire copia del progetto preliminare.<br />
La seconda richiesta. Chiedo al presidente del consiglio comunale <strong>di</strong> unificare anche la conferenza<br />
capigruppo che sarà tracimata dai successivi provve<strong>di</strong>menti che stanno per investire tutti<br />
i consiglieri, quelli che eleggeremo a palle ferme, che stanno emanando Tremonti e Berlusconi,<br />
chiedo sia convocata per venerdì 11.<br />
Non c’è impegno <strong>di</strong> spesa; la conferenza capigruppo non percepisce più gettone, dà solo<br />
l’opportunità a tutti i gruppi <strong>di</strong> poter esprimere su una questione <strong>di</strong> alto profilo e alta gestione il<br />
proprio parere all'interno della commissione. Siccome il nostro è un gruppo che si richiama alle<br />
questioni anche ambientali, credo che la mia presenza debba andare oltre il semplice u<strong>di</strong>tore.<br />
Una lamentela, ma con senso bonario: non avevo controllato l’O.d.G. e non mi ero accorto che<br />
le mozioni erano state tolte. Siccome avevo annunciato l’altra volta che avevo un impegno politico<br />
perché c’era in atto il coor<strong>di</strong>namento a <strong>Rignano</strong> antifascista anche in preparazione delle<br />
feste che riguardavano il 2 giugno, comunque non è un problema perché annuncio la presentazione<br />
del nuovo <strong>di</strong>spositivo sull’acqua.<br />
Colgo l’occasione per chiedere al centro sinistra la possibilità per la prossima seduta, abbiamo<br />
già un <strong>di</strong>spositivo, <strong>di</strong> presentare una presa <strong>di</strong> posizione sulla vicenda dell’assalto alla nave. In<br />
tutti i consigli comunali c’è un <strong>di</strong>spositivo comune. Se c’è l’opportunità <strong>di</strong> poterlo presentare,<br />
mi ha fatto piacere l’assemblea elettiva stasera abbia reso onore, come abbiamo reso onore<br />
quando sono stati feriti in Afganistan i soldati della missione, annuncio questa presentazione.<br />
Semmai, siccome non ci sarà molto <strong>di</strong>fficile organizzare la conferenza capigruppo, magari riutilizziamo<br />
l’informazione preventiva, talora si dovessero verificare ulteriori soppressioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>spositivi,<br />
però questo è colpa mia perché non ho avuto tempo <strong>di</strong> esaminare il <strong>di</strong>spositivo. Siccome<br />
con Samuele e con altri abbiamo iniziato a raccogliere firme anche a <strong>Rignano</strong> sull’acqua riscuotendo<br />
un <strong>di</strong>screto successo, per me <strong>di</strong>venta importante poter ripresentare la mozione<br />
sull’acqua.<br />
Consigliere Matrone: Per quanto riguarda la conferenza capigruppo facciamola. Il consigliere<br />
Calò in<strong>di</strong>cava la data 11 giugno. Per i prossimi consigli comunali anche se non c’è il gettone <strong>di</strong><br />
presenza preve<strong>di</strong>amo la conferenza capigruppo. Se ne faceva a meno anche prima <strong>di</strong> quella cifra<br />
irrisoria.<br />
Non ho capito bene il <strong>di</strong>scorso dei finanziamenti per quanto riguarda le casse d’espansione e gli<br />
altri interventi sull’argine dei fiumi. Hai fatto riferimento al ministero dell’ambiente; ma sono finanziamenti<br />
<strong>di</strong> questo governo? Non ho capito bene chi ci dà i sol<strong>di</strong>. Hai detto 24 milioni <strong>di</strong><br />
euro?<br />
Consigliere Renzi: Una battuta forse fuori lungo ma mi sento <strong>di</strong> farla: credo che le persone<br />
che muoiono non abbiano né colore né razza; rischiamo <strong>di</strong> stare sempre in silenzio se facciamo<br />
un minuto <strong>di</strong> silenzio per ogni trage<strong>di</strong>a che accade nel mondo. Pur essendo giusto fare un minuto<br />
<strong>di</strong> silenzio non è giusto farlo solo qualche volta; o si fa sempre, allora bisogna rimanere in<br />
silenzio per sempre, perché ci sono problematiche grosse da questo punto <strong>di</strong> vista. L’attacco a<br />
Israele è esecrabile. Ma mi sono meravigliato del fatto che sulla piazza Nassirya non si sia<br />
Consiglio comunale del 3 giugno 2010 4
nemmeno <strong>di</strong>scusso. Credo che i morti non abbiano colore ma sono tutti da rispettare, al<strong>di</strong>là<br />
delle scelte politiche.<br />
L’Unicef. Apprezzo moltissimo il ragionamento che ha fatto l’assessore Buonamici. Sul principio<br />
e la filosofia credo sia giusto, innovativo e bello. Mi permetto solo <strong>di</strong> evidenziare che l’Unicef è<br />
un’organizzazione che prende il 75% dei ricavi e li usa per le spese proprie.<br />
Vi prego <strong>di</strong> prevedere altre forme che, mantenendo ferma la filosofia, non <strong>di</strong>ano risorse a delle<br />
strutture megagalattiche ma che vadano sui territori palestinesi <strong>di</strong>rettamente, in Bolivia, nel<br />
sud del mondo. Andare <strong>di</strong>rettamente a prendere questi simboli giusti e favolosi bypassando<br />
strutture che sono utili ma che hanno una ricaduta per le persone e per coloro che stanno male<br />
per il 25% rispetto agli incassi che prendono. Il 75% va nelle spese <strong>di</strong> gestione della struttura.<br />
Apprezzo molto quanto ha detto l’assessore sull’Arno. Credo che le opere <strong>di</strong> mitigazione<br />
dell’impatto ambientale siano un’idea giusta e che sia doveroso chiedere che <strong>Rignano</strong> sia dentro<br />
alla partita.<br />
Mi permetto <strong>di</strong> suggerire all’assessore <strong>di</strong> impostare un ragionamento non tanto sull’impatto<br />
ambientale quanto sulle ricadute in termini economici che questo può avere. Il fatto che <strong>Rignano</strong><br />
possa <strong>di</strong>ventare centro originale e ven<strong>di</strong>bile come elemento <strong>di</strong> un sistema grazie al fatto che<br />
ha la stazione e un tratto <strong>di</strong> fiume navigabile; questo è l’elemento comunicazionale intelligente.<br />
Su questo invito tutto il consiglio comunale a fare uno sforzo; se facciamo una battaglia grossa<br />
coinvolgendo anche i consiglieri provinciali e regionali, noi abbiamo la possibilità <strong>di</strong> ricollegare<br />
<strong>Rignano</strong> a Pontassieve da un lato sotto l’aspetto della pista ciclabile promessa e finanziata, e<br />
ancora attualmente non partita, che sarebbe una cosa favolosa sul piano del go<strong>di</strong>mento della<br />
riva sinistra dell’Arno e quin<strong>di</strong> del collegamento a un centro molto più servito <strong>di</strong> noi, tipo Pontassieve,<br />
e il sistema degli outlet.<br />
Da questo punto <strong>di</strong> vista mi permetto <strong>di</strong> <strong>di</strong>re che è inutile creare un nuovo attracco. Ci sono dei<br />
pali, mi <strong>di</strong>cevano degli ex operai comunali, delle strutture fatte che prevedono la passerella<br />
bloccata dall’autorità <strong>di</strong> bacino per ragioni burocratiche.<br />
Suggerisco [l’attacco in positivo] e <strong>di</strong> utilizzare il bacino <strong>di</strong> canotaggio che c’è già attraverso<br />
una passerella pedonale che metterebbe in sicurezza i pedoni.<br />
Presidente: Ringrazio per i toni il consigliere Calò. L’osservanza del regolamento è fondamentale,<br />
il fatto che quando vengono chiamati gli argomenti all’O.d.G. e il presentatore non ci sia,<br />
è già stata utilizzata nei confronti <strong>di</strong> altre persone del consiglio comunale, quin<strong>di</strong> la regola vale<br />
per tutti. L’importante è che quando si va via si chieda che vadano al prossimo consiglio comunale<br />
così ci vanno in automatico.<br />
1. APPROVAZIONE VERBALE SEDUTA DEL 22.APRILE 2010<br />
Presidente : Mettiamo in votazione l’approvazione dei verbali della seduta del 22.4.10<br />
Con la seguente votazione, espressa per alzata <strong>di</strong> mano dai n. 13 componenti presenti, che ottiene<br />
il seguente risultato:<br />
• consiglieri presenti n. 13<br />
• consiglieri votanti n. 11<br />
• voti favorevoli n. 11<br />
• voti contrari n. =<br />
• astenuti n. 2 (Calò – Uniti per <strong>Rignano</strong>; Nannoni – L'Ulivo per <strong>Rignano</strong>)<br />
Il punto n. 1 è approvato (del. n. 33/2010)<br />
Consiglio comunale del 3 giugno 2010 5
2. MODIFICA DELL’ART. 26 COMMA 3 DEL REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL<br />
CONSIGLIO COMUNALE APPROVATO CON DELIBERA DEL CONSIGLIO N. 14 DEL<br />
9.2.2005.<br />
3.<br />
Presidente: I consiglieri proponenti sono Tucci e Renzi che propongono la mo<strong>di</strong>fica dell’art. 26<br />
comma 3 del nostro regolamento, che per quanto riguarda gli O.d.G. possano intervenire tutti i<br />
consiglieri e non solo un consigliere per gruppo anche se non <strong>di</strong>ssenziente.<br />
L’argomento è all’O.d.G. perché ha avuto i pareri favorevoli dell’istruttoria.<br />
Consigliere Renzi: Non credo ci sia bisogno <strong>di</strong> spiegazione, mi sembra che gli O.d.G. siano un<br />
qualcosa <strong>di</strong> assoluta importanza, per cui ritengo sia un <strong>di</strong>ritto dei consiglieri comunali esprimersi<br />
sulle questioni fondamentali. Per questo voto questo O.d.G.<br />
Consigliere Tursi: Di solito cerco <strong>di</strong> aspettare a esprimere il mio parere perché mi interessa il<br />
parere delle opposizioni, però per correttezza nei confronti dell’opposizione è doveroso faccia<br />
un intervento prima.<br />
Questa non è una delibera <strong>di</strong> maggioranza ma <strong>di</strong> due consiglieri <strong>di</strong> maggioranza. Avevo preso<br />
un impegno politico sia in conferenza capigruppo che in consiglio comunale che la maggioranza<br />
non avrebbe cambiato le regole del gioco senza averle concordate con le opposizioni. Nel momento<br />
in cui viene presentata una proposta <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica al regolamento, questo viene meno<br />
all’impegno politico preso.<br />
Una seconda considerazione sul tema. A volte quando si fanno mo<strong>di</strong>fiche <strong>di</strong> regolamento, per<br />
quanto corrette in linea <strong>di</strong> principio, il regolamento in genere incide su un sistema e questo sistema<br />
lo si va a intaccare. Se pren<strong>di</strong>amo il regolamento così come è stato proposto, significa<br />
che allo stato attuale abbiamo mezzora per gli O.d.G., cioè un’ora tra O.d.G. e mozioni. Se aumentiamo<br />
il numero degli interventi per ogni O.d.G., significa che in un consiglio comunale ne<br />
faremo al massimo uno.<br />
Come maggioranza avevamo proposto circa un anno e mezzo fa una mo<strong>di</strong>fica che prevedeva<br />
l’allargamento della <strong>di</strong>scussione ma con un contrappeso: si <strong>di</strong>ceva <strong>di</strong> parlare tutti ma un po'<br />
meno, si riducevano i tempi a 3 minuti. Dalla mezzora prevista dall’attuale regolamento si aumentavano<br />
i tempi a 45 minuti, quin<strong>di</strong> in questo modo si compensava l’aumento del numero<br />
dei consiglieri dando più tempo agli O.d.G.; non solo aumentava il numero dei consiglieri che<br />
parlavano ma anche il tempo che si dava a <strong>di</strong>sposizione. In questo modo si creava un equilibrio<br />
complessivo che non snaturava il senso della proposta, per cui è giusto far parlare il più possibile.<br />
Se invece facciamo solo la mo<strong>di</strong>fica del numero degli interventi, alla fine si parla solo <strong>di</strong> un<br />
O.d.G.<br />
Nella proposta <strong>di</strong> maggioranza che ho già dato a tutti c’era un’altra cosa significativa. Si <strong>di</strong>ceva<br />
che gli O.d.G. andavano <strong>di</strong>scussi in<strong>di</strong>pendentemente da come venivano presentati uno per ogni<br />
gruppo consiliare regolarmente costituito. In questo modo si evitava quel problema che un<br />
gruppo consiliare potesse presentare quattro O.d.G., siccome il tempo è mezzora significherebbe<br />
che per un anno si <strong>di</strong>scute solo degli O.d.G. <strong>di</strong> un solo gruppo consiliare. Questo per <strong>di</strong>re<br />
che nel momento in cui si interviene con una mo<strong>di</strong>fica si rischia <strong>di</strong> danneggiare tutto il sistema.<br />
Ciò detto ritengo per poter mantenere fede agli impegni presi con le opposizioni e poter strutturare<br />
il testo e concordarlo sia come maggioranza che come opposizione chiedo ai proponenti<br />
il ritiro dell’atto per mandarlo in commissione dove integrare il testo come proposto dalla maggioranza<br />
e concordarla con le opposizioni.<br />
Consigliere Palmisani: Io concordo con questo ultimo intervento perché ritengo che questo<br />
O.d.G. sia interessante; però vada in qualche modo emendata questa proposta <strong>di</strong> delibera,<br />
quin<strong>di</strong> migliorata in alcuni aspetti che possono riguardare certo gli O.d.G. ma anche l’intervento<br />
contingentato nei 5 o 3 minuti per quanto riguarda ad esempio gli interventi che hanno fatto<br />
gli assessori; a me invece è stata negata la parola.<br />
Vede capogruppo Tursi, quella famosa proposta che ci presentò <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica del regolamento<br />
del consiglio comunale faceva parte <strong>di</strong> un accordo fra gentiluomini perché tutti quanti ci impegnavamo<br />
non solo a valutarla ma a fare un atto <strong>di</strong> fede, <strong>di</strong>re che va bene però ci impegniamo a<br />
essere più tempestivi negli interventi in maniera tale da non bloccare, perché non ce ne era la<br />
volontà, perché avevamo preso una brutta piega nei consigli comunali, tanto è vero che mi<br />
pare che negli ultimi tempi abbiamo <strong>di</strong>mostrato a partire da me una certa maturità <strong>di</strong> come<br />
Consiglio comunale del 3 giugno 2010 6
stare in consiglio comunale e come proporsi, <strong>di</strong> contingentare al massimo i tempi e rivolgersi in<br />
maniera concreta ai punti amministrativi, ma ricordo anche che c’era un’interessante proposta,<br />
lo <strong>di</strong>co seppur <strong>di</strong>spiaciuto, presentata da RC, una proposta interessante che riguardava la questione<br />
del question time che mai è stata più rispulciata.<br />
Credo che ci sia bisogno <strong>di</strong> una rivalutazione collettiva; il regolamento è vecchio, <strong>di</strong> questo ne<br />
dobbiamo prendere atto; non è detto che trarre spunti dai vecchi regolamenti non sia costruttivo<br />
perché era tutto da buttare, perché c’era la bellissima regola che credo due o tre persone<br />
che sono il consigliere Buonamici, Renzi e Tucci, lo ricorderanno, noi cominciavano i consigli<br />
comunali in maniera interessante ossia nello smistare imme<strong>di</strong>atamente le interpellanze, mentre<br />
stasera c’è gente nel pubblico che è venuta a ascoltare le risposte alle interpellanze e stasera<br />
non avrà risposte.<br />
Credo che la proposta sia interessante, va valutata e approfon<strong>di</strong>ta; ritengo <strong>di</strong> sposare appieno<br />
con parere favorevole il rimandare questa proposta <strong>di</strong> delibera in commissione in modo da svilupparla<br />
meglio.<br />
Consigliere Calò: Intanto devo apprezzare l’intervento che ha fatto Tursi, un intervento abbastanza<br />
complesso ma onesto, come quando ci sono interventi lineari e coerenti; è bene riconoscerlo<br />
nel senso che ha esor<strong>di</strong>to prima <strong>di</strong> entrare nel ragionamento fatto dal <strong>di</strong>spositivo presentato<br />
dai consiglieri <strong>di</strong> maggioranza ricordando gli impegni assunti nella fase precedente alla<br />
presentazione <strong>di</strong> questo atto.<br />
Impegni formalmente assunti all'interno della conferenza capigruppo dove più volte la maggioranza<br />
per sua mano aveva già presentato e consegnato a noi alle opposizioni, una proposta<br />
generale <strong>di</strong> rivisitazione del regolamento.<br />
Su nostra richiesta, poi ognuno articola i motivi come meglio ritiene, lo stesso capogruppo ha<br />
ritenuto <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferire il provve<strong>di</strong>mento per fare una procedura concordata perché comunque<br />
l’altro argomento su cui concordo del ragionamento <strong>di</strong> Tursi riguarda che cosa è un regolamento,<br />
cosa gli dà vita, e poi quando si fa un regolamento, visto che è un regolamento non solo<br />
che in<strong>di</strong>vidua una pesatura fra poteri e modalità <strong>di</strong> rappresentanza e modalità <strong>di</strong> esercizio della<br />
rappresentanza o <strong>di</strong> un mandato elettivo, è anche prassi quando si fa un regolamento <strong>di</strong> farlo il<br />
più possibile unitario, avere una convergenza perché regola tutti, maggioranza e opposizioni.<br />
Questo è il secondo ragionamento sul quale concordo.<br />
L’argomento che mi permetto <strong>di</strong> introdurre in<strong>di</strong>pendentemente dal fatto che stasera sia stata<br />
presentata una proposta che mo<strong>di</strong>fica un articolo all'interno del regolamento è che noi avremmo<br />
dovuto rifare una <strong>di</strong>scussione generale prima con il presidente del consiglio comunale magari<br />
anche con il sindaco e la conferenza capigruppo per vedere gli effetti che i <strong>di</strong>spositivi della<br />
legge finanziaria attuale avranno sullo status <strong>di</strong> consiglieri e sull’agibilità che sono consentiti ai<br />
consiglieri.<br />
Questo è un argomento che avrei già proposto alla prossima conferenza capigruppo e avrei<br />
chiesto un coinvolgimento della stessa commissione atti e regolamenti perché questo è un <strong>di</strong>spositivo<br />
eversivo, in termini negativi perché quanto sta preparando il governo <strong>di</strong> centro destra<br />
sulla possibilità <strong>di</strong> esercitare il mandato elettivo; mi riferisco ai consigli <strong>di</strong> quartiere, consigli <strong>di</strong><br />
circoscrizione , consigli comunali, provinciali, perché né regione né parlamento vengono a mo<strong>di</strong>ficarsi<br />
se non attraverso un provve<strong>di</strong>mento totalmente populista e demagogico <strong>di</strong> sola decurtazione<br />
<strong>di</strong> una parte delle indennità <strong>di</strong> funzione <strong>di</strong> esercizio, ma questo colpirà soprattutto le<br />
assemblee elettive.<br />
E lo vedrete perché porterà un problema enorme perché io sono uno <strong>di</strong> quelli che ritiene che la<br />
politica non sia un costo perché la politica deve avere un costo perché chi è qui a fare politica<br />
passa attraverso un mandato elettivo che avviene attraverso un suffragio che è una votazione<br />
che si svolge attraverso un pronunciamento popolare.<br />
Il <strong>di</strong>spositivo presentato è un <strong>di</strong>spositivo che rompe l'equilibrio e sono d'accordo con la considerazione<br />
che ha fatto prima Tursi nel senso che è ovvio che non si allarga solo sul problema<br />
dell’O.d.G., io sull’allargamento della <strong>di</strong>scussione non sono stato mai contrario, né agli sforamenti,<br />
perché più un’assemblea elettiva si esprime coralmente utilizzando tutte le sue componenti<br />
all'interno dell’assemblea stessa, io sono convinto che sia meglio.<br />
Siccome si parla <strong>di</strong> un provve<strong>di</strong>mento che rischia <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare ulteriormente la pesatura<br />
all'interno <strong>di</strong> un regolamento laddove si esprimono pareri, e la <strong>di</strong>scussione degli O.d.G. e delle<br />
mozioni <strong>di</strong>venta piuttosto complicata con quell’allargamento che non prevede una <strong>di</strong>versa organizzazione<br />
del tempo a <strong>di</strong>sposizione degli O.d.G., quin<strong>di</strong> per farla breve anch'io sarei concor-<br />
Consiglio comunale del 3 giugno 2010 7
de nel dover <strong>di</strong>fferire il provve<strong>di</strong>mento, rimandandolo in commissione, però quanto chiederei è<br />
che prima <strong>di</strong> dover muoversi <strong>di</strong> motu proprio attraverso le esigenze che ognuno <strong>di</strong> noi hai,<br />
question time, etc., credo che abbiamo il dovere politico <strong>di</strong> leggerla questa finanziaria, tutti insieme,<br />
la riterrei una <strong>di</strong>scussione propedeutica alle mo<strong>di</strong>fiche del regolamento.<br />
Così come manterrei, se questo è possibile, altrimenti anche se non sono d'accordo lo approvo<br />
perché l’ho detto prima, dove si allarga la <strong>di</strong>scussione sono sempre d'accordo, però vorrei che<br />
si potesse mantenere quell’impegno pregresso che ci siamo presi, cioè trovare un luogo <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione<br />
con<strong>di</strong>visa, perché la con<strong>di</strong>visione poi deve portare a una sintesi del dare o dell’avere,<br />
del cedere o portare a casa.<br />
Quin<strong>di</strong> mi rendo conto che nella richiesta <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferimento che fa il consigliere Palmisani che è<br />
alla ricerca <strong>di</strong> un’identità politica e <strong>di</strong> un riconoscimento politico, ne vede un’opportunità per<br />
avere un trattamento paritetico fra chi crede nei principi della Costituzione o su altre cose; lo<br />
<strong>di</strong>co apposta sapendo che l’inserimento <strong>di</strong> Palmisani non è mai neutro, comunque sono<br />
d'accordo nel voler convenire con i presentatori <strong>di</strong> dover <strong>di</strong>fferire il provve<strong>di</strong>mento con la modalità<br />
che mi permettevo <strong>di</strong> suggerire; se questo non dovesse essere, il mio gruppo è <strong>di</strong>sponibile<br />
a votare questo provve<strong>di</strong>mento.<br />
Consigliere Matrone: Apprezzo l’intervento del consigliere Tursi che ha evidenziato gli impegni<br />
presi in conferenza già qualche anno fa, mi aspettavo anche un suo intervento, che c’è stato.<br />
La bozza che presentò Tursi è andata a sbollire, non ne abbiamo più parlato, sia per colpa delle<br />
opposizioni che dello stesso proponente perché aveva fatto non un bel lavoro, ma un buon lavoro<br />
perché si era impegnato a fare il regolamento; poi stava a noi presentare mo<strong>di</strong>fiche come<br />
ci aveva suggerito Tursi che però non si sono fatte; da parte mia c’erano <strong>di</strong>versi paletti alle opposizioni<br />
e ci veniva tolta in pratica la parola o comunque <strong>di</strong>minuivano molto gli interventi<br />
dell’opposizione.<br />
Sono contrario alla modalità che proponeva il consigliere Calò <strong>di</strong> far passare questa proposta <strong>di</strong><br />
delibera attraverso la commissione, sarei <strong>di</strong>sponibile e d'accordo se la commissione fosse composta<br />
anche dai capigruppo; il consigliere Tursi riporta in commissione insieme alla conferenza<br />
capigruppo non solo la proposta <strong>di</strong> delibera ma anche la bozza così che si <strong>di</strong>scute anche <strong>di</strong><br />
quella anche per non far svanire il suo lavoro; noi come opposizione possiamo emendare e fare<br />
le nostre proposte e riprendere quel cammino che avevamo intrapreso.<br />
Per quanto riguarda il funzionamento del regolamento come è ora, dobbiamo metterci mano, è<br />
vecchio, anch'io un anno fa presentai una proposta <strong>di</strong> delibera che chiedeva <strong>di</strong> portare le interpellanze<br />
prima degli atti amministrativi come avviene in tutti i comuni limitrofi; le interpellanze<br />
sono una cosa fondamentale per i citta<strong>di</strong>ni che si aspettano una risposta, che poi no viene mai<br />
data, oppure passano mesi dal verificarsi del problema evidenziato e si è già risolto <strong>di</strong>versamente.<br />
La mia proposta <strong>di</strong> delibera fu bocciata e anche RC votò contro la mia proposta; non sono<br />
d'accordo che Renzi la ritiri perché io voterei anche a favore, ma se c’è la possibilità <strong>di</strong> portarla<br />
in commissione con la conferenza capigruppo e portare la bozza del regolamento sarei più<br />
d'accordo.<br />
Consigliere Renzi: Io sarei per licenziare i capigruppo. Se dopo tre anni non hanno ancora<br />
cambiato <strong>di</strong>scussione cosa hanno fatto per questa questione? Scusate l’ingenuità e la dabbenaggine,<br />
non pensavo ci fossero tutti questi problemi, mi pareva una cosa <strong>di</strong> una banalità assurda,<br />
infatti non sono intervenuto perché mi pareva così bello, giusto, senza scomodare l’art.<br />
3 della Costituzione, senza parlare <strong>di</strong> libera circolazione <strong>di</strong> idee, mi pare così bello che il <strong>di</strong>battito<br />
si arricchisca, non pensavo ci fosse questo sovraccarico <strong>di</strong> parole; ma forse sono stato ingenuo,<br />
sono stato davvero un beota.<br />
Vorrei solo <strong>di</strong>rvi una cosa fondamentale, se qualcuno pensa che io personalmente abbia problemi<br />
a esprimermi su qualunque argomento cercando <strong>di</strong> mantenere la continenza all’attinenza si<br />
sbaglia, io non ho problemi, non è un problema mio; non ho problemi a parlare perché se non<br />
parlo in consiglio comunale, parlo ai citta<strong>di</strong>ni; e non è una minaccia, è una promessa; quin<strong>di</strong> se<br />
qualcuno pensa <strong>di</strong> chiudermi la bocca si sbaglia; perché lo ritengo un mio dovere, non un <strong>di</strong>ritto,<br />
lo ritengo un dovere per rendere più liberi anche quelli che non con<strong>di</strong>vidono quanto io penso.<br />
Lo ritengo un servizio, non un’arroganza.<br />
Consiglio comunale del 3 giugno 2010 8
Allora cosa <strong>di</strong>versa cosa è mettere le interpellanze al primo o terzo posto rispetto al fatto <strong>di</strong><br />
consentire sugli O.d.G., che sono tematiche spesso <strong>di</strong> livello nazionale e internazionale, consentire<br />
l’espressione <strong>di</strong> tutti i consiglieri; a me sembrano due cose <strong>di</strong>verse; la miglior <strong>di</strong>mostrazione<br />
che dopo tre anni non si fa nulla e ci sono grosse <strong>di</strong>fficoltà a farlo è che ognuno ha caricato<br />
questa proposta, che è banale, <strong>di</strong> tutta una serie <strong>di</strong> significati; Palmisani <strong>di</strong>ce perché come<br />
gruppo misto non può parlare ..f.m... Calò ha parlato della legge finanziaria; volevo solo evidenziare<br />
che ognuno carica la revisione del regolamento <strong>di</strong> tutta una serie <strong>di</strong> problemi legittimi<br />
perché nel momento in cui li esprime sono legittimi ma che nulla hanno a che vedere rispetto<br />
alla proposta che avevamo fatto noi che è <strong>di</strong> una banalità pazzesca e ha un principio favoloso,<br />
quello <strong>di</strong> consentire la libera <strong>di</strong> circolazione delle idee anche <strong>di</strong> quelle che non si con<strong>di</strong>vidono;<br />
questa è la democrazia.<br />
Se in tre anni non abbiamo fatto niente, se le premesse sono quelle che sono venute fuori stasera<br />
dagli interventi, che senso ha ritirarla? Votate contro alla delibera; se per farla dopo tre<br />
anni oggi abbiamo sentito quattro persone che hanno evidenziato priorità <strong>di</strong>verse questo non<br />
mi lascia ben sperare, quin<strong>di</strong> che sia chiaro e palese il voto <strong>di</strong> chi ritiene che sugli O.d.G. non<br />
tutti i consiglieri debbano parlare, che secondo me ha un valore A rispetto a Z.<br />
Perché non si è fatto prima? Perché abbiamo aspettato <strong>di</strong> portarlo all’O.d.G.? Perché non abbiamo<br />
tentato <strong>di</strong> portarlo in commissione? Si aspetta che si presenti dopo tre anni e poi si chiede<br />
<strong>di</strong> ritirarla? Non è un problema, votate contro.<br />
Consigliere Staderini: Ho aspettato perché volevo capire se c’era la <strong>di</strong>scussione o se l’atto<br />
veniva ritirato. Mi ero segnato una cosa, questa <strong>di</strong>scussione va su due binari, da una parte c’è<br />
il principio, è il metodo dell’argomentazione; sono d'accordo sul principio <strong>di</strong> cui ha parlato Renzi,<br />
quando parla <strong>di</strong> un principio che sta sopra a tutti gli altri quando si <strong>di</strong>ce che più si parla e<br />
più consiglieri partecipano alla <strong>di</strong>scussione e più usciamo da questa aula arricchiti da qualcosa;<br />
ha citato il <strong>di</strong>scorso della <strong>di</strong>fesa del <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> esporre anche idee <strong>di</strong>verse, forse citando Voltaire,<br />
dall’altra parte c’è il metodo; forse la via migliore per rivedere tutto era fare una revisione<br />
complessiva del regolamento come si è cercato <strong>di</strong> fare, anche se la cosa si è arenata ed è tor -<br />
nata fuori solo ora.<br />
Io ero d'accordo sul ritirarlo se poi si poteva fare una revisione complessiva; non posso votare<br />
contro a una cosa in cui credo, perché io credo fermamente in un O.d.G. non perché è l’O.d.G.<br />
<strong>di</strong> carattere generale perché altrimenti mi verrebbe da <strong>di</strong>re, se volessimo tappare la bocca a un<br />
consigliere, allora gli voto a favore, lo faccio parlare mezzora sugli O.d.G. e si parla solo <strong>di</strong><br />
quello; a questo punto per gli atti amministrativi non c’è tempo e si va avanti senza <strong>di</strong>scussione;<br />
sto ragionando per assurdo. Ma non è questo il ragionamento <strong>di</strong> votare a favore <strong>di</strong> questa<br />
proposta.<br />
Inoltre c’è una cosa che mi spinge a votare a favore perché credo che la <strong>di</strong>scussione sia più<br />
aperta possibile, poi niente vieta che una volta votato <strong>di</strong> rifare la <strong>di</strong>scussione in complessivo;<br />
quin<strong>di</strong> se c’era il ritiro si poteva andare in commissione, altrimenti non cambia nulla, l’atto c’è,<br />
sul principio che guida questa proposta <strong>di</strong> delibera sono d'accordo; penso che su questa cosa<br />
ognuno dovrebbe eseguire la sua coscienza. Il mio voto è favorevole.<br />
Consigliere Nannoni: Solo per <strong>di</strong>re che sono d'accordo su questa cosa, dobbiamo iniziare da<br />
questo punto che poi ci servirà da stimolo a tutti per cambiare; penso sia giusto iniziare a fare<br />
una cosa del genere; penso sia una bella idea, fra l'altro questo consiglio comunale ha bisogno<br />
<strong>di</strong> confrontarsi <strong>di</strong> più su questioni che riguardano la citta<strong>di</strong>nanza, ma anche argomenti a livello<br />
nazionale e internazionale.<br />
Il mio voto è favorevole; penso possa essere da stimolo per cambiare questo regolamento che<br />
ha sicuramente qualcosa da cambiare; speriamo <strong>di</strong> arrivare in poco tempo a cambiare quel<br />
qualcosa che comunque è da cambiare.<br />
Consigliere Tursi: Credo si sia fatta un po' <strong>di</strong> confusione nell’interpretazione o forse si vuole<br />
fare una polemica gratuita, non ho capito bene. Il tempo tecnico per gli O.d.G. è 30 minuti; noi<br />
possiamo decidere come utilizzare questo tempo, se deci<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> cambiare questo punto così<br />
come è, alla fine non è che si parla <strong>di</strong> più, si parla <strong>di</strong> più <strong>di</strong> un punto solo ma si parla <strong>di</strong> meno<br />
dei punti complessivamente.<br />
Consiglio comunale del 3 giugno 2010 9
Questa è una valutazione politica, noi possiamo <strong>di</strong>re: ragioniamo <strong>di</strong> un punto solo, parliamo<br />
tutti <strong>di</strong> un punto solo, ne approfon<strong>di</strong>amo meglio uno solo e non approfon<strong>di</strong>amo gli altri; si può<br />
fare anche una scelta politica <strong>di</strong> questo tipo.<br />
Una scelta politica <strong>di</strong> questo tipo; scegliere e <strong>di</strong>scutere su un solo punto per bene piuttosto che<br />
su più punti nel solito consiglio comunale è una riflessione politica che secondo me andava fatta<br />
all'interno <strong>di</strong> un contesto; è questo il ragionamento che andava fatto.<br />
Infatti la proposta della maggioranza era semplice, si passava da 5 a 3 minuti tutti, si aumentava<br />
il tempo a 45 minuti e in più gli O.d.G. in<strong>di</strong>pendentemente dalla data <strong>di</strong> presentazione e<br />
dal numero sarebbero stati trattati in consiglio comunale alternandone uno per gruppo consiliare<br />
e possibilmente uno <strong>di</strong> maggioranza e uno <strong>di</strong> opposizione; questa è la posizione ufficiale<br />
concordata all'interno della maggioranza e consegnata alle opposizioni.<br />
Quin<strong>di</strong> nessuno vuole comprimere la <strong>di</strong>scussione, <strong>di</strong>re questo è <strong>di</strong>re una cosa non vera, non ha<br />
nessuna attinenza con la realtà, se vogliamo attizzare una polemica si può fare ma facciamolo<br />
su cose vere.<br />
Esiste una proposta della maggioranza, esiste una posizione politica che non è marginale in politica<br />
perché in politica quando si parla <strong>di</strong> un impegno questo va mantenuto; se ho redarguito<br />
pesatamente Matrone è perché ha presentato una proposta <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica del regolamento derogando<br />
a un impegno preso fra gentiluomini all'interno della conferenza capigruppo; io quel<br />
patto lo mantengo.<br />
È chiaro che anch'io sono convinto che dobbiamo allargare la <strong>di</strong>scussione, ma se voglio farlo si<br />
aumentano i tempi <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione complessivi degli O.d.G. e si riducono i tempi dei singoli interventi;<br />
vuol <strong>di</strong>re che saremo più bravi a essere sintetici; questa era la proposta organica fatta<br />
dalla maggioranza, quin<strong>di</strong> non riduce i tempi; chi ha detto che vogliamo tappare la bocca a<br />
qualcuno? Nessuno, io voglio allargare la <strong>di</strong>scussione, si trattava solo <strong>di</strong> fare un’operazione <strong>di</strong><br />
sistema.<br />
Dal momento che la proposta della maggioranza è un’altra, perché questa è una proposta dei<br />
singoli consiglieri, il gruppo consiliare <strong>di</strong> maggioranza non prende una posizione univoca ma i<br />
singoli consiglieri su questo hanno libertà <strong>di</strong> scegliere la loro posizione perché la posizione concordata<br />
da tutto il gruppo era un’altra; questa è ri<strong>di</strong>mensionata rispetto alla proposta quin<strong>di</strong> mi<br />
pare giusto che il gruppo abbia una posizione libera.<br />
Per quanto riguarda la proposta <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica <strong>di</strong> regolamento complessivo, io su questa mo<strong>di</strong>fica<br />
del regolamento ho de<strong>di</strong>cato molto tempo della mila vita, rimango in attesa delle proposte delle<br />
opposizioni, sono pronto a affrontare il tema in un qualunque momento con le opposizioni<br />
quando queste lo ritengano.<br />
All'inizio del mio mandato pensavo <strong>di</strong> poter utilizzare il regolamento per fare la politica però<br />
mano a mano che ho imparato a fare il lavoro del capogruppo mi sono reso conto che alla fine<br />
non serve il regolamento, ma serve come lo si interpreta, come ci si lavora, che non è poi così<br />
è in<strong>di</strong>spensabile, <strong>di</strong>ciamo che con il senno <strong>di</strong> poi secondo me non è in<strong>di</strong>spensabile cambiare il<br />
regolamento, ma sono <strong>di</strong>sponibile a ragionarci, però voglio le vostre proposte, io ho palesato la<br />
posizione della maggioranza voglio che le opposizioni palesino le loro; non voglio <strong>di</strong>scutere sul<br />
mio testo, voglio le proposte articolate e complessive delle opposizioni <strong>di</strong>sponibili a ragionare<br />
sul complesso del sistema. Quin<strong>di</strong> posizione del gruppo consiliare libera, posizione mia personale<br />
contraria.<br />
Consigliere Calò: Avevo anch'io mantenuto aperta la <strong>di</strong>scussione ma vedo che prende un piano<br />
che non mi convince e vi <strong>di</strong>rò i motivi. Sbaglia chi pensa che la conferenza capigruppo non<br />
sia stata capace <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare un regolamento; io non parlo <strong>di</strong> incapacità come ha detto Matrone,<br />
io ho raggiunto l’obiettivo <strong>di</strong> non far mo<strong>di</strong>ficare il regolamento, perché i regolamenti si mo<strong>di</strong>ficano<br />
quando si hanno dei rapporti <strong>di</strong> forza favorevoli; mi rimane <strong>di</strong>fficile mo<strong>di</strong>ficare il regolamento<br />
quando poi si è mo<strong>di</strong>ficata profondamente la modalità <strong>di</strong> rappresentanza all'interno del<br />
consiglio comunale, perché non solo c’è stata la spaccatura nel mio gruppo ma anche una <strong>di</strong>sarticolazione<br />
all'interno dei gruppi consiliari e <strong>di</strong> tutto il consiglio comunale; mi pare <strong>di</strong> vederne<br />
già 5 o 6 <strong>di</strong> queste mo<strong>di</strong>fiche, quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>ventava molto complicato farlo adesso; io l’ho voluto<br />
fare proprio per strategia.<br />
Non riesco a capire quella parte <strong>di</strong> opposizione che non capisce che noi non ci troviamo <strong>di</strong> fronte<br />
a una mo<strong>di</strong>fica del regolamento in positivo perché il regolamento è un insieme <strong>di</strong> regole armoniche;<br />
io non sono d'accordo quando Tiziano trova in<strong>di</strong>gnazione perché non può partecipare<br />
a un O.d.G.; ma mi sarebbe piaciuto che l’in<strong>di</strong>gnazione <strong>di</strong> Tiziano fosse scattata quando ha vi-<br />
Consiglio comunale del 3 giugno 2010 1<br />
0
sto il consigliere Calò che per sette mesi non riesce a parlare della sua interpellanza; lo <strong>di</strong>co<br />
con benevolenza, perché democrazia non è solo quando si pensa <strong>di</strong>..., non è che è più importante<br />
la mozione rispetto all’O.d.G. o l’interpellanza o l’interrogazione, è importante che il regolamento<br />
si ispiri a fare esprimere lo stato del consigliere; e al consigliere spetta presentare<br />
mozioni, interpellanze, interrogazioni e O.d.G..<br />
Allora trovo una mancanza <strong>di</strong> democrazia il fatto che io non possa mai <strong>di</strong>scutere le mie interpellanze<br />
e non possa avere la giunta che mi risponde imme<strong>di</strong>atamente.<br />
Se ci mettiamo a tavolino, che è una scelta politica che facciamo tutti insieme perché è semplice<br />
fare una prova <strong>di</strong> forza ma giustamente oggi si fa un ragionamento politico che mi convince,<br />
che il regolamento è uno strumento che interviene, è uno strumento che comunque non può<br />
sostituirsi alla politica; allora sono contrario perché se pensiamo che questa mo<strong>di</strong>fica avviene o<br />
non avviene, non voglio <strong>di</strong>minuire il ruolo <strong>di</strong> Tiziano che è importante, voglio solo <strong>di</strong>re che io<br />
esprimo altre esigenze, perché le esigenze sono un insieme <strong>di</strong> questioni.<br />
Io sono perché il metodo rimanga questo, siccome è un sistema <strong>di</strong> poteri e <strong>di</strong> equilibri per me<br />
approvare questo o l’incipit che chiede il buon Nannoni, <strong>di</strong>cendo che è almeno il segno che si<br />
inizi, questo è un segno <strong>di</strong> responsabilità politica da parte vostra perché mi si proponeva comunque<br />
la riduzione dei tempi e la riduzione dei tempi non è partecipazione, perché Tiziano è<br />
intervenuto sulle comunicazioni e non si era reso conto che 5 minuti... prendo te Tiziano perché<br />
io avevo il vecchio mito dei consigli comunali a <strong>Rignano</strong> che duravano fino alle 4 <strong>di</strong> mattina,<br />
erano bei consigli comunali, dove c’erano seggiolate politiche vere; oggi abbiamo la continenza,<br />
da fare presto, però la contenenze e l’allargamento della partecipazione non stanno<br />
bene insieme.<br />
Concludo con il <strong>di</strong>re che sono d'accordo che se è questa la necessità noi si rimetta mano al regolamento<br />
tutti insieme però prevedendo, siccome Matrone nella sua ingenuità non si è reso<br />
conto che Silvio non solo danneggia il comunista Calò ma soprattutto la gente come lui che<br />
crede in un mandato elettivo dal basso, forse farebbe bene a leggerle le nuove <strong>di</strong>sposizioni che<br />
intervengono sulla legge finanziaria e capire quanto queste incidano sulla possibilità <strong>di</strong> esprimere<br />
e un mandato elettivo.<br />
Sarei d'accordo affinché questo provve<strong>di</strong>mento venga ricondotto in una questione <strong>di</strong> parte tenendo<br />
conto che quanto ha detto Tursi fa onore per quanto mi riguarda alla politica, nel senso<br />
che un regolamento va ricondotto all’insieme delle regole; per me ha ragione Tiziano<br />
sull’O.d.G. ma avrei ragione anch'io <strong>di</strong> poter <strong>di</strong>scutere sulle mie interpellanze. Tutto questo si<br />
cambia se lo facciamo tutti insieme, si fa la commissione, si danno sei mesi <strong>di</strong> tempo e si chiude<br />
il regolamento.<br />
Presidente: Adesso il consigliere Calò ha parlato 7 minuti; non posso decidere io l’orario che<br />
gli devo mettere.<br />
Consigliere Matrone: Che il consigliere Renzi abbia il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> parlare, nessuno lo mette in<br />
dubbio, io ho detto che sono <strong>di</strong>sponibile a votare a favore <strong>di</strong> questa proposta <strong>di</strong> delibera, però<br />
riba<strong>di</strong>sco che secondo me portare questa proposta <strong>di</strong> delibera, se questa cosa possiamo metterla<br />
a votazione, insieme alla bozza del regolamento presentato dalla maggioranza in commissione<br />
unita alla conferenza capigruppo <strong>di</strong> modo che se ne possa <strong>di</strong>scutere e il lavoro fatto dal<br />
consigliere Tursi non vada perso.<br />
A parte la mia ingenuità, non è solo la mia ingenuità ma la sua non partecipazione a unirsi a<br />
una conferenza capigruppo e <strong>di</strong>scutere con la maggioranza e cercare <strong>di</strong> trarne il più possibile<br />
quanto si può ricavare da una contrattazione in fase <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fiche al regolamento, altrimenti il<br />
consigliere Calò mi spieghi quale è lo strumento per ottenere qualcosa dalla maggioranza, visto<br />
che i numeri li hanno loro sia in consiglio comunale che in conferenza capigruppo; se non mi ci<br />
confronto non ottengo nulla.<br />
Chiedo se possiamo mettere in votazione <strong>di</strong> portare la bozza in commissione unita ai capigruppo.<br />
Presidente: La risposta è no, questo è un atto amministrativo, se il consigliere Renzi lo tiene<br />
dobbiamo votarlo. Quin<strong>di</strong> fra un po' <strong>di</strong>chiaro chiusa la <strong>di</strong>scussione.<br />
Consigliere Tursi: Ha avuto il parere della commissione? Non è andato in commissione?<br />
Come mai?<br />
Consiglio comunale del 3 giugno 2010 1<br />
1
Presidente: Dovremmo sentire il presidente della commissione. Non è che non essendo andata<br />
in commissione non si possa votare in consiglio comunale; deve decidere il consigliere Renzi.<br />
Consigliere Tursi: Quin<strong>di</strong> da ora in avanti qualunque consigliere che porta una proposta <strong>di</strong><br />
delibera può portarla <strong>di</strong>rettamente in consiglio comunale senza passare dalla commissione?<br />
Presidente: Non è una prassi, è una mancanza...<br />
Consigliere Tursi: Quin<strong>di</strong> non c’è niente che mi impe<strong>di</strong>sce <strong>di</strong> portare una proposta <strong>di</strong> delibera<br />
in consiglio comunale senza dover passare dalla commissione.<br />
Presidente: Se il presidente della commissione non convoca e quin<strong>di</strong> non la <strong>di</strong>scute; il parere<br />
della commissione è referente, non è che si impe<strong>di</strong>sce <strong>di</strong> portarla in consiglio, sono due cose<br />
<strong>di</strong>verse.<br />
Se ci sono altri interventi che vogliono però convincere il consigliere Renzi a fare un’operazione<br />
<strong>di</strong>versa, però non vi faccio parlare perché siamo qui da due ore a parlare della stessa cosa.<br />
Prego consigliere Staderini ha ancora 11 minuti.<br />
Consigliere Staderini: Non voglio convincere nessuno a fare niente; volevo solo spiegarmi<br />
meglio; il mio <strong>di</strong>scorso non è che visto che non ha ritirato l’atto sono a favore, il mio era un <strong>di</strong>scorso<br />
che visto che siamo all'interno <strong>di</strong> un consiglio comunale e <strong>di</strong> un regolamento e tutti siamo<br />
bravi a <strong>di</strong>re che vogliamo cambiare il regolamento, ma poi, per vari motivi, ma non sto<br />
dando la colpa a nessuno, il mio capogruppo ha scritto materialmente una bozza del regolamento,<br />
poi tutti hanno i loro motivi per <strong>di</strong>re la loro, stiamo parlando <strong>di</strong> politica, però <strong>di</strong> fatto<br />
siamo qui le interpellanze sono sempre in fondo, quelle a cui non è stato risposto, allo stesso<br />
modo sul fatto che su un O.d.G. non possono parlare tutti i consiglieri.<br />
Io però scindo queste cose; avrei preferito rivedere tutto insieme il regolamento ma penso sia<br />
una cosa con<strong>di</strong>visibile questa; io sono d'accordo con Angelo quando <strong>di</strong>ce che non si può allargare<br />
la <strong>di</strong>scussione a tutti senza considerare che il tempo teorico è mezzora, quin<strong>di</strong> teoricamente<br />
con sei interventi si riempie mezzora e si fa solo un O.d.G.; però penso anche che<br />
quando lui si poneva la domanda e <strong>di</strong>ceva che è una scelta questa, secondo me sull’O.d.G. può<br />
essere anche una scelta fattibile, non è una per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> tempo, se noi mettiamo un O.d.G. su<br />
Israele le e Palestina ne parliamo per ore, quin<strong>di</strong> non è che dobbiamo parlare <strong>di</strong> atti che essendo<br />
<strong>di</strong> carattere extra comunale secondo me non è una sconfitta questa, è una sconfitta del metodo<br />
che avevamo intrapreso tutti insieme a quel tempo, c’ero anch'io come capogruppo, quin<strong>di</strong><br />
è una sconfitta <strong>di</strong> tutti.<br />
È una sconfitta ma può essere anche un modo per ripartire, deve essere anche uno stimolo,<br />
perché quando ci troveremo con <strong>di</strong>eci O.d.G. e ne <strong>di</strong>scutiamo solo <strong>di</strong> uno alla volta saremo con<br />
l’acqua alla gola, quin<strong>di</strong> dovremo rivedere il regolamento, anche per chi verrà dopo <strong>di</strong> noi, dobbiamo<br />
pensare anche a questo.<br />
Ci fosse stata per volontà del proponente l’idea <strong>di</strong> ritirarlo e portarlo attraverso la prima commissione,<br />
il presidente è l’altro firmatario, si poteva anche prendere la bozza e riguardarla insieme;<br />
ma non c’è e a questo punto mi pongo il problema: votare a favore <strong>di</strong> questo atto mi<br />
provoca problemi dal punto <strong>di</strong> vista della macchina comunale? No, dopo mezzora abbiamo <strong>di</strong>scusso<br />
solo su un O.d.G.? Pace, an<strong>di</strong>amo avanti. Preferirei che Calò <strong>di</strong>scutesse le sue interpellanze<br />
per quanto riguarda la macchina comunale. Quin<strong>di</strong> non vedo un problema sul fatto in<br />
questione. Avrei preferito la <strong>di</strong>visione totale ma <strong>di</strong> fronte a questa scelta non me la sento <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>re <strong>di</strong> no quin<strong>di</strong> il mio voto è favorevole.<br />
Consigliere Nannoni: Per tornare a quanto ha detto il consigliere Calò sulla responsabilità politica,<br />
che quando è lui a decidere è responsabilità politica, gli altri sono kamikaze; vorrei ti<br />
rendessi conto Andrea su questo, che la responsabilità politica chi si siede a questo tavolo ce<br />
l’ha; tu forse ti sei <strong>di</strong>menticato <strong>di</strong> questa cosa e stasera ti fa bene ritirarla fuori; ma penso sia<br />
una cosa bella; non vorrei però che passasse che questa cosa vista che la propone Tiziano e<br />
Luciano sia una cosa che interessa a Tiziano; per me questa è una bella cosa, una cosa scelta,<br />
che deve servire da stimolo, quin<strong>di</strong> riconfermo il mio voto favorevole.<br />
Consiglio comunale del 3 giugno 2010 1<br />
2
Consigliere Tursi: Penso ci sia un problema procedurale, prima si <strong>di</strong>scute l’O.d.G. poi si fanno<br />
le <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> voto, altrimenti si mescolano i piani.<br />
Presidente: Sì però sugli interventi devo dare 15 minuti, massimo due volte, a tutti; poi se le<br />
<strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> voto l’hanno già fatte non glieli do i 5 minuti per le <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> voto.<br />
Consigliere Tursi: Nel momento in cui lo sto <strong>di</strong>cendo a lei, lo <strong>di</strong>co anche ai miei colleghi consiglieri.<br />
Consigliere Palmisani: C’è stata una <strong>di</strong>scrasia, ci siamo capiti; credo che l’esempio sia propriamente<br />
oggi, fra un quarto d’ora si chiude il consiglio comunale e ancora siamo al secondo<br />
punto; anche perché mi pare che da questa proposta <strong>di</strong> delibera io credo che noi stiamo prendendo<br />
spunto adesso, stiamo <strong>di</strong>cendo, e l’abbiamo anche evidenziato stasera, che c’è necessità<br />
<strong>di</strong> un cambio del regolamento; se poi a livello temporale quella proposta che fu della maggioranza<br />
<strong>di</strong> cambiamento del regolamento non si è fatta fino ad oggi è bene ricordare che c’è un<br />
nome e cognome <strong>di</strong> un preciso responsabile che è colui che ha bloccato il consiglio comunale<br />
per cinque mesi e si chiama Andrea Calò.<br />
Ricor<strong>di</strong>amoci queste cose se oggi siamo arrivati a questo livello. Perché anche il signorino Andrea<br />
Calò che oggi ci viene a dare lezioni <strong>di</strong> morale, che non possono accettare, si ricor<strong>di</strong> che ci<br />
ha portato lui in questa situazione <strong>di</strong> ritardo estremo; ma presumibilmente <strong>di</strong> questo ritardo<br />
estremo ne dobbiamo prendere anche l’aspetto positivo perché è pur vero che la legislatura<br />
terminerà da qui a due anni ma abbiamo il dovere morale tutti quanti comunque <strong>di</strong> lasciare<br />
come testimonianza un regolamento comunale funzionante.<br />
Credo che questo sia veramente il grande senso <strong>di</strong> responsabilità che stasera ci deve vedere<br />
tutti quanti impegnati; non è niente contro la proposta <strong>di</strong> delibera del consigliere Tiziano Renzi;<br />
tutt’altro, è un motivo <strong>di</strong> incentivazione da parte <strong>di</strong> tutti quanti perché se possiamo trovare una<br />
convergenza su un qualcosa che mi pare interessi tutti, dal primo all’ultimo, in<strong>di</strong>pendentemente<br />
dalle mo<strong>di</strong>fiche che ci sono state all'interno del consiglio comunale, io credo che questa mo<strong>di</strong>fica<br />
vada fatta anche in tempi stretti; e la soluzione non può essere che una, trovata la scusa,<br />
cioè la proposta <strong>di</strong> delibera , andare imme<strong>di</strong>atamente in commissione ma già dalla prossima<br />
settima andare in prima commissione insieme alla conferenza capigruppo e certamente<br />
dare un senso logico a questa legislatura che ritengo a questo punto veramente devastante,<br />
visto che siamo in chiusura e non siamo a riusciti a parlare <strong>di</strong> altre cose che interessavano tutta<br />
la collettività.<br />
Presidente: Grazie consigliere Palmisani. Dichiarerei chiusa la <strong>di</strong>scussione ...<br />
Consigliere Renzi: Un appello <strong>di</strong> un minuto. Approfittando del fatto che non ho parlato all'inizio;<br />
vi <strong>di</strong>co solo che il problema non ce l’hanno Calò o Matrone che sono soli, ce l’abbiamo noi<br />
che siamo tanti; invito il mio gruppo a votare a favore <strong>di</strong> questo punto perché solo in questa<br />
maniera riusciremo a bloccare le resistenze che per como<strong>di</strong>tà hanno loro, perché Calò quando<br />
<strong>di</strong>ce che è un accordo politico e faccio le interpellanze ma non vado a cambiare un regolamento<br />
che mi penalizza, è in palese contrad<strong>di</strong>zione; io sono perché lui faccia le interpellanze ma<br />
con i problemi che crea la votazione positiva <strong>di</strong> questo punto noi an<strong>di</strong>amo sicuramente a cambiare<br />
il regolamento, e non abbiamo più obblighi morali.<br />
Presidente: Abbiamo capito la sua posizione consigliere Renzi, <strong>di</strong>chiaro chiusa la <strong>di</strong>scussione<br />
su questo punto, metto in votazione il punto n. 2 all’O.d.G. avendo acquisito tutte le <strong>di</strong>chiarazioni<br />
<strong>di</strong> voto...<br />
Interventi sovrapposti f.m..<br />
Presidente: Questo è un richiamo formale, il primo, non usi quel linguaggio nella sala del<br />
consiglio comunale, sto citando il regolamento che <strong>di</strong>ce che chiusi gli interventi fatti per due<br />
volte, massimo 15 minuti, il presidente <strong>di</strong>chiara chiusa la <strong>di</strong>scussione; la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto<br />
serve per <strong>di</strong>re che voto a favore o contro; per<strong>di</strong>amo questa abitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> riaprire la <strong>di</strong>scussione<br />
durante le <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> voto. Se ci sono consiglieri <strong>di</strong>ssenzienti dal gruppo questi hanno <strong>di</strong>ritto<br />
<strong>di</strong> parola per <strong>di</strong>re che <strong>di</strong>ssentono dal voto espresso dal gruppo; se si riapre la <strong>di</strong>scussione<br />
tolgo la parola.<br />
Consiglio comunale del 3 giugno 2010 1<br />
3
Sulle <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> voto i capigruppo velocemente.<br />
Consigliere Tursi: Credo che il consigliere Renzi abbia detto una cosa <strong>di</strong> una gravità politica<br />
<strong>di</strong> cui non è consapevole, preso dall’entusiasmo. Lui <strong>di</strong>ce il vero nel <strong>di</strong>re che questo cambio del<br />
regolamento è a pro domo della maggioranza perché <strong>di</strong> fatto i capigruppo possono parlare, i<br />
consiglieri che non hanno un gruppo cui fare riferimento negli O.d.G. possono... quin<strong>di</strong> questa<br />
è una mo<strong>di</strong>fica che serve solo alla maggioranza.<br />
Credo sia politicamente sbagliato, e lo <strong>di</strong>co in questo momento che sono dalla parte vantaggiosa,<br />
cambiare le regole del gioco a colpi <strong>di</strong> maggioranza è politicamente sbagliato, anche quando<br />
è a mio vantaggio; ed è pericoloso stabilire un precedente <strong>di</strong> questo tipo perché è come <strong>di</strong>re<br />
che è chi è in parlamento in maggioranza può cambiare le regole del gioco; non si possono<br />
cambiare le regole del gioco a colpi <strong>di</strong> maggioranza; è la ragione per cui personalmente voto<br />
contro, e non c’è il problema del <strong>di</strong>ssenso dal gruppo perché il gruppo ha libertà <strong>di</strong> voto.<br />
Consigliere Calò: Ho trovato <strong>di</strong>scutibile la <strong>di</strong>scussione <strong>di</strong> stasera, quin<strong>di</strong> richiamo civico quando<br />
tutti noi sappiamo che arriviamo in consiglio comunale senza che le commissioni siano state<br />
partecipate dai consiglieri; però siccome c’è una necessità espressa abbastanza strumentalmente<br />
perché comunque ognuno <strong>di</strong> noi è espressione <strong>di</strong> quote <strong>di</strong> voti in<strong>di</strong>pendentemente dal<br />
fatto che uno sia solo o meno, io ritengo che la <strong>di</strong>scussione sulla mo<strong>di</strong>fica del regolamento<br />
debba essere fatta, come avvengono le mo<strong>di</strong>fiche del regolamento, attraverso un processo unitario<br />
e attraverso una modalità <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione collettiva.<br />
Questo non è stato fatto e quin<strong>di</strong> io <strong>di</strong>chiaro la mia contrarietà a mo<strong>di</strong>ficare parzialmente il regolamento.<br />
Mi rendo <strong>di</strong>sponibile se c’è una necessità a mo<strong>di</strong>ficare il regolamento però tenendo<br />
conto dei <strong>di</strong>spositivi legislativi nazionali che già lo mo<strong>di</strong>ficano <strong>di</strong> per se stesso. Quin<strong>di</strong> voto contrario.<br />
Consigliere Matrone: Faccio una richiesta alla maggioranza, al capogruppo, che porti quanto<br />
prima in commissione, unità alla conferenza capigruppo, la bozza <strong>di</strong> regolamento presentata<br />
due anni fa. Questa richiesta è a verbale, se no la faccio anche scritta. Sono favorevole a questa<br />
proposta.<br />
Presidente: Mettiamo in votazione (Affari Generali) Mo<strong>di</strong>fica dell'art. 26, comma 3 del Regolamento<br />
per il funzionamento del Consiglio Comunale approvato con delibera del consiglio comunale<br />
n. 14 del 09/02/2005.(su proposta dei consiglieri L. Tucci e T. Renzi)<br />
Con la seguente votazione, espressa per alzata <strong>di</strong> mano dai n. 13 componenti presenti, che ottiene<br />
il seguente risultato:<br />
• consiglieri presenti n. 13<br />
• consiglieri votanti n. 10<br />
• voti favorevoli n. 6<br />
• voti contrari n. 3 (Tursi – l'Ulivo per <strong>Rignano</strong>; Palmisani – In<strong>di</strong>pendente; Calò – Uniti<br />
per <strong>Rignano</strong>)<br />
• astenuti n. Mirco, Sindaco, Ganci, Barbetti – l'Ulivo per <strong>Rignano</strong>)<br />
il punto n. 2 è approvato (del. n. 34/2010)<br />
Presidente: La proposta è approvata.Non c’è l'imme<strong>di</strong>ata esecutività in quanto atto regolamentare,<br />
quin<strong>di</strong> la proposta al punto 2 è approvata.<br />
Consiglio comunale del 3 giugno 2010 1<br />
4
3 (SERVIZI SOCIALI) REGOLAMENTO PER L'EROGAZIONE DEGLI INTERVENTI E DEI<br />
SERVIZI DI ASSISTENZA E DI PROMOZIONE SOCIALE. APPROVAZIONE<br />
Assessore Buonamici: Cercherò <strong>di</strong> essere breve per vedere se riusciamo a finire la seduta<br />
nei tempi previsti. Il regolamento che an<strong>di</strong>amo a <strong>di</strong>scutere stasera è frutto del lavoro <strong>di</strong> almeno<br />
due anni svolto all'interno della società della salute per arrivare a definire un modo <strong>di</strong> comportamento<br />
nei confronti dei bisogni sociali che fosse da un lato il più uniforme possibile fra i<br />
13, prossimamente 15, comuni della zona, e dall’altro garantisse criteri <strong>di</strong> trasparenza tali da<br />
non essere soggetto a iniziative <strong>di</strong> singoli ma che ponesse il citta<strong>di</strong>no che ha bisogno <strong>di</strong> una<br />
prestazione sociale nella con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> poter valutare obiettivamente se quanto gli viene erogato<br />
o non erogato, lo pone nella con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> uguaglianza nei confronti degli altri citta<strong>di</strong>ni, e<br />
che questa con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> uguaglianza possa essere verificata in ogni istante.<br />
È <strong>di</strong>fficile illustrare un regolamento molto tecnico nella sua stesura; si compone fondamentalmente<br />
<strong>di</strong> due parti, una che riguarda il modello organizzativo dei servizi e come ogni citta<strong>di</strong>no<br />
può accedere alle prestazioni dei servizi previsti, quin<strong>di</strong> c’è un’elencazione delle prestazioni che<br />
fanno capo al servizio sociale, da quelle <strong>di</strong> tipo continuativo a quelle <strong>di</strong> tipo episo<strong>di</strong>co o <strong>di</strong><br />
emergenza; per ogni tipologia <strong>di</strong> interventi c’è l’in<strong>di</strong>cazione delle modalità con le quali viene riconosciuto<br />
il <strong>di</strong>ritto alla prestazione, c’è una seconda parte nella quale invece, una parte fatta<br />
soprattutto <strong>di</strong> tabelle, dove per i servizi per i quali è prevista una compartecipazione economica<br />
dei citta<strong>di</strong>ni, vengono calcolate le quote <strong>di</strong> compartecipazione che i citta<strong>di</strong>ni stessi sono tenuti<br />
a versare.<br />
Tenendo conto che ci sono tre tipologie <strong>di</strong> situazioni per le quali va fatto questo ragionamento;<br />
non sono soggetti a valutazione economica una serie <strong>di</strong> interventi, mi riferisco agli affi<strong>di</strong>, al sostegno<br />
educativo scolastico, all’accompagnamento e al sostegno in ambito lavorativo; questo<br />
tipo <strong>di</strong> servizi prescinde da una valutazione economica della situazione del citta<strong>di</strong>no che la richiede,<br />
e quin<strong>di</strong> c’è bisogno solo <strong>di</strong> accertare la necessità, non la con<strong>di</strong>zione economica da valutare.<br />
C’è una serie che fa riferimento alla situazione economica familiare attraverso gli strumenti<br />
ISEE con una <strong>di</strong>fferenza all'interno <strong>di</strong> queste due, che per quanto riguarda gli interventi previsti<br />
dalla legge regionale per la non autosufficienza si fa riferimento alla valutazione economica del<br />
singolo <strong>di</strong>chiarante, mentre per quanto riguarda le altre prestazioni viene presa in considerazione<br />
la situazione economica attraverso l’ISEE della famiglia con vari gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> corresponsabilità<br />
economica a seconda del tipo <strong>di</strong> legame familiare che viene tenuto in considerazione.<br />
Le finalità sono state queste, il percorso è stato piuttosto accidentato perché portare 13 comuni<br />
a definire un unico regolamento fra l'altro molto complesso perché finora non si lavorava<br />
nemmeno per regolamenti ma spesso per usi e costumi <strong>di</strong> ogni singolo servizio sociale, capite<br />
che è stato molto complicato; a questo si aggiunge che è stato molto lungo doverlo concordare<br />
con le organizzazioni sindacali; chi le consoce sa che quelle degli anziani non sono facilmente<br />
convincibili che tutte le prestazioni non siano in qualche modo gratuite, per cui riuscire definire<br />
gli ambiti <strong>di</strong> partecipazione economica è stato molto complesso; però arrivando alla fine si può<br />
<strong>di</strong>re <strong>di</strong> avere in mano uno strumento che per la prima volta ci pone in una con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> uniformità<br />
che finora non era lontanamente pensabile.<br />
Delle due parti la prima è da considerarsi definitiva per i prossimi anni, la parte riferita alle tabelle<br />
<strong>di</strong> natura economica riferita ai red<strong>di</strong>ti sicuramente avrà bisogno <strong>di</strong> aggiornamenti che potrebbero<br />
essere portati a seconda del variare delle con<strong>di</strong>zioni economiche generali, quin<strong>di</strong> fondamentalmente<br />
degli in<strong>di</strong>ci ISTAT.<br />
C’è da tener presente un aspetto, che dovendo i comuni essere sottoposti a richieste che potrebbero<br />
essere anche economicamente abbastanza gravose, sono state poste due limitazioni,<br />
una <strong>di</strong> carattere tecnico, nel senso che comunque ci vuole un parere positivo del servizio sociale;<br />
l’altra che qualora le richieste vengano accolte ma non ci sia la copertura economica necessaria<br />
nei bilanci dei singoli comuni perché potrebbero verificarsi situazioni particolari, come negli<br />
ultimi mesi dell’anno, chi ha <strong>di</strong>ritto a vedersi riconosciuta una prestazione viene inserito in<br />
una sorta <strong>di</strong> lista <strong>di</strong> attesa, per cui al momento in cui o con una variazione <strong>di</strong> bilancio o con<br />
scadenza dell’anno finanziario all'inizio del successivo si trova il primo a dover avere il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong><br />
avere la prestazione<br />
Esce Palmisani; sono presenti n. 12 componenti.<br />
Consiglio comunale del 3 giugno 2010 1<br />
5
Consigliere Calò: Il parere della commissione; il provve<strong>di</strong>mento è stato <strong>di</strong>scusso e approvato<br />
dalla maggioranza con il voto contrario mio.<br />
Presidente: ci sono interventi?<br />
Consigliere Calò: Ringrazio l'assessore per avere non solo partecipato, ma sollecitato l’intervento<br />
della commissione, è uno dei pochi assessori che viene alla caccia <strong>di</strong> presidenti e consiglieri;<br />
è un fatto positivo.<br />
Per quanto riguarda il regolamento ci vedo un limite, il primo è quello che ho cercato <strong>di</strong> spiegare<br />
all'interno della commissione; io non sono stato mai d'accordo su come sono nate le società<br />
della salute e su come queste si sono strutturate, né tanto meno come queste abbiano messo<br />
realmente in con<strong>di</strong>zione i comuni <strong>di</strong> esercitare il loro potere e la loro prerogativa.<br />
Quella scommessa originariamente nata per ribaltare il ruolo nella fase <strong>di</strong> programmazione e<br />
controllo secondo me non l’hanno vinta i comuni; ancora le società della salute rendono molto<br />
subalterne le amministrazioni comunali; troppo protagonismo degli organismi tecnici, non è<br />
stata ancora appresa appieno la sfida che devono tornare a essere i comuni gli enti reali <strong>di</strong> programmazione,<br />
anche perché ASL e le società della salute hanno un’impostazione del tutto<br />
aziendalistica, dove ci si occupa sì <strong>di</strong> un sistema integrato <strong>di</strong> salute, ci si occupa <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare<br />
il bisogno socio sanitario <strong>di</strong> salute, ma all'interno in un’ottica aziendale, quin<strong>di</strong> all'interno <strong>di</strong> una<br />
programmazione <strong>di</strong> bilancio.<br />
L’atto che <strong>di</strong>scutiamo stasera è importante; è un atto che mi ha già fatto porre alcuni quesiti<br />
all’assessore ma anche al sindaco perché rimane comunque la prima autorità sanitaria.<br />
Parliamo del sociale, parliamo <strong>di</strong> un settore sul quale pesa in modo positivo una copiosa legislazione<br />
regionale che ha cercato <strong>di</strong> allargare la sfera dei <strong>di</strong>ritti e delle attività in risposta ai bisogni,<br />
però ci troviamo anche <strong>di</strong> fronte a un governo che sul sociale non ci sente e che taglia<br />
<strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> risorse e soprattutto strutture <strong>di</strong> intervento. Questo senza che sia <strong>di</strong>minuito il<br />
bisogno socio sanitario, senza che siano <strong>di</strong>minuiti quei bisogni semplici che hanno caratteristiche<br />
solo sociali.<br />
Io qui devo porre una prima riflessione: perché il regolamento per l’erogazione <strong>di</strong> interventi sul<br />
sociale trova soprattutto come protagonisti i tecnici? Questo è un elemento <strong>di</strong> forte criticità in<br />
questo regolamento, anzi viene espunto fuori il potere <strong>di</strong> intervento del sindaco o <strong>di</strong> una giunta<br />
comunale.<br />
Ci sono degli esempi; a parte ciò che <strong>di</strong>chiara il regolamento, quin<strong>di</strong> il comune, e ciò che <strong>di</strong>ce il<br />
regolamento nelle norme generali, trovo un limite il fatto che la valutazione del bisogno semplice<br />
con caratteristiche solo sociali spetti a una commissione territoriale <strong>di</strong> assistenza costituita<br />
solo dalla sommatoria degli assistenti sociali dei comuni e <strong>di</strong> quelli delle ASL e/o da un delegato<br />
<strong>di</strong> natura amministrativa; chi va a fare la valutazione del bisogno semplice fa anche una<br />
valutazione politica, e trovo strano il fatto che in questo contesto non ci sia un intervento politico.<br />
Così come ad esempio negli interventi e nei servizi il regolamento stabilisce che si possono<br />
pre<strong>di</strong>sporre liste <strong>di</strong> attesa; in questo contesto richiamo quale sia il ruolo dei comuni, quale il<br />
ruolo <strong>di</strong> un sindaco, il ruolo <strong>di</strong> una giunta comunale o <strong>di</strong> un consiglio comunale; abbiamo una<br />
materia così delicata come l’intervento su un bisogno semplice, e quando si parla <strong>di</strong> bisogni sociali<br />
si interviene su problemi che riguardano l’integrazione, l’emarginazione, il bisogno <strong>di</strong> dare<br />
un’uguaglianza <strong>di</strong> trattamento e eliminare le <strong>di</strong>sparità; parliamo <strong>di</strong> come sostenere una famiglia,<br />
<strong>di</strong> come si può intervenire in situazioni <strong>di</strong> emergenza e criticità.<br />
Dove sta qui la politica? Può un tecnico fare la valutazione del bisogno? Può un tecnico fare la<br />
determinazione <strong>di</strong> una lista <strong>di</strong> attesa? Può un tecnico fare un progetto assistenziale personalizzato<br />
in un’autonomia esasperata? Senza che sia consegnata al sindaco una relazione, senza<br />
che si possa fare una valutazione complessiva su come si fa una lista, su come si esclude o include,<br />
o come si valuta un bisogno o una criticità?<br />
Perché non è un bisogno il fatto che ci sia una famiglia in cui c’è un <strong>di</strong>soccupato e l’altra fa servizi<br />
umili e i bambini non riescono a comprare a <strong>Rignano</strong> neanche i buoni mensa e il tecnico li<br />
esclude perché non rientrano nell’ISEE? E allora abbiamo bisogno dell’assessore per includerli.<br />
Questo è un caso, e per questo penso che la politica debba avere il suo ruolo perché questo regolamento<br />
interviene in un contesto nel quale non c’è un allargamento della legislazione, non<br />
c’è una maggiore <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> risorse dove gli obiettivi <strong>di</strong> uguaglianza si possono raggiungere<br />
investendo risorse; noi sappiamo che questo regolamento interviene in un contesto <strong>di</strong> crisi<br />
Consiglio comunale del 3 giugno 2010 1<br />
6
economica sociale rilevante, un contesto in cui il governo taglia fon<strong>di</strong> sul versante sociale e noi<br />
mettiamo all'interno <strong>di</strong> un regolamento a <strong>di</strong>rigerlo solo la figura tecnica. Non è che demonizzo<br />
il tecnico, ma deve esserci il tecnico che sa bene che interviene su una sfera sociale dove c’è<br />
una situazione <strong>di</strong> criticità e <strong>di</strong> emergenza.<br />
Qui non riesco a capire come mai un regolamento non si sia fatto con equilibrio, con una giusta<br />
<strong>di</strong>stribuzione dei poteri, non si sia fatto vincolando <strong>di</strong> più il tecnico a dover pre<strong>di</strong>sporre una relazione<br />
annuale o semestrale; è vero che l'assessore mi rispondeva prima, guarda Calò che se<br />
ammettiamo il famoso organismo tecnico incaricato <strong>di</strong> fare una valutazione <strong>di</strong> un bisogno semplice,<br />
e la commissione territoriale <strong>di</strong> assistenza tecnica esclude, poi io posso includerlo quello<br />
escluso attraverso la commissione sanitaria.<br />
Ma allora, lo <strong>di</strong>co in modo pedante, perché facciamo un regolamento solo per conferire trasparenza?<br />
Bene; facciamo perché a questa trasparenza corrisponda efficienza? Bene, ma noi facciamo<br />
un regolamento perché siamo un organismo politico che vuole rafforzare il sistema <strong>di</strong><br />
protezione sociale, ma un sistema <strong>di</strong> protezione sociale in cui non ci sono <strong>di</strong>sponibilità, non ci<br />
sono risorse, in cui vengono limitate le autonomie e in cui viene esclusa la figura politica <strong>di</strong> riferimento<br />
del consiglio comunale, il sindaco o suo rappresentante, io lo valuto un limite perché<br />
si consegna a professionisti, serissimi, compiti che hanno necessità <strong>di</strong> essere gestiti con molta<br />
duttilità, con pragmaticità perché si interviene su questioni legate all’emergenza alle criticità<br />
sociali e all’in<strong>di</strong>genza.<br />
Ecco perché non riesco a capire perché non ci sia una <strong>di</strong>scussione o un tentativo <strong>di</strong> farlo pesare;<br />
mi si risponde: guarda che molte <strong>di</strong> queste applicazioni vengono fatte attraverso l’ISEE; ma<br />
noi abbiamo visto l’anno scorso che è stato grazie ai consigli comunali che si è potuta verificare<br />
la rigi<strong>di</strong>tà degli ISEE. Vi ricordate quando abbiamo parlato dei lavoratori che hanno perso<br />
drammaticamente il posto <strong>di</strong> lavoro e che secondo il calcolo ISEE per essere riconosciuti socialmente<br />
bisognosi <strong>di</strong> un intervento <strong>di</strong> sostegno, dovevamo aspettare l’anno successivo perché<br />
l’anno dopo c’era la valutazione del CUD e degli elementi <strong>di</strong> certificazione fiscale e tributaria?<br />
Se non c’era la politica questo elemento e <strong>di</strong> duttilità e <strong>di</strong> flessibilità non c’era.<br />
Io ho portato paradossalmente questo elemento per <strong>di</strong>rvi che secondo me un regolamento dovrebbe<br />
ancora maggiormente nel momento stesso che esalta l’autonomia dei tecnici, dovrebbe<br />
più vincolarli o limitarne l’elemento della <strong>di</strong>screzionalità.<br />
Qualcuno mi può rispondere che il sindaco al<strong>di</strong>là del regolamento può intervenire; però qui c’è<br />
una forte autonomia; e c’è un altro argomento che avvalora la mia tesi, se qualcuno <strong>di</strong> voi ha<br />
avuto la pazienza <strong>di</strong> aver letto almeno gli articoli, ad esempio l’art. 9, accesso alle prestazioni<br />
sociali agevolate; questo articolo si conclude in questo modo: sono ammesse deroghe alla soglia.<br />
Chi è che <strong>di</strong>chiara, porto un esempio, come si deroga la soglia? Chi è che spinge affinché la soglia<br />
sia derogata? Perché noi ci muoviamo in un contesto dove l’in<strong>di</strong>genza non è che <strong>di</strong>minuisce,<br />
aumenta; dove il bisogno e il sostegno alle famiglie non è che <strong>di</strong>minuisce, aumenta; dove<br />
il bisogno <strong>di</strong> aiuto ai minuti non è che <strong>di</strong>minuisce, aumenta; perché non c’è solo l’elemento <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>scriminazione verso i citta<strong>di</strong>ni comunitari o extracomunitari, ci sono anche fra <strong>di</strong> noi, c’è una<br />
<strong>di</strong>fferenziazione enorme.<br />
Ecco perché avrei prestato più attenzione; non <strong>di</strong>co che il regolamento avrebbe dovuto richiamarsi<br />
alle assemblee elettive, sarebbe troppo, però vincolarle a relazioni annuali o semestrali,<br />
alla definizione <strong>di</strong> report dove si riportino gli elementi della casistica, le risposte date, il sod<strong>di</strong>sfacimento<br />
dei bisogni, se davvero ci sono state quelle agevolazioni.<br />
Questo non c’è; e perché non vi preoccupa questo? Non vi preoccupata perché conoscete i tecnici<br />
del comune? Ma i tecnici spesso fanno un lavoro che si attiene alla norma e la politica non<br />
è solo norma, la politica è anche capacità <strong>di</strong> partire dalla norma ma <strong>di</strong> <strong>di</strong>segnarla e <strong>di</strong> spiegarla<br />
su un bisogno; soprattutto se si parla <strong>di</strong> bisogno sociale e <strong>di</strong> bisogno sanitario.<br />
Ecco perché molte delle questioni che ho sollevato non hanno trovato risposte. Mi tento quel<br />
minuto e 50 se ci fosse una risposta da parte della giunta sui quesiti che ho posto, prima <strong>di</strong><br />
fare la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto.<br />
Consigliere Renzi: Pur con<strong>di</strong>videndo e comprendendo la grossa <strong>di</strong>alettica fra tecnici e politici<br />
e con<strong>di</strong>videndo anche certe impostazioni noi riteniamo che sia prioritario in questo momento<br />
garantire la trasparenza; questo è un gran<strong>di</strong>ssimo valore, un valore con<strong>di</strong>viso, e la trasparenza<br />
cre<strong>di</strong>amo sia al primo punto rispetto a ogni altra questione, pur importanti, per cui è positivo<br />
secondo noi questo punto all’O.d.G..<br />
Consiglio comunale del 3 giugno 2010 1<br />
7
Presidente: Prego assessore...<br />
Assessore Buonamici: [intervento non registrato]<br />
Esce Matrone; sono presenti n. 11 componenti<br />
Consigliere Calò: Intanto ringrazio tutti e due, il presidente per il minuto e 44 e Giuliano. A<br />
parte la modalità <strong>di</strong> come voto io, mi pare importante che il consiglio comunale pre<strong>di</strong>sponga un<br />
O.d.G. <strong>di</strong> accompagnamento alla giunta; poi guar<strong>di</strong>amolo, magari si potrebbe, sto parlando<br />
come consigliere però sono anche presidente, potremmo anche convocare urgentemente una<br />
commissione consiliare con la Gianna e Giuliano, pre<strong>di</strong>sporre un <strong>di</strong>spositivo che poi lo ren<strong>di</strong>amo<br />
come <strong>di</strong>spositivo applicato; mi pare importante a parte come si vota ci si faccia carico <strong>di</strong> dover<br />
strutturare il consiglio comunale sulle funzioni <strong>di</strong> controllo sul versante sociale.<br />
Non credo che con questo regolamento il comune abbia più poteri, non penso, non ho tempo e<br />
modo per poter insistere su una materia su cui posso <strong>di</strong>re qualcosa in più, perché sono convinto<br />
<strong>di</strong> no, perché il regolamento è abbastanza preciso sui compiti e funzioni che vengono rassegante.<br />
Quin<strong>di</strong> mi pare positivo il fatto che si faccia un O.d.G.<br />
Presidente: Può anche proseguire con la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> voto.<br />
Consigliere Calò: Esprimo forte preoccupazione per il fatto che forse questo regolamento non<br />
ha tenuto presente la congiuntura politica in cui ci muoviamo ma abbia solo valorizzato il <strong>di</strong>spositivo<br />
della Regione Toscana del 2008 che è quel <strong>di</strong>spositivo che ha allargato gli elementi<br />
della non autosufficienza.<br />
Quel <strong>di</strong>spositivo fatto dalla Regione Toscana è intervenuto in un momento <strong>di</strong> emergenza politica,<br />
perché la Regione Toscana ha in quel periodo risposto continuamente politicamente contro<br />
l’arroganza del governo; vi ricordate quando la Regione Toscana è perfino riuscita intervenire<br />
sulla corte costituzione per quanto riguarda alcuni provve<strong>di</strong>menti del governo.<br />
È vero quanto <strong>di</strong>ce Tiziano, questo regolamento l’unica cosa che ha è l’elemento della trasparenza,<br />
perché c’è il responsabile amministrativo, ci sono i 12 aventi <strong>di</strong>ritto e quin<strong>di</strong> dovrà spiegare<br />
il motivo per il quale dà una risposta a quello o all’altro.<br />
Però siccome ci muoviamo in un contesto in cui c’è una proposta politica che non è solo attuare<br />
il principio <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà perché c’è un altro limite presente all'interno del regolamento quando<br />
si parla <strong>di</strong> trasporti; portavo l’esempio <strong>di</strong> una <strong>di</strong>scussione faticosa che abbiamo avuto con<br />
l'assessore alla pubblica istruzione alla scuola quando si rivisitarono i trasporti scolastici sulle<br />
modalità <strong>di</strong> penetrazione dei territori; siccome la questione dei trasporti scolastici, i comuni<br />
spesso la risolvono con strumenti <strong>di</strong> integrazione con le associazioni <strong>di</strong> volontariato o con tutte<br />
quelle strutture che nel mondo della sussi<strong>di</strong>arietà in Toscana è vivo, però il trasporto scolastico<br />
spesso riconsegna quell’autonomia che le persone non hanno; se facciamo una casistica su cui<br />
intervengono la Croce Azzurra o la Croce Rossa... f.m...<br />
Portavo un esempio perché lì si faranno le scelte su come si interviene anche sui servizi, e siccome<br />
purtroppo all’art. 22 viene utilizzato il termine razionalizzazione, la razionalizzazione,<br />
sarà che sono politicamente sospetto, ma <strong>di</strong> solito si esprime solo con i tagli, mai con un rafforzamento.<br />
Questo è un regolamento che dà trasparenza, ma non dà ragione a quelle cose che <strong>di</strong>cevo prima<br />
io quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>chiaro il mio voto contrario; sono però <strong>di</strong>sposto non solo a convocare la commissione<br />
ma a pre<strong>di</strong>sporre con la maggioranza un documento che <strong>di</strong>a più armi all’amministrazione<br />
comunale per controllare e verificare che il bisogno socio sanitario <strong>di</strong> salute sia effettivamente<br />
sod<strong>di</strong>sfatto, oltre che sulla trasparenza, anche con quel criterio <strong>di</strong> allargare la sfera degli<br />
aventi <strong>di</strong>ritto al sostegno.<br />
Presidente: Se non ci sono altre <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> voto poniamo in votazione il punto n. 3, regolamento<br />
per l'erogazione degli interventi e dei servizi <strong>di</strong> assistenza e <strong>di</strong> promozione sociale.<br />
Approvazione<br />
Esce Tursi; sono presenti n. 10 componenti<br />
Consiglio comunale del 3 giugno 2010 1<br />
8
Con la seguente votazione, espressa per alzata <strong>di</strong> mano dai n. 10 componenti presenti, che ottiene<br />
il seguente risultato:<br />
• consiglieri presenti n. 10<br />
• consiglieri votanti n. 10<br />
• voti favorevoli n. 9<br />
• voti contrari n. 1 (Calò – Uniti per <strong>Rignano</strong>)<br />
• astenuti n. =<br />
il punto n. 3 è approvato (del. n. 35/2010)<br />
Dopo<strong>di</strong>ché con successiva separata votazione, espressa in forma palese, dai n. 10 componenti<br />
presenti che ottiene il medesimo risultato, <strong>di</strong>chiara il presente provve<strong>di</strong>mento imme<strong>di</strong>atamente<br />
esecutivo<br />
Presidente: Il consiglio comunale si può chiudere qui.<br />
Consigliere Calò: Chiederei lo stesso trattamento che è stato riservato a me...<br />
Presidente: Ti ha già anticipato <strong>di</strong> mandarlo al prossimo consiglio comunale…<br />
Consigliere Calò: A me sono state tolte le mozioni sull’acqua…<br />
Presidente: Stiamo facendo una <strong>di</strong>scussione inutile; lui mi ha comunicato che andava via e se<br />
proseguivamo io dovevo mandare le sue interpellanze al prossimo consiglio comunale, quin<strong>di</strong><br />
ha fatto una richiesta a me come presidente…<br />
Consigliere Calò: Anch'io la volta scorsa ti avevo comunicato che andavo via..<br />
Presidente: Ma non mi ha chiesto <strong>di</strong> mandare... Lo stesso trattamento l’abbiamo usato nei<br />
suoi confronti la volta scorsa..<br />
Consigliere Calò: Chiedo da qui in avanti che venga fatta <strong>di</strong>chiarazione pubblica per levare<br />
l’elemento della <strong>di</strong>screzionalità, non <strong>di</strong>co che siete <strong>di</strong>screzionali, ma siccome io li dovrò ripresentare,<br />
non c’è stata una <strong>di</strong>chiarazione pubblica in consiglio comunale, quin<strong>di</strong> chiedo che venga<br />
tolta…<br />
Presidente: Su questo sono d'accordo. Alle 0.20 chiu<strong>di</strong>amo il consiglio comunale.<br />
Alle ore 00,20 il Presidente <strong>di</strong>chiara sciolta la seduta.<br />
Letto, firmato e sottoscritto<br />
Il Presidente del Consiglio Il Segretario Generale<br />
dott. Luca Mirco dott. Roberto Onorati<br />
Consiglio comunale del 3 giugno 2010 1<br />
9