22.05.2013 Views

CarFleet n. 35 - LeasePlan

CarFleet n. 35 - LeasePlan

CarFleet n. 35 - LeasePlan

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

NAZ/215/2008<br />

n.<strong>35</strong><br />

Periodico trimestrale<br />

Gennaio 2010 - euro 6,00<br />

Auto<br />

aziendale<br />

oltre il 2009<br />

Testimonianze<br />

- Alessandro Skerl (Honda)<br />

- Fabrizio Longo (BMW)<br />

Inchiesta<br />

Le attese delle Case<br />

per il 2010<br />

Ecologia<br />

Focus sulle auto<br />

elettriche in arrivo<br />

Sicurezza<br />

Forse arriva la scatola<br />

nera anche per l’auto<br />

Tecnologia<br />

Gomme e soluzioni<br />

per affrontare l’inverno<br />

Piacere di guida<br />

Conquistati dal fascino<br />

del cambio automatico<br />

Prove su strada<br />

BMW X1 / Alfa Romeo 159 JTD /<br />

Subaru Legacy / Volkswagen<br />

Polo / Citroën C3 / Peugeot<br />

Partner<br />

Osservatorio<br />

- I numeri dell’auto aziendale<br />

- I costi chilometrici<br />

<strong>CarFleet</strong><br />

F L O T T E A Z I E N D A L I


LEASEPLAN ITALIA S.p.a.<br />

Viale Alessandro Marchetti, 105<br />

00148 Roma<br />

tel. 800-822.023<br />

e-mail: carfleet@leaseplan.it<br />

http://www.leaseplan.it/carfleet/<br />

Associata ANIASA<br />

<strong>CarFleet</strong><br />

DIRETTORE EDITORIALE<br />

Jaromír Hájek<br />

DIRETTORE RESPONSABILE<br />

Mauro Manzoni<br />

EDITORE<br />

<strong>LeasePlan</strong> Italia S.p.a.<br />

Viale Alessandro Marchetti, 105<br />

00148 Roma<br />

REDAZIONE, IMPAGINAZIONE<br />

E PUBBLICITA’<br />

Econometrica Spa<br />

Via della Zecca 1 - 40121 Bologna<br />

tel. 051.271710 - fax 051.224807<br />

e-mail: info@econometrica.it<br />

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO:<br />

Mario Anzola, Lodovico Basalù,<br />

Cinzia Bortolotti, Veronica Carletti, Vincenzo Conte,<br />

Luigi Gemma, Pietro Paolo Marziali,<br />

Roberto Mazzanti, Ermanno Molinari<br />

PROVE SU STRADA<br />

a cura di Roberto Mazzanti<br />

SEGRETERIA DI REDAZIONE<br />

Cinzia Bortolotti, Daniela Gaetano<br />

ART DIRECTOR<br />

Mariangela Canzoniero<br />

STAMPA<br />

Labanti e Nanni Industrie Grafiche<br />

Via G. Di Vittorio, 5/7 - 40056 Crespellano (BO)<br />

Registrazione Tribunale di Milano<br />

n.98/1997<br />

5. EDITORIALE<br />

Noleggio e fiscalità,<br />

il confronto continua...<br />

9. GIOIA DI VIVERE<br />

Al via le Eco-Olimpiadi<br />

9<br />

11. SCENARI<br />

Auto aziendale oltre il 2009<br />

12. ASSEMBLEA ANIASA<br />

L’auto aziendale,<br />

volano per l’economia<br />

14. INCHIESTA<br />

Le prospettive 2010<br />

per l’auto aziendale<br />

18. INCHIESTA<br />

Prodotti e iniziative<br />

per uscire dalla crisi<br />

20. TESTIMONIANZE<br />

Mobilità verde, fiore<br />

all’occhiello Honda<br />

23. TESTIMONIANZE<br />

BMW ai vertici anche<br />

per ecologia e consumi<br />

26. ECOLOGIA<br />

Trazione elettrica?<br />

Ideale per le city car<br />

30. TECNOLOGIA<br />

Gomme e soluzioni<br />

per affrontare l’inverno<br />

30<br />

32. PIACERE DI GUIDA<br />

Conquistati dal fascino<br />

del cambio automatico<br />

36. SICUREZZA<br />

Una scatola nera<br />

anche per le automobili<br />

36<br />

38. NOVITA’<br />

42. PROVE<br />

- BMW X1<br />

- Alfa Romeo 159 JTD<br />

- Subaru Legacy<br />

- Volkswagen Polo<br />

- Citroën C3<br />

- Peugeot Partner<br />

60. OSSERVATORIO<br />

- I numeri dell’auto aziendale<br />

- I costi chilometrici<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

3<br />

Sommario


Mercedes-Benz è un marchio Daimler.<br />

Flotte aziendali Mercedes-Benz.<br />

La vostra squadra<br />

merita di essere premiata.<br />

Classe A Classe B Classe C Classe C SW Classe GLK Classe M Classe E Classe E SW<br />

Classe S<br />

Scoprite negli show room Mercedes-Benz la vasta gamma di offerte dedicata alle categorie business con Leasing e manutenzione inclusa. mercedes-benz.it/flotte


Secondo il<br />

presidente<br />

di<br />

Aniasa Roberto<br />

Lu cchi ni, “l’auto<br />

aziendale è<br />

ancora oggi<br />

penalizzata da<br />

una normativa<br />

che non ha eguali nel resto dell’Europa.<br />

Tale disallineamento produce come<br />

effetto diretto condizioni di minor<br />

competitività per le aziende nazionali<br />

rispetto alle concorrenti europee<br />

che sopportano costi inferiori (i costi<br />

dei trasporti rappresentano il 6-8%<br />

di quelli complessivi aziendali) per<br />

un bene rilevante come il parco<br />

aziendale”. Lucchini parlava ad un<br />

convegno organizzato il 10 novembre<br />

scorso da Aniasa, l’associazione<br />

che raggruppa le società che esercitano<br />

il noleggio a breve e lungo termine.<br />

La penalizzazione fiscale dell’auto<br />

aziendale in Italia è un problema<br />

che si trascina da tempo immemorabile<br />

e che, come dovrebbe<br />

essere ormai chiaro per tutti, ha<br />

creato un forte divario tra l’Italia e i<br />

Paesi europei. E ciò non solo per la<br />

diffusione di auto aziendali, ma<br />

anche per l’adozione delle soluzioni<br />

più avanzate per la gestione di un<br />

parco aziendale, come il noleggio a<br />

lungo termine. È vero che questa formula<br />

si sta diffondendo anche in<br />

Italia, ma rispetto ad altri Paesi europei<br />

la quota del noleggio sull’auto<br />

aziendale è ancora inferiore. E questo<br />

è un problema non solo per le<br />

società di noleggio, ma per tutte le<br />

aziende italiane, perché è assoluta-<br />

mente assodato che un parco aziendale<br />

in noleggio costa decisamente<br />

meno rispetto ad un parco aziendale<br />

in proprietà. Chi volesse rendersene<br />

conto può consultare nella rubrica<br />

Osservatorio l’elaborazione sui costi<br />

di esercizio delle auto aziendali in<br />

proprietà e confrontare il costo<br />

annuo per la percorrenza considerata<br />

con i canoni di noleggio offerti<br />

dalle principali società del settore.<br />

Viviamo tempi difficili ma nonostante<br />

questo, grazie alle nostre soluzioni<br />

di noleggio e alla nostra consulenza,<br />

riusciamo ad offrire alle aziende<br />

clienti ampie opportunità di risparmio.<br />

E ciò anche con l’intento di dare un<br />

contributo al risanamento dell’economia<br />

italiana, la cui crisi va affrontata<br />

con un approccio costruttivo e<br />

con una adeguata dose di responsabile<br />

ottimismo. D’altra parte è questo<br />

l’atteggiamento dell’intero settore<br />

automotive a cui anche il noleggio<br />

appartiene. E qualche indicazione<br />

favorevole viene anche dal mercato.<br />

“Attualmente stiamo ricevendo<br />

segnali positivi da parte di coloro<br />

che, dopo aver rinviato le decisioni<br />

di acquisto delle autovetture, avvertono<br />

oggi un clima più favorevole<br />

per concretizzarle”. Così ha dichiarato<br />

Fabrizio Longo direttore vendite<br />

auto di BMW Group Italia nell’intervista<br />

che trovate in questo numero<br />

di <strong>CarFleet</strong>.<br />

Mentre il mercato comincia in qualche<br />

misura a risvegliarsi, l’impegno<br />

delle Case automobilistiche per<br />

offrire al pubblico prodotti innovativi<br />

e sempre più rispettosi dell’am-<br />

Editoriale<br />

Noleggio e fiscalità,<br />

il confronto continua…<br />

biente non si sta certo allentando.<br />

“I piani di sviluppo di Honda proseguono<br />

con l’ampliamento dell’offerta<br />

di vetture ad alimentazione<br />

ibrida” come dichiara Alessandro<br />

Skerl, amministratore delegato di<br />

Honda Italia, nella sua intervista.<br />

Come è ben noto, l’ibrido è una<br />

soluzione a basso impatto ambientale.<br />

Ma l’industria guarda anche<br />

all’obiettivo emissioni zero con<br />

l’auto elettrica, a cui dedichiamo<br />

uno spazio in questo numero.<br />

L’impegno del settore dell’auto per<br />

una mobilità sempre più sostenibile<br />

non è però focalizzato soltanto<br />

sull’ambiente. Anche la sicurezza è<br />

sempre un punto assolutamente<br />

prioritario, come risulta, ad esempio,<br />

dalla prospettiva di introdurre<br />

la scatola nera anche sulle auto, di<br />

cui parla il nostro Luigi Gemma<br />

sempre in questo numero. Anche le<br />

società di noleggio a lungo termine<br />

sono impegnate costantemente<br />

nella lotta all’inquinamento e alla<br />

sicurezza. Il noleggio è già da sé<br />

una formula che consente un continuo<br />

e rapido rinnovo del parco<br />

auto e ciò contribuisce a ridurre<br />

l’inquinamento e aumentare la<br />

sicurezza. Ma le società di noleggio<br />

non si accontentano e studiano<br />

periodicamente nuove soluzioni<br />

consulenziali capaci di andare oltre<br />

e garantire il giusto equilibrio tra<br />

soddisfazione del driver e sicurezza,<br />

lotta alle emissioni di CO 2 e cost<br />

saving.<br />

Mauro Manzoni,<br />

Direttore Responsabile di <strong>CarFleet</strong><br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

5


La Gestione del Tempo<br />

Il Tempo della Gestione<br />

EUROTRAFIC, creatori di efficienza.<br />

Eurotrafic, con una rete di accettazione di 3.300 stazioni, 1 ogni<br />

10 km*, è lo strumento ideale proposto da TOTAL, già adottato<br />

da molte Grandi Aziende, per gestire la vostra flotta veicoli.<br />

Contattateci e scoprite come al 800 57 52 52<br />

www.totalitalia.it<br />

TOTAL, mai più per caso<br />

*Dato medio calcolato su superficie territorio italiano.<br />

Fonte ISTAT e MINISTERO AFFARI ESTERI


According<br />

to the<br />

chair man<br />

of Ania sa, Ro -<br />

ber to Luc chi ni,<br />

“the com pany<br />

car is still pe -<br />

nalised by a legislation<br />

that has<br />

no equal in the rest of Europe. This<br />

inequality has the direct effect of<br />

making Italian firms less competitive<br />

than their European competitors<br />

who have lower costs to pay<br />

(transport costs make up 6-8% of<br />

the total company costs) for a considerable<br />

good such as the company<br />

fleet”. Lucchini was speaking<br />

at a conference organised on 10th<br />

November by Aniasa, the association<br />

which represents short and<br />

long term rental firms. The heavy<br />

taxation of the company car in Italy<br />

is a problem which has been dragging<br />

on for ages now and, as it<br />

should be plain for all, has created<br />

a large gap between Italy and the<br />

other European countries. Not only<br />

has this stopped company cars<br />

becoming more popular, it also<br />

affects the adoption of more<br />

advanced ways of running a company<br />

fleet, like long term rental. It<br />

is true that this system is becoming<br />

more popular in Italy too, but<br />

the proportion of rented company<br />

fleets is still low in comparison<br />

with other European companies.<br />

This is a problem not only for the<br />

rental firms but for all Italian companies,<br />

because it is a fact that a<br />

rented company fleet costs much<br />

less than company-owned cars.<br />

Anyone who still needs to be convinced<br />

can look at the figures for<br />

the operating costs of companyowned<br />

cars in the Osserva torio feature<br />

and compare the annual cost<br />

for the mileage considered with<br />

the rental plans offered by the<br />

main rental firms. We are going<br />

through difficult times but<br />

nevertheless, thanks to our rental<br />

offers and our consultancy, we can<br />

still manage to offer our clients<br />

great opportunities for saving.<br />

This also makes a contribution to<br />

supporting the economy in Italy,<br />

where the crisis needs to be faced<br />

constructively and with much optimism<br />

and a sense of responsibility.<br />

Indeed, this is the attitude of not<br />

just the rental sector but the entire<br />

car sector, and some favourable<br />

signs are also coming from the<br />

market. “We are now receiving<br />

positive signals from people who<br />

put off their decision to purchase<br />

vehicles and are now thinking that<br />

the climate is right to start buying<br />

again,” says Fabrizio Longo, car<br />

sales director of the BMW Group<br />

Italy, in the interview you'll find in<br />

this issue of <strong>CarFleet</strong>.<br />

While the market is slowly getting<br />

back on its feet, car manufacturers<br />

are still striving to offer products<br />

which are innovative and at the<br />

Editorial<br />

Rental and taxation:<br />

the challenge goes on<br />

same time more environmentally<br />

friendly. “Honda's plans for development<br />

proceed with an increase<br />

in the offer of hybrid vehicles,” says<br />

the managing director of Honda<br />

Italy, Alessandro Skerl, interviewed<br />

here. As we know, the hybrid vehicle<br />

has low environmental impact,<br />

but the industry is also looking<br />

towards the zero emission objective<br />

with the electric car, the focus of<br />

a feature in this issue. The commitment<br />

of the car sector towards<br />

increasingly sustainable mobility<br />

does not however just concern the<br />

environment. Safety is also still a<br />

priority, as may be seen if we consider<br />

the prospect of cars being<br />

fitted with a 'black box', as commented<br />

by our writer Luigi Gemma<br />

in this issue. Long term rental<br />

firms are also constantly committed<br />

to improving safety and fighting<br />

pollution. Rental is already in<br />

itself a way to enable the constant<br />

and rapid renewal of the car fleet<br />

and this helps to cut down pollution<br />

and increase safety, but the<br />

rental firms are not satisfied and<br />

are constantly coming up with<br />

new consultancy ideas which go<br />

even further towards guaranteeing<br />

the right balance between<br />

driver satisfaction and safety,<br />

reduction of CO 2 emissions and<br />

cutting costs.<br />

Mauro Manzoni,<br />

Direttore Responsabile di <strong>CarFleet</strong><br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

7


Gioia di vivere<br />

Al via le Eco-Olimpiadi<br />

L’attesa per la XXI edizione<br />

delle Olimpiadi<br />

invernali è quasi giunta<br />

al termine e tra poco tutti<br />

gli appassionati di sport<br />

potranno godere di questo<br />

spettacolare evento sportivo<br />

che si terrà nella città di<br />

Vancouver, nota località<br />

della costa pacifica canadese,<br />

a ridosso delle Rocky<br />

Mountains. I tre miliardi di<br />

telespettatori che seguiranno<br />

l’evento da casa, ma<br />

soprattutto coloro che<br />

avranno la possibilità di<br />

recarsi sul posto, potranno<br />

ammirare la grandiosità e<br />

l’incredibile bellezza di questa<br />

terra che dalla manifestazione<br />

verrà ancora più<br />

valorizzata. La fiaccola olimpica,<br />

accesa come da tradizione<br />

lo scorso 22 ottobre<br />

ad Olimpia in Grecia e posta<br />

in uno specchio parabolico<br />

concavo in grado di concentrare<br />

i raggi del sole, il 12<br />

febbraio terminerà il suo<br />

lungo viaggio entrando<br />

nello stadio coperto di<br />

Vancouver (BC Place<br />

Stadium) e accendendo il<br />

braciere olimpico.<br />

L’innovazione<br />

15 sono le discipline sportive<br />

previste quest’anno dal<br />

programma olimpico: dal<br />

biathlon al freestyle, dall’hockey<br />

su ghiaccio allo sci<br />

alpino, dal pattinaggio allo<br />

snowboard, gli atleti gareggeranno<br />

insieme sulla neve<br />

e sul ghiaccio senza dimenticarsi<br />

però della sostenibilità.<br />

Il comitato organizzatore<br />

dei giochi invernali di<br />

Vancouver ha infatti appositamente<br />

creato il programma<br />

“Sustainability Star”<br />

progettato per richiamare<br />

l’attenzione sulle innovazioni<br />

sostenibili legate ai giochi,<br />

sia dal punto di vista<br />

ambientale sia da quello<br />

economico e sociale. Per<br />

contribuire a fornire un<br />

“evento ecosostenibile” è<br />

stata siglata infatti una partnership<br />

con una società che<br />

assicurerà un ampio portafoglio<br />

di progetti di compensazione<br />

delle emissioni<br />

dirette legate alla manife-<br />

di Veronica Carletti<br />

Il Canada è pronto per ospitare gli atleti e tutti gli appassionati che, anche dall’Europa,<br />

accorreranno per assistere alla magia delle Olimpiadi invernali. Dopo Montreal nel 1976 e Calgary nel 1988,<br />

la XXI edizione dei Giochi Invernali approda ora a Vancouver dal 12 al 28 febbraio<br />

stazione, dando la possibilità<br />

anche a partner, sponsor<br />

e partecipanti di neutralizzare<br />

le emissioni indirette,<br />

legate ad esempio al trasporto<br />

aereo.<br />

L’innovazione principale per<br />

quanto riguardo l’eco-com-<br />

patibilità concerne le medaglie<br />

di queste Olimpiadi<br />

invernali 2010, che saranno<br />

realizzate per la prima volta<br />

con materiale di riciclo. Gli<br />

artisti canadesi Corinne<br />

Hunt e Omer Arbel stanno<br />

infatti creando delle medaglie<br />

impiegando oro, bronzo<br />

e argento recuperati dagli<br />

scarti elettronici forniti dall’azienda<br />

Teck Resources<br />

Limited. Vecchi cellulari, pc<br />

portatili e lettori MP3 invece<br />

di accrescere le tonnellate<br />

di rifiuti elettronici inquinanti<br />

prodotti ogni anno nel<br />

mondo, andranno in questo<br />

caso a fornire il materiale<br />

che l’estro e l’abilità degli<br />

artisti canadesi forgerà in<br />

medaglie. Ogni medaglia<br />

sarà unica e avrà una superficie<br />

ondulata, in modo da<br />

ricordare l’orografia del territorio<br />

in cui si trova la città<br />

di Vancouver.<br />

La storia si ripete<br />

Le Olimpiadi invernali, nate<br />

nel 1924 a Chamonix, si<br />

disputano ogni quattro anni<br />

anche se dal 1994 sono sfasate<br />

di due anni rispetto a<br />

quelle estive. La loro numerazione<br />

è inoltre diversa dal<br />

momento che nel periodo<br />

bellico i giochi invernali<br />

furono interrotti per due<br />

anni, nel 1940 e nel 1944.<br />

L’Italia ha fatto da padrona<br />

di casa a questa manifestazione<br />

per ben due volte: nel<br />

1956 a Cortina D’Ampezzo<br />

(anche l’edizione del ’44 si<br />

sarebbe dovuta svolgere a<br />

Cortina) e a Torino nel 2006.<br />

Vedremo quest’anno di<br />

cosa saranno capaci i nostri<br />

atleti, tutti vaccinati contro<br />

l’influenza A per decisione<br />

del vice ministro alla salute<br />

Fazio e del Coni. Tutto è<br />

pronto, quindi, ed a noi telespettatori<br />

non resta altro<br />

che sedersi in poltrona e<br />

goderci lo spettacolo.<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

9


Nuova Punto Evo. Drive the evolution.<br />

Loading...<br />

NUOVI MOTORI MULTIAIR. INSTALLATI.<br />

fi no a +12% di potenza<br />

fi no a -16% di emissioni co 2<br />

NUOVI INTERNI HI-TOUCH. INSTALLATI.<br />

AIRBAG GINOCCHIA LATO GUIDA. INSTALLATO.<br />

ESP CON HILL HOLDER. INSTALLATO.<br />

SISTEMA BLUE&ME TOM TOM. INSTALLATO.<br />

SISTEMA START&STOP. INSTALLATO.<br />

Per nuovi motori MultiAir: potenza fi no a +12% ed emissioni CO 2 fi no a -16% su Punto Evo 1.4 bz. MultiAir Turbo 1<strong>35</strong> CV vs. Punto 1.4 bz. Tjet Turbo 120 CV.<br />

Punto Evo 1.4 bz 77 CV: consumi ciclo combinato (l/100km) max 5,9. Emissioni C0 2 (g/km) max 139.<br />

puntoevo.it


Scenari<br />

Auto aziendale oltre il 2009<br />

Anche se il mercato complessivamente considerato è andato meglio del previsto, il 2009 per l’auto<br />

aziendale è stato molto difficile. Il divario rispetto all’Europa nella dotazione di auto delle aziende si è aggravato.<br />

Per superarlo non basterà la ripresa economica, occorrerà anche una diversa politica fiscale<br />

Il 2009 si è chiuso per<br />

l’automobile molto<br />

meglio di come era<br />

cominciato sia nel mondo<br />

che in Europa, che in Italia. In<br />

particolare nel nostro Paese<br />

gli incentivi alla rottamazione<br />

e quelli per le auto ecologiche<br />

hanno consentito di<br />

ridurre di mese in mese il<br />

calo rispetto al 2008. Questa<br />

situazione emerge con grande<br />

chiarezza se si confrontano<br />

i dati sulle immatricolazioni<br />

totali. Se si approfondisce<br />

però l’analisi, si vede che<br />

la sostanziale tenuta delle<br />

immatricolazioni è stata<br />

dovuta esclusivamente alla<br />

crescita delle vendite di vetture<br />

ecologiche (a metano, a<br />

Gpl, elettriche o ibride) e a<br />

quella di vetture con alimentazioni<br />

tradizionali acquistabili<br />

con incentivi alla rottamazione<br />

e cioè auto a benzina<br />

con emissioni fino a 140<br />

grammi di CO 2 al chilometro<br />

o diesel con emissioni fino a<br />

130 grammi di CO 2 al chilometro.<br />

La crescita delle<br />

immatricolazioni di queste<br />

auto ha compensato una<br />

forte caduta delle vendite di<br />

tutti gli altri tipi di autovetture.<br />

Oltre a questo aspetto,<br />

sicuramente importante, ve<br />

ne è un altro non meno<br />

importante. Se si esaminano<br />

le vendite con riferimento al<br />

soggetto a cui le vetture<br />

sono state immatricolate,<br />

emerge che nel 2009 vi è<br />

stata una forte crescita per le<br />

nuove auto intestate ai privati<br />

e un forte calo per le intestazioni<br />

a imprese e società,<br />

cioè per le auto aziendali.<br />

Italia maglia nera<br />

La severa contrazione nel<br />

2009 degli acquisti di autovetture<br />

da parte delle aziende<br />

dipende da un lato dalla<br />

crisi economica e dall’altro<br />

dal fatto che gli incentivi non<br />

60%<br />

50%<br />

40%<br />

30%<br />

20%<br />

10%<br />

0%<br />

Fonte: Unrae<br />

hanno inciso sulle decisioni<br />

di acquisto delle auto aziendali.<br />

E così il divario tra l’Italia<br />

e gli altri grandi Paesi europei<br />

per la dotazione di autovetture<br />

delle aziende è ulteriormente<br />

aumentato rispetto<br />

alla situazione già molto<br />

preoccupante che vi era nel<br />

2008. Come mostra il grafico,<br />

in Italia nel 2008 sul totale<br />

delle immatricolazioni la<br />

quota delle auto aziendali<br />

era del 31%. In Francia la percentuale<br />

corrispondente era<br />

del 40%, in Spagna del 45%<br />

e in Germania del 60%.<br />

di Mario Anzola<br />

L’anomalia Italiana deriva<br />

dal fatto che nei paesi citati<br />

(e in tutto il mondo economicamente<br />

avanzato) l’auto in<br />

benefit è entrata pienamente<br />

a far parte del pacchetto<br />

retributivo, non solo di dirigenti<br />

e quadri, ma anche di<br />

molte altre categorie di lavoratori.<br />

Il ritardo dell’Italia su<br />

questo terreno non dipende<br />

da ragioni culturali, ma sem-<br />

plicemente dal fatto che il<br />

nostro sistema di tassazione<br />

penalizza fortemente l’auto<br />

aziendale è ne ostacola la<br />

diffusione. Questa situazione<br />

determina, non soltanto<br />

minori acquisti di auto da<br />

parte delle imprese, ma<br />

anche un maggior costo<br />

della mobilità aziendale che<br />

si riflette immediatamente<br />

sulla competitività della<br />

nostra economia.<br />

Prospettive di recupero<br />

Il ritardo del nostro Paese<br />

in materia di diffusione di<br />

auto aziendali ha dunque<br />

carattere strutturale. Per<br />

superarlo a beneficio dell’intera<br />

economia non<br />

bastano quindi misure di<br />

carattere congiunturale,<br />

ma occorre anche che si<br />

delinei effettivamente una<br />

solida ripresa dell’economia.<br />

E che a questa condizione<br />

si aggiunga da parte<br />

delle autorità di Governo<br />

Quota delle immatricolazioni di auto aziendali (2008)<br />

31%<br />

40%<br />

45%<br />

60%<br />

Italia Francia Spagna Germania<br />

l’acquisizione della consapevolezza<br />

che in un sistema<br />

economico avanzato<br />

l’automobile per le aziende<br />

è un bene strumentale<br />

necessario. E che ciò è<br />

tanto più vero in un paese<br />

come l’Italia in cui la situazione<br />

del trasporto pubblico<br />

non è certo delle migliori.<br />

Naturalmente non basta<br />

che i Governi siano consapevoli<br />

dell’importanza dell’automobile<br />

per le aziende,<br />

occorre anche che tengono<br />

conto di questa realtà<br />

nella loro politica fiscale.<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

11


Assemblea Aniasa<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

12<br />

L'auto aziendale,<br />

volano per l'economia<br />

L'assemblea di Aniasa si è svolta a Roma il 10 novembre scorso, ed è stata centrata sul tema<br />

"L'autonoleggio costruisce il dopo-crisi". Hanno partecipato operatori del settore, rappresentanti<br />

dell’automotive, organismi della pubblica amministrazione e media. Durante il convegno si è discusso della<br />

complessa situazione che sta attualmente attraversando il comparto. I punti salienti nel nostro report<br />

Pur continuando a registrare un<br />

netto calo delle immatricolazioni,<br />

causato principalmente<br />

dal clima di incertezza economica -<br />

si legge nel comunicato stampa di<br />

Aniasa - il noleggio a lungo termine<br />

ha confermato nei primi 9 mesi del<br />

2009 la sua posizione primaria nell'ambito<br />

del mercato auto, rappresentando<br />

anche in questa complessa<br />

fase di cambiamento e di minor<br />

sviluppo, il 6% dell'immatricolato.<br />

Restano positivi gli indici relativi al<br />

fatturato, anche se in forte calo<br />

rispetto alle percentuali di crescita<br />

degli ultimi 10 anni: sintomo, questo,<br />

di una nuova fase del comparto, per<br />

il quale, in attesa di una ripresa del<br />

tessuto economico, si delineano<br />

opportunità di sviluppo su nuove<br />

aree di mercato mediante adeguati<br />

interventi sul prodotto e sulla rete di<br />

vendita. Contemporaneamente si<br />

assiste a una crescente offerta di<br />

nuove soluzioni di prodotto che<br />

rispondono sempre più alle specifiche<br />

esigenze dei vari tipi di clientela.<br />

Il focus si concentra oggi sul fattore<br />

servizio, inteso anche come<br />

capacità consulenziale di progettazione<br />

di flotte su misura per il cliente,<br />

specialmente per approcciare le<br />

aziende medio-piccole e individuali.<br />

L'attuale crisi economica, poi, sta<br />

determinando il rinvio delle decisioni<br />

di spesa da parte degli operatori<br />

economici, che preferiscono optare<br />

per l'allungamento della durata dei<br />

contratti e scegliere veicoli di dimensioni<br />

più contenute, per ridurre costi<br />

e consumi. Questi dati sono emersi<br />

Il tavolo dei relatori all’assemblea Aniasa del 10 novembre scorso<br />

durante l’assemblea Aniasa, che si è<br />

svolta a Roma ed in cui si è discusso<br />

di come l’autonoleggio può uscire<br />

dalla crisi.<br />

Un mercato importante<br />

Le attuali dimensioni del mercato<br />

dell'auto aziendale in Italia sono stimate<br />

in circa 2 milioni di veicoli, utilizzati<br />

da imprese di varie dimensioni,<br />

a cui si aggiungono le auto per<br />

agenti e professionisti. Il 60% delle<br />

imprese dispone di una flotta ad<br />

uso aziendale (Istat 2008), presente<br />

in ogni settore merceologico. In<br />

questo mercato il noleggio per le<br />

flotte aziendali ha un ruolo fondamentale,<br />

in quanto immatricola<br />

300.000 veicoli all'anno e contribuisce<br />

ad un più rapido rinnovo del<br />

parco in relazione al suo veloce turn<br />

over (10-36 mesi). La composizione<br />

del parco veicoli è prevalentemente<br />

incentrata sul segmento medio (fino<br />

a 1.500 cc, il <strong>35</strong>%), seguito da veicoli<br />

di cilindrata minore (fino a 1.200<br />

cc, il 25%) e medio-alta (oltre 1.600<br />

cc, il 20%).<br />

Tenuta nel 2008<br />

Nel 2008 il mercato dell'auto ha<br />

registrato una forte contrazione,<br />

dovuta, tra l'altro, all'aumento dei<br />

costi dei carburanti nel primo semestre<br />

ed all'inizio della crisi economica<br />

nel secondo. L'anno si è chiuso<br />

con un calo delle immatricolazioni<br />

del 13,5% sul 2007. In tale contesto<br />

fortemente recessivo, il mercato<br />

delle auto aziendali ha confermato,<br />

in netta controtendenza, il volume<br />

di immatricolazioni del 2007


(679.826), immettendo sul mercato<br />

678.585 vetture nuove di fabbrica<br />

(di cui <strong>35</strong>8.232 in proprietà/leasing<br />

e 321.594 in noleggio) e rappresentando<br />

il 31,46% delle vendite<br />

(27,14% nel 2007).<br />

Crisi nel 2009<br />

Nel 2009 la crisi dell'auto è stata<br />

supportata dalle misure di sostegno<br />

varate dal Governo. Se il segmento<br />

privati riprende quota, dall'analisi<br />

delle statistiche gennaio-ottobre<br />

emerge, tuttavia, una situazione di<br />

forte riduzione delle immatricolazioni<br />

riferite all'intero contesto dell'auto<br />

aziendale (acquisto, leasing<br />

finanziario, noleggio) che si sono<br />

ridotte da 594.975 a 418.201, vale a<br />

dire -29,6% sull'analogo periodo<br />

2008, pari a 176.774 immatricolazioni<br />

in meno. Anche il noleggio è in<br />

netta controtendenza rispetto agli<br />

anni precedenti, con un calo nello<br />

stesso periodo del 27%, pari a<br />

78.<strong>35</strong>7 immatricolazioni in meno;<br />

l'incidenza del noleggio sul mercato<br />

Italia 69 31<br />

Francia 60 40<br />

Germania 40 60<br />

Gran Bretagna 42 58<br />

Spagna 55 45<br />

Fonte: Unrae<br />

è passata nel periodo gennaio-ottobre<br />

2008/9 dal 15,38% all'11,67%<br />

(fonte Unrae). Il settore del noleggio<br />

ha dunque pesantemente risentito<br />

della crisi economica internazionale,<br />

delle difficoltà dell’automotive e dell’effetto<br />

“perverso” degli incentivi<br />

per auto nuove indirizzati solo ai privati.<br />

La sensibile flessione delle<br />

immatricolazioni è causata da due<br />

dinamiche: nel noleggio a lungo ter-<br />

Molto folta la partecipazione dei rappresentanti delle società di autonoleggio<br />

IMMATRICOLAZIONI DI AUTOVETTURE 2008<br />

(composizione percentuale)<br />

PAESI PRIVATI SOCIETÀ/AZIENDE<br />

mine le aziende clienti, per ridurre i<br />

costi nel clima di incertezza economica,<br />

preferiscono prolungare i contratti<br />

in essere, anziché rinnovare il<br />

parco auto; per il breve termine il<br />

dato è conseguenza della contrazione<br />

del business legato ai viaggi d’affari<br />

e ai flussi turistici. Da sottolineare,<br />

poi, che è sempre più marcata la<br />

funzione ambientale esercitata dal<br />

noleggio, sia perché con l'elevato<br />

turn over contribuisce al rinnovo del<br />

parco auto, sia perché è diventato<br />

opportunità per una più rapida<br />

introduzione sul mercato di auto a<br />

basso impatto ambientale.<br />

In ritardo sull’Europa<br />

Il mercato dell'auto aziendale in<br />

Italia è da sempre sottodimensionato<br />

rispetto agli altri principali Paesi<br />

Ue. Come dimostra la tabella sul<br />

peso del mercato aziendale nei<br />

principali mercati automobilistici<br />

europei, considerando in particolare<br />

il contesto economico, il tasso di<br />

motorizzazione, il tessuto sociale, i<br />

canali di acquisizione e le reti commerciali<br />

e di assistenza dei vari<br />

Paesi, è ancora più evidente il<br />

profondo disallineamento in ambito<br />

Ue, con la conseguente situazione<br />

di minor competitività delle aziende<br />

nazionali rispetto alle concorrenti<br />

europee dato che l’onere per gli<br />

autoveicoli costituisce una voce di<br />

costo in costante aumento.<br />

Luigi Gemma<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

13


Inchiesta<br />

Le prospettive 2010<br />

per l’auto aziendale<br />

Dopo l’annus horribilis vissuto dal comparto delle vetture aziendali nel 2009, per il 2010 è atteso un<br />

rilancio, anche grazie alla rinnovata sensibilità dimostrata verso tematiche come il risparmio e la diminuzione<br />

delle emissioni. Ne abbiamo parlato con i protagonisti di questo settore: le Case automobilistiche<br />

(Citroën, Fiat, Mercedes-Benz, Peugeot, Renault, Subaru), <strong>LeasePlan</strong>, CarNext e Aniasa<br />

Nel 2009 la domanda<br />

delle aziende è stata<br />

fortemente penalizzata<br />

dalla crisi economica ed<br />

in particolare dalla pesante<br />

caduta della fiducia degli<br />

operatori economici, che si è<br />

tradotta in un crollo degli<br />

investimenti. In particolare le<br />

flotte che utilizzano un parco<br />

in noleggio a lungo termine<br />

hanno cercato di rinnovare<br />

i contratti in scadenza<br />

rinegoziandone le condizioni<br />

con il consenso delle<br />

società di noleggio (che hanno<br />

così mantenuto il rapporto<br />

con il cliente, evitando<br />

l’impegno finanziario per<br />

l’acquisto di una nuova vet-<br />

La nuova Renault Scénic<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

14<br />

Nino Colicino, fleet sales<br />

director di Renault Italia spa<br />

tura). Date queste premesse,<br />

come potrà essere il 2010<br />

dell’auto aziendale? Per fare<br />

chiarezza su questo punto<br />

(ma anche per evidenziare le<br />

strategie dei protagonisti di<br />

questo settore per uscire<br />

dalla crisi) abbiamo chiesto<br />

l’opinione di autorevoli rappresentanti<br />

delle Case automobilistiche<br />

(Citroën, Fiat,<br />

Mercedes-Benz, Peugeot,<br />

Renault, Subaru), di<br />

<strong>LeasePlan</strong>, di CarNext e di<br />

Aniasa, l’associazione che<br />

rappresenta le imprese esercenti<br />

servizi di noleggio di<br />

veicoli.<br />

Previsioni<br />

“Le previsioni per il 2010 -<br />

dice Nino Colicino, fleet<br />

sales director di Renault<br />

Italia spa - sono in linea<br />

con l’andamento della<br />

domanda nel 2009.<br />

Prevediamo quindi un mercato<br />

autovetture che si<br />

dovrebbe attestare sui<br />

2.000.000 di unità ed un<br />

mercato di veicoli commerciali<br />

che si dovrebbe attestare<br />

sulle 200.000 unità.<br />

Per quel che riguarda le<br />

autovetture circa il 75% del<br />

mercato sarà composto da<br />

vendite a privati, ed il<br />

restante 25% da vendite<br />

ad aziende (incluse le<br />

società di noleggio a lungo<br />

termine). Stante questa<br />

situazione per Renault le<br />

Andrea Valente, direttore<br />

vendite speciali di Peugeot<br />

Automobili Italia<br />

previsioni parlano di un<br />

mercato aziendale in lieve<br />

crescita (+5%) e, in generale,<br />

il noleggio a lungo termine<br />

dovrebbe essere stabile”.<br />

“Il 2009 - dice<br />

Andrea Valente, direttore<br />

vendite speciali di Peugeot<br />

Automobili Italia - è stato


La “sofisticata” Citroën DS3, sul mercato con prezzi a partire da 14.470 euro<br />

Marco Cavagna, responsabile<br />

flotte di Subaru Italia<br />

caratterizzato da un calo di<br />

mercato molto pesante; le<br />

performance di Peugeot,<br />

però, sono state invece<br />

molto positive. Le nostre<br />

previsioni per il 2010 parlano<br />

di un mercato stabile”.<br />

“Nelle aziende - dichiara<br />

Marco Cavagna, responsabile<br />

flotte di Subaru<br />

Italia - c’è ancora cautela<br />

negli investimenti nei parchi<br />

aziendali. All’orizzonte,<br />

quindi, non si vedono grandi<br />

stravolgimenti di mercato.<br />

Credo che ci assesteremo<br />

sui numeri del 2009,<br />

forse qualcosa in più”.<br />

Cambiamento in atto<br />

“La crisi - dice Nicola Pumilia,<br />

responsabile del mercato<br />

Italia per Fiat flotte - si è fatta<br />

sentire sul noleggio a lungo<br />

termine, che ne è stato<br />

toccato da tre lati: la domanda<br />

delle imprese, la limitata<br />

liquidità e i valori residui.<br />

Alcune recenti previsioni indicano<br />

che i volumi torneranno<br />

ai regimi del 2008 solo nel<br />

2013; noi però intravediamo<br />

fin da oggi alcuni segnali<br />

confortanti che lasciano ben<br />

sperare. In questi spiragli ci<br />

muoveremo nel 2010: siamo<br />

fiduciosi di far bene perché il<br />

Nicola Pumilia, responsabile<br />

del mercato Italia per Fiat flotte<br />

nostro Gruppo ha i prodotti,<br />

la struttura organizzativa e le<br />

competenze tecniche per far-<br />

Guido Montanari, direttore<br />

vendite business di Citroën<br />

lo, come leader italiano e<br />

player di livello internazionale”.<br />

“Vi sono alcuni segnali<br />

positivi - mette in evidenza<br />

Guido Montanari, direttore<br />

vendite business di Citroën<br />

Italia - legati al miglioramento<br />

della situazione economica<br />

complessiva (che incide<br />

fortemente nell'andamento<br />

del settore delle auto aziendali)<br />

ed alla necessità delle<br />

società di noleggio a lungo<br />

termine di effettuare la sostituzione<br />

delle vetture dei loro<br />

clienti che era stato posticipata<br />

a causa della cattiva<br />

congiuntura economica.<br />

Stimiamo comunque che il<br />

mercato del prossimo anno,<br />

pur in leggera crescita, non<br />

raggiungerà i livelli del<br />

2008”. “Questo momento -<br />

mette in evidenza Marco<br />

Terrusi, responsabile flotte di<br />

Mercedes-Benz Cars - è molto<br />

delicato per tutti i costruttori<br />

automobilistici. Un aspetto<br />

che ha un’importanza<br />

sempre maggiore nei programmi<br />

delle Case automobilistiche<br />

è quello della sostenibilità<br />

della mobilità, sia in<br />

termini di sicurezza sia di<br />

eco-compatibilità. Un importante<br />

elemento competitivo<br />

Marco Terrusi, responsabile<br />

flotte di Mercedes-Benz Cars<br />

è quindi la riduzione dei consumi<br />

e delle emissioni (di<br />

CO 2 e delle altre sostanze<br />

inquinanti). Mercedes-Benz<br />

è già oggi pronta a raccogliere<br />

queste sfide con una gamma<br />

completa e grazie alla<br />

strategia Blue Effi ciency”.<br />

Lontani dall’Europa<br />

“Dopo un 2008 chiuso arrivando<br />

a rappresentare il 31%<br />

del mercato - dice Pietro<br />

Teofilatto, direttore dei servizi<br />

di locazione a lungo termine<br />

di Aniasa - il 2009 è<br />

stato per l’auto aziendale un<br />

anno molto diverso, contrassegnato<br />

da un calo delle<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

15


Inchiesta<br />

La Subaru Outback, versione fuoristrada della Legacy da usare anche su fondi difficili<br />

immatricolazioni verticale.<br />

Siamo così tornati a percentuali<br />

molto lontane<br />

dall’Europa, dove la quota<br />

media dell’auto aziendali è<br />

superiore al 40%, con punte<br />

Pietro Teofilatto, direttore<br />

dei servizi di locazione<br />

a lungo termine di Aniasa<br />

del 60% in Germania. Anche<br />

il comparto dei veicoli aziendali,<br />

sia vetture che furgoni,<br />

ha quindi sofferto del clima<br />

di incertezza economica, ed<br />

è stato penalizzato anche<br />

nelle quotazioni dell’usato. Il<br />

2010 non ripartirà a razzo;<br />

saremo ancora nel lungo<br />

segmento orizzontale della<br />

curva ad “U”. Il settore può<br />

comunque contare sulla fide-<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

16<br />

lizzazione della clientela,<br />

sempre più consapevole che<br />

il noleggio a lungo termine<br />

porta risparmi nei costi<br />

aziendali”.<br />

“La domanda di auto aziendali<br />

- mette in evidenza<br />

Jaromír Hájek, amministratore<br />

delegato di <strong>LeasePlan</strong> Italia<br />

- è fortemente penalizzata dalla<br />

situazione economica. Le<br />

aziende riducono al minimo i<br />

nuovi acquisti di auto e tendono<br />

a prorogare i contratti in<br />

scadenza per beneficiare di<br />

canoni di noleggio più convenienti.<br />

Questa dinamica è<br />

peraltro favorita anche dalle<br />

società di noleggio che possono<br />

così contenere il numero<br />

di vetture usate da vendere<br />

in questa difficile fase di<br />

mercato. Le difficoltà economiche<br />

sembrano spingere le<br />

aziende verso modelli di consumo<br />

più parchi ed allo stesso<br />

tempo più rispettosi dell’ambiente.<br />

La sfida più importante<br />

per le società di noleggio è<br />

quindi quella di garantire un<br />

equilibrio tra la soddisfazione<br />

dei driver, l’attenzione all’ambiente<br />

e la riduzione dei costi.<br />

<strong>LeasePlan</strong> è pronta ad affrontare<br />

questa sfida grazie ai suoi<br />

prodotti consulenziali, che<br />

permettono alle aziende di<br />

raggiungere, attraverso pro-<br />

Jaromír Hájek, amministratore<br />

delegato <strong>LeasePlan</strong> Italia Spa<br />

grammi di intervento personalizzati,<br />

un equilibrio consapevole<br />

in linea con le proprie<br />

priorità strategiche. Siamo<br />

convinti che questo ci con-<br />

La Peugeot 5008, una monovolume spaziosa e ben rifinita, ma non troppo ingombrante


L’ultima nata del Gruppo Fiat: la Punto Evo<br />

sentirà di continuare nella<br />

nostra politica di crescita<br />

sostenibile, coniugando volumi<br />

e profittabilità.<br />

Per quel che riguarda il 2010<br />

sono convinto che ci sarà un<br />

Franco Oltolini,<br />

direttore di CarNext<br />

miglioramento rispetto al<br />

2009: non siamo ancora usciti<br />

dalla crisi, ma negli ultimi<br />

mesi ho percepito alcuni<br />

segnali positivi che fanno<br />

ben sperare, soprattutto per<br />

quanto riguarda il settore<br />

dell’usato. Ad ogni modo,<br />

credo che il mercato delle<br />

flotte conoscerà una lieve<br />

ripresa a partire dal secondo<br />

trimestre dell’anno, grazie<br />

soprattutto all’impulso delle<br />

piccole e medie imprese”.<br />

Il 2010 dell’auto usata<br />

Anche l'andamento del mercato<br />

dell'usato è di grande<br />

interesse per il settore del<br />

noleggio a lungo termine, dal<br />

momento che la reddività di<br />

questo settore è fortemente<br />

influenzata dal valore residuo<br />

della vettura da rivendere al<br />

La Mercedes-Benz S 320 CDI BlueEfficiency<br />

termine del noleggio. “Il mercato<br />

dell'auto usata nel 2009<br />

- dichiara Franco Oltolini,<br />

direttore di CarNext, società<br />

del gruppo <strong>LeasePlan</strong> specializzata<br />

nella commercializzazione<br />

di auto usate - è stato<br />

caratterizzato da un calo,<br />

quantificabile in circa il 12%,<br />

rispetto all'anno precedente.<br />

Questo andamento dovrebbe<br />

continuare anche nel 2010,<br />

anche se in maniera attenuata<br />

rispetto al 2009. Per stimolare<br />

il mercato CarNext ha<br />

deciso di prendere alcune iniziative<br />

a sostegno dell'acquisto<br />

di auto usate, ad esempio<br />

riconoscendo per tutto il 2010<br />

un bonus pari all'imposta sul<br />

trasferimento di proprietà a<br />

tutti coloro che acquistano un<br />

nostro usato e rottamano<br />

contestualmente una Euro 0,<br />

1, 2 e 3.<br />

Abbiamo inoltre in programma<br />

altre iniziative a favore<br />

dei consumatori per rendere<br />

ancora più conveniente<br />

l'acquisto di un'auto usata.<br />

Merita di essere ricordata, a<br />

questo proposito, una<br />

nostra proposta rivolta alle<br />

coppie che stanno per sposarsi,<br />

alle quali offriamo la<br />

possibilità di inserire una<br />

delle nostre auto usate (tutte<br />

garantite e sottoposte a<br />

scrupolosi controlli) nella<br />

lista nozze, così che i parenti<br />

e gli amici possano contribuire,<br />

ognuno con una quota,<br />

all'acquisto dell'auto<br />

scelta dagli sposi”.<br />

Vincenzo Conte<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

17


Inchiesta<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

18<br />

Prodotti e iniziative<br />

per uscire dalla crisi<br />

Per l'anno appena iniziato le Case automobilistiche hanno in programma molte novità, sia in termini<br />

di nuove uscite (alcune molto interessanti per il mercato aziendale), sia per quel che riguarda le iniziative<br />

promozionali dedicate al mondo delle flotte. Uno dei punti salienti è, ovviamente, la riduzione<br />

delle emissioni di inquinanti, ma grande importanza ha anche il contenimento dei consumi<br />

La nuova Citroën C3, asso nella manica della Casa francese<br />

Molte novità caratterizzeranno<br />

il mercato dell'auto aziendale<br />

nel 2010. Per saperne di<br />

più abbiamo chiesto qualche anticipazione<br />

ai rappresentanti delle case<br />

automobilistiche. “Il 2010 - dichiara<br />

Guido Montanari di Citroën - sarà un<br />

anno particolarmente denso di novità<br />

per i clienti aziendali; mi riferisco in<br />

particolare alla nuova C3. Verso la fine<br />

del 2010 è anche previsto l'arrivo in<br />

Italia della nuova citycar, 100% elettrica,<br />

C-Zero, che può costituire una<br />

alternativa interessante per quelle<br />

aziende che abbiano necessità di una<br />

mobilità prettamente urbana e che<br />

siano attente all'impatto ambientale<br />

della loro flotta. Un'altra innovazione<br />

su cui puntiamo molto è la creazione<br />

di una gamma di vetture dedicata<br />

all'utilizzo professionale, con contenuti<br />

tecnologici adeguati al loro<br />

impiego. Ed anche per quanto riguarda<br />

i veicoli commerciali le novità<br />

riguarderanno soprattutto l'ampliamento<br />

del contenuto tecnologico dei<br />

nostri mezzi”.<br />

“Fiat - dice Nicola Pumilia - punta su<br />

un’offerta di prodotti completa.<br />

Oltre a Punto Evo, infatti, il nuovo<br />

Doblò proseguirà la sua storia di<br />

eccellenza (Van of the Year 2006) e<br />

la nuova Alfa sarà degna erede della<br />

147. E inoltre puntiamo su motori<br />

più efficienti e sicurezza a 5 stelle. In<br />

merito ai servizi e alle strategie commerciali,<br />

saremo al fianco delle<br />

società di noleggio a lungo termine<br />

con le quali potremo costruire in<br />

maniera sempre più dettagliata la<br />

nostra offerta per il segmento aziendale,<br />

forti di un investimento<br />

costante in ricerca, sviluppo e innovazione.<br />

In particolare il nostro<br />

obiettivo è quello di rendere la<br />

mobilità sempre più sicura, sosteni-<br />

bile e “intelligente”. Per questo<br />

vogliamo portare la nostra eccellenza<br />

in ambito ecologico all’interno<br />

dei parchi auto aziendali. Nel 2009<br />

abbiamo avuto grande successo<br />

soprattutto grazie alle motorizzazioni<br />

a metano e alla collaborazione<br />

con grandi aziende, che hanno capito<br />

che i maggiori costi iniziali sono<br />

stati di fatto abbattuti nell’impiego<br />

dai minori costi di gestione, dalle<br />

più contenute spese di carburante.<br />

Sempre per quel che riguarda le<br />

nostre iniziative in campo ambientale<br />

è da mettere in evidenza una<br />

novità che stiamo per lanciare sul<br />

mercato. Si tratta di eco:Drive Fleet,<br />

un nuovo software dedicato alle flotte,<br />

che potrà aiutare i driver aziendali<br />

sia nel contenimento delle emissioni<br />

inquinanti, sia segnalando<br />

come migliorare il loro comportamento<br />

di guida”.<br />

Una gamma completa<br />

“In particolare, per il 2010 puntiamo<br />

su Classe E - mette in evidenza Marco<br />

Terrusi di Mercedes-Benz - che dispone<br />

oggi di una vera e propria famiglia<br />

Il nuovo Fiat Doblò ha tutte le carte in regola per confermarsi leader del segmento


di modelli. Infatti, dopo la berlina e la<br />

coupé, è in arrivo sul mercato anche la<br />

versione station wagon, che in Italia si<br />

presenterà in un esclusivo allestimento<br />

Executive, particolarmente ricco di<br />

equipaggiamenti ma ad un prezzo<br />

vantaggioso. La Classe E berlina così<br />

come l’intera gamma Classe C e la GLK<br />

nella motorizzazione 220 CDI<br />

BlueEfficiency ci stanno dando grande<br />

soddisfazione”.<br />

“Nel 2010 - dice Andrea Valente di<br />

Peugeot - disporremo di una gamma<br />

completa per il mercato aziendale.<br />

Intanto possiamo dire di avere lavorato<br />

molto con il nostro settore marketing<br />

per creare le versioni “business”<br />

delle nostre vetture, con equipaggiamento<br />

dedicato all’uso aziendale,<br />

delle nostre 308 e 407. Sempre per<br />

quel che riguarda queste versioni speciali<br />

per il 2010 è previsto il lancio della<br />

3008 e della 5008 di quelle dedicate<br />

all’uso aziendale”.<br />

Iniziative mirate<br />

“Per le nostre attività nel canale<br />

aziendale - dice Nino Colicino di<br />

Renault - il 2010 presenterà grandi<br />

opportunità legate soprattutto al<br />

fatto che Renault dispone di una<br />

gamma completa, aspetto molto<br />

importante sia per le aziende sia per<br />

il noleggio. In particolare Renault<br />

punta molto sulla sua gamma nel<br />

segmento C, grazie al completamento<br />

della famiglia Megane con l’uscita<br />

della Megane X-Mod. Per quanto<br />

riguarda i veicoli commerciali,<br />

Renault può vantare una posizione<br />

di leadership sul mercato italiano,<br />

posizione che puntiamo a rafforzare<br />

col lancio del nuovo Master, caratte-<br />

La Renault Scénic X-Mod, che sarà presto affiancata dalla Mégane X-Mod<br />

rizzato da una tecnologia completamente<br />

nuova. Lavoriamo inoltre per<br />

creare una gamma trasversale dedicata<br />

alle aziende, denominata Eco2<br />

Business. Con questa gamma<br />

vogliamo valorizzare particolarmente<br />

le valenze di sostenibilità ambientale<br />

che Renault ritiene di fonda-<br />

La Peugeot 3008, si distingue per la spiccata originalità della linea<br />

La Mercedes Classe E SW <strong>35</strong>0CDI conferma doti di comfort, abitabilità e facilità di guida<br />

mentale importanza e nel rispetto<br />

dei quali ha improntato lo sviluppo<br />

della sua gamma”.<br />

“Per quanto ci riguarda - dice Marco<br />

Cavagna di Subaru - le iniziative per<br />

il 2010 saranno mirate a migliorare<br />

la conoscenza dei nostri prodotti<br />

presso le aziende. Organizzeremo<br />

La Subary Legacy station wagon, ultima nata della Casa delle Pleiadi<br />

quindi presentazioni delle nostre<br />

vetture dedicate alle aziende, facendo<br />

provare le nostre auto a chi<br />

ancora non le conosce.<br />

Approfondiremo sempre di più la<br />

collaborazione con le società di<br />

noleggio e proprio per le aziende<br />

predisporremo pacchetti di offerta<br />

ad hoc”.<br />

Vincenzo Conte<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

19


Testimonianze<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

20<br />

Mobilità verde,<br />

fiore all’occhiello Honda<br />

Honda ha programmi importanti per il 2010, sia per il segmento delle auto ibride<br />

(di grandissima rilevanza per la Casa automobilistica giapponese), sia per quel che riguarda<br />

sicurezza e infomobilità, con un occhio particolare al segmento delle flotte aziendali.<br />

Ne abbiamo parlato con Alessandro Skerl, amministratore delegato di Honda Italia<br />

Dottor Skerl, cala il sipario sul<br />

2009 e si apre un nuovo<br />

anno. Quali sono le prospettive<br />

per il mercato automobilistico,<br />

e per Honda in particolare?<br />

“La crisi che sta colpendo l’industria<br />

in generale e il settore automobilistico<br />

in particolare ha<br />

costretto la quasi totalità delle<br />

aziende automotive ad effettuare<br />

dei cambiamenti nei propri piani a<br />

breve e medio termine. Per Honda il<br />

2010 sarà un anno importante,<br />

anche per la commercializzazione<br />

della prima ibrida sportiva, CR-Z,<br />

che rappresenta una delle soluzioni<br />

concrete per contribuire alla riduzione<br />

delle emissioni nocive, tema<br />

di profondo interesse negli ultimi<br />

anni sia per l’opinione pubblica sia<br />

per le Case automobilistiche”.<br />

Honda da sempre si caratterizza<br />

con scelte innovative e una grande<br />

attenzione all’ambiente. Ne è<br />

prova il grande sviluppo della tecnologia<br />

ibrida, che caratterizza<br />

alcuni dei vostri modelli più diffusi,<br />

come la Civic Hybrid e la<br />

Insight. Quali sono, in questo<br />

campo, i vostri programmi per il<br />

futuro?<br />

“Honda si distingue come marchio<br />

leader nella produzione di motori<br />

puliti. Insight, in commercio in Italia<br />

da quest’anno, sviluppa la tecnologia<br />

ibrida già presente sul modello<br />

Civic Hybrid (che ci ha dato grandi<br />

soddisfazioni e per noi rappresenta<br />

la prima applicazione della tecnologia<br />

benzina-elettrica su una piat-<br />

Alessandro Skerl, amministratore delegato di Honda Italia<br />

taforma consolidata a larga diffusione),<br />

rendendo l’ibrido per la<br />

prima volta alla portata di tutti. I<br />

piani a breve termine di Honda proseguono<br />

con l’ampliamento dell’offerta<br />

di vetture ad alimentazione<br />

ibrida. Già nella prossima primavera,<br />

infatti, sulle strade italiane arriverà<br />

il coupè sportivo CR-Z, a doppia<br />

alimentazione elettrico-benzina.<br />

A seguire arriverà la compatta<br />

Jazz ibrida. Un altro esempio concreto<br />

e avanzato dell’impegno di<br />

Honda nel trovare soluzioni tecnologiche<br />

innovative è poi la nostra<br />

auto alimentata a celle a combustibile.<br />

Si tratta di FCX Clarity, il primo<br />

veicolo ad essere certificato negli<br />

Stati Uniti per l’uso commerciale<br />

quotidiano e in grado di funzionare<br />

egregiamente anche a temperature<br />

al di sotto di 0°C, aspetto che in<br />

precedenza ostacolava la commercializzazione<br />

di questo tipo di veicoli.<br />

A fine 2009 un ristretto gruppo<br />

di giornalisti ha potuto guidare una<br />

FCX Clarity omologata per le strade<br />

europee; credo che questo rappresenti<br />

una grande svolta nel nostro<br />

settore”.


Accord Tourer, con il nuovo motore 2.2 i-DTEC, il primo motore diesel totalmente progettato e sviluppato da Honda<br />

Abbiamo parlato dell'importanza<br />

delle motorizzazioni ibride nei<br />

piani di sviluppo Honda. Però al<br />

centro dei vostri programmi non c'è<br />

solo l'ibrido, ma la vostra ricerca<br />

tecnologica si è concentrata anche<br />

sui motori diesel. Ci vuole illustrare<br />

i traguardi più recenti da voi raggiunti<br />

in questo campo?<br />

“Recentemente abbiamo compiuto<br />

un importantissimo passo in avanti<br />

con la produzione di un motore diesel<br />

originale Honda, lanciato sulla nuova<br />

Accord in affiancamento di quelli a<br />

benzina. Per Honda si tratta di un lancio<br />

di grande importanza, dato che il<br />

nuovo motore 2.2 i-DTEC è il primo<br />

diesel che la nostra casa ha totalmente<br />

progettato e sviluppato al proprio<br />

interno. Le sue caratteristiche<br />

Insight, sviluppa la tecnologia ibrida già presente su Civic Hybrid<br />

rendono il motore diesel 2.2 i-DTEC<br />

ideale per affrontare in modo rilassante<br />

i lunghi viaggi e garantiscono<br />

doti brillanti in fatto di maneggevolezza,<br />

tenuta di strada ed efficienza<br />

aerodinamica. La coppia elevata conferisce<br />

poi a questo motore una<br />

buona accelerazione e grande prontezza<br />

di risposta ai bassi regimi per<br />

l'uso cittadino, caratteristiche che<br />

risultano ancor più accentuate ai<br />

medi regimi e si abbinano ad una elevata<br />

velocità massima; questo offre<br />

l'ulteriore vantaggio di ridurre al<br />

minimo i cambi di marcia. Alla base di<br />

prestazioni così soddisfacenti ci sono<br />

caratteristiche tecniche quali l'iniezione<br />

diretta common-rail di seconda<br />

generazione, quattro valvole per<br />

cilindro, doppio albero a camme in<br />

testa, turbocompressore a geometria<br />

variabile e intercooler.<br />

Particolarmente significativa è la speciale<br />

struttura in alluminio “closed<br />

deck” del blocco cilindri, che si è<br />

potuta realizzare grazie ad una originale<br />

tecnica di produzione concepita<br />

da Honda che ricorre ad un metodo di<br />

fusione semi-solida per creare un<br />

motore leggero, compatto ed estremamente<br />

rigido”.<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

21


Testimonianze<br />

FCX Clarity, l’auto alimentata a celle a combustibile in grado di funzionare anche a temperature al di sotto di 0° centigradi<br />

Un altro grande tema è quello della<br />

sicurezza; quali sono a questo proposito<br />

i programmi Honda?<br />

“Per Honda la sicurezza non significa<br />

soltanto proteggere chi guida le<br />

nostre auto, ma anche i ciclisti, i<br />

pedoni e gli occupanti degli altri<br />

veicoli. Equipaggiando le nostre<br />

automobili con i dispositivi di sicurezza<br />

più efficienti e tecnologicamente<br />

avanzati possiamo contribuire<br />

a proteggere tutti gli utenti<br />

della strada. Honda affronta le questioni<br />

inerenti la sicurezza sia dal<br />

punto di vista dei prodotti che dal<br />

punto di vista educativo. Da un<br />

lato, quindi, lavoriamo per produrre<br />

veicoli con le migliori prestazioni<br />

possibili in termini di sicurezza e<br />

dall’altro promuoviamo iniziative<br />

mirate alla guida sicura, sia tra i<br />

nostri clienti sia nella comunità in<br />

generale. È da sottolineare che<br />

Honda è sempre stata all’avanguardia,<br />

sviluppando in proprio tecnologie<br />

intelligenti avanzate e aprendo<br />

la strada alla loro diffusione sul<br />

mercato. Honda è stata la prima<br />

Casa giapponese ad utilizzare<br />

molte delle tecnologie di sicurezza<br />

oggi impiegate abitualmente negli<br />

autoveicoli, tra cui le cinture di<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

22<br />

sicurezza a tre punti, il sistema<br />

antibloccaggio dei freni (ABS) e il<br />

sistema di airbag SRS. Da sempre,<br />

quindi, Honda è leader nell’implementazione<br />

di tecnologie intelligenti<br />

e nello sviluppo di dispositivi<br />

di sicurezza sia attivi che passivi<br />

(tra cui, ad esempio, scocche progettate<br />

per garantire la sicurezza<br />

degli occupanti e dei pedoni). Tutto<br />

questo dimostra che per Honda la<br />

sicurezza è un requisito preliminare<br />

della mobilità. Per questo ci<br />

poniamo ambiziosi obiettivi nel<br />

costante sviluppo delle nostre tecnologie.<br />

Fra le novità che abbiamo<br />

recentemente realizzato, e che<br />

sono già disponibili sulla nuova<br />

Accord, da ricordare tre tecnologie<br />

innovative quali: LKAS (Lane<br />

Keeping Assist System), che si<br />

avvale di una telecamera per rilevare<br />

la deviazione dell’auto dalla corsia<br />

di marcia fornendo una torsione<br />

correttiva della sterzata; ACC<br />

(Adaptive Cruise Control), che<br />

impiega un radar a onde millimetriche<br />

per mantenere una distanza di<br />

sicurezza costante rispetto al veicolo<br />

che precede per garantire una<br />

guida più rilassata e meno impegnativa;<br />

CMBS (Collision Mitigation<br />

Brake System) che tiene sotto controllo<br />

la distanza e la velocità di<br />

avvicinamento tra Accord e il veicolo<br />

che precede, avvisa il conducente<br />

della possibilità di impatto e<br />

contribuisce a limitarne gli effetti<br />

quando la collisione è inevitabile”.<br />

A suo avviso quali sono le tendenze<br />

che a breve e a medio termine si<br />

manifesteranno sul mercato italiano<br />

in materia di scelta dell’auto? E<br />

come potranno influenzare il settore<br />

delle flotte aziendali?<br />

“Gli incentivi alla rottamazione<br />

hanno dato un contributo importante<br />

al ricambio del parco circolante;<br />

si tratta di una tendenza che<br />

ci auguriamo possa proseguire. Per<br />

quanto riguarda il settore delle<br />

flotte aziendali, in generale le<br />

aziende iniziano a porsi il problema<br />

dell’inquinamento; noi volentieri<br />

raccogliamo la crescente richiesta<br />

del nostro modello ibrido, dal<br />

momento che crediamo molto in<br />

questa soluzione, che significa<br />

risparmio non solo in termini di<br />

emissioni nocive ma anche di carburante”.<br />

Vincenzo Conte


BMW ai vertici<br />

Testimonianze<br />

anche per ecologia e consumi<br />

Strategie lungimiranti ed eccellenza tecnologica sono da sempre le chiavi dei successi del gruppo BMW.<br />

Coniugando sostenibilità ed innovazione l’obiettivo continua ad essere la leadership nel segmento<br />

delle vetture premium, puntando sulla qualità della gamma e sulla professionalità della propria rete.<br />

Ne abbiamo parlato con Fabrizio Longo, direttore vendite auto di BMW Italia<br />

DDottor Longo, come si preannuncia<br />

l’anno automobilistico<br />

2010?<br />

“Il 2009 ha prodotto cambiamenti<br />

sicuramente non assorbibili nel breve<br />

periodo. E’ però anche vero che<br />

attualmente stiamo ricevendo<br />

segnali positivi di inversione di tendenza<br />

da parte di coloro che, dopo<br />

aver rinviato le decisioni di acquisto<br />

delle autovetture, avvertono oggi un<br />

clima più favorevole per concretizzarle.<br />

Questo vale in particolare<br />

modo per i clienti privati, mentre il<br />

mondo delle flotte aziendali è certamente<br />

quello ancora più penalizzato<br />

da questo momento di difficoltà.<br />

Una spinta decisiva per la ripresa di<br />

questo comparto può certamente<br />

arrivare dalla revisione della normativa<br />

fiscale sulle auto aziendali”.<br />

Quali sono le strategie che BMW ha<br />

messo in campo per vincere le sfide<br />

di questa fase così complessa e stimolante?<br />

“Strategie lungimiranti, comportamenti<br />

responsabili e coerenti sono<br />

le chiavi dei successi del gruppo<br />

BMW che ha adottato una politica di<br />

sostenibilità lungo tutta la sua catena<br />

di produzione, distribuzione ed<br />

assistenza. Come risultato dei suoi<br />

sforzi, il gruppo BMW ha conseguito<br />

negli ultimi cinque anni il primato del<br />

settore negli Indici di Sostenibilità<br />

Dow Jones. L’obiettivo attuale è quello<br />

di mantenere la posizione di leadership<br />

nel segmento delle vetture<br />

premium puntando sulla gamma di<br />

prodotto. Nei prossimi due anni<br />

amplieremo o rinnoveremo più del-<br />

la metà della nostra gamma di<br />

modelli sempre all’insegna della filosofia<br />

Efficient Dynamics: maggiori<br />

prestazioni e riduzione di consumi<br />

ed emissioni. Venendo all’attualità,<br />

notevole è il successo di mercato<br />

delle nostre due ultime novità: la<br />

nuova BMW Serie 5 Gran Turismo e<br />

la nuova BMW X1. Sono due vetture,<br />

con differente vocazione e posizionamento,<br />

ma accomunate dalla carica<br />

innovativa a partire dallo stile, dalla<br />

tecnologia e dalla versatilità di utilizzo.<br />

Sono proprio queste caratteristiche<br />

di flessibilità a rendere X1 e<br />

Serie 5 Gran Turismo particolarmente<br />

interessanti anche nell’ambito del-<br />

Fabrizio Longo, direttore vendite auto di BMW Group Italia<br />

le flotte aziendali. Nel corso dell’anno<br />

presenteremo poi due vetture<br />

ibride, la Serie 7 (Mild Hybrid) e la X6<br />

(Full Hybrid) e una novità davvero<br />

importante per il mercato delle flotte:<br />

la nuova BMW Serie 5, che tradizionalmente<br />

è il punto di riferimento<br />

nel suo segmento nel mercato italiano”.<br />

Nel quadro dell’approccio Ef fi -<br />

cientDynamics che cosa possiamo<br />

aspettarci in termini di novità tecnologiche<br />

e di nuovi modelli?<br />

“Leadeship sul mercato significa per<br />

BMW offrire prodotti premium in grado<br />

di coniugare design innovativo e<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

23


Testimonianze<br />

prestazioni con il rispetto dell’ambiente<br />

ed il contenimento dei consumi.<br />

Tra il 1995 e la fine del 2008, il<br />

gruppo BMW ha ridotto i consumi di<br />

carburante dei suoi veicoli venduti in<br />

Europa di oltre il 25%. Ciò è stato<br />

possibile proprio perché le nostre<br />

auto sono dotate di BMW<br />

EfficientDynamics: un insieme di tecnologie<br />

all’avanguardia, offerte di<br />

serie su tutta la gamma senza<br />

sovrapprezzo per il cliente finale, che<br />

consentono di abbattere i consumi e<br />

le emissioni migliorando al contempo<br />

prestazioni e piacere di guida. Al<br />

momento 32 modelli BMW e MINI<br />

hanno emissioni inferiori a 140 gr/km<br />

di CO 2 e 90 sono i modelli Euro 5, tre<br />

dei quali, con l’optional BluePerfor -<br />

mance, sono immatricolabili addirittura<br />

come Euro 6, una normativa che<br />

andrà in vigore nel 2014. Per quanto<br />

riguarda la tecnologia ibrida anch’essa<br />

fa parte del nostro sistema di offerta<br />

e nei prossimi mesi, come prima<br />

ricordato, saranno lanciati la BMW<br />

ActiveHybrid X6 e la BMW<br />

ActiveHybrid 7”.<br />

La X6 ActiveHybrid, veicolo ibrido che BMW lancerà nei prossimi mesi<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

24<br />

La rete distributiva e di assistenza ha<br />

un’importanza strategica per sfruttare<br />

tutte le opportunità del mercato. A<br />

questo proposito quali sono gli orientamenti<br />

di BMW?<br />

“Il differenziale competitivo sostanziale<br />

e la nostra forza nel corso del<br />

tempo derivano proprio dal rapporto<br />

privilegiato che abbiamo stabilito<br />

con i nostri concessionari. I nostri<br />

dealer sono infatti dei veri e propri<br />

partner con i quali condividiamo<br />

strategie e soluzioni. Oltre alla capacità<br />

di interpretare in maniera corretta<br />

le esigenze dei clienti, conta<br />

notevolmente anche il valore aggiunto<br />

dettato dalla continuità: i nostri<br />

Concessionari infatti sono per lo più<br />

sempre gli stessi e questo consente<br />

di rafforzare e fidelizzare il rapporto<br />

tra rete e clienti. La rete ufficiale dei<br />

concessionari BMW e MINI è il nostro<br />

patrimonio ed il centro della nostra<br />

strategia, grazie a loro abbiamo<br />

costruito e costruiremo i nostri successi.<br />

Sono un centinaio, ormai da<br />

diversi anni, le aziende concessionarie<br />

con mandato BMW per un tota-<br />

le di 183 outlet e 96 dealer MINI con<br />

175 outlet”.<br />

Le vostre politiche commerciali mirano<br />

a supportare l’azione dei concessionari,<br />

sviluppando progetti comuni<br />

o fornendo strumenti per meglio<br />

affrontare il mercato ed interagire con<br />

i consumatori. Ce ne vuole parlare…<br />

“La gestione della rete si basa su un<br />

programma complesso ed esteso che<br />

ha come obiettivo quello di supportare<br />

le aziende concessionarie nella loro<br />

attività quotidiana, promuovere la crescita<br />

professionale delle persone che<br />

vi operano, modellare la struttura<br />

organizzativa alla luce dei nuovi ruoli<br />

che si rendono necessari, raggiungere<br />

i massimi livelli di efficienza per garantire<br />

la redditività delle loro aziende e la<br />

piena soddisfazione per i nostri clienti.<br />

L’intervento della direzione vendite<br />

si basa su progetti che nascono da<br />

programmi di respiro internazionale,<br />

promossi dal gruppo BMW sulla scorta<br />

di esperienze di successo già consolidate,<br />

oppure anche attraverso iniziative<br />

specificatamente sviluppate


La nuova BMW Serie 5 Gran Turismo, punto di riferimento del suo segmento<br />

per il mercato nazionale. Questi progetti,<br />

che vengono sviluppati sulla<br />

rete con il supporto ai concessionari<br />

da parte della nostra organizzazione<br />

centrale, costituiscono un’opportunità<br />

di crescita reciproca in<br />

merito a tutti gli strumenti ed i processi<br />

dell’attività dell’azienda concessionaria:<br />

dal marketing locale al<br />

Customer Relationship Mana ge -<br />

ment, dall’aftersales alla formazione,<br />

dalla gestione dell’usato a quella<br />

del mercato delle auto aziendali.<br />

Proprio in relazione alle flotte abbiamo<br />

varato un programma che prevede<br />

un’attività di affiancamento da<br />

parte di BMW Italia ai concessionari<br />

per rendere operativa all’interno della<br />

loro organizzazione una divisione<br />

dedicata al mondo delle aziende.<br />

Cominciamo ad essere molto soddisfatti<br />

dei risultati”.<br />

Quali sono le principali iniziative di<br />

marketing che dedicate espressamente<br />

al mercato dell’auto aziendale?<br />

“Innanzitutto è importante l’organizzazione:<br />

in BMW Italia è ormai da<br />

tempo operante una divisione dedicata<br />

al settore delle flotte aziendali<br />

che si occupa sia di gestire direttamente<br />

i rapporti con le aziende di<br />

grandi dimensioni e la pubblica<br />

amministrazione sia di supportare lo<br />

Altro veicolo ibrido della BMW: l’ActiveHybrid 7<br />

sviluppo delle professionalità necessarie<br />

alla vendita alle Pmi presso la<br />

nostra rete di concessionari.<br />

Determinante è poi la nostra strategia<br />

di marketing relazionale finalizzata<br />

a stringere alleanze con le<br />

aziende più importanti per promuovere<br />

direttamente il valore del nostro<br />

marchio ed i plus di prodotto delle<br />

nostre vetture. Per le aziende, sia<br />

quelle di grandi dimensioni che le<br />

Pmi, è previsto un ciclo di programmi<br />

commerciali a cadenza annuale e<br />

trimestrale appositamente dedicati<br />

a promuovere la conoscenza della<br />

nostra offerta di prodotti e servizi.<br />

Elemento centrale nella fidelizzazione<br />

dei nostri clienti è, in particolare,<br />

il costante sviluppo di un livello di<br />

eccellenza dei servizi che offriamo ai<br />

nostri clienti. Questi fattori, unitamente<br />

alla forza dei prodotti ed al<br />

valore del marchio, rappresenteranno<br />

sempre più in futuro la discriminante<br />

del nostro successo commerciale<br />

e relazionale”.<br />

Ermanno Molinari<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

25


Ecologia<br />

L’auto elettrica sembra ormai<br />

dietro l’angolo. I primi segnali<br />

concreti sono arrivati dal<br />

Salone di Francoforte dove accanto<br />

a prototipi e concept si sono viste<br />

elettriche pronte all’esordio commerciale;<br />

poi dal Salone di Tokyo,<br />

anche se in edizione strettamente<br />

domestica, sono arrivate le conferme<br />

su modelli di vetture a impatto<br />

zero e soprattutto di ibride già in circolazione,<br />

acquistabili negli show<br />

room.<br />

Il 2010 è anche l’anno in cui vedremo<br />

le prime elettriche di serie e un gran<br />

numero di ibride circolare nelle città<br />

europee. Le Case stanno mettendo a<br />

Trazione elettrica?<br />

Ideale per le city car<br />

Vedremo presto circolare vetture ad impatto zero, ma a causa della ancora limitata autonomia<br />

(da 100 a 160 km) saranno confinate in un ruolo prettamente urbano. Il mercato nel frattempo darà<br />

più spazio alle “ibride” che abbinano ad una motorizzazione a benzina un propulsore elettrico di supporto.<br />

Attesa per il debutto della Kangoo Be Bop di Renault e per la Electric Drive di Smart<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

26<br />

punto le strategie di vendita con le<br />

moderne batterie al litio in affitto o in<br />

leasing.<br />

Mauro Tedeschini, direttore di<br />

Quattroruote, dall’alto del suo osservatorio<br />

privilegiato sul mercato non<br />

solo nazionale ha dichiarato che per i<br />

prossimi 10 anni avremo a disposizione<br />

con la trazione elettrica solo<br />

city car e si è domandato se gli italiani<br />

sono disponibili ad accettare unicamente<br />

auto di questo genere, che<br />

ci riporterebbero indietro nel tempo<br />

alla prima motorizzazione del nostro<br />

Paese, e a rinunciare ai modelli di<br />

stazza medio-grande con i quali di<br />

solito si affrontano i viaggi su lunghe<br />

distanze e che si utilizzano per portare<br />

in vacanza la famiglia con valigie e<br />

animali domestici al seguito.<br />

I limiti delle elettriche<br />

Accanto al problema delle dimensioni<br />

c’è per le elettriche quello dell’autonomia:<br />

oggi da 100 a 160 km<br />

prima di riattaccare la spina alla<br />

presa domestica per 6-8 ore in attesa<br />

di punti di ricarica ad alta potenza<br />

(400 V) sparsi nelle città o di stazioni<br />

di sostituzione rapida del pacco<br />

batterie in appena tre minuti come<br />

sta ipotizzando Renault, la Casa che<br />

in Europa guida la corsa all’elettrico.<br />

Sempre Renault ha lasciato trapela-


e che per fare decollare l’elettrico<br />

occorrerebbero almeno 6 mila euro<br />

di incentivo governativo a vettura in<br />

modo da equiparare i costi di fabbricazione<br />

con quelli di un’auto tradizionale.<br />

Resta però il problema dell’autonomia,<br />

per il momento ristretta<br />

ad un uso cittadino, e delle dimensioni<br />

che, per contenere pesi e consumi<br />

d’energia, sembrano limitate a<br />

modelli a due o tre posti, con lunghezze<br />

a cavallo dei tre metri.<br />

Il debutto della Kangoo Be Bop Z.E.<br />

di Renault, la cui commercializzazione<br />

partirà dal 2011, è atteso con<br />

grande interesse viste la stazza del<br />

mezzo (multispazio a cinque posti) e<br />

l’autonomia di 160 km. Per il resto la<br />

scelta sull’elettrico nel breve periodo<br />

sarà limitata alla Smart Electric<br />

Drive, alla Bluecar di Pininfarina-<br />

Bollorè che ha già ricevuto sei mila<br />

prenotazioni ed il cui debutto sembra<br />

fissato per il 2011. In quest’ultimo<br />

caso la joint-venture tra il finanziere<br />

francese Bollorè e la torinese<br />

Pininfarina incontra alcune difficoltà<br />

legate al fatto che la Francia ha varato<br />

un piano di 1,5 miliardi di euro a<br />

favore di chi costruirà veicoli elettrici.<br />

Una conferma questa che per una<br />

concreta diffusione del mezzo elettrico<br />

è indispensabile l’intervento<br />

dello Stato sotto forma di finanziamenti<br />

o incentivi.<br />

Se dunque, come assicurano gli<br />

esperti, l’auto elettrica è una realtà<br />

(ma per il momento quasi esclusivamente<br />

in versione city car) destinata<br />

a svilupparsi in maniera compiuta<br />

nel giro dei prossimi dieci<br />

anni, chi oggi ha necessità di una<br />

vettura capiente e di coprire lunghe<br />

distanze dovrà rivolgersi al segmento<br />

delle “ibride” se vuole<br />

appartenere alla schiera, in continuo<br />

aumento, degli automobilisti<br />

rispettosi dell’ambiente ed impegnati<br />

per favorire un impatto sempre<br />

più contenuto dei gas di scarico<br />

sull’atmosfera.<br />

Il segmento delle auto ibride (motore<br />

a benzina ed elettrico a supporto)<br />

è già abbastanza ricco di proposte<br />

con modelli che partono dall’altissimo<br />

di gamma (Lexus LS 600h)<br />

per scendere alle berline di prestigio<br />

(Lexus GS 450h), ai Suv (Lexus<br />

RX 450h) e alle vetture medie<br />

(Toyota Prius, Honda Civic Hybrid e<br />

Insight). Come si vede siamo in un<br />

settore dominato dalle giapponesi<br />

che per prime hanno sperimentato<br />

questo tipo di motorizzazione<br />

mista. Tra l’altro Honda sta per mettere<br />

in commercio la “piccola” Jazz<br />

in versione ibrida toccando così il<br />

segmento delle city car, ma a 5<br />

porte e 5 posti, non troppo piccole<br />

come le concorrenti elettriche.<br />

Carte vincenti delle ibride<br />

I vantaggi delle “ibride” consistono<br />

nel fatto che ci consentono<br />

viaggiare su auto di una certa<br />

dimensione e con prestazioni adeguate<br />

pur consumando (e quindi<br />

inquinando) come una vettura di<br />

segmento inferiore. Le “ibride” in<br />

sostanza sono le auto che con l’adozione<br />

di norme sempre più<br />

stringenti (euro 5 e 6) nei confronti<br />

dei gas di scarico permettono a<br />

chi per lavoro o per piacere vuole<br />

viaggiare con un Suv di grossa<br />

taglia di poterlo fare.<br />

Prendiamo ad esempio l’RX 450h<br />

di Lexus: è una vettura a trazione<br />

integrale di 4,77 metri di 2.110 kg<br />

che, grazie al 6 cilindri a benzina<br />

di 3.5 litri e a due piccoli motori<br />

elettrici posti sulle ruote posteriori,<br />

con una potenza complessiva di<br />

299 cv raggiunge i 200 all’ora<br />

come velocità massima, scatta da<br />

0 a 100 in 7,8” pur riuscendo a<br />

percorrere nel ciclo misto 15,8 km<br />

con un litro ed emettendo appena<br />

148 gr/km di CO 2 .<br />

La GS 450h Plus, berlina alto di<br />

gamma di Lexus, è una vettura di<br />

rappresentanza lunga 4,85 metri<br />

con 5 posti comodi ed una motorizzazione<br />

ibrida identica a quella<br />

del Suv RX 450h (ma con più<br />

cavalli complessivi) con prestazioni<br />

di tutto rilievo (250 km/h di<br />

velocità massima, 5,9” da 0 a 100)<br />

e con consumi da vettura del segmento<br />

C (13 km con un litro di benzina<br />

e 180 gr/km di CO 2 ). E per la<br />

Il Lexus RX 450h è un Suv che ospita un motore a benzina nel cofano anteriore e due piccoli motori elettrici sulle ruote posteriori<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

27


Ecologia<br />

LS 600h, ammiraglia che non sfigura<br />

nel confronto con Rolls Royce<br />

e Bentley, siamo a livello di 10<br />

km/litro pur a fronte di dimensioni,<br />

peso e prestazioni al top.<br />

La sorpresa più piacevole, in tema<br />

di consumi ma anche di prestazioni<br />

e di costi, si riscontra quando si<br />

scende di livello fino a modelli del<br />

segmento C con la Toyota Prius<br />

che, approdata nel 2009 alla terza<br />

serie, si propone come campionessa<br />

mondiale di vendite con più<br />

di un milione di ibride commercializzate<br />

in meno di 10 anni, a conferma<br />

della affidabilità di questo<br />

sistema.<br />

Emissioni abbattute<br />

La nuova Prius si presenta con le<br />

carte in regola per fare concorrenza,<br />

in tema di comodità, spazio e<br />

capacità di trasporto alle più<br />

agguerrite concorrenti del segmento<br />

C: lunga 4,46 metri, larga<br />

1,75, ha un bagagliaio da 445 litri<br />

con 5 passeggeri a bordo, una<br />

potenza di 136 cv ed una velocità<br />

massima di 180 km/h. Le sue carte<br />

vincenti sono i consumi (più di 26<br />

La Honda Insight è dotata di un sistema “Mild Hybrid” che si basa su di un motore elettrico montato sul volano di quello a benzina<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

28<br />

km con un litro di benzina nei percorsi<br />

misti, a cavallo dei 25 in<br />

città), straordinariamente contenuti,<br />

e le emissioni di CO 2 (appena<br />

89 gr/km). Grazie a queste caratteristiche<br />

ha ottenuto, al di là dei<br />

consistenti incentivi statali,<br />

“premi” sotto forma di ulteriori<br />

incentivi dalla Regione Lombardia<br />

o come nel caso della città di<br />

Bologna, la possibilità di entrare<br />

nel centro storico (controllato<br />

dalle telecamere di Sirio) e di parcheggiare<br />

gratuitamente nelle strisce<br />

blu (che invece costano per<br />

l’automobilista tradizionale da un<br />

euro a due ogni ora di sosta).<br />

Un discorso analogo può essere<br />

fatto per le due “ibride” di Casa<br />

Honda: la Civic Hybrid e soprattutto<br />

la recentissima Insight che si è<br />

presentata sul mercato con un<br />

prezzo estremamente concorrenziale.<br />

Quest’ultima, molto simile<br />

alla Prius per dimensioni (è lunga<br />

4,40 metri, larga 1,70 e con un<br />

bagagliaio di 408 litri) e linea, è<br />

meno potente (98 cv) ma più veloce<br />

(182 km/h), con costi di gestione<br />

ancor più contenuti per via<br />

della cilindrata minore (1.339 cc).<br />

Come la sorella maggiore Civic<br />

Hybrid, la Insight non è una fullhybrid,<br />

nel senso che non è in<br />

grado di muoversi solo con la trazione<br />

elettrica, ma egualmente si<br />

presenta con emissioni di CO 2<br />

bassissime (101 gr/km) e con consumi<br />

più che accettabili (22,7 km<br />

di percorrenza nel ciclo misto con<br />

un litro di benzina). Dalla sua la<br />

Insight ha il vantaggio di un prezzo<br />

a cavallo dei 15 mila euro, grazie<br />

appunto agli interventi governativi<br />

su rottamazione e basse<br />

emissioni di CO 2 .<br />

Le Case europee stanno arrivando<br />

all’ibrido anche se con un leggero<br />

ritardo, ma appare chiaro che il<br />

decennio che dovrebbe separarci<br />

dalla trazione elettrica pura verrà<br />

colmato dalle proposte sempre<br />

più numerose di vetture ibride che<br />

non costringono a sacrifici in tema<br />

di dimensioni e di lunghe percorrenze,<br />

pur garantendo emissioni<br />

modeste ed un sostanziale rispetto<br />

della qualità dell’aria nelle città.<br />

Roberto Mazzanti


Tecnologia<br />

Gomme e soluzioni<br />

per affrontare l’inverno<br />

Molte sono le innovazioni che consentono mobilità, comfort e sicurezza anche nella brutta stagione.<br />

Dalle gomme invernali alle catene, ai “ragni”, alle gomme termiche e ai “calzini”.<br />

In questo servizio tracciamo un piccolo itinerario, dedicato a fleet manager e driver aziendali,<br />

fra i dispositivi che facilitano la guida in condizioni climatiche avverse<br />

La stagione invernale è sempre<br />

fonte di preoccupazioni per gli<br />

automobilisti: strade bagnate,<br />

innevate o ghiacciate sono un limite,<br />

spesso imprevedibile, alla mobilità. I<br />

più classici prodotti automobilistici<br />

per questa stagione sono i pneumatici<br />

“invernali”. Abbiamo volutamente<br />

evitato la definizione “da neve” perché<br />

le caratteristiche dei prodotti dell’ultima<br />

generazione sono tali da consentirne<br />

l’impiego per tutto l’inverno.<br />

Grip, questo sconosciuto<br />

Le Case costruttrici consigliano, specialmente<br />

nelle regioni settentrionali<br />

e nelle aree montane del Paese, di<br />

montare queste gomme verso inizio<br />

novembre e toglierle a primavera, o<br />

addirittura di organizzarsi con due<br />

set, uno con gomme “estive” sulle<br />

ruote in lega, ed uno “invernale” su<br />

ruote in acciaio, evitando così corro-<br />

Le gomme invernali sono disponibili anche per le “supercar”<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

30<br />

sioni sui cerchi più delicati. È ormai<br />

molto difficile distinguere il tipo di<br />

coperture dell’auto che si sta guidando;<br />

i battistrada hanno infatti eliminato<br />

i profondi intagli laterali ed i disegni<br />

a blocchi che generavano rumorosità<br />

e vibrazioni. Al loro posto ci sono scolpiture<br />

molto simili a quelle “estive”,<br />

spesso direzionali o asimmetriche,<br />

che espellono meglio neve e fanghiglia.<br />

La trazione sulla neve è garantita<br />

da una lamellatura molto estesa, che<br />

rende i blocchetti più flessibili a<br />

garanzia del grip. In aiuto intervengono<br />

pure le mescole “termiche” che<br />

non si induriscono come le progenitrici,<br />

ma si attivano a temperature attorno<br />

ai 7°/8° C mantenendo inalterate<br />

le loro proprietà anche sotto lo zero. I<br />

prodotti sono poi differenziati con<br />

codici di velocità differenti, per renderli<br />

adatti a vetture di ogni potenza,<br />

con qualificazioni T, H e V. La doman-<br />

da di pneumatici invernali è molto<br />

forte, specialmente nelle nazioni centro-europee,<br />

e spinge i costruttori a<br />

proporre modelli costantemente<br />

aggiornati. La sfida non è limitata alle<br />

sole marche di prima fascia; anche<br />

nomi poco conosciuti fanno parte<br />

dell’offerta dei gommisti, spesso con<br />

prezzi vantaggiosi.<br />

Catene<br />

Un’opinione da sfatare, comune fra i<br />

possessori di vetture a trazione integrale<br />

o di Suv, è che bastino le 4<br />

ruote motrici per dare mobilità sulla<br />

neve. Purtroppo per i budget dei loro<br />

possessori anche queste vetture<br />

richiedono gomme specifiche, particolarmente<br />

per le situazioni di frenata.<br />

Se un set di coperture invernali<br />

sembrasse troppo caro, l’alternativa<br />

è rappresentata dalle catene. La<br />

ricerca del minor prezzo può portare<br />

all’acquisto di prodotti di qualità scadente,<br />

realizzati con acciai non legati<br />

(il migliore è quello al nichel-cromo)<br />

che si usurano con facilità e le cui<br />

maglie si strappano facilmente sotto<br />

sforzo. Una garanzia viene dalla marcatura,<br />

con il numero di omologazione<br />

ed il marchio dell’ente certificatore,<br />

resa obbligatoria dal 2002 dal<br />

Ministero dei Trasporti. La forma raccomandata<br />

è quella a rombi, possibilmente<br />

asimmetrici, per coprire la<br />

massima parte dell’area di contatto.<br />

La sezione delle maglie ha la sua<br />

importanza, visto che più angoli ci<br />

sono, più è facile la presa sul ghiaccio.<br />

Dunque le maglie a D sono da<br />

preferirsi a quelle rotonde.


Consigli di guida su neve e ghiaccio<br />

Sulle strade invernali la guida richiede una maggior attenzione. In caso di strade bagnate, gomme invernali e gomme<br />

normali si comportano in modo sostanzialmente simile. Diverso è il discorso sulle strade innevate. In questo caso,<br />

ferma restando la necessità di pneumatici specifici, la guida richiede un approccio molto più rilassato. Molte vetture<br />

hanno ormai dei programmi che ne modificano il comportamento in base alle condizioni climatiche.<br />

Scegliendo quello “winter” il motore eroga la coppia con maggior dolcezza; nel cambio delle marce la frizione attacca<br />

più lentamente per evitare spunti bruschi; il cambio automatico - se c’è - scala ad un numero minore di giri. Il comportamento<br />

di chi è al volante dovrebbe copiare quello dell’elettronica: massima dolcezza nelle manovre, nelle partenze<br />

e soprattutto nelle frenate. Se poi c’è di mezzo il ghiaccio, il comportamento deve essere ancor più accorto. Le<br />

coperture chiodate vengono usate ormai solo da chi vive regolarmente in montagna, possono essere impiegate solo<br />

per alcuni mesi all’anno. I progressi nelle mescole fanno però sì che le gomme “termiche” abbiano una risposta accettabile<br />

anche su fondi ghiacciati. Ad ogni modo questi percorsi impongono all’automobilista sempre la massima<br />

cautela, per evitare situazioni di pericolo.<br />

C’è poi il lato comfort: da alcuni anni<br />

la maggior parte delle catene sono a<br />

montaggio facilitato, tramite un anellone<br />

che si chiude nella parte posteriore<br />

e non richiede di spostare il veicolo.<br />

La ricerca dei produttori verso<br />

qualcosa di più ha portato all’arrivo<br />

delle catene che di facilitato hanno<br />

anche lo smontaggio. Gli automobilisti<br />

che hanno optato per gommature<br />

super-larghe devono prestare attenzione<br />

a che le maglie non vadano ad<br />

interferire con la carrozzeria o con le<br />

sospensioni. Così il diametro degli<br />

anelli è passato dagli originari 12 mm<br />

ai 9 delle catene “slim”.<br />

I “ragni”<br />

Nella ricerca della massima sottigliezza<br />

non va dimenticato che essa può<br />

andare a scapito della resistenza.<br />

Talvolta, pur ricorrendo agli ingombri<br />

minimi, il problema non ha soluzioni.<br />

Si può allora ricorrere ai “ragni”, quei<br />

Una soluzione per la neve è il “calzino”<br />

dispositivi a bracci metallici ad X, fissati<br />

al mozzo, che portano sul battistrada<br />

dei segmenti di catena; questi<br />

salgono automaticamente sulla ruota<br />

facendo avanzare la vettura. Facili da<br />

montare, occupano poco spazio e<br />

sono decentemente performanti.<br />

Unico neo: costano dalle due alle tre<br />

volte un set di catene classiche. Ed<br />

infine l’ultima innovazione per garantire<br />

la mobilità sulla neve: il calzino.<br />

Noto in commercio come “autosock”,<br />

il prodotto copre interamente<br />

la ruota ed è realizzato in tessuto sintetico<br />

a grande coefficiente d’attrito. Il<br />

suo maggior vantaggio è la semplicità<br />

di montaggio, proprio come infilare<br />

una calza. Poi è possibile procedere<br />

alla stessa velocità che si può tenere<br />

con le catene (50 km/ora) ma con un<br />

comfort decisamente più elevato e<br />

senza vibrazioni.<br />

Pietro Paolo Marziali<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

31


Piacere di guida<br />

Conquistati dal fascino<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

32<br />

del cambio automatico<br />

Gli automobilisti italiani si stanno convertendo a questo tipo di trasmissione visti i vantaggi che<br />

offre in termini di fluidità della marcia e quindi di riduzione dello stress di guida nel traffico urbano.<br />

Dai classici con convertitore di coppia (che arrivano ad 8 marce) a quelli velocissimi<br />

con doppia frizione. Le qualità dei robotizzati e di quelli a trasmissione continuamente variabile<br />

La leva del cambio robotizzato Dualogic della nuova Fiat 500<br />

Èsorprendente la metamorfosi<br />

degli automobilisti italiani nei<br />

confronti del cambio automatico:<br />

da ultimi della classe in ambito<br />

europeo abbiamo scalato le classifiche<br />

passando da 85 mila vetture<br />

“automatiche” immatricolate nel<br />

2001 (3,55% sul totale venduto di<br />

quell’anno) alle quasi 223 mila del<br />

2008 (10,31%), ultimo dato ufficiale<br />

fornito dall’Unrae. Siamo ancora<br />

distanti dalla diffusione delle “automatiche”<br />

che si registra in alcuni<br />

paesi del mondo quali Giappone e<br />

Stati Uniti (a livello del 90%), ma va<br />

sottolineato che nel Vecchio<br />

Continente solo Svizzera (27%),<br />

Germania e Svezia (20%), Gran<br />

Bretagna e Olanda (14%) ci precedono,<br />

mentre abbiamo distanziato<br />

nettamente Francia (6%), Spagna<br />

(4%) e Grecia (2%).<br />

Le ragioni del netto miglioramento<br />

dell’indice di gradimento degli italiani<br />

nei confronti del cambio automatico<br />

sono sostanzialmente due:<br />

lo straordinario aumento dell’offerta<br />

di modelli “automatici” da parte<br />

delle Case (dagli appena 50 del<br />

1970 ai 494 del 2008); il salto di<br />

qualità, dal punto di vista tecnologico,<br />

che sta caratterizzando questi<br />

moderni cambi in grado di sfatare<br />

antichi luoghi comuni su maggiori<br />

consumi e minore affidabilità. Senza<br />

dimenticare il fascino che regala<br />

una guida senza stress. Ma vediamo<br />

insieme le peculiarità di questi<br />

moderni cambi automatici.<br />

Idraulico con convertitore<br />

È il sistema più diffuso ed anche il<br />

più blasonato per la morbidezza e la<br />

fluidità di marcia che è in grado di<br />

garantire. Dispone di rotismi epicicloidali<br />

e di frizioni multidisco a<br />

bagno d’olio: ideale per motori<br />

potenti perché è capace di sopportare<br />

le coppie poderose (fino a 850<br />

Nm) che i moderni motori sono<br />

capaci di sviluppare. Alle eccellenti<br />

doti di comfort unisce oggi una sorprendente<br />

parsimonia nei consumi<br />

soprattutto nei percorsi extraurbani.<br />

Grazie all’adozione di un numero<br />

elevato di marce (fino ad 8) l’auto<br />

che lo adotta consuma come una<br />

vettura di pari cilindrata con cambio<br />

manuale, mentre nei percorsi cittadini<br />

si può arrivare ad un 20% in più.<br />

A doppia frizione<br />

È certamente il più veloce del gruppo:<br />

costituito da due semicambi<br />

accoppiati attraverso una frizione<br />

doppia. Così accade che mentre si<br />

marcia con un determinato rapporto,<br />

è già pronto il successivo: per<br />

passare da uno all’altro è sufficiente<br />

che venga disinnestata la prima frizione<br />

ed innestata la seconda. In<br />

questo modo i tempi di cambiata si<br />

riducono ai minimi termini e diventano<br />

impercettibili.<br />

Rispetto ai robotizzati (il cui funzionamento<br />

vedremo in seguito)<br />

garantiscono una marcia più fluida,<br />

mentre nei confronti di quelli tradizionali<br />

con convertitore di coppia<br />

denunciano un minor consumo di<br />

carburante in città. Preferiti quelli<br />

con le frizioni a secco (rispetto alla<br />

variante con frizioni a bagno d’olio)<br />

che però non sono in grado di trasmettere<br />

coppie elevate.


Robotizzato<br />

Attualmente rappresenta il sistema<br />

preferito dai costruttori perché<br />

costa poco e fa consumare meno di<br />

qualsiasi altro tipo di automatico. In<br />

pratica si tratta di un cambio<br />

manuale automatizzato con l’intervento<br />

di attuatori elettrici o idraulici.<br />

Assicura un collegamento rigido,<br />

senza slittamenti o dispersioni di<br />

potenza, tra motore e ruote. Inoltre<br />

fa funzionare il motore ai regimi di<br />

maggior rendimento risparmiando<br />

sul carburante e riducendo le emissioni<br />

inquinanti. In alcuni modelli è<br />

disponibile con leve o palette al<br />

volante per la cambiata manuale<br />

(pur sempre in assenza del pedale<br />

della frizione), ma in questo caso i<br />

consumi si alzano. Ai vantaggi di<br />

economicità di produzione e di<br />

riduzione dei consumi fa riscontro<br />

però una scarsa fluidità di guida in<br />

città per via del passaggio non proprio<br />

velocissimo da un rapporto<br />

all’altro. I più penalizzati sono i<br />

robotizzati applicati a piccoli motori<br />

turbo che spingono auto pesanti.<br />

A variazione continua (CVT)<br />

È considerato il più antico perché<br />

c’è chi lo fa risalire a disegni di<br />

Leonardo da Vinci di 500 anni fa.<br />

CVT è l’acronimo di Continuously<br />

Variable Transmission, cioè<br />

Trasmissione Continuamente<br />

Variabile. È costituito da una cinghia<br />

e da una coppia di pulegge, una di<br />

ingresso del moto e l’altra di uscita:<br />

rispetto ad un cambio automatico<br />

classico con convertitore di coppia e<br />

rotismi epicicloidali è più semplice e<br />

meno costoso da fabbricare. Offre<br />

un numero praticamente infinito di<br />

rapporti intermedi e quindi in assenza<br />

di cambi di marcia regala una<br />

guida confortevole e senza scosse.<br />

Lo spaccato del convertitore di coppia di un cambio automatico tradizionale<br />

Lo schema del cambio DSG a doppia frizione di concezione Volkswagen<br />

Consentendo al motore di funzionare<br />

a regimi ottimali, fa sì che anche i<br />

consumi siano ridotti.<br />

Le uniche controindicazioni erano<br />

rappresentate agli inizi dalla relativa<br />

fragilità della cinghia in gomma (ma<br />

ora con le moderne cinghie metalliche<br />

non si rischiano più rotture o<br />

limitazioni nella potenza da trasmettere<br />

alle ruote) e dalla poco<br />

gradevole rumorosità del motore<br />

che rimane a lungo su elevati regimi<br />

quando si accelera a fondo.<br />

L’impressione è quella di uno slittamento<br />

nella trasmissione.<br />

Tutti e quattro i sistemi di cambio<br />

automatico oggi in produzione<br />

offrono vantaggi (molti: fluidità di<br />

marcia, meno stress nel traffico<br />

urbano, riduzione dei consumi) e<br />

svantaggi (pochi: rischi di rottura e<br />

costi elevati di riparazione). Sono i<br />

tecnici che individuano quello che<br />

meglio si adatta alle caratteristiche<br />

del modello e del motore che deve<br />

ospitarlo. Di certo è che l’avanzata<br />

degli automatici appare inarrestabile<br />

anche tra gli automobilisti italiani<br />

considerati degli inguaribili “smanettatori”.<br />

Roberto Mazzanti<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

33


Sicurezza Focus<br />

Una scatola nera<br />

anche per le automobili<br />

L’adozione della scatola nera anche sulle automobili offrirebbe molteplici vantaggi,<br />

in particolar modo per la sicurezza della circolazione. Non solo: anche la spesa per il carburante<br />

ed il livello di emissioni di sostanze nocive nell’atmosfera potrebbero trarne giovamento.<br />

E per le flotte i vantaggi sarebbero anche maggiori<br />

In principio sono stati gli aerei. Poi<br />

a dotarsi di una scatola nera sono<br />

state anche navi e camion. Il prossimo<br />

mezzo di trasporto che si gioverà<br />

dell’uso di una scatola nera sarà<br />

l’automobile. Se ne parla, e molto, da<br />

qualche anno e la questione è stata<br />

affrontata anche a livello istituzionale.<br />

Infatti, in occasione della 65esima<br />

“Conferenza del traffico e della circolazione”,<br />

organizzata dall’Aci, il vice<br />

ministro delle infrastrutture e dei trasporti<br />

Roberto Castelli ha dichiarato<br />

che “l’applicazione delle tecnologie<br />

più avanzate per la sicurezza dei veicoli<br />

è di fondamentale importanza<br />

per ridurre l’incidentalità stradale.<br />

L’adozione della cosiddetta scatola<br />

nera, ad esempio, potrebbe avere un<br />

duplice effetto positivo: il primo connesso<br />

alla puntuale ricostruzione<br />

della dinamica di un incidente, il<br />

secondo legato all’effetto dissuasivo<br />

Dall’aereo la scatola nera atterrerà nelle auto<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

36<br />

sui conducenti verso i comportamenti<br />

scorretti e pericolosi”.<br />

Funzionalità<br />

Proprio le parole del vice ministro<br />

Castelli possono guidarci alla scoperta<br />

delle molte funzionalità delle scatole<br />

nere e di come esse possano<br />

essere utili per aumentare la sicurezza<br />

delle nostre strade. La finalità<br />

prima dell’utilizzo di una scatola nera<br />

è quella di stabilire, attimo per attimo,<br />

ciò che accade in vettura ed alla<br />

vettura e, naturalmente, la possibilità<br />

di memorizzare ed utilizzare così<br />

anche in un secondo momento i dati<br />

registrati. La registrazione riguarda i<br />

parametri di funzionamento della<br />

vettura (velocità, km percorsi, ecc.) e<br />

la sua posizione. Oltre a questo, poi,<br />

la scatola nera include una funzione<br />

grazie alla quale in caso di incidente i<br />

soccorritori vengono avvisati auto-<br />

maticamente, velocizzandone così<br />

l’arrivo sul luogo del sinistro.<br />

In dotazione possono poi esservi<br />

anche piccole telecamere montate<br />

sull’auto; grazie alle immagini riprese<br />

e registrate dalla scatola nera si<br />

potrebbero stabilire con maggiore<br />

certezza le responsabilità di un incidente<br />

stradale. Questo, come sottolineato<br />

dal vice ministro Castelli,<br />

potrebbe essere un importante elemento<br />

di dissuasione al compimento<br />

di infrazioni, visto che il comportamento<br />

del guidatore è registrato su<br />

un supporto esterno non modificabile<br />

in nessun modo.<br />

Per la sicurezza<br />

Oggi, poi, due aspetti molto sentiti<br />

del problema della sicurezza sulla<br />

strada riguardano le condizioni di chi<br />

si mette alla guida e le caratteristiche<br />

delle auto guidate (a volte troppo


veloci per conducenti ancora inesperti).<br />

Nell’ambito dell’utilizzo di una<br />

scatola nera, per ovviare alle problematiche<br />

di cui si diceva, potrebbero<br />

essere inclusi dispositivi di monitoraggio<br />

delle condizioni del conducente<br />

(ad esempio monitorando la frequenza<br />

del battito delle ciglia –<br />

segnale di stanchezza – o misurando<br />

il tasso alcolico ed impedendo l’accensione<br />

del veicolo nel caso in cui<br />

risulti incompatibile con la guida), o<br />

anche dispositivi che limitino la velocità<br />

massima raggiungibile dal veicolo<br />

dopo aver appurato che chi si<br />

accinge a guidarlo è un neo patentato<br />

o ha un’esperienza di guida ancora<br />

limitata.<br />

Anche in caso di furto<br />

Oltre alle funzioni relative alla ricostruzione<br />

della dinamica di un incidente<br />

o all’avvio tempestivo dei soccorsi,<br />

la scatola nera potrebbe avere<br />

anche un collegamento satellitare e<br />

servire quindi anche nel caso in cui<br />

l’auto venisse rubata. Infatti questo<br />

dispositivo, installato in auto in una<br />

posizione non visibile al ladro, continuerebbe<br />

a comunicare la posizione<br />

della vettura anche dopo il furto, rendendone<br />

più semplice il rinvenimento,<br />

anche nel caso in cui la vettura<br />

fosse abbandonata. Il continuo monitoraggio<br />

delle strade abitualmente<br />

percorse da una vettura e del comportamento<br />

di guida del conducente<br />

potrebbe inoltre influire anche sulle<br />

tariffe applicate per l’assicurazione, e<br />

quindi favorire l’adozione di polizze<br />

calibrate “su misura”. Potrebbe sembrare<br />

una prospettiva lontana, ma già<br />

oggi alcune compagnie assicurative<br />

forniscono simili servizi.<br />

Vantaggi per le flotte<br />

Anche le aziende che dispongono di<br />

una flotta di veicoli potrebbero trarre<br />

grandi vantaggi dall’utilizzo della scatola<br />

nera. Scegliendo di utilizzare le<br />

scatole nere, infatti, ai vantaggi direttamente<br />

conseguenti alle funzionalità<br />

tradizionali del dispositivo si<br />

potrebbero aggiungere anche quelli<br />

derivanti da una serie di altri servizi<br />

relativi alla gestione di una flotta che<br />

incidono sulla riduzione delle inefficienze<br />

e quindi sui costi d’impresa.<br />

Stiamo parlando, ad esempio, della<br />

possibilità di rintracciare sempre la<br />

posizione delle auto e quindi di ricostruire<br />

l’uso che il conducente ne fa.<br />

Una volta tracciati i percorsi più frequenti<br />

sarebbe poi possibile compiere<br />

una sorta di ottimizzazione dei tragitti,<br />

che potrebbe produrre un<br />

risparmio sia in termini di carburante<br />

consumato sia di CO 2 emessa. Da<br />

valutare poi anche i benefici sui costi<br />

assicurativi nel caso in cui, come già<br />

succede, adottando una scatola nera<br />

le tariffe applicate siano più basse.<br />

Quindi, grazie all’uso della scatola<br />

nera, i fleet manager vedrebbero facilitato<br />

lo svolgimento dei loro compiti,<br />

ed anche i programmi per la riduzione<br />

dei consumi e delle emissioni di<br />

sostanze nocive potrebbero essere<br />

impostati con maggiore efficacia.<br />

Luigi Gemma<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

37


Novità<br />

NISSAN PIXO,<br />

PICCOLA ED ECOLOGICA<br />

Ecologia Sicurezza<br />

Comfort bbbb<br />

Capacità di carico WWWW<br />

Fiat ha deciso di migliorare quello che<br />

era già buono. Ed ecco la Punto Evo, che,<br />

oltre alle evoluzioni dal punto di vista<br />

meccanico, sorprende anche per le<br />

modifiche azzeccate che sono state<br />

apportate a livello di linea, soprattutto<br />

nel frontale, con l’aggiunta di un’inedita<br />

calandra. Senza dimenticare l’alta qualità<br />

dei materiali, come dimostrano l’abitacolo<br />

e la plancia completamente rivista,<br />

e la possibilità di montare (a 379<br />

euro in più) un navigatore Tom Tom, e di<br />

gestirlo direttamente tramite dei tasti<br />

sul volante. Per quanto riguarda i motori,<br />

la novità più importante è l’adozione<br />

del nuovo 1.4 Multiair a benzina, sia<br />

aspirato (105 cv) sia turbo (1<strong>35</strong> cv). Il 1.3<br />

diesel multijet aumenta la potenza da<br />

90 a 95 cv. Al top c’è un turbodiesel di<br />

1.6 litri da 120 cv. Disponibile la versione<br />

bifuel benzina+Gpl, con il 1.4 da 77 cv.<br />

FORD C-MAX E GRAND C-MAX,<br />

MIGLIORIE IN VISTA<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

38<br />

di Lodovico Basalù<br />

Ecologia Sicurezza<br />

Comfort bbbb<br />

Capacità di carico WWWWW<br />

La Nissan punta molto sulla Pixo, 5<br />

porte e 3,57 metri di lunghezza, con un<br />

motore 3 cilindri di 1.000 cc e 68 cv,<br />

caratterizzato da consumi modesti -<br />

come testimoniato dai soli 4,4 litri<br />

necessari a percorrere 100 chilometri -<br />

oltre che dalle minime emissioni inquinanti<br />

(103 gr/km di CO 2 ), con omologazione<br />

Euro 5. Il cambio è manuale,<br />

ma è disponibile anche un automatico<br />

a 4 rapporti. Importante la possibilità<br />

della doppia alimentazione, “benzina-<br />

Gpl”, con impianto montato all'origine.<br />

Il listino base è inferiore agli 8.000<br />

euro e punta tutto sulla carta della<br />

semplicità, dalla linea pulita agli allestimenti<br />

sobri, che possono essere<br />

arricchiti con tutto quello che serve.<br />

Gli spazi interni sono sufficienti ad<br />

alloggiare comodamente quattro adulti<br />

e i loro bagagli.<br />

FIAT PUNTO EVO,<br />

CAPACE DI RINNOVARSI<br />

Ecologia Sicurezza<br />

Comfort bbbb<br />

Capacità di carico WWWW<br />

Occorrerà aspettare il mese di giugno<br />

prima di vedere le innovazioni della Ford<br />

in merito a C-Max e Grand C-Max. Nel<br />

primo caso il muso presenta una grande<br />

bocca trapezoidale, che rispecchia gli<br />

ultimi canoni stilistici della Casa. Il portellone<br />

e il lunotto si ispirano a quello<br />

della Kuga. Questo per la 5 posti. La<br />

Grand C-Max contempla invece 7 posti,<br />

con i due sedili che scompaiono sotto al<br />

pianale, ma possono essere smontati e<br />

tenuti in garage. Le porte posteriori sono<br />

scorrevoli. I motori restano quelli della<br />

gamma attuale, ai quali si aggiunge un<br />

nuovo 1.6 turbo a benzina a iniezione<br />

diretta, che eroga 190 cv. Questo a dimostrazione,<br />

semmai ce ne fosse ancora<br />

bisogno, di come i costruttori tendano a<br />

mantenere limitate le cilindrate, con l’adozione,<br />

in compenso, della sovralimentazione.<br />

E, spesso, dell’iniezione diretta.


Una volta uscita sul mercato la sesta<br />

serie della classica Golf, era lecito<br />

attendersi una decisa evoluzione della<br />

Variant, ovvero della station wagon,<br />

ora con il frontale opportunamente<br />

rivisto secondo i nuovi canoni stilistici.<br />

Nell’abitacolo fa la sua comparsa una<br />

nuova plancia. Resta notevole lo spazio<br />

a bordo, come testimonia la capacità<br />

del bagagliaio, che varia da 505 a<br />

1.495 litri. Tra i motori spicca anche un<br />

nuovo 1.2 TSI a benzina da 105 cv e il<br />

noto 1.4 TSI da 122 cv. I turbodiesel<br />

sono tutti con filtro antiparticolato ed<br />

Euro 5. Si va dal 1.6 TDI da 105 al 2.0<br />

TDI da 140 cv. Tra gli optional, il cambio<br />

a doppia frizione, denominato DSG, e il<br />

navigatore satellitare, con lo schermo<br />

a sfioramento, a partire da 778 euro.<br />

La Golf Variant ha un prezzo base inferiore<br />

ai 19.000 euro.<br />

SKODA SUPERB WAGON,<br />

TANTA QUALITÀ A BUON MERCATO<br />

Ecologia Sicurezza<br />

Comfort bbbbb Capacità di carico WWWWW<br />

La svolta evolutiva si avrà quando la<br />

Prius sarà disponibile anche in versione<br />

Plug-in, ovvero con batterie al litio.<br />

Intanto la notissima ibrida ha aggiornato<br />

i propri contenuti. Il tutto si può riassumere<br />

nella sigla HSD (Hybrid Sinergy<br />

Drive), un sistema di trazione ibrida ulteriormente<br />

messo a punto. La Prius basa<br />

sempre il suo funzionamento sul motore<br />

elettrico che, insieme a quello a benzina<br />

di 1.8 litri, fornisce una potenza complessiva<br />

di 136 cv, con un consumo<br />

medio di 25,6 km/l. Il motore elettrico<br />

può funzionare da solo ed è utilizzabile a<br />

bassa velocità nei percorsi cittadini. Le<br />

emissioni di CO 2 sono ulteriormente<br />

calate e ora sono pari a 89 gr/km. In<br />

quanto alla trasmissione, la Prius ha una<br />

sorta di cambio automatico continuo,<br />

chiamato E-CVT. La velocità è di 180<br />

km/h, il prezzo di 32.800 euro.<br />

VOLKSWAGEN GOLF VARIANT,<br />

L’AGGIORNAMENTO È D’OBBLIGO<br />

Ecologia Sicurezza<br />

Comfort bbbbb Capacità di carico WWWWW<br />

Per chi ha fame di spazio ma non vuole<br />

spendere un’esagerazione, ecco la<br />

Superb Wagon, in vendita da febbraio a<br />

partire da circa 24.000 euro. Lunga 4,84<br />

metri, si è aggiornata e non poco.<br />

Aumentata ancora la capacità del bagagliaio,<br />

che ora è di 633 litri, che diventano<br />

1.865 ribaltando il divano posteriore.<br />

Confortevole e ben curato l’abitacolo,<br />

con inserti in radica che contraddistinguono<br />

la versione Elegance. Tra gli<br />

optional più utili le reti e le barre in alluminio<br />

nel baule per trattenere i carichi<br />

pesanti, oltre alla trazione 4x4 e al cambio<br />

DSG a doppia frizione. Tra le altre<br />

dotazioni il portellone a comando elettrico<br />

e un navigatore satellitare con<br />

schermo a sfioramento. I motori restano<br />

quelli della berlina. Per i benzina si<br />

parte da un 1.4 TSI da 125 cv. Al top del<br />

turbodiesel un 2.0 TDI da 170 cv.<br />

TOYOTA PRIUS PLUG-IN,<br />

SI PERFEZIONA SEMPRE<br />

Ecologia Sicurezza<br />

Comfort bbbb<br />

Capacità di carico WWWWW<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

39


Novità<br />

AUDI A5 SPORTBACK,<br />

IL FUTURO È TRA NOI<br />

Ecologia Sicurezza<br />

Comfort bbbb<br />

Capacità di carico WWWW<br />

La scuola è ben nota. Come il Dna della<br />

Casa svedese. L’ultimo esempio arriva<br />

dalla nuova 9-5, ammiraglia che arriverà<br />

in Italia a giugno. Il design è particolare,<br />

con una linea di cintura alta e finestrini<br />

piccoli. Slanciato il frontale, “a freccia”,<br />

con mascherina trapezoidale. La meccanica<br />

riprende quella della Opel Insignia.<br />

Per ora c’è un solo propulsore a gasolio,<br />

un 2.0 litri da 160 cv, con trazione anteriore.<br />

Che può diventare 4x4 con i motori<br />

a benzina. Interessante il 2.0 litri<br />

sovralimentato da 220 cv. Per arrivare<br />

ad un 2.8 litri a 6 cilindri da 300 cv.<br />

All’interno solita atmosfera Saab, con<br />

chiari influssi di scuola aeronautica. Tra<br />

gli optional, un sistema che proietta i<br />

dati del computer sul parabrezza e il<br />

regolatore di velocità, con radar di<br />

distanza dal veicolo che precede. Prezzi<br />

da circa <strong>35</strong>.000 euro.<br />

BMW SERIE 5 GT,<br />

SPORTIVA E CONFORTEVOLE<br />

Ecologia Sicurezza<br />

Comfort bbbbb Capacità di carico WWWWW<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

40<br />

La nuova opera di casa Audi lascerà il<br />

segno. Senza nulla togliere alla quotata<br />

concorrenza, A5 Sportback è in grado di<br />

unire la sportività di una coupé con la<br />

funzionalità di una station wagon. I<br />

motori, tutti Euro 5, sono in grado di<br />

soddisfare ogni esigenza, per una vettura<br />

che ospita comodamente quattro<br />

persone, con una capacità di carico di<br />

480 litri. Le unità più richieste sono a<br />

gasolio. Interessante il 2.0 TDI, con 170<br />

cv e <strong>35</strong>0 Nm di coppia motrice, consumi<br />

di 5,2 l/100 km ed emissioni di 137<br />

gr/km di CO 2 . La velocità massima è di<br />

228 km/h. Solo 8,7” per passare da 0 a<br />

100 km/h. Trazione anteriore, ma anche<br />

l’immancabile “Quattro”. Tra i propulsori<br />

anche un V6 2.7 TDI da 190 cv e il 3.0<br />

TDI da 240 cv. A benzina si parte dal 2.0<br />

TFSI da 180 cv per arrivare al 3.2 FSI da<br />

265 cv. Prezzi da circa 37.000 euro.<br />

SAAB 9-5,<br />

SENSAZIONI RASSICURANTI<br />

Ecologia Sicurezza<br />

Comfort bbbbb Capacità di carico WWWWW<br />

Ecco un’altra vettura che coniuga lo spazio<br />

di una berlina e la versatilità di una<br />

station wagon, con una linea sportiva, ed<br />

in più offre contenuti tecnologici di rilievo.<br />

Dalle quattro ruote sterzanti (a 1.770<br />

euro in più) a un cambio automatico a 8<br />

rapporti, finora appannaggio della 760i. I<br />

propulsori sono adeguati alla stazza della<br />

GT. Due sono a benzina, un 3.0 V6 biturbo<br />

da 306 cv e un V8 TwinPower turbo da<br />

407 cv. E uno è a gasolio. Parliamo del 6<br />

cilindri di 3.0 litri da 245 cv. La velocità,<br />

nel caso delle motorizzazioni più potenti,<br />

è autolimitata a 250 km/h. Tra gli optional<br />

due poltroncine posteriori da “first<br />

class”, a 1.970 euro. La capacità di carico<br />

varia da 440 a 1.770 litri. Il portellone<br />

posteriore bipartito garantisce una grande<br />

versatilità e comfort nel caricamento<br />

del bagagliaio. Funzionale il portellone.<br />

Prezzo da 58.500 euro.


Non è tanto il lieve ma riuscito restyling a<br />

colpire nella già bella Mazda CX-7, quanto<br />

l’adozione del nuovo 4 cilindri turbodiesel<br />

di 2.2 litri da 173 cv. Finora, questa<br />

riuscita crossover, poteva infatti contare<br />

su un propulsore a benzina, 2.3 litri turbo<br />

da 260 cv, prestazionale ma più assetato.<br />

Il propulsore a gasolio è certo più parsimonioso,<br />

pur con una coppia motrice<br />

di 400 Nm a 2.000 giri/min e una velocità<br />

massima di 200 km/h. Con un’accelerazione<br />

da 0 a 100 km/h che avviene in<br />

11”3. La percorrenza media parla di 13,3<br />

km/litro che, visto peso e dimensioni, è<br />

un dato di tutto rispetto. L’omologazione<br />

è Euro 5, con emissioni di CO 2 di 199<br />

gr/km. Il cambio è un manuale a 6 rapporti,<br />

la trazione è integrale. Due gli allestimenti:<br />

Tourer (da circa 30.000 euro) e<br />

SportTourer (da <strong>35</strong>.500 euro), che ha<br />

anche i cerchi in lega da 19”.<br />

SUBARU OUTBACK,<br />

NIENTE RIESCE A FERMARLA<br />

Ecologia Sicurezza<br />

Comfort bbbbb Capacità di carico WWWWW<br />

La prima serie della fortunata gamma<br />

risale addirittura al 1977. Anche allora<br />

famosa per la grande capacità di carico e<br />

per l’ottimo comfort di marcia. Qualità<br />

che si sono esaltate nel tempo, mano a<br />

mano che i nuovi modelli hanno fatto la<br />

loro comparsa sul mercato. Ora siamo<br />

arrivati a una station wagon lunga 4,90<br />

metri, con un bagagliaio che può variare<br />

da 695 a 1.950 litri. Nel baule può trovare<br />

spazio anche un divanetto, in posizione<br />

contromarcia, offerto però con un<br />

supplemento di 1.092 euro. Tra le dotazioni<br />

di serie il portellone elettrico, le<br />

sospensioni posteriori autolivellanti e<br />

un dispositivo che “avverte” il guidatore<br />

se è stanco. I motori sono gli stessi della<br />

berlina, benzina e turbodiesel. La potenza<br />

varia da 170 a 388 cv. Tra le altre<br />

caratteristiche le luci a led, che illuminano<br />

sia la consolle, sia i pannelli porta.<br />

MAZDA CX-7,<br />

TURBODIESEL DA PRIMATO<br />

Ecologia Sicurezza<br />

Comfort bbbbb Capacità di carico WWWWW<br />

La Outback è una sorta di punto fermo<br />

in casa Subaru. Tutte le precedenti versioni<br />

hanno lasciato il segno: vetture<br />

affidabili, eterne, sorrette da una solida<br />

trazione integrale, da sempre nel Dna<br />

della Casa giapponese. Derivata come<br />

sempre dalla Legacy station wagon, si<br />

distingue da questa per i paraurti e la<br />

mascherina diversi, i passaruota sporgenti<br />

e l’altezza da terra, maggiore di 5<br />

centimetri. Gli interni non mutano,<br />

come la parte meccanica. Tra i motori,<br />

tutti rigorosamente a cilindri contrapposti,<br />

ci sono il turbodiesel di 2.0 litri da<br />

150 cv, un 2.5 litri a benzina da 167 cv<br />

(anche bifuel da 161 cv) e il 3.6 litri a 6<br />

cilindri da 265 cv, con cambio automatico<br />

a 5 rapporti. Tra gli optional, la telecamera<br />

di retromarcia e il navigatore:<br />

un pacchetto offerto a 2.500 euro. Il<br />

listino parte da poco più di 39.000 euro.<br />

MERCEDES CLASSE E STATION WAGON,<br />

QUALITÀ E PRATICITÀ<br />

Ecologia Sicurezza<br />

Comfort bbbb b Capacità di carico WWWWW<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

41


Prova su strada<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

42<br />

BMW X1, in strada<br />

e fuori strada sempre con stile<br />

L’ultima nata di Casa BMW completa la gamma X, ma accanto alla trazione integrale offre<br />

anche quella solo sulle ruote posteriori. Può affrontare un fuori strada leggero anche se è stata<br />

concepita per viaggiare veloce sull’asfalto. Motori turbodiesel con bassi consumi.<br />

Linea e stile sono più vicini a quelli di una berlina premium che a quelli di un fuoristrada


Alla BMW sono bravissimi nell’inventare<br />

nuovi modelli.<br />

Appurato che la richiesta<br />

d’acquisto nel segmento delle<br />

cosiddette berline classiche è da<br />

tempo statica, che la voglia di Suv<br />

non tramonta e che si fa strada con<br />

insistenza la tendenza a scegliere<br />

vetture compatte, ecco che a<br />

Monaco di Baviera si sono messi in<br />

testa un’idea semirivoluzionaria:<br />

dare vita alla X1, che prende origine<br />

dalla Serie 1, ma che di fatto si colloca<br />

in un contesto diverso andando<br />

a completare la gamma della<br />

famiglia X, composta da Sav<br />

(Sports Activity Vehicle) a trazione<br />

integrale.<br />

Ma questa X1 è davvero diversa da<br />

come la si potrebbe immaginare<br />

perché offre un’alternativa alle<br />

quattro ruote motrici proponendosi<br />

anche con la sola trazione sulle<br />

ruote posteriori (unica nella famiglia<br />

X) e perché come dimensioni e<br />

struttura si avvicina di più alla<br />

Serie 3 che non alla Serie 1 da cui<br />

trae origine. Infatti è più alta della<br />

berlina Serie 3 (e della Touring) in<br />

omaggio allo stile Suv, ma è anche<br />

più corta di 8 centimetri (4,45 metri<br />

in totale).<br />

Non teme rivali<br />

Si differenzia dalla X3 nella linea,<br />

più automobilistica e meno fuoristradistica.<br />

Di BMW però conserva<br />

la raffinatezza e l’eleganza delle<br />

finiture alle quali aggiunge caratteristiche<br />

di agilità e di versatilità che<br />

non si riscontrano tra i tanti model-<br />

li compatti della concorrenza. Chi<br />

possiede un Suv a trazione integrale<br />

si sarà reso conto che molto<br />

raramente mette le ruote del suo<br />

mezzo fuori dall’asfalto. Infatti praticare<br />

l’off road è diventato quasi<br />

impossibile, al di fuori di circuiti<br />

adibiti a questo scopo, per via<br />

della sistematica chiusura di per-<br />

Dati tecnici e per l’impiego aziendale<br />

della BMW X1 xDrive20d Futura<br />

Cilindrata 1.955 cc<br />

Potenza 177 cv<br />

Lungh./largh./altezza 4,45 x 1,80 x 1,55 m<br />

Peso 1.575 kg<br />

Accelerazione 8,4” (da 0 a 100 km/h)<br />

Velocità massima 215 km/h<br />

Cambio Manuale a 6 marce<br />

Trasmissione Trazione integrale<br />

(*) percorrenza annua 30.000 km<br />

Agilità e versatilità: sono queste le migliori doti della nuova BMW X1<br />

Costo di esercizio al km (*) 0,67<br />

Consumo medio 17,2 km/litro<br />

Capacità di carico da 420 a 1.<strong>35</strong>0 litri<br />

Comfort ★★★★✩<br />

Silenziosità ★★★★✩<br />

Sicurezza ABS SI<br />

ESP SI<br />

Antislitt. SI<br />

corsi sterrati in campagna o in<br />

montagna. C’è poi l’elettronica che<br />

viene in soccorso alle “due ruote<br />

motrici” in caso di slittamenti sui<br />

terreni scivolosi ed è per questa<br />

ragione che anche altri Suv compatti<br />

offrono l’alternativa della trazione<br />

anteriore.<br />

La nuova X1 di BMW si differenzia<br />

però non solo dagli altri modelli di<br />

Monaco di Baviera, ma anche da<br />

quelli della concorrenza (con le<br />

sole due ruote motrici la trazione è<br />

sulle posteriori) per una linea ed<br />

uno stile di guida più automobilistico,<br />

più vicino a quello di una<br />

berlina premium che non ad un<br />

fuoristrada. Provata lungo un percorso<br />

tortuoso nell’Oltrepò Pavese<br />

ed in autostrada, la X1 si è distinta<br />

per doti di sportività e di agilità. La<br />

sensazione che offre è di essere<br />

sempre incollati al suolo nonostan-<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

43


Prova su strada<br />

te una distanza dal fondo stradale<br />

di 194 millimetri ed un’altezza<br />

complessiva di 1,54 metri. Non va<br />

dimenticato che per accontentare<br />

gli aficionados di off road l’angolo<br />

di attacco e di uscita da un avallamento<br />

di X1 è di 18/22,2 gradi,<br />

mentre quello di dosso è di 16,8,<br />

caratteristiche particolarmente<br />

utili in caso di necessità in un fuoristrada<br />

leggero.<br />

Motore elastico con 177 cv<br />

Le doti di sportività della X1 derivano<br />

dalla elasticità del motore della<br />

nostra prova su strada, il 4 cilindri<br />

turbodiesel di 2.0 litri con 177 cv, che<br />

raggiunge i 215 km/h passando da 0<br />

a 100 in soli 8,4”. Sarà probabilmente<br />

il preferito perché si dimostra sempre<br />

in tiro grazie alla coppia di <strong>35</strong>0<br />

Nm già a 1.750 giri/minuto che non<br />

impone un ricorso eccessivo al cambio<br />

(un buon manuale a 6 marce).<br />

Inoltre grazie ai suoi 177 cv è in grado<br />

di spingere con una certa brillantezza<br />

una vettura che supera i 1.500 kg di<br />

peso. È un motore molto parco nei<br />

consumi, dal momento che riesce a<br />

percorrere 17,2 km con un litro di<br />

gasolio nel ciclo medio UE.<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

44<br />

Chi guarda soprattutto ai costi di<br />

gestione preferirà probabilmente il 4<br />

cilindri turbodiesel di 2.0 litri di cilindrata<br />

con 143 cv che, nella versione<br />

sDrive a sole due ruote motrici, a<br />

fronte di prestazioni di tutto rispetto<br />

(200 km/h, 9,6” da 0 a 100) promette<br />

di superare i 19 km con un litro.<br />

Non mancano altre scelte interessanti<br />

quali il 3 litri benzina a 6 cilindri in<br />

linea con 258 cv (230 km/h, 6,8” da<br />

0 a 100) o il 23d con TwinPower Turbo<br />

di 2.0 litri 4 cilindri diesel con 204 cv<br />

(223 km/h, 7,3” da 0 a 100), quest’ultimo<br />

con consumi ed emissioni<br />

di CO 2 interessanti (più di 15 km/l e<br />

167 gr/km).<br />

Abitacolo spazioso ed elegante<br />

Entrando nell’abitacolo non ci si<br />

deve arrampicare o piegare: la<br />

seduta è rialzata, all’altezza giusta<br />

per passeggeri di statura normale.<br />

Lo spazio all’interno è più che sufficiente<br />

per cinque persone con lo<br />

schienale del divanetto posteriore<br />

inclinabile e ribaltabile (40/20/40).<br />

Il volume del bagagliaio va da 420 a<br />

1.<strong>35</strong>0 litri con l’ampio portellone<br />

che agevola le operazioni di carico e<br />

scarico. La luminosità all’interno è<br />

eccellente grazie all’ampia superficie<br />

vetrata ed al tetto panoramico<br />

ad azionamento elettrico.<br />

La trazione integrale permanente è<br />

quella ben nota di BMW xDrive che<br />

ripartisce in maniera variabile la<br />

coppia motrice tra le ruote anteriori<br />

e quelle posteriori. La variante<br />

sDrive invece è collegata alla sola<br />

trazione posteriore, ma è affiancata<br />

dal programma di stabilità di guida<br />

DSC che comprende Abs, Dynamic<br />

Brake Control, l’assistenza alla frenata<br />

in curva CBC ed il controllo<br />

dinamico della trazione DTC. Per<br />

ridurre i consumi ci sono le più<br />

importanti soluzioni BMW<br />

EfficientDynamics quali il recupero<br />

di energia frenante, la funzione<br />

Auto Start/Stop e l’indicatore del<br />

momento ideale di cambiata.<br />

Efficiente il sistema di navigazione<br />

e la funzionalità del sistema di<br />

comando centralizzato iDrive.<br />

Conclusione. La X1 è un modello<br />

che esce dal coro: comoda, versatile,<br />

bella, compatta, più vicina ad<br />

una berlina premium, ma con le<br />

“stigmate” del Sav, così da accontentare<br />

una clientela esigente e<br />

“trasversale”.<br />

Più berlina di lusso che vero fuoristrada, la BMW X1 è comunque in grado di accontentare una vastissima clientela


Prova su strada<br />

Alfa 159, nuova vita<br />

con il motore da 170 cavalli<br />

È un turbodiesel di due litri potente e poco “assetato” che regala alla vettura brillantezza<br />

e grande piacere di guida. Grazie al filtro antiparticolato rientra nella normativa Euro 5 con ridotte<br />

emissioni di CO 2. Solo lievi ritocchi alla linea che si dimostra ancora attualissima.<br />

Di grande fascino l’abitacolo che mantiene l’inimitabile stile dell’Alfa Romeo<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

45


Prova su strada<br />

L’Alfa Romeo 159 è, a detta di<br />

noti designer e del vasto<br />

pubblico automobilistico,<br />

una delle berline più belle che<br />

siano uscite dagli stabilimenti del<br />

Biscione negli ultimi anni.<br />

Dall’esordio, che risale al 2005, la<br />

159 è stata aggiornata, alleggerita<br />

e, quel che più conta, rivitalizzata<br />

con l’introduzione di motori più<br />

brillanti come si conviene a un<br />

marchio a vocazione sportiva che<br />

porta il glorioso nome di Alfa<br />

Romeo.<br />

Novità sotto il cofano<br />

Il modello scelto per la nostra<br />

prova su strada è quello siglato<br />

2.0 JTDm, turbodiesel common-rail<br />

di 1.956 cc con 170 cavalli e 360 Nm<br />

di coppia massima. È proprio il<br />

motore a rappresentare la novità di<br />

questo modello che in precedenza<br />

disponeva dell’altra unità 1.9 JTDm<br />

sviluppata con due diverse potenze<br />

da 120 e 150 cv.<br />

Ora con il nuovo 2 litri la 159 ha<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

46<br />

acquistato sprint (da 0 a 100 in<br />

8,8”) e una velocità massima interessante<br />

(218 km/h): i 170 cv si<br />

dimostrano quindi più che sufficienti<br />

per regalare una guida divertente<br />

considerando il peso complessivo<br />

di poco superiore a 1.500<br />

kg. La sorpresa vera semmai viene<br />

dai consumi: secondo i dati della<br />

Casa la 159 2.0 JTDm nella versione<br />

Progression è in grado di percorrere<br />

più di 18 km con un litro di gasolio<br />

nel ciclo misto (con 142 gr/km di<br />

CO 2 ), un dato che risulta molto<br />

interessante per una vettura di<br />

queste dimensioni e con prestazioni<br />

brillanti.<br />

Il motore si sviluppa come naturale<br />

evoluzione del precedente 1.9<br />

JTDm, con una cilindrata che passa<br />

da 1.910 a 1.956 cc. Omologato<br />

Euro 5, è dotato di filtro antiparticolato<br />

ed ha un rapporto di compressione<br />

ridotto da 17,5:1 a 16,5:1.<br />

Dispone di candelette “low voltage”<br />

che consentono di avviare il<br />

motore con tempi di preriscalda-<br />

mento minimi. Inoltre il turbo è a<br />

geometria variabile e la coppia di<br />

360 Nm è a disposizione già a partire<br />

di 1.750 giri al minuto, il che<br />

consente di riprendere da basse<br />

velocità senza dovere fare un<br />

eccessivo ricorso al cambio, un<br />

ottimo manuale a 6 marce.<br />

I frutti di quest’operazione di<br />

aumento della potenza del motore<br />

della 159 JTDm si vedono soprattutto<br />

quando si devono affrontare percorsi<br />

tortuosi dove l’assetto rigido<br />

della vettura e l’azione del servosterzo<br />

idraulico regalano una spiccata<br />

brillantezza di guida. Il motore<br />

dai 2 mila giri in su offre il meglio di<br />

sé “tirando” senza buchi di potenza<br />

fino ai 5 mila giri.<br />

Il suo ruggito entra nell’abitacolo,<br />

un particolare che piace al tradizionale<br />

pilota Alfa Romeo. L’assetto<br />

rigido ha il pregio di cancellare del<br />

tutto il rollio e di permettere a chi<br />

sta al volante di disegnare traiettorie<br />

precise nelle curve senza dovere<br />

mai correggerle.<br />

Il motore 2.0 common-rail da 170 cavalli garantisce alla berlina del “biscione” un comportamento sportivo, ma dai consumi contenuti


Pur se gli interventi maggiori sono stati effettuati nel “cuore” della 159, la vita a bordo rimane sempre accattivante<br />

Una linea senza tempo<br />

La bellissima linea della 159 ha<br />

subito solo leggerissimi interventi:<br />

la parte frontale, decisamente<br />

la meglio riuscita, mostra sempre i<br />

tre fanali affiancati e sormontati<br />

da una leggera palpebra che si<br />

collega con l’ampia griglia triangolare<br />

cromata. Nella parte bassa<br />

si aprono le due prese d’aria che<br />

inglobano i fendinebbia. Il cofano<br />

è reso più muscolare dalle due<br />

nervature che dai montanti anteriori<br />

del parabrezza arrivano ai<br />

vertici della griglia. Anche i passaruota<br />

molto sporgenti contribuiscono<br />

a rafforzare l’immagine<br />

della 159 come berlina sportiveggiante.<br />

Il motivo della leggera palpebra<br />

che racchiude le luci si<br />

ripropone nella parte posteriore<br />

che ha il bordo del portabagagli<br />

rialzato con al centro lo scudetto<br />

Alfa ed in basso, sotto il fascione<br />

paraurti, il vano riservato alla<br />

targa. La parte inferiore è caratterizzata<br />

da una finitura nera da cui<br />

sporge lo scarico singolo dei gas.<br />

Il parabrezza è ampio ed inclinato<br />

per offrire al pilota una buona<br />

visibilità. Le superfici vetrate laterali<br />

ed il lunotto posteriore hanno<br />

dimensioni piuttosto contenute.<br />

L’abitabilità nel complesso è<br />

buona.<br />

Interni in stile Alfa<br />

Gli interventi di “rivitalizzazione”<br />

della 159 JTDm hanno riguardato<br />

sostanzialmente il motore lascian-<br />

Dati tecnici e per l’impiego aziendale<br />

della Alfa Romeo 159 2.0 JTDm Progression<br />

Cilindrata 1.956 cc<br />

Potenza 170 cv<br />

Lungh./largh./altezza 4,66 x 1,83 x 1,42 m<br />

Peso 1.5<strong>35</strong> kg<br />

Accelerazione 8,8” (da 0 a 100 km/h)<br />

Velocità massima 218 km/h<br />

Cambio Manuale a 6 marce<br />

Trasmissione Trazione anteriore<br />

(*) percorrenza annua 30.000 km<br />

Costo di esercizio al km (*) 0,57<br />

Consumo medio 18,5 km/litro<br />

Capacità di carico 405 litri<br />

Comfort ★★★✩✩<br />

Silenziosità ★★★✩✩<br />

Sicurezza ABS SI<br />

ESP SI<br />

Antislitt. SI<br />

do inalterato cruscotto, consolle<br />

centrale e poltrone. Il volante è<br />

quello tradizionale a tre razze; il<br />

cruscotto ha due grandi indicatori<br />

circolari con al centro il piccolo<br />

display del computer di bordo e<br />

numerose altre spie di contorno.<br />

La consolle centrale si presenta<br />

con finiture in alluminio satinato,<br />

bocchette d’aerazione, altri indicatori<br />

circolari ed il grande schermo<br />

del navigatore satellitare<br />

posto un po’ in basso, poco sopra<br />

i comandi della climatizzazione<br />

bizona. La corta leva del cambio è<br />

sul tunnel centrale in posizione<br />

comoda per il pilota. Il cassetto<br />

davanti al passeggero è ampio ed<br />

i materiali della plancia sono di<br />

buona qualità così come i tessuti<br />

delle poltrone. Con un supplemento<br />

di 1.500 euro si possono avere<br />

gli eleganti interni in pelle.<br />

La brillantezza del motore e l’assetto<br />

rigido degli ammortizzatori<br />

vengono incontro alle attese di<br />

chi da un’Alfa si aspetta reazioni<br />

da sportiva doc; di grande fascino<br />

anche l’abitacolo, che piace<br />

molto per quel suo inimitabile<br />

stile Alfa.<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

47


Prova su strada<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

48<br />

Legacy, nuova linea<br />

molto elegante e pulita<br />

La station wagon della Subaru, a 20 anni di distanza dal debutto, si presenta con uno stile molto<br />

personale e con dimensioni accresciute per far viaggiare comodi 5 passeggeri e tanti bagagli al seguito.<br />

Sono eccellenti come sempre sia la trazione integrale e sia il motore boxer a gasolio.<br />

Nuova è pure la linea del frontale che ne sottolinea lo stile con un tocco di eleganza


Dati tecnici e per l’impiego aziendale<br />

della Subaru Legacy 2.0D SW Sport VC<br />

Cilindrata 1.998 cc<br />

Potenza 150 cv<br />

Lungh./largh./altezza 4,78 x 1,81 x 1,61 m<br />

Peso 1.602 kg<br />

Accelerazione 9,6” (da 0 a 100 km/h)<br />

Velocità massima 203 km/h<br />

Cambio Manuale a 6 marce<br />

Trasmissione Trazione anteriore<br />

(*) percorrenza annua 30.000 km<br />

In vent’anni di onoratissima carriera<br />

Legacy ha venduto 3,6<br />

milioni di esemplari diventando<br />

di fatto il portabandiera di Subaru<br />

sui mercati automobilistici di tutto<br />

il mondo. Da noi la Casa giapponese<br />

è sinonimo di trazione integrale<br />

e di motore boxer (a cilindri orizzontali<br />

contrapposti); nel tempo ha<br />

aggiunto a queste caratteristiche<br />

un’immagine di solidità, maneggevolezza<br />

e soprattutto sicurezza grazie<br />

alle quattro ruote motrici che<br />

contribuiscono a mantenere la vettura<br />

stabile ed in perfetto equilibrio<br />

su fondi scivolosi e in condizioni<br />

limite della strada.<br />

Legacy si presenta sui mercati internazionali<br />

con tre diverse carrozzerie:<br />

elegante berlina a tre volumi,<br />

spaziosa station wagon e crossover<br />

(Outback) dalle dimensioni maggiorate.<br />

In Italia piace la station wagon,<br />

mentre Outback, adatta per il fuoristrada<br />

leggero vista la maggiore<br />

altezza dal suolo, è riuscita a ritagliarsi<br />

uno spazio di nicchia.<br />

Nella versione rinnovata (la quinta<br />

della serie) Legacy station wagon è<br />

cresciuta in lunghezza (55 millimetri<br />

in più per arrivare a 4,78 metri),<br />

in larghezza (50 mm, 1,81) ed in<br />

altezza (65 mm, 1,61) così da<br />

migliorare notevolmente l’abitabilità<br />

(grazie al passo di 2,75 metri) e<br />

da mettersi nelle condizioni di fare<br />

concorrenza ai modelli di wagon di<br />

maggior prestigio.<br />

Grande portellone<br />

Per adeguarsi alle accresciute<br />

dimensioni la linea della nuova<br />

Costo di esercizio al km (*) 0,67<br />

Consumo medio 15,6 km/litro<br />

Capacità di carico da 526 a 1.726 litri<br />

Comfort ★★★★✩<br />

Silenziosità ★★★★✩<br />

Sicurezza ABS SI<br />

ESP SI<br />

Antislitt. SI<br />

Legacy è stata ritoccata, soprattutto<br />

nel frontale, per dare al modello<br />

slancio ed un tocco d’eleganza.<br />

Bella è la griglia cromata che ingloba<br />

il marchio delle Pleiadi, massiccio<br />

il blocco dei fari che si allunga<br />

in maniera vistosa sulla fiancata. Il<br />

cofano mostra due nervature che<br />

conferiscono al modello, insieme<br />

con i voluminosi passaruota, un<br />

look aggressivo, mentre le fiancate<br />

sono “pulite” e prive di inutili fron-<br />

zoli. L’insieme è razionale, con l’apertura<br />

del portellone molto ampia<br />

e profonda in modo tale da non<br />

dovere sollevare troppo le valigie<br />

quando le si caricano da terra e con<br />

un vano portabagagli di grande<br />

capacità (da 526 a 1.726 litri con<br />

l’abbattimento degli schienali<br />

posteriori) come si riscontra nelle<br />

wagon di stazza superiore.<br />

Motori per tutti<br />

Due al momento le proposte per<br />

quel che riguarda i motori: un benzina<br />

e un turbodiesel, entrambi di 2<br />

litri di cilindrata e con la medesima<br />

potenza (150 cavalli). C’è anche la<br />

variante bi-fuel (benzina-Gpl) e per<br />

la prima volta l’opzione di un cambio<br />

automatico a variazione continua<br />

CVT (che in casa Subaru chiamano<br />

Lineartronic) abbinabile però solo<br />

alla propulsione a benzina con<br />

tanto di palette al volante per un<br />

uso quasi sportivo delle cambiate<br />

Particolare attenzione è stata posta al miglioramento dell’aerodinamica<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

49


Prova su strada<br />

L’energia solare fa funzionare il sistema di ventilazione<br />

(il tempo di passaggio da una marcia<br />

all’altra può scendere fino a 100<br />

millesimi di secondo).<br />

Per la nostra prova su strada<br />

abbiamo scelto il 2 litri turbodiesel<br />

con 150 cv e cilindri orizzontali<br />

contrapposti secondo la filosofia<br />

boxer che da sempre caratterizza i<br />

propulsori Subaru. È un motore<br />

già sperimentato sugli altri modelli<br />

della Casa, quindi superaffidabile,<br />

con una elasticità ed una silenziosità<br />

che difficilmente si riscontrano<br />

su altri diesel di identica<br />

cilindrata. In aggiunta questo<br />

motore si dimostra particolarmente<br />

parco nei consumi (15,6 km con<br />

un litro di gasolio nel ciclo misto,<br />

18 km/l in quello extraurbano) pur<br />

dovendo spingere una wagon che<br />

pesa 1.600 kg.<br />

Tra l’altro è un motore brillante (da<br />

0 a 100 in 9,6”, 203 km/h la velocità<br />

massima) che regala un certo<br />

piacere di guida, nonostante le<br />

dimensioni della vettura, grazie<br />

alla generosa coppia di <strong>35</strong>0 Nm e<br />

all’efficientissimo cambio manua-<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

50<br />

le a 6 marce. La Legacy della<br />

nostra prova era in versione Sport<br />

che si differenzia da quella base<br />

per i cerchi da 18” (anziché 17”),<br />

l’assetto sportivo con ammortizzatori<br />

Bilstein, il kit di carrozzeria<br />

con mascherina e paraurti specifici,<br />

pedaliera traforata in alluminio,<br />

tetto apribile elettricamente. Per<br />

chi aspira al massimo c’è la Sport<br />

Navi che ha in più il navigatore e la<br />

telecamera per seguire sul display<br />

del navigatore le operazioni in<br />

retromarcia.<br />

Comoda e spaziosa<br />

L’abitacolo è spazioso, i materiali<br />

sono sobri e di buona qualità, la<br />

visibilità ottima grazie alle ampie<br />

superfici vetrate; ottima anche l’insonorizzazione.<br />

Volante attrezzato a tre razze, cruscotto<br />

con tachimetro e contagiri<br />

rotondi e l’utile indicatore di cambiata<br />

ideale che aiuta a tenere<br />

bassi i consumi. In strada Legacy<br />

offre la piacevole sensazione di<br />

essere sempre incollati al fondo<br />

stradale in virtù della trazione integrale<br />

e dell’elettronica di supporto<br />

quale ad esempio il sistema di controllo<br />

della dinamica del veicolo<br />

(VDC) che agisce da antipattinamento<br />

gestendo ABS e TCS. Al<br />

comfort di guida contribuiscono<br />

inoltre l’assistente per le partenze<br />

in salita, il freno di stazionamento<br />

elettronico che regala spazio sul<br />

tunnel, il sensore automatico della<br />

pioggia ed il cruise control. Anche<br />

la sicurezza è ad un buon livello<br />

grazie a 6 airbag con quelli a tendina<br />

laterali di maggiori dimensioni.<br />

Sicura su strada, eccellente sui<br />

fondi bagnati o scivolosi, comoda<br />

e spaziosa per 5 passeggeri, capace<br />

per via di un grande vano bagagli,<br />

elegante grazie ad una linea<br />

pulita e, soprattutto nel frontale,<br />

personalizzata, “risparmiosa” con<br />

consumi minimi e costi di gestione<br />

contenuti: queste le qualità principali<br />

della nuova Legacy che ha<br />

oggi le carte in regola per affrontare<br />

anche la concorrenza più<br />

agguerrita.


Prova su strada<br />

Nuova Polo, versatile<br />

con forme perfette ed eleganti<br />

È una piccola Golf, agile in città e veloce nei lunghi trasferimenti. Con l’1.4 litri a benzina<br />

la Volkswagen Polo è brillante (177 km/h), ma anche parca nei consumi (16,9 km/l nei percorsi misti).<br />

Nella conformazione a 3 porte, piatta e slanciata, mostra una linea da coupé in dimensioni ridotte.<br />

Si guida bene e in maniera facile grazie al servosterzo elettrico-idraulico con l’Esp di serie<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

51


Prova su strada<br />

Nel variegato mondo degli<br />

automobilisti italiani resiste<br />

una folta schiera di utilizzatori<br />

che non si è lasciata conquistare<br />

dal mito del motore a gasolio, in<br />

travolgente crescita negli ultimi<br />

anni, restando fedele alla propulsione<br />

a benzina per una serie di<br />

motivi pratici (percorrenze medie<br />

annue a cavallo dei 10 mila chilometri),<br />

ma anche per certi aspetti<br />

affettivi (il diverso rombo di un<br />

motore a benzina rispetto al diesel;<br />

la possibilità di tirare le marce fino<br />

al limite dei 6 mila giri e così via).<br />

È un fenomeno che si registra anche<br />

tra le “piccole”, dove pesi e motori<br />

leggeri favoriscono la riduzione dei<br />

consumi nei percorsi urbani. Un<br />

esempio in questo senso ci viene<br />

dalla Polo, modello universale di<br />

Casa Volkswagen, che vede le versioni<br />

a benzina tenere brillantemente<br />

il passo di quelle a gasolio.<br />

L’ultima edizione della Polo, uscita<br />

dal Salone di Ginevra nella versione<br />

a 5 porte e in autunno in<br />

quella a 3, è davvero bella tanto<br />

da poter essere confusa, nel fron-<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

52<br />

tale, con la sorella maggiore Golf<br />

di ultima generazione. Siamo<br />

come lunghezza al di sotto del 4<br />

metri (3,97 per l’esattezza) con<br />

una larghezza che non arriva ad<br />

1,70 ed un’altezza di 1,46. “Sono<br />

proporzioni perfette” come assicura<br />

l’italianissimo Walter de’<br />

Silva responsabile del design del<br />

Gruppo Volkswagen. Soprattutto<br />

nella “tre porte”, che si presenta<br />

più piatta e slanciata per effetto di<br />

un montante centrale quasi invisibile<br />

in grado di creare una superficie<br />

vetrata senza soluzione di continuità.<br />

Ruote a filo carrozzeria<br />

La Polo 3 porte ha lo stile di una piccola<br />

coupé grazie alle ruote a filo<br />

carrozzeria ed ha la parte posteriore<br />

massiccia per la presenza del<br />

portellone, di uno spoiler pronunciato<br />

al vertice del lunotto e di un<br />

ampio fascione paraurti che ingloba<br />

la targa. A conferire un’immagine<br />

da sportiva contribuiscono il<br />

frontale pulito in stile Golf, il parabrezza<br />

molto inclinato, le due por-<br />

Bella, elegante e sportiva. Ottima soluzione per chi deve percorrere molte migliaia di chilometri all’anno<br />

tiere di dimensioni maggiorate e<br />

soprattutto i passaruota sporgenti<br />

nonché le due nervature che caratterizzano<br />

le fiancate.<br />

A farci scegliere per la nostra prova<br />

la Polo 3 porte in versione Highline<br />

(la meglio rifinita) con motore a<br />

benzina di 1.4 litri con 85 cavalli di<br />

potenza sono stati motivi di convenienza<br />

economica (prezzo di listino<br />

concorrenziale rispetto alla qualità<br />

offerta e costi di gestione contenuti)<br />

e di piacere di guida per via di<br />

una grande maneggevolezza e della<br />

brillantezza del motore, ideale sia<br />

per i quotidiani spostamenti urbani<br />

sia per lunghi trasferimenti con<br />

bagagli al seguito.<br />

Motore piccolo e potente<br />

Incominciamo dal motore. Dimostra<br />

una vivacità difficile da immaginare<br />

se ci si limita a considerare la cilindrata<br />

(1.390 cc) e la potenza (85 cv).<br />

Scatta da 0 a 100 in 12,1” e riprende<br />

fin da un basso numero di giri senza<br />

buchi nella progressione o ritardi di<br />

risposta alle sollecitazioni dell’acceleratore.<br />

È silenzioso e soprattut-


La Polo 3 porte ha lo stile di una piccola coupé grazie alle ruote a filo carrozzeria ed al parabrezza molto inclinato<br />

to è sorprendentemente parco nei<br />

consumi: con il cambio manuale a 5<br />

rapporti sfiora i 17 km con un litro<br />

nel ciclo misto ed i 13 in città.<br />

Viaggiando tra i 90 ed i 100 su tracciati<br />

extraurbani si arriva ai 20 km/l<br />

come abbiamo verificato nel corso<br />

della prova su strada a Düsseldorf<br />

(Germania) in occasione della<br />

“prima” europea di questo modello,<br />

presentato insieme alla Golf<br />

Variant.<br />

Motore eccellente dunque (velocità<br />

massima 177 km/h) che diventa<br />

ancor più piacevole con il raffinato<br />

cambio automatico a doppia frizione<br />

DSG a 7 marce. Secondo le previsioni<br />

del marketing VW l’1.4 benzina<br />

da 85 cv dovrebbe essere scelto<br />

da più di un terzo degli acquirenti<br />

della Nuova Polo. Le sospensioni<br />

sono meno rigide rispetto alla<br />

norma vigente in casa Volkswagen:<br />

rappresentano, a nostro giudizio,<br />

un buon compromesso tra assetto<br />

ideale e capacità di attutire le asperità<br />

del fondo stradale. È una Polo<br />

che si guida bene e in maniera<br />

“facile” grazie al servosterzo elettro-idraulico,<br />

con l’Esp (di serie) che<br />

interviene in modo rapido e corretto<br />

se si esagera nell’impostare le<br />

traiettorie ad alta velocità. La tendenza<br />

al saltellamento del retrotre-<br />

no quando la strada è dissestata è<br />

tenuta sotto controllo dalle sospensioni<br />

e dall’assetto complessivo<br />

della vettura.<br />

Posto di guida perfetto<br />

Il posto di guida è quanto di meglio<br />

si possa pretendere da una vettura<br />

di questo segmento: sedile regolabile<br />

in altezza, volante regolabile<br />

anche in profondità. Buona la visibilità.<br />

Sedili rigidi, tessuti e materiali<br />

di buona qualità. Spazio adeguato<br />

davanti e dietro. Il volante è<br />

quello classico VW a tre razze. Il<br />

cruscotto ha due indicatori circolari<br />

con colore di fondo azzurrino ed un<br />

piccolo display centrale per il computer<br />

di bordo; la consolle comprende<br />

i controlli per audio e clima;<br />

la leva del cambio è sul tunnel cir-<br />

condata da comodi vani portaoggetti.<br />

Buona la capacità del portabagagli<br />

(da 280 a 952 litri), con il<br />

vantaggio del fondo regolabile su<br />

due altezze per avere il massimo<br />

del volume quando si devono trasportare<br />

colli ingombranti oppure<br />

per ottenere un piano senza gradino<br />

quando si ribaltano i sedili.<br />

Nel complesso la Nuova Polo si differenzia<br />

dalla concorrenza per la<br />

qualità dei materiali e dell’assemblaggio.<br />

È silenziosa, brillante e<br />

parca nei consumi, elegante per via<br />

della somiglianza con la Golf nel<br />

frontale e per le fiancate slanciate,<br />

è eclettica potendo servire sia da<br />

city car sia come vettura per lunghi<br />

trasferimenti. E, dulcis in fundo,<br />

tanta qualità viene offerta ad un<br />

prezzo quanto mai interessante.<br />

Dati tecnici e per l’impiego aziendale<br />

della Volkswagen Polo 1.4 3 porte Highline<br />

Cilindrata 1.390 cc<br />

Costo di esercizio al km (*) 0,40<br />

Potenza 85 cv<br />

Consumo medio 16,9 km/litro<br />

Lungh./largh./altezza 3,97 x 1,68 x 1,46 m Capacità di carico da 280 a 952 litri<br />

Peso 1.070 kg<br />

Comfort ★★★✩✩<br />

Accelerazione 12,1” (da 0 a 100 km/h) Silenziosità ★★★★✩<br />

Velocità massima 177 km/h<br />

Sicurezza ABS SI<br />

Cambio Manuale a 5 marce<br />

ESP SI<br />

Trasmissione Trazione anteriore<br />

Antislitt. NO<br />

(*) percorrenza annua 30.000 km<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

53


Prova su strada<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

54<br />

C3, maxi-parabrezza<br />

con visibilità straordinaria<br />

È l’elemento che colpisce di più nella nuova compatta di Casa Citroën: si estende fin sopra la testa<br />

di chi siede davanti. La vettura è cresciuta in lunghezza regalando più centimetri alle gambe<br />

dei passeggeri. Veramente agile in città e nelle manovre, con l’1.6 HDi percorre 23 km con un litro.<br />

Disponibile anche una versione Bi-Energy, con il Gpl accoppiato all’1.4 litri a benzina


Dati tecnici e per l’impiego aziendale<br />

della Citroën C3 1.6 16V HDi 90 CV Exclusive Style<br />

Cilindrata 1.560 cc<br />

Potenza 90 cv<br />

Lungh./largh./altezza 3,94 x 1,73 x 1,52 m<br />

Peso 1.080 kg<br />

Accelerazione 11,1” (da 0 a 100 km/h)<br />

Velocità massima 180 km/h<br />

Cambio Manuale a 5 marce<br />

Trasmissione Trazione anteriore<br />

(*) percorrenza annua 30.000 km<br />

Non è mai facile mettere le<br />

mani su un modello di successo<br />

per riammodernarlo,<br />

facendo sì che resti perfettamente<br />

riconoscibile e fedele ad una linea<br />

originale pur essendo in gran parte<br />

diverso rispetto alla versione che<br />

deve sostituire. Al Centro Stile di<br />

Citroën ci sono riusciti in pieno ed è<br />

sufficiente dare un’occhiata alla C3<br />

Model Year 2010 per accorgersene.<br />

Il frontale con la grande mascherina<br />

trapezoidale è nuovo così come<br />

inedita è la linea delle fiancate e<br />

soprattutto il parabrezza panoramico<br />

che si arrampica fino alla<br />

metà del tetto. Eppure l’immagine<br />

che trasmette è quella inconfondibile<br />

della C3, simpatico “ovetto”<br />

dalle forme morbide che è riuscito<br />

a conquistare in poco tempo ben<br />

due milioni di automobilisti in tutto<br />

il mondo, 400 mila dei quali in<br />

Italia.<br />

La prima cosa che colpisce della<br />

nuova C3 è naturalmente il parabrezza<br />

panoramico Zenith che si<br />

allunga dalla base per ben 130<br />

centimetri e che si estende fin<br />

sopra la testa dei passeggeri dei<br />

posti davanti. La luminosità è<br />

impareggiabile ed è piacevole la<br />

sensazione di viaggiare a diretto<br />

contatto con l’ambiente esterno.<br />

Naturalmente la visibilità, favorita<br />

oltre che dal maxi-parabrezza<br />

anche dai montanti sottili, è eccellente<br />

grazie anche ad una seduta<br />

leggermente rialzata. Il vetro ha<br />

subito un trattamento speciale<br />

atermico per impedire che nelle<br />

Costo di esercizio al km (*) 0,40<br />

Consumo medio 23,3 km/litro<br />

Capacità di carico da 300 a 1.300 litri<br />

Comfort ★★★✩✩<br />

Silenziosità ★★★✩✩<br />

Sicurezza ABS SI<br />

ESP SI<br />

Antislitt. NO<br />

giornate di sole pieno entri troppo<br />

calore nell’abitacolo. Inoltre<br />

quando la luminosità diventa<br />

eccessiva si può ricorrere ad una<br />

tendina scorrevole munita di piccole<br />

alette per difendersi dai raggi<br />

del sole. Singolare infine la collocazione<br />

dello specchietto retrovisore<br />

che si trova “appeso” nel bel<br />

mezzo del parabrezza panoramico.<br />

Più spazio per le gambe<br />

La nuova C3 è cresciuta nelle<br />

dimensioni anche se resta una<br />

supercompatta con lunghezza al di<br />

sotto dei 4 metri. Il cofano motore<br />

più lungo e l’abitacolo spostato in<br />

avanti regalano 8 centimetri in più<br />

davanti per le gambe e 3 dietro<br />

rispetto alla versione precedente. Il<br />

bagagliaio ha una capacità di 300<br />

litri (fino a 1.300), adeguato alla<br />

categoria della vettura.<br />

Se il frontale è inedito per via della<br />

grande mascherina trapezoidale e<br />

del gruppo dei fari, diversa è anche<br />

la fiancata contrassegnata da due<br />

profonde nervature e dai passaruota<br />

sporgenti. Particolarmente riuscita<br />

appare infine la parte posteriore<br />

arrotondata con un accentuato<br />

spoiler al vertice del lunotto e<br />

con un portellone che si appoggia<br />

sul fascione paraurti (dove trova<br />

posto anche la targa).<br />

Passando all’abitacolo si rileva<br />

La grande visibiltà della C3 è favorita dal grande parabrezza e dai montanti sottili<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

55


Prova su strada<br />

Le sospensioni della C3 assorbono gran parte delle asperità del fondo stradale<br />

subito l’alta qualità dei materiali<br />

impiegati nelle finiture dei sedili,<br />

del cruscotto e della consolle centrale.<br />

Tre gli allestimenti proposti:<br />

Ideal (versione base), Perfect (un<br />

gradino sopra) ed Exclusive Style al<br />

top che offre, tra gli altri accessori,<br />

il parabrezza Zenith senza sovrapprezzo<br />

(per averlo nelle altre due<br />

versioni occorre sborsare 400<br />

euro).<br />

Ricca la gamma motori<br />

La gamma dei motori a disposizione<br />

è abbastanza ricca: sono sei, tre<br />

a benzina ed altrettanti a gasolio,<br />

con cilindrate che vanno da 1.1 a 1.6<br />

litri e potenze da 60 a 110 cavalli.<br />

Per la nostra prova abbiamo scelto<br />

l’1.6 HDi da 90 cv Exclusive Style,<br />

nella convinzione che sarà questa<br />

versione la più gettonata dalla<br />

clientela italiana. Le doti di vivacità<br />

non mancano (180 km/h di velocità<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

56<br />

massima, 11” da 0 a 100), ma è<br />

soprattutto per la buona coppia<br />

(215 Nm a 1.750 giri) che questo<br />

motore si fa apprezzare al punto di<br />

dare l’impressione di essere sempre<br />

in tiro senza dovere ricorrere<br />

troppo al cambio (un efficiente<br />

manuale a 5 marce).<br />

Sterzo leggero, parcheggi facili<br />

Emerge una vocazione urbana perché<br />

grazie allo sterzo leggero e al<br />

diametro di sterzata ridotto la vettura<br />

è estremamente agile e facile<br />

da parcheggiare nonostante gli<br />

ingombri aumentati. Nell’abitacolo<br />

regna il silenzio: infatti il turbodiesel<br />

fa sentire la sua voce a freddo e<br />

al momento della messa in moto;<br />

dopo anche a velocità sostenuta è<br />

silenzioso a conferma del buon<br />

lavoro di insonorizzazione realizzato<br />

dai tecnici della Casa francese.<br />

Originale il volante con finiture in<br />

alluminio: ha la parte inferiore piatta<br />

come nei volanti di Formula Uno.<br />

Il cruscotto ha indicatori analogici<br />

rotondi mentre in un display posto<br />

al vertice della consolle centrale<br />

compaiono una serie di indicazioni<br />

essenziali del computer di bordo.<br />

Eleganti le finiture nere che circondano<br />

i tasti rotondi del climatizzatore<br />

e del sistema audio.<br />

Il cambio con leva corta è sistemato<br />

alla base della consolle in posizione<br />

comoda per il pilota che<br />

da quella parte ha a disposizione<br />

anche un bracciolo.<br />

I consumi dichiarati sono da citycar:<br />

più di 23 km con un litro di<br />

gasolio nel ciclo misto (18 km/l in<br />

città) ed emissioni di 110 gr/km di<br />

CO 2 grazie al filtro antiparticolato.<br />

Per chi predilige i carburanti alternativi<br />

c’è in listino anche la Bi-<br />

Energy con il Gpl accoppiato all’1.4<br />

litri a benzina.


Prova su strada<br />

Peugeot Partner,<br />

il furgone compatto per la città<br />

Il veicolo commerciale a doppia cabina di Peugeot sta incontrando un buon successo perché<br />

rappresenta una soluzione ottimale per trasportare allo stesso tempo persone e carichi ingombranti.<br />

Ha capacità di carico massima pari a 4,1 metri cubi. Il motore 1.6 HDi da 90 cavalli consente di percorrere<br />

più di 14 chilometri in città con un litro di gasolio e sfiora i 20 km/l nei percorsi extraurbani<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

57


Prova su strada<br />

La gamma dei veicoli commerciali<br />

Peugeot riscuote grande<br />

gradimento tra gli operatori<br />

economici. Ne è una prova il successo<br />

di Peugeot Partner, furgone<br />

compatto di poco più di 4 metri di<br />

lunghezza (4,38 per l’esattezza).<br />

Proprio il buon riscontro avuto nel<br />

mercato ha spinto Peugeot a lanciare<br />

una nuova versione di questo<br />

veicolo, caratterizzata da una doppia<br />

cabina, lunga 4,62 metri e<br />

capace di trasportare cinque passeggeri<br />

e 641 chili di merce nel<br />

vano posteriore portabagagli. Altra<br />

importante caratteristica di questa<br />

nuova versione è la seconda fila di<br />

sedili ripiegabili (con separatore di<br />

vano di carico incorporato), che<br />

permette di disporre, nella configurazione<br />

a soli due posti, di un<br />

piano di carico lungo 1,75 metri<br />

(oppure di 1,27 metri con cinque<br />

persone a bordo). Appare evidente<br />

che con queste molteplici soluzioni<br />

il veicolo, che ha tutto sommato<br />

dimensioni contenute per muoversi<br />

con disinvoltura in città, rappresenta<br />

una soluzione ottimale per<br />

coniugare il trasporto merci e quello<br />

passeggeri.<br />

Flessibilità e sicurezza<br />

Un’altra caratteristica del Peugeot<br />

Partner a doppia cabina è il fatto<br />

di derivare dalla piattaforma del<br />

Gruppo Psa sulla quale poggiano<br />

modelli di grande successo, come<br />

la Peugeot 308. Siamo alle prese<br />

quindi con un’impostazione automobilistica<br />

che, accanto alle capa-<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

58<br />

Dati tecnici e per l’impiego aziendale<br />

del Peugeot Partner 1.6 HDi 90 CV<br />

Cilindrata 1.560 cc<br />

Potenza 90 cv<br />

Lungh./largh./altezza 4,62 x 1,81 x 1,83 m<br />

Peso 1.554 kg<br />

Accelerazione 17” (da 0 a 100 km/h)<br />

Velocità massima 160 km/h<br />

Cambio Manuale a 5 marce<br />

Trasmissione Trazione anteriore<br />

Consumo medio 17,2 km/litro<br />

Capacità di carico 4,1 m 3<br />

Comfort ★★✩✩✩<br />

Silenziosità ★★✩✩✩<br />

Sicurezza ABS SI<br />

ESP SI<br />

Antislitt. SI<br />

cità di trasporto e alla flessibilità,<br />

privilegia le doti di sicurezza e di<br />

dinamica di marcia, senza dimenticare<br />

una linea che ingentilisce<br />

l’immagine del mezzo commerciale.<br />

Questo nuovo Partner a doppia<br />

cabina è identico nel frontale al<br />

modello con soli due posti: fari<br />

che si arrampicano sulla fiancata<br />

ed ampia maschera (che ingloba<br />

una doppia griglia di aerazione<br />

per il motore) con lo scopo di proteggere<br />

la carrozzeria dai piccoli<br />

urti. Le protezioni proseguono poi<br />

lungo la fiancata e dietro in basso<br />

sotto l’apertura delle due portiere<br />

posteriori. Il parabrezza è molto<br />

inclinato, mentre il cofano senza<br />

nervature si caratterizza per il<br />

marchio del Leone cromato e di<br />

dimensioni maxi.<br />

Il passo è di 2,72 metri, quindi più<br />

che sufficiente per cinque persone<br />

a bordo. Stivare materiale nella<br />

parte posteriore è facile grazie<br />

all’apertura delle due portiere<br />

posteriori ed anche di quelle scorrevoli<br />

laterali quando il mezzo si<br />

trova nella conformazione a due<br />

posti.<br />

Sedile posteriore ripiegabile<br />

L’operazione che consente di<br />

ripiegare il sedile posteriore è<br />

abbastanza agevole: prima si<br />

sgancia la parte verticale che è<br />

strettamente fissata alla paratia<br />

metallica di separazione tra abitacolo<br />

e vano merci; quindi si solleva<br />

la seduta che si incastra a filo<br />

delle poltrone anteriori. In questo<br />

Stivare materiale è facile grazie all’apertura delle due portiere scorrevoli laterali<br />

modo la capienza sale fino a 4,1<br />

metri cubi. Ci sono sul pavimento<br />

quattro anelli per agganciare il<br />

carico con l’obiettivo di impedire<br />

che slitti in avanti quando si frena<br />

bruscamente. È possibile montare<br />

un portabagagli interno composto<br />

da due barre che si agganciano al


tetto per trasportare carichi lunghi.<br />

L’impostazione automobilistica<br />

del Partner doppia cabina emerge<br />

al primo contatto con un percorso<br />

tortuoso lungo il quale il veicolo<br />

mostra un’invidiabile tenuta di<br />

strada e la capacità di impostare<br />

le traiettorie senza dovere intervenire<br />

con correzioni. Il rollio è poco<br />

avvertibile come conseguenza di<br />

un sistema di sospensioni abbastanza<br />

rigido. Molta cura è stata<br />

riservata all’insonorizzazione dal<br />

momento che solo a freddo e nelle<br />

partenze si riesce a sentire il<br />

rumore del motore; per il resto si<br />

registrano solo fruscii aerodinamici<br />

dovuti in gran parte agli specchietti<br />

retrovisori di grandi dimensioni.<br />

Nessun rumore di rotolamento<br />

delle gomme: 195/65 R15<br />

all’anteriore, 195/70 R15 nel<br />

posteriore.<br />

Motorizzazione affidabile<br />

L’attenzione maggiore è stata dedicata<br />

al posto di guida e ai comandi<br />

che sono tutti a portata di mano del<br />

pilota. Il volante a tre razze è regolabile<br />

in altezza, il sedile può assumere<br />

diverse posizioni, mentre la<br />

poltrona del passeggero anteriore<br />

con un solo movimento si ripiega<br />

facilmente trasformandosi in una<br />

sorta di tavolinetto a disposizione<br />

di chi sta alla guida con alla base<br />

due vani portabicchieri. Numerosi<br />

sono i ripostigli, sia davanti al pilota<br />

sia davanti al passeggero: anche<br />

sulla consolle in piccoli vani rotondi<br />

e nel tunnel con un cassetto profondissimo.<br />

Il cambio a leva corta si<br />

trova alla base della consolle centrale<br />

a portata di mano del pilota. È<br />

un manuale a 5 marce ben sincronizzato<br />

e dagli innesti ravvicinati.<br />

Abbiamo lasciato per ultimo il<br />

motore perché è il ben noto 1.6<br />

HDi da 90 cavalli, uno dei propulsori<br />

a gasolio più efficienti ed affidabili<br />

dell’intera gamma Peugeot,<br />

che, pur dovendo muovere una<br />

vettura che pesa più di 1.500 chili,<br />

grazie alla buona coppia (215 Nm)<br />

riprende con disinvoltura anche<br />

ad un basso numero di giri.<br />

Lanciato può raggiungere i 160<br />

chilometri all’ora che è una velocità<br />

massima di tutto rispetto considerando<br />

le dimensioni del veicolo.<br />

La sua dote principale, oltre<br />

all’elasticità, è la parsimonia: in<br />

città con un litro di gasolio percorre<br />

più di 14 km, nei percorsi<br />

extraurbani sfiora i 20 e nel ciclo<br />

misto supera i 17.<br />

Chi vuole può arricchirlo con<br />

numerosi optional, il più interessante<br />

del quale è il sistema di controllo<br />

della trazione su fondi scivolosi,<br />

brillantemente sperimentato<br />

sulla 3008.<br />

Perfettamente modulabile, il Peugeot Partner permette di passare velocemente dalla versione carico alla versione passeggeri<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

59


Focus Osservatorio<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

60<br />

Primi deboli segnali per l’auto aziendale<br />

Nell’ultima parte del 2009 per il mercato dell’auto aziendale, pur fortemente penalizzato dalla mancata possibilità di usufruire<br />

di incentivi pubblici, cominciano a manifestarsi i primi effetti del delinearsi di una debole ripresa dell’economia.<br />

Migliore l’andamento delle immatricolazioni ad uso noleggio rispetto a quello delle immatricolazioni ad altre imprese<br />

Come è noto, nel terzo trimestre<br />

del 2009 il prodotto interno<br />

lordo italiano ha fatto registrare<br />

il primo incremento congiunturale<br />

dopo cinque cali consecutivi.<br />

Gli ultimi dati statistici e gli indicatori<br />

di fiducia delle imprese e<br />

dei consumatori autorizzano a<br />

ritenere che anche l’ultimo trimestre<br />

del 2009 abbia fatto registrare<br />

un incremento. La conferma<br />

dell’Istat dovrebbe arrivare<br />

in febbraio. Vi sono comunque<br />

deboli segnali di ripresa dell’economia<br />

che confermano l’ipotesi<br />

che la fase di caduta del quadro<br />

congiunturale italiano e<br />

mondiale si stia esaurendo.<br />

Nella valutazione della situazio-<br />

IMMATRICOLAZIONI IN ITALIA<br />

DI AUTOVETTURE E FUORISTRADA<br />

VENDUTE AD IMPRESE O SOCIETA’<br />

Marca<br />

gennaio-novembre<br />

2009 2008<br />

Variaz.%<br />

gennaio-novembre<br />

Quota 2009 Quota 2008<br />

FIAT 113.655 173.257 -34,40 25,16 27,21<br />

BMW 30.367 32.058 -5,27 6,72 5,04<br />

VOLKSWAGEN 28.836 39.301 -26,63 6,38 6,17<br />

LANCIA 27.817 42.137 -33,98 6,16 6,62<br />

AUDI 27.545 29.074 -5,26 6,10 4,57<br />

MERCEDES 26.564 33.787 -21,38 5,88 5,31<br />

FORD 25.992 46.191 -43,73 5,75 7,25<br />

ALFA ROMEO 22.486 29.220 -23,05 4,98 4,59<br />

CITROËN 17.743 16.809 5,56 3,93 2,64<br />

PEUGEOT 17.617 18.563 -5,10 3,90 2,92<br />

RENAULT 15.028 33.947 -55,73 3,33 5,33<br />

OPEL 14.406 26.777 -46,20 3,19 4,21<br />

SMART 12.957 13.308 -2,64 2,87 2,09<br />

TOYOTA 10.434 11.788 -11,49 2,31 1,85<br />

VOLVO 7.908 9.976 -20,73 1,75 1,57<br />

NISSAN 7.815 11.801 -33,78 1,73 1,85<br />

MINI 5.041 4.819 4,61 1,12 0,76<br />

LAND ROVER 4.107 5.295 -22,44 0,91 0,83<br />

HONDA 3.992 6.046 -33,97 0,88 0,95<br />

CHEVROLET 3.257 5.453 -40,27 0,72 0,86<br />

MAZDA 3.129 4.778 -34,51 0,69 0,75<br />

SKODA 3.068 4.487 -31,62 0,68 0,70<br />

SEAT 2.405 4.193 -42,64 0,53 0,66<br />

HYUNDAI 2.269 3.677 -38,29 0,50 0,58<br />

PORSCHE 1.887 2.034 -7,23 0,42 0,32<br />

SUZUKI 1.813 2.678 -32,30 0,40 0,42<br />

MITSUBISHI 1.552 3.449 -55,00 0,34 0,54<br />

DODGE 1.492 1.634 -8,69 0,33 0,26<br />

KIA 1.129 2.579 -56,22 0,25 0,41<br />

altre 9.338 17.587 -46,90 2,07 2,76<br />

TOTALE 451.649 636.703 -29,06 100,00 100,00<br />

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Lease Plan Italia su dati Unrae<br />

ne occorre tuttavia grande cautela,<br />

perché non si può escludere<br />

che l’eventualità di crolli<br />

finanziari di grandissime imprese<br />

del credito o addirittura di<br />

stati possa avere un impatto<br />

devastante sul quadro economico<br />

e dare luogo ad una configurazione<br />

dell’andamento congiunturale<br />

a “W”.<br />

Il miglioramento della seconda<br />

metà del 2009 ha comunque prodotto<br />

i primi limitati effetti positivi<br />

di attenuazione della negatività<br />

anche per l’auto aziendale.<br />

Il primo semestre dell’anno si era<br />

chiuso infatti con un calo delle<br />

immatricolazioni ad imprese e<br />

società del 31,60%. L’effetto di<br />

cui abbiamo appena detto ha lievemente<br />

contenuto le perdite nel<br />

consuntivo gennaio-novembre<br />

(-29,06%), mentre più consistente<br />

è l’attenuazione della negatività<br />

in novembre (-19,96%).<br />

All’interno del comparto delle<br />

immatricolazioni ad imprese e<br />

società il settore del noleggio ha<br />

poi un andamento leggermente<br />

migliore di quello delle immatricolazioni<br />

ad altre società. Le<br />

immatricolazioni per noleggio<br />

sono infatti in calo del 26,13% in<br />

gennaio-novembre e del 15,04%<br />

in novembre. Per quelle ad altre<br />

imprese e società, i cali corrispondenti<br />

sono rispettivamente<br />

del 31,78% e del 23,23%.<br />

IMMATRICOLAZIONI IN ITALIA<br />

DI AUTOVETTURE E FUORISTRADA<br />

PER USO NOLEGGIO<br />

Marca<br />

gennaio-novembre<br />

2009 2008<br />

Variaz.%<br />

gennaio-novembre<br />

Quota 2009 Quota 2008<br />

FIAT 66.053 98.661 -33,05 29,23 32,25<br />

LANCIA 17.470 21.565 -18,99 7,73 7,05<br />

FORD 16.453 25.<strong>35</strong>5 -<strong>35</strong>,11 7,28 8,29<br />

VOLKSWAGEN 15.567 22.278 -30,12 6,89 7,28<br />

AUDI 14.641 13.538 8,15 6,48 4,43<br />

ALFA ROMEO 13.938 18.913 -26,30 6,17 6,18<br />

BMW 12.372 12.469 -0,78 5,47 4,08<br />

MERCEDES 11.230 12.636 -11,13 4,97 4,13<br />

SMART 8.649 6.653 30,00 3,83 2,17<br />

RENAULT 8.304 16.997 -51,14 3,67 5,56<br />

PEUGEOT 8.109 7.153 13,37 3,59 2,34<br />

CITROËN 7.738 7.476 3,50 3,42 2,44<br />

OPEL 6.584 14.262 -53,84 2,91 4,66<br />

VOLVO 3.311 4.192 -21,02 1,47 1,37<br />

NISSAN 3.283 3.815 -13,94 1,45 1,25<br />

SKODA 1.711 2.481 -31,04 0,76 0,81<br />

MINI 1.<strong>35</strong>7 1.185 14,51 0,60 0,39<br />

CHEVROLET 1.113 2.209 -49,62 0,49 0,72<br />

TOYOTA 1.090 2.007 -45,69 0,48 0,66<br />

SEAT 1.080 1.653 -34,66 0,48 0,54<br />

HYUNDAI 868 806 7,69 0,38 0,26<br />

DODGE 787 672 17,11 0,<strong>35</strong> 0,22<br />

MAZDA 718 1.053 -31,81 0,32 0,34<br />

MITSUBISHI 472 633 -25,43 0,21 0,21<br />

HONDA 468 1.061 -55,89 0,21 0,<strong>35</strong><br />

LAND ROVER 439 571 -23,12 0,19 0,19<br />

DACIA 285 185 54,05 0,13 0,06<br />

PORSCHE 274 346 -20,81 0,12 0,11<br />

SUBARU 241 280 -13,93 0,11 0,09<br />

altre 1.388 4.825 -71,23 0,61 1,58<br />

TOTALE 225.993 305.930 -26,13 100,00 100,00<br />

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Lease Plan Italia su dati Unrae


IMMATRICOLAZIONI IN ITALIA DI AUTOVETTURE E FUORISTRADA<br />

VENDUTE AD IMPRESE O SOCIETA’<br />

TOP 20 - gennaio-novembre 2009/2008<br />

N. Marca Modello gennaio-novembre 2009<br />

Numero Quota<br />

1 FIAT PUNTO 34.583 7,66 1 FIAT PUNTO 52.318 8,22<br />

2 FIAT PANDA 23.557 5,22 2 FIAT PANDA 38.648 6,07<br />

3 FIAT 500 13.183 2,92 3 LANCIA YPSILON 24.866 3,91<br />

4 SMART FORTWO 12.873 2,85 4 FIAT BRAVO 21.776 3,42<br />

5 FIAT BRAVO 12.151 2,69 5 FIAT 500 15.474 2,43<br />

6 BMW SERIE 3 11.915 2,64 6 ALFA ROMEO 159 15.255 2,40<br />

7 AUDI A4 11.530 2,55 7 FORD FIESTA 14.972 2,<strong>35</strong><br />

8 VOLKSWAGEN GOLF 11.151 2,47 8 FIAT CROMA 14.889 2,34<br />

9 LANCIA DELTA 10.101 2,24 9 FORD FOCUS 13.387 2,10<br />

10 FORD FOCUS 9.799 2,17 10 SMART FORTWO 13.305 2,09<br />

11 ALFA ROMEO 159 8.791 1,95 11 VOLKSWAGEN PASSAT 13.142 2,06<br />

12 LANCIA MUSA 8.227 1,82 12 VOLKSWAGEN GOLF 12.844 2,02<br />

13 LANCIA YPSILON 8.206 1,82 13 AUDI A4 11.418 1,79<br />

14 FIAT CROMA 8.068 1,79 14 BMW SERIE 3 11.236 1,76<br />

15 ALFA ROMEO MI.TO 7.<strong>35</strong>1 1,63 15 ALFA ROMEO 147 10.494 1,65<br />

16 VOLKSWAGEN PASSAT 7.180 1,59 16 LANCIA MUSA 9.916 1,56<br />

17 MERCEDES CLASSE A 6.516 1,44 17 MERCEDES CLASSE C 9.563 1,50<br />

18 MERCEDES CLASSE C 6.449 1,43 18 RENAULT CLIO 8.744 1,37<br />

19 BMW SERIE 1 6.348 1,41 19 MERCEDES CLASSE A 8.539 1,34<br />

20 CITROËN C4 5.656 1,25 20 OPEL ASTRA 8.521 1,34<br />

altre 228.014 50,48 altre 307.396 48,28<br />

Totale 451.649 100,00 Totale 636.703 100,00<br />

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Lease Plan Italia su dati Unrae<br />

IMMATRICOLAZIONI IN ITALIA DI AUTOVETTURE E FUORISTRADA<br />

PER USO NOLEGGIO<br />

TOP 20 - gennaio-novembre 2009/2008<br />

N. Marca Modello gennaio-novembre 2009<br />

Numero Quota<br />

N. Marca Modello gennaio-novembre 2008<br />

Numero Quota<br />

N. Marca Modello gennaio-novembre 2008<br />

Numero Quota<br />

1 FIAT PUNTO/GR. PUNTO 23.965 10,60 1 FIAT PUNTO/GR. PUNTO 34.215 11,18<br />

2 FIAT PANDA 13.556 6,00 2 FIAT PANDA 20.509 6,70<br />

3 SMART FORTWO 8.580 3,80 3 FIAT BRAVO 16.477 5,39<br />

4 FIAT BRAVO 7.921 3,50 4 ALFA ROMEO 159 12.348 4,04<br />

5 LANCIA DELTA 7.906 3,50 5 FIAT CROMA 11.226 3,67<br />

6 AUDI A4 7.564 3,<strong>35</strong> 6 FORD FOCUS 9.727 3,18<br />

7 FIAT 500 7.497 3,32 7 VOLKSWAGEN PASSAT 9.656 3,16<br />

8 FORD FOCUS 7.240 3,20 8 LANCIA YPSILON 9.478 3,10<br />

9 VOLKSWAGEN GOLF 6.387 2,83 9 FIAT 500 7.362 2,41<br />

10 ALFA ROMEO 159 5.999 2,65 10 VOLKSWAGEN GOLF 7.168 2,34<br />

11 BMW SERIE 3 5.780 2,56 11 SMART FORTWO 6.650 2,17<br />

12 LANCIA MUSA 5.527 2,45 12 AUDI A4 6.502 2,13<br />

13 ALFA ROMEO MI.TO 5.470 2,42 13 LANCIA MUSA 6.367 2,08<br />

14 FIAT CROMA 5.162 2,28 14 OPEL ASTRA 5.519 1,80<br />

15 VOLKSWAGEN PASSAT 4.939 2,19 15 CITROËN C4 4.974 1,63<br />

16 FIAT QUBO 4.239 1,88 16 BMW SERIE 3 4.801 1,57<br />

17 MERCEDES CLASSE C 3.645 1,61 17 FORD FIESTA 4.624 1,51<br />

18 FORD C-MAX 3.523 1,56 18 MERCEDES CLASSE C 4.547 1,49<br />

19 BMW SERIE 1 3.488 1,54 19 LANCIA DELTA 4.539 1,48<br />

20 CITROËN C4 3.412 1,51 20 ALFA ROMEO 147 4.484 1,47<br />

altre 84.193 37,25 altre 114.757 37,51<br />

Totale 225.993 100,00 Totale 305.930 100,00<br />

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Lease Plan Italia su dati Unrae<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

61


Quanto costa l’auto aziendale<br />

Presentiamo nelle due pagine seguenti, per le auto maggiormente utilizzate nelle flotte aziendali, il costo di esercizio annuo<br />

e quello al chilometro nellíipotesi in cui le vetture vengano acquistate e gestite direttamente dallíazienda.<br />

I costi indicati sono utili punti di riferimento per valutare la convenienza di soluzioni alternative alla proprietà<br />

Nota metodologica. I costi riportati nelle<br />

tabelle si riferiscono ad auto direttamente<br />

possedute e gestite da un soggetto<br />

economico. Si tratta quindi della configurazione<br />

massima di costo in quanto,<br />

come è noto, passando a soluzioni più<br />

moderne per disporre del parco auto,<br />

come il fleet management o il noleggio a<br />

lungo termine, si possono conseguire<br />

risparmi non indifferenti. Per costo di<br />

esercizio di un autoveicolo si intende la<br />

somma di tutti gli oneri sostenuti per<br />

acquistarlo ed utilizzarlo. Concorrono a<br />

formare il costo di esercizio un notevole<br />

numero di voci. Innanzitutto la spesa per<br />

l'acquisto dell'autovettura al netto di<br />

quanto si ricaverà rivendendola usata,<br />

quindi il costo per l'interesse sul capitale<br />

investito. Poi i costi per la tassa sulla proprietà,<br />

per l'assicurazione, per la copertura<br />

della responsabilità civile e degli altri<br />

rischi connessi al possesso e all'uso dell'auto,<br />

l'eventuale costo del garage e, se<br />

l'auto appartiene ad una azienda, anche<br />

le spese per la sua gestione. Occorre<br />

quindi considerare le spese per i consumi<br />

di carburanti, di lubrificanti e di pneumatici,<br />

i costi per le manutenzioni e le riparazioni<br />

ed infine i pedaggi autostradali, le<br />

multe e gli eventuali oneri straordinari. Il<br />

costo di esercizio di un'auto aziendale<br />

non va confuso con i costi di esercizio<br />

delle autovetture pubblicati dall'Aci o da<br />

altre organizzazioni che sono determinati<br />

facendo riferimento ad auto possedute<br />

da automobilisti privati. Una parte del<br />

costo dell'auto è certamente indipendente<br />

dal tipo di utilizzatore, ma per l'azienda<br />

vi sono costi particolari di cui occorre<br />

tenere conto. Tra questi le spese per<br />

l'amministrazione della flotta, che sono<br />

molto elevate quando l'azienda segue<br />

modalità di gestione tradizionale e cioè<br />

amministra direttamente auto di sua proprietà.<br />

Elementi considerati. Sono stati considerati<br />

tutti gli elementi rilevanti riferiti ad<br />

auto che restino nel parco auto per un tre<br />

anni e percorrano 30.000 chilometri<br />

all'anno. Il metodo di calcolo utilizzato Ë<br />

indicato nelle seguenti formule:<br />

V CA 3,n = SF + SV*n dove:<br />

V CA 3,n = è il costo annuo (CA) per la<br />

vettura V che è detenuta in proprietà per<br />

tre anni e percorre n chilometri all'anno<br />

(30.000 chilometri nelle ipotesi considerate<br />

nelle tabelle)<br />

SF = spese fisse annue<br />

SV = spese variabili al chilometro<br />

n = numero di chilometri percorsi annualmente<br />

La composizione delle spese fisse annue<br />

e delle spese variabili al chilometro è<br />

riportata nelle formule seguenti:<br />

SF = D+ I + B +ARC + AIF + SG dove:<br />

D = deprezzamento annuo medio<br />

I = interesse sul capitale investito<br />

B = tassa di proprietà<br />

ARC = assicurazione rc auto<br />

AIF = assicurazione incendio-furto<br />

SG = spese aziendali di gestione<br />

SV = C + M + O + G dove:<br />

C = costo per il carburante al chilometro<br />

M = costo di manutenzione al chilometro<br />

O = costo dei lubrificanti al chilometro<br />

G = costo degli pneumatici al chilometro<br />

Per quanto riguarda la determinazione<br />

delle singole voci sono stati seguiti i<br />

seguenti criteri:<br />

DEPREZZAMENTO: si è considerato il<br />

deprezzamento medio annuo per la vettura<br />

in questione che venga rivenduta<br />

dopo tre anni e con una percorrenza di<br />

30.000 km annui.<br />

INTERESSI: si è calcolato il costo per il<br />

finanziamento del prezzo della vettura<br />

con un tasso annuo pari al 9,125% che<br />

oggi puÚ considerarsi medio.<br />

TASSA DI PROPRIETÀ: si è fatto riferimento<br />

alle tariffe previste dalla<br />

Finanziaria 2007 per le autovetture<br />

immatricolate Euro 4.<br />

ASSICURAZIONE RC: esiste una notevole<br />

differenziazione fra le tariffe assicurative.<br />

Per le elaborazioni si è fatto riferimento<br />

a premi medi per la zona di Roma per<br />

la classe di merito 14 e per un massimale<br />

unico di 800 mila euro.<br />

Osservatorio<br />

ASSICURAZIONE INCENDIO-FURTO: è<br />

stato considerato un premio annuo pari<br />

al 30 per mille.<br />

SPESE AZIENDALI DI GESTIONE: è stato<br />

considerato un costo annuo a vettura di<br />

500 euro. È una stima cauta se si considera<br />

il complesso di adempimenti legati<br />

alla gestione di un'auto di un parco.<br />

COSTO PER IL CARBURANTE AL CHILO-<br />

METRO: per quanto riguarda i consumi si<br />

è fatto riferimento ai valori medi riportati<br />

nell'ultima edizione della pubblicazione<br />

dell'Aci “Costi chilometrici di esercizio di<br />

alcuni tipi di autovetture, autofurgoni e<br />

motoveicoli”. I prezzi dei carburanti considerati<br />

sono quelli medi derivanti dalla<br />

rilevazione ufficiale del Ministero dello<br />

Sviluppo Economico al 28/12/2009 e<br />

cioè, per la benzina euro 1,272 e per il<br />

gasolio euro 1,117 al litro.<br />

COSTO DI MANUTENZIONE AL CHILO-<br />

METRO: per questa voce si è fatto riferimento<br />

alla elaborazione dell'Aci più<br />

sopra citata. Al dato Aci è stato però<br />

aggiunto l'onere per la sostituzione dell'auto<br />

durante la manutenzione.<br />

COSTO DEI LUBRIFICANTI AL CHILOME-<br />

TRO: anche per questa voce, si è fatto<br />

riferimento alla elaborazione dell'Aci più<br />

sopra citata.<br />

COSTO DEGLI PNEUMATICI AL CHILO-<br />

METRO: sono stati considerati i prezzi di<br />

listino ridotti del 15% per tenere conto<br />

degli sconti d'uso. Il valore di un treno di<br />

gomme è stato diviso per una percorrenza<br />

di <strong>35</strong>.000 chilometri per ottenere il<br />

costo al chilometro.<br />

Costi non considerati. L'elaborazione<br />

non ha tenuto conto di costi per i quali<br />

esiste una forte variabilità a seconda del<br />

tipo di utilizzazione e cioè le spese per il<br />

ricovero della vettura, per il parcheggio,<br />

per i pedaggi autostradali e per le eventuali<br />

multe per violazioni delle norme<br />

sulla sosta o sul traffico. Si tratta però di<br />

costi che anche se di difficile determinazione<br />

vengono comunque sostenuti dall'azienda<br />

e questa situazione fa ulteriormente<br />

aumentare il costo dell'auto<br />

aziendale.<br />

Cinzia Bortolotti<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

63


Focus Osservatorio<br />

MARCA MODELLO<br />

Alfa Romeo<br />

Alfa Romeo<br />

Alfa Romeo<br />

Alfa Romeo<br />

Audi<br />

Audi<br />

Audi<br />

Audi<br />

Audi<br />

Audi<br />

Bmw<br />

Bmw<br />

Bmw<br />

Bmw<br />

Bmw<br />

Bmw<br />

Bmw<br />

Chrysler<br />

Citroën<br />

Citroën<br />

Citroën<br />

Citroën<br />

Citroën<br />

Fiat<br />

Fiat<br />

Fiat<br />

Fiat<br />

Fiat<br />

Fiat<br />

Fiat<br />

Fiat<br />

Fiat<br />

Fiat<br />

Ford<br />

Ford<br />

Ford<br />

Ford<br />

Ford<br />

Honda<br />

Hyundai<br />

Hyundai<br />

Hyundai<br />

Jaguar<br />

Jaguar<br />

Lancia<br />

Lancia<br />

Lancia<br />

Lancia<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

64<br />

COSTI DI ESERCIZIO DELLE AUTO AZIENDALI<br />

(Durata di possesso: 3 anni; percorrenza annua: 30.000 Km)<br />

147 1.9 JTD (120) 5p Progression<br />

159 1.9 JTDm Eco Progression<br />

159 2.4 JTDm 200 CV SW Distinctive Q-tronic<br />

GT 1.9 JTDM 16V Distinctive<br />

A3 SPB 1.6 TDI 90 CV CR FAP Attraction<br />

A4 2.0 TDI F.A.P<br />

A6 2.7 V6 190 CV TDI F.A.P<br />

A6 2.7 V6 190 CV TDI FAP Avant<br />

A8 3.0 V6 TDI F.A.P. qu. Tiptr.<br />

Q7 3.0 V6 TDI 240 CV quattro tiptronic F.A.P<br />

118d 5 p. Attiva DPF<br />

320d Eletta<br />

3<strong>35</strong>d Touring Eletta<br />

530d Eletta<br />

530d Touring Eletta<br />

630i<br />

730d Eletta<br />

Voyager 2.8 CRD LX Auto<br />

C3 1.4 Hdi 70 CV Exclusive Style<br />

C3 Picasso 1.6 HDi 110 CV FAP Airdream Esclusive Style<br />

C4 2.0 HDi 140CV FAP VTR airdream<br />

C4 Gr. Picasso 1.6 Hdi 110 CV FAP Elegance<br />

C5 1.8 16V 127 CV<br />

Seicento 1.1<br />

Panda 1.3 MJT 16V Emotion<br />

Punto Classic 1.2 5p Active<br />

Grande Punto 1.3 MJT 75 5p Actual<br />

Croma 1.9 MJT 16V Dynamic<br />

Bravo 1.4 16V Dynamic<br />

Bravo 2.0 Multijet 16 V Emotion<br />

Multipla 1.9 MJT Active<br />

Doblï 2.0 Mjt Emotion<br />

Ulysse 2.0 MJT (136 CV) Dynamic<br />

Focus 1.6 100CV 5p Titanium<br />

Focus 2.0 TDCi (136 CV) SW Tit. DPF<br />

C-Max 2.0 TDCi 136CV Ikon DPF<br />

Mondeo 2.0 TDCi/140 5p. Titanium DPF<br />

Galaxy+ 2.0 TDCi (140 CV) DPF<br />

Civic 2.2 i-CTDi 5p. Elegance DPF<br />

Getz 1.1 12V (66 CV) 5p Spec. Pack. Style<br />

Accent 1.5 CRDi VGT 4p Active<br />

Matrix 1.5 CRDi TD VGT Active MY 2008<br />

X-Type 2.0D Luxury<br />

X-Type 3.0 V6 24V Wagon Premium Luxury<br />

Ypsilon 1.4 16V Platino<br />

Phedra 2.0 MJT 136 CV Oro<br />

Delta 2.0 MJT DPF Platino<br />

Musa 1.3 MJT 16V 70CV Oro<br />

PREZZO<br />

SU STRADA<br />

TOTALE COSTI COSTO DI ESERCIZIO ANNUO PER 30.000 KM<br />

FISSI<br />

ANNUI<br />

VARIABILI<br />

AL KM<br />

CON CARBURANTE SENZA CARBURANTE<br />

Totale annuo Costo al Km Totale annuo Costo al Km<br />

22.081 9.681 0,17 14.675 0,49 12.463 0,42<br />

26.651 10.953 0,17 16.081 0,54 13.990 0,47<br />

36.651 14.494 0,20 20.492 0,68 17.678 0,59<br />

31.101 12.406 0,19 17.975 0,60 15.482 0,52<br />

26.681 10.667 0,16 15.446 0,51 13.431 0,45<br />

33.831 13.110 0,18 18.421 0,61 16.370 0,55<br />

43.901 16.547 0,21 22.845 0,76 20.<strong>35</strong>1 0,68<br />

46.201 17.230 0,20 23.378 0,78 20.885 0,70<br />

73.451 25.422 0,24 32.654 1,09 29.276 0,98<br />

56.251 20.255 0,26 28.030 0,93 24.371 0,81<br />

31.051 12.342 0,16 17.161 0,57 15.<strong>35</strong>1 0,51<br />

36.601 14.117 0,16 19.003 0,63 17.073 0,57<br />

49.651 18.599 0,20 24.728 0,82 21.994 0,73<br />

50.201 18.515 0,21 24.802 0,83 22.228 0,74<br />

52.701 19.257 0,21 25.625 0,85 22.971 0,77<br />

73.<strong>35</strong>1 25.414 0,27 33.654 1,12 30.036 1,00<br />

78.531 27.092 0,17 32.138 1,07 29.404 0,98<br />

33.961 13.533 0,23 20.365 0,68 16.987 0,57<br />

16.701 7.421 0,12 11.116 0,37 9.427 0,31<br />

21.101 9.061 0,14 13.268 0,44 11.298 0,38<br />

22.151 9.721 0,16 14.577 0,49 12.446 0,41<br />

26.636 10.682 0,15 15.201 0,51 12.989 0,43<br />

22.551 9.443 0,22 15.953 0,53 12.3<strong>35</strong> 0,41<br />

7.841 4.494 0,16 9.243 0,31 6.495 0,22<br />

14.301 6.731 0,12 10.210 0,34 8.481 0,28<br />

11.001 5.421 0,16 10.104 0,34 7.494 0,25<br />

14.301 6.697 0,12 10.4<strong>35</strong> 0,<strong>35</strong> 8.586 0,29<br />

28.601 11.664 0,17 16.829 0,56 14.376 0,48<br />

18.101 7.840 0,19 13.437 0,45 10.369 0,<strong>35</strong><br />

24.451 10.474 0,16 15.380 0,51 13.249 0,44<br />

22.651 9.856 0,18 15.178 0,51 12.564 0,42<br />

23.651 10.225 0,15 14.647 0,49 12.<strong>35</strong>5 0,41<br />

32.651 12.816 0,21 19.250 0,64 16.395 0,55<br />

18.651 8.303 0,18 13.832 0,46 10.901 0,36<br />

22.651 9.858 0,16 14.780 0,49 12.528 0,42<br />

23.151 10.007 0,17 14.984 0,50 12.692 0,42<br />

26.901 11.132 0,17 16.340 0,54 13.967 0,47<br />

31.401 12.419 0,18 17.723 0,59 15.230 0,51<br />

24.041 10.652 0,16 15.528 0,52 13.397 0,45<br />

11.621 5.621 0,15 10.142 0,34 7.623 0,25<br />

14.751 6.912 0,13 10.957 0,37 9.108 0,30<br />

17.141 7.555 0,16 12.240 0,41 10.108 0,34<br />

32.101 12.654 0,18 18.022 0,60 15.730 0,52<br />

43.951 16.747 0,28 25.086 0,84 20.232 0,67<br />

15.601 7.070 0,17 12.273 0,41 9.251 0,31<br />

34.501 13.328 0,20 19.394 0,65 16.539 0,55<br />

30.251 12.123 0,17 17.290 0,58 15.158 0,51<br />

19.151 8.089 0,14 12.249 0,41 10.<strong>35</strong>9 0,<strong>35</strong>


MARCA MODELLO<br />

Mazda Mazda6 2.0 CD 16V/140 CV 4p. Exec.<br />

Mazda Mazda6 2.0 CD 16V/140 CV Wag. Luxury<br />

Mercedes A 180 CDI<br />

Mercedes C 200 CDI Classic<br />

Mercedes C 220 CDI SW BlueEfficiency Classic<br />

Mercedes E <strong>35</strong>0 CDI BluEfficiency Elegance<br />

Mini Mini Cooper S<br />

Mitsubishi Pajero 3.2 16V DI-D 5p Intense DPF<br />

Nissan Micra 1.2 16V 5p. Active<br />

Nissan Micra 1.5 dCi 86 CV 5p Active<br />

Opel Corsa 1.2 16V 5p Club<br />

Opel Corsa 1.3 CDTI/75CV ECOFLEX 5p Club<br />

Opel Astra 1.4 16v Twinp. 5p Enjoy<br />

Opel Astra 1.7 CDTI/110CV SW Cosmo<br />

Opel Zafira 1.9 16V CDTI 150 CV Cosmo<br />

Peugeot 107 1.4 Hdi 5p Sweet Years<br />

Peugeot 207 1.6 Hdi FAP 110 CV SW XS Ciel<br />

Peugeot 308 1.6 Hdi/90CV FAP 5p Tecno<br />

Peugeot 407 2.0 HDi Tecno FAP<br />

Peugeot 807 2.0 HDi FAP Norwest<br />

Peugeot 1007 1.4 Happy<br />

Renault Clio 1.2 16V Luxe 5p<br />

Renault Clio 1.5 dCi 85 CV SporTour Dynamique<br />

Renault Mägane 1.6 16v Confort<br />

Renault Mägane 1.9 dCi/130 CV SporTour Luxe<br />

Renault Laguna 2.0 dCi/150CV 4Control<br />

Renault Modus 1.5 dCi/68 CV Expression<br />

Renault Espace 2.0 dCi/175 CV Initiale MY01<br />

Saab 9-3 Sport Sedan 1.9 TiD DPF Linear<br />

Saab 9-5 1.9 TiD 16V S.W. Griffin<br />

Seat Ibiza 1.6 TDI CR DPF 5p Style<br />

Seat Leon 1.6 Reference<br />

Seat Alhambra 2.0 TDI DPF Reference<br />

Skoda Fabia 1.4 TDI/80 CV 5p. Style<br />

Skoda Octavia 2.0 TDI FAP Elegance<br />

Skoda Superb 2.0 TDI 170 CV FAP Elegance<br />

Smart Fortwo 1000 (52KW) MHD coupÇ passion<br />

Subaru Impreza 2.0R 4Q<br />

Subaru Legacy 2.0D SW VA<br />

Toyota Yaris 1.3 5p. Sol<br />

Toyota Avensis 2.2 D-4D Wagon Executive<br />

Volkswagen Polo 1.6TDI 90CV DPF 5p Comfortline<br />

Volkswagen Golf 1.4 TSI 160 CV 5p Highline<br />

Volkswagen Golf 2.0 TDI 140 CV DPF 5 p. Highline<br />

Volkswagen Passat 2.0 TDI DPF Comfortline<br />

Volkswagen Passat 2.0 TDI DPF Var 4mot. Comfortline<br />

Volkswagen Sharan 2.0 TDI DPF United<br />

Volvo S40 2.0 Kinetic<br />

Volvo V50 2.0 D Momentum<br />

Volvo V70 2.4 D (175 CV) Momentum<br />

Volvo C70 2.4 D5 20V Summum<br />

Volvo S80 2.4 D5 205 CV Summun<br />

PREZZO<br />

SU STRADA<br />

TOTALE COSTI<br />

FISSI<br />

ANNUI<br />

VARIABILI<br />

AL KM<br />

COSTO DI ESERCIZIO ANNUO PER 30.000 KM<br />

CON CARBURANTE SENZA CARBURANTE<br />

Totale annuo Costo al Km Totale annuo Costo al Km<br />

26.551 10.995 0,17 16.021 0,53 13.769 0,46<br />

29.651 11.916 0,17 16.982 0,57 14.690 0,49<br />

24.291 10.319 0,16 15.085 0,50 13.074 0,44<br />

<strong>35</strong>.071 13.897 0,19 19.503 0,65 17.211 0,57<br />

38.941 15.162 0,17 20.388 0,68 18.417 0,61<br />

55.951 20.242 0,22 26.893 0,90 24.159 0,81<br />

24.251 10.092 0,19 15.712 0,52 12.872 0,43<br />

40.991 15.660 0,23 22.688 0,76 19.230 0,64<br />

13.651 6.247 0,16 10.960 0,37 8.258 0,28<br />

15.751 7.136 0,14 11.303 0,38 9.413 0,31<br />

12.401 5.873 0,16 10.609 0,<strong>35</strong> 7.953 0,27<br />

13.801 6.553 0,13 10.588 0,<strong>35</strong> 8.779 0,29<br />

17.701 7.722 0,18 13.067 0,44 10.273 0,34<br />

22.551 9.508 0,15 14.062 0,47 11.850 0,40<br />

27.651 11.427 0,17 16.543 0,55 14.090 0,47<br />

13.746 6.526 0,12 10.073 0,34 8.424 0,28<br />

20.726 8.882 0,15 13.291 0,44 11.482 0,38<br />

20.876 8.972 0,14 13.155 0,44 11.345 0,38<br />

28.501 11.609 0,17 16.731 0,56 14.439 0,48<br />

33.971 13.171 0,19 18.896 0,63 16.162 0,54<br />

16.401 7.340 0,17 12.441 0,41 9.511 0,32<br />

15.251 6.696 0,16 11.513 0,38 8.811 0,29<br />

16.<strong>35</strong>1 7.302 0,14 11.450 0,38 9.681 0,32<br />

17.951 8.142 0,19 13.729 0,46 10.569 0,<strong>35</strong><br />

23.911 10.222 0,16 14.943 0,50 12.892 0,43<br />

28.501 11.601 0,17 16.813 0,56 14.480 0,48<br />

15.471 7.007 0,14 11.173 0,37 9.323 0,31<br />

39.051 14.698 0,21 21.055 0,70 18.079 0,60<br />

29.301 11.703 0,18 17.021 0,57 14.850 0,49<br />

38.751 14.617 0,19 20.381 0,68 17.646 0,59<br />

16.946 7.785 0,14 11.961 0,40 10.272 0,34<br />

17.606 7.995 0,19 13.745 0,46 10.448 0,<strong>35</strong><br />

28.426 11.523 0,20 17.447 0,58 14.673 0,49<br />

15.561 7.106 0,13 11.119 0,37 9.269 0,31<br />

24.851 10.568 0,17 15.634 0,52 13.262 0,44<br />

33.121 13.064 0,17 18.202 0,61 15.870 0,53<br />

12.705 5.829 0,14 9.895 0,33 7.834 0,26<br />

24.631 10.485 0,23 17.332 0,58 13.485 0,45<br />

34.131 13.218 0,19 18.949 0,63 16.496 0,55<br />

14.701 6.840 0,15 11.473 0,38 9.137 0,30<br />

29.551 12.315 0,18 17.582 0,59 15.331 0,51<br />

17.126 7.853 0,14 11.984 0,40 10.295 0,34<br />

23.<strong>35</strong>3 9.506 0,19 15.158 0,51 12.273 0,41<br />

25.628 10.805 0,15 15.447 0,51 13.476 0,45<br />

28.151 11.503 0,18 16.815 0,56 14.563 0,49<br />

30.901 12.320 0,18 17.833 0,59 15.380 0,51<br />

29.576 11.853 0,19 17.572 0,59 14.918 0,50<br />

25.101 10.569 0,21 16.991 0,57 13.511 0,45<br />

29.726 11.959 0,17 17.125 0,57 14.792 0,49<br />

43.001 16.<strong>35</strong>0 0,19 22.032 0,73 19.619 0,65<br />

46.151 17.232 0,20 23.302 0,78 20.648 0,69<br />

46.901 17.481 0,20 23.590 0,79 21.097 0,70<br />

<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />

65


Gestire il parco auto è<br />

questione di equilibrio<br />

www.leaseplan.it<br />

Le aziende sono alla ricerca costante dell’equilibrio<br />

migliore tra controllo dei costi, soddisfazione dei<br />

driver e sostenibilità ambientale.<br />

Ecco perché nasce Fleet Balance, la soluzione<br />

integrata di <strong>LeasePlan</strong> per valutare e bilanciare<br />

tutti gli aspetti chiave della tua fl otta.<br />

Con Fleet Balance il giusto equilibrio nella gestione<br />

del parco auto non è mai stato così semplice.<br />

It’s easier to leaseplan<br />

THE WORLD LEADING FLEET AND VEHICLE MANAGEMENT COMPANY


IL PIACERE È AVERE MOLTI PIÙ<br />

WEEKEND IN UNA SETTIMANA.<br />

Da oggi è ancora più semplice defi nire la migliore fl otta per la vostra azienda. Presso la rete di Concessionarie BMW,<br />

un consulente di vendita alle aziende sarà il vostro partner dedicato per trovare una soluzione su misura che tenga conto<br />

delle specifi cità del vostro business. La nostra esperienza e la nostra gamma di vetture vi assicureranno il mix ottimale<br />

tra piacere di guida e contenimento di emissioni, consumi e costi gestione.<br />

Anche la nuova BMW X1 è disponibile nell’offerta Flotte Aziendali BMW.<br />

BMW PER LE AZIENDE.<br />

BMW Financial Services: la più avanzata realtà nei servizi fi nanziari. BMW e . Incontro al vertice della tecnologia.<br />

Consumi ciclo urbano/extraurbano/misto (litro/100km) da: 6,1/4,7/5,2 (sDrive18d) a 13,0/7,3/9,4 (xDrive28i). Emissioni CO 2 (g/Km): da 136 (sDrive18d) a 219 (xDrive28i).<br />

BMW<br />

Flotte Aziendali<br />

www.bmw.it Piacere di guidare

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!