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NAZ/215/2008<br />
n.<strong>35</strong><br />
Periodico trimestrale<br />
Gennaio 2010 - euro 6,00<br />
Auto<br />
aziendale<br />
oltre il 2009<br />
Testimonianze<br />
- Alessandro Skerl (Honda)<br />
- Fabrizio Longo (BMW)<br />
Inchiesta<br />
Le attese delle Case<br />
per il 2010<br />
Ecologia<br />
Focus sulle auto<br />
elettriche in arrivo<br />
Sicurezza<br />
Forse arriva la scatola<br />
nera anche per l’auto<br />
Tecnologia<br />
Gomme e soluzioni<br />
per affrontare l’inverno<br />
Piacere di guida<br />
Conquistati dal fascino<br />
del cambio automatico<br />
Prove su strada<br />
BMW X1 / Alfa Romeo 159 JTD /<br />
Subaru Legacy / Volkswagen<br />
Polo / Citroën C3 / Peugeot<br />
Partner<br />
Osservatorio<br />
- I numeri dell’auto aziendale<br />
- I costi chilometrici<br />
<strong>CarFleet</strong><br />
F L O T T E A Z I E N D A L I
LEASEPLAN ITALIA S.p.a.<br />
Viale Alessandro Marchetti, 105<br />
00148 Roma<br />
tel. 800-822.023<br />
e-mail: carfleet@leaseplan.it<br />
http://www.leaseplan.it/carfleet/<br />
Associata ANIASA<br />
<strong>CarFleet</strong><br />
DIRETTORE EDITORIALE<br />
Jaromír Hájek<br />
DIRETTORE RESPONSABILE<br />
Mauro Manzoni<br />
EDITORE<br />
<strong>LeasePlan</strong> Italia S.p.a.<br />
Viale Alessandro Marchetti, 105<br />
00148 Roma<br />
REDAZIONE, IMPAGINAZIONE<br />
E PUBBLICITA’<br />
Econometrica Spa<br />
Via della Zecca 1 - 40121 Bologna<br />
tel. 051.271710 - fax 051.224807<br />
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HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO:<br />
Mario Anzola, Lodovico Basalù,<br />
Cinzia Bortolotti, Veronica Carletti, Vincenzo Conte,<br />
Luigi Gemma, Pietro Paolo Marziali,<br />
Roberto Mazzanti, Ermanno Molinari<br />
PROVE SU STRADA<br />
a cura di Roberto Mazzanti<br />
SEGRETERIA DI REDAZIONE<br />
Cinzia Bortolotti, Daniela Gaetano<br />
ART DIRECTOR<br />
Mariangela Canzoniero<br />
STAMPA<br />
Labanti e Nanni Industrie Grafiche<br />
Via G. Di Vittorio, 5/7 - 40056 Crespellano (BO)<br />
Registrazione Tribunale di Milano<br />
n.98/1997<br />
5. EDITORIALE<br />
Noleggio e fiscalità,<br />
il confronto continua...<br />
9. GIOIA DI VIVERE<br />
Al via le Eco-Olimpiadi<br />
9<br />
11. SCENARI<br />
Auto aziendale oltre il 2009<br />
12. ASSEMBLEA ANIASA<br />
L’auto aziendale,<br />
volano per l’economia<br />
14. INCHIESTA<br />
Le prospettive 2010<br />
per l’auto aziendale<br />
18. INCHIESTA<br />
Prodotti e iniziative<br />
per uscire dalla crisi<br />
20. TESTIMONIANZE<br />
Mobilità verde, fiore<br />
all’occhiello Honda<br />
23. TESTIMONIANZE<br />
BMW ai vertici anche<br />
per ecologia e consumi<br />
26. ECOLOGIA<br />
Trazione elettrica?<br />
Ideale per le city car<br />
30. TECNOLOGIA<br />
Gomme e soluzioni<br />
per affrontare l’inverno<br />
30<br />
32. PIACERE DI GUIDA<br />
Conquistati dal fascino<br />
del cambio automatico<br />
36. SICUREZZA<br />
Una scatola nera<br />
anche per le automobili<br />
36<br />
38. NOVITA’<br />
42. PROVE<br />
- BMW X1<br />
- Alfa Romeo 159 JTD<br />
- Subaru Legacy<br />
- Volkswagen Polo<br />
- Citroën C3<br />
- Peugeot Partner<br />
60. OSSERVATORIO<br />
- I numeri dell’auto aziendale<br />
- I costi chilometrici<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
3<br />
Sommario
Mercedes-Benz è un marchio Daimler.<br />
Flotte aziendali Mercedes-Benz.<br />
La vostra squadra<br />
merita di essere premiata.<br />
Classe A Classe B Classe C Classe C SW Classe GLK Classe M Classe E Classe E SW<br />
Classe S<br />
Scoprite negli show room Mercedes-Benz la vasta gamma di offerte dedicata alle categorie business con Leasing e manutenzione inclusa. mercedes-benz.it/flotte
Secondo il<br />
presidente<br />
di<br />
Aniasa Roberto<br />
Lu cchi ni, “l’auto<br />
aziendale è<br />
ancora oggi<br />
penalizzata da<br />
una normativa<br />
che non ha eguali nel resto dell’Europa.<br />
Tale disallineamento produce come<br />
effetto diretto condizioni di minor<br />
competitività per le aziende nazionali<br />
rispetto alle concorrenti europee<br />
che sopportano costi inferiori (i costi<br />
dei trasporti rappresentano il 6-8%<br />
di quelli complessivi aziendali) per<br />
un bene rilevante come il parco<br />
aziendale”. Lucchini parlava ad un<br />
convegno organizzato il 10 novembre<br />
scorso da Aniasa, l’associazione<br />
che raggruppa le società che esercitano<br />
il noleggio a breve e lungo termine.<br />
La penalizzazione fiscale dell’auto<br />
aziendale in Italia è un problema<br />
che si trascina da tempo immemorabile<br />
e che, come dovrebbe<br />
essere ormai chiaro per tutti, ha<br />
creato un forte divario tra l’Italia e i<br />
Paesi europei. E ciò non solo per la<br />
diffusione di auto aziendali, ma<br />
anche per l’adozione delle soluzioni<br />
più avanzate per la gestione di un<br />
parco aziendale, come il noleggio a<br />
lungo termine. È vero che questa formula<br />
si sta diffondendo anche in<br />
Italia, ma rispetto ad altri Paesi europei<br />
la quota del noleggio sull’auto<br />
aziendale è ancora inferiore. E questo<br />
è un problema non solo per le<br />
società di noleggio, ma per tutte le<br />
aziende italiane, perché è assoluta-<br />
mente assodato che un parco aziendale<br />
in noleggio costa decisamente<br />
meno rispetto ad un parco aziendale<br />
in proprietà. Chi volesse rendersene<br />
conto può consultare nella rubrica<br />
Osservatorio l’elaborazione sui costi<br />
di esercizio delle auto aziendali in<br />
proprietà e confrontare il costo<br />
annuo per la percorrenza considerata<br />
con i canoni di noleggio offerti<br />
dalle principali società del settore.<br />
Viviamo tempi difficili ma nonostante<br />
questo, grazie alle nostre soluzioni<br />
di noleggio e alla nostra consulenza,<br />
riusciamo ad offrire alle aziende<br />
clienti ampie opportunità di risparmio.<br />
E ciò anche con l’intento di dare un<br />
contributo al risanamento dell’economia<br />
italiana, la cui crisi va affrontata<br />
con un approccio costruttivo e<br />
con una adeguata dose di responsabile<br />
ottimismo. D’altra parte è questo<br />
l’atteggiamento dell’intero settore<br />
automotive a cui anche il noleggio<br />
appartiene. E qualche indicazione<br />
favorevole viene anche dal mercato.<br />
“Attualmente stiamo ricevendo<br />
segnali positivi da parte di coloro<br />
che, dopo aver rinviato le decisioni<br />
di acquisto delle autovetture, avvertono<br />
oggi un clima più favorevole<br />
per concretizzarle”. Così ha dichiarato<br />
Fabrizio Longo direttore vendite<br />
auto di BMW Group Italia nell’intervista<br />
che trovate in questo numero<br />
di <strong>CarFleet</strong>.<br />
Mentre il mercato comincia in qualche<br />
misura a risvegliarsi, l’impegno<br />
delle Case automobilistiche per<br />
offrire al pubblico prodotti innovativi<br />
e sempre più rispettosi dell’am-<br />
Editoriale<br />
Noleggio e fiscalità,<br />
il confronto continua…<br />
biente non si sta certo allentando.<br />
“I piani di sviluppo di Honda proseguono<br />
con l’ampliamento dell’offerta<br />
di vetture ad alimentazione<br />
ibrida” come dichiara Alessandro<br />
Skerl, amministratore delegato di<br />
Honda Italia, nella sua intervista.<br />
Come è ben noto, l’ibrido è una<br />
soluzione a basso impatto ambientale.<br />
Ma l’industria guarda anche<br />
all’obiettivo emissioni zero con<br />
l’auto elettrica, a cui dedichiamo<br />
uno spazio in questo numero.<br />
L’impegno del settore dell’auto per<br />
una mobilità sempre più sostenibile<br />
non è però focalizzato soltanto<br />
sull’ambiente. Anche la sicurezza è<br />
sempre un punto assolutamente<br />
prioritario, come risulta, ad esempio,<br />
dalla prospettiva di introdurre<br />
la scatola nera anche sulle auto, di<br />
cui parla il nostro Luigi Gemma<br />
sempre in questo numero. Anche le<br />
società di noleggio a lungo termine<br />
sono impegnate costantemente<br />
nella lotta all’inquinamento e alla<br />
sicurezza. Il noleggio è già da sé<br />
una formula che consente un continuo<br />
e rapido rinnovo del parco<br />
auto e ciò contribuisce a ridurre<br />
l’inquinamento e aumentare la<br />
sicurezza. Ma le società di noleggio<br />
non si accontentano e studiano<br />
periodicamente nuove soluzioni<br />
consulenziali capaci di andare oltre<br />
e garantire il giusto equilibrio tra<br />
soddisfazione del driver e sicurezza,<br />
lotta alle emissioni di CO 2 e cost<br />
saving.<br />
Mauro Manzoni,<br />
Direttore Responsabile di <strong>CarFleet</strong><br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
5
La Gestione del Tempo<br />
Il Tempo della Gestione<br />
EUROTRAFIC, creatori di efficienza.<br />
Eurotrafic, con una rete di accettazione di 3.300 stazioni, 1 ogni<br />
10 km*, è lo strumento ideale proposto da TOTAL, già adottato<br />
da molte Grandi Aziende, per gestire la vostra flotta veicoli.<br />
Contattateci e scoprite come al 800 57 52 52<br />
www.totalitalia.it<br />
TOTAL, mai più per caso<br />
*Dato medio calcolato su superficie territorio italiano.<br />
Fonte ISTAT e MINISTERO AFFARI ESTERI
According<br />
to the<br />
chair man<br />
of Ania sa, Ro -<br />
ber to Luc chi ni,<br />
“the com pany<br />
car is still pe -<br />
nalised by a legislation<br />
that has<br />
no equal in the rest of Europe. This<br />
inequality has the direct effect of<br />
making Italian firms less competitive<br />
than their European competitors<br />
who have lower costs to pay<br />
(transport costs make up 6-8% of<br />
the total company costs) for a considerable<br />
good such as the company<br />
fleet”. Lucchini was speaking<br />
at a conference organised on 10th<br />
November by Aniasa, the association<br />
which represents short and<br />
long term rental firms. The heavy<br />
taxation of the company car in Italy<br />
is a problem which has been dragging<br />
on for ages now and, as it<br />
should be plain for all, has created<br />
a large gap between Italy and the<br />
other European countries. Not only<br />
has this stopped company cars<br />
becoming more popular, it also<br />
affects the adoption of more<br />
advanced ways of running a company<br />
fleet, like long term rental. It<br />
is true that this system is becoming<br />
more popular in Italy too, but<br />
the proportion of rented company<br />
fleets is still low in comparison<br />
with other European companies.<br />
This is a problem not only for the<br />
rental firms but for all Italian companies,<br />
because it is a fact that a<br />
rented company fleet costs much<br />
less than company-owned cars.<br />
Anyone who still needs to be convinced<br />
can look at the figures for<br />
the operating costs of companyowned<br />
cars in the Osserva torio feature<br />
and compare the annual cost<br />
for the mileage considered with<br />
the rental plans offered by the<br />
main rental firms. We are going<br />
through difficult times but<br />
nevertheless, thanks to our rental<br />
offers and our consultancy, we can<br />
still manage to offer our clients<br />
great opportunities for saving.<br />
This also makes a contribution to<br />
supporting the economy in Italy,<br />
where the crisis needs to be faced<br />
constructively and with much optimism<br />
and a sense of responsibility.<br />
Indeed, this is the attitude of not<br />
just the rental sector but the entire<br />
car sector, and some favourable<br />
signs are also coming from the<br />
market. “We are now receiving<br />
positive signals from people who<br />
put off their decision to purchase<br />
vehicles and are now thinking that<br />
the climate is right to start buying<br />
again,” says Fabrizio Longo, car<br />
sales director of the BMW Group<br />
Italy, in the interview you'll find in<br />
this issue of <strong>CarFleet</strong>.<br />
While the market is slowly getting<br />
back on its feet, car manufacturers<br />
are still striving to offer products<br />
which are innovative and at the<br />
Editorial<br />
Rental and taxation:<br />
the challenge goes on<br />
same time more environmentally<br />
friendly. “Honda's plans for development<br />
proceed with an increase<br />
in the offer of hybrid vehicles,” says<br />
the managing director of Honda<br />
Italy, Alessandro Skerl, interviewed<br />
here. As we know, the hybrid vehicle<br />
has low environmental impact,<br />
but the industry is also looking<br />
towards the zero emission objective<br />
with the electric car, the focus of<br />
a feature in this issue. The commitment<br />
of the car sector towards<br />
increasingly sustainable mobility<br />
does not however just concern the<br />
environment. Safety is also still a<br />
priority, as may be seen if we consider<br />
the prospect of cars being<br />
fitted with a 'black box', as commented<br />
by our writer Luigi Gemma<br />
in this issue. Long term rental<br />
firms are also constantly committed<br />
to improving safety and fighting<br />
pollution. Rental is already in<br />
itself a way to enable the constant<br />
and rapid renewal of the car fleet<br />
and this helps to cut down pollution<br />
and increase safety, but the<br />
rental firms are not satisfied and<br />
are constantly coming up with<br />
new consultancy ideas which go<br />
even further towards guaranteeing<br />
the right balance between<br />
driver satisfaction and safety,<br />
reduction of CO 2 emissions and<br />
cutting costs.<br />
Mauro Manzoni,<br />
Direttore Responsabile di <strong>CarFleet</strong><br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
7
Gioia di vivere<br />
Al via le Eco-Olimpiadi<br />
L’attesa per la XXI edizione<br />
delle Olimpiadi<br />
invernali è quasi giunta<br />
al termine e tra poco tutti<br />
gli appassionati di sport<br />
potranno godere di questo<br />
spettacolare evento sportivo<br />
che si terrà nella città di<br />
Vancouver, nota località<br />
della costa pacifica canadese,<br />
a ridosso delle Rocky<br />
Mountains. I tre miliardi di<br />
telespettatori che seguiranno<br />
l’evento da casa, ma<br />
soprattutto coloro che<br />
avranno la possibilità di<br />
recarsi sul posto, potranno<br />
ammirare la grandiosità e<br />
l’incredibile bellezza di questa<br />
terra che dalla manifestazione<br />
verrà ancora più<br />
valorizzata. La fiaccola olimpica,<br />
accesa come da tradizione<br />
lo scorso 22 ottobre<br />
ad Olimpia in Grecia e posta<br />
in uno specchio parabolico<br />
concavo in grado di concentrare<br />
i raggi del sole, il 12<br />
febbraio terminerà il suo<br />
lungo viaggio entrando<br />
nello stadio coperto di<br />
Vancouver (BC Place<br />
Stadium) e accendendo il<br />
braciere olimpico.<br />
L’innovazione<br />
15 sono le discipline sportive<br />
previste quest’anno dal<br />
programma olimpico: dal<br />
biathlon al freestyle, dall’hockey<br />
su ghiaccio allo sci<br />
alpino, dal pattinaggio allo<br />
snowboard, gli atleti gareggeranno<br />
insieme sulla neve<br />
e sul ghiaccio senza dimenticarsi<br />
però della sostenibilità.<br />
Il comitato organizzatore<br />
dei giochi invernali di<br />
Vancouver ha infatti appositamente<br />
creato il programma<br />
“Sustainability Star”<br />
progettato per richiamare<br />
l’attenzione sulle innovazioni<br />
sostenibili legate ai giochi,<br />
sia dal punto di vista<br />
ambientale sia da quello<br />
economico e sociale. Per<br />
contribuire a fornire un<br />
“evento ecosostenibile” è<br />
stata siglata infatti una partnership<br />
con una società che<br />
assicurerà un ampio portafoglio<br />
di progetti di compensazione<br />
delle emissioni<br />
dirette legate alla manife-<br />
di Veronica Carletti<br />
Il Canada è pronto per ospitare gli atleti e tutti gli appassionati che, anche dall’Europa,<br />
accorreranno per assistere alla magia delle Olimpiadi invernali. Dopo Montreal nel 1976 e Calgary nel 1988,<br />
la XXI edizione dei Giochi Invernali approda ora a Vancouver dal 12 al 28 febbraio<br />
stazione, dando la possibilità<br />
anche a partner, sponsor<br />
e partecipanti di neutralizzare<br />
le emissioni indirette,<br />
legate ad esempio al trasporto<br />
aereo.<br />
L’innovazione principale per<br />
quanto riguardo l’eco-com-<br />
patibilità concerne le medaglie<br />
di queste Olimpiadi<br />
invernali 2010, che saranno<br />
realizzate per la prima volta<br />
con materiale di riciclo. Gli<br />
artisti canadesi Corinne<br />
Hunt e Omer Arbel stanno<br />
infatti creando delle medaglie<br />
impiegando oro, bronzo<br />
e argento recuperati dagli<br />
scarti elettronici forniti dall’azienda<br />
Teck Resources<br />
Limited. Vecchi cellulari, pc<br />
portatili e lettori MP3 invece<br />
di accrescere le tonnellate<br />
di rifiuti elettronici inquinanti<br />
prodotti ogni anno nel<br />
mondo, andranno in questo<br />
caso a fornire il materiale<br />
che l’estro e l’abilità degli<br />
artisti canadesi forgerà in<br />
medaglie. Ogni medaglia<br />
sarà unica e avrà una superficie<br />
ondulata, in modo da<br />
ricordare l’orografia del territorio<br />
in cui si trova la città<br />
di Vancouver.<br />
La storia si ripete<br />
Le Olimpiadi invernali, nate<br />
nel 1924 a Chamonix, si<br />
disputano ogni quattro anni<br />
anche se dal 1994 sono sfasate<br />
di due anni rispetto a<br />
quelle estive. La loro numerazione<br />
è inoltre diversa dal<br />
momento che nel periodo<br />
bellico i giochi invernali<br />
furono interrotti per due<br />
anni, nel 1940 e nel 1944.<br />
L’Italia ha fatto da padrona<br />
di casa a questa manifestazione<br />
per ben due volte: nel<br />
1956 a Cortina D’Ampezzo<br />
(anche l’edizione del ’44 si<br />
sarebbe dovuta svolgere a<br />
Cortina) e a Torino nel 2006.<br />
Vedremo quest’anno di<br />
cosa saranno capaci i nostri<br />
atleti, tutti vaccinati contro<br />
l’influenza A per decisione<br />
del vice ministro alla salute<br />
Fazio e del Coni. Tutto è<br />
pronto, quindi, ed a noi telespettatori<br />
non resta altro<br />
che sedersi in poltrona e<br />
goderci lo spettacolo.<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
9
Nuova Punto Evo. Drive the evolution.<br />
Loading...<br />
NUOVI MOTORI MULTIAIR. INSTALLATI.<br />
fi no a +12% di potenza<br />
fi no a -16% di emissioni co 2<br />
NUOVI INTERNI HI-TOUCH. INSTALLATI.<br />
AIRBAG GINOCCHIA LATO GUIDA. INSTALLATO.<br />
ESP CON HILL HOLDER. INSTALLATO.<br />
SISTEMA BLUE&ME TOM TOM. INSTALLATO.<br />
SISTEMA START&STOP. INSTALLATO.<br />
Per nuovi motori MultiAir: potenza fi no a +12% ed emissioni CO 2 fi no a -16% su Punto Evo 1.4 bz. MultiAir Turbo 1<strong>35</strong> CV vs. Punto 1.4 bz. Tjet Turbo 120 CV.<br />
Punto Evo 1.4 bz 77 CV: consumi ciclo combinato (l/100km) max 5,9. Emissioni C0 2 (g/km) max 139.<br />
puntoevo.it
Scenari<br />
Auto aziendale oltre il 2009<br />
Anche se il mercato complessivamente considerato è andato meglio del previsto, il 2009 per l’auto<br />
aziendale è stato molto difficile. Il divario rispetto all’Europa nella dotazione di auto delle aziende si è aggravato.<br />
Per superarlo non basterà la ripresa economica, occorrerà anche una diversa politica fiscale<br />
Il 2009 si è chiuso per<br />
l’automobile molto<br />
meglio di come era<br />
cominciato sia nel mondo<br />
che in Europa, che in Italia. In<br />
particolare nel nostro Paese<br />
gli incentivi alla rottamazione<br />
e quelli per le auto ecologiche<br />
hanno consentito di<br />
ridurre di mese in mese il<br />
calo rispetto al 2008. Questa<br />
situazione emerge con grande<br />
chiarezza se si confrontano<br />
i dati sulle immatricolazioni<br />
totali. Se si approfondisce<br />
però l’analisi, si vede che<br />
la sostanziale tenuta delle<br />
immatricolazioni è stata<br />
dovuta esclusivamente alla<br />
crescita delle vendite di vetture<br />
ecologiche (a metano, a<br />
Gpl, elettriche o ibride) e a<br />
quella di vetture con alimentazioni<br />
tradizionali acquistabili<br />
con incentivi alla rottamazione<br />
e cioè auto a benzina<br />
con emissioni fino a 140<br />
grammi di CO 2 al chilometro<br />
o diesel con emissioni fino a<br />
130 grammi di CO 2 al chilometro.<br />
La crescita delle<br />
immatricolazioni di queste<br />
auto ha compensato una<br />
forte caduta delle vendite di<br />
tutti gli altri tipi di autovetture.<br />
Oltre a questo aspetto,<br />
sicuramente importante, ve<br />
ne è un altro non meno<br />
importante. Se si esaminano<br />
le vendite con riferimento al<br />
soggetto a cui le vetture<br />
sono state immatricolate,<br />
emerge che nel 2009 vi è<br />
stata una forte crescita per le<br />
nuove auto intestate ai privati<br />
e un forte calo per le intestazioni<br />
a imprese e società,<br />
cioè per le auto aziendali.<br />
Italia maglia nera<br />
La severa contrazione nel<br />
2009 degli acquisti di autovetture<br />
da parte delle aziende<br />
dipende da un lato dalla<br />
crisi economica e dall’altro<br />
dal fatto che gli incentivi non<br />
60%<br />
50%<br />
40%<br />
30%<br />
20%<br />
10%<br />
0%<br />
Fonte: Unrae<br />
hanno inciso sulle decisioni<br />
di acquisto delle auto aziendali.<br />
E così il divario tra l’Italia<br />
e gli altri grandi Paesi europei<br />
per la dotazione di autovetture<br />
delle aziende è ulteriormente<br />
aumentato rispetto<br />
alla situazione già molto<br />
preoccupante che vi era nel<br />
2008. Come mostra il grafico,<br />
in Italia nel 2008 sul totale<br />
delle immatricolazioni la<br />
quota delle auto aziendali<br />
era del 31%. In Francia la percentuale<br />
corrispondente era<br />
del 40%, in Spagna del 45%<br />
e in Germania del 60%.<br />
di Mario Anzola<br />
L’anomalia Italiana deriva<br />
dal fatto che nei paesi citati<br />
(e in tutto il mondo economicamente<br />
avanzato) l’auto in<br />
benefit è entrata pienamente<br />
a far parte del pacchetto<br />
retributivo, non solo di dirigenti<br />
e quadri, ma anche di<br />
molte altre categorie di lavoratori.<br />
Il ritardo dell’Italia su<br />
questo terreno non dipende<br />
da ragioni culturali, ma sem-<br />
plicemente dal fatto che il<br />
nostro sistema di tassazione<br />
penalizza fortemente l’auto<br />
aziendale è ne ostacola la<br />
diffusione. Questa situazione<br />
determina, non soltanto<br />
minori acquisti di auto da<br />
parte delle imprese, ma<br />
anche un maggior costo<br />
della mobilità aziendale che<br />
si riflette immediatamente<br />
sulla competitività della<br />
nostra economia.<br />
Prospettive di recupero<br />
Il ritardo del nostro Paese<br />
in materia di diffusione di<br />
auto aziendali ha dunque<br />
carattere strutturale. Per<br />
superarlo a beneficio dell’intera<br />
economia non<br />
bastano quindi misure di<br />
carattere congiunturale,<br />
ma occorre anche che si<br />
delinei effettivamente una<br />
solida ripresa dell’economia.<br />
E che a questa condizione<br />
si aggiunga da parte<br />
delle autorità di Governo<br />
Quota delle immatricolazioni di auto aziendali (2008)<br />
31%<br />
40%<br />
45%<br />
60%<br />
Italia Francia Spagna Germania<br />
l’acquisizione della consapevolezza<br />
che in un sistema<br />
economico avanzato<br />
l’automobile per le aziende<br />
è un bene strumentale<br />
necessario. E che ciò è<br />
tanto più vero in un paese<br />
come l’Italia in cui la situazione<br />
del trasporto pubblico<br />
non è certo delle migliori.<br />
Naturalmente non basta<br />
che i Governi siano consapevoli<br />
dell’importanza dell’automobile<br />
per le aziende,<br />
occorre anche che tengono<br />
conto di questa realtà<br />
nella loro politica fiscale.<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
11
Assemblea Aniasa<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
12<br />
L'auto aziendale,<br />
volano per l'economia<br />
L'assemblea di Aniasa si è svolta a Roma il 10 novembre scorso, ed è stata centrata sul tema<br />
"L'autonoleggio costruisce il dopo-crisi". Hanno partecipato operatori del settore, rappresentanti<br />
dell’automotive, organismi della pubblica amministrazione e media. Durante il convegno si è discusso della<br />
complessa situazione che sta attualmente attraversando il comparto. I punti salienti nel nostro report<br />
Pur continuando a registrare un<br />
netto calo delle immatricolazioni,<br />
causato principalmente<br />
dal clima di incertezza economica -<br />
si legge nel comunicato stampa di<br />
Aniasa - il noleggio a lungo termine<br />
ha confermato nei primi 9 mesi del<br />
2009 la sua posizione primaria nell'ambito<br />
del mercato auto, rappresentando<br />
anche in questa complessa<br />
fase di cambiamento e di minor<br />
sviluppo, il 6% dell'immatricolato.<br />
Restano positivi gli indici relativi al<br />
fatturato, anche se in forte calo<br />
rispetto alle percentuali di crescita<br />
degli ultimi 10 anni: sintomo, questo,<br />
di una nuova fase del comparto, per<br />
il quale, in attesa di una ripresa del<br />
tessuto economico, si delineano<br />
opportunità di sviluppo su nuove<br />
aree di mercato mediante adeguati<br />
interventi sul prodotto e sulla rete di<br />
vendita. Contemporaneamente si<br />
assiste a una crescente offerta di<br />
nuove soluzioni di prodotto che<br />
rispondono sempre più alle specifiche<br />
esigenze dei vari tipi di clientela.<br />
Il focus si concentra oggi sul fattore<br />
servizio, inteso anche come<br />
capacità consulenziale di progettazione<br />
di flotte su misura per il cliente,<br />
specialmente per approcciare le<br />
aziende medio-piccole e individuali.<br />
L'attuale crisi economica, poi, sta<br />
determinando il rinvio delle decisioni<br />
di spesa da parte degli operatori<br />
economici, che preferiscono optare<br />
per l'allungamento della durata dei<br />
contratti e scegliere veicoli di dimensioni<br />
più contenute, per ridurre costi<br />
e consumi. Questi dati sono emersi<br />
Il tavolo dei relatori all’assemblea Aniasa del 10 novembre scorso<br />
durante l’assemblea Aniasa, che si è<br />
svolta a Roma ed in cui si è discusso<br />
di come l’autonoleggio può uscire<br />
dalla crisi.<br />
Un mercato importante<br />
Le attuali dimensioni del mercato<br />
dell'auto aziendale in Italia sono stimate<br />
in circa 2 milioni di veicoli, utilizzati<br />
da imprese di varie dimensioni,<br />
a cui si aggiungono le auto per<br />
agenti e professionisti. Il 60% delle<br />
imprese dispone di una flotta ad<br />
uso aziendale (Istat 2008), presente<br />
in ogni settore merceologico. In<br />
questo mercato il noleggio per le<br />
flotte aziendali ha un ruolo fondamentale,<br />
in quanto immatricola<br />
300.000 veicoli all'anno e contribuisce<br />
ad un più rapido rinnovo del<br />
parco in relazione al suo veloce turn<br />
over (10-36 mesi). La composizione<br />
del parco veicoli è prevalentemente<br />
incentrata sul segmento medio (fino<br />
a 1.500 cc, il <strong>35</strong>%), seguito da veicoli<br />
di cilindrata minore (fino a 1.200<br />
cc, il 25%) e medio-alta (oltre 1.600<br />
cc, il 20%).<br />
Tenuta nel 2008<br />
Nel 2008 il mercato dell'auto ha<br />
registrato una forte contrazione,<br />
dovuta, tra l'altro, all'aumento dei<br />
costi dei carburanti nel primo semestre<br />
ed all'inizio della crisi economica<br />
nel secondo. L'anno si è chiuso<br />
con un calo delle immatricolazioni<br />
del 13,5% sul 2007. In tale contesto<br />
fortemente recessivo, il mercato<br />
delle auto aziendali ha confermato,<br />
in netta controtendenza, il volume<br />
di immatricolazioni del 2007
(679.826), immettendo sul mercato<br />
678.585 vetture nuove di fabbrica<br />
(di cui <strong>35</strong>8.232 in proprietà/leasing<br />
e 321.594 in noleggio) e rappresentando<br />
il 31,46% delle vendite<br />
(27,14% nel 2007).<br />
Crisi nel 2009<br />
Nel 2009 la crisi dell'auto è stata<br />
supportata dalle misure di sostegno<br />
varate dal Governo. Se il segmento<br />
privati riprende quota, dall'analisi<br />
delle statistiche gennaio-ottobre<br />
emerge, tuttavia, una situazione di<br />
forte riduzione delle immatricolazioni<br />
riferite all'intero contesto dell'auto<br />
aziendale (acquisto, leasing<br />
finanziario, noleggio) che si sono<br />
ridotte da 594.975 a 418.201, vale a<br />
dire -29,6% sull'analogo periodo<br />
2008, pari a 176.774 immatricolazioni<br />
in meno. Anche il noleggio è in<br />
netta controtendenza rispetto agli<br />
anni precedenti, con un calo nello<br />
stesso periodo del 27%, pari a<br />
78.<strong>35</strong>7 immatricolazioni in meno;<br />
l'incidenza del noleggio sul mercato<br />
Italia 69 31<br />
Francia 60 40<br />
Germania 40 60<br />
Gran Bretagna 42 58<br />
Spagna 55 45<br />
Fonte: Unrae<br />
è passata nel periodo gennaio-ottobre<br />
2008/9 dal 15,38% all'11,67%<br />
(fonte Unrae). Il settore del noleggio<br />
ha dunque pesantemente risentito<br />
della crisi economica internazionale,<br />
delle difficoltà dell’automotive e dell’effetto<br />
“perverso” degli incentivi<br />
per auto nuove indirizzati solo ai privati.<br />
La sensibile flessione delle<br />
immatricolazioni è causata da due<br />
dinamiche: nel noleggio a lungo ter-<br />
Molto folta la partecipazione dei rappresentanti delle società di autonoleggio<br />
IMMATRICOLAZIONI DI AUTOVETTURE 2008<br />
(composizione percentuale)<br />
PAESI PRIVATI SOCIETÀ/AZIENDE<br />
mine le aziende clienti, per ridurre i<br />
costi nel clima di incertezza economica,<br />
preferiscono prolungare i contratti<br />
in essere, anziché rinnovare il<br />
parco auto; per il breve termine il<br />
dato è conseguenza della contrazione<br />
del business legato ai viaggi d’affari<br />
e ai flussi turistici. Da sottolineare,<br />
poi, che è sempre più marcata la<br />
funzione ambientale esercitata dal<br />
noleggio, sia perché con l'elevato<br />
turn over contribuisce al rinnovo del<br />
parco auto, sia perché è diventato<br />
opportunità per una più rapida<br />
introduzione sul mercato di auto a<br />
basso impatto ambientale.<br />
In ritardo sull’Europa<br />
Il mercato dell'auto aziendale in<br />
Italia è da sempre sottodimensionato<br />
rispetto agli altri principali Paesi<br />
Ue. Come dimostra la tabella sul<br />
peso del mercato aziendale nei<br />
principali mercati automobilistici<br />
europei, considerando in particolare<br />
il contesto economico, il tasso di<br />
motorizzazione, il tessuto sociale, i<br />
canali di acquisizione e le reti commerciali<br />
e di assistenza dei vari<br />
Paesi, è ancora più evidente il<br />
profondo disallineamento in ambito<br />
Ue, con la conseguente situazione<br />
di minor competitività delle aziende<br />
nazionali rispetto alle concorrenti<br />
europee dato che l’onere per gli<br />
autoveicoli costituisce una voce di<br />
costo in costante aumento.<br />
Luigi Gemma<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
13
Inchiesta<br />
Le prospettive 2010<br />
per l’auto aziendale<br />
Dopo l’annus horribilis vissuto dal comparto delle vetture aziendali nel 2009, per il 2010 è atteso un<br />
rilancio, anche grazie alla rinnovata sensibilità dimostrata verso tematiche come il risparmio e la diminuzione<br />
delle emissioni. Ne abbiamo parlato con i protagonisti di questo settore: le Case automobilistiche<br />
(Citroën, Fiat, Mercedes-Benz, Peugeot, Renault, Subaru), <strong>LeasePlan</strong>, CarNext e Aniasa<br />
Nel 2009 la domanda<br />
delle aziende è stata<br />
fortemente penalizzata<br />
dalla crisi economica ed<br />
in particolare dalla pesante<br />
caduta della fiducia degli<br />
operatori economici, che si è<br />
tradotta in un crollo degli<br />
investimenti. In particolare le<br />
flotte che utilizzano un parco<br />
in noleggio a lungo termine<br />
hanno cercato di rinnovare<br />
i contratti in scadenza<br />
rinegoziandone le condizioni<br />
con il consenso delle<br />
società di noleggio (che hanno<br />
così mantenuto il rapporto<br />
con il cliente, evitando<br />
l’impegno finanziario per<br />
l’acquisto di una nuova vet-<br />
La nuova Renault Scénic<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
14<br />
Nino Colicino, fleet sales<br />
director di Renault Italia spa<br />
tura). Date queste premesse,<br />
come potrà essere il 2010<br />
dell’auto aziendale? Per fare<br />
chiarezza su questo punto<br />
(ma anche per evidenziare le<br />
strategie dei protagonisti di<br />
questo settore per uscire<br />
dalla crisi) abbiamo chiesto<br />
l’opinione di autorevoli rappresentanti<br />
delle Case automobilistiche<br />
(Citroën, Fiat,<br />
Mercedes-Benz, Peugeot,<br />
Renault, Subaru), di<br />
<strong>LeasePlan</strong>, di CarNext e di<br />
Aniasa, l’associazione che<br />
rappresenta le imprese esercenti<br />
servizi di noleggio di<br />
veicoli.<br />
Previsioni<br />
“Le previsioni per il 2010 -<br />
dice Nino Colicino, fleet<br />
sales director di Renault<br />
Italia spa - sono in linea<br />
con l’andamento della<br />
domanda nel 2009.<br />
Prevediamo quindi un mercato<br />
autovetture che si<br />
dovrebbe attestare sui<br />
2.000.000 di unità ed un<br />
mercato di veicoli commerciali<br />
che si dovrebbe attestare<br />
sulle 200.000 unità.<br />
Per quel che riguarda le<br />
autovetture circa il 75% del<br />
mercato sarà composto da<br />
vendite a privati, ed il<br />
restante 25% da vendite<br />
ad aziende (incluse le<br />
società di noleggio a lungo<br />
termine). Stante questa<br />
situazione per Renault le<br />
Andrea Valente, direttore<br />
vendite speciali di Peugeot<br />
Automobili Italia<br />
previsioni parlano di un<br />
mercato aziendale in lieve<br />
crescita (+5%) e, in generale,<br />
il noleggio a lungo termine<br />
dovrebbe essere stabile”.<br />
“Il 2009 - dice<br />
Andrea Valente, direttore<br />
vendite speciali di Peugeot<br />
Automobili Italia - è stato
La “sofisticata” Citroën DS3, sul mercato con prezzi a partire da 14.470 euro<br />
Marco Cavagna, responsabile<br />
flotte di Subaru Italia<br />
caratterizzato da un calo di<br />
mercato molto pesante; le<br />
performance di Peugeot,<br />
però, sono state invece<br />
molto positive. Le nostre<br />
previsioni per il 2010 parlano<br />
di un mercato stabile”.<br />
“Nelle aziende - dichiara<br />
Marco Cavagna, responsabile<br />
flotte di Subaru<br />
Italia - c’è ancora cautela<br />
negli investimenti nei parchi<br />
aziendali. All’orizzonte,<br />
quindi, non si vedono grandi<br />
stravolgimenti di mercato.<br />
Credo che ci assesteremo<br />
sui numeri del 2009,<br />
forse qualcosa in più”.<br />
Cambiamento in atto<br />
“La crisi - dice Nicola Pumilia,<br />
responsabile del mercato<br />
Italia per Fiat flotte - si è fatta<br />
sentire sul noleggio a lungo<br />
termine, che ne è stato<br />
toccato da tre lati: la domanda<br />
delle imprese, la limitata<br />
liquidità e i valori residui.<br />
Alcune recenti previsioni indicano<br />
che i volumi torneranno<br />
ai regimi del 2008 solo nel<br />
2013; noi però intravediamo<br />
fin da oggi alcuni segnali<br />
confortanti che lasciano ben<br />
sperare. In questi spiragli ci<br />
muoveremo nel 2010: siamo<br />
fiduciosi di far bene perché il<br />
Nicola Pumilia, responsabile<br />
del mercato Italia per Fiat flotte<br />
nostro Gruppo ha i prodotti,<br />
la struttura organizzativa e le<br />
competenze tecniche per far-<br />
Guido Montanari, direttore<br />
vendite business di Citroën<br />
lo, come leader italiano e<br />
player di livello internazionale”.<br />
“Vi sono alcuni segnali<br />
positivi - mette in evidenza<br />
Guido Montanari, direttore<br />
vendite business di Citroën<br />
Italia - legati al miglioramento<br />
della situazione economica<br />
complessiva (che incide<br />
fortemente nell'andamento<br />
del settore delle auto aziendali)<br />
ed alla necessità delle<br />
società di noleggio a lungo<br />
termine di effettuare la sostituzione<br />
delle vetture dei loro<br />
clienti che era stato posticipata<br />
a causa della cattiva<br />
congiuntura economica.<br />
Stimiamo comunque che il<br />
mercato del prossimo anno,<br />
pur in leggera crescita, non<br />
raggiungerà i livelli del<br />
2008”. “Questo momento -<br />
mette in evidenza Marco<br />
Terrusi, responsabile flotte di<br />
Mercedes-Benz Cars - è molto<br />
delicato per tutti i costruttori<br />
automobilistici. Un aspetto<br />
che ha un’importanza<br />
sempre maggiore nei programmi<br />
delle Case automobilistiche<br />
è quello della sostenibilità<br />
della mobilità, sia in<br />
termini di sicurezza sia di<br />
eco-compatibilità. Un importante<br />
elemento competitivo<br />
Marco Terrusi, responsabile<br />
flotte di Mercedes-Benz Cars<br />
è quindi la riduzione dei consumi<br />
e delle emissioni (di<br />
CO 2 e delle altre sostanze<br />
inquinanti). Mercedes-Benz<br />
è già oggi pronta a raccogliere<br />
queste sfide con una gamma<br />
completa e grazie alla<br />
strategia Blue Effi ciency”.<br />
Lontani dall’Europa<br />
“Dopo un 2008 chiuso arrivando<br />
a rappresentare il 31%<br />
del mercato - dice Pietro<br />
Teofilatto, direttore dei servizi<br />
di locazione a lungo termine<br />
di Aniasa - il 2009 è<br />
stato per l’auto aziendale un<br />
anno molto diverso, contrassegnato<br />
da un calo delle<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
15
Inchiesta<br />
La Subaru Outback, versione fuoristrada della Legacy da usare anche su fondi difficili<br />
immatricolazioni verticale.<br />
Siamo così tornati a percentuali<br />
molto lontane<br />
dall’Europa, dove la quota<br />
media dell’auto aziendali è<br />
superiore al 40%, con punte<br />
Pietro Teofilatto, direttore<br />
dei servizi di locazione<br />
a lungo termine di Aniasa<br />
del 60% in Germania. Anche<br />
il comparto dei veicoli aziendali,<br />
sia vetture che furgoni,<br />
ha quindi sofferto del clima<br />
di incertezza economica, ed<br />
è stato penalizzato anche<br />
nelle quotazioni dell’usato. Il<br />
2010 non ripartirà a razzo;<br />
saremo ancora nel lungo<br />
segmento orizzontale della<br />
curva ad “U”. Il settore può<br />
comunque contare sulla fide-<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
16<br />
lizzazione della clientela,<br />
sempre più consapevole che<br />
il noleggio a lungo termine<br />
porta risparmi nei costi<br />
aziendali”.<br />
“La domanda di auto aziendali<br />
- mette in evidenza<br />
Jaromír Hájek, amministratore<br />
delegato di <strong>LeasePlan</strong> Italia<br />
- è fortemente penalizzata dalla<br />
situazione economica. Le<br />
aziende riducono al minimo i<br />
nuovi acquisti di auto e tendono<br />
a prorogare i contratti in<br />
scadenza per beneficiare di<br />
canoni di noleggio più convenienti.<br />
Questa dinamica è<br />
peraltro favorita anche dalle<br />
società di noleggio che possono<br />
così contenere il numero<br />
di vetture usate da vendere<br />
in questa difficile fase di<br />
mercato. Le difficoltà economiche<br />
sembrano spingere le<br />
aziende verso modelli di consumo<br />
più parchi ed allo stesso<br />
tempo più rispettosi dell’ambiente.<br />
La sfida più importante<br />
per le società di noleggio è<br />
quindi quella di garantire un<br />
equilibrio tra la soddisfazione<br />
dei driver, l’attenzione all’ambiente<br />
e la riduzione dei costi.<br />
<strong>LeasePlan</strong> è pronta ad affrontare<br />
questa sfida grazie ai suoi<br />
prodotti consulenziali, che<br />
permettono alle aziende di<br />
raggiungere, attraverso pro-<br />
Jaromír Hájek, amministratore<br />
delegato <strong>LeasePlan</strong> Italia Spa<br />
grammi di intervento personalizzati,<br />
un equilibrio consapevole<br />
in linea con le proprie<br />
priorità strategiche. Siamo<br />
convinti che questo ci con-<br />
La Peugeot 5008, una monovolume spaziosa e ben rifinita, ma non troppo ingombrante
L’ultima nata del Gruppo Fiat: la Punto Evo<br />
sentirà di continuare nella<br />
nostra politica di crescita<br />
sostenibile, coniugando volumi<br />
e profittabilità.<br />
Per quel che riguarda il 2010<br />
sono convinto che ci sarà un<br />
Franco Oltolini,<br />
direttore di CarNext<br />
miglioramento rispetto al<br />
2009: non siamo ancora usciti<br />
dalla crisi, ma negli ultimi<br />
mesi ho percepito alcuni<br />
segnali positivi che fanno<br />
ben sperare, soprattutto per<br />
quanto riguarda il settore<br />
dell’usato. Ad ogni modo,<br />
credo che il mercato delle<br />
flotte conoscerà una lieve<br />
ripresa a partire dal secondo<br />
trimestre dell’anno, grazie<br />
soprattutto all’impulso delle<br />
piccole e medie imprese”.<br />
Il 2010 dell’auto usata<br />
Anche l'andamento del mercato<br />
dell'usato è di grande<br />
interesse per il settore del<br />
noleggio a lungo termine, dal<br />
momento che la reddività di<br />
questo settore è fortemente<br />
influenzata dal valore residuo<br />
della vettura da rivendere al<br />
La Mercedes-Benz S 320 CDI BlueEfficiency<br />
termine del noleggio. “Il mercato<br />
dell'auto usata nel 2009<br />
- dichiara Franco Oltolini,<br />
direttore di CarNext, società<br />
del gruppo <strong>LeasePlan</strong> specializzata<br />
nella commercializzazione<br />
di auto usate - è stato<br />
caratterizzato da un calo,<br />
quantificabile in circa il 12%,<br />
rispetto all'anno precedente.<br />
Questo andamento dovrebbe<br />
continuare anche nel 2010,<br />
anche se in maniera attenuata<br />
rispetto al 2009. Per stimolare<br />
il mercato CarNext ha<br />
deciso di prendere alcune iniziative<br />
a sostegno dell'acquisto<br />
di auto usate, ad esempio<br />
riconoscendo per tutto il 2010<br />
un bonus pari all'imposta sul<br />
trasferimento di proprietà a<br />
tutti coloro che acquistano un<br />
nostro usato e rottamano<br />
contestualmente una Euro 0,<br />
1, 2 e 3.<br />
Abbiamo inoltre in programma<br />
altre iniziative a favore<br />
dei consumatori per rendere<br />
ancora più conveniente<br />
l'acquisto di un'auto usata.<br />
Merita di essere ricordata, a<br />
questo proposito, una<br />
nostra proposta rivolta alle<br />
coppie che stanno per sposarsi,<br />
alle quali offriamo la<br />
possibilità di inserire una<br />
delle nostre auto usate (tutte<br />
garantite e sottoposte a<br />
scrupolosi controlli) nella<br />
lista nozze, così che i parenti<br />
e gli amici possano contribuire,<br />
ognuno con una quota,<br />
all'acquisto dell'auto<br />
scelta dagli sposi”.<br />
Vincenzo Conte<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
17
Inchiesta<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
18<br />
Prodotti e iniziative<br />
per uscire dalla crisi<br />
Per l'anno appena iniziato le Case automobilistiche hanno in programma molte novità, sia in termini<br />
di nuove uscite (alcune molto interessanti per il mercato aziendale), sia per quel che riguarda le iniziative<br />
promozionali dedicate al mondo delle flotte. Uno dei punti salienti è, ovviamente, la riduzione<br />
delle emissioni di inquinanti, ma grande importanza ha anche il contenimento dei consumi<br />
La nuova Citroën C3, asso nella manica della Casa francese<br />
Molte novità caratterizzeranno<br />
il mercato dell'auto aziendale<br />
nel 2010. Per saperne di<br />
più abbiamo chiesto qualche anticipazione<br />
ai rappresentanti delle case<br />
automobilistiche. “Il 2010 - dichiara<br />
Guido Montanari di Citroën - sarà un<br />
anno particolarmente denso di novità<br />
per i clienti aziendali; mi riferisco in<br />
particolare alla nuova C3. Verso la fine<br />
del 2010 è anche previsto l'arrivo in<br />
Italia della nuova citycar, 100% elettrica,<br />
C-Zero, che può costituire una<br />
alternativa interessante per quelle<br />
aziende che abbiano necessità di una<br />
mobilità prettamente urbana e che<br />
siano attente all'impatto ambientale<br />
della loro flotta. Un'altra innovazione<br />
su cui puntiamo molto è la creazione<br />
di una gamma di vetture dedicata<br />
all'utilizzo professionale, con contenuti<br />
tecnologici adeguati al loro<br />
impiego. Ed anche per quanto riguarda<br />
i veicoli commerciali le novità<br />
riguarderanno soprattutto l'ampliamento<br />
del contenuto tecnologico dei<br />
nostri mezzi”.<br />
“Fiat - dice Nicola Pumilia - punta su<br />
un’offerta di prodotti completa.<br />
Oltre a Punto Evo, infatti, il nuovo<br />
Doblò proseguirà la sua storia di<br />
eccellenza (Van of the Year 2006) e<br />
la nuova Alfa sarà degna erede della<br />
147. E inoltre puntiamo su motori<br />
più efficienti e sicurezza a 5 stelle. In<br />
merito ai servizi e alle strategie commerciali,<br />
saremo al fianco delle<br />
società di noleggio a lungo termine<br />
con le quali potremo costruire in<br />
maniera sempre più dettagliata la<br />
nostra offerta per il segmento aziendale,<br />
forti di un investimento<br />
costante in ricerca, sviluppo e innovazione.<br />
In particolare il nostro<br />
obiettivo è quello di rendere la<br />
mobilità sempre più sicura, sosteni-<br />
bile e “intelligente”. Per questo<br />
vogliamo portare la nostra eccellenza<br />
in ambito ecologico all’interno<br />
dei parchi auto aziendali. Nel 2009<br />
abbiamo avuto grande successo<br />
soprattutto grazie alle motorizzazioni<br />
a metano e alla collaborazione<br />
con grandi aziende, che hanno capito<br />
che i maggiori costi iniziali sono<br />
stati di fatto abbattuti nell’impiego<br />
dai minori costi di gestione, dalle<br />
più contenute spese di carburante.<br />
Sempre per quel che riguarda le<br />
nostre iniziative in campo ambientale<br />
è da mettere in evidenza una<br />
novità che stiamo per lanciare sul<br />
mercato. Si tratta di eco:Drive Fleet,<br />
un nuovo software dedicato alle flotte,<br />
che potrà aiutare i driver aziendali<br />
sia nel contenimento delle emissioni<br />
inquinanti, sia segnalando<br />
come migliorare il loro comportamento<br />
di guida”.<br />
Una gamma completa<br />
“In particolare, per il 2010 puntiamo<br />
su Classe E - mette in evidenza Marco<br />
Terrusi di Mercedes-Benz - che dispone<br />
oggi di una vera e propria famiglia<br />
Il nuovo Fiat Doblò ha tutte le carte in regola per confermarsi leader del segmento
di modelli. Infatti, dopo la berlina e la<br />
coupé, è in arrivo sul mercato anche la<br />
versione station wagon, che in Italia si<br />
presenterà in un esclusivo allestimento<br />
Executive, particolarmente ricco di<br />
equipaggiamenti ma ad un prezzo<br />
vantaggioso. La Classe E berlina così<br />
come l’intera gamma Classe C e la GLK<br />
nella motorizzazione 220 CDI<br />
BlueEfficiency ci stanno dando grande<br />
soddisfazione”.<br />
“Nel 2010 - dice Andrea Valente di<br />
Peugeot - disporremo di una gamma<br />
completa per il mercato aziendale.<br />
Intanto possiamo dire di avere lavorato<br />
molto con il nostro settore marketing<br />
per creare le versioni “business”<br />
delle nostre vetture, con equipaggiamento<br />
dedicato all’uso aziendale,<br />
delle nostre 308 e 407. Sempre per<br />
quel che riguarda queste versioni speciali<br />
per il 2010 è previsto il lancio della<br />
3008 e della 5008 di quelle dedicate<br />
all’uso aziendale”.<br />
Iniziative mirate<br />
“Per le nostre attività nel canale<br />
aziendale - dice Nino Colicino di<br />
Renault - il 2010 presenterà grandi<br />
opportunità legate soprattutto al<br />
fatto che Renault dispone di una<br />
gamma completa, aspetto molto<br />
importante sia per le aziende sia per<br />
il noleggio. In particolare Renault<br />
punta molto sulla sua gamma nel<br />
segmento C, grazie al completamento<br />
della famiglia Megane con l’uscita<br />
della Megane X-Mod. Per quanto<br />
riguarda i veicoli commerciali,<br />
Renault può vantare una posizione<br />
di leadership sul mercato italiano,<br />
posizione che puntiamo a rafforzare<br />
col lancio del nuovo Master, caratte-<br />
La Renault Scénic X-Mod, che sarà presto affiancata dalla Mégane X-Mod<br />
rizzato da una tecnologia completamente<br />
nuova. Lavoriamo inoltre per<br />
creare una gamma trasversale dedicata<br />
alle aziende, denominata Eco2<br />
Business. Con questa gamma<br />
vogliamo valorizzare particolarmente<br />
le valenze di sostenibilità ambientale<br />
che Renault ritiene di fonda-<br />
La Peugeot 3008, si distingue per la spiccata originalità della linea<br />
La Mercedes Classe E SW <strong>35</strong>0CDI conferma doti di comfort, abitabilità e facilità di guida<br />
mentale importanza e nel rispetto<br />
dei quali ha improntato lo sviluppo<br />
della sua gamma”.<br />
“Per quanto ci riguarda - dice Marco<br />
Cavagna di Subaru - le iniziative per<br />
il 2010 saranno mirate a migliorare<br />
la conoscenza dei nostri prodotti<br />
presso le aziende. Organizzeremo<br />
La Subary Legacy station wagon, ultima nata della Casa delle Pleiadi<br />
quindi presentazioni delle nostre<br />
vetture dedicate alle aziende, facendo<br />
provare le nostre auto a chi<br />
ancora non le conosce.<br />
Approfondiremo sempre di più la<br />
collaborazione con le società di<br />
noleggio e proprio per le aziende<br />
predisporremo pacchetti di offerta<br />
ad hoc”.<br />
Vincenzo Conte<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
19
Testimonianze<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
20<br />
Mobilità verde,<br />
fiore all’occhiello Honda<br />
Honda ha programmi importanti per il 2010, sia per il segmento delle auto ibride<br />
(di grandissima rilevanza per la Casa automobilistica giapponese), sia per quel che riguarda<br />
sicurezza e infomobilità, con un occhio particolare al segmento delle flotte aziendali.<br />
Ne abbiamo parlato con Alessandro Skerl, amministratore delegato di Honda Italia<br />
Dottor Skerl, cala il sipario sul<br />
2009 e si apre un nuovo<br />
anno. Quali sono le prospettive<br />
per il mercato automobilistico,<br />
e per Honda in particolare?<br />
“La crisi che sta colpendo l’industria<br />
in generale e il settore automobilistico<br />
in particolare ha<br />
costretto la quasi totalità delle<br />
aziende automotive ad effettuare<br />
dei cambiamenti nei propri piani a<br />
breve e medio termine. Per Honda il<br />
2010 sarà un anno importante,<br />
anche per la commercializzazione<br />
della prima ibrida sportiva, CR-Z,<br />
che rappresenta una delle soluzioni<br />
concrete per contribuire alla riduzione<br />
delle emissioni nocive, tema<br />
di profondo interesse negli ultimi<br />
anni sia per l’opinione pubblica sia<br />
per le Case automobilistiche”.<br />
Honda da sempre si caratterizza<br />
con scelte innovative e una grande<br />
attenzione all’ambiente. Ne è<br />
prova il grande sviluppo della tecnologia<br />
ibrida, che caratterizza<br />
alcuni dei vostri modelli più diffusi,<br />
come la Civic Hybrid e la<br />
Insight. Quali sono, in questo<br />
campo, i vostri programmi per il<br />
futuro?<br />
“Honda si distingue come marchio<br />
leader nella produzione di motori<br />
puliti. Insight, in commercio in Italia<br />
da quest’anno, sviluppa la tecnologia<br />
ibrida già presente sul modello<br />
Civic Hybrid (che ci ha dato grandi<br />
soddisfazioni e per noi rappresenta<br />
la prima applicazione della tecnologia<br />
benzina-elettrica su una piat-<br />
Alessandro Skerl, amministratore delegato di Honda Italia<br />
taforma consolidata a larga diffusione),<br />
rendendo l’ibrido per la<br />
prima volta alla portata di tutti. I<br />
piani a breve termine di Honda proseguono<br />
con l’ampliamento dell’offerta<br />
di vetture ad alimentazione<br />
ibrida. Già nella prossima primavera,<br />
infatti, sulle strade italiane arriverà<br />
il coupè sportivo CR-Z, a doppia<br />
alimentazione elettrico-benzina.<br />
A seguire arriverà la compatta<br />
Jazz ibrida. Un altro esempio concreto<br />
e avanzato dell’impegno di<br />
Honda nel trovare soluzioni tecnologiche<br />
innovative è poi la nostra<br />
auto alimentata a celle a combustibile.<br />
Si tratta di FCX Clarity, il primo<br />
veicolo ad essere certificato negli<br />
Stati Uniti per l’uso commerciale<br />
quotidiano e in grado di funzionare<br />
egregiamente anche a temperature<br />
al di sotto di 0°C, aspetto che in<br />
precedenza ostacolava la commercializzazione<br />
di questo tipo di veicoli.<br />
A fine 2009 un ristretto gruppo<br />
di giornalisti ha potuto guidare una<br />
FCX Clarity omologata per le strade<br />
europee; credo che questo rappresenti<br />
una grande svolta nel nostro<br />
settore”.
Accord Tourer, con il nuovo motore 2.2 i-DTEC, il primo motore diesel totalmente progettato e sviluppato da Honda<br />
Abbiamo parlato dell'importanza<br />
delle motorizzazioni ibride nei<br />
piani di sviluppo Honda. Però al<br />
centro dei vostri programmi non c'è<br />
solo l'ibrido, ma la vostra ricerca<br />
tecnologica si è concentrata anche<br />
sui motori diesel. Ci vuole illustrare<br />
i traguardi più recenti da voi raggiunti<br />
in questo campo?<br />
“Recentemente abbiamo compiuto<br />
un importantissimo passo in avanti<br />
con la produzione di un motore diesel<br />
originale Honda, lanciato sulla nuova<br />
Accord in affiancamento di quelli a<br />
benzina. Per Honda si tratta di un lancio<br />
di grande importanza, dato che il<br />
nuovo motore 2.2 i-DTEC è il primo<br />
diesel che la nostra casa ha totalmente<br />
progettato e sviluppato al proprio<br />
interno. Le sue caratteristiche<br />
Insight, sviluppa la tecnologia ibrida già presente su Civic Hybrid<br />
rendono il motore diesel 2.2 i-DTEC<br />
ideale per affrontare in modo rilassante<br />
i lunghi viaggi e garantiscono<br />
doti brillanti in fatto di maneggevolezza,<br />
tenuta di strada ed efficienza<br />
aerodinamica. La coppia elevata conferisce<br />
poi a questo motore una<br />
buona accelerazione e grande prontezza<br />
di risposta ai bassi regimi per<br />
l'uso cittadino, caratteristiche che<br />
risultano ancor più accentuate ai<br />
medi regimi e si abbinano ad una elevata<br />
velocità massima; questo offre<br />
l'ulteriore vantaggio di ridurre al<br />
minimo i cambi di marcia. Alla base di<br />
prestazioni così soddisfacenti ci sono<br />
caratteristiche tecniche quali l'iniezione<br />
diretta common-rail di seconda<br />
generazione, quattro valvole per<br />
cilindro, doppio albero a camme in<br />
testa, turbocompressore a geometria<br />
variabile e intercooler.<br />
Particolarmente significativa è la speciale<br />
struttura in alluminio “closed<br />
deck” del blocco cilindri, che si è<br />
potuta realizzare grazie ad una originale<br />
tecnica di produzione concepita<br />
da Honda che ricorre ad un metodo di<br />
fusione semi-solida per creare un<br />
motore leggero, compatto ed estremamente<br />
rigido”.<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
21
Testimonianze<br />
FCX Clarity, l’auto alimentata a celle a combustibile in grado di funzionare anche a temperature al di sotto di 0° centigradi<br />
Un altro grande tema è quello della<br />
sicurezza; quali sono a questo proposito<br />
i programmi Honda?<br />
“Per Honda la sicurezza non significa<br />
soltanto proteggere chi guida le<br />
nostre auto, ma anche i ciclisti, i<br />
pedoni e gli occupanti degli altri<br />
veicoli. Equipaggiando le nostre<br />
automobili con i dispositivi di sicurezza<br />
più efficienti e tecnologicamente<br />
avanzati possiamo contribuire<br />
a proteggere tutti gli utenti<br />
della strada. Honda affronta le questioni<br />
inerenti la sicurezza sia dal<br />
punto di vista dei prodotti che dal<br />
punto di vista educativo. Da un<br />
lato, quindi, lavoriamo per produrre<br />
veicoli con le migliori prestazioni<br />
possibili in termini di sicurezza e<br />
dall’altro promuoviamo iniziative<br />
mirate alla guida sicura, sia tra i<br />
nostri clienti sia nella comunità in<br />
generale. È da sottolineare che<br />
Honda è sempre stata all’avanguardia,<br />
sviluppando in proprio tecnologie<br />
intelligenti avanzate e aprendo<br />
la strada alla loro diffusione sul<br />
mercato. Honda è stata la prima<br />
Casa giapponese ad utilizzare<br />
molte delle tecnologie di sicurezza<br />
oggi impiegate abitualmente negli<br />
autoveicoli, tra cui le cinture di<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
22<br />
sicurezza a tre punti, il sistema<br />
antibloccaggio dei freni (ABS) e il<br />
sistema di airbag SRS. Da sempre,<br />
quindi, Honda è leader nell’implementazione<br />
di tecnologie intelligenti<br />
e nello sviluppo di dispositivi<br />
di sicurezza sia attivi che passivi<br />
(tra cui, ad esempio, scocche progettate<br />
per garantire la sicurezza<br />
degli occupanti e dei pedoni). Tutto<br />
questo dimostra che per Honda la<br />
sicurezza è un requisito preliminare<br />
della mobilità. Per questo ci<br />
poniamo ambiziosi obiettivi nel<br />
costante sviluppo delle nostre tecnologie.<br />
Fra le novità che abbiamo<br />
recentemente realizzato, e che<br />
sono già disponibili sulla nuova<br />
Accord, da ricordare tre tecnologie<br />
innovative quali: LKAS (Lane<br />
Keeping Assist System), che si<br />
avvale di una telecamera per rilevare<br />
la deviazione dell’auto dalla corsia<br />
di marcia fornendo una torsione<br />
correttiva della sterzata; ACC<br />
(Adaptive Cruise Control), che<br />
impiega un radar a onde millimetriche<br />
per mantenere una distanza di<br />
sicurezza costante rispetto al veicolo<br />
che precede per garantire una<br />
guida più rilassata e meno impegnativa;<br />
CMBS (Collision Mitigation<br />
Brake System) che tiene sotto controllo<br />
la distanza e la velocità di<br />
avvicinamento tra Accord e il veicolo<br />
che precede, avvisa il conducente<br />
della possibilità di impatto e<br />
contribuisce a limitarne gli effetti<br />
quando la collisione è inevitabile”.<br />
A suo avviso quali sono le tendenze<br />
che a breve e a medio termine si<br />
manifesteranno sul mercato italiano<br />
in materia di scelta dell’auto? E<br />
come potranno influenzare il settore<br />
delle flotte aziendali?<br />
“Gli incentivi alla rottamazione<br />
hanno dato un contributo importante<br />
al ricambio del parco circolante;<br />
si tratta di una tendenza che<br />
ci auguriamo possa proseguire. Per<br />
quanto riguarda il settore delle<br />
flotte aziendali, in generale le<br />
aziende iniziano a porsi il problema<br />
dell’inquinamento; noi volentieri<br />
raccogliamo la crescente richiesta<br />
del nostro modello ibrido, dal<br />
momento che crediamo molto in<br />
questa soluzione, che significa<br />
risparmio non solo in termini di<br />
emissioni nocive ma anche di carburante”.<br />
Vincenzo Conte
BMW ai vertici<br />
Testimonianze<br />
anche per ecologia e consumi<br />
Strategie lungimiranti ed eccellenza tecnologica sono da sempre le chiavi dei successi del gruppo BMW.<br />
Coniugando sostenibilità ed innovazione l’obiettivo continua ad essere la leadership nel segmento<br />
delle vetture premium, puntando sulla qualità della gamma e sulla professionalità della propria rete.<br />
Ne abbiamo parlato con Fabrizio Longo, direttore vendite auto di BMW Italia<br />
DDottor Longo, come si preannuncia<br />
l’anno automobilistico<br />
2010?<br />
“Il 2009 ha prodotto cambiamenti<br />
sicuramente non assorbibili nel breve<br />
periodo. E’ però anche vero che<br />
attualmente stiamo ricevendo<br />
segnali positivi di inversione di tendenza<br />
da parte di coloro che, dopo<br />
aver rinviato le decisioni di acquisto<br />
delle autovetture, avvertono oggi un<br />
clima più favorevole per concretizzarle.<br />
Questo vale in particolare<br />
modo per i clienti privati, mentre il<br />
mondo delle flotte aziendali è certamente<br />
quello ancora più penalizzato<br />
da questo momento di difficoltà.<br />
Una spinta decisiva per la ripresa di<br />
questo comparto può certamente<br />
arrivare dalla revisione della normativa<br />
fiscale sulle auto aziendali”.<br />
Quali sono le strategie che BMW ha<br />
messo in campo per vincere le sfide<br />
di questa fase così complessa e stimolante?<br />
“Strategie lungimiranti, comportamenti<br />
responsabili e coerenti sono<br />
le chiavi dei successi del gruppo<br />
BMW che ha adottato una politica di<br />
sostenibilità lungo tutta la sua catena<br />
di produzione, distribuzione ed<br />
assistenza. Come risultato dei suoi<br />
sforzi, il gruppo BMW ha conseguito<br />
negli ultimi cinque anni il primato del<br />
settore negli Indici di Sostenibilità<br />
Dow Jones. L’obiettivo attuale è quello<br />
di mantenere la posizione di leadership<br />
nel segmento delle vetture<br />
premium puntando sulla gamma di<br />
prodotto. Nei prossimi due anni<br />
amplieremo o rinnoveremo più del-<br />
la metà della nostra gamma di<br />
modelli sempre all’insegna della filosofia<br />
Efficient Dynamics: maggiori<br />
prestazioni e riduzione di consumi<br />
ed emissioni. Venendo all’attualità,<br />
notevole è il successo di mercato<br />
delle nostre due ultime novità: la<br />
nuova BMW Serie 5 Gran Turismo e<br />
la nuova BMW X1. Sono due vetture,<br />
con differente vocazione e posizionamento,<br />
ma accomunate dalla carica<br />
innovativa a partire dallo stile, dalla<br />
tecnologia e dalla versatilità di utilizzo.<br />
Sono proprio queste caratteristiche<br />
di flessibilità a rendere X1 e<br />
Serie 5 Gran Turismo particolarmente<br />
interessanti anche nell’ambito del-<br />
Fabrizio Longo, direttore vendite auto di BMW Group Italia<br />
le flotte aziendali. Nel corso dell’anno<br />
presenteremo poi due vetture<br />
ibride, la Serie 7 (Mild Hybrid) e la X6<br />
(Full Hybrid) e una novità davvero<br />
importante per il mercato delle flotte:<br />
la nuova BMW Serie 5, che tradizionalmente<br />
è il punto di riferimento<br />
nel suo segmento nel mercato italiano”.<br />
Nel quadro dell’approccio Ef fi -<br />
cientDynamics che cosa possiamo<br />
aspettarci in termini di novità tecnologiche<br />
e di nuovi modelli?<br />
“Leadeship sul mercato significa per<br />
BMW offrire prodotti premium in grado<br />
di coniugare design innovativo e<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
23
Testimonianze<br />
prestazioni con il rispetto dell’ambiente<br />
ed il contenimento dei consumi.<br />
Tra il 1995 e la fine del 2008, il<br />
gruppo BMW ha ridotto i consumi di<br />
carburante dei suoi veicoli venduti in<br />
Europa di oltre il 25%. Ciò è stato<br />
possibile proprio perché le nostre<br />
auto sono dotate di BMW<br />
EfficientDynamics: un insieme di tecnologie<br />
all’avanguardia, offerte di<br />
serie su tutta la gamma senza<br />
sovrapprezzo per il cliente finale, che<br />
consentono di abbattere i consumi e<br />
le emissioni migliorando al contempo<br />
prestazioni e piacere di guida. Al<br />
momento 32 modelli BMW e MINI<br />
hanno emissioni inferiori a 140 gr/km<br />
di CO 2 e 90 sono i modelli Euro 5, tre<br />
dei quali, con l’optional BluePerfor -<br />
mance, sono immatricolabili addirittura<br />
come Euro 6, una normativa che<br />
andrà in vigore nel 2014. Per quanto<br />
riguarda la tecnologia ibrida anch’essa<br />
fa parte del nostro sistema di offerta<br />
e nei prossimi mesi, come prima<br />
ricordato, saranno lanciati la BMW<br />
ActiveHybrid X6 e la BMW<br />
ActiveHybrid 7”.<br />
La X6 ActiveHybrid, veicolo ibrido che BMW lancerà nei prossimi mesi<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
24<br />
La rete distributiva e di assistenza ha<br />
un’importanza strategica per sfruttare<br />
tutte le opportunità del mercato. A<br />
questo proposito quali sono gli orientamenti<br />
di BMW?<br />
“Il differenziale competitivo sostanziale<br />
e la nostra forza nel corso del<br />
tempo derivano proprio dal rapporto<br />
privilegiato che abbiamo stabilito<br />
con i nostri concessionari. I nostri<br />
dealer sono infatti dei veri e propri<br />
partner con i quali condividiamo<br />
strategie e soluzioni. Oltre alla capacità<br />
di interpretare in maniera corretta<br />
le esigenze dei clienti, conta<br />
notevolmente anche il valore aggiunto<br />
dettato dalla continuità: i nostri<br />
Concessionari infatti sono per lo più<br />
sempre gli stessi e questo consente<br />
di rafforzare e fidelizzare il rapporto<br />
tra rete e clienti. La rete ufficiale dei<br />
concessionari BMW e MINI è il nostro<br />
patrimonio ed il centro della nostra<br />
strategia, grazie a loro abbiamo<br />
costruito e costruiremo i nostri successi.<br />
Sono un centinaio, ormai da<br />
diversi anni, le aziende concessionarie<br />
con mandato BMW per un tota-<br />
le di 183 outlet e 96 dealer MINI con<br />
175 outlet”.<br />
Le vostre politiche commerciali mirano<br />
a supportare l’azione dei concessionari,<br />
sviluppando progetti comuni<br />
o fornendo strumenti per meglio<br />
affrontare il mercato ed interagire con<br />
i consumatori. Ce ne vuole parlare…<br />
“La gestione della rete si basa su un<br />
programma complesso ed esteso che<br />
ha come obiettivo quello di supportare<br />
le aziende concessionarie nella loro<br />
attività quotidiana, promuovere la crescita<br />
professionale delle persone che<br />
vi operano, modellare la struttura<br />
organizzativa alla luce dei nuovi ruoli<br />
che si rendono necessari, raggiungere<br />
i massimi livelli di efficienza per garantire<br />
la redditività delle loro aziende e la<br />
piena soddisfazione per i nostri clienti.<br />
L’intervento della direzione vendite<br />
si basa su progetti che nascono da<br />
programmi di respiro internazionale,<br />
promossi dal gruppo BMW sulla scorta<br />
di esperienze di successo già consolidate,<br />
oppure anche attraverso iniziative<br />
specificatamente sviluppate
La nuova BMW Serie 5 Gran Turismo, punto di riferimento del suo segmento<br />
per il mercato nazionale. Questi progetti,<br />
che vengono sviluppati sulla<br />
rete con il supporto ai concessionari<br />
da parte della nostra organizzazione<br />
centrale, costituiscono un’opportunità<br />
di crescita reciproca in<br />
merito a tutti gli strumenti ed i processi<br />
dell’attività dell’azienda concessionaria:<br />
dal marketing locale al<br />
Customer Relationship Mana ge -<br />
ment, dall’aftersales alla formazione,<br />
dalla gestione dell’usato a quella<br />
del mercato delle auto aziendali.<br />
Proprio in relazione alle flotte abbiamo<br />
varato un programma che prevede<br />
un’attività di affiancamento da<br />
parte di BMW Italia ai concessionari<br />
per rendere operativa all’interno della<br />
loro organizzazione una divisione<br />
dedicata al mondo delle aziende.<br />
Cominciamo ad essere molto soddisfatti<br />
dei risultati”.<br />
Quali sono le principali iniziative di<br />
marketing che dedicate espressamente<br />
al mercato dell’auto aziendale?<br />
“Innanzitutto è importante l’organizzazione:<br />
in BMW Italia è ormai da<br />
tempo operante una divisione dedicata<br />
al settore delle flotte aziendali<br />
che si occupa sia di gestire direttamente<br />
i rapporti con le aziende di<br />
grandi dimensioni e la pubblica<br />
amministrazione sia di supportare lo<br />
Altro veicolo ibrido della BMW: l’ActiveHybrid 7<br />
sviluppo delle professionalità necessarie<br />
alla vendita alle Pmi presso la<br />
nostra rete di concessionari.<br />
Determinante è poi la nostra strategia<br />
di marketing relazionale finalizzata<br />
a stringere alleanze con le<br />
aziende più importanti per promuovere<br />
direttamente il valore del nostro<br />
marchio ed i plus di prodotto delle<br />
nostre vetture. Per le aziende, sia<br />
quelle di grandi dimensioni che le<br />
Pmi, è previsto un ciclo di programmi<br />
commerciali a cadenza annuale e<br />
trimestrale appositamente dedicati<br />
a promuovere la conoscenza della<br />
nostra offerta di prodotti e servizi.<br />
Elemento centrale nella fidelizzazione<br />
dei nostri clienti è, in particolare,<br />
il costante sviluppo di un livello di<br />
eccellenza dei servizi che offriamo ai<br />
nostri clienti. Questi fattori, unitamente<br />
alla forza dei prodotti ed al<br />
valore del marchio, rappresenteranno<br />
sempre più in futuro la discriminante<br />
del nostro successo commerciale<br />
e relazionale”.<br />
Ermanno Molinari<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
25
Ecologia<br />
L’auto elettrica sembra ormai<br />
dietro l’angolo. I primi segnali<br />
concreti sono arrivati dal<br />
Salone di Francoforte dove accanto<br />
a prototipi e concept si sono viste<br />
elettriche pronte all’esordio commerciale;<br />
poi dal Salone di Tokyo,<br />
anche se in edizione strettamente<br />
domestica, sono arrivate le conferme<br />
su modelli di vetture a impatto<br />
zero e soprattutto di ibride già in circolazione,<br />
acquistabili negli show<br />
room.<br />
Il 2010 è anche l’anno in cui vedremo<br />
le prime elettriche di serie e un gran<br />
numero di ibride circolare nelle città<br />
europee. Le Case stanno mettendo a<br />
Trazione elettrica?<br />
Ideale per le city car<br />
Vedremo presto circolare vetture ad impatto zero, ma a causa della ancora limitata autonomia<br />
(da 100 a 160 km) saranno confinate in un ruolo prettamente urbano. Il mercato nel frattempo darà<br />
più spazio alle “ibride” che abbinano ad una motorizzazione a benzina un propulsore elettrico di supporto.<br />
Attesa per il debutto della Kangoo Be Bop di Renault e per la Electric Drive di Smart<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
26<br />
punto le strategie di vendita con le<br />
moderne batterie al litio in affitto o in<br />
leasing.<br />
Mauro Tedeschini, direttore di<br />
Quattroruote, dall’alto del suo osservatorio<br />
privilegiato sul mercato non<br />
solo nazionale ha dichiarato che per i<br />
prossimi 10 anni avremo a disposizione<br />
con la trazione elettrica solo<br />
city car e si è domandato se gli italiani<br />
sono disponibili ad accettare unicamente<br />
auto di questo genere, che<br />
ci riporterebbero indietro nel tempo<br />
alla prima motorizzazione del nostro<br />
Paese, e a rinunciare ai modelli di<br />
stazza medio-grande con i quali di<br />
solito si affrontano i viaggi su lunghe<br />
distanze e che si utilizzano per portare<br />
in vacanza la famiglia con valigie e<br />
animali domestici al seguito.<br />
I limiti delle elettriche<br />
Accanto al problema delle dimensioni<br />
c’è per le elettriche quello dell’autonomia:<br />
oggi da 100 a 160 km<br />
prima di riattaccare la spina alla<br />
presa domestica per 6-8 ore in attesa<br />
di punti di ricarica ad alta potenza<br />
(400 V) sparsi nelle città o di stazioni<br />
di sostituzione rapida del pacco<br />
batterie in appena tre minuti come<br />
sta ipotizzando Renault, la Casa che<br />
in Europa guida la corsa all’elettrico.<br />
Sempre Renault ha lasciato trapela-
e che per fare decollare l’elettrico<br />
occorrerebbero almeno 6 mila euro<br />
di incentivo governativo a vettura in<br />
modo da equiparare i costi di fabbricazione<br />
con quelli di un’auto tradizionale.<br />
Resta però il problema dell’autonomia,<br />
per il momento ristretta<br />
ad un uso cittadino, e delle dimensioni<br />
che, per contenere pesi e consumi<br />
d’energia, sembrano limitate a<br />
modelli a due o tre posti, con lunghezze<br />
a cavallo dei tre metri.<br />
Il debutto della Kangoo Be Bop Z.E.<br />
di Renault, la cui commercializzazione<br />
partirà dal 2011, è atteso con<br />
grande interesse viste la stazza del<br />
mezzo (multispazio a cinque posti) e<br />
l’autonomia di 160 km. Per il resto la<br />
scelta sull’elettrico nel breve periodo<br />
sarà limitata alla Smart Electric<br />
Drive, alla Bluecar di Pininfarina-<br />
Bollorè che ha già ricevuto sei mila<br />
prenotazioni ed il cui debutto sembra<br />
fissato per il 2011. In quest’ultimo<br />
caso la joint-venture tra il finanziere<br />
francese Bollorè e la torinese<br />
Pininfarina incontra alcune difficoltà<br />
legate al fatto che la Francia ha varato<br />
un piano di 1,5 miliardi di euro a<br />
favore di chi costruirà veicoli elettrici.<br />
Una conferma questa che per una<br />
concreta diffusione del mezzo elettrico<br />
è indispensabile l’intervento<br />
dello Stato sotto forma di finanziamenti<br />
o incentivi.<br />
Se dunque, come assicurano gli<br />
esperti, l’auto elettrica è una realtà<br />
(ma per il momento quasi esclusivamente<br />
in versione city car) destinata<br />
a svilupparsi in maniera compiuta<br />
nel giro dei prossimi dieci<br />
anni, chi oggi ha necessità di una<br />
vettura capiente e di coprire lunghe<br />
distanze dovrà rivolgersi al segmento<br />
delle “ibride” se vuole<br />
appartenere alla schiera, in continuo<br />
aumento, degli automobilisti<br />
rispettosi dell’ambiente ed impegnati<br />
per favorire un impatto sempre<br />
più contenuto dei gas di scarico<br />
sull’atmosfera.<br />
Il segmento delle auto ibride (motore<br />
a benzina ed elettrico a supporto)<br />
è già abbastanza ricco di proposte<br />
con modelli che partono dall’altissimo<br />
di gamma (Lexus LS 600h)<br />
per scendere alle berline di prestigio<br />
(Lexus GS 450h), ai Suv (Lexus<br />
RX 450h) e alle vetture medie<br />
(Toyota Prius, Honda Civic Hybrid e<br />
Insight). Come si vede siamo in un<br />
settore dominato dalle giapponesi<br />
che per prime hanno sperimentato<br />
questo tipo di motorizzazione<br />
mista. Tra l’altro Honda sta per mettere<br />
in commercio la “piccola” Jazz<br />
in versione ibrida toccando così il<br />
segmento delle city car, ma a 5<br />
porte e 5 posti, non troppo piccole<br />
come le concorrenti elettriche.<br />
Carte vincenti delle ibride<br />
I vantaggi delle “ibride” consistono<br />
nel fatto che ci consentono<br />
viaggiare su auto di una certa<br />
dimensione e con prestazioni adeguate<br />
pur consumando (e quindi<br />
inquinando) come una vettura di<br />
segmento inferiore. Le “ibride” in<br />
sostanza sono le auto che con l’adozione<br />
di norme sempre più<br />
stringenti (euro 5 e 6) nei confronti<br />
dei gas di scarico permettono a<br />
chi per lavoro o per piacere vuole<br />
viaggiare con un Suv di grossa<br />
taglia di poterlo fare.<br />
Prendiamo ad esempio l’RX 450h<br />
di Lexus: è una vettura a trazione<br />
integrale di 4,77 metri di 2.110 kg<br />
che, grazie al 6 cilindri a benzina<br />
di 3.5 litri e a due piccoli motori<br />
elettrici posti sulle ruote posteriori,<br />
con una potenza complessiva di<br />
299 cv raggiunge i 200 all’ora<br />
come velocità massima, scatta da<br />
0 a 100 in 7,8” pur riuscendo a<br />
percorrere nel ciclo misto 15,8 km<br />
con un litro ed emettendo appena<br />
148 gr/km di CO 2 .<br />
La GS 450h Plus, berlina alto di<br />
gamma di Lexus, è una vettura di<br />
rappresentanza lunga 4,85 metri<br />
con 5 posti comodi ed una motorizzazione<br />
ibrida identica a quella<br />
del Suv RX 450h (ma con più<br />
cavalli complessivi) con prestazioni<br />
di tutto rilievo (250 km/h di<br />
velocità massima, 5,9” da 0 a 100)<br />
e con consumi da vettura del segmento<br />
C (13 km con un litro di benzina<br />
e 180 gr/km di CO 2 ). E per la<br />
Il Lexus RX 450h è un Suv che ospita un motore a benzina nel cofano anteriore e due piccoli motori elettrici sulle ruote posteriori<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
27
Ecologia<br />
LS 600h, ammiraglia che non sfigura<br />
nel confronto con Rolls Royce<br />
e Bentley, siamo a livello di 10<br />
km/litro pur a fronte di dimensioni,<br />
peso e prestazioni al top.<br />
La sorpresa più piacevole, in tema<br />
di consumi ma anche di prestazioni<br />
e di costi, si riscontra quando si<br />
scende di livello fino a modelli del<br />
segmento C con la Toyota Prius<br />
che, approdata nel 2009 alla terza<br />
serie, si propone come campionessa<br />
mondiale di vendite con più<br />
di un milione di ibride commercializzate<br />
in meno di 10 anni, a conferma<br />
della affidabilità di questo<br />
sistema.<br />
Emissioni abbattute<br />
La nuova Prius si presenta con le<br />
carte in regola per fare concorrenza,<br />
in tema di comodità, spazio e<br />
capacità di trasporto alle più<br />
agguerrite concorrenti del segmento<br />
C: lunga 4,46 metri, larga<br />
1,75, ha un bagagliaio da 445 litri<br />
con 5 passeggeri a bordo, una<br />
potenza di 136 cv ed una velocità<br />
massima di 180 km/h. Le sue carte<br />
vincenti sono i consumi (più di 26<br />
La Honda Insight è dotata di un sistema “Mild Hybrid” che si basa su di un motore elettrico montato sul volano di quello a benzina<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
28<br />
km con un litro di benzina nei percorsi<br />
misti, a cavallo dei 25 in<br />
città), straordinariamente contenuti,<br />
e le emissioni di CO 2 (appena<br />
89 gr/km). Grazie a queste caratteristiche<br />
ha ottenuto, al di là dei<br />
consistenti incentivi statali,<br />
“premi” sotto forma di ulteriori<br />
incentivi dalla Regione Lombardia<br />
o come nel caso della città di<br />
Bologna, la possibilità di entrare<br />
nel centro storico (controllato<br />
dalle telecamere di Sirio) e di parcheggiare<br />
gratuitamente nelle strisce<br />
blu (che invece costano per<br />
l’automobilista tradizionale da un<br />
euro a due ogni ora di sosta).<br />
Un discorso analogo può essere<br />
fatto per le due “ibride” di Casa<br />
Honda: la Civic Hybrid e soprattutto<br />
la recentissima Insight che si è<br />
presentata sul mercato con un<br />
prezzo estremamente concorrenziale.<br />
Quest’ultima, molto simile<br />
alla Prius per dimensioni (è lunga<br />
4,40 metri, larga 1,70 e con un<br />
bagagliaio di 408 litri) e linea, è<br />
meno potente (98 cv) ma più veloce<br />
(182 km/h), con costi di gestione<br />
ancor più contenuti per via<br />
della cilindrata minore (1.339 cc).<br />
Come la sorella maggiore Civic<br />
Hybrid, la Insight non è una fullhybrid,<br />
nel senso che non è in<br />
grado di muoversi solo con la trazione<br />
elettrica, ma egualmente si<br />
presenta con emissioni di CO 2<br />
bassissime (101 gr/km) e con consumi<br />
più che accettabili (22,7 km<br />
di percorrenza nel ciclo misto con<br />
un litro di benzina). Dalla sua la<br />
Insight ha il vantaggio di un prezzo<br />
a cavallo dei 15 mila euro, grazie<br />
appunto agli interventi governativi<br />
su rottamazione e basse<br />
emissioni di CO 2 .<br />
Le Case europee stanno arrivando<br />
all’ibrido anche se con un leggero<br />
ritardo, ma appare chiaro che il<br />
decennio che dovrebbe separarci<br />
dalla trazione elettrica pura verrà<br />
colmato dalle proposte sempre<br />
più numerose di vetture ibride che<br />
non costringono a sacrifici in tema<br />
di dimensioni e di lunghe percorrenze,<br />
pur garantendo emissioni<br />
modeste ed un sostanziale rispetto<br />
della qualità dell’aria nelle città.<br />
Roberto Mazzanti
Tecnologia<br />
Gomme e soluzioni<br />
per affrontare l’inverno<br />
Molte sono le innovazioni che consentono mobilità, comfort e sicurezza anche nella brutta stagione.<br />
Dalle gomme invernali alle catene, ai “ragni”, alle gomme termiche e ai “calzini”.<br />
In questo servizio tracciamo un piccolo itinerario, dedicato a fleet manager e driver aziendali,<br />
fra i dispositivi che facilitano la guida in condizioni climatiche avverse<br />
La stagione invernale è sempre<br />
fonte di preoccupazioni per gli<br />
automobilisti: strade bagnate,<br />
innevate o ghiacciate sono un limite,<br />
spesso imprevedibile, alla mobilità. I<br />
più classici prodotti automobilistici<br />
per questa stagione sono i pneumatici<br />
“invernali”. Abbiamo volutamente<br />
evitato la definizione “da neve” perché<br />
le caratteristiche dei prodotti dell’ultima<br />
generazione sono tali da consentirne<br />
l’impiego per tutto l’inverno.<br />
Grip, questo sconosciuto<br />
Le Case costruttrici consigliano, specialmente<br />
nelle regioni settentrionali<br />
e nelle aree montane del Paese, di<br />
montare queste gomme verso inizio<br />
novembre e toglierle a primavera, o<br />
addirittura di organizzarsi con due<br />
set, uno con gomme “estive” sulle<br />
ruote in lega, ed uno “invernale” su<br />
ruote in acciaio, evitando così corro-<br />
Le gomme invernali sono disponibili anche per le “supercar”<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
30<br />
sioni sui cerchi più delicati. È ormai<br />
molto difficile distinguere il tipo di<br />
coperture dell’auto che si sta guidando;<br />
i battistrada hanno infatti eliminato<br />
i profondi intagli laterali ed i disegni<br />
a blocchi che generavano rumorosità<br />
e vibrazioni. Al loro posto ci sono scolpiture<br />
molto simili a quelle “estive”,<br />
spesso direzionali o asimmetriche,<br />
che espellono meglio neve e fanghiglia.<br />
La trazione sulla neve è garantita<br />
da una lamellatura molto estesa, che<br />
rende i blocchetti più flessibili a<br />
garanzia del grip. In aiuto intervengono<br />
pure le mescole “termiche” che<br />
non si induriscono come le progenitrici,<br />
ma si attivano a temperature attorno<br />
ai 7°/8° C mantenendo inalterate<br />
le loro proprietà anche sotto lo zero. I<br />
prodotti sono poi differenziati con<br />
codici di velocità differenti, per renderli<br />
adatti a vetture di ogni potenza,<br />
con qualificazioni T, H e V. La doman-<br />
da di pneumatici invernali è molto<br />
forte, specialmente nelle nazioni centro-europee,<br />
e spinge i costruttori a<br />
proporre modelli costantemente<br />
aggiornati. La sfida non è limitata alle<br />
sole marche di prima fascia; anche<br />
nomi poco conosciuti fanno parte<br />
dell’offerta dei gommisti, spesso con<br />
prezzi vantaggiosi.<br />
Catene<br />
Un’opinione da sfatare, comune fra i<br />
possessori di vetture a trazione integrale<br />
o di Suv, è che bastino le 4<br />
ruote motrici per dare mobilità sulla<br />
neve. Purtroppo per i budget dei loro<br />
possessori anche queste vetture<br />
richiedono gomme specifiche, particolarmente<br />
per le situazioni di frenata.<br />
Se un set di coperture invernali<br />
sembrasse troppo caro, l’alternativa<br />
è rappresentata dalle catene. La<br />
ricerca del minor prezzo può portare<br />
all’acquisto di prodotti di qualità scadente,<br />
realizzati con acciai non legati<br />
(il migliore è quello al nichel-cromo)<br />
che si usurano con facilità e le cui<br />
maglie si strappano facilmente sotto<br />
sforzo. Una garanzia viene dalla marcatura,<br />
con il numero di omologazione<br />
ed il marchio dell’ente certificatore,<br />
resa obbligatoria dal 2002 dal<br />
Ministero dei Trasporti. La forma raccomandata<br />
è quella a rombi, possibilmente<br />
asimmetrici, per coprire la<br />
massima parte dell’area di contatto.<br />
La sezione delle maglie ha la sua<br />
importanza, visto che più angoli ci<br />
sono, più è facile la presa sul ghiaccio.<br />
Dunque le maglie a D sono da<br />
preferirsi a quelle rotonde.
Consigli di guida su neve e ghiaccio<br />
Sulle strade invernali la guida richiede una maggior attenzione. In caso di strade bagnate, gomme invernali e gomme<br />
normali si comportano in modo sostanzialmente simile. Diverso è il discorso sulle strade innevate. In questo caso,<br />
ferma restando la necessità di pneumatici specifici, la guida richiede un approccio molto più rilassato. Molte vetture<br />
hanno ormai dei programmi che ne modificano il comportamento in base alle condizioni climatiche.<br />
Scegliendo quello “winter” il motore eroga la coppia con maggior dolcezza; nel cambio delle marce la frizione attacca<br />
più lentamente per evitare spunti bruschi; il cambio automatico - se c’è - scala ad un numero minore di giri. Il comportamento<br />
di chi è al volante dovrebbe copiare quello dell’elettronica: massima dolcezza nelle manovre, nelle partenze<br />
e soprattutto nelle frenate. Se poi c’è di mezzo il ghiaccio, il comportamento deve essere ancor più accorto. Le<br />
coperture chiodate vengono usate ormai solo da chi vive regolarmente in montagna, possono essere impiegate solo<br />
per alcuni mesi all’anno. I progressi nelle mescole fanno però sì che le gomme “termiche” abbiano una risposta accettabile<br />
anche su fondi ghiacciati. Ad ogni modo questi percorsi impongono all’automobilista sempre la massima<br />
cautela, per evitare situazioni di pericolo.<br />
C’è poi il lato comfort: da alcuni anni<br />
la maggior parte delle catene sono a<br />
montaggio facilitato, tramite un anellone<br />
che si chiude nella parte posteriore<br />
e non richiede di spostare il veicolo.<br />
La ricerca dei produttori verso<br />
qualcosa di più ha portato all’arrivo<br />
delle catene che di facilitato hanno<br />
anche lo smontaggio. Gli automobilisti<br />
che hanno optato per gommature<br />
super-larghe devono prestare attenzione<br />
a che le maglie non vadano ad<br />
interferire con la carrozzeria o con le<br />
sospensioni. Così il diametro degli<br />
anelli è passato dagli originari 12 mm<br />
ai 9 delle catene “slim”.<br />
I “ragni”<br />
Nella ricerca della massima sottigliezza<br />
non va dimenticato che essa può<br />
andare a scapito della resistenza.<br />
Talvolta, pur ricorrendo agli ingombri<br />
minimi, il problema non ha soluzioni.<br />
Si può allora ricorrere ai “ragni”, quei<br />
Una soluzione per la neve è il “calzino”<br />
dispositivi a bracci metallici ad X, fissati<br />
al mozzo, che portano sul battistrada<br />
dei segmenti di catena; questi<br />
salgono automaticamente sulla ruota<br />
facendo avanzare la vettura. Facili da<br />
montare, occupano poco spazio e<br />
sono decentemente performanti.<br />
Unico neo: costano dalle due alle tre<br />
volte un set di catene classiche. Ed<br />
infine l’ultima innovazione per garantire<br />
la mobilità sulla neve: il calzino.<br />
Noto in commercio come “autosock”,<br />
il prodotto copre interamente<br />
la ruota ed è realizzato in tessuto sintetico<br />
a grande coefficiente d’attrito. Il<br />
suo maggior vantaggio è la semplicità<br />
di montaggio, proprio come infilare<br />
una calza. Poi è possibile procedere<br />
alla stessa velocità che si può tenere<br />
con le catene (50 km/ora) ma con un<br />
comfort decisamente più elevato e<br />
senza vibrazioni.<br />
Pietro Paolo Marziali<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
31
Piacere di guida<br />
Conquistati dal fascino<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
32<br />
del cambio automatico<br />
Gli automobilisti italiani si stanno convertendo a questo tipo di trasmissione visti i vantaggi che<br />
offre in termini di fluidità della marcia e quindi di riduzione dello stress di guida nel traffico urbano.<br />
Dai classici con convertitore di coppia (che arrivano ad 8 marce) a quelli velocissimi<br />
con doppia frizione. Le qualità dei robotizzati e di quelli a trasmissione continuamente variabile<br />
La leva del cambio robotizzato Dualogic della nuova Fiat 500<br />
Èsorprendente la metamorfosi<br />
degli automobilisti italiani nei<br />
confronti del cambio automatico:<br />
da ultimi della classe in ambito<br />
europeo abbiamo scalato le classifiche<br />
passando da 85 mila vetture<br />
“automatiche” immatricolate nel<br />
2001 (3,55% sul totale venduto di<br />
quell’anno) alle quasi 223 mila del<br />
2008 (10,31%), ultimo dato ufficiale<br />
fornito dall’Unrae. Siamo ancora<br />
distanti dalla diffusione delle “automatiche”<br />
che si registra in alcuni<br />
paesi del mondo quali Giappone e<br />
Stati Uniti (a livello del 90%), ma va<br />
sottolineato che nel Vecchio<br />
Continente solo Svizzera (27%),<br />
Germania e Svezia (20%), Gran<br />
Bretagna e Olanda (14%) ci precedono,<br />
mentre abbiamo distanziato<br />
nettamente Francia (6%), Spagna<br />
(4%) e Grecia (2%).<br />
Le ragioni del netto miglioramento<br />
dell’indice di gradimento degli italiani<br />
nei confronti del cambio automatico<br />
sono sostanzialmente due:<br />
lo straordinario aumento dell’offerta<br />
di modelli “automatici” da parte<br />
delle Case (dagli appena 50 del<br />
1970 ai 494 del 2008); il salto di<br />
qualità, dal punto di vista tecnologico,<br />
che sta caratterizzando questi<br />
moderni cambi in grado di sfatare<br />
antichi luoghi comuni su maggiori<br />
consumi e minore affidabilità. Senza<br />
dimenticare il fascino che regala<br />
una guida senza stress. Ma vediamo<br />
insieme le peculiarità di questi<br />
moderni cambi automatici.<br />
Idraulico con convertitore<br />
È il sistema più diffuso ed anche il<br />
più blasonato per la morbidezza e la<br />
fluidità di marcia che è in grado di<br />
garantire. Dispone di rotismi epicicloidali<br />
e di frizioni multidisco a<br />
bagno d’olio: ideale per motori<br />
potenti perché è capace di sopportare<br />
le coppie poderose (fino a 850<br />
Nm) che i moderni motori sono<br />
capaci di sviluppare. Alle eccellenti<br />
doti di comfort unisce oggi una sorprendente<br />
parsimonia nei consumi<br />
soprattutto nei percorsi extraurbani.<br />
Grazie all’adozione di un numero<br />
elevato di marce (fino ad 8) l’auto<br />
che lo adotta consuma come una<br />
vettura di pari cilindrata con cambio<br />
manuale, mentre nei percorsi cittadini<br />
si può arrivare ad un 20% in più.<br />
A doppia frizione<br />
È certamente il più veloce del gruppo:<br />
costituito da due semicambi<br />
accoppiati attraverso una frizione<br />
doppia. Così accade che mentre si<br />
marcia con un determinato rapporto,<br />
è già pronto il successivo: per<br />
passare da uno all’altro è sufficiente<br />
che venga disinnestata la prima frizione<br />
ed innestata la seconda. In<br />
questo modo i tempi di cambiata si<br />
riducono ai minimi termini e diventano<br />
impercettibili.<br />
Rispetto ai robotizzati (il cui funzionamento<br />
vedremo in seguito)<br />
garantiscono una marcia più fluida,<br />
mentre nei confronti di quelli tradizionali<br />
con convertitore di coppia<br />
denunciano un minor consumo di<br />
carburante in città. Preferiti quelli<br />
con le frizioni a secco (rispetto alla<br />
variante con frizioni a bagno d’olio)<br />
che però non sono in grado di trasmettere<br />
coppie elevate.
Robotizzato<br />
Attualmente rappresenta il sistema<br />
preferito dai costruttori perché<br />
costa poco e fa consumare meno di<br />
qualsiasi altro tipo di automatico. In<br />
pratica si tratta di un cambio<br />
manuale automatizzato con l’intervento<br />
di attuatori elettrici o idraulici.<br />
Assicura un collegamento rigido,<br />
senza slittamenti o dispersioni di<br />
potenza, tra motore e ruote. Inoltre<br />
fa funzionare il motore ai regimi di<br />
maggior rendimento risparmiando<br />
sul carburante e riducendo le emissioni<br />
inquinanti. In alcuni modelli è<br />
disponibile con leve o palette al<br />
volante per la cambiata manuale<br />
(pur sempre in assenza del pedale<br />
della frizione), ma in questo caso i<br />
consumi si alzano. Ai vantaggi di<br />
economicità di produzione e di<br />
riduzione dei consumi fa riscontro<br />
però una scarsa fluidità di guida in<br />
città per via del passaggio non proprio<br />
velocissimo da un rapporto<br />
all’altro. I più penalizzati sono i<br />
robotizzati applicati a piccoli motori<br />
turbo che spingono auto pesanti.<br />
A variazione continua (CVT)<br />
È considerato il più antico perché<br />
c’è chi lo fa risalire a disegni di<br />
Leonardo da Vinci di 500 anni fa.<br />
CVT è l’acronimo di Continuously<br />
Variable Transmission, cioè<br />
Trasmissione Continuamente<br />
Variabile. È costituito da una cinghia<br />
e da una coppia di pulegge, una di<br />
ingresso del moto e l’altra di uscita:<br />
rispetto ad un cambio automatico<br />
classico con convertitore di coppia e<br />
rotismi epicicloidali è più semplice e<br />
meno costoso da fabbricare. Offre<br />
un numero praticamente infinito di<br />
rapporti intermedi e quindi in assenza<br />
di cambi di marcia regala una<br />
guida confortevole e senza scosse.<br />
Lo spaccato del convertitore di coppia di un cambio automatico tradizionale<br />
Lo schema del cambio DSG a doppia frizione di concezione Volkswagen<br />
Consentendo al motore di funzionare<br />
a regimi ottimali, fa sì che anche i<br />
consumi siano ridotti.<br />
Le uniche controindicazioni erano<br />
rappresentate agli inizi dalla relativa<br />
fragilità della cinghia in gomma (ma<br />
ora con le moderne cinghie metalliche<br />
non si rischiano più rotture o<br />
limitazioni nella potenza da trasmettere<br />
alle ruote) e dalla poco<br />
gradevole rumorosità del motore<br />
che rimane a lungo su elevati regimi<br />
quando si accelera a fondo.<br />
L’impressione è quella di uno slittamento<br />
nella trasmissione.<br />
Tutti e quattro i sistemi di cambio<br />
automatico oggi in produzione<br />
offrono vantaggi (molti: fluidità di<br />
marcia, meno stress nel traffico<br />
urbano, riduzione dei consumi) e<br />
svantaggi (pochi: rischi di rottura e<br />
costi elevati di riparazione). Sono i<br />
tecnici che individuano quello che<br />
meglio si adatta alle caratteristiche<br />
del modello e del motore che deve<br />
ospitarlo. Di certo è che l’avanzata<br />
degli automatici appare inarrestabile<br />
anche tra gli automobilisti italiani<br />
considerati degli inguaribili “smanettatori”.<br />
Roberto Mazzanti<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
33
Sicurezza Focus<br />
Una scatola nera<br />
anche per le automobili<br />
L’adozione della scatola nera anche sulle automobili offrirebbe molteplici vantaggi,<br />
in particolar modo per la sicurezza della circolazione. Non solo: anche la spesa per il carburante<br />
ed il livello di emissioni di sostanze nocive nell’atmosfera potrebbero trarne giovamento.<br />
E per le flotte i vantaggi sarebbero anche maggiori<br />
In principio sono stati gli aerei. Poi<br />
a dotarsi di una scatola nera sono<br />
state anche navi e camion. Il prossimo<br />
mezzo di trasporto che si gioverà<br />
dell’uso di una scatola nera sarà<br />
l’automobile. Se ne parla, e molto, da<br />
qualche anno e la questione è stata<br />
affrontata anche a livello istituzionale.<br />
Infatti, in occasione della 65esima<br />
“Conferenza del traffico e della circolazione”,<br />
organizzata dall’Aci, il vice<br />
ministro delle infrastrutture e dei trasporti<br />
Roberto Castelli ha dichiarato<br />
che “l’applicazione delle tecnologie<br />
più avanzate per la sicurezza dei veicoli<br />
è di fondamentale importanza<br />
per ridurre l’incidentalità stradale.<br />
L’adozione della cosiddetta scatola<br />
nera, ad esempio, potrebbe avere un<br />
duplice effetto positivo: il primo connesso<br />
alla puntuale ricostruzione<br />
della dinamica di un incidente, il<br />
secondo legato all’effetto dissuasivo<br />
Dall’aereo la scatola nera atterrerà nelle auto<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
36<br />
sui conducenti verso i comportamenti<br />
scorretti e pericolosi”.<br />
Funzionalità<br />
Proprio le parole del vice ministro<br />
Castelli possono guidarci alla scoperta<br />
delle molte funzionalità delle scatole<br />
nere e di come esse possano<br />
essere utili per aumentare la sicurezza<br />
delle nostre strade. La finalità<br />
prima dell’utilizzo di una scatola nera<br />
è quella di stabilire, attimo per attimo,<br />
ciò che accade in vettura ed alla<br />
vettura e, naturalmente, la possibilità<br />
di memorizzare ed utilizzare così<br />
anche in un secondo momento i dati<br />
registrati. La registrazione riguarda i<br />
parametri di funzionamento della<br />
vettura (velocità, km percorsi, ecc.) e<br />
la sua posizione. Oltre a questo, poi,<br />
la scatola nera include una funzione<br />
grazie alla quale in caso di incidente i<br />
soccorritori vengono avvisati auto-<br />
maticamente, velocizzandone così<br />
l’arrivo sul luogo del sinistro.<br />
In dotazione possono poi esservi<br />
anche piccole telecamere montate<br />
sull’auto; grazie alle immagini riprese<br />
e registrate dalla scatola nera si<br />
potrebbero stabilire con maggiore<br />
certezza le responsabilità di un incidente<br />
stradale. Questo, come sottolineato<br />
dal vice ministro Castelli,<br />
potrebbe essere un importante elemento<br />
di dissuasione al compimento<br />
di infrazioni, visto che il comportamento<br />
del guidatore è registrato su<br />
un supporto esterno non modificabile<br />
in nessun modo.<br />
Per la sicurezza<br />
Oggi, poi, due aspetti molto sentiti<br />
del problema della sicurezza sulla<br />
strada riguardano le condizioni di chi<br />
si mette alla guida e le caratteristiche<br />
delle auto guidate (a volte troppo
veloci per conducenti ancora inesperti).<br />
Nell’ambito dell’utilizzo di una<br />
scatola nera, per ovviare alle problematiche<br />
di cui si diceva, potrebbero<br />
essere inclusi dispositivi di monitoraggio<br />
delle condizioni del conducente<br />
(ad esempio monitorando la frequenza<br />
del battito delle ciglia –<br />
segnale di stanchezza – o misurando<br />
il tasso alcolico ed impedendo l’accensione<br />
del veicolo nel caso in cui<br />
risulti incompatibile con la guida), o<br />
anche dispositivi che limitino la velocità<br />
massima raggiungibile dal veicolo<br />
dopo aver appurato che chi si<br />
accinge a guidarlo è un neo patentato<br />
o ha un’esperienza di guida ancora<br />
limitata.<br />
Anche in caso di furto<br />
Oltre alle funzioni relative alla ricostruzione<br />
della dinamica di un incidente<br />
o all’avvio tempestivo dei soccorsi,<br />
la scatola nera potrebbe avere<br />
anche un collegamento satellitare e<br />
servire quindi anche nel caso in cui<br />
l’auto venisse rubata. Infatti questo<br />
dispositivo, installato in auto in una<br />
posizione non visibile al ladro, continuerebbe<br />
a comunicare la posizione<br />
della vettura anche dopo il furto, rendendone<br />
più semplice il rinvenimento,<br />
anche nel caso in cui la vettura<br />
fosse abbandonata. Il continuo monitoraggio<br />
delle strade abitualmente<br />
percorse da una vettura e del comportamento<br />
di guida del conducente<br />
potrebbe inoltre influire anche sulle<br />
tariffe applicate per l’assicurazione, e<br />
quindi favorire l’adozione di polizze<br />
calibrate “su misura”. Potrebbe sembrare<br />
una prospettiva lontana, ma già<br />
oggi alcune compagnie assicurative<br />
forniscono simili servizi.<br />
Vantaggi per le flotte<br />
Anche le aziende che dispongono di<br />
una flotta di veicoli potrebbero trarre<br />
grandi vantaggi dall’utilizzo della scatola<br />
nera. Scegliendo di utilizzare le<br />
scatole nere, infatti, ai vantaggi direttamente<br />
conseguenti alle funzionalità<br />
tradizionali del dispositivo si<br />
potrebbero aggiungere anche quelli<br />
derivanti da una serie di altri servizi<br />
relativi alla gestione di una flotta che<br />
incidono sulla riduzione delle inefficienze<br />
e quindi sui costi d’impresa.<br />
Stiamo parlando, ad esempio, della<br />
possibilità di rintracciare sempre la<br />
posizione delle auto e quindi di ricostruire<br />
l’uso che il conducente ne fa.<br />
Una volta tracciati i percorsi più frequenti<br />
sarebbe poi possibile compiere<br />
una sorta di ottimizzazione dei tragitti,<br />
che potrebbe produrre un<br />
risparmio sia in termini di carburante<br />
consumato sia di CO 2 emessa. Da<br />
valutare poi anche i benefici sui costi<br />
assicurativi nel caso in cui, come già<br />
succede, adottando una scatola nera<br />
le tariffe applicate siano più basse.<br />
Quindi, grazie all’uso della scatola<br />
nera, i fleet manager vedrebbero facilitato<br />
lo svolgimento dei loro compiti,<br />
ed anche i programmi per la riduzione<br />
dei consumi e delle emissioni di<br />
sostanze nocive potrebbero essere<br />
impostati con maggiore efficacia.<br />
Luigi Gemma<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
37
Novità<br />
NISSAN PIXO,<br />
PICCOLA ED ECOLOGICA<br />
Ecologia Sicurezza<br />
Comfort bbbb<br />
Capacità di carico WWWW<br />
Fiat ha deciso di migliorare quello che<br />
era già buono. Ed ecco la Punto Evo, che,<br />
oltre alle evoluzioni dal punto di vista<br />
meccanico, sorprende anche per le<br />
modifiche azzeccate che sono state<br />
apportate a livello di linea, soprattutto<br />
nel frontale, con l’aggiunta di un’inedita<br />
calandra. Senza dimenticare l’alta qualità<br />
dei materiali, come dimostrano l’abitacolo<br />
e la plancia completamente rivista,<br />
e la possibilità di montare (a 379<br />
euro in più) un navigatore Tom Tom, e di<br />
gestirlo direttamente tramite dei tasti<br />
sul volante. Per quanto riguarda i motori,<br />
la novità più importante è l’adozione<br />
del nuovo 1.4 Multiair a benzina, sia<br />
aspirato (105 cv) sia turbo (1<strong>35</strong> cv). Il 1.3<br />
diesel multijet aumenta la potenza da<br />
90 a 95 cv. Al top c’è un turbodiesel di<br />
1.6 litri da 120 cv. Disponibile la versione<br />
bifuel benzina+Gpl, con il 1.4 da 77 cv.<br />
FORD C-MAX E GRAND C-MAX,<br />
MIGLIORIE IN VISTA<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
38<br />
di Lodovico Basalù<br />
Ecologia Sicurezza<br />
Comfort bbbb<br />
Capacità di carico WWWWW<br />
La Nissan punta molto sulla Pixo, 5<br />
porte e 3,57 metri di lunghezza, con un<br />
motore 3 cilindri di 1.000 cc e 68 cv,<br />
caratterizzato da consumi modesti -<br />
come testimoniato dai soli 4,4 litri<br />
necessari a percorrere 100 chilometri -<br />
oltre che dalle minime emissioni inquinanti<br />
(103 gr/km di CO 2 ), con omologazione<br />
Euro 5. Il cambio è manuale,<br />
ma è disponibile anche un automatico<br />
a 4 rapporti. Importante la possibilità<br />
della doppia alimentazione, “benzina-<br />
Gpl”, con impianto montato all'origine.<br />
Il listino base è inferiore agli 8.000<br />
euro e punta tutto sulla carta della<br />
semplicità, dalla linea pulita agli allestimenti<br />
sobri, che possono essere<br />
arricchiti con tutto quello che serve.<br />
Gli spazi interni sono sufficienti ad<br />
alloggiare comodamente quattro adulti<br />
e i loro bagagli.<br />
FIAT PUNTO EVO,<br />
CAPACE DI RINNOVARSI<br />
Ecologia Sicurezza<br />
Comfort bbbb<br />
Capacità di carico WWWW<br />
Occorrerà aspettare il mese di giugno<br />
prima di vedere le innovazioni della Ford<br />
in merito a C-Max e Grand C-Max. Nel<br />
primo caso il muso presenta una grande<br />
bocca trapezoidale, che rispecchia gli<br />
ultimi canoni stilistici della Casa. Il portellone<br />
e il lunotto si ispirano a quello<br />
della Kuga. Questo per la 5 posti. La<br />
Grand C-Max contempla invece 7 posti,<br />
con i due sedili che scompaiono sotto al<br />
pianale, ma possono essere smontati e<br />
tenuti in garage. Le porte posteriori sono<br />
scorrevoli. I motori restano quelli della<br />
gamma attuale, ai quali si aggiunge un<br />
nuovo 1.6 turbo a benzina a iniezione<br />
diretta, che eroga 190 cv. Questo a dimostrazione,<br />
semmai ce ne fosse ancora<br />
bisogno, di come i costruttori tendano a<br />
mantenere limitate le cilindrate, con l’adozione,<br />
in compenso, della sovralimentazione.<br />
E, spesso, dell’iniezione diretta.
Una volta uscita sul mercato la sesta<br />
serie della classica Golf, era lecito<br />
attendersi una decisa evoluzione della<br />
Variant, ovvero della station wagon,<br />
ora con il frontale opportunamente<br />
rivisto secondo i nuovi canoni stilistici.<br />
Nell’abitacolo fa la sua comparsa una<br />
nuova plancia. Resta notevole lo spazio<br />
a bordo, come testimonia la capacità<br />
del bagagliaio, che varia da 505 a<br />
1.495 litri. Tra i motori spicca anche un<br />
nuovo 1.2 TSI a benzina da 105 cv e il<br />
noto 1.4 TSI da 122 cv. I turbodiesel<br />
sono tutti con filtro antiparticolato ed<br />
Euro 5. Si va dal 1.6 TDI da 105 al 2.0<br />
TDI da 140 cv. Tra gli optional, il cambio<br />
a doppia frizione, denominato DSG, e il<br />
navigatore satellitare, con lo schermo<br />
a sfioramento, a partire da 778 euro.<br />
La Golf Variant ha un prezzo base inferiore<br />
ai 19.000 euro.<br />
SKODA SUPERB WAGON,<br />
TANTA QUALITÀ A BUON MERCATO<br />
Ecologia Sicurezza<br />
Comfort bbbbb Capacità di carico WWWWW<br />
La svolta evolutiva si avrà quando la<br />
Prius sarà disponibile anche in versione<br />
Plug-in, ovvero con batterie al litio.<br />
Intanto la notissima ibrida ha aggiornato<br />
i propri contenuti. Il tutto si può riassumere<br />
nella sigla HSD (Hybrid Sinergy<br />
Drive), un sistema di trazione ibrida ulteriormente<br />
messo a punto. La Prius basa<br />
sempre il suo funzionamento sul motore<br />
elettrico che, insieme a quello a benzina<br />
di 1.8 litri, fornisce una potenza complessiva<br />
di 136 cv, con un consumo<br />
medio di 25,6 km/l. Il motore elettrico<br />
può funzionare da solo ed è utilizzabile a<br />
bassa velocità nei percorsi cittadini. Le<br />
emissioni di CO 2 sono ulteriormente<br />
calate e ora sono pari a 89 gr/km. In<br />
quanto alla trasmissione, la Prius ha una<br />
sorta di cambio automatico continuo,<br />
chiamato E-CVT. La velocità è di 180<br />
km/h, il prezzo di 32.800 euro.<br />
VOLKSWAGEN GOLF VARIANT,<br />
L’AGGIORNAMENTO È D’OBBLIGO<br />
Ecologia Sicurezza<br />
Comfort bbbbb Capacità di carico WWWWW<br />
Per chi ha fame di spazio ma non vuole<br />
spendere un’esagerazione, ecco la<br />
Superb Wagon, in vendita da febbraio a<br />
partire da circa 24.000 euro. Lunga 4,84<br />
metri, si è aggiornata e non poco.<br />
Aumentata ancora la capacità del bagagliaio,<br />
che ora è di 633 litri, che diventano<br />
1.865 ribaltando il divano posteriore.<br />
Confortevole e ben curato l’abitacolo,<br />
con inserti in radica che contraddistinguono<br />
la versione Elegance. Tra gli<br />
optional più utili le reti e le barre in alluminio<br />
nel baule per trattenere i carichi<br />
pesanti, oltre alla trazione 4x4 e al cambio<br />
DSG a doppia frizione. Tra le altre<br />
dotazioni il portellone a comando elettrico<br />
e un navigatore satellitare con<br />
schermo a sfioramento. I motori restano<br />
quelli della berlina. Per i benzina si<br />
parte da un 1.4 TSI da 125 cv. Al top del<br />
turbodiesel un 2.0 TDI da 170 cv.<br />
TOYOTA PRIUS PLUG-IN,<br />
SI PERFEZIONA SEMPRE<br />
Ecologia Sicurezza<br />
Comfort bbbb<br />
Capacità di carico WWWWW<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
39
Novità<br />
AUDI A5 SPORTBACK,<br />
IL FUTURO È TRA NOI<br />
Ecologia Sicurezza<br />
Comfort bbbb<br />
Capacità di carico WWWW<br />
La scuola è ben nota. Come il Dna della<br />
Casa svedese. L’ultimo esempio arriva<br />
dalla nuova 9-5, ammiraglia che arriverà<br />
in Italia a giugno. Il design è particolare,<br />
con una linea di cintura alta e finestrini<br />
piccoli. Slanciato il frontale, “a freccia”,<br />
con mascherina trapezoidale. La meccanica<br />
riprende quella della Opel Insignia.<br />
Per ora c’è un solo propulsore a gasolio,<br />
un 2.0 litri da 160 cv, con trazione anteriore.<br />
Che può diventare 4x4 con i motori<br />
a benzina. Interessante il 2.0 litri<br />
sovralimentato da 220 cv. Per arrivare<br />
ad un 2.8 litri a 6 cilindri da 300 cv.<br />
All’interno solita atmosfera Saab, con<br />
chiari influssi di scuola aeronautica. Tra<br />
gli optional, un sistema che proietta i<br />
dati del computer sul parabrezza e il<br />
regolatore di velocità, con radar di<br />
distanza dal veicolo che precede. Prezzi<br />
da circa <strong>35</strong>.000 euro.<br />
BMW SERIE 5 GT,<br />
SPORTIVA E CONFORTEVOLE<br />
Ecologia Sicurezza<br />
Comfort bbbbb Capacità di carico WWWWW<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
40<br />
La nuova opera di casa Audi lascerà il<br />
segno. Senza nulla togliere alla quotata<br />
concorrenza, A5 Sportback è in grado di<br />
unire la sportività di una coupé con la<br />
funzionalità di una station wagon. I<br />
motori, tutti Euro 5, sono in grado di<br />
soddisfare ogni esigenza, per una vettura<br />
che ospita comodamente quattro<br />
persone, con una capacità di carico di<br />
480 litri. Le unità più richieste sono a<br />
gasolio. Interessante il 2.0 TDI, con 170<br />
cv e <strong>35</strong>0 Nm di coppia motrice, consumi<br />
di 5,2 l/100 km ed emissioni di 137<br />
gr/km di CO 2 . La velocità massima è di<br />
228 km/h. Solo 8,7” per passare da 0 a<br />
100 km/h. Trazione anteriore, ma anche<br />
l’immancabile “Quattro”. Tra i propulsori<br />
anche un V6 2.7 TDI da 190 cv e il 3.0<br />
TDI da 240 cv. A benzina si parte dal 2.0<br />
TFSI da 180 cv per arrivare al 3.2 FSI da<br />
265 cv. Prezzi da circa 37.000 euro.<br />
SAAB 9-5,<br />
SENSAZIONI RASSICURANTI<br />
Ecologia Sicurezza<br />
Comfort bbbbb Capacità di carico WWWWW<br />
Ecco un’altra vettura che coniuga lo spazio<br />
di una berlina e la versatilità di una<br />
station wagon, con una linea sportiva, ed<br />
in più offre contenuti tecnologici di rilievo.<br />
Dalle quattro ruote sterzanti (a 1.770<br />
euro in più) a un cambio automatico a 8<br />
rapporti, finora appannaggio della 760i. I<br />
propulsori sono adeguati alla stazza della<br />
GT. Due sono a benzina, un 3.0 V6 biturbo<br />
da 306 cv e un V8 TwinPower turbo da<br />
407 cv. E uno è a gasolio. Parliamo del 6<br />
cilindri di 3.0 litri da 245 cv. La velocità,<br />
nel caso delle motorizzazioni più potenti,<br />
è autolimitata a 250 km/h. Tra gli optional<br />
due poltroncine posteriori da “first<br />
class”, a 1.970 euro. La capacità di carico<br />
varia da 440 a 1.770 litri. Il portellone<br />
posteriore bipartito garantisce una grande<br />
versatilità e comfort nel caricamento<br />
del bagagliaio. Funzionale il portellone.<br />
Prezzo da 58.500 euro.
Non è tanto il lieve ma riuscito restyling a<br />
colpire nella già bella Mazda CX-7, quanto<br />
l’adozione del nuovo 4 cilindri turbodiesel<br />
di 2.2 litri da 173 cv. Finora, questa<br />
riuscita crossover, poteva infatti contare<br />
su un propulsore a benzina, 2.3 litri turbo<br />
da 260 cv, prestazionale ma più assetato.<br />
Il propulsore a gasolio è certo più parsimonioso,<br />
pur con una coppia motrice<br />
di 400 Nm a 2.000 giri/min e una velocità<br />
massima di 200 km/h. Con un’accelerazione<br />
da 0 a 100 km/h che avviene in<br />
11”3. La percorrenza media parla di 13,3<br />
km/litro che, visto peso e dimensioni, è<br />
un dato di tutto rispetto. L’omologazione<br />
è Euro 5, con emissioni di CO 2 di 199<br />
gr/km. Il cambio è un manuale a 6 rapporti,<br />
la trazione è integrale. Due gli allestimenti:<br />
Tourer (da circa 30.000 euro) e<br />
SportTourer (da <strong>35</strong>.500 euro), che ha<br />
anche i cerchi in lega da 19”.<br />
SUBARU OUTBACK,<br />
NIENTE RIESCE A FERMARLA<br />
Ecologia Sicurezza<br />
Comfort bbbbb Capacità di carico WWWWW<br />
La prima serie della fortunata gamma<br />
risale addirittura al 1977. Anche allora<br />
famosa per la grande capacità di carico e<br />
per l’ottimo comfort di marcia. Qualità<br />
che si sono esaltate nel tempo, mano a<br />
mano che i nuovi modelli hanno fatto la<br />
loro comparsa sul mercato. Ora siamo<br />
arrivati a una station wagon lunga 4,90<br />
metri, con un bagagliaio che può variare<br />
da 695 a 1.950 litri. Nel baule può trovare<br />
spazio anche un divanetto, in posizione<br />
contromarcia, offerto però con un<br />
supplemento di 1.092 euro. Tra le dotazioni<br />
di serie il portellone elettrico, le<br />
sospensioni posteriori autolivellanti e<br />
un dispositivo che “avverte” il guidatore<br />
se è stanco. I motori sono gli stessi della<br />
berlina, benzina e turbodiesel. La potenza<br />
varia da 170 a 388 cv. Tra le altre<br />
caratteristiche le luci a led, che illuminano<br />
sia la consolle, sia i pannelli porta.<br />
MAZDA CX-7,<br />
TURBODIESEL DA PRIMATO<br />
Ecologia Sicurezza<br />
Comfort bbbbb Capacità di carico WWWWW<br />
La Outback è una sorta di punto fermo<br />
in casa Subaru. Tutte le precedenti versioni<br />
hanno lasciato il segno: vetture<br />
affidabili, eterne, sorrette da una solida<br />
trazione integrale, da sempre nel Dna<br />
della Casa giapponese. Derivata come<br />
sempre dalla Legacy station wagon, si<br />
distingue da questa per i paraurti e la<br />
mascherina diversi, i passaruota sporgenti<br />
e l’altezza da terra, maggiore di 5<br />
centimetri. Gli interni non mutano,<br />
come la parte meccanica. Tra i motori,<br />
tutti rigorosamente a cilindri contrapposti,<br />
ci sono il turbodiesel di 2.0 litri da<br />
150 cv, un 2.5 litri a benzina da 167 cv<br />
(anche bifuel da 161 cv) e il 3.6 litri a 6<br />
cilindri da 265 cv, con cambio automatico<br />
a 5 rapporti. Tra gli optional, la telecamera<br />
di retromarcia e il navigatore:<br />
un pacchetto offerto a 2.500 euro. Il<br />
listino parte da poco più di 39.000 euro.<br />
MERCEDES CLASSE E STATION WAGON,<br />
QUALITÀ E PRATICITÀ<br />
Ecologia Sicurezza<br />
Comfort bbbb b Capacità di carico WWWWW<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
41
Prova su strada<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
42<br />
BMW X1, in strada<br />
e fuori strada sempre con stile<br />
L’ultima nata di Casa BMW completa la gamma X, ma accanto alla trazione integrale offre<br />
anche quella solo sulle ruote posteriori. Può affrontare un fuori strada leggero anche se è stata<br />
concepita per viaggiare veloce sull’asfalto. Motori turbodiesel con bassi consumi.<br />
Linea e stile sono più vicini a quelli di una berlina premium che a quelli di un fuoristrada
Alla BMW sono bravissimi nell’inventare<br />
nuovi modelli.<br />
Appurato che la richiesta<br />
d’acquisto nel segmento delle<br />
cosiddette berline classiche è da<br />
tempo statica, che la voglia di Suv<br />
non tramonta e che si fa strada con<br />
insistenza la tendenza a scegliere<br />
vetture compatte, ecco che a<br />
Monaco di Baviera si sono messi in<br />
testa un’idea semirivoluzionaria:<br />
dare vita alla X1, che prende origine<br />
dalla Serie 1, ma che di fatto si colloca<br />
in un contesto diverso andando<br />
a completare la gamma della<br />
famiglia X, composta da Sav<br />
(Sports Activity Vehicle) a trazione<br />
integrale.<br />
Ma questa X1 è davvero diversa da<br />
come la si potrebbe immaginare<br />
perché offre un’alternativa alle<br />
quattro ruote motrici proponendosi<br />
anche con la sola trazione sulle<br />
ruote posteriori (unica nella famiglia<br />
X) e perché come dimensioni e<br />
struttura si avvicina di più alla<br />
Serie 3 che non alla Serie 1 da cui<br />
trae origine. Infatti è più alta della<br />
berlina Serie 3 (e della Touring) in<br />
omaggio allo stile Suv, ma è anche<br />
più corta di 8 centimetri (4,45 metri<br />
in totale).<br />
Non teme rivali<br />
Si differenzia dalla X3 nella linea,<br />
più automobilistica e meno fuoristradistica.<br />
Di BMW però conserva<br />
la raffinatezza e l’eleganza delle<br />
finiture alle quali aggiunge caratteristiche<br />
di agilità e di versatilità che<br />
non si riscontrano tra i tanti model-<br />
li compatti della concorrenza. Chi<br />
possiede un Suv a trazione integrale<br />
si sarà reso conto che molto<br />
raramente mette le ruote del suo<br />
mezzo fuori dall’asfalto. Infatti praticare<br />
l’off road è diventato quasi<br />
impossibile, al di fuori di circuiti<br />
adibiti a questo scopo, per via<br />
della sistematica chiusura di per-<br />
Dati tecnici e per l’impiego aziendale<br />
della BMW X1 xDrive20d Futura<br />
Cilindrata 1.955 cc<br />
Potenza 177 cv<br />
Lungh./largh./altezza 4,45 x 1,80 x 1,55 m<br />
Peso 1.575 kg<br />
Accelerazione 8,4” (da 0 a 100 km/h)<br />
Velocità massima 215 km/h<br />
Cambio Manuale a 6 marce<br />
Trasmissione Trazione integrale<br />
(*) percorrenza annua 30.000 km<br />
Agilità e versatilità: sono queste le migliori doti della nuova BMW X1<br />
Costo di esercizio al km (*) 0,67<br />
Consumo medio 17,2 km/litro<br />
Capacità di carico da 420 a 1.<strong>35</strong>0 litri<br />
Comfort ★★★★✩<br />
Silenziosità ★★★★✩<br />
Sicurezza ABS SI<br />
ESP SI<br />
Antislitt. SI<br />
corsi sterrati in campagna o in<br />
montagna. C’è poi l’elettronica che<br />
viene in soccorso alle “due ruote<br />
motrici” in caso di slittamenti sui<br />
terreni scivolosi ed è per questa<br />
ragione che anche altri Suv compatti<br />
offrono l’alternativa della trazione<br />
anteriore.<br />
La nuova X1 di BMW si differenzia<br />
però non solo dagli altri modelli di<br />
Monaco di Baviera, ma anche da<br />
quelli della concorrenza (con le<br />
sole due ruote motrici la trazione è<br />
sulle posteriori) per una linea ed<br />
uno stile di guida più automobilistico,<br />
più vicino a quello di una<br />
berlina premium che non ad un<br />
fuoristrada. Provata lungo un percorso<br />
tortuoso nell’Oltrepò Pavese<br />
ed in autostrada, la X1 si è distinta<br />
per doti di sportività e di agilità. La<br />
sensazione che offre è di essere<br />
sempre incollati al suolo nonostan-<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
43
Prova su strada<br />
te una distanza dal fondo stradale<br />
di 194 millimetri ed un’altezza<br />
complessiva di 1,54 metri. Non va<br />
dimenticato che per accontentare<br />
gli aficionados di off road l’angolo<br />
di attacco e di uscita da un avallamento<br />
di X1 è di 18/22,2 gradi,<br />
mentre quello di dosso è di 16,8,<br />
caratteristiche particolarmente<br />
utili in caso di necessità in un fuoristrada<br />
leggero.<br />
Motore elastico con 177 cv<br />
Le doti di sportività della X1 derivano<br />
dalla elasticità del motore della<br />
nostra prova su strada, il 4 cilindri<br />
turbodiesel di 2.0 litri con 177 cv, che<br />
raggiunge i 215 km/h passando da 0<br />
a 100 in soli 8,4”. Sarà probabilmente<br />
il preferito perché si dimostra sempre<br />
in tiro grazie alla coppia di <strong>35</strong>0<br />
Nm già a 1.750 giri/minuto che non<br />
impone un ricorso eccessivo al cambio<br />
(un buon manuale a 6 marce).<br />
Inoltre grazie ai suoi 177 cv è in grado<br />
di spingere con una certa brillantezza<br />
una vettura che supera i 1.500 kg di<br />
peso. È un motore molto parco nei<br />
consumi, dal momento che riesce a<br />
percorrere 17,2 km con un litro di<br />
gasolio nel ciclo medio UE.<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
44<br />
Chi guarda soprattutto ai costi di<br />
gestione preferirà probabilmente il 4<br />
cilindri turbodiesel di 2.0 litri di cilindrata<br />
con 143 cv che, nella versione<br />
sDrive a sole due ruote motrici, a<br />
fronte di prestazioni di tutto rispetto<br />
(200 km/h, 9,6” da 0 a 100) promette<br />
di superare i 19 km con un litro.<br />
Non mancano altre scelte interessanti<br />
quali il 3 litri benzina a 6 cilindri in<br />
linea con 258 cv (230 km/h, 6,8” da<br />
0 a 100) o il 23d con TwinPower Turbo<br />
di 2.0 litri 4 cilindri diesel con 204 cv<br />
(223 km/h, 7,3” da 0 a 100), quest’ultimo<br />
con consumi ed emissioni<br />
di CO 2 interessanti (più di 15 km/l e<br />
167 gr/km).<br />
Abitacolo spazioso ed elegante<br />
Entrando nell’abitacolo non ci si<br />
deve arrampicare o piegare: la<br />
seduta è rialzata, all’altezza giusta<br />
per passeggeri di statura normale.<br />
Lo spazio all’interno è più che sufficiente<br />
per cinque persone con lo<br />
schienale del divanetto posteriore<br />
inclinabile e ribaltabile (40/20/40).<br />
Il volume del bagagliaio va da 420 a<br />
1.<strong>35</strong>0 litri con l’ampio portellone<br />
che agevola le operazioni di carico e<br />
scarico. La luminosità all’interno è<br />
eccellente grazie all’ampia superficie<br />
vetrata ed al tetto panoramico<br />
ad azionamento elettrico.<br />
La trazione integrale permanente è<br />
quella ben nota di BMW xDrive che<br />
ripartisce in maniera variabile la<br />
coppia motrice tra le ruote anteriori<br />
e quelle posteriori. La variante<br />
sDrive invece è collegata alla sola<br />
trazione posteriore, ma è affiancata<br />
dal programma di stabilità di guida<br />
DSC che comprende Abs, Dynamic<br />
Brake Control, l’assistenza alla frenata<br />
in curva CBC ed il controllo<br />
dinamico della trazione DTC. Per<br />
ridurre i consumi ci sono le più<br />
importanti soluzioni BMW<br />
EfficientDynamics quali il recupero<br />
di energia frenante, la funzione<br />
Auto Start/Stop e l’indicatore del<br />
momento ideale di cambiata.<br />
Efficiente il sistema di navigazione<br />
e la funzionalità del sistema di<br />
comando centralizzato iDrive.<br />
Conclusione. La X1 è un modello<br />
che esce dal coro: comoda, versatile,<br />
bella, compatta, più vicina ad<br />
una berlina premium, ma con le<br />
“stigmate” del Sav, così da accontentare<br />
una clientela esigente e<br />
“trasversale”.<br />
Più berlina di lusso che vero fuoristrada, la BMW X1 è comunque in grado di accontentare una vastissima clientela
Prova su strada<br />
Alfa 159, nuova vita<br />
con il motore da 170 cavalli<br />
È un turbodiesel di due litri potente e poco “assetato” che regala alla vettura brillantezza<br />
e grande piacere di guida. Grazie al filtro antiparticolato rientra nella normativa Euro 5 con ridotte<br />
emissioni di CO 2. Solo lievi ritocchi alla linea che si dimostra ancora attualissima.<br />
Di grande fascino l’abitacolo che mantiene l’inimitabile stile dell’Alfa Romeo<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
45
Prova su strada<br />
L’Alfa Romeo 159 è, a detta di<br />
noti designer e del vasto<br />
pubblico automobilistico,<br />
una delle berline più belle che<br />
siano uscite dagli stabilimenti del<br />
Biscione negli ultimi anni.<br />
Dall’esordio, che risale al 2005, la<br />
159 è stata aggiornata, alleggerita<br />
e, quel che più conta, rivitalizzata<br />
con l’introduzione di motori più<br />
brillanti come si conviene a un<br />
marchio a vocazione sportiva che<br />
porta il glorioso nome di Alfa<br />
Romeo.<br />
Novità sotto il cofano<br />
Il modello scelto per la nostra<br />
prova su strada è quello siglato<br />
2.0 JTDm, turbodiesel common-rail<br />
di 1.956 cc con 170 cavalli e 360 Nm<br />
di coppia massima. È proprio il<br />
motore a rappresentare la novità di<br />
questo modello che in precedenza<br />
disponeva dell’altra unità 1.9 JTDm<br />
sviluppata con due diverse potenze<br />
da 120 e 150 cv.<br />
Ora con il nuovo 2 litri la 159 ha<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
46<br />
acquistato sprint (da 0 a 100 in<br />
8,8”) e una velocità massima interessante<br />
(218 km/h): i 170 cv si<br />
dimostrano quindi più che sufficienti<br />
per regalare una guida divertente<br />
considerando il peso complessivo<br />
di poco superiore a 1.500<br />
kg. La sorpresa vera semmai viene<br />
dai consumi: secondo i dati della<br />
Casa la 159 2.0 JTDm nella versione<br />
Progression è in grado di percorrere<br />
più di 18 km con un litro di gasolio<br />
nel ciclo misto (con 142 gr/km di<br />
CO 2 ), un dato che risulta molto<br />
interessante per una vettura di<br />
queste dimensioni e con prestazioni<br />
brillanti.<br />
Il motore si sviluppa come naturale<br />
evoluzione del precedente 1.9<br />
JTDm, con una cilindrata che passa<br />
da 1.910 a 1.956 cc. Omologato<br />
Euro 5, è dotato di filtro antiparticolato<br />
ed ha un rapporto di compressione<br />
ridotto da 17,5:1 a 16,5:1.<br />
Dispone di candelette “low voltage”<br />
che consentono di avviare il<br />
motore con tempi di preriscalda-<br />
mento minimi. Inoltre il turbo è a<br />
geometria variabile e la coppia di<br />
360 Nm è a disposizione già a partire<br />
di 1.750 giri al minuto, il che<br />
consente di riprendere da basse<br />
velocità senza dovere fare un<br />
eccessivo ricorso al cambio, un<br />
ottimo manuale a 6 marce.<br />
I frutti di quest’operazione di<br />
aumento della potenza del motore<br />
della 159 JTDm si vedono soprattutto<br />
quando si devono affrontare percorsi<br />
tortuosi dove l’assetto rigido<br />
della vettura e l’azione del servosterzo<br />
idraulico regalano una spiccata<br />
brillantezza di guida. Il motore<br />
dai 2 mila giri in su offre il meglio di<br />
sé “tirando” senza buchi di potenza<br />
fino ai 5 mila giri.<br />
Il suo ruggito entra nell’abitacolo,<br />
un particolare che piace al tradizionale<br />
pilota Alfa Romeo. L’assetto<br />
rigido ha il pregio di cancellare del<br />
tutto il rollio e di permettere a chi<br />
sta al volante di disegnare traiettorie<br />
precise nelle curve senza dovere<br />
mai correggerle.<br />
Il motore 2.0 common-rail da 170 cavalli garantisce alla berlina del “biscione” un comportamento sportivo, ma dai consumi contenuti
Pur se gli interventi maggiori sono stati effettuati nel “cuore” della 159, la vita a bordo rimane sempre accattivante<br />
Una linea senza tempo<br />
La bellissima linea della 159 ha<br />
subito solo leggerissimi interventi:<br />
la parte frontale, decisamente<br />
la meglio riuscita, mostra sempre i<br />
tre fanali affiancati e sormontati<br />
da una leggera palpebra che si<br />
collega con l’ampia griglia triangolare<br />
cromata. Nella parte bassa<br />
si aprono le due prese d’aria che<br />
inglobano i fendinebbia. Il cofano<br />
è reso più muscolare dalle due<br />
nervature che dai montanti anteriori<br />
del parabrezza arrivano ai<br />
vertici della griglia. Anche i passaruota<br />
molto sporgenti contribuiscono<br />
a rafforzare l’immagine<br />
della 159 come berlina sportiveggiante.<br />
Il motivo della leggera palpebra<br />
che racchiude le luci si<br />
ripropone nella parte posteriore<br />
che ha il bordo del portabagagli<br />
rialzato con al centro lo scudetto<br />
Alfa ed in basso, sotto il fascione<br />
paraurti, il vano riservato alla<br />
targa. La parte inferiore è caratterizzata<br />
da una finitura nera da cui<br />
sporge lo scarico singolo dei gas.<br />
Il parabrezza è ampio ed inclinato<br />
per offrire al pilota una buona<br />
visibilità. Le superfici vetrate laterali<br />
ed il lunotto posteriore hanno<br />
dimensioni piuttosto contenute.<br />
L’abitabilità nel complesso è<br />
buona.<br />
Interni in stile Alfa<br />
Gli interventi di “rivitalizzazione”<br />
della 159 JTDm hanno riguardato<br />
sostanzialmente il motore lascian-<br />
Dati tecnici e per l’impiego aziendale<br />
della Alfa Romeo 159 2.0 JTDm Progression<br />
Cilindrata 1.956 cc<br />
Potenza 170 cv<br />
Lungh./largh./altezza 4,66 x 1,83 x 1,42 m<br />
Peso 1.5<strong>35</strong> kg<br />
Accelerazione 8,8” (da 0 a 100 km/h)<br />
Velocità massima 218 km/h<br />
Cambio Manuale a 6 marce<br />
Trasmissione Trazione anteriore<br />
(*) percorrenza annua 30.000 km<br />
Costo di esercizio al km (*) 0,57<br />
Consumo medio 18,5 km/litro<br />
Capacità di carico 405 litri<br />
Comfort ★★★✩✩<br />
Silenziosità ★★★✩✩<br />
Sicurezza ABS SI<br />
ESP SI<br />
Antislitt. SI<br />
do inalterato cruscotto, consolle<br />
centrale e poltrone. Il volante è<br />
quello tradizionale a tre razze; il<br />
cruscotto ha due grandi indicatori<br />
circolari con al centro il piccolo<br />
display del computer di bordo e<br />
numerose altre spie di contorno.<br />
La consolle centrale si presenta<br />
con finiture in alluminio satinato,<br />
bocchette d’aerazione, altri indicatori<br />
circolari ed il grande schermo<br />
del navigatore satellitare<br />
posto un po’ in basso, poco sopra<br />
i comandi della climatizzazione<br />
bizona. La corta leva del cambio è<br />
sul tunnel centrale in posizione<br />
comoda per il pilota. Il cassetto<br />
davanti al passeggero è ampio ed<br />
i materiali della plancia sono di<br />
buona qualità così come i tessuti<br />
delle poltrone. Con un supplemento<br />
di 1.500 euro si possono avere<br />
gli eleganti interni in pelle.<br />
La brillantezza del motore e l’assetto<br />
rigido degli ammortizzatori<br />
vengono incontro alle attese di<br />
chi da un’Alfa si aspetta reazioni<br />
da sportiva doc; di grande fascino<br />
anche l’abitacolo, che piace<br />
molto per quel suo inimitabile<br />
stile Alfa.<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
47
Prova su strada<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
48<br />
Legacy, nuova linea<br />
molto elegante e pulita<br />
La station wagon della Subaru, a 20 anni di distanza dal debutto, si presenta con uno stile molto<br />
personale e con dimensioni accresciute per far viaggiare comodi 5 passeggeri e tanti bagagli al seguito.<br />
Sono eccellenti come sempre sia la trazione integrale e sia il motore boxer a gasolio.<br />
Nuova è pure la linea del frontale che ne sottolinea lo stile con un tocco di eleganza
Dati tecnici e per l’impiego aziendale<br />
della Subaru Legacy 2.0D SW Sport VC<br />
Cilindrata 1.998 cc<br />
Potenza 150 cv<br />
Lungh./largh./altezza 4,78 x 1,81 x 1,61 m<br />
Peso 1.602 kg<br />
Accelerazione 9,6” (da 0 a 100 km/h)<br />
Velocità massima 203 km/h<br />
Cambio Manuale a 6 marce<br />
Trasmissione Trazione anteriore<br />
(*) percorrenza annua 30.000 km<br />
In vent’anni di onoratissima carriera<br />
Legacy ha venduto 3,6<br />
milioni di esemplari diventando<br />
di fatto il portabandiera di Subaru<br />
sui mercati automobilistici di tutto<br />
il mondo. Da noi la Casa giapponese<br />
è sinonimo di trazione integrale<br />
e di motore boxer (a cilindri orizzontali<br />
contrapposti); nel tempo ha<br />
aggiunto a queste caratteristiche<br />
un’immagine di solidità, maneggevolezza<br />
e soprattutto sicurezza grazie<br />
alle quattro ruote motrici che<br />
contribuiscono a mantenere la vettura<br />
stabile ed in perfetto equilibrio<br />
su fondi scivolosi e in condizioni<br />
limite della strada.<br />
Legacy si presenta sui mercati internazionali<br />
con tre diverse carrozzerie:<br />
elegante berlina a tre volumi,<br />
spaziosa station wagon e crossover<br />
(Outback) dalle dimensioni maggiorate.<br />
In Italia piace la station wagon,<br />
mentre Outback, adatta per il fuoristrada<br />
leggero vista la maggiore<br />
altezza dal suolo, è riuscita a ritagliarsi<br />
uno spazio di nicchia.<br />
Nella versione rinnovata (la quinta<br />
della serie) Legacy station wagon è<br />
cresciuta in lunghezza (55 millimetri<br />
in più per arrivare a 4,78 metri),<br />
in larghezza (50 mm, 1,81) ed in<br />
altezza (65 mm, 1,61) così da<br />
migliorare notevolmente l’abitabilità<br />
(grazie al passo di 2,75 metri) e<br />
da mettersi nelle condizioni di fare<br />
concorrenza ai modelli di wagon di<br />
maggior prestigio.<br />
Grande portellone<br />
Per adeguarsi alle accresciute<br />
dimensioni la linea della nuova<br />
Costo di esercizio al km (*) 0,67<br />
Consumo medio 15,6 km/litro<br />
Capacità di carico da 526 a 1.726 litri<br />
Comfort ★★★★✩<br />
Silenziosità ★★★★✩<br />
Sicurezza ABS SI<br />
ESP SI<br />
Antislitt. SI<br />
Legacy è stata ritoccata, soprattutto<br />
nel frontale, per dare al modello<br />
slancio ed un tocco d’eleganza.<br />
Bella è la griglia cromata che ingloba<br />
il marchio delle Pleiadi, massiccio<br />
il blocco dei fari che si allunga<br />
in maniera vistosa sulla fiancata. Il<br />
cofano mostra due nervature che<br />
conferiscono al modello, insieme<br />
con i voluminosi passaruota, un<br />
look aggressivo, mentre le fiancate<br />
sono “pulite” e prive di inutili fron-<br />
zoli. L’insieme è razionale, con l’apertura<br />
del portellone molto ampia<br />
e profonda in modo tale da non<br />
dovere sollevare troppo le valigie<br />
quando le si caricano da terra e con<br />
un vano portabagagli di grande<br />
capacità (da 526 a 1.726 litri con<br />
l’abbattimento degli schienali<br />
posteriori) come si riscontra nelle<br />
wagon di stazza superiore.<br />
Motori per tutti<br />
Due al momento le proposte per<br />
quel che riguarda i motori: un benzina<br />
e un turbodiesel, entrambi di 2<br />
litri di cilindrata e con la medesima<br />
potenza (150 cavalli). C’è anche la<br />
variante bi-fuel (benzina-Gpl) e per<br />
la prima volta l’opzione di un cambio<br />
automatico a variazione continua<br />
CVT (che in casa Subaru chiamano<br />
Lineartronic) abbinabile però solo<br />
alla propulsione a benzina con<br />
tanto di palette al volante per un<br />
uso quasi sportivo delle cambiate<br />
Particolare attenzione è stata posta al miglioramento dell’aerodinamica<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
49
Prova su strada<br />
L’energia solare fa funzionare il sistema di ventilazione<br />
(il tempo di passaggio da una marcia<br />
all’altra può scendere fino a 100<br />
millesimi di secondo).<br />
Per la nostra prova su strada<br />
abbiamo scelto il 2 litri turbodiesel<br />
con 150 cv e cilindri orizzontali<br />
contrapposti secondo la filosofia<br />
boxer che da sempre caratterizza i<br />
propulsori Subaru. È un motore<br />
già sperimentato sugli altri modelli<br />
della Casa, quindi superaffidabile,<br />
con una elasticità ed una silenziosità<br />
che difficilmente si riscontrano<br />
su altri diesel di identica<br />
cilindrata. In aggiunta questo<br />
motore si dimostra particolarmente<br />
parco nei consumi (15,6 km con<br />
un litro di gasolio nel ciclo misto,<br />
18 km/l in quello extraurbano) pur<br />
dovendo spingere una wagon che<br />
pesa 1.600 kg.<br />
Tra l’altro è un motore brillante (da<br />
0 a 100 in 9,6”, 203 km/h la velocità<br />
massima) che regala un certo<br />
piacere di guida, nonostante le<br />
dimensioni della vettura, grazie<br />
alla generosa coppia di <strong>35</strong>0 Nm e<br />
all’efficientissimo cambio manua-<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
50<br />
le a 6 marce. La Legacy della<br />
nostra prova era in versione Sport<br />
che si differenzia da quella base<br />
per i cerchi da 18” (anziché 17”),<br />
l’assetto sportivo con ammortizzatori<br />
Bilstein, il kit di carrozzeria<br />
con mascherina e paraurti specifici,<br />
pedaliera traforata in alluminio,<br />
tetto apribile elettricamente. Per<br />
chi aspira al massimo c’è la Sport<br />
Navi che ha in più il navigatore e la<br />
telecamera per seguire sul display<br />
del navigatore le operazioni in<br />
retromarcia.<br />
Comoda e spaziosa<br />
L’abitacolo è spazioso, i materiali<br />
sono sobri e di buona qualità, la<br />
visibilità ottima grazie alle ampie<br />
superfici vetrate; ottima anche l’insonorizzazione.<br />
Volante attrezzato a tre razze, cruscotto<br />
con tachimetro e contagiri<br />
rotondi e l’utile indicatore di cambiata<br />
ideale che aiuta a tenere<br />
bassi i consumi. In strada Legacy<br />
offre la piacevole sensazione di<br />
essere sempre incollati al fondo<br />
stradale in virtù della trazione integrale<br />
e dell’elettronica di supporto<br />
quale ad esempio il sistema di controllo<br />
della dinamica del veicolo<br />
(VDC) che agisce da antipattinamento<br />
gestendo ABS e TCS. Al<br />
comfort di guida contribuiscono<br />
inoltre l’assistente per le partenze<br />
in salita, il freno di stazionamento<br />
elettronico che regala spazio sul<br />
tunnel, il sensore automatico della<br />
pioggia ed il cruise control. Anche<br />
la sicurezza è ad un buon livello<br />
grazie a 6 airbag con quelli a tendina<br />
laterali di maggiori dimensioni.<br />
Sicura su strada, eccellente sui<br />
fondi bagnati o scivolosi, comoda<br />
e spaziosa per 5 passeggeri, capace<br />
per via di un grande vano bagagli,<br />
elegante grazie ad una linea<br />
pulita e, soprattutto nel frontale,<br />
personalizzata, “risparmiosa” con<br />
consumi minimi e costi di gestione<br />
contenuti: queste le qualità principali<br />
della nuova Legacy che ha<br />
oggi le carte in regola per affrontare<br />
anche la concorrenza più<br />
agguerrita.
Prova su strada<br />
Nuova Polo, versatile<br />
con forme perfette ed eleganti<br />
È una piccola Golf, agile in città e veloce nei lunghi trasferimenti. Con l’1.4 litri a benzina<br />
la Volkswagen Polo è brillante (177 km/h), ma anche parca nei consumi (16,9 km/l nei percorsi misti).<br />
Nella conformazione a 3 porte, piatta e slanciata, mostra una linea da coupé in dimensioni ridotte.<br />
Si guida bene e in maniera facile grazie al servosterzo elettrico-idraulico con l’Esp di serie<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
51
Prova su strada<br />
Nel variegato mondo degli<br />
automobilisti italiani resiste<br />
una folta schiera di utilizzatori<br />
che non si è lasciata conquistare<br />
dal mito del motore a gasolio, in<br />
travolgente crescita negli ultimi<br />
anni, restando fedele alla propulsione<br />
a benzina per una serie di<br />
motivi pratici (percorrenze medie<br />
annue a cavallo dei 10 mila chilometri),<br />
ma anche per certi aspetti<br />
affettivi (il diverso rombo di un<br />
motore a benzina rispetto al diesel;<br />
la possibilità di tirare le marce fino<br />
al limite dei 6 mila giri e così via).<br />
È un fenomeno che si registra anche<br />
tra le “piccole”, dove pesi e motori<br />
leggeri favoriscono la riduzione dei<br />
consumi nei percorsi urbani. Un<br />
esempio in questo senso ci viene<br />
dalla Polo, modello universale di<br />
Casa Volkswagen, che vede le versioni<br />
a benzina tenere brillantemente<br />
il passo di quelle a gasolio.<br />
L’ultima edizione della Polo, uscita<br />
dal Salone di Ginevra nella versione<br />
a 5 porte e in autunno in<br />
quella a 3, è davvero bella tanto<br />
da poter essere confusa, nel fron-<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
52<br />
tale, con la sorella maggiore Golf<br />
di ultima generazione. Siamo<br />
come lunghezza al di sotto del 4<br />
metri (3,97 per l’esattezza) con<br />
una larghezza che non arriva ad<br />
1,70 ed un’altezza di 1,46. “Sono<br />
proporzioni perfette” come assicura<br />
l’italianissimo Walter de’<br />
Silva responsabile del design del<br />
Gruppo Volkswagen. Soprattutto<br />
nella “tre porte”, che si presenta<br />
più piatta e slanciata per effetto di<br />
un montante centrale quasi invisibile<br />
in grado di creare una superficie<br />
vetrata senza soluzione di continuità.<br />
Ruote a filo carrozzeria<br />
La Polo 3 porte ha lo stile di una piccola<br />
coupé grazie alle ruote a filo<br />
carrozzeria ed ha la parte posteriore<br />
massiccia per la presenza del<br />
portellone, di uno spoiler pronunciato<br />
al vertice del lunotto e di un<br />
ampio fascione paraurti che ingloba<br />
la targa. A conferire un’immagine<br />
da sportiva contribuiscono il<br />
frontale pulito in stile Golf, il parabrezza<br />
molto inclinato, le due por-<br />
Bella, elegante e sportiva. Ottima soluzione per chi deve percorrere molte migliaia di chilometri all’anno<br />
tiere di dimensioni maggiorate e<br />
soprattutto i passaruota sporgenti<br />
nonché le due nervature che caratterizzano<br />
le fiancate.<br />
A farci scegliere per la nostra prova<br />
la Polo 3 porte in versione Highline<br />
(la meglio rifinita) con motore a<br />
benzina di 1.4 litri con 85 cavalli di<br />
potenza sono stati motivi di convenienza<br />
economica (prezzo di listino<br />
concorrenziale rispetto alla qualità<br />
offerta e costi di gestione contenuti)<br />
e di piacere di guida per via di<br />
una grande maneggevolezza e della<br />
brillantezza del motore, ideale sia<br />
per i quotidiani spostamenti urbani<br />
sia per lunghi trasferimenti con<br />
bagagli al seguito.<br />
Motore piccolo e potente<br />
Incominciamo dal motore. Dimostra<br />
una vivacità difficile da immaginare<br />
se ci si limita a considerare la cilindrata<br />
(1.390 cc) e la potenza (85 cv).<br />
Scatta da 0 a 100 in 12,1” e riprende<br />
fin da un basso numero di giri senza<br />
buchi nella progressione o ritardi di<br />
risposta alle sollecitazioni dell’acceleratore.<br />
È silenzioso e soprattut-
La Polo 3 porte ha lo stile di una piccola coupé grazie alle ruote a filo carrozzeria ed al parabrezza molto inclinato<br />
to è sorprendentemente parco nei<br />
consumi: con il cambio manuale a 5<br />
rapporti sfiora i 17 km con un litro<br />
nel ciclo misto ed i 13 in città.<br />
Viaggiando tra i 90 ed i 100 su tracciati<br />
extraurbani si arriva ai 20 km/l<br />
come abbiamo verificato nel corso<br />
della prova su strada a Düsseldorf<br />
(Germania) in occasione della<br />
“prima” europea di questo modello,<br />
presentato insieme alla Golf<br />
Variant.<br />
Motore eccellente dunque (velocità<br />
massima 177 km/h) che diventa<br />
ancor più piacevole con il raffinato<br />
cambio automatico a doppia frizione<br />
DSG a 7 marce. Secondo le previsioni<br />
del marketing VW l’1.4 benzina<br />
da 85 cv dovrebbe essere scelto<br />
da più di un terzo degli acquirenti<br />
della Nuova Polo. Le sospensioni<br />
sono meno rigide rispetto alla<br />
norma vigente in casa Volkswagen:<br />
rappresentano, a nostro giudizio,<br />
un buon compromesso tra assetto<br />
ideale e capacità di attutire le asperità<br />
del fondo stradale. È una Polo<br />
che si guida bene e in maniera<br />
“facile” grazie al servosterzo elettro-idraulico,<br />
con l’Esp (di serie) che<br />
interviene in modo rapido e corretto<br />
se si esagera nell’impostare le<br />
traiettorie ad alta velocità. La tendenza<br />
al saltellamento del retrotre-<br />
no quando la strada è dissestata è<br />
tenuta sotto controllo dalle sospensioni<br />
e dall’assetto complessivo<br />
della vettura.<br />
Posto di guida perfetto<br />
Il posto di guida è quanto di meglio<br />
si possa pretendere da una vettura<br />
di questo segmento: sedile regolabile<br />
in altezza, volante regolabile<br />
anche in profondità. Buona la visibilità.<br />
Sedili rigidi, tessuti e materiali<br />
di buona qualità. Spazio adeguato<br />
davanti e dietro. Il volante è<br />
quello classico VW a tre razze. Il<br />
cruscotto ha due indicatori circolari<br />
con colore di fondo azzurrino ed un<br />
piccolo display centrale per il computer<br />
di bordo; la consolle comprende<br />
i controlli per audio e clima;<br />
la leva del cambio è sul tunnel cir-<br />
condata da comodi vani portaoggetti.<br />
Buona la capacità del portabagagli<br />
(da 280 a 952 litri), con il<br />
vantaggio del fondo regolabile su<br />
due altezze per avere il massimo<br />
del volume quando si devono trasportare<br />
colli ingombranti oppure<br />
per ottenere un piano senza gradino<br />
quando si ribaltano i sedili.<br />
Nel complesso la Nuova Polo si differenzia<br />
dalla concorrenza per la<br />
qualità dei materiali e dell’assemblaggio.<br />
È silenziosa, brillante e<br />
parca nei consumi, elegante per via<br />
della somiglianza con la Golf nel<br />
frontale e per le fiancate slanciate,<br />
è eclettica potendo servire sia da<br />
city car sia come vettura per lunghi<br />
trasferimenti. E, dulcis in fundo,<br />
tanta qualità viene offerta ad un<br />
prezzo quanto mai interessante.<br />
Dati tecnici e per l’impiego aziendale<br />
della Volkswagen Polo 1.4 3 porte Highline<br />
Cilindrata 1.390 cc<br />
Costo di esercizio al km (*) 0,40<br />
Potenza 85 cv<br />
Consumo medio 16,9 km/litro<br />
Lungh./largh./altezza 3,97 x 1,68 x 1,46 m Capacità di carico da 280 a 952 litri<br />
Peso 1.070 kg<br />
Comfort ★★★✩✩<br />
Accelerazione 12,1” (da 0 a 100 km/h) Silenziosità ★★★★✩<br />
Velocità massima 177 km/h<br />
Sicurezza ABS SI<br />
Cambio Manuale a 5 marce<br />
ESP SI<br />
Trasmissione Trazione anteriore<br />
Antislitt. NO<br />
(*) percorrenza annua 30.000 km<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
53
Prova su strada<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
54<br />
C3, maxi-parabrezza<br />
con visibilità straordinaria<br />
È l’elemento che colpisce di più nella nuova compatta di Casa Citroën: si estende fin sopra la testa<br />
di chi siede davanti. La vettura è cresciuta in lunghezza regalando più centimetri alle gambe<br />
dei passeggeri. Veramente agile in città e nelle manovre, con l’1.6 HDi percorre 23 km con un litro.<br />
Disponibile anche una versione Bi-Energy, con il Gpl accoppiato all’1.4 litri a benzina
Dati tecnici e per l’impiego aziendale<br />
della Citroën C3 1.6 16V HDi 90 CV Exclusive Style<br />
Cilindrata 1.560 cc<br />
Potenza 90 cv<br />
Lungh./largh./altezza 3,94 x 1,73 x 1,52 m<br />
Peso 1.080 kg<br />
Accelerazione 11,1” (da 0 a 100 km/h)<br />
Velocità massima 180 km/h<br />
Cambio Manuale a 5 marce<br />
Trasmissione Trazione anteriore<br />
(*) percorrenza annua 30.000 km<br />
Non è mai facile mettere le<br />
mani su un modello di successo<br />
per riammodernarlo,<br />
facendo sì che resti perfettamente<br />
riconoscibile e fedele ad una linea<br />
originale pur essendo in gran parte<br />
diverso rispetto alla versione che<br />
deve sostituire. Al Centro Stile di<br />
Citroën ci sono riusciti in pieno ed è<br />
sufficiente dare un’occhiata alla C3<br />
Model Year 2010 per accorgersene.<br />
Il frontale con la grande mascherina<br />
trapezoidale è nuovo così come<br />
inedita è la linea delle fiancate e<br />
soprattutto il parabrezza panoramico<br />
che si arrampica fino alla<br />
metà del tetto. Eppure l’immagine<br />
che trasmette è quella inconfondibile<br />
della C3, simpatico “ovetto”<br />
dalle forme morbide che è riuscito<br />
a conquistare in poco tempo ben<br />
due milioni di automobilisti in tutto<br />
il mondo, 400 mila dei quali in<br />
Italia.<br />
La prima cosa che colpisce della<br />
nuova C3 è naturalmente il parabrezza<br />
panoramico Zenith che si<br />
allunga dalla base per ben 130<br />
centimetri e che si estende fin<br />
sopra la testa dei passeggeri dei<br />
posti davanti. La luminosità è<br />
impareggiabile ed è piacevole la<br />
sensazione di viaggiare a diretto<br />
contatto con l’ambiente esterno.<br />
Naturalmente la visibilità, favorita<br />
oltre che dal maxi-parabrezza<br />
anche dai montanti sottili, è eccellente<br />
grazie anche ad una seduta<br />
leggermente rialzata. Il vetro ha<br />
subito un trattamento speciale<br />
atermico per impedire che nelle<br />
Costo di esercizio al km (*) 0,40<br />
Consumo medio 23,3 km/litro<br />
Capacità di carico da 300 a 1.300 litri<br />
Comfort ★★★✩✩<br />
Silenziosità ★★★✩✩<br />
Sicurezza ABS SI<br />
ESP SI<br />
Antislitt. NO<br />
giornate di sole pieno entri troppo<br />
calore nell’abitacolo. Inoltre<br />
quando la luminosità diventa<br />
eccessiva si può ricorrere ad una<br />
tendina scorrevole munita di piccole<br />
alette per difendersi dai raggi<br />
del sole. Singolare infine la collocazione<br />
dello specchietto retrovisore<br />
che si trova “appeso” nel bel<br />
mezzo del parabrezza panoramico.<br />
Più spazio per le gambe<br />
La nuova C3 è cresciuta nelle<br />
dimensioni anche se resta una<br />
supercompatta con lunghezza al di<br />
sotto dei 4 metri. Il cofano motore<br />
più lungo e l’abitacolo spostato in<br />
avanti regalano 8 centimetri in più<br />
davanti per le gambe e 3 dietro<br />
rispetto alla versione precedente. Il<br />
bagagliaio ha una capacità di 300<br />
litri (fino a 1.300), adeguato alla<br />
categoria della vettura.<br />
Se il frontale è inedito per via della<br />
grande mascherina trapezoidale e<br />
del gruppo dei fari, diversa è anche<br />
la fiancata contrassegnata da due<br />
profonde nervature e dai passaruota<br />
sporgenti. Particolarmente riuscita<br />
appare infine la parte posteriore<br />
arrotondata con un accentuato<br />
spoiler al vertice del lunotto e<br />
con un portellone che si appoggia<br />
sul fascione paraurti (dove trova<br />
posto anche la targa).<br />
Passando all’abitacolo si rileva<br />
La grande visibiltà della C3 è favorita dal grande parabrezza e dai montanti sottili<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
55
Prova su strada<br />
Le sospensioni della C3 assorbono gran parte delle asperità del fondo stradale<br />
subito l’alta qualità dei materiali<br />
impiegati nelle finiture dei sedili,<br />
del cruscotto e della consolle centrale.<br />
Tre gli allestimenti proposti:<br />
Ideal (versione base), Perfect (un<br />
gradino sopra) ed Exclusive Style al<br />
top che offre, tra gli altri accessori,<br />
il parabrezza Zenith senza sovrapprezzo<br />
(per averlo nelle altre due<br />
versioni occorre sborsare 400<br />
euro).<br />
Ricca la gamma motori<br />
La gamma dei motori a disposizione<br />
è abbastanza ricca: sono sei, tre<br />
a benzina ed altrettanti a gasolio,<br />
con cilindrate che vanno da 1.1 a 1.6<br />
litri e potenze da 60 a 110 cavalli.<br />
Per la nostra prova abbiamo scelto<br />
l’1.6 HDi da 90 cv Exclusive Style,<br />
nella convinzione che sarà questa<br />
versione la più gettonata dalla<br />
clientela italiana. Le doti di vivacità<br />
non mancano (180 km/h di velocità<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
56<br />
massima, 11” da 0 a 100), ma è<br />
soprattutto per la buona coppia<br />
(215 Nm a 1.750 giri) che questo<br />
motore si fa apprezzare al punto di<br />
dare l’impressione di essere sempre<br />
in tiro senza dovere ricorrere<br />
troppo al cambio (un efficiente<br />
manuale a 5 marce).<br />
Sterzo leggero, parcheggi facili<br />
Emerge una vocazione urbana perché<br />
grazie allo sterzo leggero e al<br />
diametro di sterzata ridotto la vettura<br />
è estremamente agile e facile<br />
da parcheggiare nonostante gli<br />
ingombri aumentati. Nell’abitacolo<br />
regna il silenzio: infatti il turbodiesel<br />
fa sentire la sua voce a freddo e<br />
al momento della messa in moto;<br />
dopo anche a velocità sostenuta è<br />
silenzioso a conferma del buon<br />
lavoro di insonorizzazione realizzato<br />
dai tecnici della Casa francese.<br />
Originale il volante con finiture in<br />
alluminio: ha la parte inferiore piatta<br />
come nei volanti di Formula Uno.<br />
Il cruscotto ha indicatori analogici<br />
rotondi mentre in un display posto<br />
al vertice della consolle centrale<br />
compaiono una serie di indicazioni<br />
essenziali del computer di bordo.<br />
Eleganti le finiture nere che circondano<br />
i tasti rotondi del climatizzatore<br />
e del sistema audio.<br />
Il cambio con leva corta è sistemato<br />
alla base della consolle in posizione<br />
comoda per il pilota che<br />
da quella parte ha a disposizione<br />
anche un bracciolo.<br />
I consumi dichiarati sono da citycar:<br />
più di 23 km con un litro di<br />
gasolio nel ciclo misto (18 km/l in<br />
città) ed emissioni di 110 gr/km di<br />
CO 2 grazie al filtro antiparticolato.<br />
Per chi predilige i carburanti alternativi<br />
c’è in listino anche la Bi-<br />
Energy con il Gpl accoppiato all’1.4<br />
litri a benzina.
Prova su strada<br />
Peugeot Partner,<br />
il furgone compatto per la città<br />
Il veicolo commerciale a doppia cabina di Peugeot sta incontrando un buon successo perché<br />
rappresenta una soluzione ottimale per trasportare allo stesso tempo persone e carichi ingombranti.<br />
Ha capacità di carico massima pari a 4,1 metri cubi. Il motore 1.6 HDi da 90 cavalli consente di percorrere<br />
più di 14 chilometri in città con un litro di gasolio e sfiora i 20 km/l nei percorsi extraurbani<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
57
Prova su strada<br />
La gamma dei veicoli commerciali<br />
Peugeot riscuote grande<br />
gradimento tra gli operatori<br />
economici. Ne è una prova il successo<br />
di Peugeot Partner, furgone<br />
compatto di poco più di 4 metri di<br />
lunghezza (4,38 per l’esattezza).<br />
Proprio il buon riscontro avuto nel<br />
mercato ha spinto Peugeot a lanciare<br />
una nuova versione di questo<br />
veicolo, caratterizzata da una doppia<br />
cabina, lunga 4,62 metri e<br />
capace di trasportare cinque passeggeri<br />
e 641 chili di merce nel<br />
vano posteriore portabagagli. Altra<br />
importante caratteristica di questa<br />
nuova versione è la seconda fila di<br />
sedili ripiegabili (con separatore di<br />
vano di carico incorporato), che<br />
permette di disporre, nella configurazione<br />
a soli due posti, di un<br />
piano di carico lungo 1,75 metri<br />
(oppure di 1,27 metri con cinque<br />
persone a bordo). Appare evidente<br />
che con queste molteplici soluzioni<br />
il veicolo, che ha tutto sommato<br />
dimensioni contenute per muoversi<br />
con disinvoltura in città, rappresenta<br />
una soluzione ottimale per<br />
coniugare il trasporto merci e quello<br />
passeggeri.<br />
Flessibilità e sicurezza<br />
Un’altra caratteristica del Peugeot<br />
Partner a doppia cabina è il fatto<br />
di derivare dalla piattaforma del<br />
Gruppo Psa sulla quale poggiano<br />
modelli di grande successo, come<br />
la Peugeot 308. Siamo alle prese<br />
quindi con un’impostazione automobilistica<br />
che, accanto alle capa-<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
58<br />
Dati tecnici e per l’impiego aziendale<br />
del Peugeot Partner 1.6 HDi 90 CV<br />
Cilindrata 1.560 cc<br />
Potenza 90 cv<br />
Lungh./largh./altezza 4,62 x 1,81 x 1,83 m<br />
Peso 1.554 kg<br />
Accelerazione 17” (da 0 a 100 km/h)<br />
Velocità massima 160 km/h<br />
Cambio Manuale a 5 marce<br />
Trasmissione Trazione anteriore<br />
Consumo medio 17,2 km/litro<br />
Capacità di carico 4,1 m 3<br />
Comfort ★★✩✩✩<br />
Silenziosità ★★✩✩✩<br />
Sicurezza ABS SI<br />
ESP SI<br />
Antislitt. SI<br />
cità di trasporto e alla flessibilità,<br />
privilegia le doti di sicurezza e di<br />
dinamica di marcia, senza dimenticare<br />
una linea che ingentilisce<br />
l’immagine del mezzo commerciale.<br />
Questo nuovo Partner a doppia<br />
cabina è identico nel frontale al<br />
modello con soli due posti: fari<br />
che si arrampicano sulla fiancata<br />
ed ampia maschera (che ingloba<br />
una doppia griglia di aerazione<br />
per il motore) con lo scopo di proteggere<br />
la carrozzeria dai piccoli<br />
urti. Le protezioni proseguono poi<br />
lungo la fiancata e dietro in basso<br />
sotto l’apertura delle due portiere<br />
posteriori. Il parabrezza è molto<br />
inclinato, mentre il cofano senza<br />
nervature si caratterizza per il<br />
marchio del Leone cromato e di<br />
dimensioni maxi.<br />
Il passo è di 2,72 metri, quindi più<br />
che sufficiente per cinque persone<br />
a bordo. Stivare materiale nella<br />
parte posteriore è facile grazie<br />
all’apertura delle due portiere<br />
posteriori ed anche di quelle scorrevoli<br />
laterali quando il mezzo si<br />
trova nella conformazione a due<br />
posti.<br />
Sedile posteriore ripiegabile<br />
L’operazione che consente di<br />
ripiegare il sedile posteriore è<br />
abbastanza agevole: prima si<br />
sgancia la parte verticale che è<br />
strettamente fissata alla paratia<br />
metallica di separazione tra abitacolo<br />
e vano merci; quindi si solleva<br />
la seduta che si incastra a filo<br />
delle poltrone anteriori. In questo<br />
Stivare materiale è facile grazie all’apertura delle due portiere scorrevoli laterali<br />
modo la capienza sale fino a 4,1<br />
metri cubi. Ci sono sul pavimento<br />
quattro anelli per agganciare il<br />
carico con l’obiettivo di impedire<br />
che slitti in avanti quando si frena<br />
bruscamente. È possibile montare<br />
un portabagagli interno composto<br />
da due barre che si agganciano al
tetto per trasportare carichi lunghi.<br />
L’impostazione automobilistica<br />
del Partner doppia cabina emerge<br />
al primo contatto con un percorso<br />
tortuoso lungo il quale il veicolo<br />
mostra un’invidiabile tenuta di<br />
strada e la capacità di impostare<br />
le traiettorie senza dovere intervenire<br />
con correzioni. Il rollio è poco<br />
avvertibile come conseguenza di<br />
un sistema di sospensioni abbastanza<br />
rigido. Molta cura è stata<br />
riservata all’insonorizzazione dal<br />
momento che solo a freddo e nelle<br />
partenze si riesce a sentire il<br />
rumore del motore; per il resto si<br />
registrano solo fruscii aerodinamici<br />
dovuti in gran parte agli specchietti<br />
retrovisori di grandi dimensioni.<br />
Nessun rumore di rotolamento<br />
delle gomme: 195/65 R15<br />
all’anteriore, 195/70 R15 nel<br />
posteriore.<br />
Motorizzazione affidabile<br />
L’attenzione maggiore è stata dedicata<br />
al posto di guida e ai comandi<br />
che sono tutti a portata di mano del<br />
pilota. Il volante a tre razze è regolabile<br />
in altezza, il sedile può assumere<br />
diverse posizioni, mentre la<br />
poltrona del passeggero anteriore<br />
con un solo movimento si ripiega<br />
facilmente trasformandosi in una<br />
sorta di tavolinetto a disposizione<br />
di chi sta alla guida con alla base<br />
due vani portabicchieri. Numerosi<br />
sono i ripostigli, sia davanti al pilota<br />
sia davanti al passeggero: anche<br />
sulla consolle in piccoli vani rotondi<br />
e nel tunnel con un cassetto profondissimo.<br />
Il cambio a leva corta si<br />
trova alla base della consolle centrale<br />
a portata di mano del pilota. È<br />
un manuale a 5 marce ben sincronizzato<br />
e dagli innesti ravvicinati.<br />
Abbiamo lasciato per ultimo il<br />
motore perché è il ben noto 1.6<br />
HDi da 90 cavalli, uno dei propulsori<br />
a gasolio più efficienti ed affidabili<br />
dell’intera gamma Peugeot,<br />
che, pur dovendo muovere una<br />
vettura che pesa più di 1.500 chili,<br />
grazie alla buona coppia (215 Nm)<br />
riprende con disinvoltura anche<br />
ad un basso numero di giri.<br />
Lanciato può raggiungere i 160<br />
chilometri all’ora che è una velocità<br />
massima di tutto rispetto considerando<br />
le dimensioni del veicolo.<br />
La sua dote principale, oltre<br />
all’elasticità, è la parsimonia: in<br />
città con un litro di gasolio percorre<br />
più di 14 km, nei percorsi<br />
extraurbani sfiora i 20 e nel ciclo<br />
misto supera i 17.<br />
Chi vuole può arricchirlo con<br />
numerosi optional, il più interessante<br />
del quale è il sistema di controllo<br />
della trazione su fondi scivolosi,<br />
brillantemente sperimentato<br />
sulla 3008.<br />
Perfettamente modulabile, il Peugeot Partner permette di passare velocemente dalla versione carico alla versione passeggeri<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
59
Focus Osservatorio<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
60<br />
Primi deboli segnali per l’auto aziendale<br />
Nell’ultima parte del 2009 per il mercato dell’auto aziendale, pur fortemente penalizzato dalla mancata possibilità di usufruire<br />
di incentivi pubblici, cominciano a manifestarsi i primi effetti del delinearsi di una debole ripresa dell’economia.<br />
Migliore l’andamento delle immatricolazioni ad uso noleggio rispetto a quello delle immatricolazioni ad altre imprese<br />
Come è noto, nel terzo trimestre<br />
del 2009 il prodotto interno<br />
lordo italiano ha fatto registrare<br />
il primo incremento congiunturale<br />
dopo cinque cali consecutivi.<br />
Gli ultimi dati statistici e gli indicatori<br />
di fiducia delle imprese e<br />
dei consumatori autorizzano a<br />
ritenere che anche l’ultimo trimestre<br />
del 2009 abbia fatto registrare<br />
un incremento. La conferma<br />
dell’Istat dovrebbe arrivare<br />
in febbraio. Vi sono comunque<br />
deboli segnali di ripresa dell’economia<br />
che confermano l’ipotesi<br />
che la fase di caduta del quadro<br />
congiunturale italiano e<br />
mondiale si stia esaurendo.<br />
Nella valutazione della situazio-<br />
IMMATRICOLAZIONI IN ITALIA<br />
DI AUTOVETTURE E FUORISTRADA<br />
VENDUTE AD IMPRESE O SOCIETA’<br />
Marca<br />
gennaio-novembre<br />
2009 2008<br />
Variaz.%<br />
gennaio-novembre<br />
Quota 2009 Quota 2008<br />
FIAT 113.655 173.257 -34,40 25,16 27,21<br />
BMW 30.367 32.058 -5,27 6,72 5,04<br />
VOLKSWAGEN 28.836 39.301 -26,63 6,38 6,17<br />
LANCIA 27.817 42.137 -33,98 6,16 6,62<br />
AUDI 27.545 29.074 -5,26 6,10 4,57<br />
MERCEDES 26.564 33.787 -21,38 5,88 5,31<br />
FORD 25.992 46.191 -43,73 5,75 7,25<br />
ALFA ROMEO 22.486 29.220 -23,05 4,98 4,59<br />
CITROËN 17.743 16.809 5,56 3,93 2,64<br />
PEUGEOT 17.617 18.563 -5,10 3,90 2,92<br />
RENAULT 15.028 33.947 -55,73 3,33 5,33<br />
OPEL 14.406 26.777 -46,20 3,19 4,21<br />
SMART 12.957 13.308 -2,64 2,87 2,09<br />
TOYOTA 10.434 11.788 -11,49 2,31 1,85<br />
VOLVO 7.908 9.976 -20,73 1,75 1,57<br />
NISSAN 7.815 11.801 -33,78 1,73 1,85<br />
MINI 5.041 4.819 4,61 1,12 0,76<br />
LAND ROVER 4.107 5.295 -22,44 0,91 0,83<br />
HONDA 3.992 6.046 -33,97 0,88 0,95<br />
CHEVROLET 3.257 5.453 -40,27 0,72 0,86<br />
MAZDA 3.129 4.778 -34,51 0,69 0,75<br />
SKODA 3.068 4.487 -31,62 0,68 0,70<br />
SEAT 2.405 4.193 -42,64 0,53 0,66<br />
HYUNDAI 2.269 3.677 -38,29 0,50 0,58<br />
PORSCHE 1.887 2.034 -7,23 0,42 0,32<br />
SUZUKI 1.813 2.678 -32,30 0,40 0,42<br />
MITSUBISHI 1.552 3.449 -55,00 0,34 0,54<br />
DODGE 1.492 1.634 -8,69 0,33 0,26<br />
KIA 1.129 2.579 -56,22 0,25 0,41<br />
altre 9.338 17.587 -46,90 2,07 2,76<br />
TOTALE 451.649 636.703 -29,06 100,00 100,00<br />
Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Lease Plan Italia su dati Unrae<br />
ne occorre tuttavia grande cautela,<br />
perché non si può escludere<br />
che l’eventualità di crolli<br />
finanziari di grandissime imprese<br />
del credito o addirittura di<br />
stati possa avere un impatto<br />
devastante sul quadro economico<br />
e dare luogo ad una configurazione<br />
dell’andamento congiunturale<br />
a “W”.<br />
Il miglioramento della seconda<br />
metà del 2009 ha comunque prodotto<br />
i primi limitati effetti positivi<br />
di attenuazione della negatività<br />
anche per l’auto aziendale.<br />
Il primo semestre dell’anno si era<br />
chiuso infatti con un calo delle<br />
immatricolazioni ad imprese e<br />
società del 31,60%. L’effetto di<br />
cui abbiamo appena detto ha lievemente<br />
contenuto le perdite nel<br />
consuntivo gennaio-novembre<br />
(-29,06%), mentre più consistente<br />
è l’attenuazione della negatività<br />
in novembre (-19,96%).<br />
All’interno del comparto delle<br />
immatricolazioni ad imprese e<br />
società il settore del noleggio ha<br />
poi un andamento leggermente<br />
migliore di quello delle immatricolazioni<br />
ad altre società. Le<br />
immatricolazioni per noleggio<br />
sono infatti in calo del 26,13% in<br />
gennaio-novembre e del 15,04%<br />
in novembre. Per quelle ad altre<br />
imprese e società, i cali corrispondenti<br />
sono rispettivamente<br />
del 31,78% e del 23,23%.<br />
IMMATRICOLAZIONI IN ITALIA<br />
DI AUTOVETTURE E FUORISTRADA<br />
PER USO NOLEGGIO<br />
Marca<br />
gennaio-novembre<br />
2009 2008<br />
Variaz.%<br />
gennaio-novembre<br />
Quota 2009 Quota 2008<br />
FIAT 66.053 98.661 -33,05 29,23 32,25<br />
LANCIA 17.470 21.565 -18,99 7,73 7,05<br />
FORD 16.453 25.<strong>35</strong>5 -<strong>35</strong>,11 7,28 8,29<br />
VOLKSWAGEN 15.567 22.278 -30,12 6,89 7,28<br />
AUDI 14.641 13.538 8,15 6,48 4,43<br />
ALFA ROMEO 13.938 18.913 -26,30 6,17 6,18<br />
BMW 12.372 12.469 -0,78 5,47 4,08<br />
MERCEDES 11.230 12.636 -11,13 4,97 4,13<br />
SMART 8.649 6.653 30,00 3,83 2,17<br />
RENAULT 8.304 16.997 -51,14 3,67 5,56<br />
PEUGEOT 8.109 7.153 13,37 3,59 2,34<br />
CITROËN 7.738 7.476 3,50 3,42 2,44<br />
OPEL 6.584 14.262 -53,84 2,91 4,66<br />
VOLVO 3.311 4.192 -21,02 1,47 1,37<br />
NISSAN 3.283 3.815 -13,94 1,45 1,25<br />
SKODA 1.711 2.481 -31,04 0,76 0,81<br />
MINI 1.<strong>35</strong>7 1.185 14,51 0,60 0,39<br />
CHEVROLET 1.113 2.209 -49,62 0,49 0,72<br />
TOYOTA 1.090 2.007 -45,69 0,48 0,66<br />
SEAT 1.080 1.653 -34,66 0,48 0,54<br />
HYUNDAI 868 806 7,69 0,38 0,26<br />
DODGE 787 672 17,11 0,<strong>35</strong> 0,22<br />
MAZDA 718 1.053 -31,81 0,32 0,34<br />
MITSUBISHI 472 633 -25,43 0,21 0,21<br />
HONDA 468 1.061 -55,89 0,21 0,<strong>35</strong><br />
LAND ROVER 439 571 -23,12 0,19 0,19<br />
DACIA 285 185 54,05 0,13 0,06<br />
PORSCHE 274 346 -20,81 0,12 0,11<br />
SUBARU 241 280 -13,93 0,11 0,09<br />
altre 1.388 4.825 -71,23 0,61 1,58<br />
TOTALE 225.993 305.930 -26,13 100,00 100,00<br />
Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Lease Plan Italia su dati Unrae
IMMATRICOLAZIONI IN ITALIA DI AUTOVETTURE E FUORISTRADA<br />
VENDUTE AD IMPRESE O SOCIETA’<br />
TOP 20 - gennaio-novembre 2009/2008<br />
N. Marca Modello gennaio-novembre 2009<br />
Numero Quota<br />
1 FIAT PUNTO 34.583 7,66 1 FIAT PUNTO 52.318 8,22<br />
2 FIAT PANDA 23.557 5,22 2 FIAT PANDA 38.648 6,07<br />
3 FIAT 500 13.183 2,92 3 LANCIA YPSILON 24.866 3,91<br />
4 SMART FORTWO 12.873 2,85 4 FIAT BRAVO 21.776 3,42<br />
5 FIAT BRAVO 12.151 2,69 5 FIAT 500 15.474 2,43<br />
6 BMW SERIE 3 11.915 2,64 6 ALFA ROMEO 159 15.255 2,40<br />
7 AUDI A4 11.530 2,55 7 FORD FIESTA 14.972 2,<strong>35</strong><br />
8 VOLKSWAGEN GOLF 11.151 2,47 8 FIAT CROMA 14.889 2,34<br />
9 LANCIA DELTA 10.101 2,24 9 FORD FOCUS 13.387 2,10<br />
10 FORD FOCUS 9.799 2,17 10 SMART FORTWO 13.305 2,09<br />
11 ALFA ROMEO 159 8.791 1,95 11 VOLKSWAGEN PASSAT 13.142 2,06<br />
12 LANCIA MUSA 8.227 1,82 12 VOLKSWAGEN GOLF 12.844 2,02<br />
13 LANCIA YPSILON 8.206 1,82 13 AUDI A4 11.418 1,79<br />
14 FIAT CROMA 8.068 1,79 14 BMW SERIE 3 11.236 1,76<br />
15 ALFA ROMEO MI.TO 7.<strong>35</strong>1 1,63 15 ALFA ROMEO 147 10.494 1,65<br />
16 VOLKSWAGEN PASSAT 7.180 1,59 16 LANCIA MUSA 9.916 1,56<br />
17 MERCEDES CLASSE A 6.516 1,44 17 MERCEDES CLASSE C 9.563 1,50<br />
18 MERCEDES CLASSE C 6.449 1,43 18 RENAULT CLIO 8.744 1,37<br />
19 BMW SERIE 1 6.348 1,41 19 MERCEDES CLASSE A 8.539 1,34<br />
20 CITROËN C4 5.656 1,25 20 OPEL ASTRA 8.521 1,34<br />
altre 228.014 50,48 altre 307.396 48,28<br />
Totale 451.649 100,00 Totale 636.703 100,00<br />
Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Lease Plan Italia su dati Unrae<br />
IMMATRICOLAZIONI IN ITALIA DI AUTOVETTURE E FUORISTRADA<br />
PER USO NOLEGGIO<br />
TOP 20 - gennaio-novembre 2009/2008<br />
N. Marca Modello gennaio-novembre 2009<br />
Numero Quota<br />
N. Marca Modello gennaio-novembre 2008<br />
Numero Quota<br />
N. Marca Modello gennaio-novembre 2008<br />
Numero Quota<br />
1 FIAT PUNTO/GR. PUNTO 23.965 10,60 1 FIAT PUNTO/GR. PUNTO 34.215 11,18<br />
2 FIAT PANDA 13.556 6,00 2 FIAT PANDA 20.509 6,70<br />
3 SMART FORTWO 8.580 3,80 3 FIAT BRAVO 16.477 5,39<br />
4 FIAT BRAVO 7.921 3,50 4 ALFA ROMEO 159 12.348 4,04<br />
5 LANCIA DELTA 7.906 3,50 5 FIAT CROMA 11.226 3,67<br />
6 AUDI A4 7.564 3,<strong>35</strong> 6 FORD FOCUS 9.727 3,18<br />
7 FIAT 500 7.497 3,32 7 VOLKSWAGEN PASSAT 9.656 3,16<br />
8 FORD FOCUS 7.240 3,20 8 LANCIA YPSILON 9.478 3,10<br />
9 VOLKSWAGEN GOLF 6.387 2,83 9 FIAT 500 7.362 2,41<br />
10 ALFA ROMEO 159 5.999 2,65 10 VOLKSWAGEN GOLF 7.168 2,34<br />
11 BMW SERIE 3 5.780 2,56 11 SMART FORTWO 6.650 2,17<br />
12 LANCIA MUSA 5.527 2,45 12 AUDI A4 6.502 2,13<br />
13 ALFA ROMEO MI.TO 5.470 2,42 13 LANCIA MUSA 6.367 2,08<br />
14 FIAT CROMA 5.162 2,28 14 OPEL ASTRA 5.519 1,80<br />
15 VOLKSWAGEN PASSAT 4.939 2,19 15 CITROËN C4 4.974 1,63<br />
16 FIAT QUBO 4.239 1,88 16 BMW SERIE 3 4.801 1,57<br />
17 MERCEDES CLASSE C 3.645 1,61 17 FORD FIESTA 4.624 1,51<br />
18 FORD C-MAX 3.523 1,56 18 MERCEDES CLASSE C 4.547 1,49<br />
19 BMW SERIE 1 3.488 1,54 19 LANCIA DELTA 4.539 1,48<br />
20 CITROËN C4 3.412 1,51 20 ALFA ROMEO 147 4.484 1,47<br />
altre 84.193 37,25 altre 114.757 37,51<br />
Totale 225.993 100,00 Totale 305.930 100,00<br />
Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Lease Plan Italia su dati Unrae<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
61
Quanto costa l’auto aziendale<br />
Presentiamo nelle due pagine seguenti, per le auto maggiormente utilizzate nelle flotte aziendali, il costo di esercizio annuo<br />
e quello al chilometro nellíipotesi in cui le vetture vengano acquistate e gestite direttamente dallíazienda.<br />
I costi indicati sono utili punti di riferimento per valutare la convenienza di soluzioni alternative alla proprietà<br />
Nota metodologica. I costi riportati nelle<br />
tabelle si riferiscono ad auto direttamente<br />
possedute e gestite da un soggetto<br />
economico. Si tratta quindi della configurazione<br />
massima di costo in quanto,<br />
come è noto, passando a soluzioni più<br />
moderne per disporre del parco auto,<br />
come il fleet management o il noleggio a<br />
lungo termine, si possono conseguire<br />
risparmi non indifferenti. Per costo di<br />
esercizio di un autoveicolo si intende la<br />
somma di tutti gli oneri sostenuti per<br />
acquistarlo ed utilizzarlo. Concorrono a<br />
formare il costo di esercizio un notevole<br />
numero di voci. Innanzitutto la spesa per<br />
l'acquisto dell'autovettura al netto di<br />
quanto si ricaverà rivendendola usata,<br />
quindi il costo per l'interesse sul capitale<br />
investito. Poi i costi per la tassa sulla proprietà,<br />
per l'assicurazione, per la copertura<br />
della responsabilità civile e degli altri<br />
rischi connessi al possesso e all'uso dell'auto,<br />
l'eventuale costo del garage e, se<br />
l'auto appartiene ad una azienda, anche<br />
le spese per la sua gestione. Occorre<br />
quindi considerare le spese per i consumi<br />
di carburanti, di lubrificanti e di pneumatici,<br />
i costi per le manutenzioni e le riparazioni<br />
ed infine i pedaggi autostradali, le<br />
multe e gli eventuali oneri straordinari. Il<br />
costo di esercizio di un'auto aziendale<br />
non va confuso con i costi di esercizio<br />
delle autovetture pubblicati dall'Aci o da<br />
altre organizzazioni che sono determinati<br />
facendo riferimento ad auto possedute<br />
da automobilisti privati. Una parte del<br />
costo dell'auto è certamente indipendente<br />
dal tipo di utilizzatore, ma per l'azienda<br />
vi sono costi particolari di cui occorre<br />
tenere conto. Tra questi le spese per<br />
l'amministrazione della flotta, che sono<br />
molto elevate quando l'azienda segue<br />
modalità di gestione tradizionale e cioè<br />
amministra direttamente auto di sua proprietà.<br />
Elementi considerati. Sono stati considerati<br />
tutti gli elementi rilevanti riferiti ad<br />
auto che restino nel parco auto per un tre<br />
anni e percorrano 30.000 chilometri<br />
all'anno. Il metodo di calcolo utilizzato Ë<br />
indicato nelle seguenti formule:<br />
V CA 3,n = SF + SV*n dove:<br />
V CA 3,n = è il costo annuo (CA) per la<br />
vettura V che è detenuta in proprietà per<br />
tre anni e percorre n chilometri all'anno<br />
(30.000 chilometri nelle ipotesi considerate<br />
nelle tabelle)<br />
SF = spese fisse annue<br />
SV = spese variabili al chilometro<br />
n = numero di chilometri percorsi annualmente<br />
La composizione delle spese fisse annue<br />
e delle spese variabili al chilometro è<br />
riportata nelle formule seguenti:<br />
SF = D+ I + B +ARC + AIF + SG dove:<br />
D = deprezzamento annuo medio<br />
I = interesse sul capitale investito<br />
B = tassa di proprietà<br />
ARC = assicurazione rc auto<br />
AIF = assicurazione incendio-furto<br />
SG = spese aziendali di gestione<br />
SV = C + M + O + G dove:<br />
C = costo per il carburante al chilometro<br />
M = costo di manutenzione al chilometro<br />
O = costo dei lubrificanti al chilometro<br />
G = costo degli pneumatici al chilometro<br />
Per quanto riguarda la determinazione<br />
delle singole voci sono stati seguiti i<br />
seguenti criteri:<br />
DEPREZZAMENTO: si è considerato il<br />
deprezzamento medio annuo per la vettura<br />
in questione che venga rivenduta<br />
dopo tre anni e con una percorrenza di<br />
30.000 km annui.<br />
INTERESSI: si è calcolato il costo per il<br />
finanziamento del prezzo della vettura<br />
con un tasso annuo pari al 9,125% che<br />
oggi puÚ considerarsi medio.<br />
TASSA DI PROPRIETÀ: si è fatto riferimento<br />
alle tariffe previste dalla<br />
Finanziaria 2007 per le autovetture<br />
immatricolate Euro 4.<br />
ASSICURAZIONE RC: esiste una notevole<br />
differenziazione fra le tariffe assicurative.<br />
Per le elaborazioni si è fatto riferimento<br />
a premi medi per la zona di Roma per<br />
la classe di merito 14 e per un massimale<br />
unico di 800 mila euro.<br />
Osservatorio<br />
ASSICURAZIONE INCENDIO-FURTO: è<br />
stato considerato un premio annuo pari<br />
al 30 per mille.<br />
SPESE AZIENDALI DI GESTIONE: è stato<br />
considerato un costo annuo a vettura di<br />
500 euro. È una stima cauta se si considera<br />
il complesso di adempimenti legati<br />
alla gestione di un'auto di un parco.<br />
COSTO PER IL CARBURANTE AL CHILO-<br />
METRO: per quanto riguarda i consumi si<br />
è fatto riferimento ai valori medi riportati<br />
nell'ultima edizione della pubblicazione<br />
dell'Aci “Costi chilometrici di esercizio di<br />
alcuni tipi di autovetture, autofurgoni e<br />
motoveicoli”. I prezzi dei carburanti considerati<br />
sono quelli medi derivanti dalla<br />
rilevazione ufficiale del Ministero dello<br />
Sviluppo Economico al 28/12/2009 e<br />
cioè, per la benzina euro 1,272 e per il<br />
gasolio euro 1,117 al litro.<br />
COSTO DI MANUTENZIONE AL CHILO-<br />
METRO: per questa voce si è fatto riferimento<br />
alla elaborazione dell'Aci più<br />
sopra citata. Al dato Aci è stato però<br />
aggiunto l'onere per la sostituzione dell'auto<br />
durante la manutenzione.<br />
COSTO DEI LUBRIFICANTI AL CHILOME-<br />
TRO: anche per questa voce, si è fatto<br />
riferimento alla elaborazione dell'Aci più<br />
sopra citata.<br />
COSTO DEGLI PNEUMATICI AL CHILO-<br />
METRO: sono stati considerati i prezzi di<br />
listino ridotti del 15% per tenere conto<br />
degli sconti d'uso. Il valore di un treno di<br />
gomme è stato diviso per una percorrenza<br />
di <strong>35</strong>.000 chilometri per ottenere il<br />
costo al chilometro.<br />
Costi non considerati. L'elaborazione<br />
non ha tenuto conto di costi per i quali<br />
esiste una forte variabilità a seconda del<br />
tipo di utilizzazione e cioè le spese per il<br />
ricovero della vettura, per il parcheggio,<br />
per i pedaggi autostradali e per le eventuali<br />
multe per violazioni delle norme<br />
sulla sosta o sul traffico. Si tratta però di<br />
costi che anche se di difficile determinazione<br />
vengono comunque sostenuti dall'azienda<br />
e questa situazione fa ulteriormente<br />
aumentare il costo dell'auto<br />
aziendale.<br />
Cinzia Bortolotti<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
63
Focus Osservatorio<br />
MARCA MODELLO<br />
Alfa Romeo<br />
Alfa Romeo<br />
Alfa Romeo<br />
Alfa Romeo<br />
Audi<br />
Audi<br />
Audi<br />
Audi<br />
Audi<br />
Audi<br />
Bmw<br />
Bmw<br />
Bmw<br />
Bmw<br />
Bmw<br />
Bmw<br />
Bmw<br />
Chrysler<br />
Citroën<br />
Citroën<br />
Citroën<br />
Citroën<br />
Citroën<br />
Fiat<br />
Fiat<br />
Fiat<br />
Fiat<br />
Fiat<br />
Fiat<br />
Fiat<br />
Fiat<br />
Fiat<br />
Fiat<br />
Ford<br />
Ford<br />
Ford<br />
Ford<br />
Ford<br />
Honda<br />
Hyundai<br />
Hyundai<br />
Hyundai<br />
Jaguar<br />
Jaguar<br />
Lancia<br />
Lancia<br />
Lancia<br />
Lancia<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
64<br />
COSTI DI ESERCIZIO DELLE AUTO AZIENDALI<br />
(Durata di possesso: 3 anni; percorrenza annua: 30.000 Km)<br />
147 1.9 JTD (120) 5p Progression<br />
159 1.9 JTDm Eco Progression<br />
159 2.4 JTDm 200 CV SW Distinctive Q-tronic<br />
GT 1.9 JTDM 16V Distinctive<br />
A3 SPB 1.6 TDI 90 CV CR FAP Attraction<br />
A4 2.0 TDI F.A.P<br />
A6 2.7 V6 190 CV TDI F.A.P<br />
A6 2.7 V6 190 CV TDI FAP Avant<br />
A8 3.0 V6 TDI F.A.P. qu. Tiptr.<br />
Q7 3.0 V6 TDI 240 CV quattro tiptronic F.A.P<br />
118d 5 p. Attiva DPF<br />
320d Eletta<br />
3<strong>35</strong>d Touring Eletta<br />
530d Eletta<br />
530d Touring Eletta<br />
630i<br />
730d Eletta<br />
Voyager 2.8 CRD LX Auto<br />
C3 1.4 Hdi 70 CV Exclusive Style<br />
C3 Picasso 1.6 HDi 110 CV FAP Airdream Esclusive Style<br />
C4 2.0 HDi 140CV FAP VTR airdream<br />
C4 Gr. Picasso 1.6 Hdi 110 CV FAP Elegance<br />
C5 1.8 16V 127 CV<br />
Seicento 1.1<br />
Panda 1.3 MJT 16V Emotion<br />
Punto Classic 1.2 5p Active<br />
Grande Punto 1.3 MJT 75 5p Actual<br />
Croma 1.9 MJT 16V Dynamic<br />
Bravo 1.4 16V Dynamic<br />
Bravo 2.0 Multijet 16 V Emotion<br />
Multipla 1.9 MJT Active<br />
Doblï 2.0 Mjt Emotion<br />
Ulysse 2.0 MJT (136 CV) Dynamic<br />
Focus 1.6 100CV 5p Titanium<br />
Focus 2.0 TDCi (136 CV) SW Tit. DPF<br />
C-Max 2.0 TDCi 136CV Ikon DPF<br />
Mondeo 2.0 TDCi/140 5p. Titanium DPF<br />
Galaxy+ 2.0 TDCi (140 CV) DPF<br />
Civic 2.2 i-CTDi 5p. Elegance DPF<br />
Getz 1.1 12V (66 CV) 5p Spec. Pack. Style<br />
Accent 1.5 CRDi VGT 4p Active<br />
Matrix 1.5 CRDi TD VGT Active MY 2008<br />
X-Type 2.0D Luxury<br />
X-Type 3.0 V6 24V Wagon Premium Luxury<br />
Ypsilon 1.4 16V Platino<br />
Phedra 2.0 MJT 136 CV Oro<br />
Delta 2.0 MJT DPF Platino<br />
Musa 1.3 MJT 16V 70CV Oro<br />
PREZZO<br />
SU STRADA<br />
TOTALE COSTI COSTO DI ESERCIZIO ANNUO PER 30.000 KM<br />
FISSI<br />
ANNUI<br />
VARIABILI<br />
AL KM<br />
CON CARBURANTE SENZA CARBURANTE<br />
Totale annuo Costo al Km Totale annuo Costo al Km<br />
22.081 9.681 0,17 14.675 0,49 12.463 0,42<br />
26.651 10.953 0,17 16.081 0,54 13.990 0,47<br />
36.651 14.494 0,20 20.492 0,68 17.678 0,59<br />
31.101 12.406 0,19 17.975 0,60 15.482 0,52<br />
26.681 10.667 0,16 15.446 0,51 13.431 0,45<br />
33.831 13.110 0,18 18.421 0,61 16.370 0,55<br />
43.901 16.547 0,21 22.845 0,76 20.<strong>35</strong>1 0,68<br />
46.201 17.230 0,20 23.378 0,78 20.885 0,70<br />
73.451 25.422 0,24 32.654 1,09 29.276 0,98<br />
56.251 20.255 0,26 28.030 0,93 24.371 0,81<br />
31.051 12.342 0,16 17.161 0,57 15.<strong>35</strong>1 0,51<br />
36.601 14.117 0,16 19.003 0,63 17.073 0,57<br />
49.651 18.599 0,20 24.728 0,82 21.994 0,73<br />
50.201 18.515 0,21 24.802 0,83 22.228 0,74<br />
52.701 19.257 0,21 25.625 0,85 22.971 0,77<br />
73.<strong>35</strong>1 25.414 0,27 33.654 1,12 30.036 1,00<br />
78.531 27.092 0,17 32.138 1,07 29.404 0,98<br />
33.961 13.533 0,23 20.365 0,68 16.987 0,57<br />
16.701 7.421 0,12 11.116 0,37 9.427 0,31<br />
21.101 9.061 0,14 13.268 0,44 11.298 0,38<br />
22.151 9.721 0,16 14.577 0,49 12.446 0,41<br />
26.636 10.682 0,15 15.201 0,51 12.989 0,43<br />
22.551 9.443 0,22 15.953 0,53 12.3<strong>35</strong> 0,41<br />
7.841 4.494 0,16 9.243 0,31 6.495 0,22<br />
14.301 6.731 0,12 10.210 0,34 8.481 0,28<br />
11.001 5.421 0,16 10.104 0,34 7.494 0,25<br />
14.301 6.697 0,12 10.4<strong>35</strong> 0,<strong>35</strong> 8.586 0,29<br />
28.601 11.664 0,17 16.829 0,56 14.376 0,48<br />
18.101 7.840 0,19 13.437 0,45 10.369 0,<strong>35</strong><br />
24.451 10.474 0,16 15.380 0,51 13.249 0,44<br />
22.651 9.856 0,18 15.178 0,51 12.564 0,42<br />
23.651 10.225 0,15 14.647 0,49 12.<strong>35</strong>5 0,41<br />
32.651 12.816 0,21 19.250 0,64 16.395 0,55<br />
18.651 8.303 0,18 13.832 0,46 10.901 0,36<br />
22.651 9.858 0,16 14.780 0,49 12.528 0,42<br />
23.151 10.007 0,17 14.984 0,50 12.692 0,42<br />
26.901 11.132 0,17 16.340 0,54 13.967 0,47<br />
31.401 12.419 0,18 17.723 0,59 15.230 0,51<br />
24.041 10.652 0,16 15.528 0,52 13.397 0,45<br />
11.621 5.621 0,15 10.142 0,34 7.623 0,25<br />
14.751 6.912 0,13 10.957 0,37 9.108 0,30<br />
17.141 7.555 0,16 12.240 0,41 10.108 0,34<br />
32.101 12.654 0,18 18.022 0,60 15.730 0,52<br />
43.951 16.747 0,28 25.086 0,84 20.232 0,67<br />
15.601 7.070 0,17 12.273 0,41 9.251 0,31<br />
34.501 13.328 0,20 19.394 0,65 16.539 0,55<br />
30.251 12.123 0,17 17.290 0,58 15.158 0,51<br />
19.151 8.089 0,14 12.249 0,41 10.<strong>35</strong>9 0,<strong>35</strong>
MARCA MODELLO<br />
Mazda Mazda6 2.0 CD 16V/140 CV 4p. Exec.<br />
Mazda Mazda6 2.0 CD 16V/140 CV Wag. Luxury<br />
Mercedes A 180 CDI<br />
Mercedes C 200 CDI Classic<br />
Mercedes C 220 CDI SW BlueEfficiency Classic<br />
Mercedes E <strong>35</strong>0 CDI BluEfficiency Elegance<br />
Mini Mini Cooper S<br />
Mitsubishi Pajero 3.2 16V DI-D 5p Intense DPF<br />
Nissan Micra 1.2 16V 5p. Active<br />
Nissan Micra 1.5 dCi 86 CV 5p Active<br />
Opel Corsa 1.2 16V 5p Club<br />
Opel Corsa 1.3 CDTI/75CV ECOFLEX 5p Club<br />
Opel Astra 1.4 16v Twinp. 5p Enjoy<br />
Opel Astra 1.7 CDTI/110CV SW Cosmo<br />
Opel Zafira 1.9 16V CDTI 150 CV Cosmo<br />
Peugeot 107 1.4 Hdi 5p Sweet Years<br />
Peugeot 207 1.6 Hdi FAP 110 CV SW XS Ciel<br />
Peugeot 308 1.6 Hdi/90CV FAP 5p Tecno<br />
Peugeot 407 2.0 HDi Tecno FAP<br />
Peugeot 807 2.0 HDi FAP Norwest<br />
Peugeot 1007 1.4 Happy<br />
Renault Clio 1.2 16V Luxe 5p<br />
Renault Clio 1.5 dCi 85 CV SporTour Dynamique<br />
Renault Mägane 1.6 16v Confort<br />
Renault Mägane 1.9 dCi/130 CV SporTour Luxe<br />
Renault Laguna 2.0 dCi/150CV 4Control<br />
Renault Modus 1.5 dCi/68 CV Expression<br />
Renault Espace 2.0 dCi/175 CV Initiale MY01<br />
Saab 9-3 Sport Sedan 1.9 TiD DPF Linear<br />
Saab 9-5 1.9 TiD 16V S.W. Griffin<br />
Seat Ibiza 1.6 TDI CR DPF 5p Style<br />
Seat Leon 1.6 Reference<br />
Seat Alhambra 2.0 TDI DPF Reference<br />
Skoda Fabia 1.4 TDI/80 CV 5p. Style<br />
Skoda Octavia 2.0 TDI FAP Elegance<br />
Skoda Superb 2.0 TDI 170 CV FAP Elegance<br />
Smart Fortwo 1000 (52KW) MHD coupÇ passion<br />
Subaru Impreza 2.0R 4Q<br />
Subaru Legacy 2.0D SW VA<br />
Toyota Yaris 1.3 5p. Sol<br />
Toyota Avensis 2.2 D-4D Wagon Executive<br />
Volkswagen Polo 1.6TDI 90CV DPF 5p Comfortline<br />
Volkswagen Golf 1.4 TSI 160 CV 5p Highline<br />
Volkswagen Golf 2.0 TDI 140 CV DPF 5 p. Highline<br />
Volkswagen Passat 2.0 TDI DPF Comfortline<br />
Volkswagen Passat 2.0 TDI DPF Var 4mot. Comfortline<br />
Volkswagen Sharan 2.0 TDI DPF United<br />
Volvo S40 2.0 Kinetic<br />
Volvo V50 2.0 D Momentum<br />
Volvo V70 2.4 D (175 CV) Momentum<br />
Volvo C70 2.4 D5 20V Summum<br />
Volvo S80 2.4 D5 205 CV Summun<br />
PREZZO<br />
SU STRADA<br />
TOTALE COSTI<br />
FISSI<br />
ANNUI<br />
VARIABILI<br />
AL KM<br />
COSTO DI ESERCIZIO ANNUO PER 30.000 KM<br />
CON CARBURANTE SENZA CARBURANTE<br />
Totale annuo Costo al Km Totale annuo Costo al Km<br />
26.551 10.995 0,17 16.021 0,53 13.769 0,46<br />
29.651 11.916 0,17 16.982 0,57 14.690 0,49<br />
24.291 10.319 0,16 15.085 0,50 13.074 0,44<br />
<strong>35</strong>.071 13.897 0,19 19.503 0,65 17.211 0,57<br />
38.941 15.162 0,17 20.388 0,68 18.417 0,61<br />
55.951 20.242 0,22 26.893 0,90 24.159 0,81<br />
24.251 10.092 0,19 15.712 0,52 12.872 0,43<br />
40.991 15.660 0,23 22.688 0,76 19.230 0,64<br />
13.651 6.247 0,16 10.960 0,37 8.258 0,28<br />
15.751 7.136 0,14 11.303 0,38 9.413 0,31<br />
12.401 5.873 0,16 10.609 0,<strong>35</strong> 7.953 0,27<br />
13.801 6.553 0,13 10.588 0,<strong>35</strong> 8.779 0,29<br />
17.701 7.722 0,18 13.067 0,44 10.273 0,34<br />
22.551 9.508 0,15 14.062 0,47 11.850 0,40<br />
27.651 11.427 0,17 16.543 0,55 14.090 0,47<br />
13.746 6.526 0,12 10.073 0,34 8.424 0,28<br />
20.726 8.882 0,15 13.291 0,44 11.482 0,38<br />
20.876 8.972 0,14 13.155 0,44 11.345 0,38<br />
28.501 11.609 0,17 16.731 0,56 14.439 0,48<br />
33.971 13.171 0,19 18.896 0,63 16.162 0,54<br />
16.401 7.340 0,17 12.441 0,41 9.511 0,32<br />
15.251 6.696 0,16 11.513 0,38 8.811 0,29<br />
16.<strong>35</strong>1 7.302 0,14 11.450 0,38 9.681 0,32<br />
17.951 8.142 0,19 13.729 0,46 10.569 0,<strong>35</strong><br />
23.911 10.222 0,16 14.943 0,50 12.892 0,43<br />
28.501 11.601 0,17 16.813 0,56 14.480 0,48<br />
15.471 7.007 0,14 11.173 0,37 9.323 0,31<br />
39.051 14.698 0,21 21.055 0,70 18.079 0,60<br />
29.301 11.703 0,18 17.021 0,57 14.850 0,49<br />
38.751 14.617 0,19 20.381 0,68 17.646 0,59<br />
16.946 7.785 0,14 11.961 0,40 10.272 0,34<br />
17.606 7.995 0,19 13.745 0,46 10.448 0,<strong>35</strong><br />
28.426 11.523 0,20 17.447 0,58 14.673 0,49<br />
15.561 7.106 0,13 11.119 0,37 9.269 0,31<br />
24.851 10.568 0,17 15.634 0,52 13.262 0,44<br />
33.121 13.064 0,17 18.202 0,61 15.870 0,53<br />
12.705 5.829 0,14 9.895 0,33 7.834 0,26<br />
24.631 10.485 0,23 17.332 0,58 13.485 0,45<br />
34.131 13.218 0,19 18.949 0,63 16.496 0,55<br />
14.701 6.840 0,15 11.473 0,38 9.137 0,30<br />
29.551 12.315 0,18 17.582 0,59 15.331 0,51<br />
17.126 7.853 0,14 11.984 0,40 10.295 0,34<br />
23.<strong>35</strong>3 9.506 0,19 15.158 0,51 12.273 0,41<br />
25.628 10.805 0,15 15.447 0,51 13.476 0,45<br />
28.151 11.503 0,18 16.815 0,56 14.563 0,49<br />
30.901 12.320 0,18 17.833 0,59 15.380 0,51<br />
29.576 11.853 0,19 17.572 0,59 14.918 0,50<br />
25.101 10.569 0,21 16.991 0,57 13.511 0,45<br />
29.726 11.959 0,17 17.125 0,57 14.792 0,49<br />
43.001 16.<strong>35</strong>0 0,19 22.032 0,73 19.619 0,65<br />
46.151 17.232 0,20 23.302 0,78 20.648 0,69<br />
46.901 17.481 0,20 23.590 0,79 21.097 0,70<br />
<strong>CarFleet</strong> gennaio 2010<br />
65
Gestire il parco auto è<br />
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