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CarFleet n. 27 - LeasePlan

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LEASEPLAN ITALIA S.p.a.Via Cesare Giulio Viola, 4800148 Romatel. 800-822.023e-mail: carfleet@leaseplan.ithttp://www.leaseplan.it/carfleet/Associata ANIASASommario<strong>CarFleet</strong>DIRETTORE EDITORIALEJaromír HájekDIRETTORE RESPONSABILEAlberto RepettoEDITORE<strong>LeasePlan</strong> Italia S.p.a.Via Cesare Giulio Viola, 4800148 RomaREDAZIONE, IMPAGINAZIONEE PUBBLICITA’Econometrica SpaVia della Zecca 1 - 40121 Bolognatel. 051.<strong>27</strong>1710 - fax 051.224807e-mail: info@econometrica.itHANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO:Mario Anzola, Lodovico Basalù, Cinzia Bortolotti,Vincenzo Conte, Antonio Lorenzi,Alfredo Marasti, Enrico Marta,Roberto Mazzanti, Ermanno Molinari,Gian Primo Quagliano, Prisca TaruffiPROVE SU STRADAa cura di Roberto MazzantiSEGRETERIA DI REDAZIONECinzia Bortolotti7. EDITORIALECon ottimismo,guardando al 200811. GIOIA DI VIVEREIl più bel modoper andar per neve12.ANALISIStrategia europeaper l’auto ecologica1218.GESTIONE FLOTTE- Fisco: torna il serenodopo la stangata- FleetReporting permonitare la flotta on-line- Si può risparmiaresull’auto aziendale?26. INCHIESTAAuto aziendali: le novitàdelle Case automobilistiche32. INTERVISTAThorel, presidente Ford Italia:“Qualità e prezzi trasparenti”3236. SPORTPrisca Taruffi,torna in scena l’avventura40. NOVITA’44. PROVE- Audi A4- Mercedes Classe C SW- Renault Laguna- Fiat Croma SW- Peugeot 207 SW44ART DIRECTORMariangela CanzonieroSTAMPALabanti e Nanni Industrie GraficheVia G. Di Vittorio, 5/7 - 40056 Crespellano (BO)2660. OSSERVATORIO- I numeri dell’auto aziendale- Quanto costa l’auto aziendaleRegistrazione Tribunale di Milanon.98/1997tiratura di questo numero è di 20.000 copie<strong>CarFleet</strong> gennaio 20085


EditorialeCon ottimismo,guardando al 2008L’anno che si èappena chiusoè stato ricco dieventi per le autoaziendali. Non eracominciato beneperchè con la strettafiscale sulla deducibilità dei costiintrodotta con la manovra finanziariadi fine 2006 le flotte e in generegli utenti di auto aziendali sonostati fortemente penalizzati. Con lalegge 1<strong>27</strong> del 3 agosto Governo eParlamento hanno però rimesso lecose a posto ed oggi si può affrontarecon serenità il nuovo anno.Come spiega il nostro AntonioLorenzi nel suo articolo a pagina 18il trattamento fiscale italiano sull’autoaziendale è tra i più sfavorevolid’Europa, ma almeno il quadroè ormai definito e gli eccessi dirigore del 2006 sono stati in buonaparte cancellati. Ci attendiamoquindi che molte decisioni di acquistodi auto aziendali rimandate nel2007 proprio per l’inusitata durezza,poi attenuata, delle normefiscali possano maturare nel 2008.Il nostro gruppo, <strong>LeasePlan</strong> Italia, èovviamente pronto ad affrontare levecchie e le nuove sfide del mercatoche comportano tra l’altro unimpegno sempre maggiore perridurre ulteriormente l’impatto sull’ambientedelle nuove auto.Proprio l’ecologia è il tema cheabbiamo messo in primo piano inquesto numero. Se consideriamogli inquinanti in assoluto più pericolosie cioè l’ossido di carbonio,gli idrocarburi incombusti e gliossidi di azoto, i risultati già raggiuntisono veramente formidabili.Con la normativa Euro 4, obbligatoriadal 2005, rispetto ad un’autodel 1983, la riduzione delle emissioniè intorno al 95%. Ma nellatutela dell’ambiente non bisognamai abbassare la guardia e quindi,ottenuto un grande obiettivo con lariduzione degli inquinanti più pericolosi,l’attenzione si sposta sualtri aspetti. In particolare oggi nelmirino vi sono il particolato, chedanneggia direttamente la salutedell’uomo, e le emissioni di anidridecarbonica, che non è un inquinante,ma è comunque dannosaperchè ritenuta responsabile,insieme ad altri gas serra, dell’innalzamentodella temperatura delpianeta.Proprio con riferimento al controlloe alla riduzione dell’impatto sull’ambiente,<strong>LeasePlan</strong>, comeabbiamo già annunciato nel numero26 di <strong>CarFleet</strong>, ha messo a puntoil progetto GreenPlan, che prevedetra l’altro un attento monitoraggiodelle emissioni del parco. Il 2008sarà l’anno in cui svilupperemoparticolarmente GreenPlan.Come sempre, la nostra rivista, chesi propone come strumento di lavoroper i gestori di flotte aziendali,guarda con attenzione sia a quantoavviene sul mercato per esserepronta a segnalare le opportunitàmigliori da tenere presente almomento della scelta dell’auto, siaai problemi di gestione della flotta.Su questi temi segnaliamo per ilmercato, l’ampia inchiesta sullenovità che le Case propongono inmateria di auto aziendali e, perquanto riguarda la gestione, l’articolosu FleetReporting, che è unostrumento molto utile per monitorarela flotta on-line e lo studio suicosti d’esercizio sulle auto aziendaliche l’Uffcio Studi <strong>LeasePlan</strong> aggiornaogni sei mesi.Naturalmente non mancano in questonumero il punto di vista del topmanager di una Casa automobilistica(Gaetano Thorel, presidente diFord Italia), la rubrica sulle statistiche,le prove delle auto, le novità edanche i consueti spazi ludici con lenuove avventure di Prisca Taruffi e lesuggestioni dello scialpinismo.Mentre stiamo chiudendo questonumero di <strong>CarFleet</strong> ci giunge notiziache l’Assemblea di Aniasa,l’Associazione che raggruppa leimprese di autonoleggio a breve elungo termine, ha eletto il nuovoComitato di Presidenza per il triennio2008-2010. Presidente èRoberto Lucchini e tra i vicepresidentivi è anche il nostro amministratoredelegato, Jaromír Hájek condelega per Leaseurope. Ai nuovi verticidi Aniasa i più sinceri auguri dibuon lavoro. Ai nostri lettori l’auguriodi uno splendido 2008.Buona lettura.Alberto Repetto,direttore commerciale di <strong>LeasePlan</strong> Italiae direttore responsabile di <strong>CarFleet</strong><strong>CarFleet</strong> gennaio 20087


EditorialLooking with optimismtowards 2008The year whichhas just cometo an end hasbeen an eventfulone for companycars. It did not startparticularly well,with the car fleets and the users ofcompany cars in general being hitparticularly hard by the clampdownon the deductibility of costs whichcame in with the Budget at the endof 2006. However the Italiangovernment and parliament adjustedthings with Law no. 1<strong>27</strong> of 3rdAugust, and now the new year maybe faced with a greater peace ofmind. As our writer Antonio Lorenziexplains in his article on page 18,Italian tax for company cars is oneof the worst in Europe but at leastthe picture has now been completedand most of the stricter measuresof 2006 have been withdrawn.We thus expect that many decisionsto purchase company carspostponed in 2007 because of theextreme harshness of the tax regulationswill be made in 2008, nowthat the regulations have beenrelaxed.Our group, <strong>LeasePlan</strong> Italy, is ofcourse ready to face both old andnew market challenges whichinvolve amongst other things anincreasing commitment to reducethe impact of new cars on the environmenteven further and indeed itis the topic of ecology that is thefocus of this issue. If we considerthe most dangerous pollutants ofall, carbon monoxide, unburnedhydrocarbons and nitrogen oxides,the results obtained so far arealready satisfactory. With the Euro4 regulation, compulsory as from2005, the reduction of emissions isaround 95% compared to carsmanufactured in 1983. But weshould never lower our guard whenthe environment is at stake, soonce a major objective has beenfulfilled with the reduction of themost dangerous pollutants, otheraspects must then be considered.More specifically, today's target isparticulate, which directly damagesour health, as well as emissionsof carbon dioxide which,though not a pollutant, is stillharmful since it is consideredresponsible for raising the temperatureof the Earth together withother greenhouse gases. It is withreference to the control and reductionof the impact on the environmentthat <strong>LeasePlan</strong> has set up theGreenPlan project, as we announcedin issue 26 of <strong>CarFleet</strong>. Thisproject also involves a carefulmonitoring of the emissions of thefleet and 2008 will be the year wewill pay special attention to developingthis project. As you know, ourjournal is designed to be a workingtool for the managers of companyfleets. For this reason we arealways attentive to what is happeningon the market so that we canhighlight the best opportunitiesaround when choosing the car, aswell as dealing with fleet managementproblems. As regards themarket, there is a detailed surveyon the new offers in company carsfrom the car manufacturers. As formanagement, there is an articleabout FleetReporting, a very usefultool for monitoring fleets on line, aswell as a study of company car operationalcosts updated by the<strong>LeasePlan</strong> study centre every sixmonths.The journal also features the pointof view of the top manager of a carmanufacturing house (GaetanoThorel, chairman of Ford Italy), aswell as regular features on statistics,car trials, new offers and theusual leisure time features with thelatest adventures of Prisca Taruffiand the attractions of alpineskiing.As this issue of <strong>CarFleet</strong>goes to press, news reaches usthat the management committee ofAniasa, the association of shortand long-term car rental firms, haselected its new committee for thethree-year period 2008-2010. Thechairman is Roberto Lucchini andone of the deputy chairmen is ourmanaging director, Jaromír Hájek,as representative of Leaseurope.Let us wish the new managementof Aniasa all the best in their workand hope all of our readers have asplendid 2008.Enjoy the journal!Alberto Repetto,sales manager of <strong>LeasePlan</strong> Italy Groupand director of <strong>CarFleet</strong><strong>CarFleet</strong> gennaio 20089


Gioia di vivereIlpiùbelmododiandarpernevedi Enrico MartaDifficili da contare, vanno da quelli con camicia a quadri e zaino da 30 chili a quelli con tutina, zainettoe borraccia. Sono i cultori di scialpinismo, una disciplina che in questi anni sta conoscendo un aumentodi appassionati: le case che producono attrezzature stimano netti incrementi percentualiPer qualcuno è fugadalle piste battute esuperaffollate, peraltri un modo per distinguersi,per essere «in», e perqualcun altro un vero e propriostile di vita che anchenello sport avviene all'insegnadel rigore, del minimalismoe del rispetto dell'ambiente.Poi ci sono quelli chenella pratica dello scialpinismovedono una sfida continuacon se stessi, con glialtri e soprattutto con il cronometro/altimetro.Questo modo di salire escendere in velocità è statointrodotto in questi ultimianni grazie a personaggiemblematici come FabioMeraldi che in vent'anni diattività ha vinto le più importantimanifestazioni a livellointernazionale.Per chi scrive è stata unapiacevole, incredibile riscoperta:quarant'anni fa lapratica dello scialpinismoera caratterizzata da faticaallo stato puro e le attrezzaturepiuttosto approssimativenon permettevano certograndi prestazioni né in salita,né in discesa. Qualcheanno fa mi sono riavvicinatoa questa disciplina e la sorpresaè stata grande: attrezzaturesofisticate che nullahanno a che vedere conquelle che caratterizzavano imiei ricordi, un grandesenso di avventura e dilibertà, la sensazione dipoter passare ovunque e dipoter scegliere la traccia piùadatta alle proprie capacità.Salire un pendio innevato epoi ridiscenderlo è creatività,è come disegnare dellelinee su un foglio bianco. Inalta montagna però ci sonoalberi, rocce e pendenzediverse, solo l'esperienza e iconsigli dei più esperti permettonodi scegliere semprela linea migliore e la menopericolosa. A questo propositodobbiamo sottolineareche lo scialpinismo è unosport pericoloso, sempre.Svolgendosi fuori da pistebattute e in aperta montagnaè sottoposto al rischiodi valanghe, di scivolate, dicadute. Come superare questedifficoltà? Innanzitutto èfondamentale un allenamentodi base per non soccomberedopo un quartod'ora di salita. Poi è benesaper scegliere il materialeadatto al proprio livello tecnicoe alle proprie aspirazioni:oggi ci sono in commerciosci e scarponi molto leggeriche possono far risparmiareenergie preziose insalita senza comprometterele prestazioni in discesa.La tecnica della salita èimportantissima e non deveessere sottovalutata: si cadepiù facilmente salendo chescendendo. Il fatto di avere italloni staccati costituiscesempre una condizione diminor controllo dello scianche in caso di una scivolatanella fase di salita. Latenuta delle pelli - si applicanosotto gli sci per farli aderirealla neve su pendenzeanche elevate - si apprendedopo parecchie sedute diallenamento: richiede infattiuna certa sensibilità e unabuona scioltezza articolare.Ogni escursione, anche lapiù banale, nasconde delleinsidie: un passaggio fradue rocce o fra arbusti, unbreve tratto molto ripido eghiacciato, una diagonalecon pendenza elevata, tuttesituazioni che mettono indifficoltà e permettono dicomprendere quanto sia difficileimparare a far tenere lepelli.E quando siamo arrivati invetta? Le operazioni da faresono molteplici e nessunadeve essere trascurata: viale pelli, bloccaggio degliattacchi e degli scarponi,gambetto in posizione ski esiamo pronti a scendere.Meglio coprirsi ma senzaesagerare: a volte scendendosu nevi impegnative sisuda più che durante la salita...Tracce ampie e veloci,serpentine e curve ravvicinate,canalini e pendii aperti:un grande senso di libertàe di avventura, ma attenzione,l'insidia di essere travoltida una valanga su pendenzeaccentuate e condizionidel manto nevoso particolarinon deve essere maisottovalutata. Ricordate diportare sempre con voi pala,sonda e soprattutto un buoncercapersone.<strong>CarFleet</strong> gennaio 200811


AnalisiStrategia europeaper l’auto ecologicaLa Commissione della UE delinea le misure da adottare per ridurre, entro il 2012, a 120 grammi perchilometro le emissioni medie di CO 2 delle nuove automobili vendute nel Vecchio Continente, con unariduzione del 25% rispetto ai livelli attuali. L’obiettivo dichiarato è quello di contribuire al rispetto degliimpegni assunti dalla Comunità con l’adesione al Protocollo di Kyoto sulle emissioni di gas serraLimitare le emissionimedie di biossido dicarbonio (CO 2 ) generatodalle automobili a 120grammi per chilometroentro il 2012, con una riduzionedi oltre il 25% rispettoai livelli (161 g/km)attualmente registrati. Èquesto il punto focaledella nuova strategia elaboratadalla Commissioneeuropea per diminuire inmisura sostanziale leemissioni nocive prodottedalle autovetture vendutenel territorio dell’Unione.Si tratta di un obiettivoambizioso che, secondo laCommissione europea,potrà essere raggiuntosoltanto attraverso “obblighipiù stringenti nei confrontidei costruttori automobilistici,misure specifichee complementari,migliore qualità dei carburantie incentivazionedell’uso dei biocarburanti”.Entro la prima metà del2008 è pertanto attesa lapubblicazione di un nuovoprovvedimento legislativoad hoc del Consiglio e delParlamento europeo, chesancirà sulla base dei predettiobiettivi fissati dallaCommissione la concretavolontà dell’UnioneEuropea di contrastare ilfenomeno del riscaldamentoglobale e di rispettaregli impegni assunticon la sottoscrizione delProtocollo di Kyoto. Ilprovvedimento legislativoinoltre sarà “corredato diuna valutazione d’impattoRidurre le emissioni nocive è una delle priorità della strategia ambientale della UEche rispecchierà in chemisura gli Stati membripotranno aiutare le caseautomobilistiche a conformarsiagli obiettivi vincolantiadottando misure alivello di domanda, in particolarefiscali”.La situazione attualeIl 41,1% delle emissionitotali di CO 2 , viene daglioceani, il <strong>27</strong>% dalla vegetazione,un altro <strong>27</strong>% dalsuolo, l’1% dalla combustionedi biomasse e il3,5% dalle attività umane.Di questo 3,5% generatodall’azione dell’uomol’11,5% deriva dai trasporti.Ne consegue che leemissioni di CO 2 riconducibileal trasporto su stradaè pari allo 0,40% delleemissioni totali.Nell’Unione europea il trasportosu strada è, dopo laproduzione di elettricità,la seconda fonte di emissionedi gas-serra. Daesso dipende circa unquinto delle emissionitotali di CO 2 , il principalegas-serra. Il trasporto sustrada è uno dei pochi settoriin cui le emissioni continuanoa salire rapidamente.Fino ad ora la politicacomunitaria ha fattoaffidamento sugli impegnivolontari assunti dall'in-<strong>CarFleet</strong> gennaio 200812


dustria automobilistica esebbene negli ultimi annisi siano riscontrati apprezzabilimiglioramenti nellatecnologia dei veicoli, nell’efficienzadei motori edin particolare nei processidi combustione dei carburanti,tuttavia i risultatisono stati in parte vanificatidalla crescita delparco auto e dall’introduzionedi modelli di autopiù potenti e più grandiche hanno neutralizzatouna parte dei miglioramentiottenuti dal rendimentodei motori.Per queste ragioni orasono necessari - secondola Commissione - provvedimentigiuridicamentevincolanti e regole piùsevere.La strategia anti-CO 2La nuova strategia anti-CO 2 dell’Unione si basa suun pacchetto integrato dimisure, tali da incidere siasul versante della domandache dell’offerta delmercato comunitario delleautomobili. Il raggiungimentodell’obiettivo saràinnanzitutto perseguitoattraverso miglioramentidella tecnologia dei motoriche dovranno ridurre lamedia delle emissioni anon più di 130 g/km; a ciòsi aggiungeranno poi altremisure complementari checontribuiranno ad unaulteriore riduzione delleemissioni fino a 10 g/km,al fine appunto di limitarele emissioni complessivedelle autovetture a 120g/km. Queste misure complementariincluderannonorme per migliorare l’efficienzadi quei componentidelle automobili chehanno il più alto impattoIl controllo sistematico della pressione dei pneumatici riduce i consumi e quindi le emissioni di CO 2sul consumo di carburanti,come ad esempio l’installazioneobbligatoria disistemi per il controllodella pressione e la definizionedi limiti massimi diresistenza al rotolamentoper i pneumatici ed, analogamente,la definizione direquisiti minimi di efficienzadegli impianti di condizionamentodell’aria. Unagraduale riduzione nelcontenuto di carbonio neicarburanti sarà inveceassicurata attraverso unmaggiore ricorso ai biocarburanti.Misure ulterioripromuoveranno l’acquistodi autoveicoli alimentaticon carburanti efficienti,introducendo a questoscopo uno specifico emendamentoalla “norma sullaetichettatura” delle automobiliper renderla piùefficace.Ma non è tutto. L’Unione,infatti, incoraggerà gliStati membri a calcolare(come già peraltro avvienein molti paesi) le impostedi circolazione sulla basedelle emissioni di CO 2 . Sulversante della domanda,le case automobilistichesaranno sollecitate a sottoscrivereun “codice dibuona prassi” sulla pubblicitàe la vendita delleautomobili con l’obiettivodi promuovere i modelli diconsumo più sostenibili.Oltre a ciò la Comunitàs’impegnerà fattivamenteanche per sostenere laricerca finalizzata all’ulterioreriduzione delle emissionidelle nuove automobilifino ad una media di95 grammi di CO 2 /kmentro il 2020.I risultati attesiSecondo gli studi preliminarieffettuati dallaCommissione “a partiredalla situazione odierna ilconseguimento dell’obiettivodi una media di emissionidi 120 g di CO 2 /kmentro il 2012 apporterà il10% dello sforzo di riduzioneche ancora occorre allaUE per rispettare l’impegnopreso con il Protocollodi Kyoto di ridurre entro il2012 le emissioni di gasserradell’8% rispetto ailivelli di riferimento”.Considerando una prospettivatemporale piùampia, con il graduale rinnovodel parco auto europeoe con l’introduzione diautomobili più efficientidal punto di vista energetico,la Commissione stimache entro il 2020 il risparmioglobale di CO 2 dovutoal raggiungimento dell’obiettivodei 120 g diCO 2 /km sarà di oltre 400milioni di tonnellate. E pergli automobilisti europei cisarebbero anche vantaggidi carattere economico dinon poco conto. Secondogli esperti europei, infatti“il prezzo delle automobilisalirà di una certa misura,ma ciò verrà compensatodai risparmi di carburante.E’ bene sottolineare il fattoche dal 1995 la media delleemissioni di CO 2 dellenuove automobili si èridotta del 12%, ma ancheche nello stesso periodo ilprezzo delle nuove automobiliè aumentato inmisura assai minorerispetto all’inflazione”.Ermanno Molinari<strong>CarFleet</strong> gennaio 200813


AnalisiLa Commissione europea traccia la strada per automobilipiù sicure, più ecologiche e più intelligentiLa Commissione europea, oltre alla nuova strategia perridurre le emissioni di CO2 delle autovetture, ha ancheprogrammato una serie di iniziative per accelerare l’introduzionesui veicoli di tecnologie più sicure e più intelligenti.ESC ed eCall su tutte le autoGià negli ultimi mesi del 2007 la Commissione ha avviatonegoziati con le associazioni del settore automobilisticoper giungere ad un accordo sull’offerta di eCall (unsistema automatico di chiamata di emergenza in caso diincidente stradale che si basa sul numero unico europeo112) come equipaggiamento di serie a partire dal 2010 intutte le automobili nuove vendute in Europa. Oltre a questo,l’obiettivo comunitario riguarda l’installazione abordo di altre tecnologie salvavita, come i sistemi ESC(Electronic Stability Control) di controllo elettronico dellastabilità del veicolo, anche sulle automobili di medie epiccole dimensioni.Il Commissario europeo per i trasporti, Jacques Barrot, haaffermato che “con questa iniziativa la Commissione sista adoperando per garantire che le tecnologie di punta,in grado di salvare vite umane e ridurre l’impattoambientale dei trasporti, siano disponibili a bordo delleautomobili nel più breve tempo possibile”. “Per questo -ha aggiunto Viviane Redind, Commissaria europea per lasocietà dell’informazione e i media – è opportuno chetutti i <strong>27</strong> Stati membri dell’Unione fissino un termineentro il quale eCall e controllo elettronico della stabilità(ESC) dovranno diventare equipaggiamenti di serie intutte le automobili”.Oltre all’industria automobilistica, l’impegno riguardaquindi anche tutti i Paesi europei. Fino ad ora il “memorandumdi intesa per eCall” è stato sottoscritto da:Austria, Cipro, Finlandia, Germania, Grecia, Italia,Lituania, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovenia, Spagnae Svezia, mentre i Paesi Bassi hanno già annunciato ufficialmentel’intenzione di firmarlo. Il memorandum èstato sottoscritto anche da paesi non appartenentiall'Unione europea come Svizzera, Norvegia e Islanda.L’iniziativa comunitaria “automobile intelligente”L’iniziativa della Commissione europea “automobileintelligente” verte su tre priorità fondamentali: automobilipiù sicure, più pulite e più intelligenti. Per migliorarela sicurezza si incoraggia innanzitutto l’adozione di tecnologieper la prevenzione delle collisioni, come appuntoeCall di cui si è detto sopra.Se tutte le automobili fossero dotate del sistema eCall –sostiene la Commissione - in Europa si potrebbero salvarefino a 2.500 vite ogni anno, mentre con la disponibilitàdel sistema di controllo elettronico della stabilità(ESC) su tutte le automobili, anche quelle di piccole emedie dimensioni, ogni anno in Europa si potrebberosalvare 4.000 vite ed evitare 100.000 incidenti. Semprenell’ambito di “automobile intelligente” la Commissioneha già avviato una consultazione anche per stabilire sel’installazione di sistemi di assistenza alla frenata e perla prevenzione delle collisioni debba essere resa obbligatoriasu tutte le automobili. I sensori in grado di fornireai conducenti un preavviso di mezzo secondo in piùprima di una collisione potrebbero ridurre i tamponamentidel 60%.Come funziona eCallIn caso di incidente grave in qualunque parte d'Europa leautomobili equipaggiate con il dispositivo eCall chiamanoautomaticamente il centro di emergenza più vicinoformando il numero 112. La stessa chiamata permette diinviare informazioni di base sull’incidente, come l'esattalocalizzazione del punto in cui si è verificato, anche senessuno degli occupanti del veicolo è in grado di parlare.L'indicazione dell’esatta posizione del veicolo permettedi dimezzare il tempo di reazione dei servizi di soccorsonelle zone rurali e di ridurlo del 40% nelle zoneurbane. Secondo le stime della Commissione questodispositivo permetterebbe di salvare fino a 2.500 viteumane in Europa ogni anno e di ridurre le conseguenzedelle ferite nel 15% degli incidenti non mortali.I prossimi passiEntro la metà del 2008, la Commissione elaborerà lelinee guida sugli incentivi – ad esempio incentivi fiscalida parte degli Stati membri – destinate ai sistemi perautomobili intelligenti. Tra questi, innanzitutto, l’elaborazionedi “un’interfaccia” per connettere i dispositivimobili di navigazione con gli altri sistemi integrati abordo del veicolo.La Commissione chiede poi ai fornitori di apparecchiaturee ai fabbricanti di automobili di attuare le raccomandazionigià promulgate dall’Unione Europea in materiadi “interfacce uomo-macchina”, con riferimento all’installazioneed all’utilizzo sicuro dei sistemi mobili diinformazione e comunicazione a bordo delle automobili.La Commissione europea, inoltre, continuerà a finanziarela ricerca sulle comunicazioni intelligenti per trasportipiù sicuri ed efficienti.E.M.<strong>CarFleet</strong> gennaio 200814


Gestione flotteFisco: torna il serenodopo la stangataCon la legge 1<strong>27</strong> del 3 agosto 2007 si chiude positivamente una vicenda fiscale molto travagliata.La Corte di Giustizia europea il 14 settembre 2006, condannò l’Italia per avere disatteso per anni ledirettive europee in materia di detraibilità dell’Iva sull’auto. La risposta del Fisco italiano fu una forteriduzione della deducibilità dei costi dell’auto, ma con la legge 1<strong>27</strong>/2007 la stangata è stata attenuataIl 14 settembre 2006 la Corte diGiustizia della ComunitàEuropea, a conclusione delprocedimento instaurato dallaStradasfalti S.r.l. di Trento, emanavaun’importantissima sentenzache, per la prima volta, sancivaufficialmente l’illegittimitàdella norma prevista dall’art. 19-bis1 del D.P.R. 633/1972, inerentela parziale o totale indetraibilitàdell’Imposta sul ValoreAggiunto corrisposta sui costi diacquisto e di utilizzo degli autoveicolie dei motoveicoli.Ciò in quanto la VI DirettivaComunitaria prevede che tali limitazionidi detraibilità vengano preventivamenteconcordate con ilcomitato consultivo dell’Iva, previstodall’art. 29 della Direttivamedesima e che le stesse non possanoessere temporalmente illimitatené predisposte a fini di riduzionedel disavanzo di bilancio delloStato.A seguito di tale pronunciamentodella Corte, lo Stato italiano è statoobbligato a rifondere - ai contribuentiche abbiano fatto utilizzo diauto e motoveicoli nell’ambito diun’attività imprenditoriale o professionale- l’imposta originariamentenon detratta a fronte dellaproduzione di ricavi imponibili, neilimiti delle annualità d’imposta nonancora definite per l’accertamentoda parte delle Autorità Fiscali(anno 2003 e seguenti).Ovviamente da tale sentenza, promulgatanel pieno dei lavori parlamentariper l’approvazione dellaLegge Finanziaria 2007, derivavaun forte allarme per l’impatto suiconti pubblici, essendo stato stimatol’importo potenziale dei rimborsiin una cifra superiore ai 15miliardi di Euro.Al fine di annullare tale effetto suigià delicatissimi equilibri dellafinanza statale, in data 3 ottobre2006 il Governo emanava unDecreto Legge (n. 262/2006), con ilquale si apportavano profondeLa sede della Corte di Giustizia della Comunità Europea in Lussemburgo<strong>CarFleet</strong> gennaio 200818


Ma il Fisco italiano resta il più voraceDa un confronto sul trattamento fiscale dei costi inerentiil possesso e l’utilizzo dell’autoveicolo nell’ambito delleattività d’impresa e di lavoro autonomo, così come disciplinatoin Italia e nel resto dell’Unione Europea, emergein tutta la sua evidenza la posizione di svantaggio delnostro sistema che, pur mitigata dalla nuova disciplina invigore dallo scorso mese di agosto, risulta tuttora evidentesoprattutto con riferimento alla tassazione del reddito.Mentre le nuove disposizioni in materia di imposta sulvalore aggiunto hanno infatti condotto ad una situazioneche, pur ancora migliorabile, risulta sostanzialmentein linea rispetto a quelle esistenti negli altri grandi Paesidell’Unione, ciò è ancora ben lontano dalla realtà perquanto attiene la fiscalità diretta.La normativa italiana è in assoluto l’unica a prevedere,per i mezzi non qualificabili quali beni “strettamentestrumentali”, quote di deducibilità assolutamente nonallineate alle medie europee che, nella larga maggioranzadei casi, garantiscono al “bene autoveicolo” unasostanziale parità di trattamento rispetto ad ogni altrocespite che venga ad essere impiegato in un’attività produttiva.Nelle economie dell’Unione, infatti, sono ben poche lelimitazioni determinate dalle norme fiscali. Limitandociai Paesi principali (Francia, Germania, Gran Bretagna,Olanda e Spagna) si può osservare come in nessuno diessi siano previste aliquote di deducibilità inferiori al100%, né vengano fatte distinzioni in merito al tipo diutilizzo del mezzo, prevedendone l’inerenza salvo provacontraria, così come avviene per qualsiasi altro beneaziendale (si pensi ad esempio ad un computer).Nè sono previsti tetti massimi di valore del mezzo ai finidella deducibilità del costo di acquisto, noleggio o leasingcon le sole eccezioni della Francia e della GranBretagna, dove il limite è fissato rispettivamente in18.294 Euro e 12.000 Sterline (pari a circa 16.800 Euro almomento in cui scriviamo).Anche negli altri Paesi comunitari, pur con alcune lievidifferenze di impostazione, la situazione normale è quelladi totale deducibilità dei costi, nella maggior parte deicasi senza alcuna limitazione negli importi massimifiscalmente rilevanti.Da ciò è facile verificare la differenza sostanziale di impostazione,rispetto agli altri legislatori tributari europei, diquello italiano, che ha da sempre guardato con sospettoall’ingresso dell’auto nel ciclo produttivo, considerandolonella maggior parte dei casi come un mezzo per sottrarrebase imponibile all’Erario e non come un bene utileall’attività e trattandolo pertanto come un bene di lussoalla stregua di uno yacht o di un elicottero, ciò a prescinderedal fatto che ci si trovasse di fronte ad un’ammiragliao ad un’utilitaria.Ovvia conseguenza di quanto sopra, così come di ognialtra “penalità” fiscale è, a parità di ogni altra condizione,la perdita di una quota di competitività delle nostreimprese nei confronti della concorrenza internazionaleche, per le grandi aziende con flotte di consistentidimensioni, può risultare una variabile di non limitataimportanza.A.L.modifiche al regime fiscale deicosti dei medesimi veicoli ai finidella deducibilità dal reddito imponibile,così come disciplinato dall’art.164 del D.P.R. 917/1986 (TestoUnico delle Imposte sui Redditi).Una stretta molto severaTale provvedimento, convertitopressoché senza modifiche dallaLegge 24 novembre 2006, n. 286,determinava sulla fiscalità della“auto aziendale” una stretta estremamentesevera, tanto più considerandoche già la situazione antedecreto, rapportata a quella esistentenei principali Paesidell’Unione Europea, non risultavasicuramente la più favorevole alcontribuente. Inoltre, mentre laregolamentazione delle richieste edelle liquidazioni dei rimborsi Ivaagli aventi diritto veniva posticipataprima al 15 dicembre 2006, poi al15 aprile 2007, poi ancora al 10ottobre 2007, l’aggravio di imposizionederivante dalle nuove normerisultava efficace con effettoretroattivo al 1° gennaio 2006, inviolazione di quanto previsto dalloStatuto del Contribuente, leggedisattesa in questo come in altricasi precedenti. Nei mesi successivi,il Governo intraprendeva unatrattativa presso i competenti organidell’Unione Europea, al fine diottenere il riconoscimento di una –seppur più limitata – quota di indetraibilitàdell’imposta, sulla falsarigadi quanto già in essere nei principaliPaesi comunitari (Germania,Francia, Gran Bretagna), attestatisul 50%. Il 18 giugno 2007 (coneffetto a partire dal <strong>27</strong> giugno) ilConsiglio dell’Unione deliberava intal senso, fissando la detrazione al40% dell’imposta totale, senzaalcuna distinzione fra costi diacquisizione del veicolo e costi perservizi accessori; nulla quaestioinvece relativamente all’Iva corrispostasui veicoli utilizzati comebeni strettamente strumentali,nonché per quelli impiegati dagliagenti di commercio, per i quali latotale detraibilità non è mai stataposta in discussione.Risparmi più significativiLa considerevole riduzione del fabbisognostimato per i rimborsideterminata da tale intervento,combinata con le richieste pervenuteagli organi di Governo daparte delle varie categorie produttive,tutte penalizzate in maniera<strong>CarFleet</strong> gennaio 200819


Gestione flottesostanzialmente analoga dalla“stretta” introdotta nel 2006, portavaall’emanazione del DecretoLegge 2 luglio 2007, n. 81, convertitodalla Legge 3 agosto 2007, n.1<strong>27</strong>, che andava a modificare ancorauna volta il sopra citato art. 164T.U.I.R., determinando il sostanzialeripristino dei criteri di deducibilitàdei costi inerenti le “auto aziendali”in vigore fino al 2005; anzi, inmolti casi l’effetto combinato conla maggior quota di detraibilitàdell’Iva viene a determinare unrisparmio fiscale complessivo piùelevato di quello consentito dallavecchia normativa.E’ inoltre importante notare come,pur con qualche limitazione, anchele nuove disposizioni operino in viaretroattiva per il 2006, con la possibilitàper i contribuenti di recuperare,nella dichiarazione dei redditidell’anno 2007, buona parte dellemaggiori imposte corrisposte l’annoprecedente per effetto del sopratratteggiato intervento normativo.Il nuovo quadro fiscalePiù in dettaglio, le norme attualmentein vigore ai fini delle impostedirette ed indirette regolano levarie categorie di utilizzo dei veicoliaziendali come segue:1. Veicoli attribuiti in fringe-benefita dipendenti: Iva detraibile per il40% del totale; deducibilità pari al90% dei costi, senza alcun limite diimporto. Tassazione in capo aldipendente utilizzatore pari alcosto chilometrico ACI moltiplicatoper una percorrenza forfetaria di4.500 km. Sottolineiamo in questasede il ritorno alla “vecchia” percorrenzadi 4.500 km per il calcolodel fringe-benefit, con revocadell’aumento a 7.500 km introdottodal D.L. 262/2006.2. Veicoli utilizzati da società dicapitali o di persone, non strettamentestrumentali e non assegnatiin fringe-benefit: anche in questocaso la detraibilità Iva è fissata al40%, mentre i costi sono deducibiliper il 40% del loro ammontare. La<strong>CarFleet</strong> gennaio 200820quota deducibile dell'ammortamentosi calcola in ragione del 40%su un valore massimo di 18.076euro ed avviene in 4 anni, per cui ilvalore massimo annuo dell'ammortamentofiscalmente deducibile èpari a 1.807,6 euro. In caso dinoleggio l’Iva è detraibile al 40% ei costi di esercizio pure. La partedel canone di noleggio corrispondenteall’ammortamento del veicoloè deducibile in ragione del 40%di 3.615 euro;3. Veicoli utilizzati da esercenti artie professioni, società semplici eassociazioni, con il limite di un veicoloper ogni persona: vedi il precedentepunto 2;4. Veicoli utilizzati da agenti dicommercio: la detraibilità Iva ètotale; i costi sono deducibili perl’80% del loro ammontare. Laquota deducibile dell'ammortamentosi calcola in ragione del 80%su un valore massimo di 25.822,84euro ed avviene in 4 anni, per cui ilvalore massimo annuo dell'ammortamentofiscalmente deducibile èpari a 5.164,6 euro. Mentre in casodi noleggio il canone per la partecorrispondente all’acquisto del veicoloè deducibile nel limitedell’80% di 3.615 euro;5. Veicoli strettamente strumentali:piena detraibilità dell’Iva, pienadeducibilità dei costi, senza limitidi importo.A completamento del quadro normativoin essere, segnaliamo il precedenteintervento del 4 luglio2006 (D.L. 223/2006, c.d. “DecretoVisco-Bersani”, convertito dalla L.4 agosto 2006, n. 248), che haapportato modifiche sulla disciplinarelativa ai veicoli acquisiti inproprietà, per i quali è stato cancellatoil riconoscimento fiscale degliammortamenti anticipati, ed ai veicoliin leasing, per i quali è stata inpratica resa obbligatoria una duratadel contratto non inferiore aquattro anni, pena l’indeducibilitàdei canoni di leasing. In conclusionepossiamo considerare l’attualesituazione, pur lungi dal poteressere considerata il punto d’arrivodell’evoluzione normativa dellamateria – tuttora ancorata ad un’ormaisuperata concezione dell’autoveicolocome bene a latere dei normaliprocessi produttivi d’impresa,e per tale motivo soggetto a restrizionifiscali di norma non previsteper le altre classi di cespiti aziendali,come un buon passo in avantiin favore del contribuente-impresa,che ha visto cancellati i precedentiinterventi punitivi e che, soprattuttoper quanto riguarda il regimedell’Imposta sul Valore Aggiunto, sitrova ora molto più vicino ai “colleghi”degli altri Paesi dell’UnioneEuropea di quanto non fosse fino apoco tempo fa.Antonio Lorenzi


Gestione flotteFleetReporting permonitorare la flotta on-lineLa gestione della flotta diventa sempre più semplice con FleetReporting, il nuovo sistema di monitoraggioon-line che <strong>LeasePlan</strong> rilascerà progressivamente a tutti i suoi clienti, per metterli in condizionedi controllare in qualsiasi momento la situazione di tutta la loro flotta o di singoli veicoli, con l'obiettivodi incidere positivamente sia sull'impiego che sui costi delle auto aziendaliGestire con efficienza unaflotta di auto aziendali significaanche avere, immediatamentedisponibili, tutte le informazionisui veicoli.FleetReporting è l’innovativo sistemadi e-reporting di ultima generazionesviluppato da <strong>LeasePlan</strong>,che semplifica e supporta l’attivitàdi monitoraggio e la gestione dellaflotta.Si tratta di uno strumento facile daconsultare e ideale per verificare eaccrescere il rendimento del parcoauto aziendale e pianificarne i futurimiglioramenti.Informazioni organizzateLe viste di sintesi sono l’elementocentrale e l’assoluta novità introdottacon il sistemaFleetReporting. Con un semplicecollegamento al sito www.leaseplan.ite l’accesso all’area riservata,è infatti possibile visualizzaresullo schermo di un qualsiasi PC, inun “cruscotto”, in viste di sintesiappunto, tutte le informazioni relativealle prestazioni generali e ogniaspetto chiave necessario pergestire il parco auto o il singolo veicolo.L’accesso a FleetReportingpermette infatti di “scattare un’istantanea”dell’attività della flottae controllarne l’efficienza operativa,verificando dati aggregati suaspetti operativi o finanziari, sulleanalisi statistiche e sul comportamentoalla guida dei conducenti e,allo stesso tempo, conservando lapossibilità di verificare i report didettaglio.Il sistema consente, non solo, diavere un quadro di sintesi dell’attivitàdella flotta, ma anche quello diciascun veicolo. ConFleetReporting è infatti possibilevisualizzare numerose informazionisul singolo veicolo ed eseguire<strong>CarFleet</strong> gennaio 200822


icerche per targa, per nome delconducente o per centro di costo.In questo modo è possibile otteneredati sul contratto, sul chilometraggio,sul canone mensile o suiconsumi di carburante.Prestazioni per singolo veicoloNella schermata di sintesi di flotta,la sezione “Stato della flotta” proponein una vista di insieme ilnumero di veicoli su strada, di ordini,di veicoli consegnati o da rinnovare.La sezione “Statistiche” permetteal fleet manager di ottenerele informazioni sugli scostamentichilometrici, sui veicoli per tipo dicarburante o la composizione permarca del proprio parco auto, mentrenella sezione “Analisi dei costi”è consultabile il riepilogo dei trenddei costi per chilometro per veicolo,in esclusiva per i contratti in“libro aperto”. Selezionando le singoleschede è anche possibile ottenereun dettaglio ulteriore deicosti. Infine, la sezione“Comportamento alla guida” fornisceanche indicazioni sulla guidadei conducenti relativamente allostato dei sinistri e alle eventualianomalie in occasione dei rifornimenti.La scheda dedicata alla sintesiper veicolo elenca il dettagliodei contratti per ogni auto, gliaccessori del veicolo e il comportamentoalla guida dell’utilizzatore.Grazie all’efficiente funzione diricerca è possibile ricercare informazionisui veicoli attivi o restituitiin base al nome del conducente, alcentro di costo o alla targa.Analisi approfonditeSe le schermate di sintesi, di flottae per veicolo, permettono di visualizzaredati aggregati sul parcoauto e grafici di trend, la scheda“Report” dà la possibilità di sceglieretra numerosi report offrendol’opportunità di scendere nel dettagliodei dati per una più approfonditaanalisi del parco auto.Cliccando sulla cartella Flotta sidispone immediatamente di unconsiderevole set di report: l’elencodella flotta circolante, i veicoli restituiti,le vetture in ordine e quelleconsegnate, i sinistri e le manutenzionieffettuate, i contratti terminati,gli interventi di manutenzione, isinistri e le percorrenze chilometriche.Inoltre, è possibile visualizzarei report sui costi e sul consumo dicarburante accedendo alla cartellaSituazione finanziaria ed i reportsulle anomalie rispetto al contrattonella cartella Eccezioni.Più flessibile e proattivoI report possono essere presentatiin tre diversi formati, la cui scelta èpossibile al momento dell’esecuzionedel report ed è possibile attivarnela ricezione automatica affinchéil sistema li recapiti in postaelettronica solamente quando ènecessario.Alfredo Marasti<strong>CarFleet</strong> gennaio 200823


Gestione flotteSi può risparmiaresull’auto aziendale?In questo numero di <strong>CarFleet</strong> a partire da pagina 63 pubblichiamo l’aggiornamento dello studio dei costidi esercizio di 100 auto aziendali che viene elaborato, con cadenza semestrale, dall’Ufficio Studi<strong>LeasePlan</strong> Italia. L’ipotesi considerata è quella di auto acquistate e gestite direttamente. I costi cheemergono sono tutt’altro che contenuti. Ma rispamiare si può. La soluzione è il noleggio a lungo termineQuanto costa all’announ’auto aziendale?Se si consideraun modello medio,come la Ford Focus 2.0TDCi, l’onere annuo è diben 13.588 euro. Questaspesa è riferita all’ipotesiche l’auto sia acquistata egestita direttamente dall’azienda.E’ questa lasoluzione più costosa perchè,per i motivi che vedremo,con il noleggio a lungotermine si possono ottenerenotevoli risparmi.L’Ufficio Studi <strong>LeasePlan</strong>,che determina ogni 6 mesii costi di esercizio per 100modelli di auto aziendali,presenta in questo numerodi <strong>CarFleet</strong> l’ultimoaggiornamento del suostudio (da pagina 63).Un metodo rigorosoIl metodo di calcolo utilizzato(nota metodologica apagina 63) prevede laclassificazione dei costi indue grandi categorie:spese fisse annue (adesempio bollo ed assicurazione)e spese variabilial chilometro (ad esempioconsumi di carburanti e dipneumatici). Il costoannuo è dato dal totale deicosti fissi a cui si aggiungeil costo variabile al chilometromoltiplicato per ilnumero di chilometri percorsi.Il costo complessivoal chilometro è dato dalcosto annuo complessivodiviso per il numero di chilometripercorsi. Nellatabella vi sono sia i costi diesercizio annui complessiviche quelli al chilometroper percorrenze di 30 e40.000 chilometri.Costi elevatiInteressante è analizzarela composizione del costo.Come mostra il graficonella pagina a fianco chesi riferisce ad un’AlfaRomeo 159 JTDm 16VProgression che copra30.000 chilometri all’anno(percorrenza assai vicinaalla media delle autoaziendali), la voce che incidedi più sul costo complessivoè il deprezzamento,che si porta via ben il29% dei 16.692 euro delcosto complessivo annuodi quest’auto. Al secondoposto viene il costo percarburanti e lubrificanticon un 17% del totale.Segue poi una voce che inItalia è particolarmenteelevata ed è l’assicurazioneRc auto che assorbe il13% del totale. Una percentualeanaloga se ne vaper gli interessi sul capitaleinvestito per l’acquistodell’auto, mentre la manutenzioneassorbe il 12%.Vengono poi voci per cosìdire minori, come quellerelative ai consumi dipneumatici (5%), ai premiMARCAMODELLOAlfa Romeo 159 1.9 JTDm 16V ProgressionAudi A4 2.0 TDI F.A.PBmw 320d ElettaFiat Grande Punto 1.3 MJT 75 5p DynamicFord Focus 2.0 (136 CV) TDCi 5pLancia Ypsilon 1.4 16V PlatinoOpel Astra 1.4 16v Twinp. 5p EnjoyPeugeot 407 2.0 16V HDi Tecno FAPRenault Mègane 1.9 dCi/130 CV Grandtour DynamicVolkswagen Passat 2.0 TDI DPF ComfortlineFonte: Ufficio Studi <strong>LeasePlan</strong> ItaliaCOSTO DI ESERCIZIO ANNUO (con carburante)Percorrenza 30.000 km16.69217.33417.67510.74513.58812.20613.11415.61714.05116.5780,560,580,590,360,450,410,440,520,470,55Percorrenza 40.000 kmTotale annuo Costo al Km Totale annuo Costo al Km13.90614.78015.4458.56310.9889.01910.12412.87711.40413.8380,460,490,510,290,370,300,340,430,380,46<strong>CarFleet</strong> gennaio 200824


Composizione del costo di esercizio annuodell'Alfa Romeo 159 1.9 JTDm 16V Progression(per una percorrenza annua di 30.000 km)Pneumatici 5%Manutenzione12%AssicurazioneRc auto 13%Assicurazioneincendio e furto 5%per l’assicurazione incendie furto (5%). Vi sono poi icosti di gestione dell’autoche sono tutti gli oneri chederivano dagli adempimentiburocratici e dalleattività di controllo che lapresenza di un’auto all’internodell’azienda comporta.Questi costi sonostimati in 500 euro all’annoche, per l’auto considerata,incidono per il 3%.Chiudono l’elenco la tassadi proprietà (2%) e i costiper il noleggio di autosostitutiva in caso difermo per manutenzione oguasti, stimati nell’1%.Si può risparmiare?I dati riportati nella tabellamostrano che il costo perl’auto aziendale acquistatae gestita in proprietà ètutt’altro che lieve. Ma èpossibile risparmiare?Fortunatamente si. Lasoluzione è il noleggio alungo termine. Se si confrontanoi costi annui diesercizio con la somma di12 canoni mensili di noleggioemerge che il risparmiocon il noleggio puòarrivare anche al 20% edCosti digestione 3%Interessi 13%Fonte: Uffcio Studi <strong>LeasePlan</strong> ItaliaTassa diproprietà 2%Autosostitutiva 1%oltre. Come si spiega questa,che appare una anomalia,tanto più che con ilnoleggio a lungo terminel’azienda utilizzatrice sisgrava di tutti gli oneri e leimcompenze della gestionedel parco? La spiegazioneè semplice. Lesocietà di noleggio acquistanodecine di migliaia diautoveicoli e hanno unforte potere contrattualeche fanno valere almomento dell’acquistonon solo dell’auto maanche degli altri costinecessari per utilizzare lavettura.Come si è visto, ben il 29%del costo annuo è assorbitodal deprezzamentodella vettura. Questocosto è dato dalla differenzatra il prezzo di acquistodell’auto nuova e il prezzodi rivendita dell’usato divisaper il numero di anni dipossesso. Un’azienda cheutilizza un parco autoottiene ovviamente unosconto al momento dell’acquistodi una vettura,ma gli sconti che spuntanole società di noleggio sonodecisamente più elevati.Deprezzamento 29%Carburante elubrificanti 17%E a ciò si aggiunge che almomento della rivenditadell’usato le società dinoleggio dispongono distrutture che le pongonoin grado di operare conefficienza.Costi più bassiIn soldoni questo vuol direche per le società di noleggioil deprezzamentodell’auto è sensibilmenteinferiore a quello di unaqualsiasi società che usiauto. A parte la tassa diproprietà, su cui ovviamentenon si fanno sconti,per tutti gli altri costi ilfatto di essere un clientemolto importante da’ allasocietà di noleggio la possibilitàdi conseguire consistentirisparmi. Unaparte importante di questirisparmi viene girata a chiprende l’auto in noleggioattraverso canoni la cuisomma, come si diceva, èdecisamente inferiore alcomplesso dei costi chedeve affrontare un’aziendache acquista e gestiscedirettamente le sue auto.Cinzia BortolottiNuovo verticeper AniasaEletto nel corso dellaAssemblea Generaledel 17 dicembre ilnuovo vertice di Aniasaper il 2008-2010. Allapresidenza è statochiamato RobertoLucchini, mentre vicepresidentisono statieletti:- per la sezione noleggioa lungo termine:Jaromir Hayek, PaoloGhinolfi e MaurizioCeci- per la sezione noleggioa breve termine:Vittorio Campanale eFabio Spaccasassi- per la sezione noleggiodi veicoli industriali:Gianluca Bovani- per la sezione servizia u t o m o b i l i s t i c i :Michele PizzingaL’Assemblea ha particolarmenteringraziatoil Presidente uscenteGianluca Soma per ilsuo grande impegno,la disponibilità ed irisultati conseguiti perl’Associazione.E’ stata poi approvataall’unanimità la relazioneprogrammaticadel nuovo PresidenteLucchini.Infine sono stateapprovate le adesionidi Car Net Spa (sezionenbt), di ING Car LeaseSpa, PSA Renting ItaliaSpa, Europa Rent Srl(sezione nlt) e Uniass(Aci Global).I costi di 100auto aziendaliDa pagina 63 pubblichiamoi costi aggiornatidi 100 auto aziendaliacquistate e gestitedirettamente.Bortolotti da pag. 63<strong>CarFleet</strong> gennaio 200825


InchiestaAuto aziendali: le novitàdelle Case automobilisticheIl mercato delle flotte aziendali ha un’importanza sempre maggiore nei piani delle Case automobilistiche,che proprio per questo motivo hanno in programma importanti novità, specialmente per quantoriguarda prodotti, servizi e politiche di marketing. Abbiamo approfondito questo argomentointervistando esponenti di General Motors, Honda, Mercedes Benz, Renault, Volkswagen e VolvoDopo aver attraversato unperiodo di incertezza conseguentealle novità fiscaliintrodotte con la Finanziaria 2007, ilmercato delle flotte aziendali haricominciato già dalla seconda metàdell’anno a manifestare segnali diripresa che fanno presagire un 2008ancora migliore. Le Case automobilistiche,che hanno sempre manifestatoun grande interesse per questomercato, hanno quindi programmatoimportanti novità, soprattuttoper quel che riguarda l’offerta diprodotti e servizi mettendo in cantiereadeguate strategie di marketingpromozionali.Novità 2008Punta forte sul lancio di nuovi prodottila Renault, come confermaNino Colicino, Fleet Sales Directordi Renault Italia. “Il 2008 si prospettacome l’anno più ricco in terminidi lancio di nuovi prodottinella storia di Renault. Tra i prossimiotto nuovi modelli alcuni rivestirannoparticolare importanza per ilmercato delle flotte: la New LagunaSporTour, il Nuovo Kangoo, la ClioSporTour, la Grand Modus e, infine,la Nuova Megane berlina. Tutti questiprodotti saranno supportati daun’offerta di credito completa conpossibilità di abbinare servizi dimanutenzione ed assicurativi specifici”.Le nuove uscite saranno ilpunto di forza anche perVolkswagen. “Nel 2008 debutterannotre importanti modelli –dichiara Lodovico Rascacci,Responsabile Grandi Acquirenti diVolkswagen Group Italia - come lanuova Audi A4, l’inedita SUVVolkswagen Tiguan e la SkodaFabia Wagon, vetture che potrannodare un grande contributo anchenell’ambito flotte”. Al centro dell’attenzioneanche le politiche sumisura “con iniziative commercialiorientate a ottenere una maggiorefidelizzazione”.<strong>CarFleet</strong> gennaio 200826


Honda fa della questione ambientaleil suo punto di forza, continuandoa proporre auto ibride chehanno nelle basse emissioni unodei loro pregi maggiori. “E’ nostraintenzione – dichiara MicheleMartuscelli, Responsabile VenditeSpeciali per Honda AutomobiliItalia - proporre agli enti pubblici,alle società di noleggio ed alleaziende la nostra Civic Hybrid, che,oltre ad avere basse emissioni diCO 2 , ha delle prestazioni sorprendenti”.Continuità con il 2007 sui servizi eimportanti novità tecniche sui prodotticaratterizzano l’offertaGeneral Motors per il 2008.“Continueremo la politica perseguitanel corso degli ultimi anni –dichiara infatti il Fleet NationalAccounts Manager di GeneralMotors Italia, Andrea Casini – sitratta di un’offerta Multibranding:diversi prodotti e differenti marchi(Opel, Saab, e Chevrolet) moltiplicanola scelta e quindi la possibilitàdi rendere ottimale il proprio parcodi auto aziendali. Inoltre proseguiràl’evoluzione dei modelli. OpelZafira, ad esempio, sarà dotata diuna nuovam o t o r i z z a -zione dieselal passo conle rinnovateesigenze dicontenimentodei costigestionali”.Andrea Casini, Fleet NationalAccounts Manager di General MotorsAnche Mercedes Benz ha in programmaper il 2008 alcune nuoveuscite sul mercato, come confermail Direttore Vendite Flotte, GianluigiRiccioni: “Innanzitutto con gennaiola nuova Classe C Station Wagon.Nel corso dell’anno, poi, è previstaanche l’uscita di un nuovo prodotto,la GLK, alternativa molto interessanteper la fascia intermedia dialcune car policy. ImplementeremoTra i tanti modelli in uscita nel 2008, troviamo la nuova Renault Grand Modusanche la nostra rete di Fleet Center,costituita da Concessionarie ufficialidi vendita e assistenzaMercedes-Benz, con personale eservizi qualificati interamente dedicatialle flotte aziendali”.“L'archetipo del cliente flotte Volvoè un manager molto impegnato chevuole una macchina elegante,comoda e sicura - dice AntonioAlbano, National Account Manager- Per questo puntiamo anzitutto sunovità di prodotto, come la presenzadel cambio automaticoPowershift sulle Volvo C30, S40 eV50 con motorizzazioni 2.0 diesel,oppure l'introduzione del motore2.0 diesel 136 cv anche su V70 eS80 o ancora il lancio dopo l'estatedella nuova e attesissima VolvoXC60. Volvo ha inoltre attivato ilprogetto LDC (Local DistributionCenter) che prevede l'attivazione dicentri di distribuzione locali deiricambi in grado di servire i concessionaripiù volte al giorno e diabbreviare, quindi, i tempi di assistenza”.Punti di forzaL’ampia offerta di veicoli è uno deipunti di forza di Volkswagen Group.“Affrontiamo il mercato a viso aperto,forti di un ventaglio di propostemolto ampio e completo – diceLodovico Rascacci - grazie ai 5 marchiche rappresentiamo possiamosoddisfare qualsiasi esigenza dicar policy aziendale. Una rete diassistenza capillare, venditori conformazione specifica e precise politicherivolte ai Clienti GrandiAcquirenti, poi, sono le nostre altrecaratteristiche distintive”.Sui servizipunta moltoa n c h eR e n a u l t ,come confermaNinoC o l i c i n o .“ R e n a u l tB u s i n e s scura partico-Nino Colicino, Fleet Sales Directordi Renault Italialarmente il livello del servizio offertodiversificandolo a seconda deitarget di clienti. Innanzitutto ilServizio Top Account Sales che fada punto di riferimento per leaziende con parco auto superiore a50 vetture. Ai professionisti ed allepiccole e medie aziende è dedicatoil Servizio Network Sales che supportal’attività dei Business Centercon circa 80 Concessionarie della<strong>CarFleet</strong> gennaio 2008<strong>27</strong>


InchiestaGianluigi Riccioni, Direttore VenditeFlotte di Mercedes-Benz ItaliaVolkswagen Group Italia presenta la nuova Skoda Fabia Wagonrete Renault nate per soddisfare leesigenze di realtà professionali conparchi auto di piccole dimensioni.La gestione congiunta di uomini emezzi, ci permette poi di offrire iservizi di più adatti alle diverse esigenzedei clienti Aziende”.Al centro dell’offerta Volvo ci sonospecializzazione e personalizzazionedelle soluzioni, come confermaAntonio Albano: “Noi riteniamo ilmercato flotte un canale di venditadistinto e separato rispetto aglialtri canali utilizzati solitamente.Abbiamo a tal fine creato un repartospecializzato che è in grado dicreare soluzioni personalizzate perle diverse esigenze dei singoliclienti”.M e r c e d e sBenz hacostituito dapoco laD i r e z i o n eV e n d i t eFlotte, che harivoluzionatoil suo approccioal mercato business. “Il potenziamentodella forza vendita conotto Key Account Managers ha permessodi focalizzare l’attenzionesulle aziende strategicamente piùrilevanti - conferma GianluigiRiccioni - seguiamo direttamentequesti clienti relazionandoci anchecon le società di noleggio a lungotermine e ricoprendo il ruolo di verie propri consulenti di prodotto perle car policy aziendali”.“Honda è stata da sempre in Italiaun marchio orientato al cliente privato- afferma Michele Martuscelli -ma ha ormai deciso di volersi ritagliareuna fetta di mercato nel settoredelle flotte aziendali.L’obiettivo a medio termine è quellodi andare a replicare la sharedell’1,2% che abbiamo sul mercatoretail anche sul mercato delle flotteaziendali, dove siamo attualmenteallo 0,6%”. General Motors confidamolto nella diversificazione dellasua offerta di prodotto a cui abbinaservizi professionali specifici.Secondo Andrea Casini, “GeneralMotors ha ormai da qualche annoavviato un processo di approccio almercato delle vetture aziendali chefacilita l'interscambio informativotra fornitore e cliente nella ricercadi soluzioni ottimali. Individuandoun unico interlocutore per tutte lemarche del Gruppo, l'offerta dimodelli, riconosciuta come tra lepiù articolate e complete, si integraa specifici servizi professionali,concretamente apprezzati perchéaderenti alle diversificate esigenzedi una singola azienda, ma anchedi molte aziende diverse tra loro”.Per Mercedes il 2008 si apre con il debutto della nuova Classe C Station WagonNoleggio a lungo termineUn’importanza fondamentale staassumendo, nell’ambito del merca-<strong>CarFleet</strong> gennaio 200828


Sulla Volvo V70 è stato introdotto il motore 2.0 diesel da 136 cv: adatto per le flotteto delle flotte aziendali, la collaborazionecon le società di noleggio alungo termine, che ogni casa intendee declina in modalità diverse.General Motors, ad esempio “collaboracon le primarie Società dinoleggio a lungo termine - diceAndrea Casini - nel suggerire allaclientela aziendale la scelta delmodello ideale in ragione delle propriespecificità. La reciproca competenzae capacità di orientare lascelta della clientela nell'avvantaggiarsidi soluzioni integrate efficaci,sono gli elementi indispensabilialla realizzazione di combinazionivincenti ed efficienti per l'aziendacliente”.Volvo punta molto sulla professionalitàdi personale specializzatoche si occupasolo di noleggioa lungot e r m i n e .“All'internodel nostroreparto –a f f e r m aA n t o n i oAlbano - unaAntonio Albano, National AccountManager di Volvo Italiapersona altamente specializzata sioccupa esclusivamente dellesocietà di noleggio a lungo termine.Con queste ultime abbiamo contatticontinui: sia con il reparto acquisti,che da sempre è il nostro referente,ma anche con il reparto commerciale,per essere sempre più vicini alcliente, che rimane il nostro puntodi riferimento”. Ottimi rapporti conle società di noleggio a lungo terminepuò vantare anche MercedesBenz. “Collaboriamo concretamentecon la forza vendita delle societàdi noleggio partner – affermaGianluigi Riccioni - promuovendo laconoscenza del prodotto, studiandoconcretamente le car policy edindividuando nuove potenzialità”.“Renault ha creato una società peroccuparsi di questo mercato – diceNino Colicino – e poi, oltre ad avergià sviluppato una rete di relazionicon le maggiori società di noleggioa lungo termine del mondo, si affidaad Overlease, l’unità di noleggioa lungo termine gestita da unajoint-venture tra RCI Banque, finanziariadel gruppo Renault, eLeaseplan”. Per VolkswagenGroup, afferma Lodovico Rascacci,la collaborazione con le società dinoleggio a lungo termine si orientaprincipalmente su due canali: “inuno operiamo con una politicastandard dedicata alle società dinoleggio in modo equo e paritarioper tutte, nell’altro definiamo condizioniesclusive a fronte di particolariClienti, in collaborazione con lesocietà stesse”. Honda si affida inparticolare a programmi di formazioneper le concessionarie ed allaflessibilità dei suoi prodotti. “Neiprossimi due anni – dice MicheleMartuscelli - c’è da aspettarsi unaforte crescita di volumi, sia grazieL’Opel Zafira ha una nuova motorizzazione diesel per ridurre i costi di gestione delle flotte<strong>CarFleet</strong> gennaio 200829


Inchiestaad un programma di formazionedelle concessionarie sul prodottonoleggio a lungo termine, sia graziea prodotti sempre più flessibili edi conseguenza adattabili alle esigenzedel cliente. I nostri clienti targetsono la piccola e media impresae la singola partita Iva, ma infuturo non è detto che questo nonpossa essere esteso anche al clienteprivato”.Strategie di marketingA fare la differenza sono anchele strategie promozionali e dimarketing che le case automobilistichehanno in programma perraggiungere gli obiettivi prefissati.Honda, ad esempio, hascelto di “fungere principalmenteda supportoallarete di concessionarie– affermaM i c h e l eMar tuscelli- fornendoloro unapolitica flot-Michele Martuscelli, ResponsabileVendite Speciali per Honda Italiate competitiva, un’adeguata formazionee dei programmi specificiche gli consentano di entrarepiù facilmente in contatto conil mondo delle aziende”.“Mercedes Benz - dice GianluigiRiccioni - ha sviluppato una strategiadi promozione del prodottostrutturata su eventi esclusivi edanteprime riservate, destinate adun target selezionato di clienti flotte.Inoltre, poiché crediamo fermamentenell’importanza della “drivingexperience” quale elementodeterminante nel processo di sceltadel prodotto, puntiamo condecisione sul test-drive dei nostriprodotti. Diamo infine grandeimportanza alla comunicazione,soprattutto attraverso l’utilizzo delcanale on-line, che stiamo sviluppando”.Anche Volvo punta sulla qualitàdelle sue vetture. “Noi crediamonella nostra gamma - dichiaraAntonio Albano - e riteniamo diaver fatto tutto il necessario affinchéle nostre vetture possano essereapprezzate e di conseguenzaacquistate. Siamo convinti di avereun prodotto di ottima qualità cheviene apprezzato maggiormenteuna volta provato; di conseguenzainsisteremo sulle vetture dimostrativecreando tre miniflotte a Roma,Milano e Bologna e sugli eventi contest drive. Continueremo inoltre adorganizzare eventi anche senzavetture per far entrare il nostrocliente nella filosofia del mondoVolvo che, siamo convinti, continuaad affascinare manager ma anchefamiglie”. Renault ha in programmadi attuare diverse iniziative persensibilizzare il pubblico soprattuttosul tema della sicurezza, tra cui,come ricorda Nino Colicino, “unacampagna pubblicitaria istituzionalebasata sul claim “Lavorate senzacorrere rischi” (dunque sicurezza inprimo piano) declinata su stampa eweb”. La Casa francese ha inoltredeciso di implementare la programmazionedi eventi dedicati in specialmodo a Grandi Clienti e di testdrive dedicati ad opinion leadercon l’obiettivo di mostrare le dotiqualitative, di sicurezza e performancedei prodotti Renault.“Quest’anno la nostra organizzazionesi è arricchita di unResponsabile Service GrandiAcquirenti – dice Lodovico Rascaccidi Volkswagen Group – e cioè unafigura preposta alla definizione disoluzioni ad hoc che prevedonoanche l’offerta di pacchetti dimanutenzione ordinaria e straordinaria.Inoltre il prossimo anno porteremoa compimento il progettodella specializzazione flotte daparte della nostra Rete, il che cipermetterà di avere un team di professionistia 360° con cui poterimpostare anche azioni localizzateper il settore delle PMI”. GeneralMotors, infine, “affida alla strutturadedicata alle Vendite Speciali –dice Andrea Casini - il compito diinformare la clientela dell'avventodi nuovi modelli, delle progressiveopportunità di acquisto disponibilidi volta in volta, delle novità relativealle nuove motorizzazioni edotazioni di serie”.Honda fa del rispetto ambientale il suo punto di forza proponendo la Civic HybridVincenzo Conte<strong>CarFleet</strong> gennaio 200830


IntervistaThorel, presidente Ford Italia:“Qualità e prezzi trasparenti”“Qualità e prezzi traspartenti - afferma Gaetano Thorel - sono i fattori che hanno portato Ford a nuovisuccessi e hanno fatto del 2007 un anno d’oro”. Grande attenzione alle dotazioni di serie per incrementareil valore residuo delle vetture. Le motorizzazioni a gasolio resteranno il più importante riferimentodel mercato italiano. Due modelli Flexifuel che possono utilizzare il bioetanolo all’85% (E85)Il 2007 è stato un anno d’oro perFord Italia che fa registrareincrementi di tutto rispettosulle cifre di vendita complessive.Quali fattori, a suo giudizio, hannodeterminato questo exploit?“Prodotti di qualità e una strategiadi prezzi trasparenti”.La nuova Mondeo ed in particolarela rinnovata Focus si presentanocon caratteristiche di stile e diqualità tecniche particolarmenteinteressanti anche in chiave “flotteaziendali”, un segmento di mercatoimportante per gli indici dipenetrazione di una Casa. Qualistrategie ha in programma FordItalia per confermare, soprattuttoper quel che riguarda la nuovaFocus, la leadership nel mondocompetitivo delle flotte?“Incrementare il valore residuodella vettura facendo leva sulladotazioni di serie e mettendo sustrada solo le Focus più belle”.La “marcia trionfale” del diesel inItalia ha subito una battuta d’arresto,anche se questa motorizzazioneresta saldamente al di sopradel 50% delle vendite. Siamo adun punto d’equilibrio con le motorizzazionia benzina o i rapporti diforza cambieranno ancora?“Le motorizzazioni diesel, soprattuttonei segmenti più alti, resterannoil riferimento sul mercatoitaliano”.Cresce la sensibilità dell’opinionepubblica nei confronti dell’inquinamentodell’aria che respiriamonelle grandi città. Quali strategiemette in campo Ford Italia perspingere la clientela all’acquistodi vetture a basso impatto ambientale?“Ford nel corso del 2008 introdurràsul mercato italiano la nuova generazionedi motori diesel, a ridotticonsumi ed emissioni, denominataECOnetic: questi motori verrannoofferti sulla nuova Focus e sullaMondeo. Inoltre già da inizio 2007Ford ha in listino la Focus e la C-Max flexifuel (FFV) che possonoutilizzare il bioetanolo in una percentualedell'85% (E85)”.Cosa si dovrebbe fare per indurrele amministrazioni pubbliche asostituire i loro parchi vetture disolito vecchie ed inquinanti conaltre nuove dotate di sistemi ingrado di combattere l’eccessivaemissione di CO2 e di PM10?“L'unica leva a mia avviso è unapolitica di incentivazione e defiscalizzazione,basata sul livello delleemissioni delle vetture in flotta peragevolare le amministrazioni negliinvestimenti per il rinnovo dei parchivetture”.Su quali idee ed iniziative poggiala capacità di fidelizzazione dellaclientela e di conquista di nuovefasce di mercato? Per il compartodelle flotte aziendali si applicanostrategie diverse da quelle varateper i privati sotto forma di finanziamentiagevolati ed optional aprezzi scontati?“La fidelizzazione della clientela ela conquista di nuove fasce di mercatopassa attraverso la qualitàdell'esperienza d'acquisto e del<strong>CarFleet</strong> gennaio 200832


la dipendenza dal petrolio”.La Ford Focus è da molti anni una delle reginette del mercatoservizio offerti, e quindi attraversola rete. Le strategie devonocomunque diversificarsi tra clienteprivato e flotte aziendali in quantovanno soddisfatte esigenze necessariamentediverse”.Le qualità tecniche di una vetturaa volte passano in secondo pianorispetto alle promozioni finanziarieche promettono condizionid’acquisto dilazionate nel tempo emolto convenienti. Non c’è ilrischio che diventi prevalente laformula della vendita finanziatarispetto alle doti innovative di unmodello?“E' un rischio da valutare attentamente,anche se a mio avviso ilcontenuto emotivo del prodottoprevale su qualsiasi formula di vendita”.indispensabile l’intervento delGoverno per sterilizzare le accisefino a quando le quotazioni delgreggio non si ridimensioneranno?“L'intervento del Governo, più chesterilizzare le accise, dovrebbe stimolarela diffusione e l'uso di tecnologiee carburanti alternativi per diminuireIl settore delle flotte aziendali edel noleggio a lungo termine inItalia appare sottodimensionato,come quota di mercato, rispettoalle realtà degli altri paesi europei.Per favorirne un’ulteriore diffusioneè più importante, a suogiudizio, la conoscenza dei bisognidella clientela e la capacità di reagirecon grande rapidità all’evoluzionedelle sue esigenze oppure èdeterminante la capillarità dellarete di vendita e soprattutto diassistenza? In altre parole contanodi più in questo processo lerisorse umane o le infrastrutture?“Nel panorama socio-economicoitaliano contano entrambe. Lerisorse umane sono indispensabiliper una corretta conoscenza delcliente e per soddisfare l'esigenzadi flessibilità del mercato; le infrastruttureservono per garantire lacrescita del settore”.Intervista a curadi Roberto MazzantiQual è il profilo del vostro clientetipo nel comparto delle flotteaziendali?“L'azienda medio-piccola cheabbia un'attenta gestione delparco auto”.Il prezzo del carburante in vertiginosaascesa potrebbe provocare inun futuro molto prossimo il crollodelle immatricolazioni? RitieneLa nuova Ford Mondeo: oggi dispone di una linea particolarmente elegante<strong>CarFleet</strong> gennaio 200833


SportPrisca Taruffi,torna in scena l’avventuraPrisca Taruffi e Franco Picco con il <strong>LeasePlan</strong> Racing Team affrontano ancora una voltail deserto con due rally molto impegnativi. Ma la fortuna qualche volta non aiuta gli audaci.Prima un semiasse e poi il motore mettono in difficoltà l’auto di Prisca e Franco. E così sfumala vittoria, ma restano comunque bellissime esperienze da raccontare ai lettori di <strong>CarFleet</strong>La filosofia di un pilota checorre nei Rally raid è certamentediversa da quella di unpilota abituato a combattere corpoa corpo in pista! Personalmente hoavuto la fortuna durante la mia carrieraautomobilistica di sperimentaretutte e due le situazioni. Macome recita il detto: “buon sanguenon mente”, alla pari di mio padre,preferisco le corse su strada doveriesco ad esprimere quello spiritodi improvvisazione di guida, tatticadi gara e resistenza fisica che sonoelementi fondamentali per diventaredegli specialisti delle gare offroad.Anche quest’anno grazie al supportodel <strong>LeasePlan</strong> Racing Team, cheha deciso di entrare in maniera piùincisiva nel mondo delle gare africane,la mia avventura nel desertoha preso il via con il Rally desGazelles, gara unica nel suo generein quanto riservata esclusivamentead equipaggi femminili provenientida tutto il mondo in cerca di “bearings”(check points) disseminatinel cuore del deserto marocchinosenza l’ausilio di Gps o altri dispositivielettronici. Vince chi trova ilmaggior numero di “controlli”effettuando il minor numero di chilometricon l’aiuto della bussolaoltre alle cartine topografiche.Dopo il lusinghiero risultato ottenutolo scorso anno al Rally deiFaraoni, quest’anno il <strong>LeasePlan</strong>Racing Team ha voluto raddoppiareil suo impegno schierando una vetturadella scuderia nazionalePromotech sia in Egitto che negliEmirati Arabi, dove da oltre diecianni si svolge una delle gare piùtecniche ed impegnative di Coppadel Mondo Tout Terrain: il DesertChallenge di Dubai.Mal d’AfricaIl mal d’Africa esiste per davvero edopo ogni gara indipendentementedal risultato sportivo, la voglia diriprovarci tuffandosi in un mare disabbia e dune è sempre più forte.La partenza di Prisca Taruffi e Franco Picco al Desert Challenge di Dubai<strong>CarFleet</strong> gennaio 200836


I preparativi sono stati come sempreintensi perché l’organizzazionedi una trasferta in Africa è sempremolto complessa. Quest’anno itempi tecnici ridotti non mi hannopermesso di effettuare il solito testcon l’auto da gara, un prototipoNissan pick-up con telaio tubolarealimentato da un propulsore V8Infinity (il top di gamma Nissan)con cambio sequenziale a seimarce in grado di erogare unapotenza pari a 280 cv a 6000 giri.Tra l’altro, Jacky Ickx, testimonialdel Rally dei Faraoni (ancora oggiuna delle gare off-road più affascinantial mondo) per festeggiare ildecennale della gara africana, hascelto un percorso diverso rispettoallo scorso anno trasformando ilraid in una competizione ancorapiù selettiva con molte tappe sullasabbia. Personalmente attendevoquesta gara da tempo e dopo l’ottavoposto assoluto dello scorsoanno, non vi nascondo che leaspettative erano ambiziose. Alcontrario, la mia gara è iniziatasubito in affanno…..Ancora prima di partire, il volo daRoma con destinazione Il Cairosubisce un forte ritardo. Il mio pensierovola subito alla sveglia delle 5del mattino successivo necessariaper andare a prelevare l’auto dagara al porto di Alessandria. Nonvedevo l’ora di sedermi al mioposto di comando per poter testareogni più piccolo particolare acominciare dalla posizione di guidacosì importante per un pilotasoprattutto se costretto a guidarein condizioni limite per tante ore algiorno. In aeroporto s’iniziava già arespirare aria di rally: bikers, pilotidi camion e auto, meccanici eaccompagnatori si scambiavanoamichevoli pacche sulle spalle conditida sorrisetti maliziosi. Era belloritrovarsi ancora una volta al via diquesto rally così ricco di fascino.Poche le donne in gara, ma quest’annooltre alle due italiane, lamotociclista Silvia Giannetti, unavera dura con ambizioni da ParigiPrisca Taruffi durante un controllo della pressione delle gomme nel corso del rallyDakar e Paola Bellini terza guidasul camion del team Vismara Sportcon un Daf Av 75 Pc, ritrovo le duecampionesse francesi di discesalibera: Carole Montillet e MelanieSuchet, due gazzelle del desertoconosciute quattro anni fa al Rallydes Gazelles appunto, alla guida diun Nissan Terrano del TeamDessoude.Poche ma buone“Poche ma buone” direi, donnepronte a tutto con grande spirito diadattamento senza perdere mai lapropria femminilità.Tornando a bomba, la nostra garainizia subito in salita: a FrancoPicco (mio navigatore) rubano scarpee sottotuta ignifugo dal camiondell’assistenza. Per fortuna un pilotaegiziano, suo fan locale, gli prestal’occorrente. Al porto diAlessandria, formalità doganali cifanno perdere tempo prezioso perfinire la messa a punto dell’auto dagara. I meccanici fremono e tuttinoi non vediamo l’ora di raggiungereil parco assistenza del Cairo permetterci al lavoro a cominciaredalla regolazione del sedile da garae dall’installazione obbligatoriadella strumentazione di sicurezzacome l’Iri Track con gps incorporatoper essere localizzati in ogni istantedai soccorsi, il Sentinel (avvisatoreacustico) e il doppio TripMaster per il navigatore (per calcolarei chilometri totali e parziali percorsi).Di solito una volta terminate le verifichetecniche e amministrative, imeccanici controllano che sull’autoda gara non manchi nulla di fondamentalecome: due gomme di scorta,cassetta di pronto intervento,doppio estintore (uno per il motoree uno per l’abitacolo), cinghia ditraino detta anche “strops”, duepiastre, oltre alla binda, ben ancoratenella parte posteriore dell’auto,manometro e compressore percontrollare la pressione dellegomme, fusibili di scorta, nastroamericano, ferma cofani di riservaoltre a una buona dose di fortunacondita dalla voglia di arrivare infondo a tutti i costi! Purtroppo quest’annola fortuna non è statanostra alleata sia in Egitto che inDubai. In Egitto si rompe il semiasseanteriore nel corso della secondatappa all’interno di un catino didune malefiche con arena incandescentee solchi profondi dove altrevetture si erano già insabbiate.<strong>CarFleet</strong> gennaio 200837


SportIl prototipo Nissan pick-up alle prese con una imponente duna del deserto araboSabbie mobiliPerfino il camion balai (il mezzo direcupero che chiude le fila del rally)ha difficoltà a trainarci fuori dallesabbie mobili; a quel punto io eFranco tentiamo il tutto per tuttodecidendo di rischiare grosso: conla sola trazione posteriore cerchiamodi aggirare il cordone di duneverso est percorrendo 20 chilometrifuori radar. La vettura arranca,facendo fatica con la sola trazioneposteriore, la sabbia è infuocata emolle. Improvvisamente una sterzatabrusca per evitare di andare afinire dentro una fossa di sabbia, cicostringe all’arresto e ripartire conla sola trazione posteriore è impossibile;spaliamo per circa tre oresotto un sole cocente con la speranzadi venir fuori da quell’infernodi sabbia molle e con il timore diperdere il contatto con gli altri maper fortuna, grazie all’Iri Track, l’elicotterodell’organizzazione ci individuaimmediatamente. Il pilotaatterra per assicurarsi che abbiamoacqua a sufficienza, ma anche pertranquillizzarci dicendoci di avercomunicato le nostre coordinate alcamion dell’assistenza che pocoprima del tramonto ci raggiungeponendo fine ad un’estenuantefatica sotto il sole del deserto.Una coperta di stelleIl buio stava calando e una voltaarrivati i soccorsi non bisognavafare altro che attendere l’alba perrimettersi in marcia. Ci prepariamoa dormire nel cuore del deserto conuna coperta fatta di milioni di stelle.Nonostante la delusione e l’amarezzaper il ritiro, credo che nonpotrò mai dimenticare le decine distelle cadenti che sono piovute dalcielo.L’indomani all’alba trainati dalcamion assistenza scavalliamo uncordone di dune e una volta raggiuntoun fondo misto di sabbia eroccia ci rimettiamo in marcia conla sola trazione posteriore.Dovevamo ancora percorrere 30chilometri per raggiungere ilcampo e le dune erano ancora lì inagguato. Riprendo in mano il volante,il mio Nissan pick up è sovrasterzante,ma molto divertente daguidare.Con fatica supero le ultime dune efinalmente raggiungiamo il bivaccoche mi appare vuoto e triste senza iconcorrenti partiti già da un paiod’ore compreso il gommista con lenostre G3 da sabbia. Ma FrancoPicco mi sconsiglia di ripartire. Nonposso dargli torto ma io vorrei continuarea lottare.Un’altra sfidaLa verità è che vorrei macinare chilometrisulla sabbia dato che dopopochi giorni dobbiamo ripartire perun’altra sfida ancora più eccitantee difficile come quella del DesertChallenge di Dubai, una delle garepiù tecniche del Campionato delMondo Tout Terrain. Ma anche quile difficoltà sono in agguato. Latemperatura proibitiva di Dubai(oltre 40° nel deserto) miete moltevittime tra i concorrenti. Su oltre 60auto al via ne arrivano solo 14.Dopo neanche dieci chilometridella prima speciale a sud est diAbu Dabi, una delle Bmw ufficiali siferma con il motore in fumo, un’altravettura cappotta e molti equipagginon riescono a finire la tappaa causa del caldo asfissiante edella sabbia rovente.Il nostro pick up non è da meno,dopo pochi chilometri accusa temperaturamotore pari a 120°! Nonbasta rallentare per far raffreddareil propulsore oltre a diverse fermateper aggiungere acqua al radiatore.Dopo settanta chilometri, nonappena arrivati all’assistenza ilmotore del mio Nissan Patrol siferma e non c’è verso di farlo ripartirema c’è chi sta peggio come ilforte pilota arabo Al Attiyah,costretto al ritiro (quando era intesta al rally) a soli venti chilometridall’arrivo. Ma da quando corro inAfrica ho imparato che le gare offroadsono durissime per mezzi euomini, l’imprevisto è sempre inagguato ma l’importante è nondarsi mai per vinti, lottare con lapropria squadra fino in fondo. Ecome un musicista, accordando ilsuo strumento, riesce ad integrarela sua ricchezza e il suo personalestile con la libertà creativa deglialtri musicisti, così il <strong>LeasePlan</strong>Racing Team sa superare con impegnoed entusiasmo anche i momentipiù difficili lavorando in armoniacon tutti coloro che credono e lottanoper gli stessi obiettivi.Prisca Taruffi<strong>CarFleet</strong> gennaio 200838


Novitàdi Lodovico BasalùFIAT ABARTH PUNTO,NEL SEGNO DELLO SCORPIONEEcologiaComfortuuuuub b bSicurezzag g g gCapacità di carico W W WLo Scorpione, il simbolo del marchio Abarth,è stato risfoderato senza indugi dalla Fiatanche con la Punto. Uno dei modelli di maggiorsuccesso della casa porta, infatti, lafirma Abarth. E’ il logo che la contraddistingue.Ma anche sotto il cofano anteriore si èbadato al concreto. C’è, infatti, un 1.4 litriturbo da 155 CV, il noto T-Jet che permette ditoccare, ove possibile, i 208 km/h, conun’accelerazione da 0 a 100 km/h in 8,2”. Ilcambio è un manuale a 6 rapporti.All’interno volante, sedili, pedaliera, fannointuire che non ci si trova al posto di guida diuna Punto normale. Tutto è personalizzatoin stile racing estremo. I cerchi in lega sonoda 17 pollici, cosa che conferisce all’autoulteriore cattiveria, insieme allo spoilerposteriore, ai terminali di scarico cromati,alle pinze rosse dei freni, firmate ovviamentedalla Brembo. Il prezzo su strada è di17.800 euro.Chi, fino ad ora, aveva criticato le lineetroppo convenzionali della C5, dovràricredersi. A partire da maggio, infatti,arriverà sul nostro mercato la nuova versione,completamente rivista e riprogettatae senza dubbio riuscita e avveniristica.La linea è anche aggressiva, fruttodel lavoro di designer di varie nazionalità.Forse un modo per soddisfare i gustidi ogni paese nel quale la C5 sarà commercializzata.A listino, in ogni caso, siala berlina che la station wagon. Ben 7 imotori previsti nella gamma. I noti 1.8i,2.0i e 3.0 V6 a benzina, con potenze di122, 143 e 215 cavalli. Poi quattro turbodiesel,un 1.6 HDi da 110 CV, un 2.0 HDida 138 CV, un 2.2 HDi da 173 CV e un 2.7V6 di 2.7 litri da 208 CV, ben noto nelgruppo PSA. Tutti dotati di filtro antiparticolato.Personalizzabili gli interni, sportivio classici.EcologiaComfortuuuuub b b bCITROËN C5,RIVOLUZIONE NEL DESIGNSicurezzag g g gCapacità di carico W W W W WHYUNDAI i30,CON I DIESEL CI SANNO FAREEcologiauuuuuComfort b b bSicurezzag g g gCapacità di carico W W W WNon ci si deve più stupire. Ormai la scuolacoreana non ha nulla da invidiare atutti i più quotati costruttori mondiali.Prova ne è questa Hyundai i30, riuscita,razionale e dalle linee fluide ed accattivanti.La i30 ha il suo punto di forza nelmotore turbodiesel. Un moderno 1.6 litriturbodiesel common rail da 115 CV, conuna coppia motrice capace di offrire unapiacevolezza di guida straordinaria.Anche dal punto di vista del comfort acustico.Le prestazioni parlano di una velocitàdi punta di 188 km/h, ma il datosignificativo è quello sul consumomedio: 21,3 km/litro. La capacità di caricovaria da 340 a 1.250 litri, la dotazionedi serie adeguata. Con 6 airbag, climatizzatoreautomatico, controllo di stabilità econtrollo di trazione. Il tutto ad un prezzodi circa 21.000 euro, nel caso della 1.6CRDi Dynamic.<strong>CarFleet</strong> gennaio 200840


Era già la monovolume compatta piùvenduta in Italia. Ma alla Lancia hannovoluto premunirsi, affinando quelli cheerano tratti e linee già riusciti. Ora laMusa ha un aspetto più ricercato. Diindubbio effetto il frontale, dove spiccanole vistose cromature, che ci riportanoai tempi in cui le automobili venivanocostruite senza badare troppo alla sinergiedi produzione. Anche la parte posterioreè mutata, facendo crescere la Musadi circa 5 centimetri in lunghezza.Completa il quadro una moderna fanaleriaa Led, mentre il portellone è solcatoda una pronunciata scalfatura verticale.All’interno sono stati cambiati i rivestimenti.Il divano posteriore può scorreredi due centimetri. Consigliabile, comemotore, il riuscito 1.3 Multijet da 90 CV.Con questa motorizzazione la nuovaMusa costa circa 20.600 euro.EcologiaComfortLANCIA MUSA,SAPIENTI RITOCCHI NEL DESIGNuuuuub b b bSicurezzag g g gCapacità di carico W W W WRENAULT CLIO ESTATE,SI É ALLUNGATA PER DIVENTARE SWEcologiauuuuuComfort b b b bSicurezzag g g gCapacità di carico W W W W WSì, è una station wagon, ma può anchesembrare una berlina allungata. Certo lanuova Clio Estate - il cui prototipo fu presentatoa Ginevra nel 2006 - il suo effettol’ha ottenuto. Ha una linea piacevole e nelcontempo è aumentata la praticità. I 23centimetri in più di lunghezza hanno,infatti, portato la capacità complessiva dicarico a 1.<strong>27</strong>5 litri, con un minimo di 439con tutti e cinque i passeggeri a bordo.Valori significativi, ai fini della praticità diutilizzo. Le dimensioni sono molto simili aquelle della Peugeot 207 SW, con la qualequesta Renault si pone in concorrenza. Lagamma delle motorizzazioni riprende,come è logico che sia, quelle della Clioberlina. Quindi per i motori a benzina siva da un 1.2 litri da 65 CV a un 1.6 litri da110 CV. E tre turbodiesel, da 68, 85 e 105CV. Tutti di 1.5 litri. Come optional, interessanteil tetto panoramico.Berlina, Station Wagon e Sport Tourer,quest’ultima a due volumi e mezzo, conun ampio portellone in coda. La nuovaMazda 6, attesa nelle concessionarie all’iniziodella prossima primavera, ha tuttoper piacere. A partire dal look, certamenteefficace e frutto di quell’abilità di “giocare”con i computer dei moderni designer.Tanto che il Cx (coefficiente di penetrazioneaerodinamico) è ora di 0,<strong>27</strong>,quindi con una bassa resistenza all’avanzamento,favorendo così una diminuzionedei consumi. Sul fronte motoristico, fail suo debutto un nuovo 2.5 litri a benzinada 170 CV. Restano il 1.8 litri da 120 e il 2.0litri da 147 CV, così come il motore di 2.0litri turbodiesel da 140 CV. Molto bello eampio l’abitacolo, come ci hanno ormaiabituati alla Mazda. D’effetto la strumentazionesportiva e un volante con inedititasti di controllo. Tutti da scoprire.EcologiaComfortMAZDA 6,AGGRESSIVA IN TRE SOLUZIONIuuuuub b b bSicurezzag g g g gCapacità di carico W W W W W<strong>CarFleet</strong> gennaio 200841


NovitàBMW M3 E SERIE 3 RESTYLING,POTENZE DA PRIMATO IN OGNI VERSIONEEcologiaComfortuuuuub b bbSicurezzag g g g gCapacità di carico W W WLa BMW Serie 3 è un punto di forza dellacasa di Monaco da oltre trenta anni. Laversione più recente e trasgressiva è laM3, che dopo anni ha sostituito quellaspinta dal potente 6 cilindri da 343 CV.Ora la M3, venduta a circa 68.000 euro,ha un poderoso V8 di 4 litri da 420 CV,con una coppia motrice di 40,7 kgm già a3.900 giri/min. La velocità massima èautolimitata elettronicamente a 250km/h, ma volendo si può ordinare senza“vincoli” elettronici” di alcun tipo. In talcaso la velocità sfiora i 290 km/h, ovviamentesu pista o su qualche autostradatedesca o australiana. La M3 è disponibilesia in versione Coupé che Berlina.Entro giugno tutta la gamma sarà poi sottopostaa un leggero restyling, che interesseràtutte le altre motorizzazioni eriguarderà anche le versioni Touring, particolarmentegettonate nel nostro Paese.Già in linea con la futura normativa Euro5, la Tiguan arriva sul mercato con grandiaspettative. Dallo scorso mese didicembre, infatti, quella che si può definireuna nuova scommessa dellaVolkswagen, sta ottenendo ottimi risultatiin termini di vendite. Dal punto divista tecnico, le novità riguarderanno latrazione integrale 4Motion e un nuovo 2litri turbodiesel common rail da 140 CV,che abbandona il sistema iniettorepompa.Un motore che può essere abbinatoper ora ad un cambio manuale a 6rapporti o a un automatico Tiptronic.Volendo si può optare anche per unmotore da 170 CV, mentre, sul fronte dei“benzina”, spicca il 2.0 TSI da 200 CV.La versione Track&Field è stata configurataper l’off road più impegnativo,rispetto alla Trend&Fun e allaSport&Style.VOLKSWAGEN TIGUAN,IL PRIMO SUV MEDIO DI WOLFSBURGEcologiaComfortuuuuub b b bSicurezzag g g g gCapacità di carico W W W W WPEUGEOT 4007,UN SUV IN SINERGIA CON MITSUBISHIEcologiaComfortuuuub b b b bSicurezzag g g g gCapacità di carico W W W W WUna operazione intelligente dalla qualesono scaturiti ben 3 Suv, uno firmatoMitsubishi, uno Citroën e un altro Peugeot.Quest’ultimo è caratterizzato da un designriuscito, una grandissima capacità di caricoe un comfort di primo livello. Davanti spiccala grande “bocca”, tipica di tutte lePeugeot. Il frontale è bene integrato contutto il resto della vettura. Nell’abitacoloanche due divanetti posteriori, che spuntanodal piano di carico. In tal caso possonoessere ospitati 7 passeggeri. Il divano dellafila centrale, invece, scorre per 8 centimetrie dispone di schienali registrabili. La trazioneè integrale, ad inserimento progressivo.Una rotella sul tunnel centrale è adisposizione per affrontare ogni situazionenell’off road leggero. Sotto al cofano, il turbodieselcommon rail di 2.2 litri da 160 CV.Il prezzo, nel lussuoso allestimento Fèline,è di circa 37.000 euro.<strong>CarFleet</strong> gennaio 200842


Insieme alla Renault Espace, la ChryslerVoyager ebbe il merito di inventare unanuova formula di auto: quella dellamonovolume. Entrambi i modelli, siaquello francese che quello americanofecero scalpore a metà anni ottanta, perle idee innovative che proponevano, cercandodi “vedere” l’auto come qualcosada utilizzare nel modo più pratico possibile.Quello che è arrivato dopo è storianota, tra piccole, medie e grandi monovolume.La nuova versione del Voyager,attesa da marzo, migliora i contenuti disempre. E rispetto al modello che mandain pensione ha linee più squadrate, sevogliamo ancora più americane. Tra lenovità il sistema “Swivel’n go” che prevedela possibilità di girare di 180° i sedilidella seconda fila creando un vero eproprio salotto. Il motore è il 2.8 CRD da163 CV della VM.EcologiaCHRYSLER VOYAGER,CAMBIA DEL TUTTO I CONNOTATIuuuuuComfort b b bbbSicurezzag g g gCapacità di carico W W W W WJAGUAR XF,UNO “STRAPPO” CON IL PASSATOEcologiauuuuuComfort b b b b bSicurezzag g g g gCapacità di carico W W W WLa Jaguar cambia radicalmente design conla nuova XF, che è l’erede di quella S-Typeche aveva invece abbracciato linee e tendenzecelebri negli anni sessanta. Se la S-Type ha rappresentato un buon successo,la XF vuole fare di più. Con tratti avveniristici,un interno “minimalista”, tanta curanei particolari, pelle e radica di prima qualità.Lunga quasi 5 metri, ha prezzi chepartono da 51.000 euro e motori che derivanosia dalla S-Type che dalla XK. Infatti,alla base troviamo un motore a benzina di3.0 litri da 238 CV e un turbodiesel di 2.7litri da 207 CV, per poi salire a due 4.2 V8,il primo aspirato (298 CV), il secondosovralimentato, con ben 416 CV. Il cambioè automatico-sequenziale, con comandisul volante. Da “effetti speciali” il pomelloche affiora sul tunnel centrale e che regolail cambio e l’ESP e la “risposta” di acceleratoree freni nella guida sportiva.Fiat Professional ha presentato la nuovagamma del Fiorino Cargo, in attesa diulteriori versioni nel 2008. Prodottonello stabilimento Tofas, a Bursa(Turchia), si conferma un mezzo maneggevole,anche nelle manovre di parcheggio,grazie a un diametro di sterzatadi soli 9,95 metri. Il design ricercatoesprime personalità e robustezza.Originale il taglio dei proiettori, mentrele versioni “lastrate” hanno le fiancatelisce. Con soli 3,86 metri di lunghezza, ilFiorino Cargo ha un vano di carico di 2,8metri cubi, una portata di 610 chili e unalunghezza interna di oltre 1,5 metri, chesfiora i 2,5 metri quando si ribalta ilsedile del passeggero. Due i propulsori:il benzina 1.4 da 73 CV e il turbodiesel1.3 Multijet da 75 CV. Consuma 4,5 l/100km nel ciclo combinato, ovvero millechilometri di autonomia con un pieno.EcologiaComfortuuuub b bFIAT FIORINO CARGO,PRATICO CON NUOVI MOTORISicurezzag g g gCapacità di carico W W W W W<strong>CarFleet</strong> gennaio 200843


Prova su stradaA4 dai due volti:elegante e sportivaIl modello di successo della Audi ora sfoggia una linea che assomiglia a quella della A5, coupè a 4posti, dalla quale ha ereditato il telaio. E’ cresciuta in lunghezza e larghezza per offrire una miglioreabitabilità, ma è anche più leggera grazie alle parti in alluminio per contenere i consumi. Due motoria iniezione diretta di benzina e tre turbodiesel a 4 e 6 cilindri; trazione anteriore o integrale<strong>CarFleet</strong> gennaio 200844


Éda sempre una delle “reginette”delle flotte aziendali e per mantenereil favore della clientela sisottopone a continui interventi permigliorare non solo la linea, ma anchemotori, sospensioni ed abitacolo. Lanuova Audi A4 si presenta quindi conevidenti segni di cambiamento senzaper questo modificare quel “familyfeeling” che la fa riconoscere a primavista come uno dei modelli di maggiorsuccesso della gamma Audi.Costruita sul telaio della A5, coupè a4 posti dalle linee eleganti ma altempo stesso sportive è più lunga di12 centimetri arrivando a 4,70 metri,dimensione notevole per una vetturadel segmento C, più larga di 5 cm.(1,82 metri), alta 1,47 e soprattuttodispone di un passo di 2,808 metriche incide in maniera estremamentepositiva sulla abitabilità, soprattuttosu quella dei passeggeri di alta staturache si devono accomodare sulsedile posteriore e che spesso risultanosacrificati per rispettare le linee diun design dinamico, ma poco pratico.Chi ha disegnato la nuova A4 sa perfettamenteche può essere scambiataper la “cugina” due+due, cioè la A5,per via di una linea discendente versola zona posteriore che la fa assomigliaread una coupè. Si tratta in ognicaso di uno “scambio” piacevole peruna berlina capace di farsi guardaredietro quando passa. Nella A4 lacosiddetta “identità di famiglia” restafortissima a partire dalla calandra single-frame,alle linee a V del cofanoche convergono sul muso più largo epiù basso, con fari anteriori sottili adala (wings) e due grandi prese d’ariadi configurazione tridimensionalenelle quali sono alloggiati i fendinebbia.Ma ciò che colpisce maggiormentesono le fila di piccoli led sistematiall’interno del blocco-fari: è stata dataloro una linea ondulata che sottolineain maniera originale i fari stessi (chesono stretti ed orizzontali) e che donaal frontale un tocco di classe.Fortissima “identità di famiglia”Le fiancate propongono due motivistilistici che non troviamo nel modelloprecedente: una leggerissima nervaturache unisce i fari anteriori alblocco-luci posteriore. Questa nervaturasottolinea le diverse altezze dellemaniglie delle portiere anteriore eposteriore e con il suo design sinuosooffre un’immagine dinamica dellefiancate. L’altra nervatura, questavolta più profonda, si trova nella parteinferiore delle due portiere e riprendeDati tecnici e per l’impiego aziendaledella Audi A4 3.0 V6 TDI F.A.P. qu. AmbienteCilindrata2.967 ccCosto di esercizio al km (*) 0,73Potenza240 cvConsumo medio14,4 km/litroLungh./largh./altezza 4,70 x 1,82 x 1,42 mCapacità di carico da 480 a 962 litriPeso1.655 kgComfort✭✭✭✭✩Accelerazione 6,1” (da 0 a 100 km/h)Silenziosità ✭✭✭✭✭Velocità massima 250 km/hSicurezza ABS SICambioManuale o aut. a 6 marceESPSITrasmissione Trazione integraleAntislitt. SI(*) percorrenza annua 30.000 kmUno spoiler nel bagagliaio caratterizza la parte posteriore della nuova A4un motivo stilistico che parte dallabase del cofano portabagagli per arrivarealle ruote anteriori e allo spoilerpresente nel frontale sotto le presed’aria ed i fari antinebbia.Al di là delle novità stilistiche, la differenzacon il modello che sostituisceappare evidente non appena ci simette al volante: l’handling è decisamentemigliorato in virtù di una differentedistribuzione dei pesi. Infattil’asse anteriore è stato spostato inavanti di 154 millimetri essendo statescambiate le posizioni di differenzialee frizione. Inoltre la batteria è stataposizionata nel piano inferiore delbagagliaio che tra l’altro dispone diuna soglia di carico bassa, appena673 mm, e di un’apertura elettricasfiorando il tasto che si trova nell’impugnaturadel cofano stesso. Il bagagliaioha una capacità di 480 litri chepossono diventare 962 con i sediliposteriori ripiegati.Tra le note tecniche più interessantidella A4 l’eccezionale guidabilitàsoprattutto lungo i circuiti più tortuosi,frutto di un perfetto mix tra dimensioni,pesi e posizione degli assi anterioree posteriore. A questa sensazione diavere sempre le traiettorie sotto controllocontribuisce in maniera determinantelo sterzo dinamico con trasmissionevariabile e soprattutto lo spostamentoin basso ed in avanti della scatoladello sterzo che in questo modooffre una risposta molto diretta e pre-<strong>CarFleet</strong> gennaio 200845


Prova su stradacisa. In alternativa Audi propone il suoben noto Servotronic, l’assistente allasterzata che indurisce la manovrabilitàdello sterzo alle alte velocità e lo rendeinvece estremamente leggero quandosi tratta di effettuare manovre di parcheggioin città.Frontale elegante grazie anche ai fari stretti ed orizzontaliPiù lunga, larga e leggeraLa nuova A4 non solo è più lunga epiù larga, ma è anche più leggera grazieal fatto che il 31,7% della carrozzeriaè in alluminio e magnesio ed il32% in acciaio e ferro. La versione conil motore a benzina 1.8 TFSI pesainfatti solo 1.410 chili e quella a gasoliocon il 2.0 TDI 1.460 kg. Grazie aquesta “cura dimagrante” (ma nonsolo per questo) A4 consuma meno, apartire dai propulsori a benzina. Il V6di 3.2 litri ad iniezione diretta con 265cv infatti percorre nel ciclo mistoquasi 11 km con un litro pur avendouno sprint notevole (da 0 a 100 in6,2”) ed una velocità massima autolimitataa 250 km/h. Il 4 cilindri di 1.8litri con 160 cv, che arriva ai 225 km/he che tocca i 100 da 0 in 8,6”, riesce acoprire 14 km con un litro di benzina.Ancor migliori i dati dei consumi deitre motori a gasolio: il 4 cilindri di 2.0litri con 143 cv, cambio manuale a 6marce e trazione anteriore, sfiora i 20km/l; il V6 di 2.7 litri con 190 cv superai 15 km/h mentre il “gioiello” V6 di3.0 litri TDI con 240 cv e 500 Nm dicoppia massima (e 250 km/h) siaccontenta di 14 km/l.Il cosidetto “valore aggiunto” delleAudi, cioè la trazione integrale, èstato conservato e se possibile affinatoattraverso il differenziale centralecon ingranaggio elicoidale autobloccanteche trasmette in condizionistandard il 40% della forza motriceall’asse anteriore ed il restante 60% aquello posteriore. In situazioni limitesi può arrivare al 65% all’anteriore oall’ 85% al posteriore.In tema di eleganza e soprattutto dicomfort la nuova A4 tiene fede allatradizione della Casa di Ingolstadt:l’abitacolo è di classe come è difficiletrovarne di eguali nel medesimo segmentoe lo stesso si può dire delcomfort. Chi vuole arricchire le dotazionidella vettura ha una lunga seriedi optional a disposizione. Di serie ilvolante a 4 razze attrezzato per radio,telefono e navigatore. Comodo e funzionaleil freno elettromeccanico chepuò, in caso di emergenza, sostituirsiai freni tradizionali con un arresto inspazi limitati.Sul fronte della sicurezza la lista deisistemi a disposizione, di serie o apagamento, è davvero corposa: cisono i fari xenoplus con luci adattiveche seguono il tracciato della stradailluminando le zone oscure in curva;non manca la chiave che si tiene intasca (Advanced Key) con l’avvioattraverso il tasto Start/Stop sul tunnelcentrale. Comoda la funzione di“sterzo dinamico” che si irrigidisceall’aumentare della velocità; utile perchi è abituato a viaggiare con il rimorchioal seguito l’Esp che evita le sbandateanche del mezzo che ci si trascinadietro. Altro gadget da “ammiraglia”il regolatore automatico didistanza ACC (Adaptive CruiseControl) con sensore radar che arrivacontrollare fino a 180 metri in avanti eche in maniera del tutto automaticaaccelera o rallenta quando si superala distanza predefinita con il veicoloche precede.Sicurezza al topPer richiamare l’attenzione del pilotamomentaneamente distratto c’èl’Audi Braking Guard, il sistema cheavverte chi sta al volante consegnali acustici e visivi sul rischiodi possibile collisione, per non parlaredell’Audi Side Assist chesegnala il sorpasso di vetture nell’angolomorto dello specchiettoretrovisore. Infine, utilissimo controi colpi di sonno e contro la scarsaattenzione di chi sta alla guida,l’Audi Lane Assist che fa vibrare ilvolante se si supera la linea biancadi mezzeria senza avere preventivamenteinserito la freccia come sesi trattasse di un inizio di sbandata.Sul fronte del cosiddetto “superfluo”che però rende piacevole l viaggiosi segnala l’eccezionale AudioBang&Olufsen che trasforma l’abitacolo,di per sé già bene insonorizzato,in una sorta di sala da concerto.Chi si avvicina per la prima voltaalla A4 avrà l’imbarazzo per lascelta degli allestimenti. Tre le propostedella Casa: Attraction, Ambitione Ambiente, dove quest’ultimo risultaessere il più raffinato perché riescea coniugare il grande comfort conlo stile e l’eleganza dell’arredamentoe dei materiali.<strong>CarFleet</strong> gennaio 200846


Prova su stradaMercedes Classe C SW:maxisprint e superbagagliaioLa linea più verticale del portellone posteriore aumenta la capacità di carico fino a 1.500 litri, mentrel’Agility Control ed il Pacchetto Dinamico con il controllo delle sospensioni in modo elettronico su ogniruota regalano emozioni ed un’eccezionale tenuta di strada quando si affonda il piede sull’acceleratore.Cinque motori a benzina e tre a gasolio con potenze maggiorate e consumi inferiori del 12%<strong>CarFleet</strong> gennaio 200847


Prova su stradaDati tecnici e per l’impiego aziendaledella Mercedes C 220 CDI S.W. EleganceCilindrata2.148 ccCosto di esercizio al km (*) 0,67Potenza170 cvConsumo medio16,3 km/litroLungh./largh./altezza 4,59 x 1,77 x 1,45 m Capacità di carico da 485 a 1.500 litriPeso1.630 kgComfort✭✭✭✭✩Accelerazione 8,9” (da 0 a 100 km/h) Silenziosità ✭✭✭✭✩Velocità massima 224 km/hSicurezza ABS SICambioManuale a 6 marceESPSITrasmissione Trazione posterioreAntislitt. SI(*) percorrenza annua 30.000 kmLa nuova Mercedes Classe CStation Wagon si presenta conun singolare biglietto da visita:se vai a giocare a golf è in grado diaccompagnarti con 4 sacche e relativicarrelli al seguito; se devi fare traslocoinfine nel suo bagagliaio puoi metterciuna lavatrice od un frigo odancora un divano a due posti.Trattandosi di una familiare è logicoche nella presentazione si privilegil’aspetto della capacità di carico, cheè aumentata in maniera straordinariarispetto al modello precedente nonostanteun incremento apparentementemodesto delle sue misure fondamentali:+55 millimetri in lunghezza,+42 in larghezza e +45 per quel cheriguarda il passo.Ciò che sorprende in realtà è la quantitàdi oggetti ingombranti che si possonostivare nel suo portabagagli afronte di dimensioni esterne relativamentecompatte (4,59x1,77x1,45) inlinea con quelle di un modello delsegmento C al quale la nuovaMercedes SW di fatto appartiene. Ilsegreto sta nella superficie di caricoperfettamente sfruttabile perchépriva di spigoli e sporgenze così che ilvano bagagli è disponibile per unalunghezza di 2,82 metri. Tradotto inlitri, che è la misura standard dellacapacità di carico di un portabagagli,lo spazio utile va da 485 litri con cinquepersone a bordo fino a 1.500 coni sedili posteriori abbassati (1/3 o2/3), che risulta essere la maggioretra le station wagon di lusso di questosegmento.Versatile e funzionaleI designer e gli ingegneri di Mercedes,nel progettare la nuova Classe CStation Wagon, hanno riservato lamassima attenzione ad abitabilità,versatilità e funzionalità, tre qualitàche sono state coniugate con sicurezza,agilità e comfort. In omaggio allafunzionalità ad esempio la coda con ilgrande lunotto sono più verticali diquelli del modello precedente: lalinea, seppur più massiccia, non nesoffre, mentre ci guadagna il volumedi carico la cui capacità è aumentatadi 146 litri.Per quel che riguarda la versatilitàspicca il nuovo portellone Easy-Pack(optional) che si apre e si chiude premendosemplicemente un pulsante:si tratta di una novità assoluta per lacategoria. Inoltre per rendere piùcomode e sicure le operazioni di caricodi oggetti a bordo troviamo nelvano bagagli una serie di ganci perborse e di occhielli di fissaggio, oltre avani laterali con rete di copertura,box-cassetta per la spesa e tendinaavvolgibile con copertura del bagagliaio.Il kit di fissaggio (a sua voltaoptional) consente di ancorare inmaniera sicura e precisa il caricoimpedendo che lo stesso si muova dauna parte all’altra del bagagliaioquando la vettura è in movimento. Lanuova Classe C Station Wagon inoltreè equipaggiata per la marcia con unrimorchio al seguito fino ad un massimodi 1.800 chili di bagagli rimorchiabili.Infine l’Esp, il sistema elettronicoantisbandamento, ha anche la funzionedi tenere in linea la marcia delrimorchio prevenendo pericoloseoscillazioni del mezzo al traino.Caricare i bagagli sulla nuova Classe C Station Wagon è facile grazie all'ampio portelloneSospensioni selettiveNaturalmente le novità della Classe CStation Wagon riguardano anche imotori e l’assetto. A questo propositoc’è ora l’Agility-Control, pacchetto checomprende un sistema di sospensioniselettive con ammortizzatori che siadattano automaticamente alle condizionidi marcia e del fondo stradalemigliorando così il comfort generalegrazie ad una più efficace stabilizzazionedella carrozzeria.Se si adotta il pacchetto dinamico(optional), chi siede al volante può<strong>CarFleet</strong> gennaio 200848


scegliere tra due programmi di marcia(Comfort e Sport) ed impostare inquesto modo le corrispondenti caratteristichedinamiche. Gli ammortizzatorisono regolati elettronicamente inmodo progressivo per ogni ruota, ilcorpo vettura viene ribassato di 15millimetri, il telaio infine dispone dimolle più corte e barre stabilizzatricipiù robuste. Con questo assetto laClasse C Station Wagon è in grado dioffrire piacevoli emozioni quando sidecide di adottare una guida sportiva,soprattutto lungo percorsi tortuosi.Per chi sceglie in maniera permanentela via della sportività esiste la possibilitàdi acquistare il pacchetto sportivo“Classe C Station Wagon AMG”, ladivisione sportiva di Mercedes, cheoltre ai cerchi in lega da 17 pollici prevedeuna carrozzeria ribassata di 15millimetri ed un telaio sportivo conmolle più corte e ammortizzatori dall’assettopiù rigido.Più potenti i motori a benzinaPassando ai motori, uno degli argomentiforti da sempre dei prodottiMercedes, non ci sono da segnalarenovità clamorose, ma un lavoro certosinodegli ingegneri di Stoccarda sull’affinamentodei particolari permigliorare il rendimento complessivoe naturalmente per abbassare i consumi.Il restyling (se così possiamochiamarlo) riguarda soprattutto i 4cilindri a benzina, il C180 ed il C200Kompressor, con potenze lievitate a156 e 184 cavalli, velocità massime di218 e 228 km/h, sprint proporzionato(da 0 a 100 in 9,8” e in 8,8” rispettivamente),ma quel che conta consumiquasi da diesel (12,8 km/l nel ciclomisto). In casa Mercedes calcolanoche per questi due motori il risparmioin termini di consumo di carburantesia del 12%. Poi ci sono altri tre propulsoricon il 6 cilindri a V (C 230, C280 e C 350) superveloci (fino a 250km/h) e scattanti (6,5” da 0 a 100) masempre con percorrenze superiori ai10 km con un litro di carburante.Anche sui 4 cilindri a gasolio (C 200 eC 220 CDI con 136 e 170 cv) è statofatto un lavoro di affinamento su 90Frontale aggressivo con la grande stella al centro della mascherinacomponenti ed i risultati sono l’aumentodi potenza e la diminuzione deiconsumi. Prendendo ad esempio laversione della nostra prova, il C 220CDI, che sarà con ogni probabilitàquella preferita dalla clientela italiana,abbiamo come riferimenti cronometriciuna velocità massima di 224km/h, 8,9” per raggiungere i 100 partendoda fermo, una coppia di 400Nm ed un consumo medio di 6,1 km/lche corrisponde ad una percorrenzadi 16,3 chilometri con un litro di gasolio.L’emissione di CO2 è contenuta in159 gr/km ed il Fap è disponibile arichiesta. Sono dati di assoluto rilievofrutto anche degli interventi fatti sullacarrozzeria tant’è che la vettura inordine di marcia pesa solo 1630 kg.Chi, pur restando nella gamma deimotori a gasolio, non vuole privarsidel piacere che un 6 cilindri sa trasmettere,può optare per lo straordinarioC 320 CDI che a fronte di unacilindrata di 2987 cc offre 224 cv, unavelocità di 245 km/h, 7,9” da 0 a 100,una coppia di 510 Nm ed in particolareun consumo mini (14 km con unlitro di gasolio) considerando cilindratae potenza.Tre le versioni disponibili per quel cheriguarda le finiture dell’abitacolo:Classic, Elegance e Avantgarde.L’eleganza ed il comfort sono quelleben note di Mercedes così come lalinea esterna che ha subito impercettibiliritocchi. Ottima l’aerodinamicitàsottolineata da un Cx di 0,30. I sedilisono più avvolgenti grazie al sostegnolaterale, mentre particolarmentepiacevoli sono le poltroneMulticontour con camere d’aria controllabiliseparatamente sotto gliappoggi dei cuscini in modo tale daadattare la forma del sedile all’anatomiadel passeggero.Volante con dodici tastiIl volante attrezzato dispone di 12tasti tondi ed illuminati che si azionanocon i pollici, il cruscotto ha quadrantineri, scritte bianche, mentreogni strumento circolare dispone diun piccolo display. Quello grande (7pollici) del navigatore è a scomparsa,non manca il pomello di regolazionesulla consolle. Il sistema Multimediadispone di un disco rigido di 30Gigabyte ed il comando vocaleVoicetronic che consente di dare ordinial navigatore o al cellulare con unaparola intera senza dovere sillabare. Ilcambio è di serie manuale a 6 marce:solo la C 350 ha l’automatico 7G-Tronic a 7 rapporti.Complete infine le dotazioni di sicurezzacon 7 airbag, con l’Esp chemonitora la pressione dei pneumaticie stabilizza l’eventuale rimorchio, ilPre-Safe che predispone in anticipo lavettura ad un eventuale urto,l’Intelligent Light System che seguecon i fari (bixeno) i movimenti di sterzatadel pilota, il Parktronic che aiutanelle manovre di parcheggio attraversoi sensori radar.<strong>CarFleet</strong> gennaio 200849


Prova su stradaLaguna, grandi viaggisprofondati nel lussoLa nuova versione della berlina di Casa Renault si presenta con materiali e finiture di qualità offrendo aipasseggeri grande comfort ed una buona insonorizzazione. Cinque propulsori (due a benzina e tre agasolio) tutti Euro 4, con potenze da 110 a 175 cavalli, velocità massime da 192 a 220 km/h e consumicontenuti. L’1.5 dCi ad andature turistiche garantisce percorrenze di 20 km con un litro di gasolio<strong>CarFleet</strong> gennaio 200850


Ci sono vetture che sembranocostruite apposta per le flotteaziendali perché guardanosoprattutto al sodo e garantisconogrande affidabilità e costi di gestionecontenuti. Non c’è dubbio che laLaguna, modello di segmento medioalto di Casa Renault, risponda inpieno a questi requisiti. In 12 anni nesono state vendute due milioni emezzo passando attraverso due versionicome eredi della mitica R21. Perla terza serie, ribattezzata NewLaguna, sono stati investiti un miliardodi euro, al suo progetto hannolavorato mille ingegneri, sono statipercorsi per il rodaggio 6 milioni dichilometri: sono numeri che sottolineanol’importanza che Renault attribuiscea questo modello.La nuova Laguna, tra le altre cose,rappresenta la trasposizione concretadella filosofia aziendale del “grandecapo” Carlos Ghosn, il quale sostieneche un’auto deve mantenere alti livellidi vendita per i quattro anni successivial lancio e non solo per i primidue. Inoltre, è sempre la tesi diGhosn, il design troppo originaleporta subito a picchi di vendita e subitodopo a seri problemi.Continuità nella lineaCosì si capisce perché la linea e l’immaginecomplessiva di New Lagunanon si discosti di molto dal modelloche sostituisce e perché gli ingegneridi Renault abbiano guardato prima diogni altra cosa al sodo e si siano sforzatidi migliorare e ammodernare ciòche era già ampiamente collaudato esoddisfacente. E’ cresciuta in lunghezza(4,7 metri, + 9 cm), in larghezza(1,81 metri, +3 cm) ed in altezza(1,45 metri, +1 cm), ma non sembragrande. Ha acquistato spazio per l’abitacolo,ma all’esterno dà l’impressionedi essere compatta; offre unabuona abitabilità non solo al pilota ea chi gli siede a fianco, ma anche aipasseggeri dei posti dietro che possonomuovere ginocchia e testa a piacimento.In cinque ci si sta bene e nonsi è sacrificati nei lunghi trasferimenti:qualità importanti per una “berlinagrandi viaggi” quale la Laguna aspiraessere. Anche il bagagliaio si dimostraall’altezza offrendo un volume dicarico di 450 litri ampliabile a 1.070.Nel mirino di Laguna non ci sono leDati tecnici e per l’impiego aziendaledella Renault Laguna 2.0 dCi/150CV InitialeCilindrata1.995 ccCosto di esercizio al km (*) 0,57Potenza150 cvConsumo medio16,7 km/litroLungh./largh./altezza 4,7 x 1,81 x 1,45 m Capacità di carico da 450 a 1.070 litriPeso1.460 kgComfort✭✭✭✭✩Accelerazione 9,5” (da 0 a 100 km/h) Silenziosità ✭✭✭✭✩Velocità massima 210 km/hSicurezza ABS SICambioManuale a 6 marceESPSITrasmissione Trazione anterioreAntislitt. SI(*) percorrenza annua 30.000 kmLa nuova Laguna ha dimensioni maggiori rispetto al modello precedenteconcorrenti tedesche del medesimosegmento e cioè Audi, BMW eMercedes, ma due giapponesi comeToyota Avensis e Honda Accord che sitrovano ai primi posti di una specialeclassifica stilata sulla base degli indicidi affidabilità e di soddisfazione.Cambio a 6 marce e automaticoInfatti, appena si entra nell’abitacolodella New Laguna, la qualità percepitadi materiali e di finiture è moltoalta; la posizione di guida è ergonomicacon il cambio (manuale a 6marce o automatico Proactive) sultunnel centrale a portata di mano; ilpilota ha davanti un volante a trerazze, un cruscotto con due grandiindicatori circolari tra i quali è sistematoil display per le informazioni delcomputer di bordo. Il tutto contornatoda una palpebra antiriflesso che siallunga in una linea ondulata di protezionedello schermo a colori delnavigatore satellitare sulla consollecentrale, sopra i comandi del climatizzatoreautomatico. Le finiture sono inlegno di colore chiaro o in alluminio eforse stonano un po’ con la delicatezzadei colori (su toni chiarissimi) deisedili e dei rivestimenti del padiglione.Evidente in ogni caso il salto diqualità esaltato anche dal buon livel-<strong>CarFleet</strong> gennaio 200851


Prova su stradalo di insonorizzazione che tiene fuoridall’abitacolo sia il rumore del motoreche quello del rotolamento deipneumatici. Cinque i motori a disposizione:due a benzina e tre a gasolio,questi ultimi nella versione con filtroantiparticolato (Fap) o senza. L’1.6con 110 cv rappresenta il propulsored’attacco dei benzina: da 0 a 100 in11,7”, 192 km/h di velocità massima,consumi contenuti (13,2 km con unlitro nel ciclo misto), mentre il 2.0 da140 cv è più brillante (210 km/h, da 0a 100 in 9,1”) denunciando però consumileggermente maggiori (12,7km/l). Entrambi sono Euro 4 anche secon emissioni di CO2 rispettivamentedi 180 g/km e di 185 gr/km.Cinque i motori a disposizione: 2 a benzina e 3 a gasolioL’1.5 dCi al di sotto i 140 g/kmSotto quest’ultimo profilo, cioè lariduzione delle emissioni di CO2 perun efficace guerra all’effetto serra,vanno decisamente meglio i propulsoria gasolio che in un caso (l’ 1.5 dCida 110 cv) stanno sotto ai 140 g/km dianidride carbonica arrivando con imotori più potenti poco sopra i 170g/km. Ciò dipende dai consumi veramenteridotti che i diesel denunciano:l’1.5 dCi che arriva ai 192 km/h divelocità massima sfiora i 20 km/l (perl’esattezza 19,6 nel ciclo misto), mentrei 2.0 dCi con 150 e 175 cv pur vantandovelocità massime di tuttorispetto (210 e 220 km/h) e soprattuttogrande accelerazione (da 0 a 100 in9,5” e in 8,7” rispettivamente) hannopercorrenze medie di 16,7 e di 15,4km/l con emissioni di CO2 rapportateai bassi consumi. Anche tutti i gasoliosono Euro 4 ed in particolare il 2.0 dCida 150 cv e quello da 175 cv possonoessere dotati di Fap. Nelle nostreprove, che hanno coinciso con la presentazioneeuropea lungo le stradedell’Austria nei dintorni di Salisburgo,si è dimostrato particolarmente efficientel’1.5 dCi con 110 cv che nonaccusa, a differenza di quanto si potevaimmaginare, il peso della vetturache deve spingere (1.410 kg). Per chicerca però una guida particolarmentebrillante o per chi deve affrontare lunghitrasferimenti la scelta dovrebbecadere sul 2.0 dCi da 150 cv, particolarmenteequilibrato nel rapportopeso/potenza (9,75 kg/cv). Il 175 cvsembra persino esagerato nella suaesuberanza considerando lo spirito diquesta berlina votato alla comoditàpiù che alla guida sportiva. In ognicaso per chi ama premere a fondol’acceleratore appare sul display delcomputer di bordo l’indicazione dellamarcia ideale in funzione della velocità.Va detto anche che la nuovaLaguna non teme chi ama guidare inmaniera allegra: infatti si dimostraincollata all’asfalto ed in grado diaffrontare curve impegnative ad altavelocità grazie alla rigidità della scoccae alla indovinata taratura dellesospensioni che filtrano con efficaciale asperità del fondo stradale senzafenomeni di rollio eccessivo ed in condizionidi grande comfort per i passeggeri.Una nota di particolare meritova riservata allo sterzo, diretto esensibile, che dimostra una grandeprecisione nelle traiettorie.Tre livelli di allestimentoViene proposta in tre livelli di allestimento:Laguna per una clientelarazionale che guarda al sodo e per leflotte aziendali; Dynamique checoniuga eleganza e sportività e chepuò essere personalizzata in duedeclinazioni (Techno Plus per un pubblicogiovane e dinamico, Elite Plusper una clientela più raffinata); infineIniziale che come da tradizioneRenault rappresenta il top dell’eleganzae della tecnologia abbinata allemotorizzazioni più performanti. Perscendere nel dettaglio Iniziale, oltrealle già ricche dotazioni di base dellealtre due versioni, offre cerchi in legada 17 pollici, fari bi-xeno direzionali,freno di stazionamento assistito, trasponderal posto della chiave d’accesso,selleria in pelle e sedili regolabilielettricamente, assistenza al parcheggioanteriore e posteriore, controllodella pressione dei pneumaticisul cruscotto, navigatore CarminatDVD e visualizzazione in 3D.La nuova Laguna viene proposta allaclientela italiana con prezzi competitivi:si parte dai 21.200 euro dell’1.6benzina per arrivare ai 34.200 del2.0 dCi 175 cv con il FAP. Le due versioniche si presume saranno le piùgettonate nella Penisola (1.5 dCi e2.0 dCi) spuntano 23.700 e 25.200euro rispettivamente. Quando arriveràla SporTour costerà mille euroin più rispetto alla berlina. Le previsionidi vendita sono di 12mila unità,con una buona fetta destinata alleflotte aziendali e al noleggio a lungotermine.<strong>CarFleet</strong> gennaio 200852


Prova su stradaCroma, station wagona 5 stelle di Casa FiatIl nuovo modello eredita il frontale da Grande Punto e Bravo, mentre grazie a lievi ritocchi alla parteposteriore si presenta ora più slanciato e aggraziato. Ampio spazio nell’abitacolo ed un bagagliaiodi elevata capacità (da 500 a 1.610 litri). Nella gamma dei motori un solo “benzina” da 140 cv e treturbodiesel della famiglia Multijet da 120-150 e 200 cv, tutti con filtro antiparticolato<strong>CarFleet</strong> gennaio 200853


Prova su stradaL’hanno ribattezzata StationWagon forse per evidenziare ladiscontinuità: certo è che laNuova Croma, pur offrendo a primavista un’immagine molto vicina aquella dell’edizione precedente, oggiè decisamente un’altra cosa. Peraltezza (1,60 metri) sovrasta le altre“giardinette”; per spaziosità internaha poche rivali. Il tutto naturalmentecon un occhio al prezzo che punta adessere “accessibile” a chi è impegnatoeconomicamente anche su altrifronti, primo tra tutti quello del mutuoper la casa di proprietà.In casa Fiat la vecchia Croma nonaveva convinto fino in fondo.L’ammissione arriva dallo stessoMarchionne: “L’abbiamo trovataquando siamo arrivati, ma stilisticamentenon l’avremmo fatta così.Adesso l’abbiamo messa a posto”. Vadetto però che, nonostante le perplessità,il vecchio modello ha trovatoun buon numero di estimatori, clientiattratti dallo spazio e dalle comoditàofferte da questa maxiberlina. Edinfatti l’intervento dei tecnici torinesiha riguardato soprattutto l’esterno,lasciando l’abitacolo quasi inalterato<strong>CarFleet</strong> gennaio 200854per non modificare quelle qualità chesono poi risultate essere le piùapprezzate dalla clientela.La Nuova Croma è “figlia” di GrandePunto e Bravo dalle quali ha ereditatole linee del frontale e per certi versianche quelle della parte posteriore.“Iniezione” di personalitàC’è innanzitutto un’esaltazione delcosiddetto “family feeling” e indirettamentel’immissione rispetto allaprecedente carrozzeria, un po’ pesanteed anonima, di una dose di maggiorepersonalità. E’ sufficiente guardareai passaruota, molto sporgenti esagomati, per accorgersi che la NuovaEvidente soprattutto nel frontale il family feeling con Grande Punto e BravoDati tecnici e per l’impiego aziendaledella Fiat Croma 1.9 MJT 16V DynamicCilindrata1.910 ccCosto di esercizio al km (*) 0,53Potenza150 cvConsumo medio16,4 km/litroLungh./largh./altezza 4,78 x 1,77 x 1,60 m Capacità di carico da 500 a 1.610 litriPeso1.455 kgComfort✭✭✭✭✩Accelerazione 9,6” (da 0 a 100 km/h) Silenziosità ✭✭✭✩✩Velocità massima 210 km/hSicurezza ABS SICambioAutomatico a 6 marceESPSITrasmissione Trazione anterioreAntislitt. SI(*) percorrenza annua 30.000 kmCroma esprime grinta e non passacertamente inosservata. Il gioco stilisticodei passaruota si collega con ilparaurti nel frontale separando la grigliaa maglie larghe con il logo Fiat alcentro con le tre prese d’aria al disotto della targa che inglobano anchei fendinebbia. La parte più riuscitariguarda i fari allungati a goccia ed ilcofano prominente che ricorda davicino, fatte le debite proporzioni,quelli di Grande Punto e Bravo.Del tutto inedita la parte posterioredove la zona sottostante il paraurti,che ospita anche la targa, funziona daestrattore d’aria mentre il paraurtivero e proprio si raccorda in manieravistosa con la parte inferiore del passaruotaposteriore. Nei confronti dellavecchia Croma era sentita tra i designerFiat l’esigenza di alleggerire ilposteriore: l’operazione sembra perfettamenteriuscita grazie ad unlunotto non troppo inclinato e sormontatoda uno spoiler, ad una parteinferiore del portellone bombata chedà slancio e alle luci posteriori chedalla fiancata invadono in linea orizzontalelo stesso portellone.Nell’insieme la superficie vetrata è trale maggiori della sua fascia (3,25metri quadrati) e, a sorpresa, garantisceun elevato comfort acustico.Sono state conservate le doti dellaversione precedente con un portabagaglidi 500 litri che possono diventare1610 ripiegando i sedili posteriori. Ilfondo è piatto e bene sfruttabile: l’unicohandicap semmai è legato allanotevole altezza dal suolo della sogliadi carico che non facilita le operazionidi stivaggio dei bagagli.


Il grande portellone rimodellato dà slancio alla parte posteriore della CromaNell’abitacolo le novità più evidentiriguardano il volante attrezzato a trerazze, la grafica della strumentazionepiù raffinata, rivestimenti in tessuto epelle per le poltrone e le finiture realizzatecon una plastica di qualitàsuperiore. A conferma della vocazionedi questa vettura verso famiglienumerose lo schermo Lcd al soffittodestinato ad intrattenere nei lunghiviaggi i figli o gli ospiti dei sediliposteriori. Questo schermo Lcd è collegatoad un lettore Dvd o a videogiochi,mentre il dispositivo Blue&Mecomprende il kit vivavoce Bluetooth acomandi vocali e l’ormai immancabileporta Usb. La nuova Croma aspiraanche al lusso delle ammiraglie: infattichi l’acquista può scegliere tra duediversi navigatori satellitari, uno piùsemplice ed economico a pittogrammied uno più raffinato con displaysulla plancia, al centro della consolle,sopra i regolatori del climatizzatoreed il cambio.Automatico senza sovrapprezzoA proposito di quest’ultimo va sottolineatacome estremamente positiva lascelta di Fiat di proporre nella fase dilancio del modello, con la motorizzazionea gasolio di 1.9 litri da 150 cavalli,l’automatico sequenziale a 6 marcein alternativa al manuale (sempre a 6marce) senza sovrapprezzo.L’automatico è di serie sul 2.4 Multijetda 200 cv, mentre su tutte le altre c’èil manuale a 6 marce (con l’eccezionedell’1.8 benzina, dove il cambiomanuale è a 5 marce).Le dotazioni di sicurezza attiva e passivasono complete come dimostranole 5 stelle Euro NCAP che promuovonoquesto modello al vertice del segmentoD. In tema di airbag siamo aquota sette: 2 frontali a doppia fase,2 laterali anteriori, 2 window bag eduno per le ginocchia del guidatore. Arichiesta i side bag posteriori. Nonmancano naturalmente i più sofisticatidispositivi elettronici per il controllodel comportamento dinamico dellavettura: l’Abs con il correttore elettronicodella frenata Edb, l’Esp che comprendeanche l’antislittamento Asr,che limita il pattinamento delle ruotemotrici in presenza di scarsa aderenza,la frenata d’emergenza attraversol’Hba ed infine l’Hill-holder che assisteil pilota nelle partenze in salitamantenendo ferma l’auto per alcunisecondi una volta sollevato il piededal freno. Sul fronte motori non cisono novità sostanziali se non quelladella mancata adozione per il mercatoitaliano del 2.2 da 147 cv a benzina.Accanto all’1.8 a benzina da 140 cvtroviamo i due 1.9 a gasolio con diversepotenze (120 e 150 cv) per finire albrillante 2.4 a 5 cilindri da 200 cv. Tuttie tre i propulsori diesel appartengonoalla famiglia dei Multijet, sono Euro 4e dotati di filtro antiparticolato. Per lanostra prova abbiamo scelto il turbodieselda 150 cv con cambio automatico-sequenziale,un’accoppiata particolarmentefelice per la fluidità dimarcia che garantisce a tutti i regimidel motore. Riteniamo anche chequesta sarà l’opzione preferita daifuturi clienti della Nuova Croma vistol’interessante rapporto tra qualità eprezzo (i listini vanno da 23.500 a33.500 euro) ed in considerazione delcomfort che questa vettura garantisce.Senza trascurare l’importanzadella garanzia di 5 anni. Apprezzabilelo spazio a disposizione sia in altezza(1,60 m) che in lunghezza grazie alpasso di 2,70 metri. Chi siede dietronon ha problemi a sistemare legambe anche se è di alta statura.Nell’abitacolo non entra il rumore delmotore né quello di rotolamento deipneumatici.Servosterzo elettroidraulicoIl comfort è garantito da un collaudatoschema di sospensioni (tipoMcPherson all’anteriore, multilink sulretrotreno) e da un servosterzo elettroidraulicoche rende agevole ognimanovra. Non mancano infine quegliautomatismi che riducono l’impegnodella guida come il Cruise control, ilsensore della pioggia che avvia automaticamenteil tergicristallo, i sensoriradar per agevolare le operazioni diparcheggio, il sensore della pressionedei pneumatici, lo spegnimento ritardatodei fari e l’adozione di fendinebbiaanteriori con funzione adattivache si attivano con le luci anabbagliantiaccese in base all’angolo disterzata. La Nuova Croma si presentaquindi con una dotazione completasia di apparati indispensabili per lasicurezza sia di supporti elettroniciche affiancano il pilota: sono “qualità”che la promuovono al rango diStation Wagon a 5 stelle di Casa Fiat.<strong>CarFleet</strong> gennaio 200855


Prova su strada207 SW, con la “coda”è versatile, ma sempre briosaLa piccola di Casa Peugeot con l’aggiunta di 12 centimetri in lunghezza può caricare molti bagagli senzaperdere le caratteristiche di vettura sportiva e piacevole da guidare. Molto comodo il portellone perla grande apertura in altezza. Gli interni sono quelli della berlina. Cinque i motori con l’1.6 HDi da 110 cvtra i preferiti per la velocità massima (192 km/h) ed i bassi consumi (20 km/l)<strong>CarFleet</strong> gennaio 200856


Aggiungi la coda alla Peugeot207 e ottieni una vettura ancorpiù versatile che può caricareun buon numero di bagagli senza perderequel carattere vivace che dasempre caratterizza il modello dellaCasa del Leone. L’operazione SW,ovvero il passaggio dalla berlina allafamiliare che spesso finisce per appesantirela linea e trasformare lo spiritodi un’auto, nel nostro caso appareparticolarmente riuscita: con appena12 centimetri in più regala spazio albagagliaio che ora dispone di unvolume utile di 337 dm 3 (che possonodiventare 1.258 ripiegando i sediliposteriori), propone un doppio portellone(il lunotto è apribile separatamentee si dimostra molto comodoper riporre oggetti poco ingombrantisoprattutto quando non c’è sufficientespazio per sollevare il portelloneprincipale), si presenta con una lineapersonale grazie anche alle luciposteriori che si spingono in manieravistosa lungo la fiancata. In altreparole l’immagine sportiveggiantedella 207 non ne soffre per l’appendiceposteriore ed anzi il gioco dellesuperfici vetrate con la piccola terzaluce a triangolo in parallelo con quellamolto più grande del lunotto (che siestende sulla fiancata) dà slancio allafiancata stessa proponendo un designche richiama alla mente (fatte ledebite proporzioni) quello riuscitissimodella 407 SW.Le dimensioni “allungate” della 207SW (4,15x1,75x1,52) sono state sfruttateprincipalmente per offrire spazioal bagagliaio. Non solo: la facilità concui si ripiegano i sedili posteriori, ilIl portellone verticale aumenta la capacità di carico della 207 Station Wagonpiano di carico perfettamente piano edi forma regolare, l’assenza di scomodigradini alla base del portellone (unparticolare questo che rende agevolele operazioni di carico e scarico) rappresentanodoti aggiuntive a quelle,sia stilistiche che meccaniche, che dasempre caratterizzano la 207.Assetto bilanciato e stabileChi pensa ad una SW per le necessitàdi lavoro o familiari od anche semplicementeper il tempo libero non potrànon apprezzare la funzionalità dell’insiemedella 207 SW che, oltre allospazio e alla versatilità, offre motoriscattanti e poco assetati, soprattuttoquelli a gasolio, un assetto ben bilanciatoed una stabilità particolarmenteapprezzabile nei percorsi tortuosi.Dati tecnici e per l’impiego aziendaledella Peugeot 207 1.6 16V Hdi FAP 110 CV SW XS CielCilindrata1.560 ccCosto di esercizio al km (*) 0,42Potenza110 cvConsumo medio20 km/litroLungh./largh./altezza 4,15 x 1,75 x 1,52 m Capacità di carico da 337 a 1.258 litriPeso1.<strong>27</strong>5 kgComfort✭✭✭✩✩Accelerazione 10,3” (da 0 a 100 km/h) Silenziosità ✭✭✭✩✩Velocità massima 193 km/hSicurezza ABS SICambioManuale a 5 marceESPSITrasmissione Trazione anterioreAntislitt. SI(*) percorrenza annua 30.000 kmIl modello della nostra prova in versioneXS mantiene il “naso” pronunciatocon la larga presa d’aria anterioreed il cofano a V con il logo delLeone nonché i fari stretti che siarrampicano sul fianco fino quasi araggiungere il montante anterioretipici delle 207 più sportive al puntoche incrociando la nuova SW non ci siaccorge delle differenza con la berlina.Solo le barre in alluminio sul tettosegnalano la differente vocazione delnuovo modello.Nell’ampia gamma di motori che la207 SW propone (a benzina di 1.4 e1.6 litri con 75-95-120 cv; a gasolio di1.6 litri con 90 e 110 cv) il più “gettonato”è senz’altro il ben noto 1.6 HDicon 110 cv che si dimostra abbastanzavivace nonostante i 1.<strong>27</strong>5 chili chedeve portarsi appresso. La sua doteprincipale, oltre ad una velocità massimadi tutto rispetto (192 km/h) e aduna ripresa vigorosa (da 0 a 100 in11,8”), è quella di consumare poco alpunto da garantire percorrenze di 20km con un litro di gasolio. Su strada sidimostra il motore adatto grazieanche ad una coppia massima di 240Nm a 1.750 giri che consente diriprendere ai bassi regimi senza farericorso al cambio (che è un manuale a5 marce con innesti rapidi e precisi).<strong>CarFleet</strong> gennaio 200857


Prova su stradaC’è anche l’overboost che in ripresaoffre una spinta ulteriore per una frazionelimitata di tempo portando lacoppia massima a 260 Nm. Il turbo èa geometria variabile e monta di serieil filtro antiparticolato Fap.Chi guarda alla 207 SW come ad unmodello con l’indole tranquilla epaciosa di una station wagon si sbagliadi grosso. Infatti la 207 SW è precisanel disegnare le curve, piacevoleda guidare grazie allo sterzo moltodiretto, divertente sui tratti tortuosidove la tenuta si dimostra esseremolto vicina a quella straordinariadella berlina. In ogni caso chi volesseesagerare con il piede sull’acceleratore,si troverebbe alle prese con un leggerosottosterzo, ma mai in difficoltàgrazie ad un controllo elettronicodella stabilità ben calibrato (che peròha il difetto di essere un optional apagamento: 600 euro).Tra i motori a benzina, spicca l’1.6 VTida 120 cv con una coppia di 140 Nm evelocità massima di 200 km/h. I propulsoriVTi si segnalano per la tecnologiadell’alzata variabile delle valvolesviluppata da PSA Peugeot-Citroën incollaborazione con BMW (che hadotato di questo motore la Mini): l’effettofinale è quello di un sensibilemiglioramento del rendimento termodinamicocon prestazioni superiori enello stesso tempo consumi ed emissionidi CO2 minori. Più tranquilli i due<strong>CarFleet</strong> gennaio 200858Di grande effetto il tetto panoramico in cristallo della versione Ciel1.4 con 75 e 95 cv rispettivamente cheperò si fanno apprezzare per i consumicontenuti (più di 15 km con unlitro), un dato significativo sul frontedei propulsori a benzina.Sedili posteriori rialzatiL’abitacolo ricalca molto da vicinoquello della berlina: i sedili posteriorisono rialzati di 20 millimetri, il checontribuisce ad offrire a chi siede dietrouna buona visibilità. E a propositodi visibilità, spettacolare il tetto panoramicoin cristallo della versione Cieldi grandi dimensioni oscurabile inLa 207 SW offre motori scattanti e dai consumi moderati, soprattutto quelli a gasoliopochi secondi con una tendina acomando elettrico. La nostra 207 SWXS si caratterizza, oltre al tetto invetro, anche per il frontale tipo sport,per le barre sul tetto color alluminio,per il lunotto posteriore apribile, per ifari fendinebbia, per il volante in pelleed i sedili sportivi.Di serie cerchi in lega da 16 pollici,computer di bordo e climatizzatoremanuale; a pagamento il regolatoredi velocità, i sensori di parcheggio, lavernice metallizzata ed i vetri posteriorioscurati. In arrivo il sistema dinavigazione GPS con autoradio e lettoreMP3 e connettività Bluetooth. Inalternativa si può scegliere un sistematelematico integrato “4 in 1” chesfruttando un hard disk da 30 GB riunisceil controllo di tutti i dispositivielettronici di bordo (GPS, Hi-Fi, tripcomputer) su uno schermo a colori16:9 da 7 pollici con grafica tridimensionale.Le molte qualità della 207 SW hannoperò un prezzo che nel caso della vetturadella nostra prova non è particolarmentecontenuto: dai 20 mila eurodella versione XS con l’1.6 HDi da 110cv si sale con gli optional a 22 mila.Aggressivo invece il prezzo della versioned’attacco a 13 mila euro (1.4One Line da 75 cv a benzina), mentreper i diesel si parte da 15.450 euro.


OsservatorioI numeri dell’auto aziendaleSi conferma il recupero delle auto in noleggioLa stretta fiscale di fine 2006 ha pesato sulla domanda di auto aziendali ed anche, sia pure in minor misura, su quella di autoimmatricolate per uso noleggio. L’allentamento della stretta in agosto ha già cominciato a produrre effetti positivi che sonodestinati a rafforzarsi nel corso del 2008 sia per il complesso delle auto aziendali che in particolare per quelle da noleggioSulla domanda di auto aziendali nel2007 pesa la stretta fiscale introdottadalla manovra finanziaria di fine2006 e allentata soltanto in agosto. Afronte infatti di un consuntivo delleimmatricolazioni per l’intero mercatoitaliano che si chiude a fine novembrecon una crescita del 6,55% levendite alle aziende sono aumentatesoltanto dell’1,10% mentre megliohanno fatto le immatricolazioni aduso noleggio che sono cresciute del2,18%. Questo andamento leggermentemigliore è dovuto al fatto cheè continuata la tendenza da parte dimolti utenti di auto aziendali a passaredalla proprietà, e dalla conseguentegestione diretta del parco, alnoleggio a lungo termine.Naturalmente si è ridotta nel 2007anche l’incidenza sul totale delle venditesia delle immatricolazioni asocietà (dal <strong>27</strong>,91% al 26,82%) chequelle ad uso noleggio (dal 13,6% al12,58%). Sul calo dell’incidenza delmercato dell’auto aziendale hannocomunque influito anche gli incentivialla rottamazione che hanno favoritouna crescita soprattutto delle autoacquistate da privati.Per il 2008 si prevede un recuperodella quota dell’auto aziendale chedovrebbe quanto meno riportarsisulle posizioni del 2006 grazie alfatto che l’allentamento della strettafiscale, di cui si è detto sopra, si è giàavvertito nell’ultima parte del 2007,ma dovrebbe avere effetti soprattuttonel 2008. Dando uno sguardo alquadro ormai quasi definitivo delleimmatricolazioni quale scaturisce daidati di fine novembre, non appaionomodifiche di particolare rilievo nellescelte degli utenti di auto immatricolatead uso noleggio (breve e lungotermine) per quanto riguarda imodelli. Saldamente in prima posizionedella hit parade delle immatricolazioniad uso noleggio vi è la FiatGrande Punto, mentre la Fiat Panda siconferma al secondo gradino delpodio. Al terzo gradino sale invecel’Alfa Romeo 159, che era soltantoquinta nel 2006 e che scalza la Focusscivolata al quinto posto. Entra poi alquarto posto la Fiat Bravo che sostituiscela Croma.MarcaFIATALFA ROMEOLANCIAVOLKSWAGENRENAULTFORDBMWMERCEDESAUDIOPELPEUGEOTVOLVOTOYOTACITROENNISSANSMARTHONDALAND ROVERCHEVROLETMAZDAMITSUBISHIMINIJEEPSKODAHYUNDAISEATCHRYSLERPORSCHESUZUKIaltreIMMATRICOLAZIONI IN ITALIADI AUTOVETTURE E FUORISTRADAVENDUTE AD IMPRESE O SOCIETA’gennaio-novembre2007 2006172.93039.90438.77038.61638.<strong>27</strong>934.16433.42031.95726.64626.46816.57612.74012.32612.17610.6619.7956.4545.6915.5194.7504.5644.3063.9883.9343.7183.6203.2022.4292.39613.328162.11031.67537.10937.29744.78537.28432.07332.03625.43331.25919.30210.70112.87710.74910.14712.6243.5136.0813.7236.0373.6053.8874.6372.9004.6453.3764.6652.2492.36617.3796,6725,984,483,54-14,53-8,374,20-0,254,77-15,33-14,1219,05-4,2813,285,07-22,4183,72-6,4148,24-21,3226,6010,78-14,0035,66-19,967,23-31,368,001,<strong>27</strong>-23,31<strong>27</strong>,746,406,226,206,145,485,365,134,<strong>27</strong>4,252,662,041,981,951,711,571,040,910,890,760,730,690,640,630,600,580,510,390,382,1426,295,146,026,057,266,055,205,204,135,073,131,742,091,741,652,050,570,990,600,980,580,630,750,470,750,550,760,360,382,82IMMATRICOLAZIONI IN ITALIADI AUTOVETTURE E FUORISTRADAPER USO NOLEGGIOgennaio-novembregennaio-novembregennaio-novembreVariaz.% Marca Variaz.%Quota 2007 Quota 2006 2007 2006 Quota 2007 Quota 2006FIATALFA ROMEOFORDVOLKSWAGENLANCIARENAULTOPELBMWAUDIMERCEDESPEUGEOTSMARTVOLVOCITROENNISSANCHEVROLETSKODATOYOTACHRYSLERSEATJEEPHONDAMINIMAZDALAND ROVERHYUNDAIMITSUBISHISAABSUZUKIaltre93.85724.53724.00221.54021.45920.02513.63912.94511.57310.4637.0074.9534.3294.1033.7002.2451.8361.6641.5921.5651.2358918496986926355465003181.40291.98419.32826.65820.10419.79523.81716.29311.78810.99710.6807.0466.1802.9262.2013.4241.4179121.0251.9601.1488404939581.3591.1728262319211301.8912,0426,95-9,967,148,41-15,92-16,299,825,24-2,03-0,55-19,8547,9586,428,0658,43101,3262,34-18,7836,3247,0280,73-11,38-48,64-40,96-23,12136,36-45,71144,62-25,8631,848,328,147,317,286,794,634,393,933,552,381,681,471,391,260,760,620,560,540,530,420,300,290,240,230,220,190,170,110,4831,886,709,246,976,868,265,654,093,813,702,442,141,010,761,190,490,320,360,680,400,290,170,330,470,410,290,080,320,050,66TOTALE623.3<strong>27</strong>616.5241,10100,00100,00TOTALE294.800288.5042,18100,00100,00Fonte: elaborazioni Ufficio Studi <strong>LeasePlan</strong> Italia su dati UNRAEFonte: elaborazioni Ufficio Studi <strong>LeasePlan</strong> Italia su dati UNRAE<strong>CarFleet</strong> gennaio 200860


IMMATRICOLAZIONI IN ITALIA DI AUTOVETTURE E FUORISTRADAVENDUTE AD IMPRESE O SOCIETA’TOP 20 - gennaio-novembre 2006/2007N. Marca Modello gennaio-novembre 20061234567891011121314151617181920FIATFIATLANCIAFORDFIATFIATVOLKSWAGENALFA ROMEOBMWALFA ROMEOLANCIARENAULTOPELRENAULTRENAULTVOLKSWAGENAUDIFIATFORDFIATaltreTotaleGRANDE PUNTOPANDAYPSILONFOCUSSTILOCROMAPASSAT159SERIE 3147MUSAMEGANEASTRACLIOSCENICGOLFA4SEICENTOFIESTAIDEANumero57.54741.64021.68820.57117.60615.44214.34914.26113.92213.59112.67612.49312.44111.93310.28910.1429.9968.6948.0337.558281.652616.524Fonte: elaborazioni Ufficio Studi <strong>LeasePlan</strong> Italia su dati UNRAEQuota9,336,753,523,342,862,502,332,312,262,202,062,032,021,941,671,651,621,411,301,2345,68100,00N. Marca Modello gennaio-novembre 20071234567891011121314151617181920FIATFIATLANCIAALFA ROMEOFIATALFA ROMEOFORDBMWLANCIAVOLKSWAGENFIATVOLKSWAGENRENAULTRENAULTAUDISMARTFIATOPELRENAULTFIATaltreTotaleGRANDE PUNTOPANDAYPSILON159BRAVO147FOCUSSERIE 3MUSAPASSATCROMAGOLFCLIOSCENICA4FORTWOIDEAASTRAMEGANESEICENTONumero62.74335.68022.11720.07016.91115.81015.50415.35814.54914.46213.03713.01010.8059.8639.4119.2938.8418.68<strong>27</strong>.8467.804291.531623.3<strong>27</strong>Quota10,075,723,553,222,712,542,492,462,332,322,092,091,731,581,511,491,421,391,261,2546,77100,00FIATFIATFORDFIATALFA ROMEOLANCIAFIATVOLKSWAGENRENAULTLANCIAOPELRENAULTALFA ROMEOBMWAUDIVOLKSWAGENRENAULTFORDOPELFIATaltreTotaleIMMATRICOLAZIONI IN ITALIA DI AUTOVETTURE E FUORISTRADAPER USO NOLEGGIOTOP 20 - gennaio-novembre 2006/2007N. Marca Modello gennaio-novembre 20061234567891011121314151617181920GRANDE PUNTOPANDAFOCUSCROMA159YPSILONSTILOPASSATMEGANEMUSAASTRASCENIC147SERIE 3A4GOLFCLIOFIESTAZAFIRAIDEANumero39.33821.06516.34311.01310.83210.3799.9089.7868.5038.00<strong>27</strong>.8946.3436.2996.2515.3015.1395.0795.0713.8963.45088.612288.504Fonte: elaborazioni Ufficio Studi <strong>LeasePlan</strong> Italia su dati UNRAEQuota13,647,305,663,823,753,603,433,392,952,772,742,202,182,171,841,781,761,761,351,2030,71100,00N. Marca Modello gennaio-novembre 20071234567891011121314151617181920FIATFIATALFA ROMEOFIATFORDLANCIAVOLKSWAGENFIATLANCIABMWVOLKSWAGENRENAULTALFA ROMEORENAULTRENAULTAUDIOPELSMARTOPELFORDaltreTotaleGRANDE PUNTOPANDA159BRAVOFOCUSYPSILONPASSATCROMAMUSASERIE 3GOLFSCENIC147MEGANECLIOA4ASTRAFORTWOCORSAFIESTANumero40.91517.49616.36412.67712.33911.49810.2059.0338.7677.6397.0056.4875.9175.6165.0214.9604.9374.4663.8383.60296.018294.800Quota13,885,935,554,304,193,903,463,062,972,592,382,202,011,911,701,681,671,511,301,2232,57100,00<strong>CarFleet</strong> gennaio 200861


OsservatorioQuanto costa l’auto aziendalePresentiamo nelle due pagine seguenti, per le auto maggiormente utilizzate nelle flotte aziendali, il costo di esercizio annuoe quello al chilometro nell’ipotesi in cui le vetture vengano acquistate e gestite direttamente dall’azienda.I costi indicati sono utili punti di riferimento per valutare la convenienza di soluzioni alternative alla proprietàNota metodologica. I costi riportati nelletabelle si riferiscono ad auto direttamentepossedute e gestite da un soggettoeconomico. Si tratta quindi della configurazionemassima di costo in quanto,come è noto, passando a soluzioni piùmoderne per disporre del parco auto,come il fleet management o il noleggio alungo termine, si possono conseguirerisparmi non indifferenti. Per costo diesercizio di un autoveicolo si intende lasomma di tutti gli oneri sostenuti peracquistarlo ed utilizzarlo. Concorrono aformare il costo di esercizio un notevolenumero di voci. Innanzitutto la spesa perl'acquisto dell'autovettura al netto diquanto si ricaverà rivendendola usata,quindi il costo per l'interesse sul capitaleinvestito. Poi i costi per la tassa sulla proprietà,per l'assicurazione, per la coperturadella responsabilità civile e deglialtri rischi connessi al possesso e all'usodell'auto, l'eventuale costo del garage e,se l'auto appartiene ad una azienda,anche le spese per la sua gestione.Occorre quindi considerare le spese per iconsumi di carburanti, di lubrificanti e dipneumatici, i costi per le manutenzioni ele riparazioni ed infine i pedaggi autostradali,le multe e gli eventuali oneristraordinari. Il costo di esercizio di un'autoaziendale non va confuso con i costi diesercizio delle autovetture pubblicatidall'Aci o da altre organizzazioni chesono determinati facendo riferimento adauto possedute da automobilisti privati.Una parte del costo dell'auto è certamenteindipendente dal tipo di utilizzatore,ma per l'azienda vi sono costi particolaridi cui occorre tenere conto. Traquesti le spese per l'amministrazionedella flotta, che sono molto elevatequando l'azienda segue modalità digestione tradizionale e cioè amministradirettamente auto di sua proprietà.Elementi considerati. Sono stati consideratitutti gli elementi rilevanti riferiti adauto che restino nel parco auto per untre anni e percorrano 30.000 chilometriall'anno. Il metodo di calcolo utilizzato èindicato nelle seguenti formule:V CA 3,n = SF + SV*n dove:V CA 3,n = è il costo annuo (CA) per lavettura V che è detenuta in proprietà pertre anni e percorre n chilometri all'anno(30.000 chilometri nelle ipotesi consideratenelle tabelle)SF = spese fisse annueSV = spese variabili al chilometron = numero di chilometri percorsiannualmenteLa composizione delle spese fisse annuee delle spese variabili al chilometro èriportata nelle formule seguenti:SF = D+ I + B +ARC + AIF + SG dove:D = deprezzamento annuo medioI = interesse sul capitale investitoB = tassa di proprietàARC = assicurazione rc autoAIF = assicurazione incendio-furtoSG = spese aziendali di gestioneSV = C + M + O + G dove:C = costo per il carburante al chilometroM = costo di manutenzione al chilometroO = costo dei lubrificanti al chilometroG = costo degli pneumatici al chilometroPer quanto riguarda la determinazionedelle singole voci sono stati seguiti iseguenti criteri:DEPREZZAMENTO: si è considerato ildeprezzamento medio annuo per la vetturain questione che venga rivendutadopo tre anni e con una percorrenza di30.000 km annui.INTERESSI: si è calcolato il costo per ilfinanziamento del prezzo della vetturacon un tasso annuo pari al 9,125% cheoggi può considerarsi medio.TASSA DI PROPRIETA’: si è fatto riferimentoalle tariffe previste dallaFinanziaria 2007 per le autovettureimmatricolate Euro 4.ASSICURAZIONE RC: esiste una notevoledifferenziazione fra le tariffe assicurative.Per le elaborazioni si è fatto riferimentoa premi medi per la zona di Romaper la classe di merito 14 e per un massimaleunico di 800 mila euro.ASSICURAZIONE INCENDIO-FURTO: èstato considerato un premio annuo parial 30 per mille.SPESE AZIENDALI DI GESTIONE: è statoconsiderato un costo annuo a vettura di500 euro. E’ una stima cauta se si considerail complesso di adempimenti legatialla gestione di un'auto di un parco.COSTO PER IL CARBURANTE AL CHI-LOMETRO: per quanto riguarda i consumisi è fatto riferimento ai valorimedi riportati nell'ultima edizionedella pubblicazione dell'Aci “Costi chilometricidi esercizio di alcuni tipi diautovetture, autofurgoni e motoveicoli”.I prezzi dei carburanti consideratisono quelli medi derivanti dalla rilevazioneufficiale del Ministero delloSviluppo Economico all’10/12/2007 ecioè, per la benzina euro 1,36200 e peril gasolio euro 1,29000 al litro.COSTO DI MANUTENZIONE AL CHILO-METRO: per questa voce si è fatto riferimentoalla elaborazione dell'Aci piùsopra citata. Al dato Aci è stato peròaggiunto l'onere per la sostituzione dell'autodurante la manutenzione.COSTO DEI LUBRIFICANTI AL CHILOME-TRO: anche per questa voce, si è fattoriferimento alla elaborazione dell'Aci piùsopra citata.COSTO DEGLI PNEUMATICI AL CHILO-METRO: sono stati considerati i prezzi dilistino ridotti del 15% per tenere contodegli sconti d'uso. Il valore di un treno digomme è stato diviso per una percorrenzadi 35.000 chilometri per ottenere ilcosto al chilometro.Costi non considerati. L'elaborazionenon ha tenuto conto di costi per i qualiesiste una forte variabilità a seconda deltipo di utilizzazione e cioè le spese per ilricovero della vettura, per il parcheggio,per i pedaggi autostradali e per le eventualimulte per violazioni delle normesulla sosta o sul traffico. Si tratta però dicosti che anche se di difficile determinazionevengono comunque sostenuti dall'aziendae questa situazione fa ulteriormenteaumentare il costo dell'autoaziendale.Cinzia Bortolotti<strong>CarFleet</strong> gennaio 200863


OsservatorioCOSTI DI ESERCIZIO DELLE AUTO AZIENDALI(Durata di possesso: 3 anni; percorrenza annua: 30.000 Km)MARCAAlfa RomeoAlfa RomeoAlfa RomeoAlfa RomeoAudiAudiAudiAudiAudiAudiAudiBmwBmwBmwBmwBmwBmwBmwChryslerCitroënCitroënCitroënCitroënCitroënCitroënFiatFiatFiatFiatFiatFiatFiatFiatFiatFordFordFordFordFordHondaHyundaiHyundaiHyundaiJaguarJaguarLanciaLanciaLanciaMODELLO147 1.9 JTD (120) 5p Progression159 1.9 JTDm 16V Progression159 2.4 JTDm 20V SW DistinctiveGT 1.9 JTDM 16V DistinctiveA3 1.6 AttractionA4 2.0 TDI F.A.PA4 3.0/233CV TDI fi.ap Av. qu. Top plusA6 2.7 V6 TDI F.A.PA6 2.7 V6 TDI AvantA8 3.0 V6 TDI F.A.P. qu. Tiptr.Q7 3.0 V6 TDI quattro tiptronic F.A.P118d 5 p. Attiva DPF320d Eletta330d Touring Eletta530d Attiva530d Touring Attiva630i730d AttivaVoyager 2.8 CRD LX AutoC2 1.4 ExclusiveC3 1.4 Hdi EleganceC4 2.0 16V HDi 5p. FAP ExclusiveC4 Grand Picasso 1.6 16V Hdi FAP EleganceBerlingo 1.6 Hdi/75CV ImageXsara Picasso 1.6 16V HDI ClassiqueSeicento 1.1Panda 1.3 MJT 16V EmotionPunto Classic 1.2 5p DynamicGrande Punto 1.3 MJT 75 5p DynamicCroma 1.9 MJT 16V DynamicBravo 1.4 16V DynamicMultipla 1.9 MJT ActiveDoblò 1.9 MJ (105 CV) DynamicUlysse 2.0 MJT (136 CV) DynamicFocus+ 1.6 (115 CV) Ti-VCT 5pFocus+ 2.0 (136 CV) TDCi 5pC-Max+ 2.0 TDCi (136CV) DPFMondeo+ 2.0 TDCi/130 CV 6tr. S.W Ghia DPFGalaxy+ 2.0 TDCi (140 CV) DPFCivic 2.2 i-CTDi 5p. ExecutiveGetz 1.1 12V (66 CV) 5p StyleAccent 1.5 CRDi VGT 4p ActiveMatrix 1.5 CRDi TD VGT Active MY 2008X-Type 2.5 V6 Wagon ClassicX-Type 2.0D ClassicYpsilon 1.4 16V PlatinoThesis 2.4 20V ExecutiveThesis 2.4 JTD 20V aut. ExecutivePREZZOSU STRADA21.64130.45137.55130.65123.30132.95144.75142.00144.30170.55154.05130.25135.25143.15153.30155.80170.65176.55133.96114.15115.55124.26625.85118.46120.1917.60113.99113.36115.96128.15117.83121.89119.37131.82617.65120.15122.601<strong>27</strong>.35130.50124.80111.22114.25117.14136.95131.40115.90141.94145.991TOTALE COSTIFISSIANNUI8.68711.07913.39411.1919.41511.79415.48914.55615.17822.41017.97411.09512.51315.07717.77218.44924.32523.95812.3416.4616.4679.4249.5367.5207.9864.2476.0685.9686.57110.5157.5458.7878.11511.4587.7398.3118.97410.23111.0879.9055.3286.1866.91014.30911.3456.94915.64215.700VARIABILIAL KM0,180,190,210,190,210,180,230,230,230,260,280,160,170,210,220,220,280,280,240,170,130,170,170,160,170,160,120,160,140,180,180,180,160,200,200,180,180,190,190,170,160,140,170,260,190,180,310,26COSTO DI ESERCIZIO ANNUO PER 30.000 KMCON CARBURANTE14.08716.69219.77016.93315.67717.33422.49621.37021.99330.13526.49815.99717.67521.31024.31725.08632.67232.32419.66011.43210.50814.66314.57412.45612.9609.0899.76310.74810.74515.89513.02814.25812.94317.56513.60613.58814.34415.95216.89415.02610.01610.51011.91222.22917.07412.20624.89523.4950,470,560,660,560,520,580,750,710,731,000,880,530,590,710,810,841,091,080,660,380,350,490,490,420,430,300,330,360,360,530,430,480,430,590,450,450,480,530,560,500,330,350,400,740,570,410,830,78SENZA CARBURANTETotale annuo Costo al Km Totale annuo Costo al Km11.30013.90616.51914.05412.24514.78018.96618.16618.78926.23421.62213.90715.44518.43021.34522.02128.79928.51615.7598.4418.46512.15511.8349.94910.5916.1477.7667.9538.56313.0629.74311.23910.25014.26710.46810.98811.65113.16513.87612.6577.3198.3739.45117.47214.4<strong>27</strong>9.01919.55119.4080,380,460,550,470,410,490,630,610,630,870,720,460,510,610,710,730,960,950,530,280,280,410,390,330,350,200,260,<strong>27</strong>0,290,440,320,370,340,480,350,370,390,440,460,420,240,280,320,580,480,300,650,65<strong>CarFleet</strong> gennaio 200864


MARCAMODELLOLancia Musa 1.3 MJT 16V OroMazda Mazda6 MY'06 2.0 CD 16V/121CV 4p. Exec.Mazda Mazda6 MY'06 2.0 CD 16V/121CV W. Exec.Mercedes A 180 CDI ClassicMercedes C 200 CDI ClassicMercedes C 220 CDI SW ClassicMercedes E 280 CDI EVO EleganceMini Mini Cooper SMitsubishi Pajero 3.2 16V DI-D 5p IntenseNissan Micra 1.2 16V 5p. JiveNissan Micra 1.5d/86CV 5p AcentaOpel Agila 1.0 12V EnjoyOpel Corsa 1.3 16 V CDTI/75CV 5p ClubOpel Astra 1.4 16v Twinp. 5p EnjoyOpel Astra 1.7 16V CDTI SW EnjoyOpel Vectra 1.9 16v CDTI/150 CV 4p EleganceOpel Zafira 1.9 CDTI/101CV EnjoyPeugeot 206 1.4 HDi 5p Enfant TerriblePeugeot 308 1.6 16V HDi FAP 5p TecnoPeugeot 407 2.0 16V HDi Tecno FAPPeugeot 807 2.0 16V HDi ST FAPPeugeot 1007 1.4 HappyRenault Clio 1.2 16V 5p DynamicRenault Mègane 1.6 16v 4p DynamiqueRenault Mègane 1.9 dCi/130 CV Grandtour Dynam.Renault Modus 1.5 dCi/68 CV DynamiqueRenault Espace 2.0 dCi/175 CV InitialeSaab 9-3 Sport Sedan 1.9 TiD DPF LinearSaab 9-5 1.9 TiD 16V LinearSaab 9-5 1.9 TiD 16V S.W. LinearSeat Ibiza 1.9 TDI/160 CV 3p CupraSeat Leon 1.6 ReferenceSeat Alhambra 2.0 TDI DPF ReferenceSkoda Fabia 1.4 TDI/80 CV 5p. StyleSkoda Octavia 1.9 TDI EleganceSmart Fortwo 100 (52KW) coupé passionSubaru Impreza 2.0R 4QSubaru Legacy 3.0R 24V SW Spec. B E-5AT ZUToyota Yaris 1.3 5p. SolToyota Corolla 2.0 16V D-4D S.W. ESPToyota Corolla Verso 2.2 16V D-4D SolVolkswagen Polo 1.4/69 CV TDI 5p ComfortlineVolkswagen Golf 1.6 5p ComfortlineVolkswagen Golf 1.9 TDI DPF 5 p. ComfortlineVolkswagen Passat 2.0 TDI DPF ComfortlineVolkswagen Passat 2.0 TDI DPF Var 4mot. ComfortlineVolkswagen Sharan 2.0 TDI DPF UnitedVolvo S40 2.4 KineticVolvo S60 2.4 D (163 CV) MomentumVolvo V70 2.4 D (163 CV) MomentumVolvo C70 2.4 D5 20V SummumVolvo S80 2.4 D5 (185 CV) SummunPREZZOSU STRADA18.75124.30125.50122.84133.21136.40147.44123.95139.39113.20116.20111.88114.45117.95120.901<strong>27</strong>.80124.40113.80120.00126.75133.<strong>27</strong>115.65114.42618.92621.72615.77643.17629.15133.15134.75121.73117.041<strong>27</strong>.90614.96121.30112.11124.14149.13113.80118.60124.45114.80119.03222.23229.20130.12628.95126.87634.50140.87644.40144.001TOTALE COSTIFISSIANNUI7.2909.4379.7619.01712.17013.05416.0599.76013.7705.8836.6525.4336.1807.5888.21610.3629.4415.99<strong>27</strong>.94610.11011.8256.8586.<strong>27</strong>68.1648.7<strong>27</strong>6.48314.54010.65811.81012.2438.7397.55610.3646.3228.5945.45710.00717.9806.3357.8849.7996.2678.1968.84610.77211.02210.64011.24312.59614.32215.24315.112VARIABILIAL KM0,160,180,180,170,200,220,240,200,260,170,150,160,140,180,150,190,180,140,150,180,210,180,170,190,180,150,220,190,200,210,180,210,210,140,170,150,240,280,170,170,200,140,200,170,190,190,200,240,210,210,230,21COSTO DI ESERCIZIO ANNUO PER 30.000 KMCON CARBURANTE11.97314.79015.16114.16918.26519.58223.11415.87321.54710.94311.07510.30710.47913.11412.86416.02314.95110.13212.50615.61718.04512.31011.<strong>27</strong>513.98714.05110.97921.19016.20817.82518.44414.21113.80116.73110.64513.7889.85617.26026.44911.57213.09815.73310.57214.33614.09516.57816.82816.77018.57418.82520.51222.02121.5390,400,490,510,470,610,650,770,530,720,360,370,340,350,440,430,530,500,340,420,520,600,410,380,470,470,370,710,540,590,610,470,460,560,350,460,330,580,880,390,440,520,350,480,470,550,560,560,620,630,680,730,72SENZA CARBURANTETotale annuo Costo al Km Totale annuo Costo al Km9.60412.00412.32911.75415.43216.37819.90912.49017.2288.0508.89<strong>27</strong>.4638.34310.12410.54213.33012.1198.13510.32312.87714.7949.1728.38210.65311.4048.79717.75313.70114.85315.28611.65710.07413.5268.50911.3<strong>27</strong>7.55113.14121.6448.63010.45112.7618.48210.80611.49513.83814.08813.70414.40715.76017.49418.63118.5620,320,400,410,390,510,550,660,420,570,<strong>27</strong>0,300,250,280,340,350,440,400,<strong>27</strong>0,340,430,490,310,280,360,380,290,590,460,500,510,390,340,450,280,380,250,440,720,290,350,430,280,360,380,460,470,460,480,530,580,620,62<strong>CarFleet</strong> gennaio 200865


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