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Schizzo si era adagiato in silenzio sul corpo privo di abiti di Fede e le<br />
aveva sussurrato: “Se giuri che ti stai zitta, non ti faccio niente!”.<br />
E così era stato. Era rimasto muto accucciato sopra di lei per cinque<br />
minuti poi, sempre senza dire una parola, era sceso fingendo di<br />
rinfilarsi i pantaloni.<br />
Poi tutti erano risaliti in auto e l’avevano scaricata vicino alle<br />
palafitte, davanti alle quali Fede si era seduta e, finalmente, aveva<br />
cominciato a piangere.<br />
Si era persa nell'osservare il mare illuminato da una luna post-estiva,<br />
accarezzare quietamente gli scogli e si era raccomandata ad esso di<br />
accarezzare anche lei.<br />
Poi, ticchète e tacchète, si era diretta verso casa.<br />
All'ingresso in giardino era stata accolta da Bughi che, ignaro l'aveva<br />
coccolata causando un brevissimo replay di lacrime.<br />
Aveva poi svegliato suo padre, collassato davanti alla tv e sua madre<br />
impegnata in un solitario e, senza interruzioni ed omissioni aveva<br />
raccontato di un fiato l'accaduto. Suo padre aveva urlato epipeti<br />
irripetibili e sconnessi e, rosso in volto, si era rivestito per una corsa<br />
dai Carabinieri. Sua madre, invece, l'aveva dapprima coccolata poi<br />
convinta a fare per prima cosa una doccia e, subito dopo, una bella<br />
dormita. L'indomani avrebbero fatto quanto necessario.<br />
Come avrebbe fatto un automa aveva obbedito ai desideri materni<br />
poi si era infilata nel letto, non riuscendo neanche a socchiudere un<br />
occhio. Allora si era rialzata in cerca di conforto e si era imbattuta in<br />
12<br />
<strong>Maurizio</strong> <strong>Carletti</strong> - Two suitcases