recomBlot BorreliaNB IgG e IgM - Mikrogen
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GIRBBB015IT.DOC - 1 -<br />
Istruzioni per l’uso <strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong> <strong>IgG</strong>/<strong>IgM</strong><br />
<strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong> <strong>IgG</strong> e <strong>IgM</strong><br />
Test in immunoblot con antigeni ricombinanti separati mediante elettroforesi su gel, per il riscontro di<br />
anticorpi <strong>IgG</strong> e <strong>IgM</strong> diretti contro Borrelia burgdorferi sensu stricto, B. garinii e B. afzelii in siero, plasma<br />
o liquor (liquido cerebrospinale) umani.<br />
1. Aspetti generali<br />
<strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong> è un test qualitativo in vitro per il riscontro e l’identificazione accurata di anticorpi<br />
<strong>IgG</strong> o <strong>IgM</strong> diretti contro Borrelia burgdorferi in siero o plasma umani. <strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong> è utilizzato<br />
per confermare i risultati ottenuti da campioni che sono risultati positivi o dubbi nel test di screening.<br />
Inoltre, <strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong> può essere impiegato per il riscontro di anticorpi <strong>IgG</strong> e <strong>IgM</strong> umani<br />
sintetizzati in sede intratecale contro Borrelia burgdorferi sensu lato (analisi di coppie di campioni di<br />
siero/liquor). A differenza dei test immunoenzimatici o dei test a spot, questo test consente<br />
l’identificazione accurata e la localizzazione di anticorpi specifici, in quanto gli antigeni vengono separati<br />
mediante elettroforesi. Gli anticorpi diretti contro i singoli antigeni possono fornire ulteriori informazioni<br />
sullo stadio dell’infezione.<br />
2. Borrelia burgdorferi e borreliosi di Lyme<br />
Il batterio Borrelia burgdorferi appartiene alla famiglia Spirochaetaceae ed è l’agente eziologico della<br />
borreliosi di Lyme (1-4). Tale patogeno è stato descritto e caratterizzato per la prima volta da W.<br />
Burgdorfer e A. Barbour nel 1982 (5). Viene trasmesso da diverse specie di zecche del genere Ixodes.<br />
In Europa, il vettore è la zecca Ixodes ricinus (6). La borreliosi di Lyme è la più comune malattia infettiva<br />
da puntura di zecca che colpisce gli esseri umani nel mondo. Si riscontra in tutte le aree della Germania<br />
e, a differenza della meningoencefalomielite che compare all’inizio dell’estate, non è confinata a poche<br />
regioni endemiche. Nella Germania meridionale, il tasso di infezione di Ixodes ricinus con Borrelia<br />
burgdorferi è del 10-15% (7).<br />
La borreliosi di Lyme è stata descritta da A. Steere negli Stati Uniti nel 1977 (8). In Europa, anche in<br />
rapporti precedenti sono state segnalate diverse manifestazioni di borreliosi di Lyme. Afzelius in Svezia<br />
(9) e Lipschütz in Austria (10) hanno descritto una lesione cutanea - eritema migrans (EM) - che<br />
potrebbe essere associata a puntura di zecca. Un’altra malattia cutanea - acrodermatite cronica<br />
atrofizzante (ACA) - è stata caratterizzata da Herxheimer e Hartmann (11). Infine, Garin e Bujadoux (12)<br />
in Francia e Bannwarth (13) hanno fornito indicazioni delle manifestazioni neurologiche della borreliosi di<br />
Lyme.<br />
La borreliosi di Lyme presenta un vasto numero di manifestazioni cliniche che includono lesioni cutanee,<br />
patologie della muscolatura scheletrica, sintomi neurologici, deficit del sistema linfatico, disordini<br />
cardiaci, infiammazione oculare, lesioni a fegato, polmoni e reni e sintomi generali dell’organismo (14).<br />
La borreliosi di Lyme, in modo simile alla sifilide, progredisce attraverso differenti stadi clinici. Steere ha<br />
proposto tre stadi (15). La lesione cutanea Erythema migrans (EM), che compare come un esantema<br />
circolare sul sito della puntura di zecca, è caratteristica dello stadio 1. Questo può essere seguito da<br />
disordini del sistema nervoso (sindrome di Garin-Bujadoux-Bannwarth) e sintomi di paralisi (paresi<br />
facciale) (stadio 2). L’artrite di Lyme è tipica dello stadio 3. Asbrink ha modificato tale divisione in<br />
infezione precoce e infezione tardiva (16). L’infezione precoce è caratterizzata da EM localizzato, che<br />
viene seguito dall’infezione disseminata nell’arco di pochi giorni o settimane, se non viene trattato.<br />
Sintomi di varia natura possono presentarsi periodicamente nell’arco di settimane o mesi. L’infezione<br />
tardiva, che può essere caratterizzata dall’artrite di Lyme o anche da acrodermatite cronica atrofizzante<br />
(ACA), viene infine osservata uno o più anni dopo la prima comparsa della malattia. Un paziente può<br />
attraversare uno solo o tutti e tre gli stadi della malattia; quest’ultima può rimanere asintomatica fino agli<br />
stadi 2 e 3.<br />
La somiglianza tra le manifestazioni della borreliosi di Lyme e altre malattie propone una grande sfida<br />
diagnostica.<br />
Mentre negli USA il microrganismo associato alla malattia di Lyme è quasi esclusivamente la<br />
genospecie B. burgdorferi sensu stricto, in Europa fino ad ora sono state descritte tre specie patologiche<br />
per l’uomo, in quanto organismi responsabili della malattia di Lyme: B. burgdorferi sensu stricto, B.<br />
garinii e B. afzelii (35).
ecomBlot <strong>BorreliaNB</strong> <strong>IgG</strong>/<strong>IgM</strong> Istruzioni per l’uso<br />
Una ulteriore classificazione in sierotipi è stata intrapresa sulla base delle analisi con anticorpi<br />
monoclonali da parte del Prof. Dr. B. Wilske (36).<br />
Pertanto, la diagnosi microbiologica dei pazienti europei deve prendere in considerazione l’eterogeneità<br />
delle specie di borrelia responsabili della malattia di Lyme per lo sviluppo di test diagnostici (37).<br />
3. Diagnosi<br />
Escludendo la diagnosi clinica, la coltivazione diretta di Borrelia burgdorferi (riscontro del patogeno) è la<br />
prova più accurata dell’infezione. Si raccomanda il riscontro del patogeno in campioni prelevati dal<br />
paziente, quali biopsie cutanee, liquor o liquido sinoviale, specialmente negli stadi precoci. La coltura a<br />
partire da biopsie cutanee ha successo nel 50-70% dei casi che presentano manifestazioni cutanee, ma<br />
solo nel 3-5% dei casi di neuroborreliosi. Tuttavia, la coltura è difficoltosa e richiede molto tempo,<br />
pertanto può essere eseguita esclusivamente in laboratori specializzati (17-19).<br />
Per tale motivo, l’esame sierologico è la soluzione più conveniente per le pratiche di laboratorio<br />
routinarie. Vengono utilizzati test in immunofluorescenza indiretta (IFT) con sieri preassorbiti con<br />
Treponema phagedenis, test di emoagglutinazione indiretta (IHA) e saggi immuoenzimatici (EIA) (20-23,<br />
25). Qualora si sospetti una manifestazione neurologica, il riscontro di anticorpi sintetizzati a livello<br />
intratecale rimane un importante criterio diagnostico (24). Il risultato sierologico dipende dallo stadio<br />
della malattia, dalla durata dei sintomi e da una possibile terapia antibiotica antecedente.<br />
In confronto alle tecniche immunologiche sopra menzionate, l’immunoblot presenta ulteriori<br />
caratteristiche per quanto riguarda sensibilità e specificità. Consente il riscontro e l’identificazione di<br />
anticorpi <strong>IgM</strong> e <strong>IgG</strong> e viene utilizzato per confermare i risultati dei test di immunofluorescenza indiretta e<br />
dei saggi immunoenzimatici (26, 27).<br />
L’utilizzo di ceppi differenti di Borrelia burgdorferi come antigene può provocare una variazione dei<br />
risultati in EIA. I test sopra menzionati di frequente falliscono nella fase iniziale. Un altro problema è la<br />
reattività crociata con diversi altri batteri patogeni, specialmente con Treponema pallidum, che provoca<br />
la sifilide (27a). Dal momento che gli antigeni utilizzati nei test generalmente sono rappresentati da lisati<br />
totali del patogeno, vengono anche rilevati anticorpi diretti contro antigeni comuni. Questi ultimi sono<br />
proteine largamente distribuite caratterizzate da una sequenza altamente conservata, p.es. le proteine<br />
da shock termico (heat shock proteins).<br />
Tutti questi limiti possono essere evitati utilizzando antigeni ottenuti mediante metodiche di ingegneria<br />
genetica, quali quelle messe a punto da MIKROGEN (28-32).<br />
4. Principio del test<br />
Per <strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong>, gli antigeni specifici di Borrelia burgdorferi sono prodotti mediante l’utilizzo di<br />
cellule di E. coli ricombinanti.<br />
Rispetto ai blot con lisati convenzionali, l’utilizzo di proteine ricombinanti offre il vantaggio di poter<br />
presentare proteine espresse principalmente in vivo (p.es. VIsE) e di mettere a disposizione in un solo<br />
test combinazioni di proteine da diverse genospecie di Borrelia. Inoltre, la scelta di antigeni specifici<br />
importanti per una diagnosi sierologica di precisione minimizza l’interferenza di antigeni di disturbo o<br />
cross-reattivi (37).<br />
Al contrario dei blot con proteine ricombinanti, nell’immunoblot con antigene lisato da cellule di Borrelia<br />
burgdorferi, gli antigeni p100, p39, p18 e VIsE sono sottorappresentati. Ciò vale soprattutto per<br />
l’antigene OspC. Esso non viene prodotto o viene espresso solo in minime quantità dal ceppo B31 di<br />
Borrelia burgdorferi. Inoltre le numerose differenti bande potenziali presenti nel blot con antigene lisato<br />
possono rendere assai difficile la differenziazione di bande rilevanti dal punto di vista immunologico dai<br />
cosiddetti antigeni comuni, p.es. le proteine da shock termico (heat shock proteins).<br />
Gli antigeni utilizzati in <strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong>, oltre alle proteine della superficie esterna OspA (31 kD) e<br />
OspC (22 kD), comprendono gli antigeni altamente specifici di Borrelia burgdorferi p100, VIsE, p39 e<br />
p18 (= decorin binding protein A, DbpA = Osp17) (38), così come p41 (flagellina) e una porzione interna<br />
specifica dell’antigene p41-p41/i.<br />
OspC, p18 e VIsE sono proteine in vivo che non vengono espresse in coltura, o lo sono soltanto in<br />
minime quantità. La tecnica ricombinante pertanto consente di ottenere questi antigeni in quantità<br />
sufficienti. Nello stesso tempo, sono presenti in uno stesso test le proteine omologhe di diverse<br />
genospecie. Ciò vale soprattutto nei casi di proteine altamente eterogenee quali OspC e VIsE. In<br />
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Istruzioni per l’uso <strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong> <strong>IgG</strong>/<strong>IgM</strong><br />
<strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong> sono presenti le proteine OspC di tutte e tre le genospecie, oltre a quelle di due<br />
diversi ceppi della genospecie B. garinii, ceppo 20047 (OspA sierotipo 0) (36) e ceppo T25 (OspA<br />
sierotipo 7), indicate di seguito come OspC da B. garinii 1 e B. garinii 2.<br />
Analizzando i sieri di pazienti a diversi stadi della borreliosi di Lyme, si è rilevato che OspC (22 kD)<br />
presenta una reattività particolarmente buona con i sieri ottenuti da pazienti in fase precoce di infezione<br />
(EM) (33). Insieme alla p41, questa proteina è immunodominante per la risposta di tipo <strong>IgM</strong>. In<br />
paragone con p41, OspC presenta una specificità considerevolmente superiore. Mentre l’antigene OspC<br />
è un indicatore immunodominante per la risposta immunitaria precoce, gli antigeni p100, p39 e p18 sono<br />
indicatori particolarmente affidabili per la risposta immunitaria tardiva (28). La produzione di anticorpi per<br />
VIsE è rilevabile soprattutto come risposta <strong>IgG</strong>, sostituendo spesso i tipici indicatori <strong>IgG</strong> sopra<br />
menzionati (39-42).<br />
Per il rilievo di anticorpi specifici contro Borrelia, le strisce sono incubate con il campione di siero o di<br />
plasma diluiti, in modo tale che gli anticorpi si leghino agli antigeni presenti sulle strisce. Gli anticorpi<br />
non legati vengono quindi eliminati mediante lavaggio e le strisce vengono incubate in un secondo<br />
passaggio con anticorpi anti-<strong>IgG</strong> o <strong>IgM</strong> umane coniugati con perossidasi di rafano. Gli anticorpi legati in<br />
modo specifico vengono rilevati mediante una reazione colorimetrica catalizzata dalla perossidasi. Se si<br />
è verificata una reazione antigene-anticorpo, compare una banda scura al corrispondente punto della<br />
striscia.<br />
Come controllo di una adeguata incubazione con il siero, delle immunoglobuline anti-anticorpi umani<br />
vengono applicate circa 2-6 mm al di sotto del numero di identificazione di ogni striscia.<br />
5. Contenuto del kit<br />
I reagenti contenuti in una confezione sono sufficienti per 20 determinazioni.<br />
Ogni set di reagenti contiene:<br />
100 ml Tampone di lavaggio B (cinque volte concentrato)<br />
Contiene tampone Tris, NaCl, un detergente, i conservanti MIT (0,01%),<br />
ossipirione (0,1%) e una proteina<br />
40 ml Soluzione di substrato Tetrametilbenzidina (TMB, pronta all’uso)<br />
2 pezzi Vassoi di incubazione con 10 pozzetti ciascuno<br />
1 Striscia di controllo pre-sviluppata (specifica per il kit)<br />
1 Istruzioni per l’uso<br />
1 Modulo di valutazione<br />
Informazioni aggiuntive per la diagnosi da liquor<br />
Le istruzioni per l’uso per la diagnosi di Borrelia burgdorferi da liquor possono essere fornite, a richiesta,<br />
da MIKROGEN.<br />
5.1. <strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong> <strong>IgG</strong><br />
In aggiunta ai componenti elencati al punto 5 ogni set di reagenti contiene:<br />
Disponibile su richiesta:<br />
Codice: 24217<br />
2 pezzi Provette di test con 10 strisce in Western blot numerate progressivamente,<br />
sensibilizzate con antigeni di Borrelia burgdorferi<br />
95 µl Siero di controllo <strong>IgG</strong> debole positivo (tappo a vite bianco)<br />
Di origine umana, negativo per anticorpi anti-HIV-1/2, anti-HCV e HBsAg,<br />
contiene MIT (0,1%) e ossipirione (0,1%)<br />
500 µl Coniugato anti-<strong>IgG</strong> umane (tappo a vite verde, cento volte<br />
concentrato)<br />
Da coniglio, contiene NaN3 (
ecomBlot <strong>BorreliaNB</strong> <strong>IgG</strong>/<strong>IgM</strong> Istruzioni per l’uso<br />
Codice: 24213<br />
5.2. <strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong> <strong>IgM</strong><br />
130 µl Siero di controllo negativo (tappo a vite blu)<br />
Di origine umana, negativo per anticorpi anti-HIV-1/2, anti-HCV e HBsAg,<br />
contiene MIT (0,1%) e ossipirione (0,1%)<br />
In aggiunta ai componenti elencati al punto 5 ogni set di reagenti contiene:<br />
Disponibile su richiesta:<br />
Codice: 24218<br />
Codice: 24213<br />
2 pezzi Provette di test con 10 strisce in Western blot numerate progressivamente,<br />
sensibilizzate con antigeni di Borrelia burgdorferi<br />
170 µl Siero di controllo <strong>IgM</strong> debole positivo (tappo a vite giallo)<br />
Di origine umana, negativo per anticorpi anti-HIV-1/2, anti-HCV e HBsAg,<br />
contiene MIT (0,1%) e ossipirione (0,1%)<br />
500 µl Coniugato anti-<strong>IgM</strong> umane (tappo a vite lilla, cento volte<br />
concentrato)<br />
Da coniglio, contiene NaN3 (
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Istruzioni per l’uso <strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong> <strong>IgG</strong>/<strong>IgM</strong><br />
Mescolare accuratamente i sieri di controllo e i coniugati concentrati prima dell’uso. Inoltre, mescolare<br />
accuratamente i sieri dei pazienti prima dell’uso.<br />
Non aprire la provetta contenente le strisce di test fino al momento di iniziare il test, in modo da evitare<br />
la formazione di acqua di condensa. Le strisce non utilizzate devono essere lasciate nella provetta e<br />
conservate a 2°-8°C (richiudere accuratamente la provetta; le strisce non devono inumidirsi prima del<br />
test!).<br />
Le strisce sono numerate consecutivamente e segnalate con l’abbreviazione del test corrispondente.<br />
Indipendentemente dal numero di sieri sottoposti a test, devono sempre essere analizzati dei sieri di<br />
controllo deboli positivi in parallelo ai sieri da sottoporre a test. Questo è l’unico modo di garantire una<br />
corretta interpretazione del test. Il controllo positivo ed il controllo negativo possono essere forniti da<br />
MIKROGEN.<br />
La qualità del test viene garantita solo fino alla data di scadenza riportata sulla confezione.<br />
Proteggere tutti i componenti del kit dalla luce solare diretta.<br />
Il test deve essere eseguito da personale qualificato ben addestrato e autorizzato.<br />
In caso di modifiche sostanziali del prodotto o delle istruzioni per l’uso, l’applicazione del test potrebbe<br />
differire dallo scopo inteso da MIKROGEN.<br />
È possibile automatizzare il test; per dettagli rivolgersi a MIKROGEN.<br />
7.3. Preparazione delle soluzioni<br />
7.3.1. Preparazione del tampone di lavaggio B pronto all’uso<br />
Questo tampone viene utilizzato sia per l’incubazione di siero e coniugato, sia per le fasi di lavaggio.<br />
Prima della diluizione, determinare il volume richiesto di tampone di lavaggio B per il numero di test da<br />
eseguire. Preparare il tampone di lavaggio pronto all’uso immediatamente prima del suo utilizzo.<br />
La soluzione concentrata di tampone di lavaggio B contiene una proteina solubile. Non è necessario<br />
agitare il tampone.<br />
Viene diluita una parte di tampone di lavaggio B concentrato con quattro parti di acqua deionizzata<br />
(diluizione 1 + 4). Vedere la Tabella 1 per le quantità richieste. I volumi per quantità di strisce non<br />
elencate in tabella devono essere calcolati.<br />
Il tampone di lavaggio B pronto all’uso in eccedenza deve essere eliminato.<br />
Tabella 1: Tampone di lavaggio B utilizzato per ogni striscia di test<br />
Strisce di test<br />
utilizzate<br />
Tampone di lavaggio B<br />
concentrato<br />
Acqua<br />
deionizzata<br />
Tampone di lavaggio B<br />
pronto all’uso<br />
1 5 ml 20 ml 25 ml<br />
2 10 ml 40 ml 50 ml<br />
3 15 ml 60 ml 75 ml<br />
5 25 ml 100 ml 125 ml<br />
10 50 ml 200 ml 250 ml<br />
15 75 ml 300 ml 375 ml<br />
20 100 ml 400 ml 500 ml<br />
7.3.2. Preparazione delle soluzioni di coniugato<br />
La soluzione di coniugato deve essere preparata immediatamente prima dell’uso. Non è possibile<br />
conservare la soluzione di coniugato pronta all’uso.<br />
Viene diluita una parte di <strong>IgG</strong> o <strong>IgM</strong> coniugate concentrate con 100 parti di tampone di lavaggio B<br />
pronto all’uso (1 + 100).<br />
Le quantità utilizzate sono riportate in Tabella 2. I volumi per quantità di strisce non elencate in tabella<br />
devono essere calcolati.
ecomBlot <strong>BorreliaNB</strong> <strong>IgG</strong>/<strong>IgM</strong> Istruzioni per l’uso<br />
Tabella 2: Volumi per la diluizione di anticorpi coniugati anti-<strong>IgG</strong>/anti-<strong>IgM</strong> umane<br />
Strisce di test<br />
utilizzate*<br />
Coniugato <strong>IgG</strong> o <strong>IgM</strong><br />
concentrato<br />
Tampone di lavaggio B<br />
pronto all’uso<br />
1 20 µl 2 ml<br />
2 40 µl 4 ml<br />
3 60 µl 6 ml<br />
5 100 µl 10 ml<br />
10 200 µl 20 ml<br />
15 300 µl 30 ml<br />
20 400 µl 40 ml<br />
25 500 µl 50 ml<br />
* I volumi sono stati calcolati senza considerare il volume morto. A seconda del tipo di manipolazione (manuale o procedura<br />
automatica) preparare una quantità di soluzione di coniugato addizionale, sufficiente per 1-3 strisce.<br />
7.3.3. Soluzione del substrato<br />
Il substrato è pronto all’uso! Prima di dare inizio alla reazione colorimetrica portare a temperatura<br />
ambiente (18°-25°C).<br />
Evitare assolutamente la contaminazione della soluzione di substrato non utilizzato da parte di puntali di<br />
pipette non sterili, ecc., in quanto può interferire con la sensibilità del test.<br />
7.4. Conservazione e stabilità<br />
Conservare i reagenti a 2°-8°C prima e dopo l’uso.<br />
Il tampone di lavaggio B pronto all’uso non può essere conservato.<br />
La soluzione di coniugato deve essere sempre preparata fresca.<br />
8. Campioni<br />
I campioni possono essere rappresentati da siero o plasma separati dal coagulo prima possibile dopo il<br />
prelievo. Deve essere assolutamente evitata una contaminazione microbica del campione. Le sostanze<br />
insolubili devono essere rimosse dal campione prima dell’incubazione mediante centrifugazione.<br />
L’utilizzo di campioni lipemici, emolizzati o torbidi può determinare una colorazione di fondo scura nel<br />
<strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong>. Questi campioni possono anche determinare risultati errati e pertanto non<br />
devono essere utilizzati.<br />
Importante!<br />
Se i test non vengono eseguiti immediatamente, i campioni possono essere conservati per un<br />
massimo di 2 settimane a 2°-8°C. Una conservazione prolungata dei campioni è possibile a<br />
temperatura di -20°C o inferiore. Non è consigliabile un congelamento/scongelamento ripetuto<br />
dei campioni in quanto può interferire con la qualità dei risultati.<br />
9. Procedura del test<br />
9.1. Generalità<br />
La riproducibilità dei risultati dipende in massima parte dal lavaggio accurato delle strisce. Devono<br />
pertanto essere sempre osservate le frequenze di lavaggio descritte nei paragrafi 9.3 e 9.5.<br />
Importante! Differenze tra test <strong>IgG</strong> e <strong>IgM</strong><br />
9.2. Incubazione dei campioni<br />
1. Per ogni campione da sottoporre a test è richiesto un pozzetto nel vassoio di incubazione. In ogni<br />
pozzetto vengono pipettati 2 ml di tampone di lavaggio B pronto all’uso. Quindi una striscia di test<br />
viene immersa con attenzione mediante pinzette di plastica in uno dei pozzetti contenenti il tampone<br />
di lavaggio B. Il numero della striscia deve essere rivolto in alto.<br />
Importante!<br />
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GIRBBB015IT.DOC - 7 -<br />
Istruzioni per l’uso <strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong> <strong>IgG</strong>/<strong>IgM</strong><br />
La striscia deve essere completamente inumidita e immersa nel tampone di lavaggio B<br />
pronto all’uso.<br />
Registrare i numeri della provetta e della striscia sul modulo di valutazione.<br />
2. Aggiunta dei campioni<br />
Procedura per il test <strong>IgG</strong>: 10 µl di un campione non diluito (siero o plasma umano), del<br />
corrispondente controllo debole positivo o eventualmente del controllo negativo e/o del controllo<br />
positivo vengono pipettati nei rispettivi pozzetti (diluizione 1 + 200).<br />
Procedura per il test <strong>IgM</strong>: 20 µl di un campione non diluito (siero o plasma umano), del<br />
corrispondente controllo debole positivo o eventualmente del controllo negativo e/o del controllo<br />
positivo vengono pipettati nei rispettivi pozzetti (diluizione 1 + 100).<br />
Assicurarsi di aggiungere il campione a un’estremità della striscia immersa nel tampone di lavaggio<br />
B e mescolare non appena possibile mediante agitazione accurata del vassoio.<br />
Registrare i numeri dei campioni e la classe di immunoglobuline (<strong>IgG</strong> o <strong>IgM</strong>) sul modulo di<br />
valutazione.<br />
Coprire il vassoio di incubazione con il coperchio di plastica e incubare overnight (10-16 ore) a<br />
temperatura ambiente sotto lieve agitazione.<br />
Importante!<br />
Assicurarsi che le soluzioni di incubazione non vengano veicolate in altri pozzetti; porre<br />
particolare attenzione per evitare spruzzi al momento dell’apertura e della chiusura del<br />
coperchio.<br />
Nel caso in cui si sia formata acqua di condensa all’interno del coperchio, questa va asciugata.<br />
Dopo lunghi periodi di funzionamento gli agitatori possono emettere calore. Per evitare la<br />
condensazione del liquido di incubazione sul coperchio, si dovrebbe collocare materiale idoneo<br />
all’isolamento tra la superficie dell’agitatore e il vassoio di incubazione (p.es. una lastra di<br />
polistirolo).<br />
9.3. Lavaggio<br />
1. Dopo l’incubazione, i coperchi di plastica vengono rimossi con cautela dai vassoi di incubazione.<br />
2. Il siero diluito viene attentamente aspirato dai singoli pozzetti.<br />
Importante!<br />
Quando le soluzioni sono state aspirate da un pozzetto, il puntale della pipetta deve essere<br />
cambiato o risciacquato accuratamente con acqua deionizzata dopo ogni procedura di<br />
aspirazione, al fine di evitare la contaminazione dei successivi pozzetti.<br />
In caso di procedura automatica, devono essere tenute in considerazione le indicazioni del<br />
produttore della strumentazione.<br />
3. Aggiungere quindi 2 ml del tampone di lavaggio B pronto all’uso in ogni pozzetto e lavare<br />
sull’agitatore sotto lieve agitazione per 5 minuti. Il tampone di lavaggio B viene aspirato dopo la<br />
procedura di lavaggio.<br />
4. Eseguire la fase di lavaggio descritta al punto 3 per un totale di quattro volte.<br />
9.4. Incubazione con il coniugato perossidato<br />
Dopo aver lavato le strisce, pipettare 2 ml della soluzione di coniugato adeguatamente diluita (vedere<br />
Tabella 2) in ogni pozzetto e incubare per 1 ora sotto lieve agitazione a temperatura ambiente, con il<br />
vassoio di incubazione coperto con il coperchio di plastica.<br />
9.5. Lavaggio<br />
Le soluzioni di coniugato vengono aspirate dai pozzetti e le strisce vengono nuovamente lavate (vedere<br />
9.3).
ecomBlot <strong>BorreliaNB</strong> <strong>IgG</strong>/<strong>IgM</strong> Istruzioni per l’uso<br />
9.6. Reazione con il substrato<br />
Aggiungere 1,5 ml di soluzione di substrato in ogni pozzetto e incubare per 3-5 minuti, sotto lieve<br />
agitazione e sotto osservazione, a temperatura ambiente.<br />
Importante!<br />
Osservare il processo di reazione cromatica e lasciare tutte le strisce nella soluzione di<br />
substrato finché le strisce incubate con il siero di controllo debole positivo mostrano le seguenti<br />
bande:<br />
test <strong>IgG</strong>: p100, VIsE, p41, p18, p41/i da B. garinii e B. afzelii<br />
test <strong>IgM</strong>: p41, OspC e p41/i da B. garinii e B. afzelii<br />
La reazione cromatica può essere eccessiva con sieri altamente positivi. Raccomandazione:<br />
Interrompere prima la reazione cromatica in queste strisce.<br />
9.7. Arresto della reazione<br />
1. Dopo che la soluzione è stata aspirata, lavare brevemente le strisce per tre volte con acqua<br />
deionizzata.<br />
2. Utilizzare pinzette di plastica per rimuovere attentamente le strisce dall’acqua e porle tra 2 strati di<br />
carta assorbente e lasciarle asciugare per circa 2 ore. Le strisce possono essere attaccate con<br />
adesivo al modulo di valutazione allegato ed i risultati possono essere riportati nel protocollo.<br />
3. Le strisce devono essere conservate al riparo dalla luce.<br />
Incubazione rapida (2 ore)<br />
Il test <strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong> può essere eseguito in alternativa con un tempo di incubazione del<br />
campione di sole 2 ore.<br />
A tale scopo, i campioni da sottoporre a test ed i sieri di controllo devono essere utilizzati a<br />
concentrazioni superiori.<br />
I seguenti passaggi sono diversi in confronto alla procedura del test descritta al punto 9:<br />
9.2. Incubazione dei campioni, punto 2: Aggiunta dei campioni<br />
Procedura per il test <strong>IgG</strong>: 25 µl di un campione non diluito (siero o plasma umano) e del<br />
corrispondente controllo debole positivo (eventualmente del controllo negativo e/o del controllo positivo)<br />
vengono pipettati nel pozzetto assegnato (diluizione 1 + 80).<br />
Procedura per il test <strong>IgM</strong>: 50 µl di un campione non diluito (siero o plasma umano) e del<br />
corrispondente controllo debole positivo (eventualmente del controllo negativo e/o del controllo positivo)<br />
vengono pipettati nel pozzetto assegnato (diluizione 1 + 40).<br />
Il vassoio viene incubato per 2 ore a temperatura ambiente.<br />
9.3. Lavaggio<br />
La fase di lavaggio viene eseguita per un totale di tre volte.<br />
9.4. Incubazione con coniugato<br />
Le strisce devono essere incubate per 45 minuti con la soluzione di coniugato opportunamente<br />
preparata.<br />
9.5. Lavaggio<br />
La fase di lavaggio viene eseguita per un totale di 3 volte.<br />
9.6. Reazione con il substrato<br />
Incubare per 5-15 minuti, sotto lieve agitazione e sotto osservazione, a temperatura ambiente.<br />
- 8 - GIRBBB015IT.DOC
10. Riassunto della procedura del test<br />
GIRBBB015IT.DOC - 9 -<br />
Istruzioni per l’uso <strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong> <strong>IgG</strong>/<strong>IgM</strong><br />
Incubazione over night Incubazione per 2 ore<br />
1. portare tutti i reagenti a temperatura ambiente<br />
2. depositare le strisce in 2 ml di tampone di lavaggio B pronto all’uso e verificare che siano<br />
completamente immerse nello stesso<br />
3.<br />
aggiungere il campione del paziente / siero di controllo<br />
<strong>IgG</strong>: 10 µl <strong>IgM</strong>: 20 µl <strong>IgG</strong>: 25 µl <strong>IgM</strong>: 50 µl<br />
4. incubare a temperatura ambiente sotto lieve agitazione<br />
Overnight 2 ore<br />
5. lavaggio in agitazione con 2 ml di tampone di lavaggio B pronto all’uso (5 minuti ogni lavaggio)<br />
quattro volte tre volte<br />
6. aggiungere 2 ml di soluzione di coniugato opportunamente preparata<br />
7. incubare a temperatura ambiente sotto lieve agitazione<br />
1 ora 45 minuti<br />
8. lavaggio in agitazione con 2 ml di tampone di lavaggio B pronto all’uso (5 minuti ogni lavaggio)<br />
quattro volte tre volte<br />
9. aggiungere 1,5 ml di soluzione di substrato, incubare sotto lieve agitazione a temperatura<br />
ambiente (per le bande si veda 9.6)<br />
3-5 minuti 5-15 minuti<br />
10. lavare le strisce almeno tre volte con acqua deionizzata<br />
11. asciugare le strisce tra 2 fogli di carta assorbente per 2 ore e leggere il risultato<br />
11. Valutazione<br />
11.1. Valutazione dell’intensità delle bande<br />
1. In ogni test deve essere incluso un controllo debole positivo, indipendentemente dal numero di<br />
campioni. La reattività del controllo debole positivo serve come valore soglia e come discriminante<br />
rispetto alla reattività del fondo.<br />
2. Riportare la data, il lotto, il numero di provetta e la classe anticorpale rilevata sul modulo di<br />
valutazione allegato.<br />
3. Riportare il numero di identificazione del campione sul modulo di valutazione.<br />
4. Incollare le strisce di test mediante colla a stick sui campi corrispondenti del modulo di valutazione.<br />
A tale scopo, posizionare le strisce di test con la banda di controllo della reazione all’altezza delle<br />
linee segnate. Utilizzare quindi un nastro adesivo trasparente per fissare le strisce a sinistra rispetto<br />
alla linea segnata. L’adesione completa della striscia di test con colla o con nastro adesivo può<br />
comportare aberrazioni della colorazione.<br />
5. Posizionare la striscia di test di controllo pre-sviluppata con le bande di antigene segnate sulle<br />
strisce di test fissate, in modo che le bande di controllo della reazione siano allineate. La striscia di<br />
test pre-sviluppata è specifica per il kit e ha origine dallo stesso foglio di nitrocellulosa delle strisce di<br />
test presenti nel kit. Sono riportati i pesi molecolari e le indicazioni delle bande degli antigeni.<br />
6. Le intensità delle bande vengono valutate per confronto con la reattività del controllo debole positivo<br />
in modo indipendente per ciascuna classe di immunoglobuline (si confrontino il paragrafo 11.2 e la<br />
tabella 3). Riportare sul modulo di valutazione i valori ottenuti.
ecomBlot <strong>BorreliaNB</strong> <strong>IgG</strong>/<strong>IgM</strong> Istruzioni per l’uso<br />
11.2. Risultati dei controlli<br />
I controlli deboli positivi devono essere sempre utilizzati in parallelo ai sieri che vengono testati. Si<br />
devono esaminare le condizioni di test (sensibilità) e la reattività con le bande di ogni antigene deve<br />
essere confermata. La localizzazione delle bande di antigene deve essere in accordo con la striscia di<br />
controllo (specifica del kit).<br />
La banda di controllo (controllo di reazione) al di sotto del numero della striscia viene utilizzata per<br />
verificare il corretto funzionamento del test. Tale banda deve presentare una colorazione evidente.<br />
Le strisce di test incubate con il siero di controllo debole positivo devono presentare i seguenti modelli di bande.<br />
Controllo <strong>IgG</strong> debole positivo:<br />
Controllo di<br />
reazione<br />
Devono essere visibili le seguenti bande: controllo di reazione, p100, VIsE, p41, p18, p41/i di B. garinii e<br />
di B. afzelii (bande di cutoff – valore soglia).<br />
Al fine di valutare l’intensità della banda nel siero del paziente, vengono utilizzate come riferimento le<br />
bande di cutoff sopra riportate per il controllo <strong>IgG</strong> debole positivo. Tutte le altre bande vengono<br />
valutate in riferimento alla banda p100 del controllo <strong>IgG</strong> debole positivo.<br />
Controllo <strong>IgM</strong> debole positivo:<br />
Controllo di<br />
reazione<br />
reazione<br />
Devono essere visibili le seguenti bande: controllo di reazione, p41, OspC e p41/i di B. garinii e di B.<br />
afzelii (bande di cutoff).<br />
Al fine di valutare l’intensità della banda nel siero del paziente, vengono utilizzate come riferimento le<br />
bande di cutoff sopra riportate per il controllo <strong>IgM</strong> debole positivo. Tutte le altre bande vengono<br />
valutate in riferimento alla banda OspC intermedia del controllo <strong>IgM</strong> debole positivo.<br />
Controllo negativo <strong>IgG</strong>/<strong>IgM</strong>:<br />
Controllo di reazione.<br />
Controllo positivo <strong>IgG</strong>:<br />
Controllo di reazione, p100, VIsE, p41, p18.<br />
Controllo positivo <strong>IgM</strong>:<br />
Controllo di reazione, p41, OspC, p41/i (B. garinii).<br />
Tabella 3: Intensità delle bande<br />
Bande Intensità<br />
Assenza di reattività<br />
p100 VlsE p41 p39 OspA OspC p41/i p41/i p18<br />
p100 VlsE p41 p39 OspA OspC p41/i p41/i p18<br />
Intensità più debole rispetto al controllo debole positivo<br />
Stessa intensità del controllo debole positivo (cutoff)<br />
Intensità maggiore rispetto al controllo debole positivo<br />
B. garinii 1<br />
B. garinii 1<br />
B. sensu stricto<br />
+ B. afzelii<br />
B. sensu strico<br />
+ B. afzelii<br />
B. garinii 2<br />
B. garinii 2<br />
B.garinii<br />
B.garinii<br />
+/<br />
+<br />
++<br />
B.afzelii<br />
B.afzelii<br />
- 10 - GIRBBB015IT.DOC
11.3. Risultati e interpretazione del test<br />
GIRBBB015IT.DOC - 11 -<br />
Istruzioni per l’uso <strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong> <strong>IgG</strong>/<strong>IgM</strong><br />
Sulla base dei test clinici e dell’analisi matematica, è stata eseguita una valutazione dei punteggi degli<br />
antigeni di B. burgdorferi nel kit <strong>recomBlot</strong> Borrelia, per una sicura e facile valutazione del test. In base<br />
a ciò, il risultato del test può essere ottenuto mediante somma dei punteggi e successiva valutazione.<br />
Il risultato del test viene ottenuto mediante addizione dei valori dei punteggi delle singole bande, che<br />
vengono valutate come + o ++ (Tabella 4 e Tabella 5). Il totale dei punteggi risultanti viene riportato<br />
nella colonna e contrassegnato con il simbolo della somma. Indipendentemente dall’intensità della<br />
reazione, sia che siano stati assegnati i punteggi + o ++, i valori dei punti rimangono gli stessi. Si deve<br />
rilevare che il valore del punteggio per le OspC deve essere calcolato una sola volta, anche se<br />
tutte e tre le bande OspC presenteranno una reazione.<br />
Infine, il risultato positivo, dubbio o negativo viene determinato in rapporto al valore del punteggio e<br />
riportato nella colonna “interpretazione”.<br />
Tabella 4: Valutazione del punteggio degli antigeni di B. burgdorferi nel test <strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong><br />
Proteina/ Antigene<br />
Peso molecolare [kDa]<br />
Nome Funzione/Origine Punteggio<br />
<strong>IgG</strong><br />
Punteggio<br />
<strong>IgM</strong><br />
100 p100 B. afzelii 8 4<br />
66* VIsE Proteina di fusione, rappresenta gli<br />
epitopi immunodominanti VIsE di<br />
differenti genospecie<br />
41 p41 Flagellina<br />
B. burgdorferi sensu stricto<br />
4 3<br />
1 1<br />
39 BmpA B. afzelii 8 3<br />
31 OspA Proteina di superficie<br />
B. afzelii<br />
22 OspC Proteina di superficie<br />
B. garinii 1<br />
B. burgdorferi sensu stricto, B. afzelii<br />
B. garinii 2<br />
20 p41/i Parte specifica della Flagellina<br />
B. garinii<br />
18,5 p41/i Parte specifica della Flagellina<br />
B. afzelii<br />
18 p18 Antigene di superficie<br />
B. afzelii<br />
4 4<br />
6 8<br />
1 3<br />
1 1<br />
8 4<br />
* VIsE è descritta come lipoproteina da 40 kDa. Nel kit <strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong> viene utilizzata una proteina di<br />
fusione VIsE da 66 kDa.
ecomBlot <strong>BorreliaNB</strong> <strong>IgG</strong>/<strong>IgM</strong> Istruzioni per l’uso<br />
Tabella 5: Valutazione del test<br />
Somma del punteggio Valutazione delle <strong>IgG</strong> Valutazione delle <strong>IgM</strong><br />
4 negativo negativo<br />
5 - 6 dubbio dubbio<br />
7 positivo positivo<br />
Software di interpretazione delle strisce di test: recomScan<br />
Il software recomScan è progettato per supportare l’interpretazione delle strisce di test per<br />
<strong>recomBlot</strong> Borrelia.<br />
Se desiderate maggiori informazioni, fatene richiesta a MIKROGEN.<br />
Attenzione:<br />
Non utilizzare il sistema di interpretazione automatica senza prima prendere in considerazione le<br />
sotto menzionate “Indicazioni per l’interpretazione”.<br />
11.4. Indicazioni per l’interpretazione<br />
Un risultato negativo al test <strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong> non può escludere un’infezione con Borrelia<br />
burgdorferi. Specialmente nella fase precoce dell’infezione è possibile che gli anticorpi siano assenti<br />
o non siano ancora presenti in quantità rilevabili. Il trattamento con antibiotici in fase precoce può<br />
prevenire la formazione di anticorpi rilevabili. Se clinicamente si sospetta una borreliosi di Lyme e il<br />
risultato del test sierologico è negativo o dubbio, il prelievo e il test devono essere ripetuti dopo tre<br />
settimane.<br />
In campioni ottenuti in fase precoce di infezione, gli anticorpi di classe <strong>IgM</strong> sono di solito<br />
predominanti. Pertanto nel test <strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong> <strong>IgM</strong> deve essere attesa una colorazione più<br />
intensa. La reazione con OspC è caratteristica della risposta immunitaria precoce (<strong>IgM</strong>).<br />
Nel caso di sieri ottenuti in fase tardiva di infezione (<strong>IgG</strong>), di solito si verifica una intensa reazione per<br />
p100, p18, p39 e/o VIsE. Raramente si rilevano anticorpi contro OspA.<br />
VIsE è un indicatore molto precoce per la risposta <strong>IgG</strong>, ma spesso accompagna anche la risposta<br />
immunitaria nelle manifestazioni tardive della borreliosi di Lyme ed in questi casi compare unitamente<br />
a p100 e/o p18.<br />
Un risultato positivo al test <strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong> <strong>IgG</strong> non indica in ogni caso una borreliosi di Lyme<br />
attiva. Poiché gli anticorpi di classe <strong>IgG</strong> persistono abitualmente per tempi lunghi, possono essere<br />
ancora rilevabili anticorpi originati da una pregressa infezione con Borrelia burgdorferi.<br />
In caso di sospetto clinico di neuroborreliosi, il riscontro di anticorpi prodotti in sede intratecale<br />
rappresenta la prova più comunemente accettata. Ciò richiede l’esame parallelo di coppie di campioni<br />
di siero/fluido cerebrospinale in un test quantitativo (p.es. recomWell Borrelia). In base alla<br />
procedura di diagnosi sierologica in due stadi, i risultati positivi o dubbi ottenuti possono essere<br />
confermati con il test <strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong>. Le relative istruzioni d’uso (Diagnosi di Borrelia<br />
burgdorferi da liquor) possono essere ottenute da MIKROGEN. Al fine di facilitare i calcoli necessari<br />
(secondo Reiber) MIKROGEN fornisce su richiesta un programma Excel.<br />
Viene esclusa nel migliore dei modi una reazione crociata con anticorpi indotti dall’infezione con i<br />
patogeni di sifilide (Treponema pallidum), febbre ricorrente (Borrelia recurrentis, Borrelia duttonii,<br />
Borrelia hermsii) o leptospirosi (Leptospira sp.), grazie all’uso selettivo di antigeni ricombinanti di<br />
Borrelia burgdorferi (34). Nel caso di un’infezione attiva da Treponema pallidum o una cicatrice da<br />
Treponema pallidum, le attività anticorpali contro gli antigeni p41 o p41/i sono state rilevate solo<br />
occasionalmente. Deve essere esclusa un’infezione da Treponema pallidum.<br />
In presenza di mononucleosi infettiva (malattia di Pfeiffer, infezione da EBV), si può verificare<br />
stimolazione policlonale dei linfociti B. Ciò può dare origine a reazioni aspecifiche nel riscontro di<br />
anticorpi di classe <strong>IgM</strong>. Se l’anamnesi non è chiara e la risposta <strong>IgM</strong> è debole, si raccomanda di<br />
escludere un’infezione da EBV mediante diagnosi differenziale.<br />
- 12 - GIRBBB015IT.DOC
GIRBBB015IT.DOC - 13 -<br />
Istruzioni per l’uso <strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong> <strong>IgG</strong>/<strong>IgM</strong><br />
I risultati dei test sierologici devono sempre essere considerati in concomitanza con il quadro clinico.<br />
Se i risultati sierologici sono non chiari o dubbi, si raccomanda di ripetere il test nel corso<br />
dell’infezione.<br />
Strisce con colore scuro: Alcuni sieri di pazienti possono dare origine a una colorazione scura<br />
generalizzata o a settori dell’intera striscia di nitrocellulosa (p.es. sieri di pazienti con allergia alle<br />
proteine del latte). Diversi fattori nel siero del paziente sono responsabili di ciò. La valutazione di<br />
queste strisce è di solito possibile solo in modo limitato. P.es. bande “invertite” (bande bianche su un<br />
fondo scuro) devono essere valutate come negative. Il siero corrispondente deve essere in ogni caso<br />
analizzato utilizzando altri metodi sierologici.<br />
12. Risultati clinici<br />
In uno studio sono stati sottoposti a test 127 sieri ben caratterizzati di pazienti con borreliosi di Lyme.<br />
I risultati sono riportati in Tabella 6.<br />
Tabella 6: Sieri caratterizzati clinicamente<br />
Numero Positivi per <strong>IgG</strong> Positivi per <strong>IgM</strong> Positivi per <strong>IgG</strong>/<strong>IgM</strong><br />
Artrite 28 28 (100%) 11 (39%) 28 (100%)<br />
Acrodermatite 11 11 (100%) 2 (18%) 11 (100%)<br />
Neuroborreliosi 45 38 (84%) 27 (60%) 43 (95%)<br />
Erythema migrans 43 21 (49%) 28 (65%) 35 (81%)<br />
Sono stati inoltre esaminati sieri di donatori di sangue della Germania meridionale. Con il test <strong>IgG</strong> è<br />
stata rilevata una sieroprevalenza fino al 12,5% e con il test <strong>IgM</strong> fino al 4,5% (Tabella 7).<br />
Tabella 7: Sieri di donatori di sangue<br />
Sieri di donatori<br />
di sangue<br />
Numero Positivi per <strong>IgG</strong> Positivi per <strong>IgM</strong> Positivi per <strong>IgG</strong>/<strong>IgM</strong><br />
200 25 (12,5 %) 9 (4,5 %) 30 (15,0 %)<br />
In una valutazione al computer, si può ottenere un’ottimizzazione dell’interpretazione del test<br />
valutando la frequenza della reattività delle singole bande nel caso di sieri positivi e negativi. I valori<br />
dei punteggi sono stati assegnati ai singoli antigeni di Borrelia burgdorferi rilevanti ai fini diagnostici, e<br />
i risultati del test sono stati stabiliti come la somma dei valori dei punteggi individuali. Mediante<br />
un’assegnazione ottimale dei corrispondenti valori dei punteggi, si ottiene un miglioramento della<br />
specificità a sensibilità elevate, soddisfacendo in modo ottimale le esigenze di un saggio di conferma.
ecomBlot <strong>BorreliaNB</strong> <strong>IgG</strong>/<strong>IgM</strong> Istruzioni per l’uso<br />
13. Bibliografia<br />
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other Tick-Borne Diseases, 11-15 Sept., Vienna, Austria<br />
Saremo lieti di inviarvi ulteriore materiale bibliografico sulla diagnosi della borreliosi di Lyme.
ecomBlot <strong>BorreliaNB</strong> <strong>IgG</strong>/<strong>IgM</strong> Istruzioni per l’uso<br />
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