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recomBlot BorreliaNB IgG e IgM - Mikrogen

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GIRBBB015IT.DOC - 1 -<br />

Istruzioni per l’uso <strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong> <strong>IgG</strong>/<strong>IgM</strong><br />

<strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong> <strong>IgG</strong> e <strong>IgM</strong><br />

Test in immunoblot con antigeni ricombinanti separati mediante elettroforesi su gel, per il riscontro di<br />

anticorpi <strong>IgG</strong> e <strong>IgM</strong> diretti contro Borrelia burgdorferi sensu stricto, B. garinii e B. afzelii in siero, plasma<br />

o liquor (liquido cerebrospinale) umani.<br />

1. Aspetti generali<br />

<strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong> è un test qualitativo in vitro per il riscontro e l’identificazione accurata di anticorpi<br />

<strong>IgG</strong> o <strong>IgM</strong> diretti contro Borrelia burgdorferi in siero o plasma umani. <strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong> è utilizzato<br />

per confermare i risultati ottenuti da campioni che sono risultati positivi o dubbi nel test di screening.<br />

Inoltre, <strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong> può essere impiegato per il riscontro di anticorpi <strong>IgG</strong> e <strong>IgM</strong> umani<br />

sintetizzati in sede intratecale contro Borrelia burgdorferi sensu lato (analisi di coppie di campioni di<br />

siero/liquor). A differenza dei test immunoenzimatici o dei test a spot, questo test consente<br />

l’identificazione accurata e la localizzazione di anticorpi specifici, in quanto gli antigeni vengono separati<br />

mediante elettroforesi. Gli anticorpi diretti contro i singoli antigeni possono fornire ulteriori informazioni<br />

sullo stadio dell’infezione.<br />

2. Borrelia burgdorferi e borreliosi di Lyme<br />

Il batterio Borrelia burgdorferi appartiene alla famiglia Spirochaetaceae ed è l’agente eziologico della<br />

borreliosi di Lyme (1-4). Tale patogeno è stato descritto e caratterizzato per la prima volta da W.<br />

Burgdorfer e A. Barbour nel 1982 (5). Viene trasmesso da diverse specie di zecche del genere Ixodes.<br />

In Europa, il vettore è la zecca Ixodes ricinus (6). La borreliosi di Lyme è la più comune malattia infettiva<br />

da puntura di zecca che colpisce gli esseri umani nel mondo. Si riscontra in tutte le aree della Germania<br />

e, a differenza della meningoencefalomielite che compare all’inizio dell’estate, non è confinata a poche<br />

regioni endemiche. Nella Germania meridionale, il tasso di infezione di Ixodes ricinus con Borrelia<br />

burgdorferi è del 10-15% (7).<br />

La borreliosi di Lyme è stata descritta da A. Steere negli Stati Uniti nel 1977 (8). In Europa, anche in<br />

rapporti precedenti sono state segnalate diverse manifestazioni di borreliosi di Lyme. Afzelius in Svezia<br />

(9) e Lipschütz in Austria (10) hanno descritto una lesione cutanea - eritema migrans (EM) - che<br />

potrebbe essere associata a puntura di zecca. Un’altra malattia cutanea - acrodermatite cronica<br />

atrofizzante (ACA) - è stata caratterizzata da Herxheimer e Hartmann (11). Infine, Garin e Bujadoux (12)<br />

in Francia e Bannwarth (13) hanno fornito indicazioni delle manifestazioni neurologiche della borreliosi di<br />

Lyme.<br />

La borreliosi di Lyme presenta un vasto numero di manifestazioni cliniche che includono lesioni cutanee,<br />

patologie della muscolatura scheletrica, sintomi neurologici, deficit del sistema linfatico, disordini<br />

cardiaci, infiammazione oculare, lesioni a fegato, polmoni e reni e sintomi generali dell’organismo (14).<br />

La borreliosi di Lyme, in modo simile alla sifilide, progredisce attraverso differenti stadi clinici. Steere ha<br />

proposto tre stadi (15). La lesione cutanea Erythema migrans (EM), che compare come un esantema<br />

circolare sul sito della puntura di zecca, è caratteristica dello stadio 1. Questo può essere seguito da<br />

disordini del sistema nervoso (sindrome di Garin-Bujadoux-Bannwarth) e sintomi di paralisi (paresi<br />

facciale) (stadio 2). L’artrite di Lyme è tipica dello stadio 3. Asbrink ha modificato tale divisione in<br />

infezione precoce e infezione tardiva (16). L’infezione precoce è caratterizzata da EM localizzato, che<br />

viene seguito dall’infezione disseminata nell’arco di pochi giorni o settimane, se non viene trattato.<br />

Sintomi di varia natura possono presentarsi periodicamente nell’arco di settimane o mesi. L’infezione<br />

tardiva, che può essere caratterizzata dall’artrite di Lyme o anche da acrodermatite cronica atrofizzante<br />

(ACA), viene infine osservata uno o più anni dopo la prima comparsa della malattia. Un paziente può<br />

attraversare uno solo o tutti e tre gli stadi della malattia; quest’ultima può rimanere asintomatica fino agli<br />

stadi 2 e 3.<br />

La somiglianza tra le manifestazioni della borreliosi di Lyme e altre malattie propone una grande sfida<br />

diagnostica.<br />

Mentre negli USA il microrganismo associato alla malattia di Lyme è quasi esclusivamente la<br />

genospecie B. burgdorferi sensu stricto, in Europa fino ad ora sono state descritte tre specie patologiche<br />

per l’uomo, in quanto organismi responsabili della malattia di Lyme: B. burgdorferi sensu stricto, B.<br />

garinii e B. afzelii (35).


ecomBlot <strong>BorreliaNB</strong> <strong>IgG</strong>/<strong>IgM</strong> Istruzioni per l’uso<br />

Una ulteriore classificazione in sierotipi è stata intrapresa sulla base delle analisi con anticorpi<br />

monoclonali da parte del Prof. Dr. B. Wilske (36).<br />

Pertanto, la diagnosi microbiologica dei pazienti europei deve prendere in considerazione l’eterogeneità<br />

delle specie di borrelia responsabili della malattia di Lyme per lo sviluppo di test diagnostici (37).<br />

3. Diagnosi<br />

Escludendo la diagnosi clinica, la coltivazione diretta di Borrelia burgdorferi (riscontro del patogeno) è la<br />

prova più accurata dell’infezione. Si raccomanda il riscontro del patogeno in campioni prelevati dal<br />

paziente, quali biopsie cutanee, liquor o liquido sinoviale, specialmente negli stadi precoci. La coltura a<br />

partire da biopsie cutanee ha successo nel 50-70% dei casi che presentano manifestazioni cutanee, ma<br />

solo nel 3-5% dei casi di neuroborreliosi. Tuttavia, la coltura è difficoltosa e richiede molto tempo,<br />

pertanto può essere eseguita esclusivamente in laboratori specializzati (17-19).<br />

Per tale motivo, l’esame sierologico è la soluzione più conveniente per le pratiche di laboratorio<br />

routinarie. Vengono utilizzati test in immunofluorescenza indiretta (IFT) con sieri preassorbiti con<br />

Treponema phagedenis, test di emoagglutinazione indiretta (IHA) e saggi immuoenzimatici (EIA) (20-23,<br />

25). Qualora si sospetti una manifestazione neurologica, il riscontro di anticorpi sintetizzati a livello<br />

intratecale rimane un importante criterio diagnostico (24). Il risultato sierologico dipende dallo stadio<br />

della malattia, dalla durata dei sintomi e da una possibile terapia antibiotica antecedente.<br />

In confronto alle tecniche immunologiche sopra menzionate, l’immunoblot presenta ulteriori<br />

caratteristiche per quanto riguarda sensibilità e specificità. Consente il riscontro e l’identificazione di<br />

anticorpi <strong>IgM</strong> e <strong>IgG</strong> e viene utilizzato per confermare i risultati dei test di immunofluorescenza indiretta e<br />

dei saggi immunoenzimatici (26, 27).<br />

L’utilizzo di ceppi differenti di Borrelia burgdorferi come antigene può provocare una variazione dei<br />

risultati in EIA. I test sopra menzionati di frequente falliscono nella fase iniziale. Un altro problema è la<br />

reattività crociata con diversi altri batteri patogeni, specialmente con Treponema pallidum, che provoca<br />

la sifilide (27a). Dal momento che gli antigeni utilizzati nei test generalmente sono rappresentati da lisati<br />

totali del patogeno, vengono anche rilevati anticorpi diretti contro antigeni comuni. Questi ultimi sono<br />

proteine largamente distribuite caratterizzate da una sequenza altamente conservata, p.es. le proteine<br />

da shock termico (heat shock proteins).<br />

Tutti questi limiti possono essere evitati utilizzando antigeni ottenuti mediante metodiche di ingegneria<br />

genetica, quali quelle messe a punto da MIKROGEN (28-32).<br />

4. Principio del test<br />

Per <strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong>, gli antigeni specifici di Borrelia burgdorferi sono prodotti mediante l’utilizzo di<br />

cellule di E. coli ricombinanti.<br />

Rispetto ai blot con lisati convenzionali, l’utilizzo di proteine ricombinanti offre il vantaggio di poter<br />

presentare proteine espresse principalmente in vivo (p.es. VIsE) e di mettere a disposizione in un solo<br />

test combinazioni di proteine da diverse genospecie di Borrelia. Inoltre, la scelta di antigeni specifici<br />

importanti per una diagnosi sierologica di precisione minimizza l’interferenza di antigeni di disturbo o<br />

cross-reattivi (37).<br />

Al contrario dei blot con proteine ricombinanti, nell’immunoblot con antigene lisato da cellule di Borrelia<br />

burgdorferi, gli antigeni p100, p39, p18 e VIsE sono sottorappresentati. Ciò vale soprattutto per<br />

l’antigene OspC. Esso non viene prodotto o viene espresso solo in minime quantità dal ceppo B31 di<br />

Borrelia burgdorferi. Inoltre le numerose differenti bande potenziali presenti nel blot con antigene lisato<br />

possono rendere assai difficile la differenziazione di bande rilevanti dal punto di vista immunologico dai<br />

cosiddetti antigeni comuni, p.es. le proteine da shock termico (heat shock proteins).<br />

Gli antigeni utilizzati in <strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong>, oltre alle proteine della superficie esterna OspA (31 kD) e<br />

OspC (22 kD), comprendono gli antigeni altamente specifici di Borrelia burgdorferi p100, VIsE, p39 e<br />

p18 (= decorin binding protein A, DbpA = Osp17) (38), così come p41 (flagellina) e una porzione interna<br />

specifica dell’antigene p41-p41/i.<br />

OspC, p18 e VIsE sono proteine in vivo che non vengono espresse in coltura, o lo sono soltanto in<br />

minime quantità. La tecnica ricombinante pertanto consente di ottenere questi antigeni in quantità<br />

sufficienti. Nello stesso tempo, sono presenti in uno stesso test le proteine omologhe di diverse<br />

genospecie. Ciò vale soprattutto nei casi di proteine altamente eterogenee quali OspC e VIsE. In<br />

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GIRBBB015IT.DOC - 3 -<br />

Istruzioni per l’uso <strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong> <strong>IgG</strong>/<strong>IgM</strong><br />

<strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong> sono presenti le proteine OspC di tutte e tre le genospecie, oltre a quelle di due<br />

diversi ceppi della genospecie B. garinii, ceppo 20047 (OspA sierotipo 0) (36) e ceppo T25 (OspA<br />

sierotipo 7), indicate di seguito come OspC da B. garinii 1 e B. garinii 2.<br />

Analizzando i sieri di pazienti a diversi stadi della borreliosi di Lyme, si è rilevato che OspC (22 kD)<br />

presenta una reattività particolarmente buona con i sieri ottenuti da pazienti in fase precoce di infezione<br />

(EM) (33). Insieme alla p41, questa proteina è immunodominante per la risposta di tipo <strong>IgM</strong>. In<br />

paragone con p41, OspC presenta una specificità considerevolmente superiore. Mentre l’antigene OspC<br />

è un indicatore immunodominante per la risposta immunitaria precoce, gli antigeni p100, p39 e p18 sono<br />

indicatori particolarmente affidabili per la risposta immunitaria tardiva (28). La produzione di anticorpi per<br />

VIsE è rilevabile soprattutto come risposta <strong>IgG</strong>, sostituendo spesso i tipici indicatori <strong>IgG</strong> sopra<br />

menzionati (39-42).<br />

Per il rilievo di anticorpi specifici contro Borrelia, le strisce sono incubate con il campione di siero o di<br />

plasma diluiti, in modo tale che gli anticorpi si leghino agli antigeni presenti sulle strisce. Gli anticorpi<br />

non legati vengono quindi eliminati mediante lavaggio e le strisce vengono incubate in un secondo<br />

passaggio con anticorpi anti-<strong>IgG</strong> o <strong>IgM</strong> umane coniugati con perossidasi di rafano. Gli anticorpi legati in<br />

modo specifico vengono rilevati mediante una reazione colorimetrica catalizzata dalla perossidasi. Se si<br />

è verificata una reazione antigene-anticorpo, compare una banda scura al corrispondente punto della<br />

striscia.<br />

Come controllo di una adeguata incubazione con il siero, delle immunoglobuline anti-anticorpi umani<br />

vengono applicate circa 2-6 mm al di sotto del numero di identificazione di ogni striscia.<br />

5. Contenuto del kit<br />

I reagenti contenuti in una confezione sono sufficienti per 20 determinazioni.<br />

Ogni set di reagenti contiene:<br />

100 ml Tampone di lavaggio B (cinque volte concentrato)<br />

Contiene tampone Tris, NaCl, un detergente, i conservanti MIT (0,01%),<br />

ossipirione (0,1%) e una proteina<br />

40 ml Soluzione di substrato Tetrametilbenzidina (TMB, pronta all’uso)<br />

2 pezzi Vassoi di incubazione con 10 pozzetti ciascuno<br />

1 Striscia di controllo pre-sviluppata (specifica per il kit)<br />

1 Istruzioni per l’uso<br />

1 Modulo di valutazione<br />

Informazioni aggiuntive per la diagnosi da liquor<br />

Le istruzioni per l’uso per la diagnosi di Borrelia burgdorferi da liquor possono essere fornite, a richiesta,<br />

da MIKROGEN.<br />

5.1. <strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong> <strong>IgG</strong><br />

In aggiunta ai componenti elencati al punto 5 ogni set di reagenti contiene:<br />

Disponibile su richiesta:<br />

Codice: 24217<br />

2 pezzi Provette di test con 10 strisce in Western blot numerate progressivamente,<br />

sensibilizzate con antigeni di Borrelia burgdorferi<br />

95 µl Siero di controllo <strong>IgG</strong> debole positivo (tappo a vite bianco)<br />

Di origine umana, negativo per anticorpi anti-HIV-1/2, anti-HCV e HBsAg,<br />

contiene MIT (0,1%) e ossipirione (0,1%)<br />

500 µl Coniugato anti-<strong>IgG</strong> umane (tappo a vite verde, cento volte<br />

concentrato)<br />

Da coniglio, contiene NaN3 (


ecomBlot <strong>BorreliaNB</strong> <strong>IgG</strong>/<strong>IgM</strong> Istruzioni per l’uso<br />

Codice: 24213<br />

5.2. <strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong> <strong>IgM</strong><br />

130 µl Siero di controllo negativo (tappo a vite blu)<br />

Di origine umana, negativo per anticorpi anti-HIV-1/2, anti-HCV e HBsAg,<br />

contiene MIT (0,1%) e ossipirione (0,1%)<br />

In aggiunta ai componenti elencati al punto 5 ogni set di reagenti contiene:<br />

Disponibile su richiesta:<br />

Codice: 24218<br />

Codice: 24213<br />

2 pezzi Provette di test con 10 strisce in Western blot numerate progressivamente,<br />

sensibilizzate con antigeni di Borrelia burgdorferi<br />

170 µl Siero di controllo <strong>IgM</strong> debole positivo (tappo a vite giallo)<br />

Di origine umana, negativo per anticorpi anti-HIV-1/2, anti-HCV e HBsAg,<br />

contiene MIT (0,1%) e ossipirione (0,1%)<br />

500 µl Coniugato anti-<strong>IgM</strong> umane (tappo a vite lilla, cento volte<br />

concentrato)<br />

Da coniglio, contiene NaN3 (


GIRBBB015IT.DOC - 5 -<br />

Istruzioni per l’uso <strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong> <strong>IgG</strong>/<strong>IgM</strong><br />

Mescolare accuratamente i sieri di controllo e i coniugati concentrati prima dell’uso. Inoltre, mescolare<br />

accuratamente i sieri dei pazienti prima dell’uso.<br />

Non aprire la provetta contenente le strisce di test fino al momento di iniziare il test, in modo da evitare<br />

la formazione di acqua di condensa. Le strisce non utilizzate devono essere lasciate nella provetta e<br />

conservate a 2°-8°C (richiudere accuratamente la provetta; le strisce non devono inumidirsi prima del<br />

test!).<br />

Le strisce sono numerate consecutivamente e segnalate con l’abbreviazione del test corrispondente.<br />

Indipendentemente dal numero di sieri sottoposti a test, devono sempre essere analizzati dei sieri di<br />

controllo deboli positivi in parallelo ai sieri da sottoporre a test. Questo è l’unico modo di garantire una<br />

corretta interpretazione del test. Il controllo positivo ed il controllo negativo possono essere forniti da<br />

MIKROGEN.<br />

La qualità del test viene garantita solo fino alla data di scadenza riportata sulla confezione.<br />

Proteggere tutti i componenti del kit dalla luce solare diretta.<br />

Il test deve essere eseguito da personale qualificato ben addestrato e autorizzato.<br />

In caso di modifiche sostanziali del prodotto o delle istruzioni per l’uso, l’applicazione del test potrebbe<br />

differire dallo scopo inteso da MIKROGEN.<br />

È possibile automatizzare il test; per dettagli rivolgersi a MIKROGEN.<br />

7.3. Preparazione delle soluzioni<br />

7.3.1. Preparazione del tampone di lavaggio B pronto all’uso<br />

Questo tampone viene utilizzato sia per l’incubazione di siero e coniugato, sia per le fasi di lavaggio.<br />

Prima della diluizione, determinare il volume richiesto di tampone di lavaggio B per il numero di test da<br />

eseguire. Preparare il tampone di lavaggio pronto all’uso immediatamente prima del suo utilizzo.<br />

La soluzione concentrata di tampone di lavaggio B contiene una proteina solubile. Non è necessario<br />

agitare il tampone.<br />

Viene diluita una parte di tampone di lavaggio B concentrato con quattro parti di acqua deionizzata<br />

(diluizione 1 + 4). Vedere la Tabella 1 per le quantità richieste. I volumi per quantità di strisce non<br />

elencate in tabella devono essere calcolati.<br />

Il tampone di lavaggio B pronto all’uso in eccedenza deve essere eliminato.<br />

Tabella 1: Tampone di lavaggio B utilizzato per ogni striscia di test<br />

Strisce di test<br />

utilizzate<br />

Tampone di lavaggio B<br />

concentrato<br />

Acqua<br />

deionizzata<br />

Tampone di lavaggio B<br />

pronto all’uso<br />

1 5 ml 20 ml 25 ml<br />

2 10 ml 40 ml 50 ml<br />

3 15 ml 60 ml 75 ml<br />

5 25 ml 100 ml 125 ml<br />

10 50 ml 200 ml 250 ml<br />

15 75 ml 300 ml 375 ml<br />

20 100 ml 400 ml 500 ml<br />

7.3.2. Preparazione delle soluzioni di coniugato<br />

La soluzione di coniugato deve essere preparata immediatamente prima dell’uso. Non è possibile<br />

conservare la soluzione di coniugato pronta all’uso.<br />

Viene diluita una parte di <strong>IgG</strong> o <strong>IgM</strong> coniugate concentrate con 100 parti di tampone di lavaggio B<br />

pronto all’uso (1 + 100).<br />

Le quantità utilizzate sono riportate in Tabella 2. I volumi per quantità di strisce non elencate in tabella<br />

devono essere calcolati.


ecomBlot <strong>BorreliaNB</strong> <strong>IgG</strong>/<strong>IgM</strong> Istruzioni per l’uso<br />

Tabella 2: Volumi per la diluizione di anticorpi coniugati anti-<strong>IgG</strong>/anti-<strong>IgM</strong> umane<br />

Strisce di test<br />

utilizzate*<br />

Coniugato <strong>IgG</strong> o <strong>IgM</strong><br />

concentrato<br />

Tampone di lavaggio B<br />

pronto all’uso<br />

1 20 µl 2 ml<br />

2 40 µl 4 ml<br />

3 60 µl 6 ml<br />

5 100 µl 10 ml<br />

10 200 µl 20 ml<br />

15 300 µl 30 ml<br />

20 400 µl 40 ml<br />

25 500 µl 50 ml<br />

* I volumi sono stati calcolati senza considerare il volume morto. A seconda del tipo di manipolazione (manuale o procedura<br />

automatica) preparare una quantità di soluzione di coniugato addizionale, sufficiente per 1-3 strisce.<br />

7.3.3. Soluzione del substrato<br />

Il substrato è pronto all’uso! Prima di dare inizio alla reazione colorimetrica portare a temperatura<br />

ambiente (18°-25°C).<br />

Evitare assolutamente la contaminazione della soluzione di substrato non utilizzato da parte di puntali di<br />

pipette non sterili, ecc., in quanto può interferire con la sensibilità del test.<br />

7.4. Conservazione e stabilità<br />

Conservare i reagenti a 2°-8°C prima e dopo l’uso.<br />

Il tampone di lavaggio B pronto all’uso non può essere conservato.<br />

La soluzione di coniugato deve essere sempre preparata fresca.<br />

8. Campioni<br />

I campioni possono essere rappresentati da siero o plasma separati dal coagulo prima possibile dopo il<br />

prelievo. Deve essere assolutamente evitata una contaminazione microbica del campione. Le sostanze<br />

insolubili devono essere rimosse dal campione prima dell’incubazione mediante centrifugazione.<br />

L’utilizzo di campioni lipemici, emolizzati o torbidi può determinare una colorazione di fondo scura nel<br />

<strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong>. Questi campioni possono anche determinare risultati errati e pertanto non<br />

devono essere utilizzati.<br />

Importante!<br />

Se i test non vengono eseguiti immediatamente, i campioni possono essere conservati per un<br />

massimo di 2 settimane a 2°-8°C. Una conservazione prolungata dei campioni è possibile a<br />

temperatura di -20°C o inferiore. Non è consigliabile un congelamento/scongelamento ripetuto<br />

dei campioni in quanto può interferire con la qualità dei risultati.<br />

9. Procedura del test<br />

9.1. Generalità<br />

La riproducibilità dei risultati dipende in massima parte dal lavaggio accurato delle strisce. Devono<br />

pertanto essere sempre osservate le frequenze di lavaggio descritte nei paragrafi 9.3 e 9.5.<br />

Importante! Differenze tra test <strong>IgG</strong> e <strong>IgM</strong><br />

9.2. Incubazione dei campioni<br />

1. Per ogni campione da sottoporre a test è richiesto un pozzetto nel vassoio di incubazione. In ogni<br />

pozzetto vengono pipettati 2 ml di tampone di lavaggio B pronto all’uso. Quindi una striscia di test<br />

viene immersa con attenzione mediante pinzette di plastica in uno dei pozzetti contenenti il tampone<br />

di lavaggio B. Il numero della striscia deve essere rivolto in alto.<br />

Importante!<br />

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GIRBBB015IT.DOC - 7 -<br />

Istruzioni per l’uso <strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong> <strong>IgG</strong>/<strong>IgM</strong><br />

La striscia deve essere completamente inumidita e immersa nel tampone di lavaggio B<br />

pronto all’uso.<br />

Registrare i numeri della provetta e della striscia sul modulo di valutazione.<br />

2. Aggiunta dei campioni<br />

Procedura per il test <strong>IgG</strong>: 10 µl di un campione non diluito (siero o plasma umano), del<br />

corrispondente controllo debole positivo o eventualmente del controllo negativo e/o del controllo<br />

positivo vengono pipettati nei rispettivi pozzetti (diluizione 1 + 200).<br />

Procedura per il test <strong>IgM</strong>: 20 µl di un campione non diluito (siero o plasma umano), del<br />

corrispondente controllo debole positivo o eventualmente del controllo negativo e/o del controllo<br />

positivo vengono pipettati nei rispettivi pozzetti (diluizione 1 + 100).<br />

Assicurarsi di aggiungere il campione a un’estremità della striscia immersa nel tampone di lavaggio<br />

B e mescolare non appena possibile mediante agitazione accurata del vassoio.<br />

Registrare i numeri dei campioni e la classe di immunoglobuline (<strong>IgG</strong> o <strong>IgM</strong>) sul modulo di<br />

valutazione.<br />

Coprire il vassoio di incubazione con il coperchio di plastica e incubare overnight (10-16 ore) a<br />

temperatura ambiente sotto lieve agitazione.<br />

Importante!<br />

Assicurarsi che le soluzioni di incubazione non vengano veicolate in altri pozzetti; porre<br />

particolare attenzione per evitare spruzzi al momento dell’apertura e della chiusura del<br />

coperchio.<br />

Nel caso in cui si sia formata acqua di condensa all’interno del coperchio, questa va asciugata.<br />

Dopo lunghi periodi di funzionamento gli agitatori possono emettere calore. Per evitare la<br />

condensazione del liquido di incubazione sul coperchio, si dovrebbe collocare materiale idoneo<br />

all’isolamento tra la superficie dell’agitatore e il vassoio di incubazione (p.es. una lastra di<br />

polistirolo).<br />

9.3. Lavaggio<br />

1. Dopo l’incubazione, i coperchi di plastica vengono rimossi con cautela dai vassoi di incubazione.<br />

2. Il siero diluito viene attentamente aspirato dai singoli pozzetti.<br />

Importante!<br />

Quando le soluzioni sono state aspirate da un pozzetto, il puntale della pipetta deve essere<br />

cambiato o risciacquato accuratamente con acqua deionizzata dopo ogni procedura di<br />

aspirazione, al fine di evitare la contaminazione dei successivi pozzetti.<br />

In caso di procedura automatica, devono essere tenute in considerazione le indicazioni del<br />

produttore della strumentazione.<br />

3. Aggiungere quindi 2 ml del tampone di lavaggio B pronto all’uso in ogni pozzetto e lavare<br />

sull’agitatore sotto lieve agitazione per 5 minuti. Il tampone di lavaggio B viene aspirato dopo la<br />

procedura di lavaggio.<br />

4. Eseguire la fase di lavaggio descritta al punto 3 per un totale di quattro volte.<br />

9.4. Incubazione con il coniugato perossidato<br />

Dopo aver lavato le strisce, pipettare 2 ml della soluzione di coniugato adeguatamente diluita (vedere<br />

Tabella 2) in ogni pozzetto e incubare per 1 ora sotto lieve agitazione a temperatura ambiente, con il<br />

vassoio di incubazione coperto con il coperchio di plastica.<br />

9.5. Lavaggio<br />

Le soluzioni di coniugato vengono aspirate dai pozzetti e le strisce vengono nuovamente lavate (vedere<br />

9.3).


ecomBlot <strong>BorreliaNB</strong> <strong>IgG</strong>/<strong>IgM</strong> Istruzioni per l’uso<br />

9.6. Reazione con il substrato<br />

Aggiungere 1,5 ml di soluzione di substrato in ogni pozzetto e incubare per 3-5 minuti, sotto lieve<br />

agitazione e sotto osservazione, a temperatura ambiente.<br />

Importante!<br />

Osservare il processo di reazione cromatica e lasciare tutte le strisce nella soluzione di<br />

substrato finché le strisce incubate con il siero di controllo debole positivo mostrano le seguenti<br />

bande:<br />

test <strong>IgG</strong>: p100, VIsE, p41, p18, p41/i da B. garinii e B. afzelii<br />

test <strong>IgM</strong>: p41, OspC e p41/i da B. garinii e B. afzelii<br />

La reazione cromatica può essere eccessiva con sieri altamente positivi. Raccomandazione:<br />

Interrompere prima la reazione cromatica in queste strisce.<br />

9.7. Arresto della reazione<br />

1. Dopo che la soluzione è stata aspirata, lavare brevemente le strisce per tre volte con acqua<br />

deionizzata.<br />

2. Utilizzare pinzette di plastica per rimuovere attentamente le strisce dall’acqua e porle tra 2 strati di<br />

carta assorbente e lasciarle asciugare per circa 2 ore. Le strisce possono essere attaccate con<br />

adesivo al modulo di valutazione allegato ed i risultati possono essere riportati nel protocollo.<br />

3. Le strisce devono essere conservate al riparo dalla luce.<br />

Incubazione rapida (2 ore)<br />

Il test <strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong> può essere eseguito in alternativa con un tempo di incubazione del<br />

campione di sole 2 ore.<br />

A tale scopo, i campioni da sottoporre a test ed i sieri di controllo devono essere utilizzati a<br />

concentrazioni superiori.<br />

I seguenti passaggi sono diversi in confronto alla procedura del test descritta al punto 9:<br />

9.2. Incubazione dei campioni, punto 2: Aggiunta dei campioni<br />

Procedura per il test <strong>IgG</strong>: 25 µl di un campione non diluito (siero o plasma umano) e del<br />

corrispondente controllo debole positivo (eventualmente del controllo negativo e/o del controllo positivo)<br />

vengono pipettati nel pozzetto assegnato (diluizione 1 + 80).<br />

Procedura per il test <strong>IgM</strong>: 50 µl di un campione non diluito (siero o plasma umano) e del<br />

corrispondente controllo debole positivo (eventualmente del controllo negativo e/o del controllo positivo)<br />

vengono pipettati nel pozzetto assegnato (diluizione 1 + 40).<br />

Il vassoio viene incubato per 2 ore a temperatura ambiente.<br />

9.3. Lavaggio<br />

La fase di lavaggio viene eseguita per un totale di tre volte.<br />

9.4. Incubazione con coniugato<br />

Le strisce devono essere incubate per 45 minuti con la soluzione di coniugato opportunamente<br />

preparata.<br />

9.5. Lavaggio<br />

La fase di lavaggio viene eseguita per un totale di 3 volte.<br />

9.6. Reazione con il substrato<br />

Incubare per 5-15 minuti, sotto lieve agitazione e sotto osservazione, a temperatura ambiente.<br />

- 8 - GIRBBB015IT.DOC


10. Riassunto della procedura del test<br />

GIRBBB015IT.DOC - 9 -<br />

Istruzioni per l’uso <strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong> <strong>IgG</strong>/<strong>IgM</strong><br />

Incubazione over night Incubazione per 2 ore<br />

1. portare tutti i reagenti a temperatura ambiente<br />

2. depositare le strisce in 2 ml di tampone di lavaggio B pronto all’uso e verificare che siano<br />

completamente immerse nello stesso<br />

3.<br />

aggiungere il campione del paziente / siero di controllo<br />

<strong>IgG</strong>: 10 µl <strong>IgM</strong>: 20 µl <strong>IgG</strong>: 25 µl <strong>IgM</strong>: 50 µl<br />

4. incubare a temperatura ambiente sotto lieve agitazione<br />

Overnight 2 ore<br />

5. lavaggio in agitazione con 2 ml di tampone di lavaggio B pronto all’uso (5 minuti ogni lavaggio)<br />

quattro volte tre volte<br />

6. aggiungere 2 ml di soluzione di coniugato opportunamente preparata<br />

7. incubare a temperatura ambiente sotto lieve agitazione<br />

1 ora 45 minuti<br />

8. lavaggio in agitazione con 2 ml di tampone di lavaggio B pronto all’uso (5 minuti ogni lavaggio)<br />

quattro volte tre volte<br />

9. aggiungere 1,5 ml di soluzione di substrato, incubare sotto lieve agitazione a temperatura<br />

ambiente (per le bande si veda 9.6)<br />

3-5 minuti 5-15 minuti<br />

10. lavare le strisce almeno tre volte con acqua deionizzata<br />

11. asciugare le strisce tra 2 fogli di carta assorbente per 2 ore e leggere il risultato<br />

11. Valutazione<br />

11.1. Valutazione dell’intensità delle bande<br />

1. In ogni test deve essere incluso un controllo debole positivo, indipendentemente dal numero di<br />

campioni. La reattività del controllo debole positivo serve come valore soglia e come discriminante<br />

rispetto alla reattività del fondo.<br />

2. Riportare la data, il lotto, il numero di provetta e la classe anticorpale rilevata sul modulo di<br />

valutazione allegato.<br />

3. Riportare il numero di identificazione del campione sul modulo di valutazione.<br />

4. Incollare le strisce di test mediante colla a stick sui campi corrispondenti del modulo di valutazione.<br />

A tale scopo, posizionare le strisce di test con la banda di controllo della reazione all’altezza delle<br />

linee segnate. Utilizzare quindi un nastro adesivo trasparente per fissare le strisce a sinistra rispetto<br />

alla linea segnata. L’adesione completa della striscia di test con colla o con nastro adesivo può<br />

comportare aberrazioni della colorazione.<br />

5. Posizionare la striscia di test di controllo pre-sviluppata con le bande di antigene segnate sulle<br />

strisce di test fissate, in modo che le bande di controllo della reazione siano allineate. La striscia di<br />

test pre-sviluppata è specifica per il kit e ha origine dallo stesso foglio di nitrocellulosa delle strisce di<br />

test presenti nel kit. Sono riportati i pesi molecolari e le indicazioni delle bande degli antigeni.<br />

6. Le intensità delle bande vengono valutate per confronto con la reattività del controllo debole positivo<br />

in modo indipendente per ciascuna classe di immunoglobuline (si confrontino il paragrafo 11.2 e la<br />

tabella 3). Riportare sul modulo di valutazione i valori ottenuti.


ecomBlot <strong>BorreliaNB</strong> <strong>IgG</strong>/<strong>IgM</strong> Istruzioni per l’uso<br />

11.2. Risultati dei controlli<br />

I controlli deboli positivi devono essere sempre utilizzati in parallelo ai sieri che vengono testati. Si<br />

devono esaminare le condizioni di test (sensibilità) e la reattività con le bande di ogni antigene deve<br />

essere confermata. La localizzazione delle bande di antigene deve essere in accordo con la striscia di<br />

controllo (specifica del kit).<br />

La banda di controllo (controllo di reazione) al di sotto del numero della striscia viene utilizzata per<br />

verificare il corretto funzionamento del test. Tale banda deve presentare una colorazione evidente.<br />

Le strisce di test incubate con il siero di controllo debole positivo devono presentare i seguenti modelli di bande.<br />

Controllo <strong>IgG</strong> debole positivo:<br />

Controllo di<br />

reazione<br />

Devono essere visibili le seguenti bande: controllo di reazione, p100, VIsE, p41, p18, p41/i di B. garinii e<br />

di B. afzelii (bande di cutoff – valore soglia).<br />

Al fine di valutare l’intensità della banda nel siero del paziente, vengono utilizzate come riferimento le<br />

bande di cutoff sopra riportate per il controllo <strong>IgG</strong> debole positivo. Tutte le altre bande vengono<br />

valutate in riferimento alla banda p100 del controllo <strong>IgG</strong> debole positivo.<br />

Controllo <strong>IgM</strong> debole positivo:<br />

Controllo di<br />

reazione<br />

reazione<br />

Devono essere visibili le seguenti bande: controllo di reazione, p41, OspC e p41/i di B. garinii e di B.<br />

afzelii (bande di cutoff).<br />

Al fine di valutare l’intensità della banda nel siero del paziente, vengono utilizzate come riferimento le<br />

bande di cutoff sopra riportate per il controllo <strong>IgM</strong> debole positivo. Tutte le altre bande vengono<br />

valutate in riferimento alla banda OspC intermedia del controllo <strong>IgM</strong> debole positivo.<br />

Controllo negativo <strong>IgG</strong>/<strong>IgM</strong>:<br />

Controllo di reazione.<br />

Controllo positivo <strong>IgG</strong>:<br />

Controllo di reazione, p100, VIsE, p41, p18.<br />

Controllo positivo <strong>IgM</strong>:<br />

Controllo di reazione, p41, OspC, p41/i (B. garinii).<br />

Tabella 3: Intensità delle bande<br />

Bande Intensità<br />

Assenza di reattività<br />

p100 VlsE p41 p39 OspA OspC p41/i p41/i p18<br />

p100 VlsE p41 p39 OspA OspC p41/i p41/i p18<br />

Intensità più debole rispetto al controllo debole positivo<br />

Stessa intensità del controllo debole positivo (cutoff)<br />

Intensità maggiore rispetto al controllo debole positivo<br />

B. garinii 1<br />

B. garinii 1<br />

B. sensu stricto<br />

+ B. afzelii<br />

B. sensu strico<br />

+ B. afzelii<br />

B. garinii 2<br />

B. garinii 2<br />

B.garinii<br />

B.garinii<br />

+/<br />

+<br />

++<br />

B.afzelii<br />

B.afzelii<br />

- 10 - GIRBBB015IT.DOC


11.3. Risultati e interpretazione del test<br />

GIRBBB015IT.DOC - 11 -<br />

Istruzioni per l’uso <strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong> <strong>IgG</strong>/<strong>IgM</strong><br />

Sulla base dei test clinici e dell’analisi matematica, è stata eseguita una valutazione dei punteggi degli<br />

antigeni di B. burgdorferi nel kit <strong>recomBlot</strong> Borrelia, per una sicura e facile valutazione del test. In base<br />

a ciò, il risultato del test può essere ottenuto mediante somma dei punteggi e successiva valutazione.<br />

Il risultato del test viene ottenuto mediante addizione dei valori dei punteggi delle singole bande, che<br />

vengono valutate come + o ++ (Tabella 4 e Tabella 5). Il totale dei punteggi risultanti viene riportato<br />

nella colonna e contrassegnato con il simbolo della somma. Indipendentemente dall’intensità della<br />

reazione, sia che siano stati assegnati i punteggi + o ++, i valori dei punti rimangono gli stessi. Si deve<br />

rilevare che il valore del punteggio per le OspC deve essere calcolato una sola volta, anche se<br />

tutte e tre le bande OspC presenteranno una reazione.<br />

Infine, il risultato positivo, dubbio o negativo viene determinato in rapporto al valore del punteggio e<br />

riportato nella colonna “interpretazione”.<br />

Tabella 4: Valutazione del punteggio degli antigeni di B. burgdorferi nel test <strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong><br />

Proteina/ Antigene<br />

Peso molecolare [kDa]<br />

Nome Funzione/Origine Punteggio<br />

<strong>IgG</strong><br />

Punteggio<br />

<strong>IgM</strong><br />

100 p100 B. afzelii 8 4<br />

66* VIsE Proteina di fusione, rappresenta gli<br />

epitopi immunodominanti VIsE di<br />

differenti genospecie<br />

41 p41 Flagellina<br />

B. burgdorferi sensu stricto<br />

4 3<br />

1 1<br />

39 BmpA B. afzelii 8 3<br />

31 OspA Proteina di superficie<br />

B. afzelii<br />

22 OspC Proteina di superficie<br />

B. garinii 1<br />

B. burgdorferi sensu stricto, B. afzelii<br />

B. garinii 2<br />

20 p41/i Parte specifica della Flagellina<br />

B. garinii<br />

18,5 p41/i Parte specifica della Flagellina<br />

B. afzelii<br />

18 p18 Antigene di superficie<br />

B. afzelii<br />

4 4<br />

6 8<br />

1 3<br />

1 1<br />

8 4<br />

* VIsE è descritta come lipoproteina da 40 kDa. Nel kit <strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong> viene utilizzata una proteina di<br />

fusione VIsE da 66 kDa.


ecomBlot <strong>BorreliaNB</strong> <strong>IgG</strong>/<strong>IgM</strong> Istruzioni per l’uso<br />

Tabella 5: Valutazione del test<br />

Somma del punteggio Valutazione delle <strong>IgG</strong> Valutazione delle <strong>IgM</strong><br />

4 negativo negativo<br />

5 - 6 dubbio dubbio<br />

7 positivo positivo<br />

Software di interpretazione delle strisce di test: recomScan<br />

Il software recomScan è progettato per supportare l’interpretazione delle strisce di test per<br />

<strong>recomBlot</strong> Borrelia.<br />

Se desiderate maggiori informazioni, fatene richiesta a MIKROGEN.<br />

Attenzione:<br />

Non utilizzare il sistema di interpretazione automatica senza prima prendere in considerazione le<br />

sotto menzionate “Indicazioni per l’interpretazione”.<br />

11.4. Indicazioni per l’interpretazione<br />

Un risultato negativo al test <strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong> non può escludere un’infezione con Borrelia<br />

burgdorferi. Specialmente nella fase precoce dell’infezione è possibile che gli anticorpi siano assenti<br />

o non siano ancora presenti in quantità rilevabili. Il trattamento con antibiotici in fase precoce può<br />

prevenire la formazione di anticorpi rilevabili. Se clinicamente si sospetta una borreliosi di Lyme e il<br />

risultato del test sierologico è negativo o dubbio, il prelievo e il test devono essere ripetuti dopo tre<br />

settimane.<br />

In campioni ottenuti in fase precoce di infezione, gli anticorpi di classe <strong>IgM</strong> sono di solito<br />

predominanti. Pertanto nel test <strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong> <strong>IgM</strong> deve essere attesa una colorazione più<br />

intensa. La reazione con OspC è caratteristica della risposta immunitaria precoce (<strong>IgM</strong>).<br />

Nel caso di sieri ottenuti in fase tardiva di infezione (<strong>IgG</strong>), di solito si verifica una intensa reazione per<br />

p100, p18, p39 e/o VIsE. Raramente si rilevano anticorpi contro OspA.<br />

VIsE è un indicatore molto precoce per la risposta <strong>IgG</strong>, ma spesso accompagna anche la risposta<br />

immunitaria nelle manifestazioni tardive della borreliosi di Lyme ed in questi casi compare unitamente<br />

a p100 e/o p18.<br />

Un risultato positivo al test <strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong> <strong>IgG</strong> non indica in ogni caso una borreliosi di Lyme<br />

attiva. Poiché gli anticorpi di classe <strong>IgG</strong> persistono abitualmente per tempi lunghi, possono essere<br />

ancora rilevabili anticorpi originati da una pregressa infezione con Borrelia burgdorferi.<br />

In caso di sospetto clinico di neuroborreliosi, il riscontro di anticorpi prodotti in sede intratecale<br />

rappresenta la prova più comunemente accettata. Ciò richiede l’esame parallelo di coppie di campioni<br />

di siero/fluido cerebrospinale in un test quantitativo (p.es. recomWell Borrelia). In base alla<br />

procedura di diagnosi sierologica in due stadi, i risultati positivi o dubbi ottenuti possono essere<br />

confermati con il test <strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong>. Le relative istruzioni d’uso (Diagnosi di Borrelia<br />

burgdorferi da liquor) possono essere ottenute da MIKROGEN. Al fine di facilitare i calcoli necessari<br />

(secondo Reiber) MIKROGEN fornisce su richiesta un programma Excel.<br />

Viene esclusa nel migliore dei modi una reazione crociata con anticorpi indotti dall’infezione con i<br />

patogeni di sifilide (Treponema pallidum), febbre ricorrente (Borrelia recurrentis, Borrelia duttonii,<br />

Borrelia hermsii) o leptospirosi (Leptospira sp.), grazie all’uso selettivo di antigeni ricombinanti di<br />

Borrelia burgdorferi (34). Nel caso di un’infezione attiva da Treponema pallidum o una cicatrice da<br />

Treponema pallidum, le attività anticorpali contro gli antigeni p41 o p41/i sono state rilevate solo<br />

occasionalmente. Deve essere esclusa un’infezione da Treponema pallidum.<br />

In presenza di mononucleosi infettiva (malattia di Pfeiffer, infezione da EBV), si può verificare<br />

stimolazione policlonale dei linfociti B. Ciò può dare origine a reazioni aspecifiche nel riscontro di<br />

anticorpi di classe <strong>IgM</strong>. Se l’anamnesi non è chiara e la risposta <strong>IgM</strong> è debole, si raccomanda di<br />

escludere un’infezione da EBV mediante diagnosi differenziale.<br />

- 12 - GIRBBB015IT.DOC


GIRBBB015IT.DOC - 13 -<br />

Istruzioni per l’uso <strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong> <strong>IgG</strong>/<strong>IgM</strong><br />

I risultati dei test sierologici devono sempre essere considerati in concomitanza con il quadro clinico.<br />

Se i risultati sierologici sono non chiari o dubbi, si raccomanda di ripetere il test nel corso<br />

dell’infezione.<br />

Strisce con colore scuro: Alcuni sieri di pazienti possono dare origine a una colorazione scura<br />

generalizzata o a settori dell’intera striscia di nitrocellulosa (p.es. sieri di pazienti con allergia alle<br />

proteine del latte). Diversi fattori nel siero del paziente sono responsabili di ciò. La valutazione di<br />

queste strisce è di solito possibile solo in modo limitato. P.es. bande “invertite” (bande bianche su un<br />

fondo scuro) devono essere valutate come negative. Il siero corrispondente deve essere in ogni caso<br />

analizzato utilizzando altri metodi sierologici.<br />

12. Risultati clinici<br />

In uno studio sono stati sottoposti a test 127 sieri ben caratterizzati di pazienti con borreliosi di Lyme.<br />

I risultati sono riportati in Tabella 6.<br />

Tabella 6: Sieri caratterizzati clinicamente<br />

Numero Positivi per <strong>IgG</strong> Positivi per <strong>IgM</strong> Positivi per <strong>IgG</strong>/<strong>IgM</strong><br />

Artrite 28 28 (100%) 11 (39%) 28 (100%)<br />

Acrodermatite 11 11 (100%) 2 (18%) 11 (100%)<br />

Neuroborreliosi 45 38 (84%) 27 (60%) 43 (95%)<br />

Erythema migrans 43 21 (49%) 28 (65%) 35 (81%)<br />

Sono stati inoltre esaminati sieri di donatori di sangue della Germania meridionale. Con il test <strong>IgG</strong> è<br />

stata rilevata una sieroprevalenza fino al 12,5% e con il test <strong>IgM</strong> fino al 4,5% (Tabella 7).<br />

Tabella 7: Sieri di donatori di sangue<br />

Sieri di donatori<br />

di sangue<br />

Numero Positivi per <strong>IgG</strong> Positivi per <strong>IgM</strong> Positivi per <strong>IgG</strong>/<strong>IgM</strong><br />

200 25 (12,5 %) 9 (4,5 %) 30 (15,0 %)<br />

In una valutazione al computer, si può ottenere un’ottimizzazione dell’interpretazione del test<br />

valutando la frequenza della reattività delle singole bande nel caso di sieri positivi e negativi. I valori<br />

dei punteggi sono stati assegnati ai singoli antigeni di Borrelia burgdorferi rilevanti ai fini diagnostici, e<br />

i risultati del test sono stati stabiliti come la somma dei valori dei punteggi individuali. Mediante<br />

un’assegnazione ottimale dei corrispondenti valori dei punteggi, si ottiene un miglioramento della<br />

specificità a sensibilità elevate, soddisfacendo in modo ottimale le esigenze di un saggio di conferma.


ecomBlot <strong>BorreliaNB</strong> <strong>IgG</strong>/<strong>IgM</strong> Istruzioni per l’uso<br />

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- 14 - GIRBBB015IT.DOC


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MIKROGEN allow the presentation of antigens from all genospecies. Poster, 10 th International Conference on Lyme Borreliosis and<br />

other Tick-Borne Diseases, 11-15 Sept., Vienna, Austria<br />

Saremo lieti di inviarvi ulteriore materiale bibliografico sulla diagnosi della borreliosi di Lyme.


ecomBlot <strong>BorreliaNB</strong> <strong>IgG</strong>/<strong>IgM</strong> Istruzioni per l’uso<br />

14. Legenda dei simboli<br />

x°C<br />

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per < n > test<br />

(numero di test)<br />

Inhalt ist ausreichend für < n > Ansätze<br />

(Anzahl der Ansätze)<br />

Leggere le istruzioni per l’uso Gebrauchsinformation beachten<br />

Contiene Inhalt, enthält<br />

Per uso diagnostico in vitro In vitro Test<br />

Codice di lotto Chargen-Nummer<br />

Non congelare Nicht einfrieren<br />

Numero di catalogo Bestell-Nummer<br />

Utilizzare entro<br />

data di scadenza<br />

Limite di temperatura<br />

Conservare tra x°C e y°C<br />

Verwendbar bis<br />

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<strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong> <strong>IgG</strong> Artikel-Nr./ Codice: 4202<br />

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