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recomBlot BorreliaNB IgG e IgM - Mikrogen

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ecomBlot <strong>BorreliaNB</strong> <strong>IgG</strong>/<strong>IgM</strong> Istruzioni per l’uso<br />

Tabella 5: Valutazione del test<br />

Somma del punteggio Valutazione delle <strong>IgG</strong> Valutazione delle <strong>IgM</strong><br />

4 negativo negativo<br />

5 - 6 dubbio dubbio<br />

7 positivo positivo<br />

Software di interpretazione delle strisce di test: recomScan<br />

Il software recomScan è progettato per supportare l’interpretazione delle strisce di test per<br />

<strong>recomBlot</strong> Borrelia.<br />

Se desiderate maggiori informazioni, fatene richiesta a MIKROGEN.<br />

Attenzione:<br />

Non utilizzare il sistema di interpretazione automatica senza prima prendere in considerazione le<br />

sotto menzionate “Indicazioni per l’interpretazione”.<br />

11.4. Indicazioni per l’interpretazione<br />

Un risultato negativo al test <strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong> non può escludere un’infezione con Borrelia<br />

burgdorferi. Specialmente nella fase precoce dell’infezione è possibile che gli anticorpi siano assenti<br />

o non siano ancora presenti in quantità rilevabili. Il trattamento con antibiotici in fase precoce può<br />

prevenire la formazione di anticorpi rilevabili. Se clinicamente si sospetta una borreliosi di Lyme e il<br />

risultato del test sierologico è negativo o dubbio, il prelievo e il test devono essere ripetuti dopo tre<br />

settimane.<br />

In campioni ottenuti in fase precoce di infezione, gli anticorpi di classe <strong>IgM</strong> sono di solito<br />

predominanti. Pertanto nel test <strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong> <strong>IgM</strong> deve essere attesa una colorazione più<br />

intensa. La reazione con OspC è caratteristica della risposta immunitaria precoce (<strong>IgM</strong>).<br />

Nel caso di sieri ottenuti in fase tardiva di infezione (<strong>IgG</strong>), di solito si verifica una intensa reazione per<br />

p100, p18, p39 e/o VIsE. Raramente si rilevano anticorpi contro OspA.<br />

VIsE è un indicatore molto precoce per la risposta <strong>IgG</strong>, ma spesso accompagna anche la risposta<br />

immunitaria nelle manifestazioni tardive della borreliosi di Lyme ed in questi casi compare unitamente<br />

a p100 e/o p18.<br />

Un risultato positivo al test <strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong> <strong>IgG</strong> non indica in ogni caso una borreliosi di Lyme<br />

attiva. Poiché gli anticorpi di classe <strong>IgG</strong> persistono abitualmente per tempi lunghi, possono essere<br />

ancora rilevabili anticorpi originati da una pregressa infezione con Borrelia burgdorferi.<br />

In caso di sospetto clinico di neuroborreliosi, il riscontro di anticorpi prodotti in sede intratecale<br />

rappresenta la prova più comunemente accettata. Ciò richiede l’esame parallelo di coppie di campioni<br />

di siero/fluido cerebrospinale in un test quantitativo (p.es. recomWell Borrelia). In base alla<br />

procedura di diagnosi sierologica in due stadi, i risultati positivi o dubbi ottenuti possono essere<br />

confermati con il test <strong>recomBlot</strong> <strong>BorreliaNB</strong>. Le relative istruzioni d’uso (Diagnosi di Borrelia<br />

burgdorferi da liquor) possono essere ottenute da MIKROGEN. Al fine di facilitare i calcoli necessari<br />

(secondo Reiber) MIKROGEN fornisce su richiesta un programma Excel.<br />

Viene esclusa nel migliore dei modi una reazione crociata con anticorpi indotti dall’infezione con i<br />

patogeni di sifilide (Treponema pallidum), febbre ricorrente (Borrelia recurrentis, Borrelia duttonii,<br />

Borrelia hermsii) o leptospirosi (Leptospira sp.), grazie all’uso selettivo di antigeni ricombinanti di<br />

Borrelia burgdorferi (34). Nel caso di un’infezione attiva da Treponema pallidum o una cicatrice da<br />

Treponema pallidum, le attività anticorpali contro gli antigeni p41 o p41/i sono state rilevate solo<br />

occasionalmente. Deve essere esclusa un’infezione da Treponema pallidum.<br />

In presenza di mononucleosi infettiva (malattia di Pfeiffer, infezione da EBV), si può verificare<br />

stimolazione policlonale dei linfociti B. Ciò può dare origine a reazioni aspecifiche nel riscontro di<br />

anticorpi di classe <strong>IgM</strong>. Se l’anamnesi non è chiara e la risposta <strong>IgM</strong> è debole, si raccomanda di<br />

escludere un’infezione da EBV mediante diagnosi differenziale.<br />

- 12 - GIRBBB015IT.DOC

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