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VIA CESARE BATTISTI, 18 - ASCOLI PICENO (DIETRO PIAZZA DEL POPOLO)<br />
matrixmg@libero.it - TEL. 0736.254849<br />
26 |<br />
Dimensione Fumetto<br />
inut<strong>il</strong>e presentarli, tutti<br />
conosciamo bene<br />
i Puffi, i piccoli ometti<br />
blu vestiti di un cappello<br />
e di una calzamaglia<br />
bianca, ma forse non<br />
tutti conoscono bene la loro<br />
storia e i retroscena della<br />
loro creazione. Noi di dimensione<br />
Fumetto elaboreremo<br />
per l’occasione un dossier (nel<br />
prossimo numero la seconda<br />
parte) per svelarvi ogni curiosità<br />
sugli ometti blu. <strong>il</strong> loro creatore,<br />
Pierre Culliford (in arte Peyo) creò<br />
casualmente <strong>il</strong> termine Puffo (in originale<br />
schtroumpfs) durante una vacanza<br />
al mare. Nel chiedere la saliera<br />
a un suo amico, colto da una<br />
momentanea amnesia, disse «Passe<br />
moi le... schtroumpf» (Passami <strong>il</strong>...<br />
Puffo), <strong>il</strong> suo amico ridendo gli disse<br />
«ecco <strong>il</strong> tuo Puffo, quando avrai finito<br />
di puffare ripuffalo al suo posto». e<br />
fu da lì che Peyo decise di ut<strong>il</strong>izzare <strong>il</strong><br />
termine per una delle sue storie. Le loro<br />
origini risalgono al 1958: fecero la loro<br />
prima apparizione in una striscia a fumetti<br />
su “Le journal de spirou”; queste strisce<br />
non erano altro che le storie di “Johan<br />
e Pirlouit” (John e solfamì) ambientate in<br />
europa in un non ben identificato medioevo.<br />
Johan è uno scudiero al servizio del<br />
re e Pirlouit è <strong>il</strong> suo amico nonché buffone<br />
di corte. Nella striscia del 23 ottobre 1958,<br />
dove sono alla ricerca del “flauto a sei fori”,<br />
evocano in loro aiuto i Puffi, e da lì i piccoli<br />
omini blu vedranno crescere la loro fama al<br />
punto da godere di una serie tutta loro. La<br />
di Maurizio Vannicola<br />
loro prima apparizione animata fu nel 1965<br />
con <strong>il</strong> f<strong>il</strong>m di animazione in bianco e nero<br />
“Les Aventures des schtroumpfs” (“Le avventure<br />
dei Puffi”) che non ebbe però <strong>il</strong> successo<br />
sperato, questo si ottenne solo in seguito,<br />
nel 1976, quando fu realizzato “<strong>il</strong> flauto<br />
a sei Puffi”, (“La Flûte à Six Schtroumpfs”)<br />
un adattamento della storia originale di “Johan<br />
e Pirlouit” con la colonna sonora di Michel<br />
Legrand. in italia, la loro prima apparizione<br />
risale al 1963 sulla rivista “Tipitì” con <strong>il</strong><br />
nome di “strunfi” e solo in seguito, nel 1964,<br />
quando vennero pubblicati dal Corriere dei<br />
Piccoli, presero lo storico nome di “Puffi”. La<br />
serie animata arrivò solo 1982 e da lì fu solo<br />
una crescita di popolarità.<br />
Nei 421 episodi (divisi in nove stagioni) facciamo<br />
la conoscenza dei 100 ometti blu<br />
eternamente inseguiti da Gargamella, uno<br />
stregone cattivo che, con l’aiuto del suo<br />
gatto Birba, vuole catturarli perché rappresentano<br />
l’ingrediente fondamentale per<br />
la creazione della “Pietra F<strong>il</strong>osofale” che<br />
può trasformare i metalli in oro. ogni Puffo<br />
ha una caratteristica che li rende peculiari:<br />
Quattrocchi (un sapientone con la faccia<br />
da nerd), Golosone (<strong>il</strong> cuoco goloso), Forzuto<br />
(<strong>il</strong> puffo muscoloso), Vanitoso (<strong>il</strong> bel vanitoso),<br />
inventore (<strong>il</strong> genio della meccanica),<br />
Brontolone (l’eterno insoddisfatto) e la lista<br />
non finirebbe qui… <strong>il</strong> capo e anziano del<br />
gruppo è <strong>il</strong> Grande Puffo che si distingue<br />
dagli altri per <strong>il</strong> suo abbigliamento rosso e<br />
per la sua folta barba bianca, al contrario dei<br />
puffi, che sono tutti centenari, lui ne ha ben<br />
542 ed è un esperto di magia. Ma le curiosità<br />
dei puffi non finiscono qui, nel prossimo<br />
numero la seconda, succosa, parte del dossier.<br />
(Continua)