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GIOVANNI MARIO VERDIZZOTTI UN FAVOLISTA ITALIANO DEL ...

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nemico; la morale è quindi, non fidarsi delle apparenze. In altre<br />

l’inganno finisce col risultare nefasto per l’autore stesso, poiché il<br />

pastore, volendo macellare un capo del gregge, scambia il lupo<br />

travestito per una pecora e lo uccide. Morale della favola: chi si veste<br />

dei panni altrui rischia di procurarsi un male ancor peggiore che<br />

vestendo i propri. Verdizzotti utilizza questo tema, variando il<br />

travestimento del lupo: non più ricoperto da una pelle d’agnello,<br />

come nelle favole esopiche, ma vestito dei panni di un pastore.<br />

Travestimento questo assai più caricaturale che serve ad introdurre<br />

una conclusione meno tragica e una morale meno severa:<br />

Vestissi il Lupo i panni d’un pastore<br />

Per ingannar le semplicette agnelle<br />

Con l’apparenza de l’altrui sembiante<br />

Celando il troppo conosciuto pelo:<br />

E col bastone in man, co l’ fiasco al tergo,<br />

E con la tibia pastorale al fianco,<br />

Verso il gregge vicin ratto inviossi<br />

(Verdizzotti 1570:132)<br />

Il peggio che può capitare allo sprovveduto è rimanere scornato e<br />

castigato dalla sua stessa stupidità. Infatti quando il lupo vuole<br />

comandare alle pecore di seguirlo, tutto quello che esce dalle sue<br />

fauci è un ululato che fa fuggire il gregge, messo in allarme da una<br />

voce ben nota, ma che non è quela del pastore. In questa conclusione,<br />

ossia lo scorno che si risolve in una figuraccia, senza troppi danni,<br />

possiamo trovare maggiori analogie con un’altra favola di Esopo, il<br />

corvo e i pavoni, pure adattata dal Verdizzotti, anche se i motivi del<br />

travestimento sono diversi – procurarsi il cibo con l’astuzia nel Lupo,<br />

& le Pecore, bramosia di gloria senza averne i meriti ne Il Corvo, & li<br />

pavoni. In entrambe infatti, a smascherare chi s’era vestito degli altrui<br />

panni è la voce, per nulla conforme all’aspetto.<br />

La sommaria analisi di questa favola, che forse è la più nota del<br />

Verdizzotti, ci permette di fare alcune considerazioni sul gradimento<br />

che il Nostro ebbe agli occhi di La Fontaine, gradimento che si<br />

manifesta nell’utilizzo di alcuni dettagli, che dovettero sembrare al<br />

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