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HDS NOTIZIE N. 43 - Dicembre 2008 - pag. 2 - The Historical Diving ...

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adesso che abbiamo visto il lato negativo dell’apparecchio<br />

e lasciando perdere le amarissime<br />

considerazioni sul suo prezzo d’acquisto, puntualizziamo<br />

il tantissimo di positivo che c’è in<br />

un ccr come questo. autonomia per gli sportivi<br />

praticamente senza limiti (va tenuto presente che<br />

il consumo di ossigeno è in media di un normallitro<br />

al minuto indipendentemente dalla profondità,<br />

per cui il tempo concesso è in effetti dettato<br />

dalla durata efficace del filtro), ppO 2 costante con<br />

notevoli vantaggi fisiologici, no rischi incontrollabili<br />

di iperossia e ipossia, respirazione di gas<br />

piacevolmente tiepido e umido, decompressioni<br />

ridotte, automatismi di funzionamento e di controllo<br />

che concedono la massima libertà operativa.<br />

Favoloso. una bella differenza rispetto all’antico<br />

aro, anche se le incombenze e le procedure<br />

pre-immersione si allungano proporzionalmente.<br />

per il filtro il compito è lo stesso, ma le bombole<br />

da ricaricare ora sono due, quella dell’ossigeno<br />

e quella del diluente, poi bisogna procedere alla<br />

calibrazione dei sensori per garantirsi che partano<br />

da zero nella loro analisi dell’O 2. Ed è indispensabile<br />

assicurarsi della perfetta tenuta dell’insieme,<br />

verificando per qualche minuto che i sacchi<br />

mantengano la sovrappressione e la depressione.<br />

la lista dei controlli comprende molte altre voci,<br />

tuttavia le procedure non sono alla fine molto più<br />

gravose di quelle richieste da un’immersione di<br />

Evolution schema<br />

un certo impegno in circuito aperto.<br />

Sott’acqua si cambia con un tocco il livello della<br />

ppO 2 da quello preimpostato per la discesa a<br />

quello per il fondo, poi in risalita si fa viceversa<br />

dopo avere provveduto per prudenza ad effettuare<br />

un lavaggio analogo a quelli visti per l’aro.<br />

Non ci sono altri interventi particolari, a meno<br />

che non li richiedano gli strumenti che, è tassativo,<br />

non vanno mai trascurati. Non ci sono preoccupazioni<br />

relative ai consumi, non ci sono le<br />

bolle infastidenti. E al ritorno, avvicinandosi alla<br />

superficie, è possibile arricchire quanto si vuole<br />

la percentuale di ossigeno nella miscela respirata,<br />

fino a utilizzare l’autorespiratore dai 6 metri in<br />

su in ossigeno puro. proprio come un aro.<br />

Domanda finale: un ccr elettronico automiscelante<br />

come l’Evolution va bene per uno sportivo<br />

“normale”, oppure è consigliabile soltanto a chi è<br />

un professionista o quasi?<br />

Risposta finale: Senza dubbio è un apparecchio<br />

per molti ma non per tutti. richiede soprattutto<br />

umiltà, anche e soprattutto ai più scafati bombolari.<br />

Ossia la voglia e la capacità mentale di<br />

riciclarsi, di frequentare un corso dove si impara<br />

per prima cosa un nuovo modo di avvicinarsi<br />

all’immersione, nuovi comportamenti che in<br />

parte ricordano quanto richiesto dall’antico aro.<br />

gli estremi dell’antico e del moderno di nuovo si<br />

toccano.<br />

<strong>HDS</strong> <strong>NOTIZIE</strong> N. <strong>43</strong> - <strong>Dicembre</strong> <strong>2008</strong> - <strong>pag</strong>. 16

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