HDS NOTIZIE N. 43 - Dicembre 2008 - pag. 2 - The Historical Diving ...
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ICONOGRAFIA STORICO - SUBACQUEA<br />
a cura di Federico de Strobel<br />
IN COPERTINA:<br />
SCAFANDRO RIGIDO ARTICOLATO<br />
DE PLUVY 1906<br />
l’immagine di copertina è tratta dall’almanach<br />
du Drapeau, Hachette, 1908, ed è<br />
una delle rare evidenze di un interessante<br />
scafandro rigido articolato o aDS, dall’inglese<br />
atmospheric Divig Suit, realizzato<br />
dall’ingegnere francese De pluvy all’inizio<br />
del Novecento, intorno al 1906. costruito<br />
in acciaio, con giunti per l’articolazione in<br />
cuoio e gomma e capace di raggiungere i<br />
cento metri di profondità è, come afferma<br />
<strong>HDS</strong> <strong>NOTIZIE</strong> N. <strong>43</strong> - <strong>Dicembre</strong> <strong>2008</strong> - <strong>pag</strong>. 5<br />
Faustolo rambelli nel suo ultimo<br />
libro “Immersioni-Storie,<br />
tecniche, esplorazioni riemerse<br />
dal mare del passato ”Editrice<br />
la mandragora, il primo aDS a<br />
respirazione d’ossigeno a circuito<br />
chiuso mai realizzato.<br />
rambelli fa infatti notare come<br />
dai primi scafandri rigidi settecenteschi,<br />
tipo lethbridge oppure<br />
Hoppenstedt (vedi <strong>HDS</strong> Notizie<br />
genn. 2000 e Feb. 2002) ci sia<br />
un vuoto di oltre un secolo nello<br />
sviluppo di tale tecnologia subacquea,<br />
salvo forse uno o due rari<br />
esempi ottocenteschi (es. aDS<br />
Taylor) probabilmente restati solo<br />
sulla carta e mai realizzati. Tutti<br />
comunque legati ad un sistema di<br />
ricambio dell’aria collegato alla<br />
superficie. Bisogna infatti arrivare<br />
agli anni venti del Novecento, ad<br />
esempio con lo scafandro Neufeldt<br />
e kuhnke, impiegato dai leggendari<br />
palombari dell’artiglio, per<br />
trovare un aDS autonomo dal<br />
punto di vista della respirazione,<br />
dotato com’era di sistema ad ossigeno<br />
e calce sodata per l’assorbimento<br />
dell’anidride carbonica, in<br />
linea quindi con le moderne tecnologie.<br />
le evidenze invece rintracciate dall’autore,<br />
come gli articoli giornalistici, integralmente<br />
riportati nel libro, tratti non solo dal già<br />
citato almanach ma anche dal “Scientific<br />
american” del 1906, dal “le petit journal”<br />
dello stesso anno e da “la lettura” rivista<br />
mensile del corriere della Sera del 1907,<br />
mostrano chiaramente che al De pluvy va<br />
attribuita la prima applicazione di questo fondamentale<br />
passo nello sviluppo degli aDS.<br />
Fatto questo sconosciuto ai sacri testi di riferimento<br />
della storia subacquea.