Scarica il manuale delle procedure trasfusionali [file.pdf] - Asl Oristano
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Alla nascita <strong>il</strong> quadro clinico più grave è: L’idrope feto-neonatale universale e preidrope che<br />
porta a morte <strong>il</strong> feto nel giro di poche ore.<br />
Questa forma si associa a valori di emoglobina che si discostano di 7-10 g/dl rispetto ai valori<br />
medi della corrispondente età gestazionale. Questa grave anemia è secondaria all’emolisi<br />
provocata dagli anticorpi materni che raggiungono <strong>il</strong> circolo fetale e si legano ai globuli rossi.<br />
L’incremento della b<strong>il</strong>irubina non determina danni, in quanto essendo liposolub<strong>il</strong>e passa la<br />
placenta e tramite <strong>il</strong> circolo materno arriva al fegato della gestante dove viene glicuronoconiugata<br />
ed eliminata.<br />
La conseguenza dell’anemia fetale è l’anossia cronica che provoca insufficienza cardiaca e<br />
intensa stimolazione dell’emopoiesi sia midollare che eterotropa con conseguente<br />
epatosplenomegalia.<br />
L’emopoiesi in sede epatica, sommata all’ipossia provoca un danno epatico con conseguente<br />
ipoprotidemia, responsab<strong>il</strong>e della comparsa di edemi che possono portare ad uno stato<br />
anasarcatico, con edemi diffusi e versamenti nelle cavità sierose. L’insufficienza cardiaca<br />
concorre nel determinare gli edemi.<br />
Le forme cliniche di MEN che richiedono terapia trasfusionale sono:<br />
- L’ittero grave neonatale<br />
- L’anemia tardiva del neonato<br />
Al parto si esegue o si ripete, se è stata eseguita una sola volta, la tipizzazione ABO e Rh D della<br />
puerpera, inoltre è importante eseguire un test di Coombs indiretto prima che si proceda alla<br />
somministrazione <strong>delle</strong> immunoglobuline anti-D.<br />
In caso di positività della ricerca degli anticorpi irregolari, si procede all’identificazione della<br />
loro specificità e alla loro titolazione, per cui <strong>il</strong> medico responsab<strong>il</strong>e della paziente deve inviare<br />
una richiesta su apposito modulo accompagnata da due campioni di sangue della paziente:<br />
- uno su provetta da siero (tappo rosso)<br />
- uno su provetta contenente ACD come anticoagulante per la<br />
determinazione dell’emogruppo ABO e del fenotipo Rh.<br />
Le provette devono riportare i dati idenficativi della paziente, devono essere controfirmate<br />
dall’operatore che ha eseguito <strong>il</strong> prelievo e i dati devono corrispondere a quelli riportati nel<br />
modulo di richiesta di prestazione.<br />
Sul sangue del funicolo o del neonato deve essere effettuata la determinazione dell’emogruppo<br />
ABO e del fenotipo Rh, con metodiche atte a r<strong>il</strong>evare anche <strong>il</strong> fenotipo D u o weak D, deve essere<br />
inoltre eseguito <strong>il</strong> test di Coombs diretto o test dell’antiglobulina diretto (TDA).<br />
Se <strong>il</strong> test dell’antiglobulina diretto (TDA) è positivo si deve eseguire l’eluizione dell’anticorpo<br />
dalle emazie del funicolo o da quelle fetali e si deve identificare la sua specificità. Il medico<br />
responsab<strong>il</strong>e del neonato deve inviare una richiesta redatta su apposito modulo e riportante i dati<br />
identificativi del neonato accompagnata da:<br />
una provetta di sangue funicolare o fetale, che contenga ACD come anticoagulante, anch’essa<br />
riportante i dati identificativi del neonato e firmata dall’operatore che ha eseguito <strong>il</strong> prelievo,<br />
anche in questo caso i dati riportati in provetta devono corrispondere a quelli della richiesta.<br />
La terapia dell’ittero grave neonatale è costituita dalla fototerapia, ma quando i livelli di<br />
b<strong>il</strong>irubina raggiungono valori ritenuti pericolosi dal neonatologo competente allora si ricorre all’<br />
exsanguino-trasfusione.<br />
Se la madre e <strong>il</strong> neonato condividono lo stesso gruppo ABO le emazie da trasfondere devono<br />
essere omogruppo ma Rh D negative, in alternativa si possono ut<strong>il</strong>izzare emazie O Rh D<br />
negative. Devono essere state salassate al massimo 72 ore prima della data di trasfusione, per<br />
prevenire gli effetti del r<strong>il</strong>ascio del potassio intracellulare e la riduzione del 2,3 difosfoglicerato<br />
(DPG); se non si dovesse avere a disposizione sangue fresco si possono ut<strong>il</strong>izzare prodotti più<br />
vecchi previo lavaggio che allontani i residui di conservazione. Devono essere CMV Safe<br />
(provenire da un donatore CMV negativo), devono essere irradiate e trasfuse entro 24 ore<br />
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