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Scarica il manuale delle procedure trasfusionali [file.pdf] - Asl Oristano

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Descrivere le cure (anche farmacologiche) a cui <strong>il</strong> paziente dovrà sottoporsi prima<br />

dell’intervento/esame, indicandone i benefici e gli effetti indesiderati Specificare gli eventuali<br />

accorgimenti da adottare in attesa dell’intervento/esame<br />

e) Modalità dell’intervento/esame.<br />

Indicare quali operazioni verranno eseguite. Se si tratta di intervento da effettuare in anestesia,<br />

specificare <strong>il</strong> tipo di anestesia che verrà praticata (locale, totale, etc.) e i rischi connessi.<br />

f) Qualora nel corso del trattamento medico/chirurgico possano verificarsi circostanze tali da<br />

rendere opportuno procedere ad un ulteriore e diverso intervento<br />

Indicare quale esso sia, i rischi connessi e gli effetti indesiderati.<br />

g) Complicanze.<br />

Indicare le eventuali complicanze che possono manifestarsi durante <strong>il</strong> trattamento, specificando<br />

se eccezionali, possib<strong>il</strong>i o probab<strong>il</strong>i (in relazione anche alle caratteristiche del singolo paziente).<br />

Descrivere quali interventi sarà necessario eseguire in caso di complicazioni, i rischi e gli effetti<br />

indesiderati. La trasfusione di sangue o emoderivati può comportare i seguenti rischi quali:<br />

Reazioni al prodotto trasfuso(globuli rossi, plasma, piastrine) le reazioni più frequenti(1-2%)<br />

sono le più lievi (febbre, brivido, orticaria, arrossamento cutaneo con o senza bolle, prurito).<br />

Complicanze più gravi sono possib<strong>il</strong>i ma molto più rare (rottura di globuli rossi (emolisi),<br />

trasmissioni di infezioni batteriche <strong>il</strong> rischio è 1/25000 nel caso di trasfusioni piastriniche e dieci<br />

volte più basso in caso di trasfusione di globuli rossi, trasmissioni di infezioni virali (compreso <strong>il</strong><br />

Virus HIV e i Virus dell'epatite B e C <strong>il</strong> cui rischio è oggi molto basso (0,0001%), trasmissioni di<br />

infezione malarica rischio molto basso. Raramente possono verificarsi reazioni allergiche più<br />

gravi (shock, asma). In seguito a trasfusioni, si possono formare anticorpi che possono causare<br />

reazioni in trasfusioni successive oppure, per le donne, complicazioni in gravidanze successive.<br />

Le trasfusioni ripetute nel corso di mesi o di anni, determinano accumulo di ferro che può<br />

danneggiare gli organi colpiti. La trasfusione di grandi quantità di sangue in breve tempo<br />

(Trasfusione massiva) può causare alterazioni della coagulazione con pericolo di emorragia. La<br />

trasfusione può, in rari casi, produrre un'irritazione <strong>delle</strong> vene.<br />

h) Effetti indesiderati che possono manifestarsi dopo <strong>il</strong> trattamento medico/chirurgico.<br />

Indicare gli eventuali dolori e fastidi che possono manifestarsi a seguito del trattamento<br />

eseguito, spiegando quale sarà <strong>il</strong> corso della degenza. Specificare se a seguito dell’intervento<br />

rimarranno segni visib<strong>il</strong>i (ad esempio cicatrici, alterazioni del prof<strong>il</strong>o anatomico di un distretto<br />

anatomico).<br />

i) Terapia da effettuare dopo <strong>il</strong> trattamento medico/chirurgico.<br />

Indicare quali cure (anche farmacologiche) verranno effettuate dopo l’intervento e i relativi<br />

vantaggi e fastidi. Specificare quali accorgimenti si dovranno adottare.<br />

l) che tutte le indagini prescritte dalla legge sono state eseguite sul sangue del donatore per<br />

rendere la terapia trasfusionale la più sicura possib<strong>il</strong>e e che i medici curanti praticheranno questa<br />

terapia solo in caso di precise indicazioni e di assoluta necessità.<br />

m) che le indagini di cui al punto precedente (anti-HCV, anti-HIV, HbsAg, TPHA, NAT per<br />

HCV, HIV, HBV,ALT, Test di Coombs diretto e Indiretto) potrebbero essere eseguite anche<br />

Sul paziente, a suo stesso vantaggio.<br />

n) indicare qualsiasi altra informazione che si ritenga ut<strong>il</strong>e o che, riferita al singolo paziente<br />

possa rendere evidente che <strong>il</strong> paziente è stato correttamente trattato ed informato<br />

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