Pdf: Jacques Lacan – “Scritti – Volume I” - ISTITUZIONE E ...
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268 JACQUES LACAN<br />
duce, in una certa tendenza della psicoanalisi, a titolo di teoria<br />
dell'ego o di tecnica di analisi delle difese, di piti opposto<br />
alla esperienza freudiana, manifestando cosi a contrario la<br />
coerenza di una sana concezione del linguaggio con il suo<br />
mantenimento. Giacché la scoperta di Freud è quella del<br />
campo delle incidenze, nella natura dell'uomo, dei suoi rapporti<br />
con l'ordine simbolico, e il risalire del loro senso ho alle istanze piii - radicali della simbolizzazione nell'essere. Mi-<br />
sconoscerlo è condannare la scoperta all'oblio, l'esperienza<br />
alla rovina.<br />
E poniamo come affermazione che non può essere espunta<br />
dalla serietà del nostro discorso attuale, che la presenza del-<br />
l'orsetto lavatore evocato piti sopra, nella poltrona dove la<br />
timidezza di Freud, a voler credere al nostro autore, avrebbe<br />
confinato l'analista ponendolo dietro al divano, ci sembre-<br />
rebbe preferibile a quella dello scienziato che tiene sul lin-<br />
guaggio e sulla parola un simile discorso.<br />
L'orsetto lavatore almeno, per grazia di <strong>Jacques</strong> Prévert<br />
(«una pietra, due case,. tre rovine, quattro becchini, un giar-<br />
dino, dei fiori, un orsetto lavatore»), è entrato per sempre<br />
nel bestiario poetico e partecipa come tale nella Sua essenza<br />
della funzione eminente del simbolo; ma l'essere a nostra so-<br />
miglianza che professa in tal modo il misconoscimento siste-<br />
matico di questa funzione, si bandisce per sempre da tutto<br />
ciò che tramite essa può esser chiamato all'esistenza. Perciò<br />
la questione del posto spettante al suddetto simile nella clas-<br />
sificazione naturale, non ci sembrerebbe derivare che da un<br />
umanesimo a sproposito, se il suo discorso, incrociandosi con<br />
una tecnica dena parola di cui abbiamo la custodia, non fosse<br />
fin troppo fecondo, anche se vi genera degli sterili mostri. Si<br />
sappia dunque, giacché costui si fa anche merito di sfidare il<br />
rimprovero di antropomorfismo, che questo è l'ultimo ter-<br />
mine che useremmo- per dire che egE-fa del suo essere la<br />
misura di tutte le cose.<br />
Torniamo al nostro oggetto simbolico, ben consistente<br />
nella propria materia anche se ha perduto il peso del suo uso,<br />
ma il cui senso imponderabile indurrà spostamenti di qual-<br />
che peso. Son ciò, dunque, la legge e il linguaggio? Forse non<br />
ancora.<br />
Infatti, se anche fra le rondini apparisse qualche capoccia<br />
della colonia che, trangugiando il pesce simbolico tolto dal