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giro d'onore - Federazione Ciclistica Italiana

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il Mondo del Ciclismo n.52/53<br />

X<br />

<br />

di Massimo Rodi<br />

UN TITOLO europeo con Elia Viviani nello<br />

Scratch, è quello che può vantare il palmarés<br />

degli under23, a fronte di una grande stagione<br />

delle altre categorie, juniores, e, soprattutto<br />

le donne. Un risultato isolato nelle sfide<br />

continentali di Minsk, dove comunque<br />

abbiamo fatto bene anche nell'inseguimento<br />

inividuale con Coledan (7°) e in quello a<br />

squadre (5° posto); corsa a punti, sempre<br />

con Viviani (6°); nel Km (Ceci 7°). Lo stesso<br />

Viviani, sempre nello scratch ha centrato due<br />

quarti posti nelle prove di Coppa del Mondo<br />

a Manchester e Pechino. I soliti noti, Chiappa<br />

in primis, i fratelli Ceci, Luca e Francesco,<br />

Marco Coledan, Angelo Ciccone, Elia Viviani<br />

si sono poi spartiti i titoli nazionali sul tondino<br />

del velodromo Bottecchia di Pordenone nel<br />

luglio scorso, mentre Davide Cimolai e Luca<br />

Ceci, sono saliti sul primo gradino del podio<br />

JUNIORES - Più vicini al vertice<br />

di Marcello Angelini<br />

LA PISTA giovanile continua la sua escalation.<br />

Una crescita costante, avviata da alcuni anni<br />

grazie alla particolare attenzione e alle iniziative<br />

messe in atto dalla <strong>Federazione</strong> <strong>Ciclistica</strong>.<br />

Anche nel 2009 la semina ha prodotto un<br />

raccolto abbondante ed il contributo degli<br />

juniores si è rivelato fondamentale ai fini del<br />

successo. I Campionati Europei a Minsk, in<br />

Bielorussia, rappresentano la prima vetrina<br />

importante per la categoria. Una spedizione<br />

ampiamente positiva che evidenzia la bontà del<br />

nostro vivaio. Sette, nel complesso, le medaglie<br />

conquistate. Come nel 2008 in Polonia, ma<br />

stavolta di maggior pregio. Il bottino degli<br />

azzurrini è pesante: due ori e due argenti.<br />

Inoltre, si fanno passi avanti in specialità dove<br />

il podio è lontano. Sono tutti risultati che<br />

valgono all’Italia il quarto posto nella classifica<br />

per nazioni. Vale a dire che il gap con le grandi<br />

potenze del tondino si riduce notevolmente ed<br />

entriamo di diritto nel gruppo di vertice tra i<br />

ragazzi del continente.<br />

Ma andiamo per ordine, riassumendo in<br />

breve ancora lo svolgimento delle varie prove.<br />

Nell’inseguimento a squadre, Antonini, Rocchi,<br />

Sonda e Ulivieri si piazzano ai piedi del podio,<br />

dietro alla Francia, ma migliorano di due<br />

secondi il tempo dell’anno scorso e salgono<br />

dal settimo al quarto posto in classifica. Così<br />

come avanza di una posizione il trio composto<br />

da Catellini, Gasparrini e Paoli nella velocità<br />

a squadre. Il primo lampo dorato per i nostri<br />

colori è appunto di Loris Paoli nel Km da fermo.<br />

Il trentino, già bronzo a Pruszkow nel 2008,<br />

conferma le sue grandi potenzialità e balza sul<br />

primo gradino del podio fermando le lancette<br />

su 1’03”369. Progressi pure nell’inseguimento<br />

individuale, dove Nicolò Rocchi termina<br />

settimo a 2” dal terzo, il britannico Atkins.<br />

Poi, l’impresa di Elia Ongaretto nella corsa<br />

a punti ci regala l’altro metallo prezioso. Il<br />

OPEN E U23 - Ricambio in corso<br />

veneto si aggiudica il titolo, al termine di un<br />

finale al cardiopalmo, davanti al russo Zubov.<br />

Determinante, nella fase decisiva, l’apporto di<br />

Dario Sonda per il trionfo del corregionale. E<br />

il premio per il vicentino arriva dallo scratch,<br />

che porta a lui e ai nostri colori una scintillante<br />

medaglia d’argento.<br />

L’altro secondo posto, e conseguente alloro,<br />

arriva dal madison con il duo Rocchi-Scartezzini,<br />

sul podio tra due coppie britanniche. L’ottimo<br />

bilancio azzurro è completato dal settimo posto<br />

nella velocità individuale di Gasparrini, il quale<br />

si mette in luce (insieme a Catellini) anche nel<br />

keirin.<br />

Con queste credenziali, intorno alla metà di<br />

agosto, la nazionale guidata da Andrea Collinelli<br />

si confronta sull’anello di Mosca con i pari<br />

età del pianeta nel torneo più prestigioso: i<br />

Campionati del Mondo. Gli azzurrini di nuovo<br />

non deludono, e addirittura consolidano gli<br />

exploit europei. In totale gli italiani mettono al<br />

collo una medaglia d’oro e quattro d’argento, di<br />

cui tre sono appannaggio del settore maschile.<br />

Nella corsa a punti, Elia Ongaretto ci fa sperare<br />

per oltre metà prova. Il corridore veneto<br />

vince in scioltezza il settimo, dei dodici sprint<br />

in programma, poi la concentrazione viene<br />

meno ed il campione continentale chiude al<br />

sesto posto. Dura poco l’amarezza in casa<br />

Italia, la festa è solamente rimandata. Il giorno<br />

successivo, infatti, Dario Sonda riporta sorriso<br />

e fiducia nel clan azzurro. Il vicentino, già in<br />

ottima condizione ai tricolori di Pordenone (4<br />

titoli tra individuali e a squadre), sale in cima<br />

al mondo nello scratch al termine di uno sprint<br />

da incorniciare. Stagione davvero eccezionale<br />

per il fuoriclasse di Bassano del Grappa. Nella<br />

stessa giornata ancora un’impresa, quella di<br />

Rino Gasparrini. Il marchigiano, al primo anno<br />

nella categoria, ha qualità da vendere e l’argento<br />

nel keirin lo dimostra: costretto ai recuperi,<br />

guadagna l’accesso alla semifinale con uno sprint<br />

perfetto, poi si supera nella finalissima sfiorando<br />

al termine delle cinque tappe del Giro d'Italia<br />

delle Piste, rispettivamente nella classifica<br />

endurance (scratch, corsa a punti, americana,<br />

inseguimento individuale) e nella velocità<br />

(velocità, keirin, km da fermo). In questo<br />

specifico settore il gap rispetto alle formazioni<br />

leader è ancora forte. E certo non aiutano le<br />

modifiche al programma olimpico di Londra<br />

2012 proposte al CIO.<br />

il bersaglio pieno. La terza giornata cadono<br />

quattro record mondiali in poche ore, ma sale<br />

alla ribalta Loris Paoli. Il trentino evidenzia tutto<br />

il suo talento e la sua costante crescita nella<br />

specialità del km da fermo: migliora di nuovo il<br />

suo tempo (1’03”078) e sfiora l’oro cedendo solo<br />

18 millesimi al russo Zhurkin.<br />

Siamo sulla strada giusta. Abbiamo ricreato un<br />

gruppo competitivo a livello mondiale, anche<br />

se c’è da lavorare molto in alcune specialità.<br />

E’ sotto gli occhi di tutti, però, che il progetto<br />

rivolto ai giovani sta dando i frutti sperati.<br />

DARIO SONDA, ORO MONDIALE E<br />

ARGENTO EUROPEO NELLO SCRATCH

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