Brucchi Vs Cordoni Sandro Santacroce Tricolore e ... - Teramani.info

lettere dai Caraibi
Punti di vista
dominanti
Non riesco a ricordare che anno era né chi vinse quella partita,
però io c’ero e ricordo che durante quell’Ascoli - Lazio, Giordano
stoppò la palla di petto a centro area ed era con le spalle
alla porta. A un certo punto cadde all’indietro e vidi benissimo: era
rigore netto! Vidi che Gasperini lo trattenne per la maglia che si allungò
dalla schiena dell’attaccante che cadde. L’arbitro lasciò correre, un
fallo nettissimo con tanto di maglia tirata in maniera evidente: nulla.
Ero sicuro che alla Domenica Sportiva avrebbero mostrato l’episodio
e l’errore arbitrale, e così fu! Nel senso che lo mostrarono, ma anche
Pizzul disse che non c’era niente e che l’arbitro aveva fatto bene a lasciar
proseguire. L’unica telecamera al Del Duca era piazzata in tribuna
stampa (non come ora che Sky mette una telecamerina in ognuna delle
mutande dei giocatori e finanche in quella del 4° uomo!), all’epoca ce
n’era una sola che diede ragione al direttore di gara. Eppure cavoli io
quel rigore l’avevo visto: era netto! Vidi la maglia che Gasperini stava
tirando. Ma tutta l’Italia, fu informata male perché il punto di vista della
telecamera era lo stesso dell’arbitro. Eh si, molte volte dipende dal
punto di vista dell’osservatore valutare un fatto, un episodio che può
sembrare bianco e invece è nero o, per non essere troppo estremista,
grigio. Ho vissuto trentotto anni all’occidentale maniera, in Europa e
quando c’erano i blocchi era l’Europa buona, non quella degli orchi
dicembre 2009
di Francesco Pellecchia
agente.havana@yahoo.it
comunisti. Quando ho viaggiato nei paesi in via di sviluppo l’ho fatto
sempre da turista, mai da viaggiatore. Quest’ultima forma l’ho sperimentata
solo in paesi a cultura occidentale (in Gran Bretagna e negli
Usa), paesi del primo mondo, industrializzati, paesi che contano, quelli
la cui politica è dominante. Dominante… una parola che rende l’idea,
ma che è solo un punto di vista. Da quando vivo all’Avana prendo atto
quotidianamente che nel valutare i rigori, i fatti della storia e della
vita, esistono diversi punti di vista e non sempre il dominante è quello
giusto. Non voglio dire neanche che i punti di vista che vivo adesso
siano quelli corretti, questo no. Ma aprono gli occhi, mi fanno capire
che chi è di sinistra e continua a leggere l’Unità non si fa un gran
regalo: guarda sempre le cose dalla stessa prospettiva come quella
dei forzisti che sfogliano Libero. Quali novità insegnano l’Unità o Belpietro?
Uno ti dirà che il rigore c’era, l’altro che giustamente l’arbitro
ha lasciato correre. E i due lettori sono sicuri di sapere la verità come
quelle che avevo io prima di venire a conoscenza di tanti eventi che da
noi semplicemente non dicono, forse perché sono scomode verità o
perché sono avvenimenti che succedono nel terzo mondo. Semplicemente
non si dicono, si lascia correre come fece quell’arbitro. L’ho già
scritto in passato: non dispongo di un sistema radio-televisivo soddisfacente
anzi, ma a Cuba ho delle informazioni preziose che integrate
alle informazioni “dominanti” aiutano a riflettere, a ragionare da un
altro punto di vista. Non mi riferisco necessariamente alla politica, ma
alla storia, agli avvenimenti comuni, agli eventi di cultura in generale;
una cultura che nella dottissima Europa è forse considerata di serie
B. Qualche volta mi chiedo da chi, ma se a rispondermi è il Pizzul di
quella domenica sera, allora posso dormire tranquillo...
Hasta la proxima. u
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