tesi Audrey Colas.pdf - ONDEWEB
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quattro gialli : c’è ovviamente un delitto (o di più), un’indagine con un detective e una<br />
soluzione o piuttosto una soluzione più che radicale. Marco è aiutato da Beniamino e Max ;<br />
tutti e tre formano un trio infernale che pensa soprattutto a vendicarsi piuttosto che a ristabilire<br />
l’ordine.<br />
Massimo Carlotto non vuole deludere il lettore assiduo di gialli, gli dà dunque quello che i<br />
critici chiamano le costanti, cioè gli ingredienti-base di cui abbiamo appena parlato e che si<br />
ritrovano in quasi tutti i gialli. C’è stato un turbamento dell’ordine, uno o più omicidi, ci sono<br />
dei sospetti e il caso sarà risolto dagli investigatori. Accanto a queste costanti lo scrittore<br />
aggiunge elementi variabili, che danno al racconto la sua originalità . Nei gialli di Carlotto<br />
l’inchiesta non è affidata e risolta da un unico detective, ma da un trio e questo trio darà tante<br />
combinazioni da rivelare : rapporti di collaborazione o di conflitto, rapporti d’odio, d’amore o<br />
d’amicizia. C’è sempre un criminale, ma cambiano la sua indole, il suo movente. Il criminale<br />
non è più un marginale, un mafioso o uno psicopatico ma di volta in volta un avvocato, un<br />
giudice, un rappresentante della legge a seconda del romanzo. Cambia anche il modo di<br />
risolvere l’inchiesta : analizzano sempre le prove, aspettano gli indizi ma appaiono la violenza e<br />
il ricatto, che sono ormai i mezzi usati per giungere alla verità. Il problema della verità qui è che<br />
non basta più ; l’inquirente e i suoi accoliti vogliono vendicarsi di quei criminali che vanno fino<br />
ad uccidere per arricchirsi, e li puniscono. L’ultima parte dei gialli è nel giallo classico dedicata<br />
alla soluzione, al ristabilimento dell’ordine, invece nei gialli di Carlotto la soluzione-conclusione<br />
è una «spedizione punitiva ». Cambiando lo schema tradizionale del giallo, Carlotto tenta di<br />
risvegliare la curiosità del pubblico, denunciando alcune professioni come la magistratura o la<br />
polizia, funzioni che dovrebbero rappresentare l’ordine, la legge e che invece, protetti dal loro<br />
lavoro, usano il loro potere a fini personali.<br />
Massimo Carlotto basa le sue storie su casi ed eventi reali, il che dà ancora più rilievo al<br />
racconto. Presenta un’Italia a due facce, uno stato parallelo, corrotto, che traffica con la mafia<br />
interna e straniera (quella dei paesi dell’est). Difatti cerca nei suoi romanzi di dipingere il nord-<br />
est italino e la Sardegna facendo risaltare la realtà sociale degli ultimi dieci anni puntando<br />
soprattutto sui bassifondi, prigionieri, pregiudicati grazie ai quali il protagonista, chiamato<br />
l’Alligatore, svelerà la corruzione dei borghesi di provincia, la nuova mafia (italiana e straniera)<br />
mostrando che la violenza è una realtà palpabile dell’odierna società italiana.<br />
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