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L’altro Gregoriano: Il Canto Fratto In Italia<br />
Convegno Nazionale Di Studi A Lecce - 13/14 ottobre 2006<br />
di Beatrice Birardi<br />
Nei giorni 13 e 14 ottobre si è svolto, presso<br />
l’Università di Lecce, il Convegno Nazionale di<br />
Studi, intitolato “Il Canto Fratto In Italia”. Due giorni<br />
di musica e incontri che giungono a conclusione di<br />
un lungo progetto di ricerca portato avanti da<br />
docenti e ricercatori provenienti da diverse<br />
università italiane, allo scopo di far luce su un tipo di<br />
canto cristiano liturgico, per lungo tempo trascurato<br />
dagli studiosi di musicologia e dagli stessi addetti ai<br />
lavori: il cosiddetto Canto Fratto.<br />
Nel 2002 prende avvio il progetto RAPHAEL<br />
(Rhythmic And Proportional Hidden or Actual<br />
ELements in Plainchant) un<br />
Programma di Ricerca<br />
scientifica di rilevante<br />
Interesse Nazionale<br />
(PRIN), cofinanziato dal<br />
Ministero e coinvolgente le<br />
Università di Lecce,<br />
Padova, Parma e Pavia-<br />
Cremona, oltre alla<br />
Fondazione Guido<br />
d’Arezzo.<br />
L’intento è quello di<br />
censire, studiare,<br />
restaurare e divulgare un<br />
corpus musicale di<br />
importanza primaria per la<br />
conoscenza della musica<br />
liturgica italiana ed<br />
europea compresa fra i<br />
secoli XIV e XVIII. Il<br />
progetto RAPHAEL ha<br />
quindi consentito di<br />
individuare, fotografare e<br />
schedare una gran mole di<br />
manoscritti ed edizioni a<br />
stampa riguardanti il canto<br />
fratto, conservati negli<br />
archivi e nelle biblioteche<br />
italiane.<br />
Queste, in breve, le fasi del<br />
programma di ricerca:<br />
1. censimento,<br />
descrizione e acquisizione (tramite fotografia<br />
digitale) delle fonti musicali italiane e dei trattati<br />
teorici che testimoniano l’esecuzione ritmica o la<br />
scrittura mensurale nel canto gregoriano;<br />
20<br />
Il Canto<br />
Fratto in<br />
Italia<br />
2. edizione critica<br />
<strong>musicaround</strong>.<strong>net</strong><br />
parziale del corpus musicale<br />
di provenienza italiana e dei passi teorici individuati;<br />
3. esecuzione dal vivo e registrazione di<br />
esempi significativi del repertorio da parte di<br />
ensemble specializzati;<br />
4. creazione di un sito web contenente la<br />
riproduzione dei libri liturgici e tutti gli studi e i<br />
materiali approntati.<br />
Il convegno di Lecce segue al primo grande<br />
Convegno Internazionale di Studi sul tema, intitolato<br />
“Il Canto Fratto: L’altro<br />
Gregoriano”, tenutosi a Parma nel<br />
2003, nell’ambito del quale è stata<br />
confermata l’importanza del<br />
progetto sulla base dei primi risultati<br />
ottenuti.<br />
Coordinatore scientifico nazionale<br />
del progetto RAPHAEL il professor<br />
Marco Gozzi dell’Università di<br />
Lecce, che ha aperto i lavori del<br />
convegno, parlando<br />
dell’atteggiamento di chiusura di<br />
molti musicologi che nei tempi<br />
passati hanno considerato il canto<br />
fratto un gregoriano ‘decadente’,<br />
ovvero non meritevole di essere<br />
studiato.<br />
Nel suo intervento il prof. Gozzi<br />
parla dei risultati significativi<br />
raggiunti: «Mentre all’inizio delle<br />
ricerche non era noto neanche dove<br />
fosse nato il canto fratto, man mano<br />
che le indagini proseguivano, il<br />
fenomeno assumeva contorni più<br />
<strong>net</strong>ti. Adesso possiamo affermare<br />
che il canto fratto ha inizio col Credo<br />
scritto ad Avignone da re Roberto<br />
d’Angiò intorno al 1320». Questo<br />
Credo si è poi diffuso in tutta<br />
Europa, scritto ad una voce, veniva<br />
eseguito a due voci in modo<br />
mensurale, perché era «più facile<br />
‘secundare’ su una melodia ritmica».<br />
L’immagine falsa del Medioevo monodico, descritto<br />
in molti testi della musica medievale tuttora in<br />
circolazione, ne esce ancor più rafforzata: le<br />
melodie scritte non sempre riflettono quella che<br />
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20<br />
<strong>musicaround</strong>.<strong>net</strong>