musicaround.net - Dodicilune Records
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Inizia a frequentare la banda comunale di Mesagne<br />
(Br) a quattro anni. La sua formazione comincia<br />
prevalentemente in questo ambiente, tra le lezioni<br />
individuali, le prove di sezione, i funerali e le<br />
processioni. Intorno ai quindici anni ha le prime<br />
esperienze stagionali con alcune bande da giro<br />
salentine.<br />
Dopo aver conseguito il diploma in conservatorio si<br />
dedica allo studio del clari<strong>net</strong>to epirota, attraverso<br />
una serie di viaggi in Grecia.<br />
Collabora con Dora Stratou Theater di Atene, il<br />
C.I.D. Unesco, la Biennale di Venezia ed altri enti<br />
pubblici, associazioni e fondazioni culturali alla<br />
realizzazione di progetti di valorizzazione delle<br />
tradizioni popolari del meridione d’Italia e dei<br />
Balcani.<br />
Nel 2004 fonda un'associazione (MeridiaProduzioni,<br />
oggi Meridia), il cui obiettivo è promuovere momenti<br />
d’incontro reale tra anziani suonatori tradizionali e<br />
giovani sperimentatori di questi stessi strumenti:<br />
così sono nati incontri tra la zampogna a paro<br />
messinese di Orazio Corsaro e le surduline; tra le<br />
voci dei cugini Nigro, Federico Di Viesto e Giovanni<br />
De Palma, ultimi depositari del mandolino alla<br />
barbiere di San Vito dei Normanni, e il virtuoso<br />
brasiliano Hamilton De Holanda; tra gli anziani<br />
orga<strong>net</strong>tisti di alcune contrade della bassa Murgia e<br />
di Villa Castelli e l'orga<strong>net</strong>tista genovese Filippo<br />
Gambetta.<br />
Altro percorso seguito è stato quello di coinvolgere,<br />
in questi concerti, musicisti immigrati e residenti in<br />
Puglia, o in Italia, come Fatmir Pireci con i suoi<br />
qifteli e sharqi kossovari.<br />
Promuovere una serie di ricerche sul campo, stage<br />
e concerti con gruppi spontanei tradizionali del<br />
basso Lazio, Cilento, Monte Sirino e Val d'Agri,<br />
Arberia tarantina e cosentina, Sila greca e Trionto,<br />
comunità montane tirreniche (da Paola a Cetraro),<br />
alto Salento e bassa Murgia, messinese ed altre<br />
realtà ricche di patrimoni simbolico-sonori unici.<br />
Oltre che con suonatori tradizionali, interagisce con<br />
le nuove realtà giovanili incontrando i cornamusisti<br />
fiamminghi, Remi Decker e Maarten Decombel, ed il<br />
piemontese Paolo Dall'Ara.<br />
Esperti ha collaborato come clari<strong>net</strong>tista con Tonino<br />
Zurlo, Canzoniere Grecanico Salentino, Andrea<br />
Esperti, fratelli Forastiero, Emanuele Licci,<br />
Intervista Ad Antonio Esperti<br />
di Viviana Leo<br />
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Zampogna<br />
non è solo<br />
Natale<br />
Intervista ad<br />
A.Esperti<br />
<strong>musicaround</strong>.<strong>net</strong><br />
Giandomenico Caramia, Mario Salvi, Mimmo<br />
Epifani, Redi Hasa, Vito De Lorenzi.<br />
Viviana Leo: Quali sono stati gli stimoli che ti<br />
hanno fatto avvicinare a questo strumento?<br />
Antonio Esperti: La curiosità è nata quando<br />
suonavo con la banda da giro di Ceglie Messapica<br />
[provincia di Brindisi, n.d.a.].<br />
Avevo 16 anni e feci due stagioni, più o meno da<br />
maggio ad ottobre. Tante volte, soprattutto quando<br />
eravamo in Irpinia, capitava di incontrare una coppia<br />
di zampognari che apriva le processioni: partivano<br />
dal paese per arrivare al santuario sulla collina. È in<br />
queste situazioni che avvennero i primi incontri con<br />
questo strumento al di fuori del periodo natalizio.<br />
Spesso in Irpinia, in Molise e nel cosentino le lunghe<br />
processioni d'agosto erano aperte da coppie di<br />
zampognari, per me cosa quanto mai esotica e<br />
magica. Sono state queste le prime occasioni di<br />
vero contatto con il mondo pastorale della<br />
zampogna.<br />
Qualche anno dopo, durante una mostra fotografica<br />
sui luoghi e gli uomini della Val d'Agri (il fotografo<br />
era Pino Latronico) conobbi di persona il maestro<br />
costruttore di zampogne a chiave Antonio<br />
Forastiero.<br />
Le mie domande crescevano. Mi chiedevo come<br />
mai uno strumento così complesso fosse stato<br />
generato dalla cultura pastorale, apparentemente<br />
così semplice. La cosa è poi andata avanti man<br />
mano che conoscevo i portatori, anziani suonatori di<br />
zampogna. Tra i primi ci sono stati, come ti dicevo,<br />
Antonio e Vincenzo Forastiero del monte Sirino, una<br />
zona a confine tra la Val d’Agri, il Cilento e il Pollino<br />
albanese. Dopo di loro ne sono venuti altri.<br />
La prima zampogna che ho comprato è stata proprio<br />
da Antonio Forastiero, ultimo costruttore di<br />
zampogne giganti lucane. Il fratello Vincenzo dal ’33<br />
suona le proprie zampogne a chiave per le<br />
processioni e le questue del Cilento, della Val d’Agri,<br />
durante le novene natalizie nella zona di Portici e<br />
Napoli. Tramite loro la curiosità è cresciuta. Presi da<br />
loro una zampogna a tre palmi e mezzo.<br />
V.L.: Hai parlato di zampogne giganti: qual è<br />
l’unità di misura di una zampogna?<br />
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