Scarica il PDF - Settimanale Tempi

di Rodolfo Casadei
Sarà stata ottusità intellettuale conseguenza
di pregiudizio. Oppure
imbarazzo per la realtà fattuale
che ha ribaltato gli schemi. Fatto sta che
sabato e domenica scorsi quasi nessun
giornale aveva il viaggio del Papa in Libano
in prima pagina. Eppure lo scenario
che si è creato è stato quanto di più stupefacente
ed eloquente si potesse immaginare.
Il Papa presentato come un fomentatore
dello scontro fra civiltà per il suo
discorso di Ratisbona del 2005 che sollevò
le ire di tanti musulmani nel mondo,
onorato e riverito da autorità religiose
e politiche musulmane in un paese
del Medio Oriente dove l’islam è diventa-
8 | 26 settembre 2012 | |
to maggioritario da una ventina d’anni,
soppiantando il cristianesimo come prima
religione più praticata; l’amministrazione
presidenziale americana che più ha
fatto per conquistare la fiducia degli arabi
e dei musulmani assediata nelle sue
ambasciate o in fuga davanti a ondate di
manifestanti islamici inferociti. L’America
liberal del discorso di Obama al Cairo,
dell’apertura all’islam politico, del
sostegno alle primavere arabe investita
dal ciclone più o meno spontaneo sca-
Il Papa presentato come un fomentatore
dello scontro fra civiltà per il suo discorso di
Ratisbona del 2005 è stato onorato e riverito
da autorità religiose e politiche musulmane
tenato dal film L’innocenza dei musulmani;
il vicario di Cristo sceso in Medio
Oriente a esortare la Chiesa a non rinunciare
alla sua missione e a chiedere che i
cristiani e tutti gli uomini possano professare
la verità che riconoscono senza
patire costrizioni, tranquillo nella quiete
dell’occhio del ciclone.
Il contrasto e l’inversione dei ruoli
assegnati non potevano essere più suggestivi.
E allora perché la disattenzione
e l’occultamento? Forse perché settimana
scorsa l’ideale di una
libertà assoluta fondata
sulla tolleranza illimitata,
e quindi anche sul
diritto alla dissacrazione
e all’offesa della sensibi-