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orbite culturali - Gagarin Magazine

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I<br />

tempi stanno cambiando: il famigerato<br />

lavoro nero potrebbe venir surclassato,<br />

almeno in fatto di notorietà, dal neonato<br />

lavoro green. L’andamento occupazionale dei<br />

colletti verdi risulta anomalo rispetto alla grave<br />

crisi economica in atto. Mentre le aziende<br />

tradizionali sono costrette a ridurre il personale,<br />

quelle verdi pare stiano assumendo.<br />

Questa direzione positiva sembra confermata<br />

sia dal web, dove c’è la corsa ad aprire siti<br />

di reclutamento green - sulla falsariga della<br />

strada intrapresa dal sito infojobs.it - sia dalla<br />

creazione di una serie di green job center,<br />

creati per facilitare l’incontro tra la domanda<br />

e l’offerta.<br />

Ma facciamo un passo indietro, perché viene<br />

data tanta importanza a questi nuovi centri<br />

per la formazione ed il reclutamento delle<br />

professionalità legate all’ecologia? Una possibile<br />

spiegazione potrebbe venire dalla recente<br />

pubblicazione dei dati Istat riguardati la<br />

disoccupazione nazionale riferita alla fine del<br />

2010.<br />

Dunque è tempo di bilanci e numeri.<br />

Se l’occupazione in Italia si è attestata stabilmente<br />

al 57% e gli inattivi tra i 15 e i 65 anni<br />

sono aumentati dello 0,1% rispetto a quelli<br />

dei dodici mesi precedenti, da quest’indagine<br />

è emersa la sconcertante crescita della<br />

disoccupazione giovanile, che ha raggiunto il<br />

livello record del 29%, registrando un aumento<br />

di ben 2,4 punti percentuali rispetto allo<br />

stesso periodo di un anno fa. Ma guardando<br />

meglio e sfoggiando un ottimismo leggendario,<br />

si riesce ad intravedere anche qualche<br />

dato positivo: c’è stato un micro aumento<br />

negli ultimi mesi riguardo il dato degli<br />

occupati su base annua; valore<br />

quest’ultimo che è comunque<br />

oramai cronicizzato su numeri<br />

bassi e su un andamento in<br />

flessione. Non c’è, comunque,<br />

molto da stare allegri.<br />

Dunque 2 milioni e 175 mila<br />

italiani si guardano attorno<br />

in cerca di un’occupazione, ma<br />

quali opportunità si prospettano,<br />

soprattutto per i giovani, che dalle<br />

statistiche appaiono come i più colpiti dalla<br />

crisi? Ci dobbiamo rassegnare e credere che<br />

l’Italia sia un Paese per vecchi?<br />

A riguardo, le indicazioni più interessanti provengono<br />

dalla Green economy, secondo cui<br />

la tutela dell’ambiente e il risparmio energetico<br />

non devono rappresentare solamente un<br />

costo sociale, ma al contrario creare possibilità<br />

di crescita economica e lavorativa. Venendo<br />

allo specifico, una serie di proposte quantomeno<br />

intriganti sono illustrate nella Guida ai<br />

green jobs, facilmente accessibile su Internet<br />

e curata da Ermesambiente per la regione<br />

Si fa strada la figura<br />

dell’House Doctor:<br />

individua ed elimina<br />

fonti di inquinamento<br />

presenti in casa<br />

A. Branzi, Bosco di Architettura_2007, modello<br />

teorico di architettura senza perimetro e senza funzione,<br />

Biennale di Architettura di Venezia 2010, particolare<br />

Emilia Romagna, che insieme a Lombardia,<br />

Veneto, Toscana, Piemonte e Lazio è tra le<br />

più dinamiche in materia. Questo documento,<br />

sempre partendo dai numeri sconcertanti<br />

in fatto di occupazione, conferma il boom dei<br />

posti di lavoro legati alla sostenibilità e all’ambiente.<br />

I dati esaminati mostrano come ci<br />

siano su scala globale più di un milione di impiegati<br />

nel settore delle energie rinnovabili. È<br />

previsto che il numero di green job raggiunga<br />

i 20 milioni entro il 2020. Nel sistema<br />

globale che ruota intorno a questa<br />

economia l’Italia ad oggi conta<br />

100 mila addetti che, entro la<br />

data di riferimento prima indicata,<br />

dovrebbero più che raddoppiare.<br />

Ovviamente anche il mercato<br />

del lavoro e il mondo della formazione<br />

professionale si stanno<br />

adattando a questo nuovo trend.<br />

Si chiama, infatti, Spinner 2013 il programma<br />

di ricerca della nostra Regione, rivolto<br />

a occupati e non, che guarda ai giovani<br />

per formarli nel campo della ricerca e della<br />

innovazione tecnologica. L’intento è quello<br />

di facilitare l’inserimento dell’individuo all’interno<br />

del processo di innovazione attraverso<br />

servizi di consulenza, agevolazioni, formazione<br />

e di fornire opportunità di sviluppo dei<br />

progetti e delle attività individuali proposte. La<br />

Sovvenzione globale, moderno strumento di<br />

governo e gestione degli interventi, dovrebbe<br />

permettere l’assistenza ai progetti, alle idee<br />

e all’attuazione delle iniziative regionali attra-<br />

verso l’uso dei Fondi strutturali dell’Unione<br />

europea.<br />

Tra i profili maggiormente ricercati, oltre ai più<br />

noti bioarchitetti e ecoingegneri, si fa strada<br />

l’house doctor. Questa figura è volta a individuare<br />

ed eliminare le fonti di inquinamento<br />

che esistono nelle nostre case a partire dal<br />

controllo del livello di salubrità, fino ad arrivare<br />

al monitoraggio di fonti energetiche ed<br />

emissioni nocive. Sembra inevitabile e quasi<br />

scontato il fatto che si potranno aprire molte<br />

chance per gli informatici interessati ad impiegare<br />

le proprie risorse verso lo sviluppo di<br />

software di comando, gestione e contabilità<br />

delle risorse rinnovabili, nonché per buyer e<br />

figure di monitoraggio degli andamenti all’interno<br />

dei mercati elettrici. Altre professionalità<br />

di cui si prospetta l’ascesa sono quelle<br />

rivolte all’ideazione e promozione delle linee<br />

di prodotti sostenibili, detti ecobrand manager,<br />

oppure alla progettazione delle energie<br />

rinnovabili, come gli energy manager, a cui<br />

si aggiungono tutta una serie di tecnici legati<br />

all’installazione e alla regolamentazione<br />

degli impianti connessi alla produzione di<br />

energie rinnovabili e sostenibili di qualsiasi<br />

natura possano essere. Anche l’attenzione<br />

al problema dell’inquinamento acustico, alla<br />

gestione dei rifiuti, delle risorse idriche e del<br />

suolo potrebbe offrire interessanti prospettive<br />

occupazionali. Non mancano, infine, mestieri<br />

originali e apparentemente stravaganti, come<br />

il designer dei parchi eolici o l’ecocool hunter,<br />

letteralmente un cacciatore di eco tendenze<br />

alla continua ricerca di idee nuove, spunti ed<br />

innovazioni, naturalmente sempre e rigorosamente<br />

sostenibili.<br />

*Architetto, svolge attività di progettista a Faenza,<br />

collabora alla didattica presso lo IUAV<br />

di Venezia e scrive su riviste di architettura.<br />

studiomontinizoli.it<br />

ecologismo estremo<br />

MIRTILLI FOTOVOLTAICI<br />

Il futuro smaltimento del silicio dei pannelli fotovoltaici<br />

desta già preoccupazione? La salvezza arriva dai mirtilli!<br />

Entro i prossimi due anni la società torinese Cyanine<br />

infatti, metterà in produzione pannelli composti da una<br />

pasta di biossido di titanio con un colorante derivante dai<br />

piccoli frutti sigillato fra i due vetri conduttori. Il pannello<br />

così realizzato funziona bene anche con la luce diffusa,<br />

non solo con quella solare diretta e questa tecnologia potrà<br />

essere installata anche su vetri, tapparelle e tende da<br />

sole senza alcun impatto estetico. (al.lo.)<br />

3/11 gagarin n. 3<br />

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