orbite culturali - Gagarin Magazine
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3/11 gagarin n. 3<br />
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36<br />
ARTE<br />
A volte la finzione supera la realtà. La pittura per<br />
Wayne Thiebaud è una vera ossessione imitativa.<br />
Dipinge dolci, caramelle, cosmetici, hot<br />
dog. Merci golose che, isolate dal proprio contesto<br />
quotidiano, sembrano essere ancora più<br />
buone e attraenti. Utilizza linee semplici come<br />
gli illustratori. Tuttavia la sua ricerca pittorica è<br />
orientata alla cattura della verità dell’oggetto,<br />
fino a quando i bianchi del colore ad olio non<br />
assumono una pastosità brillante simile allo<br />
zucchero glassato.<br />
Fino al 2 ottobre al Museo di Palazzo d’Accursio<br />
a Bologna quindici opere di Wayne Thiebaud<br />
dialogano con le nature morte della collezione<br />
permanente dedicata a Morandi.<br />
Alessia Masi in collaborazione con Carla Crawford<br />
ha curato questa mostra dentro la mostra<br />
intravedendo, pur nella completa diversità dei<br />
colori e dei soggetti scelti, delle affinità elettive.<br />
Secondo le curatrici ad unire Thiebaud e Morandi<br />
è lo stesso amore per la disciplina della<br />
pittura, l’attenzione alla composizione degli oggetti,<br />
alla pennellata, alla luce, alla geometria.<br />
La stessa volontà di catturare qualcosa che va<br />
oltre al soggetto.<br />
Thiebaud conosce bene l’opera di Morandi. Lo<br />
ha compreso. «Ci sono tante lezioni da imparare<br />
studiando il lavoro di Morandi - dice - Una<br />
di queste penso sia la meraviglia dell’intimità e<br />
dell’amore per lo sguardo prolungato: fissare<br />
a lungo ma nello stesso tempo muovere l’occhio<br />
per scoprire veramente cosa c’è dietro;<br />
e poi così ci sono tante sottigliezze, elementi<br />
che possono sembrare una cosa in momento e<br />
un’altra il momento dopo».<br />
Morandi non fu mai racchiuso in un movimento.<br />
La sua meticolosa ricerca vicina alla metafisica<br />
è originale e difficilmente catalogabile.<br />
Thiebaud, da parte sua, nonostante ne abbia<br />
sempre rifiutato l’appartenenza, fu invece<br />
dall’inizio degli anni ‘70 molto vicino al movimento<br />
della Pop Art americana e precisamente<br />
a quello della costa occidentale. Il suo interesse<br />
si concentra nella rappresentazione di oggetti<br />
appartenenti alla produzione di massa. Di solito<br />
sono prodotti anonimi rappresentati in serie<br />
come le scatole in fila sugli scaffali del supermercato.<br />
Le luci predilette sono quelle al neon.<br />
Ma mentre il Pop della costa orientale degli Stati<br />
Uniti celebra con ironia le sue merci, Thiebaud<br />
nasconde implicitamente un sfondo morale.<br />
Il critico Nancy Marmer scrive nel suo saggio La<br />
Pop in California, pubblicato in Pop Art di Lucy<br />
Lippard: «Il commento morale è implicito. Se<br />
Thiebaud amasse i suoi soggetti, i suoi quadri<br />
non sarebbero che banali illustrazioni». Dietro la<br />
bellezza superficiale delle sue fette di torta, o<br />
dei suoi servizi da caffè si percepisce il vuoto<br />
della società americana centrata sul consumismo.<br />
canDy<br />
o canDy<br />
Thiebaud e Morandi a confronto.<br />
L’America incontra Bologna in<br />
una mostra a Palazzo d’Accursio<br />
Se osservare le bottiglie di Morandi apre una<br />
lezione magistrale sulla durata del tempo, stare<br />
di fronte alle tele di Thiebaud fa sprofondare in<br />
una solitudine corrosiva. Simile a quella che si<br />
prova guardando le tele di Edward Hopper.<br />
Un spleen connaturato allo stile di vita americano<br />
e che probabilmente solo chi ha passato<br />
mezz’ora in un diner in mezzo al deserto dell’Arizona<br />
può comprendere a pieno. Thiebaud l’ha<br />
vissuto sulla sua pelle. Nato nel 1920 in Arizona:<br />
terra di infiniti spazi e vuoti desertici interrotti<br />
solo dai colori sgargianti dei templi della merce.<br />
STEFANIA MAZZOTTI<br />
In alto: wayne Thiebaud, Cakes, 1963, (particolare)<br />
Fino al 2 ottobre<br />
wAYEN THIEBAUD AT MUSEO MORANDI<br />
Bologna, Museo Morandi, Palazzo d’Accursio, Piazza<br />
Maggiore<br />
Apertura: mar-ven 11-18, sab-dom 11-20<br />
Ingresso: 6 euro<br />
Info: 051 2193338