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139<br />

Giornale<br />

L’Indicatore Livornese. Giornale di scienze, lettere,<br />

ed arti<br />

Tutto <strong>il</strong> pubblicato costituito da 48 numeri, usciti dal<br />

12 gennaio 1829 all’8 febbraio 1830, <strong>il</strong> primo numero<br />

conteneva soltanto un “Prospetto” di 2 pag<strong>in</strong>e, firmato da<br />

Guerrazzi, volto ad <strong>il</strong>lustrare le <strong>in</strong>tenzioni programmatiche<br />

del giornale; al numero 14 è legato anche <strong>il</strong> Supplemento,<br />

dal numero 41 <strong>il</strong> formato si riduce leggermente (mm. 380<br />

x 250), sporadiche arrossature, r<strong>il</strong>egati <strong>in</strong> mezza pergamena<br />

del sec. XIX.<br />

* * * Fondato e diretto da Francesco Guerrazzi, <strong>il</strong> primo<br />

numero uscì <strong>il</strong> lunedì 12 gennaio 1829. Nelle <strong>in</strong>tenzioni<br />

del fondatore <strong>il</strong> giornale avrebbe dovuto avere cadenza<br />

settimanale e <strong>il</strong> foglio si sarebbe pubblicato la settimana di<br />

lunedì, con l’<strong>in</strong>tento di riscattare <strong>il</strong> prestigio civ<strong>il</strong>e e culturale<br />

della sua città. C’era <strong>in</strong>oltre nel Guerrazzi un riposto<br />

<strong>in</strong>tendimento politico: quello di rivolgersi agli elementi più<br />

giovani e irrequieti della borghesia, o piccola borghesia, di<br />

sentimenti liberali e democratici e <strong>in</strong> questo senso <strong>il</strong> giornale<br />

assunse un’importanza storica notevole, nel risvegliare<br />

quelle scelte forze crescenti, e però sempre m<strong>in</strong>oritarie,<br />

dalle quali sarebbero poi usciti i primi cospiratori, i primi<br />

propugnatori della nuova politica unitaria, i primi combattenti<br />

delle sommosse, come riconosceva lo stesso Mazz<strong>in</strong>i.<br />

Il programma del nuovo giornale era tutto nel suo motto:<br />

“Alere flammam!” A tener desta la quale furono chiamati i<br />

più conosciuti e i più colti liberali d’Italia: Poerio, Colletta,<br />

La Cec<strong>il</strong>ia, Missir<strong>in</strong>i, Benza, B<strong>in</strong>i, Mazz<strong>in</strong>i.<br />

€700 – €800<br />

140<br />

Giornale <strong>il</strong>lum<strong>in</strong>ista<br />

Il Monitore Veneto. Libertà. Virtù. Eguaglianza.<br />

51 numeri pubblicati a partire dal mercoledì 28 fior<strong>il</strong>e, 17<br />

maggio 1797, anno primo della ricuperata libertà f<strong>in</strong>o all’8<br />

novembre 1797, i numeri 23 - 25 con macchie di umidità<br />

e lievi restauri, fogli conservati <strong>in</strong> custodia <strong>in</strong> cartonc<strong>in</strong>o<br />

rigido marrone marmorizzato.<br />

* * * Giuseppe Valeriani fu <strong>il</strong> direttore del Monitore Veneto.<br />

€800 – €900<br />

Lotto 140<br />

Lotto 141<br />

141<br />

Giovio, Paolo<br />

Le iscrittioni poste sotto le vere imag<strong>in</strong>i de gli huom<strong>in</strong>i<br />

famosi, le quali a Como nel museo del Giouio si<br />

veggiono.<br />

Firenze, [Lorenzo Torrent<strong>in</strong>o], 1552 (ma 1551). Frontespizio<br />

architettonico f<strong>in</strong>emente <strong>in</strong>ciso, cap<strong>il</strong>ettera decorati,<br />

mancano le ultime tre carte f<strong>in</strong>ali dopo <strong>il</strong> colophon<br />

(probab<strong>il</strong>mente bianche), legatura <strong>in</strong> pergamena rigida del<br />

sec.XVII con tagli a spruzzo e titolo al dorso su tassello<br />

dorato. Ex libris manoscritto al contropiatto di Tommaso<br />

Bonam<strong>in</strong>i di Pesaro e, successivo, della biblioteca di Gherardo<br />

Molza.<br />

* * * “Nessun aspetto dell’eredità del G. è più conosciuto<br />

del suo celebre Musaeum di Como. Situato <strong>in</strong> un punto<br />

del lago di Como che egli riteneva fosse stato ammirato<br />

da Pl<strong>in</strong>io, <strong>il</strong> museo fu edificato tra <strong>il</strong> 1537 e <strong>il</strong> 1543 per<br />

ospitare la grande e sempre più ricca collezione di ritratti<br />

del Giovio. Già prima del 1520, egli aveva com<strong>in</strong>ciato ad<br />

acquistare ritratti di celebri letterati, ai quali andò via via<br />

aggiungendo quelli di grandi capitani, statisti e governanti.”<br />

La traduzione dell’opera lativa di Giovio è opera di<br />

Ippolito Orio, ferrarese, ed è dedicata al Conte Bonifacio<br />

Bev<strong>il</strong>acqua.<br />

Moreni, Annali Torrent<strong>in</strong>o, 114, IX, pp.202-203.<br />

€200 – €300<br />

MINERVA AUCTIONS | 43

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