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Il potere della KABBALAH (Una tecnologia per l'anima ... - panasur

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Secondo la Kabbalah, a prescindere dal talento che possediamo, se non conosciamo le regole del gioco<br />

otteniamo solo il caos. <strong>Il</strong> regolamento di quello che è il più difficile dei giochi fu trascritto circa 2000 anni fa<br />

in un antico manoscritto cabalistico. Questo libro si chiama Zohar e contiene tutti i segreti spirituali che<br />

regolano il Gioco <strong>della</strong> Vita.<br />

La Kabbalah ci dà regole ben definite, ma senza imporre limitazioni alla nostra es<strong>per</strong>ienza quotidiana del<br />

mondo. Anzi: ci libera e ci rafforza nel corpo e nello spirito. Queste leggi sono i 12 principi spirituali che<br />

vengono presentati in questo libro.<br />

Secondo la Kabbalah tutti noi nasciamo con una benda sugli occhi. Prima di poter approfondire le regole del<br />

gioco <strong>della</strong> vita e agire davvero in base a esse, dobbiamo toglierci la benda dagli occhi e scoprire una cosa<br />

fondamentale. Chi è il nostro avversario?<br />

<strong>Il</strong> concetto di sconfitta è ciò che dà forma e senso a quello di vittoria.<br />

2000 anni fa lo Zohar ci ha rivelato chi è l’avversario. L’avversario è la causa recondita del caos. E’ quella<br />

voce che ci sussurra:”Adesso mangia la torta. La dieta la cominci lunedì!”. E’ lui che fa nascere in noi<br />

dis<strong>per</strong>azione, pessimismo, paura, ansia, dubbio e incertezza. Così come scatena arroganza, spietatezza,<br />

avidità, gelosia, invidia, rabbia e sete di vendetta.<br />

<strong>Il</strong> nostro Avversario manipola e controlla il Desiderio di Ricevere solo <strong>per</strong> sé stessi in molti modi. Prima di<br />

tutto attraverso i Campi di Battaglia.<br />

La Kabbalah ci insegna che i nostri pensieri non sono originati dalla materia cerebrale, proprio come la<br />

musica non ha origine dalla radio come oggetto fisico. <strong>Il</strong> cervello è più simile a un’antenna, una stazione<br />

ricevente che intercetta un segnale e poi lo ritrasmette alla mente conscia.<br />

Secondo la Kabbalah due emittenti cosmiche – la Luce e L’avversario – mandano segnali al nostro cervello:<br />

la loro guerra <strong>per</strong> l’audience è più dura e decisiva di quella fra i grandi network!<br />

Ogni pensiero che ci arriva forte e chiaro e ci spinge a reagire a una situazione è l’Avversario.<br />

<strong>Il</strong> Cabalista Rabbino Yehuda Ashlag affermava che solitamente le <strong>per</strong>sone <strong>per</strong>cepiscono gli eventi in modo<br />

opposto al loro stato effettivo a causa di una limitata visione <strong>della</strong> realtà.<br />

Opportunità che sembrano promettenti finiscono <strong>per</strong> rivelarsi disastrose, mentre situazioni che ci<br />

sembrano senza s<strong>per</strong>anza si rivelano inaspettatamente vere e proprie benedizioni mascherate. Sbagliamo<br />

nel giudicare le situazioni <strong>per</strong>ché non abbiamo la capacità di <strong>per</strong>cepire tanto gli affetti a breve termine<br />

quanto i risultati a lungo termine. Reagiamo all’istante.<br />

<strong>Il</strong> tempo è un’illusione. Un fantasma creato in parte dai nostri cinque sensi. Ieri, oggi e domani sono fusi in<br />

un’unica, indivisa realtà.<br />

I fisici non hanno la minima idea di che cosa sia veramente il tempo: la vera definizione e lo scopo del<br />

tempo secondo lo zohar:<br />

- la distanza tra la causa e l’effetto<br />

- ciò che separa l’azione dalla reazione<br />

- lo spazio tra un atto e le sue ri<strong>per</strong>cussioni, tra un crimine e le sue conseguenze.<br />

La sola missione nell’esistenza di un essere umano è quella di elevarsi a un livello spirituale su<strong>per</strong>iore.<br />

Secondo la Kabbalah, infatti, distruggere la <strong>per</strong>sonalità di un individuo spesso è letale quanto ucciderlo<br />

fisicamente: in un caso si annienta il corpo, nell’altro si annienta l’anima.<br />

Spargimento di sangue si riferisce anche alla vergogna o all’imbarazzo che provochiamo nell’altro,<br />

facendolo arrossire umiliandolo pubblicamente.<br />

<strong>Il</strong> tempo crea l’illusione del caos, sebbene in realtà esista un ordine nascosto.<br />

Se non fosse stato <strong>per</strong> Einstein, il concetto che il tempo sia soltanto un’illusione sarebbe stato rifiutato<br />

totalmente.

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