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Il Re, il Saggio e il Buffone di Shafique Keshavjee - panasur

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<strong>Il</strong> <strong>Re</strong>, <strong>il</strong> <strong>Saggio</strong> e <strong>il</strong> <strong>Buffone</strong><br />

<strong>Shafique</strong> <strong>Keshavjee</strong> – 1998<br />

<strong>Il</strong> <strong>Re</strong> <strong>di</strong>sse: nelle vostre persone si trova riassunta tutta la saggezza multicolore della terra.<br />

Alla fine del Torneo descritto in questo libro <strong>il</strong> <strong>Re</strong> ha dovuto prendere una decisione importante.<br />

In un paese lontano<br />

Viveva un <strong>Re</strong> apprezzato da tutti (amava molto lo sport), dotato <strong>di</strong> un’estrema sensib<strong>il</strong>ità. Non<br />

esitava a consultare, in ogni situazione <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>e, quello che tutti chiamavano <strong>il</strong> <strong>Saggio</strong> (aveva<br />

imparato a <strong>di</strong>stinguere la tenacia dall’ostinazione: saper insistere e perseverare al momento<br />

giusto, saper anche ritirarsi e rinunciare quando è necessario. La saggezza è lasciar crescere ciò che<br />

nasce, gustare ciò che è maturo e lasciar perdere ciò che è morto). Amava anche interrogare<br />

quello che affettuosamente chiamava <strong>il</strong> <strong>Buffone</strong> (aveva una f<strong>il</strong>osofia molto semplice: mangiare,<br />

dormire e andare a spasso)<br />

La saggezza è lasciar crescere ciò che nasce, gustare ciò che è maturo e lasciar perdere ciò che è<br />

morto.<br />

In un mondo sempre più interconnesso e, allo stesso tempo, sempre più in<strong>di</strong>vidualizzato, era<br />

compito <strong>di</strong> ognuno crearsi una personale visione dell’universo. Molti luoghi <strong>di</strong> culto erano stati<br />

trasformati in musei, o in piscine. In compenso, gli astrologi, gli esperti <strong>di</strong> numerologia, i<br />

negromanti e gli indovini d’ogni specie avevano prosperato.<br />

<strong>Il</strong> sogno<br />

All’improvviso, in un s<strong>il</strong>enzio sott<strong>il</strong>e, una sorta <strong>di</strong> Presenza <strong>di</strong>screta s’inf<strong>il</strong>trò simultaneamente nel<br />

sonno dei tre dormienti, <strong>il</strong> <strong>Re</strong>, <strong>il</strong> <strong>Saggio</strong> e <strong>il</strong> <strong>Buffone</strong>.<br />

<strong>Il</strong> <strong>Re</strong> sognava una partita <strong>di</strong> calcio, <strong>il</strong> <strong>Saggio</strong> proprio dove aveva abitato Nietsche e <strong>il</strong> <strong>Buffone</strong> una<br />

gigantesca pizza. Tutti e tre si svegliarono <strong>di</strong> soprassalto.<br />

<strong>Il</strong> <strong>Re</strong>; ho visto una mano scrivere: “Come la luna, <strong>il</strong> tuo popolo deve morire” Era firmato ANY.<br />

<strong>Il</strong> <strong>Saggio</strong>: anch’io ho fatto un sogno misterioso: “Come <strong>il</strong> popolo, <strong>il</strong> tuo <strong>Re</strong> deve morire” ed era<br />

firmato AYN. C’era un post scriptum: “ Cercate l’ago e vivrete”.<br />

<strong>Il</strong> <strong>Buffone</strong>: “Come <strong>il</strong> <strong>Re</strong> e <strong>il</strong> <strong>Saggio</strong>, anche tu devi morire” ed era firmato “DIO”.<br />

Apertura dei giochi<br />

Giochi <strong>di</strong> oratoria. Un anno era passato dalla notte dei tre sogni. <strong>Il</strong> primo Gran Torneo delle<br />

religioni <strong>di</strong> tutta la storia dell’umanità!<br />

Tre uomini e tre donne, scelte tra <strong>il</strong> popolo, era la giuria. <strong>Il</strong> <strong>Saggio</strong> era <strong>il</strong> moderatore.<br />

Alla fine <strong>di</strong> tutte le presentazioni, la giuria e <strong>il</strong> <strong>Re</strong> dovranno decidere quale religione o visione del<br />

mondo sarà adottata per <strong>il</strong> nostro paese.<br />

La prova dell’ateo<br />

Alain Tannier. Ho fatto tutto <strong>il</strong> corso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> in teologia … prima <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare ateo.


Se Dio ha creato <strong>il</strong> mondo, chi ha creato Dio?<br />

L’unica scusa <strong>di</strong> Dio è non esistere, ha scritto Stendhal.<br />

<strong>Il</strong> concorrente Buddhista: Lei sa certo che <strong>il</strong> buddhismo rifiuta l’idea <strong>di</strong> un Dio creatore del mondo,<br />

perché se così fosse sarebbe anche responsab<strong>il</strong>e delle sofferenze dell’universo. Siddhartha<br />

Gautama, <strong>il</strong> Buddha, ha mantenuto <strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio riguardo a ciò che lei chiama Dio.<br />

<strong>Il</strong> rabbino Halévy contrariamente al maestro buddhista: credo, insieme a tutto <strong>il</strong> mio popolo in un<br />

Dio creatore, sia benedetto <strong>il</strong> suo nome.<br />

Non è tanto l’esistenza <strong>di</strong> Dio a costituire un problema, ma l’esistenza in sé. Perché esiste qualche<br />

cose e non <strong>il</strong> nulla?<br />

<strong>Il</strong> <strong>Saggio</strong>: i fisici contemporanei ci parlano spesso del “vuoto quantico” originario, a partire del<br />

quale si sarebbe evoluto l’universo!<br />

Forse, proseguì <strong>il</strong> rabbino, ma questo vuoto non è <strong>il</strong> puro nulla. E’ una potenzialità, un latenza. In<br />

origine c’è pur sempre qualche cosa, un sorta <strong>di</strong> energia indescrivib<strong>il</strong>e, fatta <strong>di</strong> “materia” e <strong>di</strong><br />

“antimateria”, a partire dalla quale l’universo prende forma. Da dove viene quell’energia?<br />

Dottor Clément: Qual è <strong>il</strong> numero che viene prima dell’uno? Lo zero non è un numero, è piuttosto<br />

l’assenza <strong>di</strong> numero. L’uno è l’inelu<strong>di</strong>b<strong>il</strong>e punto <strong>di</strong> partenza. Dio è l’uno a partire dal quale tutto<br />

viene pensato e vissuto.<br />

Alain Tannier: l’origine che esiste resta un mistero. Pur non credendo in Dio io sono pronto ad<br />

ammettere che credo in un’energia <strong>di</strong> cui sfugge l’origine e dalla quale, tramite <strong>il</strong> caso e le leggi<br />

della complessità, è nato <strong>il</strong> nostro universo.<br />

<strong>Il</strong> rabbino: ciò che <strong>di</strong>fferenza gli uomini religiosi dagli altri è che, per noi, quest’universo è<br />

orientato. E’ animato da un Significato. Ed è precisamente questo “Moto Orientatore” <strong>il</strong> mistero<br />

stesso <strong>di</strong> Dio, che noi cerchiamo <strong>di</strong> accogliere, con um<strong>il</strong>tà, nell’esperienza religiosa. E’ proprio<br />

l’esperienza <strong>di</strong> questo “Moto” nelle nostre vite a darci la fede.<br />

Clément: <strong>il</strong> vero Dio è sempre al <strong>di</strong> là delle rappresentazioni umane. Lessing ha detto: “La ricerca<br />

della verità è più preziosa della verità”.<br />

Quasi tutti i gran<strong>di</strong> fisici <strong>di</strong> questo secolo erano religiosi: Einstein, Heisenberg, Max Plank e molti<br />

altri.<br />

Parabola riportata dal gesuita Antony de Mello: molto tempo fa, in una regione desertica, un<br />

uomo che si credeva profeta trasmise un or<strong>di</strong>ne che proveniva, a quanto <strong>di</strong>ceva lui, da Dio.<br />

“Nessuno mangerà più <strong>di</strong> un frutto al giorno”. La Legge fu osservata fedelmente per secoli, fino al<br />

giorno in cui gli scienziati scoprirono <strong>il</strong> modo <strong>di</strong> trasformare <strong>il</strong> deserto in terreno coltivab<strong>il</strong>e. <strong>Il</strong><br />

paese si riempì <strong>di</strong> alberi da frutto e gli alberi si piegavano sotto <strong>il</strong> peso dei frutti non colti.<br />

Chiunque affermasse che lasciar marcire tanta frutta era un peccato conto l’umanità era<br />

considerato blasfemo.<br />

Un uomo senza Dio è come un fiore senza terra. Non appassisce per volere dell’Assoluto, ma<br />

perché è completamente privo <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>ci.<br />

La prova del Buddhista<br />

L’insegnamento del Buddha non si reduce né a una f<strong>il</strong>osofia né a una religione né a un sistema<br />

etico. Non fa appello a una fede o a un atto <strong>di</strong> adorazione, ma invita a un lavoro su se stessi. <strong>Il</strong><br />

buddhismo è la via che porta al Risveglio, alla conoscenza della vera natura degli esseri e delle<br />

cose, alla completa liberazione della sofferenza.<br />

Buddha significa “Risvegliato”. Si narra che a sconvolgere la sua vita così ben regolata furono<br />

quattro incontri: con un vecchio, con un malato, un cadavere e un monaco errante. Rinunciando ai<br />

piaceri e alla vita <strong>di</strong> famiglia, <strong>di</strong>venne lui stesso un asceta alla ricerca <strong>di</strong> una soluzione per la


terrib<strong>il</strong>e sofferenza dell’umanità e dell’universo. Decise <strong>di</strong> immergersi in me<strong>di</strong>tazione sotto un<br />

albero e fu sotto quell’albero all’età <strong>di</strong> 35 anni che conobbe <strong>il</strong> Risveglio.<br />

Esiste un testo fondatore: è <strong>il</strong> sermone delle 4 Nob<strong>il</strong>i Verità: constatazione, <strong>di</strong>agnosi, rime<strong>di</strong>o,<br />

somministrazione.<br />

La me<strong>di</strong>tazione adeguata consiste in una <strong>di</strong>sciplina che placa gli stati mentali portatori <strong>di</strong> ansia.<br />

Nel Talmud sta scritto: “La miglior me<strong>di</strong>cina è <strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio”.<br />

La proba dell’indù<br />

Quanto più l’anima umana si avvicina alla sua reale identità, tanto più è libera dai conflitti<br />

passeggeri <strong>di</strong> questo mondo ed entra nell’indescrivib<strong>il</strong>e beatitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> Dio.<br />

Nel induismo non c’è un fondatore, molti mistici hanno trasmesso la loro esperienza del <strong>Re</strong>ale.<br />

Ogni essere umano, con le azioni che compie in questa vita, può influenzare <strong>il</strong> proprio avvenire.<br />

Non è dunque la stesa cosa se la vostra mano colpisce o accarezza.<br />

L’hatha yoga: posture fisiche; karmà yoga: l’agire in modo <strong>di</strong>sinteressato; rajà yoga approfon<strong>di</strong>re la<br />

concentrazione e la me<strong>di</strong>tazione; jnamà yoga: porta all’Ultimo, tramite la conoscenza e l’analisi<br />

intellettuale; bahkti yoga: attraverso l’amore conduce alla <strong>Re</strong>altà assoluta.<br />

Solo <strong>il</strong> vero <strong>Re</strong>ale è gioia e pienezza. Ma i saggi insegnano che <strong>il</strong> <strong>Re</strong>ale è presente nell’irreale, per<br />

chi cerca, <strong>il</strong> <strong>di</strong>svelamento è possib<strong>il</strong>e.<br />

Quando i buddhisti affermano che “nulla è permanente” o che “tutto è transitorio”, questo può<br />

significare 2 cose. O che <strong>il</strong> “tutto” riguarda soltanto ciò che percepiamo, e dunque esiste un Non –<br />

percepib<strong>il</strong>e permanente al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> questo “tutto”. O che <strong>il</strong> “tutto” riguarda realmente <strong>il</strong> TUTTO,<br />

anche Dio, gli dèi e <strong>il</strong> Sé degli indù. In questo caso, l’unica verità permanente è la transitorietà del<br />

TUTTO.<br />

<strong>Il</strong> mondo è Mayà – maia, sogno, <strong>il</strong>lusione e irrealtà cosmica – a causa della Non – realtà<br />

dell’Assoluto.<br />

La prova del musulmano<br />

<strong>Il</strong> Corano significa recitazione. 5 p<strong>il</strong>astri sono la base della pratica dell’islam: shahada (professione<br />

<strong>di</strong> fede); preghiera, zakàt (imposta sociale purificatrice, dare parte del proprio denaro ai bisognosi:<br />

ciò che posse<strong>di</strong>amo va con<strong>di</strong>viso), <strong>di</strong>giuno del Ramadàn, hajj (<strong>il</strong> pellegrinaggio da compiere una<br />

volta nella vita alla Ka’ba – <strong>il</strong> santuario sacro – alla Mecca.<br />

Vivere la preghiera quoti<strong>di</strong>ana significa esprimere che <strong>il</strong> tempo trova <strong>il</strong> suo significato in Dio, come,<br />

del resto, vivere l’offerta significa che <strong>il</strong> denaro trova ragione <strong>di</strong> essere nella generosità.<br />

La mezzaluna è anche simbolo <strong>di</strong> resurrezione, perché è una figura allo stesso tempo chiusa e<br />

aperta, come l’uomo, chiuso nella morte prima <strong>di</strong> venire aperto nella resurrezione.<br />

La prova dell’ebreo<br />

Pascal, non senza ragione, era affascinato dal Dio nascosto. Cercare è meglio che trovare. <strong>Il</strong><br />

pellegrinaggio è meglio della stab<strong>il</strong>ità.<br />

Elohim, <strong>il</strong> Dio degli dèi ci <strong>di</strong>ce: “Cercate me e vivrete”.<br />

Secondo <strong>il</strong> Talmud, questa frase del libro <strong>di</strong> Amos, riassume i 613 comandamenti che furono<br />

rivelati a Mosè:”Cercate la fonte suprema <strong>di</strong> ogni potere e <strong>di</strong> ogni avere, <strong>di</strong> ogni celebrità, <strong>di</strong> ogni<br />

piacere, <strong>di</strong> ogni spettacolo, e vivrete. Vivrete nella santità e nella generosità, nell’um<strong>il</strong>tà, nella gioia<br />

e nello stupore”. Cercate … come un giovane cerca la donna amata …


Nello Zohar, uno dei testi fondamentali della mistica ebraica, la Torah viene paragonata a una<br />

fanciulla <strong>di</strong> straor<strong>di</strong>naria bellezza, nascosta in una camera isolata dentro un palazzo. Questa<br />

fanciulla ha un amante <strong>di</strong> cui lei sola conosce l’esistenza. Lei apre una fessura nella sua camera<br />

segreta, rivela per un attimo <strong>il</strong> volto all’amante, poi lo nasconde <strong>di</strong> nuovo. Lui solo vale per la<br />

Torah: rivela i suoi più profon<strong>di</strong> segreti soltanto a quelli che la amano.<br />

Nella Bibbia c’è un libro interamente de<strong>di</strong>cato all’Amore tra un uomo e una donna, tra <strong>il</strong> <strong>di</strong>vino e<br />

l’umano. E’ <strong>il</strong> Poema dei Poemi, chiamato qualche volta Cantico dei Cantici.<br />

Dio è <strong>il</strong> grande Seduttore che ossessiona l’anima umana.<br />

La Torah è composta dalla tra<strong>di</strong>zione scritta e la tra<strong>di</strong>zione orale è stab<strong>il</strong>ita nel Talmud. La nostra<br />

responsab<strong>il</strong>ità consiste nell’interpretare la Torah come i musicisti interpretano una partitura.<br />

Ciò che è bas<strong>il</strong>are è osservare le mitzvot, i comandamenti che Dio ha rivelato nel suo incontro con<br />

Mosè e nel suo fedele attaccamento al popolo ebraico <strong>di</strong> cui Abramo, Isacco e Giacobbe sono i<br />

padri fondatori.<br />

I nostri saggi hanno contato nella Legge <strong>di</strong> Mosè 613 comandamenti, <strong>di</strong> cui 248 sono esortazioni e<br />

365 <strong>di</strong>vieti. Secondo la tra<strong>di</strong>zione, a ciascuna delle membra del corpo umano corrisponde<br />

un’esortazione e a ciascuno dei 365 giorni dell’anno un <strong>di</strong>vieto.<br />

Mosè e Maimonide, <strong>il</strong> grande me<strong>di</strong>co e f<strong>il</strong>osofo ebreo del Me<strong>di</strong>oevo, ha comunque ricapitolato in<br />

13 articoli <strong>di</strong> fede le nostre credenze fondamentali. Dal mio popolo provengono f<strong>il</strong>osofi come<br />

Spinoza, Bergson e Husserl, scienziati come Einstein, Bohr o Born, artisti come Mendelssohn,<br />

Mahler o Chagall, psicologi come Freud, Adler o Bettelheim, uomini politici come Herzl, Marx o<br />

Trockij, geni religiosi come Abramo, Mosè o Gesù …<br />

La parola “giudaismo” viene da una ra<strong>di</strong>ce ebraica che significa “rendere grazie a Dio”. Ma serve a<br />

in<strong>di</strong>care un paese, la Giudea, e i suoi abitanti. <strong>Il</strong> Messaggio è la Torah, riassunta nello “Shma’<br />

Israel” “Ascolta Israel”: una recitazione giornaliera è fonte <strong>di</strong> salute. Le parole dello “Shma’ Israel”<br />

vengono anche incise in una mezza. La Terra è Israele.<br />

In quanto ebreo <strong>di</strong>rò che la grande scelta che si presenta all’essere umano è la seguente: scegliere<br />

tra la rivelazione e <strong>il</strong> sogno. Pur sapendo perfettamente che, dalla rivelazione, <strong>il</strong> sogno umano non<br />

è affatto assente.<br />

La prova del Cristiano<br />

Mentre le altre religioni si definiscono attraverso un insieme <strong>di</strong> precetti o <strong>di</strong> pratiche da realizzare,<br />

<strong>il</strong> cristianesimo si definisce innanzitutto attraverso un “già fatto”.<br />

Al centro della vita <strong>di</strong> un cristiano non c’è dunque né un libro né un uomo, ma Dio così come si è<br />

rivelato, e continua a rivelarsi, in Gesù Cristo.<br />

Gesù Cristo:<br />

Giudeo Elohim Salvatore Unico<br />

Crocifisso Risorto Incarnato Spirito Santo Trinità Offerta<br />

Soltanto un morto viene liberato dalla forza dell’avi<strong>di</strong>tà. Per vivere libero dal male, bisogna<br />

accettare <strong>di</strong> morire … Gesù è quello che ha insegnato a morire prima della morte per vivere subito<br />

la Vita a venire.<br />

Nuovo Testamento:”Dio ha tanto amato <strong>il</strong> mondo da dare <strong>il</strong> Suo figlio unigenito, perché chiunque<br />

in lui non muoia, ma abbia la vita eterna”.<br />

I manoscritto Sinaitico e Vaticano risalgono al IV secolo della nostra era e contengono quasi tutta<br />

la Bibbia, con <strong>il</strong> Primo Testamento in traduzione greca.<br />

I cristiani non pensano che l’assenza <strong>di</strong> sofferenza sia <strong>il</strong> valore ultimo dell’universo.<br />

“Padre nostro che sei nei cieli” potrebbe forse suonare anche così, “Amico nostro che sei nel cuore<br />

degli um<strong>il</strong>iati”.


Per gli indù Dio è dappertutto, in tutto l’0universo, in ogni essere. Lo considerano come un<br />

maestro che ha realizzato in sé la presenza dell’Infinito. Ciò che infasti<strong>di</strong>sce del cristianesimo è <strong>il</strong><br />

suo rifiuto della pluralità, la sua insistenza sull’unicità. I cristiani affermano che Dio si è incarnato<br />

soltanto in Gesù, mentre noi induisti sosteniamo che si esprime sempre in tutti gli esseri; i cristiani<br />

pensano che all’uomo venga data la sola esistenza, noi siamo invece convinti che <strong>il</strong> suo viaggio si<br />

svolga attraverso molte vite e molte rinascite; per i cristiani questo mondo è unico, noi cre<strong>di</strong>amo,<br />

invece, che sia soltanto una tappa <strong>di</strong> un ciclo interminab<strong>il</strong>e; i cristiani affermano che soltanto Gesù<br />

ci salva, noi siamo invece persuasi che le vie della salvezza siano straor<strong>di</strong>nariamente numerose.<br />

Sprint finale<br />

In due parole voi dovete presentarci l’essenza dell’Essenziale, quello che tutti dovranno ricordare<br />

della vostra concezione religiosa.<br />

Cristiani: grazia e solidarietà sono i due polmoni della fede cristiana. Avrei potuto riunirli nell’unica<br />

parola “amore”. La grazia è Dio che si china con affetto su ogni essere, per portarci<br />

definitivamente all’umanità e a tutta la creazione per far nascere dei rapporti <strong>di</strong> giustizia e<br />

tenerezza.<br />

Ebrei: la santità e la fedeltà sono due degli attributi più importanti dell’ebraismo. Dobbiamo<br />

santificare <strong>il</strong> suo nome e le nostre esistenze con comportamenti improntati all’amore, alla giustizia<br />

e alla fedeltà.<br />

Musulmani: nel Corano la misericor<strong>di</strong>a e la sottomissione sono due realtà fondamentali.<br />

Induismo: libertà e immortalità costituiscono l’essenza dell’induismo.<br />

Buddhismo: <strong>il</strong> <strong>di</strong>stacco e la compassione sono le qualità <strong>di</strong> cui gli uomini hanno più bisogno.<br />

Quando compren<strong>di</strong>amo la vacuità del mondo, sia esteriore che interiore, allora ce ne<br />

<strong>di</strong>stacchiamo.<br />

Atei: complessità e umanità sono le due parole che mi vengono in mente. Provvidenza o Volontà<br />

<strong>di</strong>vina si assomigliano alla “legge”.<br />

La morte, come la malasorte e la malattia: “M”<br />

Induismo: questa “M” c’è già stata in una vita anteriore.<br />

Induismo mistico: quando sei nella “M” canta “OM”.<br />

Buddhismo zen: che suono fa la “M” quando arriva?<br />

Buddhismo del grande veicolo: ama quelli che sono nella “M”.<br />

Ebraismo: perché nella “M” mi ci trovo sempre io?<br />

Ebraismo religioso: più sono nella “M” più mi attacco alla Legge<br />

Ebraismo non religioso: più la Legge non mi serve a niente più sono nella “M”<br />

Cristianesimo: là dove la “M” abbonda la pace del’anima ridonda.<br />

Cristianesimo protestante: non mi troverò nella “M” se lavoro <strong>di</strong> più.<br />

Cristianesimo cattolico: se sono nella “m” è perché me lo sono meritato.<br />

Cristianesimo ortodosso: la”M” è dappertutto, tranne che nella santa liturgia.<br />

Islam: devi accettare tutto, anche la “M”.<br />

Islam dei violenti: se sei nella “M” pren<strong>di</strong> qualcuno in ostaggio.<br />

Islam dei poeti: quando sei nella “M”, o uomo, non l’annusare.


Slegare e collegare, unificare e <strong>di</strong>fferenziazione, <strong>di</strong>stacco e attaccamento, morte e resurrezione, è<br />

questo <strong>il</strong> <strong>di</strong>namismo dello Spirito. Purtroppo però, nella maggior parte delle tra<strong>di</strong>zioni religiose e<br />

dei destini umani, questo moto si è fermato, anzi bloccato. Invece <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re quell’esperienza<br />

infinita si legano ciecamente a una certa persona, a una certa comunità, a una certa nazione, a una<br />

certa teoria politica o f<strong>il</strong>osofica, a un certo precetto religioso.<br />

La decisione del <strong>Re</strong><br />

La morte può essere un passaggio a una vita più ricca, un atto <strong>di</strong> liberazione che comincia nella vita<br />

presente e si conclude nell’ald<strong>il</strong>à.<br />

Buddhismo<br />

Fondatore: Siddhartha Gautama (vissuto nel nord dell’In<strong>di</strong>a tra <strong>il</strong> VI e <strong>il</strong> V secolo ac). Dopo una vita<br />

prima principesca raggiunge, grazie alla me<strong>di</strong>tazione, lo stato <strong>di</strong> coscienza suprema che fa <strong>di</strong> lui <strong>il</strong><br />

Buddha, <strong>il</strong> “Risvegliato”. Con i suoi sermoni fonda una branca separata dell’induismo.<br />

Testo Sacro: 3 sezioni = canestri: Vinaya, Sutta, Abbidhamma<br />

Correnti: Theravadà praticata nello Sri Lanka e fino a Vietnam; Mahàtanà sv<strong>il</strong>uppata in Cina, Corea,<br />

Vietnam; Vajrayanà della tra<strong>di</strong>zione tibetana.<br />

Convinzioni: partendo dalle nozioni in<strong>di</strong>ane <strong>di</strong> karma e <strong>di</strong> samsara, l’insegnamento del Buddha<br />

punta sull’assenza <strong>di</strong> Sé, sulla transitorietà <strong>di</strong> ogni cosa e sulla sofferenza. L’insegnamento sv<strong>il</strong>uppa<br />

le “Quattro Nob<strong>il</strong>i Verità”.<br />

Norme <strong>di</strong> comportamento: 10 perfezioni: carità, moralità, pazienza, energia, me<strong>di</strong>tazione,<br />

saggezza, metodo, voti, risoluzione, conoscenza <strong>di</strong> tutti i dharma.<br />

Preghiere: ci si reca al tempio per venerare <strong>il</strong> Buddha e fargli un’offerta. <strong>Il</strong> Buddha è rappresentato<br />

da una statua.<br />

Induismo<br />

Fondatore: non ha un fondatore, la sua origine risale ai saggi ispirati delle tribù del nord dell’In<strong>di</strong>a<br />

più <strong>di</strong> 3000 anni fa.<br />

Testo Sacro: Quattro Veda (<strong>il</strong> sapere) che terminano con le Upanishad d’ispirazione più f<strong>il</strong>osofica.<br />

Correnti: Vishnu, Dharma, Shiva.<br />

Convinzioni: <strong>il</strong> rispetto dei Veda, la pluralità degli approcci del <strong>di</strong>vino, <strong>il</strong> ciclo <strong>di</strong> creazione,<br />

conservazione e <strong>di</strong>ssoluzione dell’universo, successione delle reincarnazioni.<br />

Norme <strong>di</strong> comportamento: Trattato <strong>di</strong> Manu sul Dharma con 4 varna (preti, guerrieri o politici,<br />

commercianti, operai) e numerose caste. La vita conosce 4 tappe: stu<strong>di</strong>o, vita fam<strong>il</strong>iare, ritiro nella<br />

foresta e rinuncia totale del sannyasi.


Islam<br />

Fondatore: profeta Muhammad vissuto alla Mecca dal 570 al 622 dC e poi fino al 632 a Me<strong>di</strong>na.<br />

Testo Sacro: Corano che è la parola <strong>di</strong> Dio scesa su Muhammad tramite l’arcangelo Gabriele.<br />

Correnti: due principali (sunniti e sciiti). I sunniti sono <strong>il</strong> 90% e fanno riferimento alla Sunna<br />

(tra<strong>di</strong>zione del profeta). I Sciiti sono <strong>di</strong>visi in molti tendenze. L’islam ha anche al suo interno le<br />

correnti mistiche delle confraternite sufi.<br />

Convinzioni: un solo Dio (in arabo Allah) rivelo sempre lo stesso messaggio ai suoi profeti e inviati,<br />

l’ultimo dei quali Muhammad.<br />

Norme <strong>di</strong> comportamento: prescrizioni del Corano.<br />

Ebraismo<br />

Fondatore: i tre patriarchi Abramo, Isacco e Giacobbe. 13 secoli prima dell’era cristiana, Mosé<br />

riceve la Torah (i primi 5 libri della Bibbia) sul monte Sinai, dopo la rivelazione dei 10<br />

Comandamenti a tutto <strong>il</strong> popolo <strong>di</strong> Israele.<br />

Testo Sacro: Torah e Talmud (tra<strong>di</strong>zione orale)<br />

Correnti: Ashkenaziti (Europa occidentale e orientale) e Sefara<strong>di</strong>ti (me<strong>di</strong>terraneo).<br />

Convinzioni: Dio è uno e unico, ha creato l’Universo e tutto ciò che vi è contenuto.<br />

Norme <strong>di</strong> comportamento: legame con un popolo, una terra e una legge, la torah e i suoi 613<br />

comandamenti.<br />

Cristianesimo<br />

Fondatore: Gesù, <strong>di</strong> origine ebraica, ha pre<strong>di</strong>cato <strong>il</strong> regno <strong>di</strong> Dio, guarito i malati all’inizio dell’era<br />

cristiana. Cristo o Messia morto in croce e risorto per vivere per sempre in Dio.<br />

Testo Sacro: Bibbia cristiana (comprende la ebraica – Antico Testamento – e i 4 vangeli e gli scritti<br />

degli Apostoli – nuovo testamento.<br />

Correnti: 3 famiglie principali: chiesa cattolica romana, chiese ortodosse, chiese che derivano della<br />

riforma del XVI secolo.<br />

Convinzioni: Dio unico, creatore <strong>di</strong> tutte le cose. Dio <strong>di</strong> amore che ha parlato attraverso i profeti <strong>di</strong><br />

Israele e si è rivelato nella persona <strong>di</strong> Gesù Cristo incarnato in Dio. <strong>Il</strong> Dio trinitario.<br />

Norme <strong>di</strong> comportamento: doppio comandamento <strong>di</strong> amore verso Dio e verso <strong>il</strong> prossimo. Ha<br />

come fondamento i 10 comandamenti <strong>di</strong> Dio sul Monte Sinai.

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