Elementi di Idrologia ed Idrografia - Costruzione Idrauliche
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5<br />
IDROGRAFIA, I CORSI D'ACQUA, L'IDROMETRIA, LE MASSIME<br />
PIENE;<br />
5.1 IDROGRAFIA,IDROMORFOLOGIA, FORMAZIONE DEI DEFLUSSI<br />
Una parte delle acque che precipita sulla superficie terrestre scorre su <strong>di</strong> essa<br />
trasportata dalla propria forza peso e quin<strong>di</strong> con <strong>di</strong>rezione, velocità, ecc... legati alla<br />
morfologia locale.<br />
I rapporti tra superficie terrestre (o meglio la sua morfologia) e le acque ai fini<br />
della formazione dei deflussi sono stu<strong>di</strong>ati dalla <strong>Idrografia</strong>.<br />
Definiamo bacino imbrifero superficiale o bacino idrografico o bacino <strong>di</strong><br />
dominio o bacino sotteso relativo ad una sezione <strong>di</strong> un corso d'acqua superficiale;<br />
qualunque ne sia il carattere, ivi incluso anche il solo alveo collettore, tutta quella<br />
regione della superficie terrestre dove le acque che vi precipitano scorrendo per<br />
via superficiale raggiungono la sezione esaminata.<br />
Si chiama esoreico un bacino idrografico (ovviamente riferito alla sezione<br />
terminale <strong>di</strong> un corso d'acqua) che versa le acque in un altro recipiente superficiale<br />
(mare, lago, altro corso d'acqua) es. il fiume Esino che versa nell'Adriatico, il Giano<br />
che versa nell'Esino, il fiume Tasso che versa nel lago <strong>di</strong> Scanno.<br />
Si chiama endoreico un bacino idrografico il cui corso d'acqua versa all'interno<br />
della superficie terrestre, in genere tramite i cosiddetti inghiottitoi. Ne sono esempi<br />
il bacino <strong>di</strong> Pescocostanzo (Abruzzo) <strong>ed</strong> alcuni bacini minori tra il Chienti, il Nera<br />
(Tevere) e l'Esino. (zona <strong>di</strong> Colfiorito)<br />
Si chiamano areici quei bacini idrografici i cui corsi d'acqua non versano in altri<br />
recipienti superficiali o sotterranei ma le cui acque svaniscono lungo il percorso.<br />
Sono esempi tipici i "wa<strong>di</strong>" della Libia.<br />
Un bacino idrografico è delimitato dalle linee <strong>di</strong> <strong>di</strong>spluvio che per loro natura<br />
sono ortogonali alle curve <strong>di</strong> livello (isoipse) e dalle linee che partendo dalle<br />
sezioni <strong>di</strong> chiusura del bacino sono, punto per punto, ortogonali alle curve <strong>di</strong> livello,<br />
sino a raggiungere le linee <strong>di</strong> <strong>di</strong>spluvio 1 .<br />
1 E' possibile dare una espressione, ancorché complessa, della equazione della curva limite<br />
<strong>di</strong> un bacino idrografico<br />
Sia :<br />
f<br />
i<br />
(x,y,z=i)=o la famiglia <strong>di</strong> curve <strong>di</strong> livello, cioe' <strong>di</strong> curve <strong>di</strong> piano x,y caratterizzate dal<br />
non avere punti in comune<br />
P o un punto del piano x,y <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nate x o , y o<br />
Trattasi dunque <strong>di</strong> determinare la curva chiusa , g( x, y) = o, avente origine in P e<br />
o<br />
termine in P ≡P , tale che detto P<br />
f o i<br />
( x, y) il punto <strong>di</strong> intersezione tra la curva g e la<br />
funzione f i si abbia che :<br />
∂f<br />
i<br />
(P<br />
i<br />
)<br />
∂x * ∂g i (P i )<br />
∂x + ∂f i (P i )<br />
∂y * ∂g i (P i )<br />
∂y<br />
____________________________________________________<br />
Mantica I. Costruzioni <strong>Idrauliche</strong>- Cap I- 22-07-2005 pag.49