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10 anni di [r]esistenza - Teatro Vascello

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<strong>10</strong> novembre – 20 <strong>di</strong>cembre<br />

Hedda Ga bler<br />

con<br />

Manuela Kustermann Hedda Gabler , Nicola Pistoia Ejlert Lovborg,<br />

Massimo Verdastro assessore Brack, Paolo Lorimer Jorgen Tesman,<br />

Stefania Barca la signora Elvsted, Dely De Majo signorina Juliane<br />

Tesmann, Enrichetta Bortolani cameriera Berte<br />

scene e costumi | Massimo Bellando Randone<br />

[ La Fabbrica dell’Attore ]<br />

<strong>di</strong> Henrik Ibsen<br />

regia Giancarlo N<strong>anni</strong><br />

Hedda Gabler <strong>di</strong> Ibsen è uno dei migliori esempi <strong>di</strong> drammaturgia<br />

moderna dove il ribaltamento dallo schema ottocentesco (la comme<strong>di</strong>a<br />

a lieto fine) avviene in forma sottile, portando il genere ad altezze<br />

tragiche pur mantenendo la struttura della comme<strong>di</strong>a borghese. In<br />

questo dramma dell’<strong>esistenza</strong> e della con<strong>di</strong>zione umana, è soprattutto<br />

in gioco la con<strong>di</strong>zione femminile, le regole sociali, l’ipocrisia e la<br />

crudezza dei comportamento sociali. Il testo è portatore <strong>di</strong> un ideale <strong>di</strong><br />

purezza e <strong>di</strong> bellezza che, purtroppo, viene sconfitto dal vivere<br />

quoti<strong>di</strong>ano, che obbliga a compromessi ed a ipocrisie; il fatto che<br />

l’eroina si suici<strong>di</strong> proprio a causa dell’impossibilità <strong>di</strong> vivere, rende<br />

questa trage<strong>di</strong>a/comme<strong>di</strong>a <strong>di</strong> profonda rilevanza per una riflessione sui<br />

comportamenti in<strong>di</strong>viduali. Hedda Gabler è un dramma che Georg<br />

Groddek definisce impressionista, sfumato, dai contorni poco netti, si<br />

basa sull’interpretazione collettiva dei personaggi. È anche una metafora<br />

dell’artista, dei suoi dubbi, delle sue incertezze. Ibsen ha rappresentato<br />

se stesso sia nel personaggio dello scrittore Lovborg, <strong>di</strong>ssoluto, ansioso<br />

<strong>di</strong> tutte le esperienze ma anche visionario e preoccupato del futuro<br />

dell'umanità; sia nello stu<strong>di</strong>oso Tesmann, incerto, infantile ma<br />

meticoloso catalogatore dell’esperienza umana. Ma Ibsen è anche Edda<br />

che incarna l’animus dell’artista, i suoi legami con l’inconscio, con la<br />

razionalità, con gli ideali, tutti troppo ambiziosi e quin<strong>di</strong>, a volte, non<br />

raggiungibili.<br />

Giancarlo N<strong>anni</strong><br />

Stagione 93/94

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