psicopuglia - Bisogni di

Dicembre 2006 psicopuglia
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domanda di beni e di servizi, e questo fenomeno
influenzerà le professioni sanitarie e l’assistenza, in
quanto «il bisogno di maggiore prossimità e continuità
nell’assistenza richiesto dall’invecchiamento
della popolazione imporrà una necessità di più
infermieri e di più medici di medicina generale».
Solo di medici e infermieri? E perché non anche
di psicologi?
Non è un caso che lo stesso Piano 2006-2008
ricordi che «gli anziani sono un gruppo a rischio
per la depressione e il suicidio e ci sono buone evidenze
che si possono prevenire e ridurre questi problemi
con l’esercizio fisico, il ricorso a gruppi di
mutuo-aiuto, alle attività di socializzazione, alle
visite domiciliari da parte di personale capace di
riconoscere i bisogni socio-sanitari e di promuovere
interventi relativi».
L’apporto culturale della psicologia riguarda le
dimensioni psichiche e della salute di ogni utente
del Servizio Sanitario Nazionale, la dimensione
della “soggettività” del malato, degli operatori,
delle relazioni interpersonali e del sistema organizzativo,
l’umanizzazione dei servizi, l’analisi e il
cambiamento organizzativo, la gestione delle risorse
umane, la formazione, la motivazione, la comunicazione,
il lavoro di gruppo, la gestione dei conflitti
e delle resistenze, l’acquisizione del consenso,
i metodi di valutazione. Lo stesso processo di
Miglioramento Continuo della Qualità affonda le
sue radici e si alimenta in un campo squisitamente
psicologico: si pensi soltanto alla centralità del cittadino
che per noi psicologi è attenzione alla “soggettività”
della persona e ai valori cui essa fa riferimento,
all’integrità mente/corpo, alla dimensione
relazionale nella cura e nella promozione della
salute, all’umanizzazione e alla personalizzazione.
Il Sistema Sanitario ha bisogno di un forte contributo
della cultura psicologica così come la cultura
psicologica deve aprirsi con coraggio e creatività
alle dimensioni della realtà organizzativa in cui
gli psicologi operano in quanto dipendenti e dirigenti,
in un sistema aziendale che ha le sue regole e
le sue logiche. I risultati prodotti dagli psicologi in
tutti i Servizi sanitari e socio-sanitari nei quali operano
non sempre possono essere misurati meccanicamente
in termini di quantità o di valore economico
delle loro prestazioni, ma tali risultati possono
essere convenientemente apprezzati allorquando si
utilizzano indicatori di salute più raffinati volti a
dimostrare:
- l’aumentato benessere degli utenti;
- la migliorata capacità di autodeterminazione
delle donne, dei singoli, delle coppie, delle
Notizie dal Governo e dal Parlamento
famiglie, dei gruppi;
- l’aiuto fornito alle famiglie, ai bambini, agli
adolescenti, agli immigrati a risolvere le situazioni
problematiche derivanti da svantaggio
sociale, familiare o di contesto generale;
- la capacità di indirizzare la propria azione per
dare aiuto a superare le crisi fisiologiche dovute
alle diverse fasi evolutive della vita: il passaggio
dall’infanzia all’adolescenza e all’età adulta, il
divenire coniuge e genitore, il controllo della
fertilità, il passaggio dalla fertilità alla menopausa;
- la capacità di operare nella prevenzione di tutti
quei casi ascrivibili ad un disagio sociale psicologico,
non ancora patologico, affinché l’intervento
aiuti la persona a non entrare nella patologia
psichiatrica e, quindi, nella cronicità, ecc..
Lo psicologo rappresenta, dunque, un elemento
professionale qualificante della multidisciplinarietà,
intesa come principio per dare una risposta globale
ai bisogni sanitari del cittadino e della popolazione
italiana: al pari di tutte le altre professionalità
del SSN anche quella psicologica persegue il
miglioramento della qualità del sistema nell’ottica
della prevenzione e promozione della salute, intesa
non come semplice assenza di malattia ma, in una
visione dell’uomo come essere bio-psico-sociale,
come promozione di un benessere inteso come
“processo che fornisce alle persone i mezzi e le
opportunità per assicurare un maggiore controllo
sulla propria salute e migliorarla”.
Per l’approfondimento sul tema trattato si rinvia all’articolo
“Psicologia e Psicologi nel Piano Sanitario
Nazionale 2006-2008”, di Salvatore Nuzzo, presente sul
sito dell’Ordine degli Psicologi della Puglia: www.psicologipuglia.it.